La Germania dopo la Prima guerra mondiale IL NAZIONAL

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La Germania dopo la Prima guerra mondiale IL NAZIONAL
La “rivoluzione” del 1918

La rivoluzione che porta alla fine della
monarchia e della guerra ha esiti moderati
imposti dalla maggioritaria SPD.

Esercito e “corpi franchi” eliminano la fazione
comunista (Lega di Spartaco) capeggiata da
Liebkneckt e Luxemburg, quando questa
scatena la rivoluzione a Berlino (gennaio 1919).

La Costituente di Weimar (1919) crea una
repubblica democratica, federale, con tratti
presidenziali. Debolezza della Repubblica di
Weimar per la frammentazione politica, per il
legame tra sconfitta e repubblica.
L’umiliazione tedesca

Il “diktat” di Versailles dà forza e argomenti all‟
opposizione nazionalista
 1923: fallito Putsch in Baviera di Hitler.


Le difficoltà della Germania a pagare le
riparazioni provocano l‟occupazione militare
francese della Ruhr (1923), regione mineraria
e industriale > boicottaggio dei lavoratori
tedeschi sostenuto e finanziato dal governo.
Ne seguono la paralisi dell‟economia, una
enorme inflazione e il crollo del Marco.
Il crollo del Marco
Nel novembre del 1923 per
acquistare un dollaro occorrono
4.200.000.000.000 di Marchi
Francobollo
Moneta da
da505 milioni
miliardididi
Marchi
Marchi
Banconota da 5.000.000.000.000 di Marchi
La ripresa



Dal 1924 gli USA decidono di investire nella
ripresa tedesca (Piano Dawes).
La Germania nel 1927 ritorna ai livelli produttivi
di prima della guerra.
Il cancelliere Stresemann firma con la Francia il
Patto di Locarno (1925):
 Accordo sulle riparazioni e fine dell‟occupazione
della Ruhr.
 Ingresso della Germania nella Società delle Nazioni.
“SPIRITO DI LOCARNO” = Finalmente distensione!
1925: Hindenburg presidente

1925 eletto presidente della Repubblica di Weimar il
candidato della Destra maresciallo Hindenburg.
I Comunisti non hanno appoggiato il candidato
socialdemocratico.

PARTITI
Destra: Tedeschi nazionali
Nazional-socialisti (NSDAP)
Centro: Tedesco popolari
Democratici
Cattolici (Zentrum)
Sinistra: Social-democratici (SPD)
Comunisti
La crisi del 1929

Gli effetti della crisi sono particolarmente forti in
Germania per il suo legame con gli Stati Uniti.

Sin dal 1928 i capitali USA vengono ritirati e nel
1929 cessa ogni investimento.

Fallimenti, inflazione, disoccupazione: il
governo di coalizione tra socialdemocratici e
partiti centristi cade per l‟opposizione dei
socialdemocratici a drastiche riduzioni della
spesa pubblica.
La Germania affronta la crisi


1930 – 1932 Governo centrista (Bruning): politica
di austerità e sacrifici, politica deflazionista,
ottiene la sospensione delle Riparazioni, esautora
il Reichstag (decreti-legge, art. 48 della
Costituzione)
Radicalizzazione della lotta politica: crescono i
partiti estremisti e anticostituzionali (Nazisti e
comunisti); violenze, scontri tra squadre armate
dei partiti (SA, SS, Lega Rossa, Fronte di Ferro)
Elezioni politiche
DESTRA
CENTRO
’28
’30
7/’32 11/’32
1/’33
3/’33
Nazionalsocialisti
2,6
18,3
37,4 33,1
43,9
Tedesconazionali
14,2 7,0
5,9
8,8
Hitler
Capo del
governo
Tedescopopolari
8,7
4,5
1,2
1,9
1,1
Democratici 4,9
3,8
1,0
1,0
2/ ’33
Incendio
del
Cattolici
Reichstag
8,0
0,9
15,2 14,8
15,7 15,0
SINISTRA Social29,8 24,5
democratici
21,6 20,4
18,3
14,6 16,9
12,3
Comunisti
10,6 13,1
13,9
Elezioni in Germania dal 1919 al 1933
Consensi al nazismo

Il nazismo
a NSDAP
raccogliere
in
Voti riesce
ottenuti dal
dal 1928 alconsensi
1933
classi diverse:
18.000.000
17.000.000
 nella piccola
16.000.000 borghesia, in difficoltà per la crisi,
14.000.000
addebitata
alla plutocrazia13.000.000
ebraica;
12.000.000
 nel mondo
contadino, attraverso l‟esaltazione
10.000.000
dei valori8.000.000
della terra;
6.400.000
 tra il proletariato
e tra i disoccupati con la
6.000.000
promessa4.000.000
di pane e lavoro;
800.000
2.000.000
 nell‟alta borghesia
come forza capace di opporsi
0
al bolscevismo.1928
1930
1932
1933
Elezioni presidenziali
Hindenburg
1925
1932
Voti
14.655.000
13.751.000
48,5
%
45,2
1.931.000
6,3
19.300.000
53,0
Hitler
13.400.000
36,8
E. Thalmann
(comunista)
3.700.000
10,2
W. Marx
(SPD)
E. Thalmann
(comunista)
Hindenburg
Hitler
Nasce suddito asburgico nel 1889. Artista
fallito, abbandona la cosmopolita Vienna per la
Germania.
 Si arruola volontario è ferito e decorato. Dopo
la guerra è istruttore dei “corpi franchi”.
 Scopre la sua vocazione per la politica e, a
Monaco, diventerà leader del Partito
Nazionalsocialista dei Lavoratori tedeschi
con cui tenta il Putsch del 1923.

Capisaldi del Nazismo

Antidemocrazia: in un popolo gli elementi
migliori sono una minoranza. La democrazia
quantitativa impedisce loro di esercitare la loro
positiva influenza.

Razzismo: le differenze spirituali tra i popoli
hanno radici biologiche.

La razza ariana, superiore, ha diritto ad un
proprio spazio vitale sottomettendo tutti gli
Untermenschen (sottouomini).
LA CONCEZIONE HITLERIANA DI "RAZZA"
E DI VOLK: MEIN KAMPF

«Sarebbe umano e naturale che lo Stato ponesse
la razza alla base dell'esistenza generale. Lo Stato
deve curare che la razza resti incontaminata.»

Nell'anno di carcere che seguì al fallimento del
Putsch di Monaco del 1923, Hitler ebbe modo di
elaborare in un libro destinato a rimanere
sinistramente famoso, Mein Kampf ("La mia
battaglia"), le sue idee sul destino della Germania,
sulla missione della razza tedesca,
sull'indispensabile battaglia da condurre contro il
liberalismo, la democrazia, il socialismo e,
soprattutto, contro il mondo ebraico.


Nella sua opera Hitler riprendeva motivi e autori (gli ideologi
nazional-patriottici, Alfred Rosenberg, H.S. Chamberlain)
emersi nella cultura tedesca ed europea dei precedenti decenni
ed adottava come punto di osservazione della storia passata e
futura il criterio della razza. Le vicende umane erano, a
giudizio di Hitler, interpretabili come un eterno conflitto tra le
razze superiori - in primo luogo la razza ariana,
rappresentante di un ideale più elevato di umanità - e le razze
inferiori, materialistiche e barbare. Il concetto hitleriano di
razza era strettamente biologico-genetico, tralasciando in
parte le implicazioni spirituali e morali che pure avevano
caratterizzato la cultura völkisch ("del Volk") diffusasi nella
Germania ottocentesca.
Il popolo tedesco, in quanto rappresentante più alto e nobile
della razza ariana, doveva adempire la sua "missione" di
potenza e di dominio: il fulcro del programma hitleriano era
costituito dal concetto di "spazio vitale" (Lebensraum), il
diritto, cioè, della razza superiore a disporre di territori
sufficientemente vasti per le proprie esigenze di crescita e di
prosperità, all'interno dei quali altri gruppi etnici avrebbero
dovuto vivere in condizione di subalternità. Concretamente
Hitler prospettava un'espansione della Germania nell'est
europeo.
da: Mein Kampf di A.Hitler
(La mia battaglia, trad. di B.Revel,
Bompiani, Milano 1940)
LA DOTTRINA DELLA RAZZA
 «[...] la Weltanschauung popolare ravvisa
l'importanza dell'umanità nei suoi elementi originari
razziali e vede nello Stato principalmente un mezzo
per raggiungere un fine, che è poi la conservazione
dell'esistenza razziale dell'uomo. Per questo essa
non crede affatto all'uguaglianza delle razze ma
riconosce nella loro differenza dei valori superiori ed
inferiori, per cui si sente in dovere, conforme alla
Volontà eterna signora di questo universo, di
promuovere la vittoria del migliore, del più forte e di
effettuare la sottomissione del peggiore e del più
debole…
Essa rispetta quindi soprattutto il principio
aristocratico insito nella natura e crede che la
validità di questa legge si estenda sino alla sostanza
dell'ultimo individuo. Essa non solo scopre la
differenza di valore tra le razze ma anche tra i
singoli uomini.
 [...] esiste un solo sacrosanto diritto dell'umanità,
che è allo stesso tempo un vincolo morale
sacrosanto e cioè quello di far sì che il sangue
venga mantenuto integro per assicurare la
possibilità di uno sviluppo più nobile di questa
esistenza mediante la conservazione degli uomini
migliori.
 Quindi uno Stato popolare dovrà in primo luogo
strappare il matrimonio da un livello in cui esso non
è che una perpetua contaminazione della razza per
consacrarlo invece a quelli che sono i veri compiti
dell'istituto matrimoniale, ossia la produzione di
immagini di Dio e non di orribili incroci tra l'uomo e
la scimmia.

Ciò che noi vediamo oggi, in materia di cultura o d'arte
o di scienza o di tecnica, è quasi esclusivamente il
prodotto geniale dell'ariano. E ciò ci conduce alla
conclusione ovvia che egli solo è stato il fondatore dei
valori umani più alti, e rappresenta quindi il prototipo
di ciò che noi designiamo con la parola uomo. [...]
 Se si potesse dividere l'umanità in tre specie: fondatori
di cultura, portatori di cultura e distruttori di cultura, il
rappresentante della prima non potrebbe essere che
l'ariano. [...]
 Popolazioni ariane sottomettono [...] popoli stranieri e
sviluppano, stimolate dalle situazioni speciali dei nuovi
territori (fecondità, situazione climatica, ecc.) e favorite
dalla quantità delle riserve degli uomini di razza
inferiore, le loro qualità spirituali e organizzative [...]. E
producono, spesso, in pochi secoli, delle culture che in
origine corrispondono perfettamente alle caratteristiche
peculiari della loro natura, adattate alle qualità del
territorio, come anche alla tipologia dei popoli
sottomessi. Finalmente, i conquistatori peccano contro
il principio della conservazione del proprio sangue,
cominciano a unirsi agli indigeni sottomessi, e
terminano così la loro esistenza; perché al fallo è
sempre seguita la cacciata dal paradiso.

Dopo 1000 anni o anche più, si vede ancora l'ultima traccia
dell'antico popolo di padroni in una carnagione più chiara,
che il suo sangue ha lasciato in eredità alla razza
sottomessa, e in una cultura raggelata, che esso aveva
fondato. [...]
 Allo stesso modo la formazione di culture superiori
presupponeva l'esistenza di uomini inferiori, in quanto la
mancanza di strumenti tecnici doveva essere con questi
sostituita. Certo, la prima cultura dell'umanità non poggiava
tanto su bestie addomesticate, quanto sull'impiego di uomini
inferiori.
 [...] Solo dei pacifisti vaneggianti possono considerare ciò
come un segno di malvagità umana; e non sanno vedere
che quella tappa fu necessaria per giungere finalmente a un
livello, dall'alto del quale questi apostoli possono offrire al
mondo le loro ricette di salvezza. [...]



Non è dunque un caso se le prime culture sono nate
là dove gli ariani, nell'incontro con popoli inferiori,
han potuto sottometterli. Questi sono stati i primi
strumenti tecnici al servizio di una futura cultura.
Chi parla d'una missione del popolo tedesco sulla
Terra, deve sapere che questa può solo consistere
nella formazione d'uno Stato ravvisante il suo
compito supremo nella conservazione e
nell'incremento degli elementi più nobili, rimasti
illesi, della nostra nazione; anzi dell'intiera umanità.
Con ciò lo Stato riceve, per la prima volta, un alto
intimo scopo. Di fronte alla ridicola parola d'ordine
di assicurare la calma e l'ordine onde rendere
possibili reciproci imbrogli, appare una missione
realmente elevata, quella di conservare e
promuovere un'umanità superiore [...]

Il Reich tedesco deve, come Stato, comprendere tutti i
Tedeschi, col compito non solo di raccogliere e conservare
di questo popolo i più preziosi fra gli elementi originarii di
razza, ma di sollevarli, con lentezza ma in modo sicuro, ad
una posizione di predominio. [...] Lo Stato nazionale [...]
deve mettere la razza al centro della vita generale. Deve
darsi pensiero di conservarla pura. [...] Deve fare in modo
che solo chi è sano generi figli, che sia scandaloso il
mettere al mondo bambini quando si è malati o difettosi, e
che nel rinunziare a ciò consista il supremo onore. Ma,
viceversa, deve essere ritenuto riprovevole il sottrarre alla
nazione bambini sani. [...] Basterebbe impedire per sei
secoli la capacità e la facoltà di generare nei degenerati di
corpo e nei malati di spirito per liberare l'umanità da
un'immensa sventura e per condurla ad uno stato di sanità
oggi quasi inconcepibile. Quando sarà realizzata, in modo
cosciente e metodico, e favorita la fecondità della parte più
sana della nazione, si avrà una razza che, almeno in
principio, avrà eliminati i germi dell'odierna decadenza fisica
e morale.»
L’antisemitismo


L‟immediata conseguenza del razzismo di Hitler è
l‟antisemitismo: gli ebrei non sono solo una razza
inferiore, sono anche la razza più pericolosa e più
ostile al Volk: essi non hanno una patria, sono
dispersi in tutto il mondo, sono presenti anche in
Germania e mescolati ai tedeschi, possono quindi
corrompere la purezza del popolo tedesco con i
matrimoni misti; inoltre esercitano un‟influenza
nefasta anche dal punto di vista culturale, in
quanto diffondono idee e valori incompatibili con
quelli del Volk.
Gli ebrei, per la loro condizione di senza-patria,
sono necessariamente internazionalisti, e quindi
“nemici” della nazione tedesca.
Bolscevismo e finanza internazionale




Hitler attribuisce una matrice ebraica anche ad altre
due forze internazionaliste nemiche della
Germania:
Il boscevismo-comunismo: Marx e la maggior parte
dei comunisti russi erano ebrei.
Il capitalismo finanziario internazionale: le grandi
banche internazionali sono in mano agli ebrei, e
hanno condizionato i governi di Inghilterra, Francia
e Stati Uniti spingendoli alla guerra contro la
Germania.
Un grande complotto ebraico ha dunque provocato
la sconfitta della Germania e l‟umiliazione del
Trattato di Versailles.
Hitler conquista il potere




1932: Cade il governo Bruning – Governo Von
Papen (governo dei Baroni) – successo elettorale
dei Nazisti
30 gennaio 1933 : Hitler cancelliere del Reich
(nominato da Hindenburg, che pensa di
controllarlo affiancandogli ministri conservatori)
febbraio 1933 : incendio del Reichstag > I
Comunisti messi fuori legge, repressione
nuove elezioni > maggioranza assoluta alla destra
> pieni poteri a Hitler > costruzione dello Stato
totalitario (partito unico, nazificazione di tutte le
istituzioni, Gestapo, lager, Führerprinzip)
Hitler con il presidente Hindenburg
Nasce il Terzo Reich

1934: Muore Hindeburg (1934) Hitler assume la carica di
Presidente: il Führer è padrone assoluto della Germania

1934: Notte dei lunghi coltelli: eliminazione di Ernst Röhm
e delle SA, ala sinistra anticapitalista del partito (in tal
modo Hitler rassicura esercito e industriali)

Si abolisce la struttura federale, a vantaggio di un sistema
accentrato.

Tutti i partiti e i sindacati, ad eccezione di quelli nazisti,
vengono sciolti e i loro esponenti perseguitati o uccisi.

Si utilizzano tutti i mezzi sperimentati dal fascismo per la
diffusione dell’ideologia nazista.
Rapporto con la Chiesa
Concordato luglio 1933 – concede ampie libertà
e garanzie alla Chiesa cattolica, ma non verrà
rispettato.
 1937 Enciclica di papa Pio XI contro il Nazismo
(violazioni del Concordato, razzismo e
divinizzazione dello Stato) > persecuzione dei
cattolici
 La Chiesa protestante giura fedeltà al Führer nel
1938, ma alcuni pastori e teologi (Bonhoeffer)
pagano con la vita la loro personale opposizione

La politica razzista
e la persecuzione antiebraica

Viene attuata gradualmente:
 Dal 1933 inizia la propaganda antisemitica e il
boicottaggio dei negozi
 Nel 1935 Leggi di Norimberga: ebrei privati della
cittadinanza e dei diritti politici, esclusi dalle scuole,
dagli uffici pubblici e dalle professioni, proibiti i
matrimoni misti, obbligo della stella.
 1938: “notte dei cristalli”
 1941/42: “soluzione finale” = sterminio, shoà.
 1933
programma eugenetico (sterilizzazioni e aborti
imposti)
 1938- 41 Eutanasia (80.000 persone eliminate)
Politica economica - 1

Corporativismo:
 Il Fronte del Lavoro, sotto il controllo statale,
sostituisce i sindacati. I lavoratori sono
“militarizzati”.
 I giovani mobilitati al “servizio del lavoro” per le
opere pubbliche e assistenziali.

Agricoltura:
 Si persegue l‟autosufficienza alimentare
 Il consenso contadino è garantito con la tutela
della piccola proprietà
Politica economica - 2

Nel campo industriale
 Non ci sono nazionalizzazioni, ma lo stato guida
la produzione verso l‟autarchia e il completo
riarmo.
 Vengono favoriti concentrazioni e cartelli per
limitare la concorrenza e tenere alti i prezzi.
 La disoccupazione viene riassorbita e migliora il
benessere dei tedeschi.
 I costi per lo stato sono elevatissimi, e sostenibili
solo in vista della guerra che avrebbe permesso di
reperire nuove risorse.
Rapporto tra spesa pubblica e spesa per gli armamenti in Germania
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
0
1928
1932
1935
1938
Politica estera 1933-36

Inizialmente Hitler cerca di liberare la Germania
dai vincoli di Versailles:
 1933 uscita dalla Società delle Nazioni.
 1934 assassinio del cancelliere austriaco Dollfuss da
parte i nazisti austriaci, per preparare l‟unificazione tra
Germania e Austria, ma l‟opposizione dell‟Italia
impedisce l‟ANSCHLUSS
 1935: reintroduzione della coscrizione obbligatoria
e ricostruzione della flotta.
 1936: le truppe tedesche occupano la Renania in
spregio agli accordi di Locarno.

Le potenze dell‟Intesa si limitano a protestare
(Conferenza di Stresa, 1935).
Politica estera 1936-39
1936-39 la Germania partecipa alla guerra civile spagnola
(insieme all‟Italia sostiene F. Franco)
 1936:Asse Roma-Berlino (patto d‟amicizia)
 1937: Patto AntiComintern (alleanza anticomunista tra
Germania Giappone e Italia)
 marzo1938 : Anschluss (Il Reich annette l‟Austria)
 Settembre 1938: questione dei Sudeti, conferenza di
Monaco. Atteggiamento passivo di Francia e Inghilterra
(appeasement di N.Chamberlain, paura della guerra e
illusione della linea Maginot in Francia).
 1939. Marzo: occupazione della Cecoslovacchia, maggio:
Patto d‟Acciaio tra Italia e Germania, agosto: Patto
Ribbentropp-Molotov tra Germania e URSS
 1° settembre 1939: la Germania (per eliminare il Corridoio
di Danzica) attacca la Polonia: inizia la 2° Guerra Mondiale.

Gli uomini di Hitler

Goering, n. 2 del NSDAP, aristocratico, eroe
dell‟aviazione tedesca nella Prima Guerra Mondiale,
Feldmaresciallo del Terzo Reich, condannato a morte
nel processo di Norimberga, si tolse la vita con il
cianuro prima dell‟esecuzione.
« Che altri popoli vivano nel benessere o che crepino di fame mi
interessa solo nella misura in cui abbiamo bisogno di loro come
schiavi al servizio della nostra cultura. »
(Heinrich Himmler)

H. Himmler, Reichfuhrer delle SS e comandante della
Gestapo, occultista, artefice della soluzione finale, si
suicidò col cianuro quando venne fatto prigioniero da
una pattuglia inglese.
Joseph Goebbels,
laureato in filosofia,
ammiratore di Hitler, aderì
al NSDAP fin dal 1922,
Ministro della propaganda
del Terzo Reich, diresse la
politica “culturale” del
nazismo.
Morì, probabilmente suicida,
insieme alla moglie e ai
figli, nel Fuhrerbunker di
Berlino (dove morì anche
Hitler)

La propaganda nazional-socialista
Utopia ruralista (società patriarcale di
contadini-guerrieri, rifiuto della moderna civiltà
industriale, miti della terra e del sangue) in
contrasto con la prassi del regime nazista:
sostegno allo sviluppo della grande industria
per le necessità belliche.
 Utopia ruralista antimoderna diffusa con i
mezzi di propaganda più moderni: cerimoniespettacolo, radio, cinema, associazionismo
giovanile e sportivo, controllo della stampa,
dell‟arte e della cultura.

Particolare cura il Nazismo dedicò alla formazione dei giovani,
attraverso la scuola, la propaganda e la HitlerJugend, unica
associazione giovanile ammessa
Uno strumento propagandistico
usato dal Nazismo furono le
grandiose e spettacolari
cerimonie, come i raduni annuali
del Partito a Norimberga
L’architetto Albert Speer fu il regista
delle adunate di massa e delle
manifestazioni del Terzo Reich

Leni Riefenstahl, regista cinematografica, realizzò film e
documentari che esaltavano il Terzo Reiche e Hitler; il
suo capolavoro è Olympia, dedicato alla celebrazione
dell‟Olimpiade di Berlino del „36