Aprilia, spese legali gonfiate
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Aprilia, spese legali gonfiate
QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO Fondato nel 1984 da Ben Jorillo Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO COPIA OMAGGIO Anno XXXIII N.5 9 - 23 MARZO 2017 Aprilia, spese legali gonfiate Inchiesta sul primo cittadino, Antonio Terra e due ex assessori. I reati contestati: truffa aggravata e falso ideologico in atto pubblico Il sindaco:“Ho fiducia nella magistratura che saprà far luce sulla vicenda” IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 2 9 - 23 MARZO 2017 Il dottor Narciso Mostarda, direttore generale della ASL ROMA 6”, ha aperto le porte del cantiere alla stampa LE FOTO ESCLUSIVE DEL NUOVO OSPEDALE DEI CASTELLI ROMANI L’ingegnere Aldo Cella, direttore dei lavori, ha illustrato la struttura e fornito i dati tecnici Conto alla rovescia per l’apertura del nosocomio, confermata per i primi mesi del 2018 di Gianfranco compagno Abbiamo potuto verificare di persona lo stato dei lavori del Nuovo Ospedale dei Castelli. Non possiamo negarlo, ne siamo usciti più soddisfatti. La visita programmata per lunedì 6 febbraio, a causa maltempo, è stata fatta martedì 2. A farci da guida il direttore generale della ASL ROMA 6” dottor Narciso Mostarda, accompagnato dall’ingegnere Aldo Cella, diretto- re dei lavori, che segue quotidianamente lo stato dei lavori, che ci ha confermato l’apertura del nosocomio i primi mesi del 2018. Il nuovo ospedale sostituirà quelli di Albano, Ariccia e Genzano. Ma sarà la struttura sanitaria pubblica che servirà Aprilia e il suo grande territorio. Abbiamo verificato da piazza Roma all’ingresso N.1 del cantiere sono 9.3 chilometri, tempo di percorrenza 13 minuti. Il Nuovo ospedale disporrà di ser- Sala operatoria ibrida dell’Ospedale A.Gemelli di Roma (ph Wikipedia) vizi diagnostici di alto livello in grado di dare risposte multidisciplinari ai casi complessi. Con una capacità di risposta complessiva alla situazione di emergenza - urgenza comparabili almeno a quella di un DEA (dipartimento emergenza e accettazione) di 1° livello Disporrà di 344 posti letto 285 di degenza ordinari e 59 di day hospital. La visita è iniziato da un ingresso posteriore del livello “Zero” dopo aver percorso una serie di corridoi, tutti contraddistinti da diversi colori, completamente terminati in tutti i particolari, siamo saliti 2 livelli per visitare il blocco operatorio, un vero gioiello, ovviamente mancano i tavoli operatori e le attrezzature. Il blocco (2.280metriquadrati) e stato realizzato prendendo a modello i moderni ospedali tedeschi e del nord Europa. Le sale operatorie sono 8, anche in questo caso si distinguono per i diversi colore e per i grandi pannelli posti sulle pareti raffiguranti. Girasoli, Tulipani, fiori di pesco, Glicini. Tutte le sale operatorie sono “Ibride” spiega l’ingegner Cella, sono sale operatorie avanzate, predisposte di per interventi di alta chirurgia (neurochirurgia – cardiochirurgia - ecc.). Il tavolo operatorio si inclina in sincrono dalla Regione Lazio, che servirà li di cui uno interrato. L’ospedale l’umanizzazione con i macchinari di radioscopia . per la realizzazione dell’edificio. “Promuove Anche il sistema di aereazione è La nuova struttura piacevolmen- della struttura e delle cure”. di ultima generazione. Sul tavolo te colorata si sviluppa su 5 livel- Foto di Gianfranco Compagno operatoria arriva aria pura al 100%, senza creare turbolenze. In un ora l’aria della sala sarà cambiata 40 volte. Questo sarà lo standard. Le stanze di degenza sono ampie e luminose grazie a grandi finestre. “Gli spazi delle degenze sono stati improntati ad un criterio di domesticità, forEditore D.P.R. di Bruno Iorillo nendo le camere di confort alberghieri: le degenze con 2 e 1 posto Iscritto al R.O.C. (Registro degli Operatori della Comunicazione) letto, sono fornite di soggiorni Registrazione Tribunale di Latina 20/1/1977 n. 284 che si protendono all’esterno, REDAZIONE : Via Fermi n. 18 - 04011 Aprilia (Latina) che contribuiscono, per la loro Tel. e Fax 06.9275019 - 335.8059019 gradevolezza, a facilitare occae-mail: [email protected] - [email protected] sioni d’incontro in cui è possibisito: www.giornaledellazio.it le socializzare in ottime condizioni di luminosità e di percezioDIRETTORE RESPONSABILE: Bruno Iorillo ni degli spazi esterni. L’ospedale è dotato di verde pensile. La visita si è conclusa nella enorme Hall. Uno spazio enorme (2.100 metriquadrati). Il nuovo ospedale si sviluppa su un’area di 15 ettari. 7 gli ettari di territorio per La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata dall’editore. l’adiacente “Parco della Salute” La collaborazione ad articoli o servizi è da considerarsi del tutto gratuita e non dove saranno ospitate una strutretribuita. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono tura ricettiva, un centro di riabiPUBBLICITA’: Via E. Fermi n. 18 - Aprilia (Latina) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 litazione e una scuola infermieriSTAMPA: Pignani Printing s.r.l stica.120 milioni di euro il finanziamento messo a disposizione ASSOCIATO ALL’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA IL GIORNALE DEL LAZIO Ing. Aldo Cella e dott. Narciso Mostarda dott. Narciso Mostarda IL GIORNALE DEL LAZIO 9 - 23 MARZO 2017 pagina 3 Aprilia, spese legali gonfiate Inchiesta sul primo cittadino, Antonio Terra e due ex assessori I reati contestati: truffa aggravata e falso ideologico in atto pubblico Il sindaco:“Ho fiducia nella magistratura che saprà far luce sulla vicenda” di Riccardo Toffoli Rimborsi legali “gonfiati”, scatta l’indagine della procura di Latina: indagati per truffa aggravata e falso ideologico l’attuale sindaco Antonio Terra, gli ex assessori Cataldo Consentito e Rino Savini nonché l’avvocato Antonio Martini. Sequestrati oltre 60 mila euro presso polizze o gli istituti di credito riconducibili ai conti dei tre ex amministratori. L’inchiesta avviata dalla procura che scuote la politica apriliana e in particolare l’attuale amministrazione guidata dal sindaco Antonio Terra, prende le mosse da un esposto del consigliere di opposizione Carmen Porcelli. Il titolare dell’inchiesta è il sostituto procuratore Giuseppe Miliano, un nome di peso della procura della Repubblica di Latina. Il sostituto procuratore è stato premiato per le sue lotte all’ecomafie per le indagini sui rifiuti e sull’abusivismo edilizio nel litorale pontino. Nel 2011 è stato voluto nella direzione Antimafia di Roma, si è occupato di Damasco 3 ed è titolare dell’inchiesta “Olimpia” che ha travolto la politica e l’imprenditoria di Latina. Le indagini sono state condotte dagli uomini della Polizia di Stato della questura di Latina che nel pomeriggio di giovedì 2 marzo hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Latina – Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari. La complessa attività investigativa ha preso le mosse da un esposto presentato dal consigliere Carmen Porcelli, che ha indotto gli investigatori della Squadra Mobile ad approfondire alcuni aspetti collegati a richieste di rimborso di spese legali inoltrate al Comune di Aprilia. Secondo gli organi inquirenti: “Tali approfondimenti hanno consentito di stabilire come i tre amministratori all’epoca dei fatti abbiano, in concorso con il loro legale di fiducia, fraudolentemente truffato quell’Amministrazione comunale, facendo lievitare le somme da rendergli, a seguito di un contenzioso che li vedeva vittoriosi, dai circa 1700 euro pro capite ad oltre 20.000 euro pro capite oggetto di effettivo rimborso da parte dell’Ente ai predetti. I predetti Amministratori e l’avvocato, indagati in ordine ai reati di truffa aggravata e falso ideologico in atto pubblico per induzione, all’esito di una indagine contabile dinanzi alla Corte dei Conti, che li vedeva vittoriosi avverso le contestazioni mossegli da quell’organo giudiziario, presentavano, nel 2014 al Comune di Aprilia, condannato al pagamento delle spese legali da loro sostenute, istanze gonfiate di rimborso delle relative parcelle. I mirati approfondimenti investigativi hanno evidenziato che le fatture erano state parzialmente contraffatte ed era stato falsamente riportato all’Ente l’avvenuto pagamento al legale, inducendo così in errore la Giunta Comunale che deliberava il rimborso in favore dei tre”. Nel pomeriggio di giovedì 2 marzo è stata sequestrata la somma di oltre 60.000 euro presso polizze o istituti di credito riconducibili ai conti dei tre indagati ed il provvedimento è stato loro notificato. LA VICENDA DELLE “PROMOZIONI FACILI” Tutta la vicenda prende le mosse dall’esito dell’indagine della Corte dei Conti nei confronti degli amministratori comunali e dirigenti della giunta Meddi che avevano assunto personale alle dipendenze del Comune di Aprilia a tempo determinato senza alcuna procedura selettiva pubblica a monte. Vennero contestate 74 assunzioni di personale nel 2004 alle dipendenze del Comune a tempo determinato per chiamata diretta, ossia senza procedura selettiva o concorso. In primo grado gli amministratori erano stati condannati a risarcire il Comune, invece, in secondo grado, il definitivo, gli amministratori che hanno presentato appello sono stati completamente assolti perché il danno non sussiste. La procura della Corte dei Conti aveva contestato un danno pari al 50% delle somme spese “per assunzioni illegittime” agli amministratori che avevano adottato le delibere di giunta modificando la pianta organica del Comune e autorizzando l’assunzione diretta, il direttore generale del Comune Cesira D’Urgolo, l’allora responsabile delle risorse umane Paolo Pesci. Il primo addebito di danno fu di oltre 2 milioni di euro. Con sentenza di primo grado, i magistrati avevano condannato Paolo Verzili, Cataldo Cosentino, Augusto Di Lorenzo, Vincenzo La Pegna, Temistocle Olivieri, Mauro Pascucci, Nello Romualdi, Rino Savini, Antonio Terra (attuale sindaco f.f.), Franco Tozzi tutti assessori della giunta Meddi, al pagamento di 13 mila 905 euro e 65 centesimi, il direttore generale Cesira D’Urgolo al pagamento di 326,47 euro, il responsabile delle risorse umane Paolo Pesci al pagamento di 13 mila 579 euro e 08 centesimi. L’ex assessore alle finanze Nello Romualdi ha rinunciato al ricorso, chiedendo la definizione agevolata del giudizio e ha pagato quanto imposto dal decreto. Gli altri che hanno continuato nel ricorso, sono stati assolti in appello. In base alla prima sentenza, il danno erariale sarebbe stato dovuto al “minore apporto di competenze e professionalità” per il personale assunto con chiamata diretta. Competenze e professionalità che sarebbero sicura- mente state più elevate se si fossero svolti i concorsi pubblici. Il collegio dei magistrati dell’appello, ha invece ribaltato questo principio e ha sentenziato che: “un simile danno, intrinsecamente plausibile nella sua astratta dimensione logico-giuridica, nel caso di specie, difetta di ogni benché minima prova”. IL RIMBORSO DELLE SPESE LEGALI La normativa consente agli amministratori pubblici di essere risarciti in caso di assoluzione piena di un procedimento giudiziario. In questo caso il collegio dei magistrati contabili aveva espressamente quantificato gli importi: “Il proscioglimento nel merito degli altri appellanti, comporta la liquidazione a favore dei loro difensori degli “onorari e diritti”, ex art. 3 della l. n°639/1996, quale interpretato dall’art. 10-bis, comma 10, della l. n°248/2005, che il Collegio fissa in € 2.500 per il primo grado ed in € 3.000 per il secondo grado, oltre IVA e CPA (e ciò anche per l’ipotesi di pluralità di difensori per il medesimo convenuto-appellante), tenuto conto del valore della causa, della materia trattata, del numero degli atti posti in essere e degli altri criteri indicati dagli artt. 4 e 11 del d.m. n°140/2012, applicabile in fattispecie, ai sensi degli artt. 41 e 42 del medesimo decreto. In ragione della pluralità dei soggetti difesi dall’avv. Antonio Martini, il compenso del medesimo (per tutti i suoi assistiti) è fissato complessivamente in € 3.500 per il primo grado ed in € 4.500 per il secondo grado (oltre IVA e CPA), ai sensi del comma 4 del precitato art. 4, tenuto conto del contenuto pressoché identico degli atti posti in essere a loro favore”. Con nota dell’avvocato Martini del 14 gennaio 2013 si chiedeva il pagamento dell’importo complessivo indicato dalla corte di 10 mila 200 euro. La determinazione del responsabile del servizio Massimo Sesselego è la 22 dell’8 marzo 2013 con la quale veniva impegnata questa somma. Successivamente però, esattamente il 22 luglio 2014 il sindaco Antonio Terra presentava domanda di rimborso per le fatture liquidate all’avvocato. Allegato alla richiesta, come prevedeva la deliberazione 292 del 4 novembre 2010, è il parere di congruità espresso dall’ordine degli avvocati di Roma. Sulla vicenda è stato richiesto anche un parere dell’avvocatura generale del Comune, il parere dell’avvocato Massimo Sesselego è del 27 maggio 2014 sulla rimborsabilità o meno delle spese legali sostenute dagli amministratori del Comune. La giunta quindi con delibera 239 del 5 agosto 2014, con l’assenza dell’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci (e del sindaco stesso) riconosce al sindaco Terra il diritto alla refusione delle spese sostenute per un totale di 22 mila 249 euro e 4 centesimi a cui vengono decurtati mille e 700 euro lordi già liquidati dall’avvocatura. L’impianto accusatorio si muove quindi dalla contestazione di questo importo più alto rispetto a quello fissato dal collegio dei magistrati e contesta le fatture emesse. Secondo gli inquirenti infatti, la giunta avrebbe deliberato su un importo totale parte del quale, invece, è stato liquidato a saldo dopo il rimborso. “MIO PADRE MI HA DETTO: NON TE LO ORDINA IL DOTTORE DI FARE IL SINDACO” La vicenda giudiziaria ha mosso un terremoto politico ad Aprilia, specialmente nella maggioranza di governo che vede per la prima volta, indagato il sindaco e il capo dell’amministrazione Antonio Terra. Antonio Terra, da tantissimi anni nella politica, con una famiglia sempre impegnata e socialista ha ricoperto diversi ruoli amministrativi: il consigliere comunale, l’assessore all’urbanistica nella giunta Meddi, il vicesindaco e dopo la morte del sindaco Domenico D’Alessio, sindaco prima facente funzioni e poi legittimamente eletto da una vastissima maggioranza degli elettori. A parte i procedimenti per danno erariale e alcune citazioni dovute alla sua battaglia politica contro A.ser e Tributi Italia, Antonio Terra non aveva mai avuto finora procedimenti del genere. La sua lotta è sempre stata rivolta alla legalità e alla trasparenza. Questa vicenda lo ha colpito non poco. Lo abbiamo incontrato al caffè Alex di Aprilia, in piazza Don Sturzo. Caffè che abitualmente frequenta. Lo incontrano tutti, qualcuno si avvicina a chiederli qualcosa di più e lui risponde con serenità, anche se traspare un sentimento di sfiducia. Il venerdì 3 marzo è stato un susseguirsi di avvocati in Comune per avviare la strategia difensiva, nel pomeriggio una riunione di maggioranza che compattamente lo continua a sostenere. “Stiamo parlando di cose che veramente mi stupiscono e avevo completamente dimenticato nelle tante attività che un amministratore ha da svolgere in una realtà grande e difficile come Aprilia –ci dice- la sentenza delle promozioni facili risale al 2012. Stiamo indietro nel tempo” Continua a pag.4 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 4 DA PAGINA 4 Lei sindaco ha chiesto circa 20 mila euro per il rimborso legale quando il collegio dei magistrati ne aveva deliberati mille e 700. E’ questo che le si contesta? “Sì. Io però vorrei sottolineare che stiamo parlando di due gradi di giudizio. Il nostro legale ci ha chiesto questo importo ed essendo stati assolti, sapevamo che fosse il Comune a dover liquidare le spese legali. Vorrei sottolineare che propedeutico alla delibera di giunta, c’è un parere dell’avvocatura in merito a questo che abbiamo richiesto appositamente e riporta le sentenze e la giurisprudenza ormai consolidata, sui rimborsi delle spese legali per gli amministratori assolti in formula piena, garantisce il diritto di essere rimborsati delle spese legali. Inoltre la parcella è stata vidimata dall’ordine degli avvocati. Per questo sono molto stupito. Ce lo diceva l’avvocatura generale su un parere appositamente richiesto”. Lei è stato ascoltato dagli inquirenti? “Siamo stati ascoltati dalla questura nel 2015, ora non ricordo bene precisamente. Personalmente ho raccontato con tranquillità come si sono svolti i fatti e quello che è successo”. Perché il falso ideologico? “Ho raccontato anche questo alla questura con serenità. C’è un importo totale delle fatture, ma il saldo finale, ossia delle parti residue rimanenti da dare all’avvocato, è stato da noi refuso dopo il rimborso”. Quale saranno le strategie difensive? “Per ora ho nominato il legale Alessandro Vitale. Stiamo valutando quali azioni intraprendere e leggendo accuratamente gli atti”. Lei come si sente? “Non è bello per un amministratore ricevere un avviso di garanzia. Passerà. Mio padre proprio l’altro giorno mi ha detto che non me l’ha ordinato il dottore di fare il sindaco. Vedremo quali saranno gli sviluppi di questa vicenda. Riferirò in consiglio comunale il 9 marzo. Amministrare un Comune così grande, importante e grosso come Aprilia non è semplice. Spesso dobbiamo prendere delle scelte e delle decisioni anche importanti, in base a delle norme contrastanti e dobbiamo basarci su sentenze della magistratura, sui Tar, sulla Corte dei Conti. Le norme non ci aiutano ad avere delle visioni chiare. Ho fiducia nella magistratura che saprà far luce sulla vicenda”. “PIENO SOSTEGNO AL SINDACO” L’appoggio arriva dalle liste della maggioranza Terra che hanno diffuso il 4 marzo una nota stampa congiunta. Il comunicato è firmato da Movimento Forum per Aprilia, Aprilia Domani, Terzo Polo Aprilia Futura, L’Altra Faccia della Politica, Rete dei Cittadini per Aprilia, Unione Civica e Insieme per Aprilia. “Nello spirito garantista che ha sempre contraddistinto –spiegano le liste di maggioranza- la coalizione civica che ha vinto le Elezioni Amministrative del 2013, sul caso ultimo che ha visto coinvolto anche il Sindaco di Aprilia Antonio Terra, le liste civiche sottoscritte si dichiarano tranquille e fiduciose sulle azioni da intraprendere serenamente in sede di eventuale giudizio, nonché piena fiducia sul lavoro degli inquirenti. Parallelamente, le liste civiche si dichiarano indignate dalla campagna diffamatoria messa già in campo da esponenti politici di opposizione che intendono avviare il confronto su temi di pura illazione, anziché confrontarsi su programmi e terreni di ben altra natura, inaugurando così di fatto una campagna elettorale le cui premesse rappresentano più di una pericolosa avvisaglia populistica, creando così i presupposti di un clima di disaffezione e allontanamento dalle azioni sui veri bisogni della Città e delle persone. Le liste civiche prendono fortemente le distanze da questo modo diffamatorio di costruire campagne pseudoelettorali, prima ancora di avere la contezza dei fatti. La maggioranza che si riconosce nel progetto civico iniziato nel 2009, conferma il pieno sostegno al Sindaco Antonio Terra, per continuare l’azione di governo della Città di Aprilia e 9 - 23 MARZO 2017 ABBIAMO CHIESTO AL CONSIGLIERE COMUNALE CARMEN PORCELLI CHE CON IL SUO ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI E ALLA MAGISTRATURA HA MESSO IN MOTO LA MACCHINA DELLE INDAGINI UN SUO COMMENTO SULLA VICENDA: “Ho accolto favorevolmente la notizia che la Procura di Latina ha notificato un avviso di garanzia nei confronti dei tre beneficiari, tra cui il sindaco di ho potuto appurare che in ragione degli atti prodotti dal sindaco e dagli altri tre amministratori, i quali hanno presentato richiesta per essere risarciti, hanno ottenuto complessivamente 63.347, 28 euro. Gli esposti che ho inoltrato alla magistratura contabile e penale, circa due anni fa, sono stati promossi dalla sottoscritta dopo aver lungamente approfondito la materia, attraverso l’acquisizione e la lettura di atti, l’inoltro di interrogazioni e le continue sollecitazioni all’amministrazione comunale, al solo fine di evidenziare una stortura interpretativa della sentenza della Corte dei Conti che avrebbe comportato un esborso ingiustificato dalle casse del Aprilia Antonio Terra, del rimborso delle spese legali sostenute per difendersi dalla accusa di presunte assunzioni “facili”, per il semplice fatto che sono stata la promotrice di due esposti – uno presentato alla Corte dei Conti e l’altro alla Procura di Latina – pertanto conosco molto bene la vicenda. La sentenza di assoluzione, con la quale gli ex amministratori sono stati prosciolti dalla accusa, era la n. 637/2012 emessa dalla terza sezione “Giurisdizionale Centrale d’Appello” della Corte dei Conti: al punto 6, in particolare, la sentenza aveva stabilito che “in ragione della pluralità dei soggetti difesi dall’avvocato Antonio Martini il compenso del medesimo e dei suoi assistiti è fissato complessivamente in 3500 euro per il primo grado e in 4500 per il secondo grado (oltre Iva e Cpa)”. Rispetto alla sentenza della Corte dei Conti, che stabiliva nella cifra di 10.200 euro la somma da conferire al legale, Comune. L’attività investigativa della Squadra Mobile della Questura di Latina e giudiziaria della Procura della Repubblica è partita a seguito dell’esposto che ho scritto e firmato in piena consapevolezza, comprese le responsabilità che potevano scaturire; di fronte ad una amministrazione riottosa a rivedere provvedimenti di dubbia legittimità, ritenendo che quegli atti amministrativi fossero viziati, ho agito di conseguenza. Con coerenza affermo che se ho promosso quell’ esposto oggi condivido i provvedimenti della magistratura, fermo restando il diritto da parte di chi è accusato a difendersi e dimostrare la sua innocenza. Me lo auguro perché le accuse formulate dal magistrato sono gravissime, truffa e falso ideologico, ipotesi di reato che hanno addirittura reso necessario da parte dell’organo inquirente il sequestro preventivo di polizze del sindaco, un provvedimento che non viene preso a cuor leggero. Pertanto l’attuazione del programma sottoscritto con i cittadini, respingendo con i fatti le pesanti illazioni che arrivano da più fronti”. ritengo avvilente la posizione assunta dalla maggioranza che sostiene il sindaco Terra. Le liste che sostengono il primo cittadino si dicono a favore della legalità e della trasparenza, garantisti di fronte alla giustizia di cui hanno fiducia, ma poi definiscono illazioni e diffamazioni le accuse formulate dagli organi investigativi ed inquirenti. Come recita il comunicato stampa della Questura, «mirati approfondimenti investigativi hanno evidenziato che le fatture erano state parzialmente contraffatte ed era stato falsamente riportato all’Ente l’avvenuto pagamento al legale, inducendo così in errore la Giunta Comunale che deliberava il rimborso in favore dei tre»; cioè le fatture utili per liquidare la somma di circa 20mila euro per ciascun amministratore, sarebbero state parzialmente contraffatte. Secondo la maggioranza questa affermazione sarebbe una diffamazione! Trovo questa una grave mancanza di rispetto verso le istituzioni, la quale ci fa dubitare delle colonne di trasparenza e legalità sulle quali poggerebbe il sindaco Terra. Giocare sull’equivoco è utile a chi fa del populismo l’atteggiamento culturale e politico che guida la propria azione amministrativa; si tenta di confondere il cittadino, dimostrando di avere una scarsa considerazione della capacità di discernimento e di comprensione degli apriliani. Qui non si tratta di essere garantisti o meno, piuttosto di capire come vengono gestite le risorse del comune; se la magistratura dovesse confermare quelle accuse, le risorse dei cittadini verrebbero gestiste in maniera cialtronesca e senza alcun tipo di controllo. Credo che i primi a non volersi confrontare sui reali bisogni della città siano proprio i membri di questa maggioranza, incapaci di ascoltare il dramma dei cittadini che rischiano il posto di lavoro, penso alla Multiservizi, o che abitano le borgate, che affrontano ogni giorno il degrado che impera nelle periferie; cittadini preoccupati per il futuro di questo territorio aggredito senza scrupoli e alcuna prospettiva di qualità per il suo sviluppo”. 9 - 23 MARZO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 5 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 6 9 - 23 MARZO 2017 La replica dell’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci all’intervista rilasciata sulle nostre colonne dal direttore generale della Multiservizi “AFFIDANDO AI PRIVATI NON CI COSTERÀ DI PIÙ MA AVREMO LA QUALITÀ” Il settore lavori pubblici ha sul tavolo da tempo uno studio economico sull’esternalizzazione del tecnologico. Spallacci: “Biolcati ha mancato di comunicazione con i nostri uffici di Riccardo Toffoli “Non è vero che appaltare il servizio tecnologico a ditte esterne ci costa più di oggi che è in gestione alla Multiservizi di Aprilia. Lo studio è stato fatto e possiamo snocciolare le cifre. Non abbiamo proseguito perché finora abbiamo ritenuto più opportuno salvaguardare l’azienda e il suo personale. E’ mancata in questi anni invece, una comunicazione con la dirigenza dell’Asam”. L’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci replica al direttore generale della Multiservizi Fabio Biolcati. Il direttore generale dell’azienda ci aveva rilasciato in esclusiva su queste colonne una dettagliata intervista nella quale aveva dato la sua versione dei fatti sia in merito alle contestazioni mosse dall’ispettore del Mef sia sul procedimento, voluto dall’amministrazione Terra, di liquidazione dell’azienda. Aveva, in quell’occasione, detto che il costo generale del servizio tecnologico è tra i più bassi dei Comuni limitrofi e che non esiste ad oggi uno studio sulla reale entità economica dell’affidamento di questo servizio ai privati. Secondo il direttore generale, infatti, affidare ai privati ciò che attualmente svolge la Multiservizi costerebbe al Comune molto di più. L’accusa che ha lanciato Biolcati all’assessorato è proprio l’assenza di uno studio sull’impatto economico che l’esternalizzazione dei servizi comporterebbe per le casse comunali. L’assessore nella replica si è avvalso del responsabile del ser- vizio tecnologico comunale ing. Corrado Costantino. “Innanzitutto c’è da dire –risponde l’assessore Spallacci- che emerge dalle dichiarazioni del direttore generale Fabio Biolcati un’incongruenza generale. L’amministrazione comunale ha avviato un percorso che è sicuramente molto difficile e che ha un impatto consistente sui dipendenti dell’azienda. Inoltre l’azienda ha dei problemi economici molto seri. Ora l’incongruenza nasce dal capire se è il direttore generale, che ci continua a dire che l’azienda è florida e gode di ottima salute, ad avere una visione distorta dei fatti o siamo noi ad aver avviato giustamente questo percorso di liquidazione. Posso assicurare che il direttore generale e in genere tutta la dirigenza della Multiservizi hanno partecipato alle riunioni che si sono tenute con dei tecnici specializzati. Le decisioni assunte, infatti, non sono determinate solo dalle scelte politiche. Esse sono il frutto di un lavoro complesso portato avanti dall’amministrazione con tecnici quotati a livello nazionale e hanno portato ad una soluzione che sia la più efficace per il servizio e per le casse comunali e la meno impattante per tutto il personale dell’azienda”. Il direttore generale vi accusa di non aver mai fatto uno studio specifico sull’impatto economico che porterebbe l’esternalizzazione dei servizi attualmente in capo ad Asam. “Lo studio è stato fatto. Non lo abbiamo portato a termine per due motivi. Il primo che ci è sembrato predominante, è stato quello della salvaguardia delle maestranze. Il secondo invece, è più tecnico perché è mancata in questi anni una programmazione industriale dell’azienda. Il direttore generale è stato rigido nel voler comunicare con noi e con gli uffici dei lavori pubblici per tutte le attività da mettere in campo e i miglioramenti da apportare all’azienda. Si è sempre arroccato in una visione dell’azienda come un’isola felice. Per questo dico o siamo noi che abbiamo una visione distorta oppure è lui che sbaglia”. Biolcati ha anche lamentato di aver ricevuto delle lettere nelle quali minacciavate di tagliare il canone nel caso non si ottempe- rassero gli ordini di manutenzione. Era necessario arrivare a questo punto? “La Multiservizi è un esecutore di servizi per conto del Comune di Aprilia. Con il Comune di Aprilia ha stipulato un contratto di servizio che deve rispettare. Ora noi capiamo tutte le dinamiche interne, l’assenza di mezzi e di personale, ma bisogna anche salvaguardare gli uffici e i servizi. Se sono costretto ad affidare ad un privato l’esecuzione di un servizio che spetterebbe per contratto alla Multiservizi, non posso poi non tagliare i soldi che ho speso per l’affidamento a terzi, al canone mensile da erogare all’azienda. Sarebbe un danno erariale di cui nessun ufficio pubblico, né tanto meno il nostro, si assumerebbe la responsabilità. Significherebbe pagare due volte per uno stesso servizio. I casi si sono più volti verificati o perché non ci sono i mezzi per effettuare il servizio oppure perché il personale non era a disposizione. Come amministrazione non possiamo neppure non garantire il servizio, ne risponderemo anche qui di fronte alla magistratura”. Ci può snocciolare qualche cifra? Il direttore generale afferma che affidando i servizi tecnologici ai privati, il Comune spenderebbe di più. E’ vero? “Non è affatto vero. Lo studio che abbiamo fatto dimostra che le cose non sono così. Faccio degli esempi tangibili. Affidando i servizi ai privati per la manutenzione delle strade spenderemo 200 mila euro l’anno,per l’illumina- zione ordinaria 150 mila, per la gestione del cimitero 250 mila euro, per il verde 500 mila per la manutenzione degli edifici pubblici 300 mila. Lei sommi queste voci e veda quanto il Comune spenderebbe. Attualmente diamo alla Multiservizi 3 milioni e 700 mila euro. E’ vero che non ci sono solo questi servizi, che il bacino è molto più ampio come i parcheggi, la sorveglianza e la pulizia. Ma i costi non si discostano molto dagli attuali. Va aggiunto però, che essendo tutte aziende o ditte specializzate, il servizio sarà sicuramente più qualitativo di quello della Multiservizi sia in termini di maestranze con una certa esperienza sia in termini di mezzi in dotazione”. Ma se oggi l’assessorato decide di affidare ai privati, avete già la possibilità di farlo? “Certamente. Le faccio l’esempio delle manutenzioni stradali. Esistono i contratti del Consip. Attraverso una gara nazionale, vengono individuate delle ditte che possono svolgere alcuni servizi per gli enti locali direttamente. E’ possibile farlo per le manutenzioni stradali. Domani potremo affidare il servizio a questa ditta senza dover procedere all’espletamento di una gara comunale. Ora però, essendo un contratto valido su ampi territori, non sempre questo calza a pennello sul territorio apriliano. Per questo riteniamo che alcuni servizi possano essere affidati tramite Consip, altri si dovrà obbligatoriamente procedere con una gara a livello comunale”. IL GIORNALE DEL LAZIO 9 - 23 MARZO 2017 pagina 7 Secondo la Soprintendenza archeologica non ci sono vincoli PARERE FAVOREVOLE DEL MIBAC ALLA DISCARICA DI LA GOGNA L’area fu utilizzata come cava per l’estrazione della pozzolana e lo sbancamento ha rimosso gran parte della stratificazione del terreno di Lorenzo Lauretani e Riccardo Toffoli La vicenda della costruzione nel territorio del Comune di Aprilia di una nuova discarica per il trattamento di rifiuti a La Gogna si arricchisce di nuovo capitolo, anch’esso destinato a suscitare polemiche e ad alimentare il dibattito in seno non solo all’amministrazione comunale. Giovedì 16 febbraio è stato trasmesso al Comune di Aprilia il parere della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio delle province di Frosinone, Latina e Rieti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo circa l’idoneità sotto l’aspetto archeologico del sito di via Savuto a ospitare un impianto di smaltimento. Il parere, come precisa la nota, è stato emesso a seguito di un’analisi della documentazione trasmessa dal Comune stesso e dalla società proponente, la Paguro S.r.l. Si sottolinea, infatti, nella nota che oltre a non esistere decreti emessi dal Ministero che pongano vincoli di natura archeologica all’area interessata, neanche dallo stralcio del redigendo Piano Paesistico Territoriale Regionale risultano essere stati apposti dalla Regione vincoli di carattere archeologico all’area stessa. Inoltre la nota dà conto di un sopralluogo congiunto tra Comune, Sovraintendenza e denza infatti, pur dichiarandosi compente in fatto di valutazioni paesistiche, nicchia sul tema rimandando una propria eventuale pronuncia a una eventuale nuova interrogazione “a questo Società proponente avvenuto nello scorso 10 Febbraio nel corso del quale non sono emersi elementi superficiali che possano evidenziare la presenza di manufatti di interesse archeologico. Altra faccenda è invece l’aspetto paesistico – precisa la nota – su cui la Soprintendenza non si pronuncia. La Soprinten- stesso ufficio” (virgolettato della nota) qualora venisse ritenuta “necessaria” (virgolettato della nota). L’area, che si trova in località La Ciocca, è stata utilizzata per lunghi anni come cava di pozzolana e per questo ha subito una profonda alterazione e comportato un abbassamento del livello del suolo fino a 30 metri. L’escavazione del terreno ha comportato un’esposizione della stratificazione storico-geologica, dando modo agli esperti non solo di apprezzarne la conformazione ma anche di poter da subito cogliere l’assenza di tracce di reperti di potenziale interesse archeologico, almeno sul costone e sul fondo della cava stessa. Parere favorevole dunque che però non chiude le discussione sul presente ma, ancor più, sul futuro della gestione pubblica dei rifiuti. È di alcuni giorni addietro la cerimonia di rimozione dell’ultimo cassonetto che ha chiuso un’era - che sembrava non essere destinata a finire - della gestione indiscriminata dei rifiuti non solo per Aprilia ma per il Paese tutto. L’avvio della raccolta differenziata e del cosiddetto “porta a porta” ha generato in larga parte della popolazione sentimenti variegati: dal rancore per un ulteriore onere dato in carico ai cittadini e di cui la funzione pubblica si scarica, alla curiosità verso un nuovo tema di dibattito, alla soddisfazione per il conseguimento di un risultato virtuoso atteso da molti anni. Ora la notizia e l’idea stessa che - in un contesto come quello appena delineato – possa far pensare che la città ha invece bisogno di un nuovo impianto di rifiuti sconfessa in parte i tentativi di trasformazione e alimenta le resistenze di larga parte dell’opinione diffusa e delle credenze circa la gestione dei rifiuti. D’altra parte come non interrogarsi sulla destinazione d’uso e sul recupero delle aree che negli scorsi anni sono state utilizzate dall’industria estrattiva, deturpandone l’aspetto e lasciando ai posteri il compito di farsene qualcosa. Sono alla stessa maniera interrogativi che attraversano un dibattito che molti altri mesi a venire occuperanno i consigli delle istituzioni pubbliche chiamate a farsene carico e a tutelare interessi ed esigenze di soggetti diversi. A complicare il quadro della situazione c’è poi un assetto normativo piuttosto farraginoso e burocraticamente impervio l’iter decisionale su un tema piuttosto delicato che tocca non soltanto il presente del territorio ma anche il futuro di chi quello stesso territorio frequenterà nel futuro prossimo e venturo. foto G. Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 8 9 - 23 MARZO 2017 Gli uffici hanno messo in campo tutte le strategie previste dalla legge. Non ci sono soldi per buttare giù i manufatti abusivi APRILIA - CAMPO NOMADI A FRASSINETO: RIUNIONE DELL’OSSERVATORIO SICUREZZA E LEGALITÀ L’assessore all’urbanistica: “attenzione a chi vendete i lotti” di Riccardo Toffoli Insediamento campo nomadi in via Sughereto presso il quartiere Frassineto. L’osservatorio sulla sicurezza e legalità del Comune di Aprilia apre la discussione. Il presidente dell’Osservatorio Bruno Jorillo ha convocato per il 28 febbraio, nella mattinata, la seduta proprio per parlare di un insediamento che sta preoccupando i residenti della zona. La preoccupazione è che questo diventi stabile, perché sono stati realizzati dei manufatti considerati abusivi dagli uffici urbanistici del Comune di Aprilia. L’esposto del comitato di quartiere è stato indirizzato oltre che al presidente dell’osservatorio anche alla procura della Repubblica che ora ha avviato le indagini. “I timori manifestati dagli abitanti di questo quartieresi legge nell’esposto- alla luce di quello che si stava organizzando sull’area segnalata non erano infondati. Possiamo dire che è stato realizzato un campo nomadi abusivo. Rileviamo un via vai di camper. La sera ne sono parcheggiati svariati. Si è creata quindi una situazione in cui non è più possibile controllare l’identità delle persone che vi stazionano o le attività da questi poste in essere. Qualche mese fa all’interno dell’area è stata ritrovata una donna ricercata. Nelle immediate vicinanze sono state recuperate due vetture rubate. E questo è solo l’anticipo di ciò che ci possiamo aspettare. Il degrado è quello tipico di quelle realtà: si nota la presenza di mucchi di spazzatura, carcasse di elettrodomestici, resti di autovetture e calcinacci. Le varie ordinanze non sembrano aver destato preoccupazione. Alla casa già posta sotto sequestro, e oggetto di ingiunzione di demolizione sono stati montati gli infissi”. “Non è solo una vostra realtà – ha detto il comandante della Polizia Municipale Massimo Mari- ni- oltre a questo, esistono altri campi del genere sparsi sul territorio come a Campo di Carne, via Minerva, Fossignano o Freddindustria. Aprilia ha un territorio vastissimo di 177 km quadrati e la situazione della Polizia Municipale non permette di seguire tutte le situazioni. L’organico è sottodimensionato. L’amministrazione è molto sensibile a questi aspetti e il sindaco in prima persona ha promosso diverse riunioni e sollecitato gli interventi del caso. Posso assicurare che abbiamo fatto tutto quello che è in nostro potere sotto la procedura penale e l’immobile è stato posto sotto sequestro. Per il via vai di camper non possiamo garantire una presenza fissa. Il corpo di polizia munici- pale chiude alle 20”. “Abbiamo avviato tutte le procedure che ci impone il testo unico sull’edilizia –ha detto il geometra Walter Mammucari del Comune- ci siamo fermati ad un centimetro dalla demolizione. Abbiamo erogato le sanzioni ma posso assicurare che il 90% non paga. Il territorio di Aprilia è sorto sull’abu- sivismo e a memoria, non ricordo che sia stato buttato giù alcun manufatto”. Il consigliere Pd Monica Tomassetti ha chiesto una sottocommissione che studiasse il problema. Secondo Tomassetti infatti, non si può non trattare il problema generale dell’abusivismo. “Ci sono vari problemi da affrontare –ha detto il consigliere- prima di tutto il problema dell’abusivismo. Qui ci troviamo di fronte ad un paese che ha costruito tutto sull’abusivismo e poi chiede , se lo fanno gli altri, il rispetto della legge. Poi ci sono altri problemi di natura sociale. Nell’insediamento ci sono dei minori? Questi sono scolarizzati? Sarebbe opportuno che partecipasse anche un delegato del servizio sociale del Comune”. L’assessore all’urbanistica Franco Gabriele ha tracciato un quadro di tutta la situazione partendo dalla variante dei nuclei spontanei. Infatti secondo l’assessore il quartiere è stato stralciato dall’ultima variante di recupero dalla Regione e questo ha creato un danno ai cittadini perché non solo non hanno potuto sanare i lotti, ma alcuni hanno pensato anche di venderli. Ovviamente quando si vende un lotto, il compratore che subentra fa i suoi interessi. Ed è quello che è successo a Frassineto. “Per questo – ha detto Gabriele - è importante non vendere i lotti oppure accertarsi che il compratore sia una persona seria ed affidabile e non danneggi l’intera comunità. Posso comunque, assicurare che l’amministrazione è intenzionata ad avviare un nuovo piano di recupero che inserisca tutti i quartieri stralciati dalla Regione Lazio di modo da dare anche una prospettiva sociale al quartiere e i servizi necessari”. Secondo l’assessore ci sono almeno 2 mila abitazioni da buttare giù e questo non è possibile farlo perché non ci sono risorse economiche. Secondo i calcoli di Gabriele non basterebbero due bilanci comunali. Il presidente Bruno Jorillo ha quindi, chiuso la seduta aggiornandola a qualche mese, per monitorare la situazione. 23 MARZO 2017 99--23 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 9 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 10 9 - 23 MARZO 2017 FRATELLI D’ITALIA SI STRUTTURA - NOMINATI I NUOVI DIRIGENTI PROVINCIALI E LOCALI Intervista al portavoce provinciale di Gioventù Nazionale Mario Romanzi: “i giovani hanno voglia di fare politica ma sono sfiduciati dal sistema” di Riccardo Toffoli Fratelli d’Italia si struttura. La nuova compagine direttiva del partito è il frutto di un lavoro di ricucitura sul territorio provinciale in vista degli imminenti appuntamenti elettorali ma è servita anche a porre le basi del partito, struttura che non si vuole abbandonare anzi si chiede di valorizzare. La conferenza stampa di presentazione della nuova dirigenza provinciale si è tenuta sabato 25 febbraio presso l’hotel Europa di Latina. Hanno preso parte il coordinatore regionale Marco Marsilio, quello provinciale Nicola Calandrini e il sindaco di Terracina Nicola Procaccini. FdI conta oggi 30 consiglieri provinciali in tutta la provincia. “C’è stato un lavoro volto a ricucire il partito a livello politico – spiega Calandrini- torniamo a far politica tra la gente con una forbice elettorale che va dal 6 e mezzo al 12 percentuale. A Latina siamo un partito che ruota intorno al 15%. E’ un elettorato importante che merita impegno soprattutto per le prossime amministrative che coinvolgeranno sei comuni della provincia di Latina”. Il sindaco di Terracina Procaccini ha sottolineato l’importanza di fare politica all’interno dei partiti che è l’unico modo per combattere l’inesperienza politica e amministrativa di alcuni movimenti che si ritrovano alla guida delle comunità locali o regionali. Abbiamo rivolto qualche domanda a Mario Romanzi consigliere comunale di Roccagorga e portavoce provinciale di Gioventù Nazionale, il braccio giovanile del partito. Perché oggi i partiti sono in crisi e perché, invece, pensate che il partito sia l’unica via d’uscita alla crisi politica del paese? “I partiti per me sono lo strumento con il quale si vuole arrivare a gestire la “cosa pubblica” cercando di mettere in campo delle politiche che conseguano il bene comune della comunità. A partire dagli anni ‘80 del secolo scorso, tuttavia, si è avviato un processo di snaturamento dei partiti i quali sono diventati sempre più dei mezzi di potere spostando così dal centro della loro azione la persona. Il mito dei professionisti fare politica ed in generale di partecipare alle forme più diverse di impegno civile. Quindi, rispondendo alla domanda, la disaffezione in parte è dovuta alla sfiducia verso il in politica incarnato da Berlusconi, poi quello dei tecnici (Monti) fino ad arrivare alla demagogia grillina sono tutte risposte inadeguate alla crisi dei partiti. La politica e quindi i partiti supereranno la crisi se torneranno ad elaborare proposte per conseguire il bene comune e non gli interessi particolari, questo è quello che vogliamo fare nel partito e movimento giovanile: riportare la politica a fare politica. Non a caso presto faremo una conferenza programmatica dove tutti potranno intervenire sui temi che verranno trattati, fare un simile evento nel centrodestra come lo abbiamo conosciuto noi significa rivoluzionarne la struttura”. I giovani di oggi non amano la politica. Manca la passione o è solo sfiducia? “I giovani di oggi non amano questa politica autoreferenziale e sempre più distante dalle vere esigenze dei cittadini. Tuttavia, da membro del Forum Nazionale dei Giovani, le dico che i giovani, sia di destra che di sinistra, hanno una gran voglia di “sistema” in parte perché c’è un deficit in Italia di strutture di rappresentanza giovanile che non riescono a soddisfare la domanda di partecipazione, ad esempio solo 4 regioni hanno un forum regionale dei giovani oppure da segnare la mancanza di una legge quadro delle politiche giovanili. I movimenti giovanili politici sono fondamentali non solo perché sono strumento di partecipazione di fasce della popolazione pressoché inascoltate ma soprattutto in quanto garanti della crescita della coscienza critica del giovane indipendentemente dal suo futuro percorso politico”. In questi ultimi anni siamo abituati ad avere governi tecnici dove destra e sinistra sono insieme. C’è qualcosa che non va? “Come detto prima, il mito dei tecnici salvatori della patria nasce dalla incapacità della destra e della sinistra di capire quali sono le vere esigenze del Paese e di elaborare delle risposte efficaci. In questa situazione una larga parte della destra e della sinistra non ha potuto fare a meno di abdicare e di unirsi in un patto suicida nel nome dell’austerity. Se avessimo avuto dei partiti forti (soprattutto il Pdl visto che aveva la maggioranza) , nonostante le pressioni mediatiche di quel periodo, ci avrebbero portato alle elezioni anticipate, risparmiandoci cosi l’esperienza tecnica e la coabitazione irresponsabile. In un momento delicato come quello il popolo doveva esprimersi (“la sovranità appartiene al popolo..”) e invece si è intrapresa la strada della autoreferenzialità che ci porta a Grillo. Senza considerare, infine, il disastro politico dei tecnici visto che tutti gli indici macroeconomici sono peggiorati e noi cittadini abbiamo visto i nostri diritti fortemente ridimensionati”. A livello europeo siete il fronte della destra estrema che fa riferimento a Le Pen in Francia, che ha fatto uscire la Gb dall’Europa. Come vedono l’Europa i giovani? Come la vedete voi? L’Italia deve rimanere in Europa? “Il tema Europa necessita dei chiarimenti. Innanzitutto il termine “estremo” al primo partito di Francia mi sembra poco veritiero, anche perche il Fn sta avendo una profonda trasformazione al suo interno pari a quella che portò alla nascita di An nel ‘94 in Italia, in secondo luogo gli inglesi hanno sempre piegato a proprio vantaggio il processo di integrazione europea fin quando non gli è convenuto più. Quindi più che destra estrema parlerei di scelte di interesse nazionale fatte da una nazione (refendurm inglese e premiazione dl Fn in Francia) anche perché le situazioni sono fortemente eterogenee (sottolineo che la destra italiana è profondamente diversa da quella di Le Pen) . Detto ciò i giovani vedono l’idea di Europa come una opportunità soprattutto per superare le tante disfunzioni italiane. La nostra area politica, per quanto se ne dica, è profondamente europeista, le basti pensare che già nel mondo giovanile missino c’era una rivista chiamata “Europa Nazione” e uno dei nostri slogan alla manifestazione del 28 gennaio a Roma era “Europa nazione rivoluzione“, tutto ciò non è una sindrome del dottor Jekyll & mr Hide ma, semplicemente, a noi non sta bene questo ibrido tra uno stato ed una organizzazione internazionale completamente piegata agli interessi delle lobby europee. Questo ha generato disuguaglianza tra i cittadini e tra gli stessi stati, dovuto a molti fattori tra cui la creazione di una moneta unica senza uno stato (caso unico al mondo). Una delle nostre sfide sarà spiegare ai nostri coetanei che un’altra Europa è possibile. Solo i veri europeisti, infatti, possono criticare l’Unione Europea. L’Italia deve uscire da questa gabbia perché la situazione non migliorerà, e questo non lo dico io ma anche, tra i tanti, il premio nobel all’economia J.Stiglitz. L’Europa o si fa in condizioni di parità e giustizia con gli altri partner o altrimenti è un progetto destinato a fallire”. Lei è consigliere comunale di Roccagorga. In questi anni di politica, quali sono le cose che cambierebbe e soprattutto cosa direbbe ad un giovane che vuole affacciarsi al mondo della politica? “Per ora non cambierei nulla perché mi sono sempre creato in maniera autonoma uno spazio di agibilità politica dal locale al provinciale, e per chi viene da un paese dove la destra non esiste è quasi un miracolo che oggi io sieda in consiglio comunale, infatti sono fiero di aver trovato la mia strada da solo e non posso non ringraziare la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto in ogni mia iniziativa (soprattutto nella candidatura alle comunali del 2014). Ai miei coetanei dico di non farsi ammaliare dalle sirene dell’antipolitica perché solo la politica può salvarci e di farci interpreti dell’Italia migliore, quell’Italia che nonostante tutto va avanti”. IL GIORNALE DEL LAZIO 9 - 23 MARZO 2017 pagina 11 Il bando voluto dall’assessore alle attività produttive Vittorio Marchitti APRILIA - FINANZIAMENTI A FONDO PERDUTO PER LE ATTIVITÀ DEL CENTRO 48 mila euro sono impegnati nel bilancio comunale mentre un progetto regionale servirà a migliorare l’arredo urbano per altri 100 mila euro di Riccardo Toffoli 48 mila euro di fondi comunali per sostenere le attività commerciali del centro urbano e 100 mila euro per riqualificare il centro. Sono queste le proposte messe in campo dall’assessorato alle attività produttive per rilanciare il centro e il commercio cittadino. Il bando comunale è già stato affisso all’albo e prevede un contributo a fondo perduto di 48 mila euro dal bilancio comunale per sostenere le nuove attività economiche del centro (20 mila euro) e la ristrutturazione di quelle già presenti (28 mila euro). Ogni attività ha la possibilità di accedere ad un contributo massimo di 8 mila euro. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 6 aprile. L’assessore Vittorio Marchitti ha inoltre presentato il progetto alla Regione Lazio per ottenere un finanziamento regionale volto alla riqualificazione del centro storico. Un progetto che riprende “Aprilia in Latium” e che parte dal basso: ben 55 imprese hanno sottoscritto l’intesa. Il progetto, se sarà accolta la proposta di finanziamento, prevede una riqualificazione del centro urbano per circa 100 mila euro di modo da renderlo un Centro Commerciale Naturale. Ci spieghi assessore il progetto che avete presentato alla Regione. “Vorrei innanzitutto sottolineare che l’idea è venuta dai commercianti. Abbiamo avuto degli incontri e delle riunioni nelle quali è emersa la necessità di una rete di operatori per accedere ai fondi di finanziamento dei centri commerciali naturali. La Regione mette a disposizione un finanziamento di massimo 100 mila euro. La proposta degli operatori che abbiamo fatto nostra, è stata univoca e va ad incidere sull’arredo urbano per creare una sorta di passeggiata commerciale nel centro città. Hanno aderito 55 imprese, il massimo che potevano essere previste, ma gli aderenti possono aumentare in corso d’opera. Già nel 2013 avevamo avviato un progetto di riqualificazione del centro che fosse considerato non tanto come un centro commerciale naturale, quanto come un caffè della città, una sorta di vetrina e di ritrovo per aggregazione sociale. Nel progetto c’è la sistemazione dei marciapiedi e degli ingressi, l’illuminazione con un occhio molto attento al decoro urbano”. Quali saranno i tempi di attuazione? “La Regione dovrà esaminare le domande e capire quali finanziare. Una volta accettato, allora possiamo mettere in campo gli strumenti per rendere più vivibile il centro. Il tutto inizierà, se tutto va bene, entro la fine dell’anno”. Mentre il bando comunale? Già ci sono i soldi in bilancio? “Assolutamente sì. Il bando è stato affisso all’albo pretorio ed è operativo. La scadenza prevista è per il 6 aprile. Prevede lo stanziamento di 48 mila euro a fondo perduto per incentivare le attività commerciali del centro urbano. 28 mila saranno destinate alle attività già esistenti. Per queste, è previsto il rimborso delle spese per la ristrutturazione o la sistemazione dei locali, l’acquisto dei beni strumentali e di tecnologie e tanto altro. Purché ovviamente si dimostri che l’attività è originale e innovativa e possa essere una valorizzazione del centro. Per le nuove attività invece sono stati stanziati 20 mila euro. Le nuove attività dovranno essere aperte e mantenere lì la sede per almeno 24 mesi. L’intervento economico sarà per un massimo di 8 mila euro, a fronte di un progetto che almeno sia il doppio. Questo perché l’aiuto economico è a fondo perduto. C’è una cartina allegata al bando nella quale vengono individuate le vie che per noi hanno bisogno di maggior rilancio. Se il progetto si presenta su queste vie, è chiaro che avrà un punteggio maggiore. L’obiettivo è premiare l’elemento innovativo e, quindi, la produzione e la fantasia locale che possa non solo recuperare le attività del centro che continuano a chiudere e ad aprire, ma anche attrarre i consumatori da fuori città”. Esiste uno sportello dove poter rivolgersi? “Innanzitutto tutto il progetto gode della collaborazione della facoltà di economia dell’università di Latina, dell’Anci e di Aprilia in Latium. Inoltre è attivo lo sportello qui nel settore delle attività produttive il lunedì dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 16 alle 18 per qualsiasi dubbio o domanda. Si può inoltre scrivere a sportello [email protected]”. Come si armonizzerà con il progetto avviato dal settore lavori pubblici? “Quello è un intervento importante che si smaltisce nel tempo. Noi puntiamo all’immediato, a dare ossigeno alle attività produttive e rendere bello il centro. Approfitto della domanda per rispondere anche a qualche polemica. Nonostante le scarse risorse finanziarie, abbiamo fatto degli interventi importanti grazie anche ai fondi regionali. Voglio citare la riqualificazione del mercato coperto e l’intervento su piazza delle Erbe. Oggi il mercato coperto è veramente un fiore all’occhiello del centro. Inoltre, nonostante le polemiche, in questi quattro anni sono state promosse tantissime attività di intrattenimento che hanno avuto effetti positivi sulla città e sul commercio cittadino. Gli articoli di giornale e le recensioni dimostrano che non è stato un fallimento”. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 12 9 - 23 MARZO 2017 Convegno della Cisl di Latina con il segretario nazionale Paola Serafin, il regionale Vincenzo Alessandro e provinciale Franco Maddalena LA “NUOVA” SCUOLA: COSA CAMBIERÀ CON I DECRETI DELEGATI Contestati alcuni punti riguardo il percorso di assunzione, le disabilità e il diritto allo studio di Lorenzo Lauretani e Riccardo Toffoli Martedì 2 Marzo si è tenuto presso l’Istituto ITIS “Galilei” di Latina un convegno organizzato dalla CISL Scuola provinciale di Latina sui nove decreti delegati della Legge 107/2015, la Riforma della Buona Scuola. Sono intervenuti il Segretario Nazionale della CISL Scuola Paola Serafin, il Segretario Regionale Lazio Vincenzo Alessandro e il Segretario Provinciale Franco Maddalena. Molti sono stati i docenti e il personale ATA presenti ai quali i relatori, dopo un lungo esame dei testi giunti in questi giorni all’esame delle Commissioni Parlamentari, hanno illustrato le novità introdotte. I testi dei nove decreti legislativi sono stati licenziati dal Consiglio dei Ministri il 17 Gennaio e c’è tempo fino al 17 Marzo perché le Commissioni esprimano il loro parere in merito. Se questo non dovesse essere formulato nei tempi indicati, il Governo potrà procedere all’emanazione definitiva dei decreti con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Molti i temi dibattuti e controversi che riguardano specifici aspetti dei decreti su cui a margine del convegno i relatori si sono espressi. “Ci sono aspetti positivi, ma anche delle posizioni che è necessario modificare per tutelare il nostro modello di scuola che è per tutti” – ha detto il Segretario Nazionale della CISL Scuola - “Abbiamo analizzato gli aspetti più importanti delle deleghe all’esame delle commissioni parlamentari –ha detto Paola Serafin- per affrontare i problemi più importanti che riguardano il diritto allo studio, la disabilità e la valutazione”. I decreti affrontano molti temi: il primo decreto affronta le modalità e le procedure di assunzione del personale docente e degli insegnanti tecnico-pratici della scuola secondaria di primo e secondo grado, prevedendo un concorso pubblico nazionale inziale, indetto su base regionale o interregionale, dopo il quale i vincitori verranno avviati a un percor- secondo decreto riguarda gli studenti e gli alunni con disabilità certificata a norma della celeberrima Legge 104/92, prevedendo, tra le altre, criteri di valutazione dell’inclusione scolastica dei disabili attraverso le prove INVALSI ma soprattutto introduce all’interno delle Commissioni di certifica- so formativo triennale che ne rafforzi le metodologie didattiche, pedagogiche e valutative. A questo proposito il segretario regionale Vincenzo Alessandro si è detto piuttosto perplesso perché “Il percorso è troppo complesso –ha detto il segretario regionale Vincenzo Alessandro- se si considera che è l’unico comparto pubblico che prevede un concorso della durata di tre anni. Al termine del terzo anno, per assurdo, si potrebbe tornare al punto di partenza. Questo percorso complesso non è neppure supportato da un incentivo economico adeguato.” Il zione della disabilità istituite presso l’INPS la figura di un rappresentante dell’Amministrazione scolastica con specifiche competenze in materia di disabilità, nominato dall’Ufficio scolastico regionale competente per territorio e scelto tra i docenti impegnati in progetti e convenzioni di rilevanza culturale e didattica. Nel merito così si è espressa Paola Serafin: “Rimangono dei nodi insoluti sui quali ci stiamo e ci consola il fatto che il nuovo ministro sia molto disponibile al dialogo e attenta all’ascolto. Purtroppo le difficoltà nel Pd non ci aiutano. Il primo problema riguarda la disabilità. Vengono semplificate le procedure per la certificazione, viene inserita una figura della scuola all’interno della commissione ma per la certificazione fisica non viene concesso l’insegnante di sostegno. Questo per noi è grave perché si demanda agli enti locali la presa in carico totale dell’alunno quando si conoscono benissimo le realtà economiche degli enti locali e si rischia di non avere sufficiente personale per coprire le ore necessarie al progetto educativo e di vita del ragazzo disabile.” Il terzo decreto disciplina poi il riordino dei percorsi professionali per consentire agli Istituti l’autonomia necessaria per raccordare la formazione alle esigenze del mercato del lavoro e del territorio su cui operano gli istituti stessi; si passa poi al quarto relativo alle strutture educative dei bambini dagli o ai sei anni e al quinto – questo sì molto controverso – sul diritto allo studio e sul potenziamento della Carta dello Studente. “Altro nodo fondamentale è il diritto allo studio.” – continua la Serafin – “La mensa e il trasporto scolastico vengono demandati agli enti locali, ma in base alle risorse finanziarie dell’ente. Ciò significa che Comuni che non hanno soldi possono fare a meno di garantire il trasporto scolastico o la mensa che invece, secondo noi, è un servizio fondamentale per garantire a tutti il diritto allo studio”. Altra interessante novità è contenuta nel sesto decreto con l’estensione della musica e delle arti coreutiche nelle scuola: non si prevedono ancora degli interventi specifici ma la volontà è quella di ampliare la presenza della musica nella didattica. Il complesso dei decreti si chiude poi con la disciplina delle scuole italiane all’estero e – nell’ultimo – norme per la valutazione e la certificazione delle competenze con l’esame di stato al termine del primo ciclo di istruzione per il quale rimane il voto numerico mentre cambiano alcuni aspetti degli esami conclusivi; la prova Invalsi non farà più parte dell’esame ma si somministrerà ad Aprile e solo per le classi III della secondaria di primo grado. La votazione riportata nell’Invalsi non inciderà sul voto finale dell’esame anche se la partecipazione dell’alunno ai test è propedeutica all’ammissione. Il presidente della commissione non sarà più esterno. Il ruolo rimane al dirigente scolastico della scuola. “La legge 107 del 2015 –ha aggiunto il segretario provinciale Franco Maddalena concludendo - ha scritto 58 cose che non vanno del mondo dell’istruzione e in pratica ha detto che il sistema scolastico non funzionava. Insieme a queste nove deleghe si va a trasformare tutto l’impianto dell’istruzione con impatti negativi come abbiamo visto finora sui docenti e sugli alunni. Parliamo ad esempio della mobilità straordinaria che ha sconvolto tantissime famiglie di insegnanti o i calcoli matematici del piano di assunzione straordinaria”. Un iter legislativo impervio in conclusione che comunque vede tutti i soggetti attivi sul campo impegnati a prodursi in un dibattito, ad aggiustare il tiro perché il Paese possa dotarsi di un sistema educativo efficace e capace di rispondere, pur preservando le proprie storiche eccellenze, alle sfide di un mercato globale del lavoro che necessita di competenze e saperi sempre all’avanguardia. IL GIORNALE DEL LAZIO 9 - 23 MARZO 2017 pagina 13 In campo l’ipotesi di una fondazione che gestisca questo polo e l’ex Claudia PRONTO IL NUOVO PICCOLO TEATRO IN VIA TOSCANINI La consegna dei lavori prevista per quest’estate di Riccardo Toffoli Il nuovo teatro di via Toscanini sarà pronto per l’estate. Siamo andati a far un sopralluogo con l’assessore Spallacci nel nuovo complesso socio ricreativo che sta sorgendo in via Toscanini come parte delle opere di urbanizzazione secondaria del piano di lottizzazione della zona. Un teatro che nasce, quindi, grazie ai fondi privati e che sarà una opportunità unica per Aprilia. Ci ha accompagnato l’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci che sta anche cercando di capire quale sarà la migliore gestione della struttura. Il primo permesso a costruire risale al 2005, con variante definitiva del 2013. La progettazione architettonica è curata dal geometra Raniero Trasolini e dall’architetto Laura Trasolini, la direzione dei lavori affidati a Raniero Trasolini, il coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione all’architetto Roberto Nuti, la progettazione delle strutture all’ing. Leonardo Arezzini, il collaudatore in corso d’opera all’ing. Marco Raffaelli. L’importo dei lavori è di 700 mila euro. “L’opera sarà terminata sicuramente per l’estate –ci anticipa l’assessore Spallacci- tutto lo stabile è completamente innovativo. A parte uno studio sull’acustica che sarà a garanzia del teatro, sono state apportate le ultime novità in termini di illuminazione e riscaldamento tanto Plus che attualmente non ha gestione e non ha una programmazione su cosa dover essere ed ospitare. L’idea è quella di creare una fondazione che possa prendere in che l’edificio sarà ad impatto zero”. Il polo ricreativo è strutturato di modo da poter essere utilizzato per varie attività. Esistono quattro stanze a cui si può accedere indipendentemente dal teatro e che potranno essere affidate ad associazioni operanti nel settore teatrale e musicale. Ora spetta all’amministrazione il compito di trovare la più funzionale gestione dell’intera struttura. Proprio per evitare che si ripeta il caso dell’ex Claudia oggi CulturAprilia, ossia di una struttura completamente ristrutturata con i fondi del gestione diverse realtà comunali, come appunto l’ex Claudia, questo polo ricreativo, l’ente fiera e le sale della biblioteca comunale. Una fondazione che, seppur gestita con maggioranza del pubblico, porta dentro investimenti privati delle aziende più importanti del territorio e possa essere la guida della programmazione culturale cittadina. Gli spazi potranno essere usufruiti anche dalle associazioni che faranno parte della fondazione purché questi siano condivisi e relativi a specifiche attività. Insomma niente affidamenti diretti degli spazi comunali che poi rimangono non sfruttati a pieno. Si vuole coinvolgere tutte le associazioni di modo da evitare parzialità nei trattamenti. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 14 9 - 23 MARZO 2017 Dopo il turno di domenica 6 marzo sono al primo posto con 46 punti in classifica LE RAGAZZE DEL PIANETA VOLLEY CAMPIONESSE D’INVERNO Prossimo turno big match con la Libertas Genzano si contenderanno quindi il vertice della classifica! di Giorgia Valeri* Le ragazze del Pianeta Volley di mister Emanuele Esposito, promosse in serie D grazie alla vittoria ai play-off la scorsa stagione, quest’anno non demordono, portando in alto il nome di Aprilia anche nel campionato regionale. Le Pianetine infatti, campionesse d’Inverno, sono attualmente al primo posto con 46 punti in classifica, seguite dalla Libertas Genzano con 44 punti ,dalla Virtus Volley Latina e dalla Pallavolo Ciampino, entrambe con 42 punti, al quinto posto troviamo l’Odontosalute Sant’Elia con 37 punti e al sesto posto il Gio’ Volley Aprilia con 36 punti. Un campionato mai come quest’anno incerto e combattuto: a cinque giornate dall’inizio del girone di ritorno infatti, le squadre si stanno contendendo i vertici di una classifica che lascia a bocca aperta: tra il primo e quarto posto ci sono solo quattro punti di differenza. Nelle prossime giornate sono previsti gli scontri diretti tra i titani della classifica, che consentiranno di definire meglio le prime posizioni. Dopo un inizio stagione con la retromarcia, in cui ancora gli equilibri di squadra non erano perfettamente definiti, le Pianetine stanno dimostrando, partita dopo partita, di aver fatto grandi passi avanti e di aver trovato la giusta sintonia: merito dell’ottimo lavoro svolto in palestra da Mister Esposito, ma anche del gruppo squadra che le ragazze hanno saputo creare dentro e fuori dal campo. Tre i nuovi innesti che quest’anno sono entrati a far parte del team, il libero Chiara D’Andrea, la palleggiatrice Giorgia Orsi e la schiacciatrice Valeria Compagno, che hanno completato il roaster già consolidato lo scorso anno, composto dal capitano Alessandra Gentile, dai centrali Giorgia Valeri, Daniela Caissutti e Roberta Belvedere, dalle schiacciatrici Valentina Saltari, Alessia Infantino, Francesca Lucchetta e Federica Loria, dall’opposto Dyana Carbone e dalla palleggiatrice Eleonora Mercurio. Mister Esposito fin dall’inizio dell’anno ha mantenuto i piedi ben saldi a terra: da neopromosse il primo obiettivo stagionale da porsi era la salvezza e, grazie ai tre punti conquistati nel match di domenica 5 marzo contro l’IHF Volley , è stato matematicamente raggiunto. Prossimo obiettivo: i play off per la serie C. La strada è ancora lunga e ad ogni partita bisogna aggiungere conferme, freddezza e lucidità: questo e’ un campionato che ci lascerà con il fiato sospeso fino alla fine! Il prossimo appunta- mento è previsto per domenica 12 Marzo alle 16.30 presso la palestra della scuola Marchesi, in via della Selva a Genzano, dove le Pianetine scontreranno le avversarie della Libertas Genzano e si contenderanno quindi il primo posto in classifica! *Referente comunicazione Pianeta Volley STAFF TECNICO E DIRIGENZIALE STAGIONE AGONISTICA 2016/2017 Direttore sportivo e responsabile attività: Massimiliano Patano, direttore tecnico: Emanuele Esposito, dirigenti responsabili di segreteria: Alessandra Savioli, Maria Sistina Bartolozzi, dirigente responsabile settore femminile: Luigi Alfonselli, dirigente responsabile settore maschile: Giuseppe Puddu, serie d femminile – 1° allenatore Emanuele Esposito – 2° allenatore Giacomo Chiappa Dirigenti: Paolo Piattella, Luigi Alfonselli, Manuela Stecca, Dirigente Addetto all’arbitro: Maria Sistina Bartolozzi, seconda divisione femminile - allenatore : Dario Sabbatini, dirigente: Sergio Sabbatini, Luigi Alfonselli, under 18 femminile, allenatore: Dario Sabbatini, dirigente: Luigi Alfon- selli under 16 femminile, allenatore: Giorgia Valeri, dirigente: Luigi Alfonselli, under 12- 13-14 femminileallenatori: Alessia Infantino, Roberto Trolese, dirigenti: Stefania Falcioni, Marco Batani minivolley responsabile settore minivolley : Giorgia Valeri, allenatori: Giorgia Valeri, Alessia Infantino prima divisione maschile, allenatore: Matteo Maone, dirgente: Giuseppe Puddu, Roberta Livi under 18 maschile, allenatore: Giacomo Chiappa, dirigente: Giuseppe Puddu, under 1213-14 maschile - allenatore: Giacomo Chiappa, dirigenti: Giuseppe Puddu, Roberta Livi 9 - 23 MARZO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 15 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 16 9 - 23 MARZO 2017 Costituito a Latina un comitato storico culturale per ritornare al vecchio toponimo “IO MI CHIAMO LITTORIA” Sabato 4 marzo avviata raccolta firme come previsto dallo Statuto Comunale Nella mattinata sono state raccolte in una sola ora un terzo del quantitativo delle firme necessarie di Gianfranco Compagno Un salto indietro di 72 anni, sancito dall’avvio di una raccolta firme volta a recuperare il vecchio toponimo Littoria per la città di Latina. Come già enunciato in un comunicato stampa diramato il 20 dicembre scorso il movimento “IO mi chiamo Littoria”, il 4 marzo scorso ha avviato la raccolta firme presso il Victoria Residence Palace di Latina, per proporre alla giunta comunale di recuperare il nome originale assegnato alla città di fondazione in epoca fascista. Al dibattito hanno preso parte anche molti personaggi politici gravitanti nell’orbita del centrodestra. A esporre la propria tesi il generale Euro Rossi, presidente e fondatore del movimento “Io mi chiamo Littoria”, nato nel 2011 da parte di un gruppo di amanti della storia, il movimento storico culturale apartitico e apolitico, mira solo a recuperare il vecchio nome di Littoria. Nato a La Spezia il 5 giugno 1951, il generale Euro Rossi si è diplomato all’Istituto Tecnico Natutico Sauro, entra- do poi all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli nel 1970. Dopo la laurea in Scienze Areonautiche ha ottenuto a Latina il brevetto di pilota militare nel 1975 per trasferirsi in città nel 1983 in qualità di istruttore di volo. “La nuova giunta civica- ha spiegato il presidente Euro Rossi- non ha colore politico, per questo motivo siamo usciti allo scoperto perché Coletta ha detto che avrebbe ascoltato la voce di tutti i cittadini. Il pro- getto passato, Latina già Littoria, non ha senso perché è un compromesso all’italiana. Non trovo anacronistico cambiare il nome della città, i russi hanno recuperato i vecchi nomi dopo 60 anni. La mia speranza è che non si finisca nella bagarre politica, ma solo storico culturale. Il nostro obiettivo è raccogliere quante più firme, almeno 1.000 per fare una proposta al Sindaco che giunta e consiglio dovrà valutare, poi si potrà proporre un referendum cittadino. L’obiettivo è quello di recuperare la storia e l’identità di questa città. Qualcuno ha mosso critiche nei confronti di questa iniziativa, dichiarando anche che l’apologia del fascismo e il chiaro omaggio contenuto nel nome Littoria sia un reato. Io credo che il dialogo e il dibattito siano sinonimi di civiltà, per sostenere le proprie tesi. Non siamo qui per fare dietrologia o per nostalgia, ma vogliamo recuperare l’identità di questa città. Quando arrivai in città nel 1983 ho cercato di informarmi sulla storia della città ed ho scritto un libro sulla storia dell’aviazione in questa città. Ho costituito il movimento per la passione della storia di questa città. E’ assurdo che il nome della città e con esso la storia della bonifica sia stata cancellata, dando un nome che non ha alcun legame con questo territorio, nato dall’indicazione di un generale dell’esercito che inventò il nome Latinia per evitare che la città avesse un nome comunista. La desinenza “ia” venne eliminata perché ricordava le città di fondazione. Lo stemma della città invece fu cambiato nel 1958. Non siamo qui per rievocare un regime passato, no. Foto di Giorgia Ferrari 9 - 23 MARZO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 17 Aprilia - Difendere l’identità da immigrazione e criminalità Alla luce di quanto emerso negli ultimi giorni riguardo l’arresto e l’espulsione dal territorio italiano di un secondo immigrato tunisino, residente ad Aprilia e facente parte della rete di fiancheggiatori del tristemente famoso Anis Amri, autore della strage di Berlino che è costata la vita a ben 12 persone, appare necessario porsi delle domande e agire di conseguenza. Non è forse arrivato il momento di verificare se sul nostro territorio e in particolare nella periferia di Aprilia, siamo di fronte ad una vera e propria base operativa dell’Isis? Già due soggetti sono balzati alle cronache per avere legami con il terrorismo islamico, cosa vogliamo aspettare per procedere “ad una dura pulizia di massa, via per via”? Quanto altro sangue deve scorrere prima che si comprenda come l’assurda politica migratoria messa in pratica fino ad oggi, ha generato solo disastri, e al contempo perpetrato il modello di società multietnica che chiaramente non funziona? Assistiamo ad un’incessante richiesta di sicurezza da parte dei cittadini che sono stufi delle chiacchiere buoniste sparse a profusione sia dalla politica che dai Media di regime. Tale richiesta di sicurezza va di pari passo con la riscoperta della nostra identità, troppo spesso vilipesa e svilita da astruse teorie contro natura e pro globalizzazione. Appare chiaro che se esiste un fallimento nelle politiche legate all’immigrazione, esso è legato a doppio filo con l’impossibilità di procedere ad una reale integrazione, per mancanza di volontà degli allogeni, e non per poca volontà di integrare degli indigeni. A tal proposito sabato 18 marzo presso il bar Stella di Piazza della Repubblica ad Aprilia, ospiteremo l’On. Mario Borghezio della Lega Nord membro della Commissione Esteri del Parlamento Europeo, e Daniele Ippoliti responsabile NcS Aprilia sulla sicurezza. Siamo dell’avviso che non ci possa essere integrazione dove c’è un corpo estraneo che rifiuta di adeguarsi al modo di vivere civile di chi lo ospita, e cerca d’imporre anche con la violenza le proprie abitudini. Se gli immigrati rimpiangono tanto le proprie consuetudini, fanno meglio a tornare nei loro territori d’origine piuttosto che cercare di imporle a chi sono millenni che vive secondo precetti diversi. Noi siamo per il rispetto delle diversità, ma esse per andare d’accordo devono rimanere tali e soprattutto separate, nessun cedimento verso l’indifferenzialismo e l’uomo a “radici zero”. La sfida del futuro è lanciata, abbiamo in testa una nuova Italia e una nuova Europa che parta dai territori e dalla riscoperta del nostro passato glorioso che qualcuno vorrebbe dimenticare. Noi con Salvini Aprilia in prima linea IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 18 9 - 23 MARZO 2017 Il Carnevale apriliano 2017 è senza carri ma ha coinvolto l’aprilianità. E’ l’inizio di un percorso che l’amministrazione ha il dovere di proseguire PER UN CARNEVALE DI “COMUNITÀ” - A SFILARE LE SCUOLE E I GRUPPI MASCHERATI di Lorenzo Lauretani e Riccardo Toffoli Come ogni anno Aprilia ha celebrato il proprio carnevale nelle giornate di giovedì 23, domenica 26 e di nuovo martedì 28 febbraio. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Aprilia e dal Comitato Grandi Eventi, ha previsto la massiccia partecipazione delle scuole - l’Istituto comprensivo Giacomo Matteotti con la secondaria e la Scuola Primaria Grazia Deledda, l’Istituto comprensivo Antonio Gramsci con la Scuola Primaria Guglielmo Marconi. Gli alunni, coadiuvati da insegnati e genitori, hanno realizzato i propri costumi e le scenografie per una sfilata lungo le principali via del centro della città. Nella giornata del 26 ha avuto luogo un raduno di auto d’epoca e, per i più piccoli, animazione e spettacolo di clownerie. Presenti anche Banda La Pontina Città di Aprilia con le note dei consueti leitmotiv carnascialeschi. Nella giornata del 26, poi, è partita una sfilata dei gruppi mascherati, che si è conclusa verso le 20 in Piazza Roma dopo l’esibizione di tutti i protagonisti della festa con un pieno riscontro da parte del pubblico. Martedì 28 febbraio la terza ed ultima sfilata del Carnevale Apriliano, con partenza da Corso Giovanni XXIII e itinerario lungo Via delle Margherite, Via Volta, Via dei Lauri con l’arrivo nuovamente in Piazza Roma. Nell’anno in cui Aprilia festeggia i suoi 80 anni dalla fondazione la città ha scelto di dar vita a un carnevale che si discostasse dalla tradizione delle edizioni trascorse che pur l’aveva resa celebre sul territorio. Il fil rouge che ha attraversato la tre giorni del carnevale è stata l’idea di portare in città la diversità delle culture del mondo percorrendo idealmente un giro del mondo intorno al mondo così come Jules Verne fece nel celeberrimo romanzo. Scuole e gruppi mascherati hanno messo in scena ciascuno i costumi e gli abiti provenienti dai 5 continenti dando vita a danze e balli che ne evocassero i colori e le atmosfere. Un carnevale dunque dedicato all’estraneità, alla diversità con l’obiettivo di educare i più giovani a viaggiare con la fantasia costruendo un incontro tra popoli. Un messaggio non solo di speranza ma anche e soprattutto di fiducia in un’epoca in cui la diffidenza e la paura sono invece sulla soglia delle abitazioni di ciascuno. Un carnevale dedicato sicuramente ai più piccoli dunque ma votato anche a lanciare un messaggio alla collettività nel suo insieme. Un carnevale di rifondazione – come non poterlo considerare tale – che ha messo al centro l’idea che fosse possibile un evento che, pur con risorse economiche scarse, potesse essere funzionale alla città stessa, a una comunità di persone che educa i propri prossimi cittadini a costruire un’identità curiosa e accogliente verso se stessa e verso l’altro “diverso”. Interessanti anche le sinergie che gli organizzatori hanno attivato tra vari soggetti attori del dibattito culturale interno alla città stessa: oltre alle già citate scuole hanno contribuito alla realizzazione dei costumi e scenografie e coreografie associazioni come “Lo Scrigno” che ad Aprilia si occupa di tramandare la tradizione dei filato e del cucito. La comunità Sikh da molti anni sul territorio ha prestato la propria collaborazione arricchendo la manifestazione dei colori e dei costumi della terra d’India. Alla stessa maniera Zahiregypt Danza Orientale ma anche Sueno Latino, Giò Volley, Gran Jetè, Anaspol e Arabesque. Un carnevale che ha voluto inscenare un incontro festoso, gioioso e giocoso tra tradizione, stili, passioni: un carnevale apriliano. Gli organizzatori, sotto la regia della Sensazione Eventi per le scuole e della Sport Events per il coordinamento dei gruppi mascherati – hanno dato spazio a molti degli attori che operano quotidianamente sul territorio e nel tessuto della città. Questo complesso di idee ha di fatto sostituito quella per cui, per la città, il carnevale dovesse rappresentare un momento attrattivo di altri verso sé stessi e verso la città. A questo proposito non possiamo non citare le polemiche che hanno accompagnato la vigilia e che poi hanno seguito la manifestazione stessa. L’assenza vistosa dei carri per la già citata penuria di risorse finanziarie che non ne hanno consentito la realizzazione ha implicato non solo la necessità di ripensare il carnevale che ha comunque riscosso un notevole successo di partecipazione di cittadini e non. L’annosa questione della gestione e della distribuzione dei fondi per la realizzazione delle opere necessarie allo spettacolo di carnevale ha segnato per questa edizione una linea di demarcazione tra le precedenti e le attuali gestioni e propone anche qui una riflessione sugli obiettivi degli organizzatori nei rispettivi profili di pubblica amministrazione e in quelli della società civile (Associazioni culturali, gruppi sportivi, cittadini, ecc.) e nel loro reciproco rappor- (di cui comunque questi sono espressione) ma anche a convogliare e a organizzare le energie e le competenze dei secondi intorno a uno scopo comune, di pubblica utilità. Occorre, pertanto, perseverare in un cammino salubre di dialogo tra soggetti presenti sul territorio e nei luoghi della collettività allargando gli spazi e le occasioni di partecipazione e di trasparenza anche rispetto alla gestione delle risorse pubbliche. In un tempo di crisi economica e di sfiducia generalizzata nelle istituzioni pubbliche Aprilia può rappresentare un esempio di come a un evento come il carnevale possa essere fornito un nuovo significato per chi di quello stesso evento è fruitore ma anche protagonista lui stesso come ci sembra sia stata intesa la partecipazione della cittadinanza in questa edizione del carnevale. Un cammino nuovo, to. Il comitato Grandi Eventi, che si pone come organismo ponte tra queste due categorie di soggetti, è chiamato non solo ad articolare questo rapporto raccogliendo le esigenze e le aspettative dei secondi nei confronti dei primi quindi, arduo ma che nel tempo, allargato anche alle altre manifestazioni civiche, avrà sicuramente i suoi frutti nella costruzione di una comunità che riconosce una città come il proprio spazio vitale. 9 - 23 MARZO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 19 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 20 9 - 23 MARZO 2017 La conferenza si è svolta sabato 18 febbraio scorso presso la sede di via delle Margherite “DALLO SCHIAVISMO AL NEOSCHIAVISMO. BREVE STORIA DELLA GIORNATA LAVORATIVA” Incontro dibattito organizzato dal Centro Livio Maitan in collaborazione con Rifondazione Comunista e Sinistra Anticapitalista Aprilia. di Gianfranco Compagno Una analisi approfondita dei processi storici che hanno portato al progressivo peggioramento delle condizioni di vita degli operai, in barba alle conquiste ottenuti dai sindacati fino al 1970. Ad affrontare l’argomento nella conferenza dibattito che si è svolta sabato 18 febbraio scorso presso la sede di via delle Margherite di Sinistra Anticapitalista coordinata da Michele Azzerri e Rifondazione Comunista Coordinata da Antonio Tatti i referenti della sinistra apriliana, responsabili in città del Centro Studi Livio Maitan. Il Centro, che prende il nome da un dirigente del marxismo rivoluzionario della IV Internazionale, con vari circoli aperti in tutta Italia, si propone lo scopo di approfondire i temi di carattere politico, storico e programmatico. Relatore in occasione della conferenza del 18 febbraio scorso dal titolo “Dallo schiavismo al Neoschiavismo”, il referente di Sinistra Anticapitalista, che ha affrontato il delicato tema dei diritti degli operai, delle lotte sindacali e del progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro in età contemporanea. “L’analisi storicaha detto Michele Azzerri- è partita dalla letture di alcune pagine del Capitale di Marx, per poi affrontare le riforme in senso progressista ottenute a partire dai primi anni del 1900, quando il movimento sindacale era più forte, prima su impulso della rivoluzione Russa, poi dopo la seconda guerra mondiale con le rivendicazioni del 1968, culminate negli accordi contrattuali del 1972. A nostro avviso quello è stato il momento cardine, il picco delle conquiste, mentre negli ultimi trent’anni, complici anche movimenti sindacali sempre meno pronti a rivendicare e sempre più attenti ad Rifondazione Comunista e Sinistra Anticapitalista si ritrovano su una serie di tematiche, dopo la divisione del 2008 “CAPITALISMO, ALIMENTAZIONE, SALUTE PROSPETTIVE ECOSOCIALISTE” Oltre a condividere la sede, sono impegnati in una serie di incontro dibattito in collaborazione con Il Centro Livio Maitan Dopo la separazione intercorsa nel 2008, con la fuoriuscita da Rifondazione Comunista di alcuni componenti confluiti in Sinistra Critica, contrari alla scelta di creare un movimento unitario di centrosinistra e improntati sull’autonomia, ad Aprilia Rifondazione Comunista e Sinistra Anticapitalista, dopo l’assemblea della sinistra e il lavoro svolto insieme con il Comitato per il No alla riforma costituzionale, hanno ripreso un dialogo, ritrovando l’unità perduta sui temi e su un programma alternativo. Un percorso iniziato ormai da due anni, come confermano il referente locale di Rifondazione Comunista Antonio Tatti e il referente di Sinistra Anticapitalista Michele Azzerri, in uno spirito collaborativo e di condivisione dei temi da proporre alla città che alle soglie della campagna elettorale del 2018 pare anticipare la ritrovata unità tra i due micropartiti di sinistra. Tra le iniziative condivise, una serie di convegni a tema, l’ultimo in ordine di tempo quello del 25 febbraio scorso dal titolo “Capitalismo, Alimentazione, Salute. Prospettive Ecosocialiste, che si è svolto nella sede di via delle Margherite. Il convegno ha aperto una serie di seminari su tematiche ambientali a cura del Centro Livio Maitan e del Collettivo Ecosocialista di Roma. “L’obiettivo- hanno spiegato Michele Azzerri e Antonio Tatti- è quello di analizzare e contestare le dinamiche capitaliste che riguardano i modi di produzione, legato alla questione sociale e ambientale che sono tra loro intrecciati. Il primo appuntamento è stato focalizzato sulla produzione dei generi alimentari. Oggi il sistema produttivo globale non punta a produrre cibi sani e salutari, né sposta l’attenzione sulle condizioni di lavoro degli operai. L’attenzione è tutta rivolta al profitto, mentre contraddittoriamente si producono farmaci per curare le patologie prodotte da questo tipo di alimentazione non salutare. Produrre e mangiare cibi salutari e prodotti senza sfruttare i lavoratori è oggi un diritto violato. Basti pensare cosa è avvenuto in Argentina, con la sperimentazione di sostanze chimiche nocive, che finiscono per inquinare ed essere nocive per la collettività” G.C. abbassare i toni dello scontro, c’è stata una inversione di tendenza. A partire dal governo Craxi, che negli anni 80 abolì la scala mobile e ridusse i salari, fino alle controriforme approvate negli ultimi 30 anni, che hanno reso il lavoro flessibile senza risolvere il problema della disoccupazione, c’è stata una involuzione, che ha creato una sorta di neoschiavismo, in barba al principio del “Lavorare meno, lavorare tutti”. Sempre meno le persone che lavorano e che troppo spesso vengono sfruttate. Un’inversione di tendenza può esserci resistendo alle politiche di austerità, ricostruendo un percorso portato avanti da organizzazioni anticapitaliste e comuniste. La via riformista infatti nel tempo ha solo peggiorato le condizioni di lavoro”. IL GIORNALE DEL LAZIO 9 - 23 MARZO 2017 pagina 21 Ne abbiamo parlato con Fabrizio Marras già coordinatore provinciale dell’associazione contro le mafie ANNUNCIATA LA NASCITA DI “RETI DI GIUSTIZIA” I presidii e i gruppi di Anzio, Nettuno, Aprilia, Latina e Cisterna di Latina lasciano “Libera” la storica associazione che fa riferimento a don Luigi Ciotti “Come chiarito anche dal questore De Matteis Aprilia è un territorio vasto e difficile da controllare” di Gianfranco Compagno Troppe decisioni prese a livello centrale e calate sui territori e poca attenzione per le zone periferiche, che pur contando il maggior numero di iscritti rispetto ai grandi centri sono sempre rimaste al margine. Infine poca comunicazione con i presidi locali e l’incapacità di ammettere i propri errori. Motivazioni pesantissime, che hanno portato i gruppi di Libera presenti nei territori di Anzio, Nettuno, Aprilia, Cisterna e Latina ad abbandonare l’associazione di don Luigi Ciotti, nata allo scopo di creare reti capillari sui territori per promuovere la cultura della legalità. Nell’ultimo anno e mezzo però le divergenze tra la struttura centrale e i territori sono diventate insanabili e così una grossa fetta dei rappresentanti dell’associazione sul litorale romano e sull’area nord della Provincia di Latina, hanno deciso di abbandonare Libera e fondare Rete di Giustizia, un nuovo apparato volto a diffondere la cultura della legalità dove confluiranno tutti gli ex aderenti a Libera di quei territori. A spiegare le ragioni di questa scelta l’ex coordinatore Provinciale di Libera Fabrizio Marras. “I metodi e i modi di rapportarsi con i presidi periferici- ha detto Mar- ras- ci ha portato ad assumere questa decisione. Purtroppo con l’apparato centrale a livello nazionale mancavano comunicazioni da oltre un anno e mezzo. Abbiamo portato avanti le nostre iniziative in piena autonomia e ora abbiamo deciso di uscire. L’errore più grande commesso da Libera è stato quello di sottovalutare l’importanza dei territori periferici, concentrandosi solo sui grandi centri come Roma, più esposti all’attenzione mediatica, mentre sono proprio i territori periferici a contare il maggior numero di iscritti. Riprendiamo in autonomia e con questo nuovo soggetto le stesse attività che abbiamo promosso con Libera. Senza il logo di Libera certamente sarà più difficile, ma abbiamo conquistato la nostra credibilità sul campo”. Una presenza costante quella degli ex aderenti all’associazione Libera, che negli anni hanno posto l’attenzione all’analisi dei fenomeni legati a malavita e infiltrazione mafiosa in territori difficili come i comuni del litorale romano o dell’area nord della provincia di Latina. Aprilia in particolare, dove l’infiltrazione mafiosa di stampo camorrista si nasconde sia tra le piaghe della speculazione edilizia sia nelle attività illecite legate allo spaccio di stupefacenti o al riciclaggio di auto, è finita sotto i riflettori anche per gli atti minatori ai danni di amministratori o dipendenti Fabrizio Marras e don Luigi Ciotti pubblici. “Come chiarito anche fatto un ottimo lavoro. Ci sono dal questore De Matteis- ha anche altri segnali, ad esempio i spiegato Marras- Aprilia è un negozi che aprono e chiudono di territorio vasto e difficile da con- continuo oppure gli atti intimitrollare, sia per la conformazio- datori agli amministratori, non ne territoriale, che rende questo necessariamente colpiti perchè grosso centro frazionato e con collusi ma non automaticamente scarse comunicazioni tra quar- onesti perché oggetto di attentieri e associazioni, sia per il zione della malavita. Ogni caso radicamento silenzioso della è un caso a sé e non bisogna mai malavita, che cerca di tenere un generalizzare. In una simile basso profilo proprio per sfuggi- situazione si può tornare alla re all’attenzione. Che sia un cen- legalità facendo cultura nelle tro nevralgico per lo stoccaggio scuole e tra i ragazzi, che sono della droga e delle auto rubate, l’anello debole e cercare per dove si prendono decisioni questo una collaborazione tra le anche relative agli altri comuni, varie associazioni”. lo confermano le operazioni portate avanti dalla Polizia di Stato Foto di Gianfranco compagno e dalla Polizia Stradale, che ha IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 22 9 - 23 MARZO 2017 METTICI il CUORE Spazio di riflessione sulle PROFESSIONI di AIUTO “Il Salotto delle Mamme” “Casa di Cura Città di Aprilia” Per Crescere Un Bambino Ci Vuole Un Intero Villaggio luogo dove si informa senza giudicare e far sentire una mamma serena non è sempre facile. Si sa che fuori, nel mondo, ci sono tanti pronti a giudicare e a fare sentire inadeguata una mamma appena nata. Mamma e figlio nascono insieme per questo vanno entrambi protetti. Questa immagine è dedicata a tutte le mamme del mondo che in ogni tempo e in ogni dove continuano a portare in braccio i loro figli, a nutrirli di latte e di amore. Tenuti stretti per non farseli portare via dalla corrente e dalla guerra. A tutte le mamme che ancora oggi con le loro braccia forti sostengono il mondo. Questa immagine è dedicata alle mamme, Custodi primi della vita. Cinzia De Angelis Ad Aprilia c’è un luogo dai colori pastello che profumo di talco, protetto e sicuro. Un posto dove le mamme, una volta che sono nati i loro bambini, si incontrano e si ritrovano insieme. È un’eccellenza che la Casa di Cura Città di Aprilia ha messo a disposizione per tutti i genitori e le famiglie del territorio gratuitamente per supportarle subito dopo aver messo al mondo il loro bambino. E’ il “Salotto delle Mamme”, un posto incantato, con cuscini morbidi e con tenui colori alla parete che la Struttura ha fortemente voluto per rispondere ai bisogni delle famiglie. Il momento della maternità è estremamente delicato. I genitori sempre più spesso chiedono un luogo, uno spazio riparato e sereno dove poter condividere le esperienze comuni e chiedere un consiglio che, sia allo stesso tempo, professionale e umano. Da questa esigenza, nata dall’ascolto attento dei bisogni dei neo genitori, è sorta ad Aprilia questa bellissima e importante opportunità. Già il nome fa pensare a qualcosa di familiare, un salotto, appunto. Un luogo caldo dove ci si sente a casa. Ed è proprio questo il clima che si respira stando qui con loro. Tra i sorrisi delle mamme e le prime e buffe smorfie dei bimbi spiccano a sorpresa gli occhi attenti e premurosi delle operatrici del reparto, che osservano dolcemente le nuove famiglie e accompagnano questi momenti preziosi senza giudicare. all’ascolto e al calore umano, rendendo il “Salotto delle Mamme” il centro di riferimento di tutto il territorio. Per questo motivo è nato “il Salotto delle Mamme”, un luogo concreto, neutro e accogliente nel quale le donne possono andare appena diventate mamme. Qui le infermiere del reparto, le educatrici perinatali e le puericultrici supportano le Una società che vuole crescere e migliorarsi è quella che si prende cura delle persone, che non lascia indietro nessuno e che nei momenti di criticità interviene creando Spazi e Servizi che rispondano concretamente ai bisogni profondi della gente. Per questo motivo il Reparto Maternità, coordinato dal dottor Giovanni Testa e la Casa di Cura Città di Aprilia, aprono le braccia a tutte mamme. Prima con i mamme e, tra una poppata e un’altra, le fanno sentire meno sole e più forti. Possono essere tranquillizzate sullo stato di salute del loro bambino e di loro stesse grazie ad un gruppo di professionisti attenti e meticolosi pronti ad aiutare nel modo giusto. La consulenza professionale si unisce “Corsi di Preparazione alla Nascita” poi con “Il Salotto delle Mamme”. Una clinica a misura d’uomo che mira a diventare “La Casa della Famiglia” puntando nella progettazione e nella gestione di iniziative di politica educativa, di prevenzione e di formazione continua. Sono le puericultrici e le infermiere professionali del reparto maternità della “Casa di Cura” città di Aprilia. I loro sorrisi allargano i cuori. Molti bambini, appena venuti al mondo, hanno incontrato già questi sguardi e sono stati accolti tra le loro braccia. Molte mamme si sono sentite rassicurate dai loro gesti. Le loro parole hanno informato, consigliato ma, soprattutto, incoraggiato le mamme della Casa di Cura di Aprilia. Con la tenerezza infinita e la professionalità di chi ama questo lavoro le Mamma e figlio nascono Insieme hanno tenute per mano, accompagnandole fino al momento in cui impareranno a fare da sole. Questo spazio è prezioso e, soprattutto l’unico in tutto il territorio. Nasce per rispondere ai bisogni delle mamme. La maternità è il periodo più importante nella vita di una donna ma anche un momento critico nel ciclo della famiglia. E’ sicuramente ricco di gioia ma può rappresentare anche un momento di disagio e di difficoltà nel vivere questo nuovo ruolo. Allattare il bambino, prendersene cura, affrontare i primi giorni a casa sono tutti momenti che preoccupano la nuova famiglia. Diventare genitori non è semplice. Si possono affacciare le prime paure, le piccole incertezze quotidiane. E a volte, le mamme non sanno a chi rivolgersi. Trovare un 9 - 23 MARZO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 23 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 24 Tra i titolari il consigliere di Aprilia Domani e presidente della commissione urbanistica Mario Forconi UN CORTOCIRCUITO MANDA A FUOCO L’OFFICINA FORCONI E MAMMOLI 9 - 23 MARZO 2017 “DANZA… CHE PASSIONE” Nella notte tra il 24 e il 25 febbraio anche un furto in Comune di Riccardo Toffoli Un cortocircuito manda a fuoco l’officina Forconi e Mammoli del consigliere di Aprilia Domani nonché presidente della commissione urbanistica Mario Forconi. E’ successo nella notte tra il 24 e il 25 febbraio. Ad accorgersi del fumo i corsisti del corso di sommelier promosso dal supermercato Ciccotti-Carrefour che sta proprio di fronte all’officina in via Deledda. Subito sono accorsi i Vigili del Fuoco che hanno cercato di domare le fiamme ma ormai il danno è stato ingente. Dalle prime ricostruzioni, il cortocircuito sarebbe partito da una ciabatta posta proprio all’ingresso dell’officina sul lato sinistro dove erano attaccati dei computer. Il fuoco ha sciolto computer e macchine, sicuramente alimentato dagli oli presenti nell’officina. Un danno veramente ingente. Mario Forconi ha sempre lavorato nell’officina, una famiglia onesta e altruista. Ha vissuto e partecipato attivamente a gran parte della storia della città. Mario Forconi ha un carattere semplice, disponibile con tutti, molto amato e stimato da amici e conoscenti. La sua passione è sempre stata verso lo sport, le corse in bicicletta e le gare podistiche. La politica è stata la sua seconda passione di vita che lo ha portato a candidarsi con Domenico D’Alessio nel 2009 e ora, con la maggioranza Terra, ad avere la presidenza della commissione urbanistica. La notte del 24 febbraio viene ricordata anche per il furto in Comune. Alcuni malviventi si sono introdotti nella sede di piazza Roma dalle finestre laterali e hanno sottratto circa mille carte d’identità e mille euro in contanti negli uffici anagrafe. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che stanno indagando sul caso. Si è svolto sabato 4 marzo 2017 presso il Teatro Orione di Roma la 15° ediz. del concorso internazionale “DANZA… CHE PASSIONE!” con la direzione artistica di Rita Galdieri. La serata ha visto sfilare sul palco 108 coreogreafie dei diver‐ si stili di danza. Il gruppo di Hip‐Hop “Sisterhood”della scuola Energy One diretto da Dalila Jorillo si è classificato al secondo posto nella categoria juniores gruppi. nella foto il gruppo HIp‐ hop “Sisterhood” IL GIORNALE DEL LAZIO 9 - 23 MARZO 2017 pagina 25 Evento organizzato dall’associazione “Pasion de Vida” venerdì 24 febbraio, presso i locali del Satiricon di Aprilia IL TANGO ARGENTINO UNA GRANDE PASSIONE DI VITA Meravigliosa esibizione del maestro Roberto Nicchiotti della scuola “L’oltreTango”, con le ragazze diversamente abili dell’associazione “Diaphoràonlus”, nell’ambito di una serata sulle note della milonga La danza sudamericana come mezzo per abbattere le barriere della disabilità di Veronica Alessandrini Le sedie a rotelle scompaiono al suono delle note della milonga. Quelle che potrebbero essere percepite come simboli di “diversità”diventano limiti che vengono superati e si perdono nel fluire dei movimenti del tango. La disabilità sfuma sullo sfondo, lasciando in primo piano solo la leggiadria delle ballerine. Ci sono linguaggi che sanno abbattere le barriere, siano esse culturali o fisiche, reali o percepite. La danza è uno di questi. È stata uno spettacolo meraviglioso l’esibizione del maestro Roberto Nicchiotti, della scuola “L’oltreTango”, che ha danzato con ballerine in sedia a rotelle e ballerine con la sindrome di Down, emozionando tutti coloro che hanno mondo Alejandra Mantiñan». E la maestra Cerbone, ovviamente, era presente alla serata, a cui hanno partecipato anche la vice campionessa del mondo di tango salon Laura Sastria, assistita dal maestro Marco Petricca, il musicalizator Claudio tjChico e molti maestri provenienti dalla provincia e da Roma. Tra i presenti con nostra sorpresa abbiamo notato, come appassionati ed esperti ballerini di tango l’assessora all’ambiente Alessandra Lombardi e Salvatore Messere (già assessore, consigliere comunale, nonché ex Presidente della Multi Servizi). Con il maestro Roberto Nicchiotti hanno danzato Chiara Costanzo, Cinzia David, Elisa Pascali, Ilaria Pignattaro, Chiara Marasco, Francesco Mucci, Federico Morganti e Ilaria Sani. La loro esibizione è Esibizione del maestro Roberto Nicchiotti Giustino Izzo e Fernanda Cerbone partecipato all’evento organizzato dall’associazione “Pasion de Vida” lo scorso venerdì 24 febbraio, presso i locali del Satiricon di Aprilia, in via Sirente 3. Una serata sulle note della milonga, apertasi con una lezione di tango argentino e poi proseguita con una serie di esibizioni. L’associazione “Pasion de Vida” nasce all’interno dell’associazione culturale “Democrazia Solidale”. «Abbiamo istituito, all’interno dell’Associazione, questa scuola di tango argentino- ha detto il presidente Giustino Izzo, già presidente del consiglio comunale ex assessore ed ex consigliere comunale di Aprilia, - Tutti i mercoledì facciamo lezione con la maestra Fernanda Cerbone, che viene dalla scuola della tanghera famosa in tutto il stata realizzata in collaborazione con l’Associazione Diaphoràonlus di Latina, nata nel 2002 con lo scopo di dare voce alle esigenze delle persone disabili e delle loro famiglie. «È stata un’esibizione molto particolare, il tango non ha limiti. Quando ho visto l’esibizione non ho assolutamente visto la carrozzina, vedevo solo l’abbraccio» ha commentato la maestra Cerbone. «Col maestro Nicchiotti, stiamo organizzando dei corsi di tango argentino per persone diversamente abili qui ad Aprilia» ci ha detto Izzo. Si tratterà di un corso di “Tango terapia”, un metodo terapeutico catalizzatore per lo sviluppo personale e l’esplorazione delle risorse psicologiche veicolate dal ballare il tango. Uno dei pilastri di questo metodo è l’elaborazione delle dimensioni sensoriali, percettive, propriocettive e cognitive la cui integrazione aiuta la capacità di comprensione delle persone e supporta una maggiore integrazione individuale e sociale. Si tratta di conseguenza di una modalità psicoterapeutica in cui è profondamente impegnata la mediazione corporea. Un’iniziativa che sicuramente riscuoterà molto successo, così com’è stato per la serata-evento del 24 febbraio, che ha coinvolto 164 persone, tutte unite dalla passione per il tango argentino. Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 26 9 - 23 MARZO 2017 Il convegno si è tenuto presso la casa di cura “Villa Silvana di Aprilia sabato 4 marzo “PREVENZIONE E TUTELA DELLA FERTILITÀ DI COPPIA” È stato presieduto dalla dottoressa Valentina Berlinghieri e dal dottor Maurizio Latini, specialisti del settore La consigliera regionale Maria Teresa Petrangolini ha illustrato le recenti novità normative della Regione Lazio di Nicola Gilardi Quella dell’infertilità oggi è una problematica molto grave che coinvolge oltre al campo medico, anche quello sociale. È stimato infatti, che in Italia circa il 20% delle coppie hanno difficoltà a procreare. Per questo la Casa di cura Villa Silvana ha organizzato, sabato 4 marzo, il convegno “Prevenzione e Tutela della Fertilità di Coppia”, presieduto dalla dottoressa Valentina Berlinghieri, 39 anni, speciali- problematiche connesse all’infertilità: «Ci sono ripercussioni psicologiche, perché a volte c’è un vero e proprio dramma sociale, ma anche fisiche per via della somministrazione di medicinali, che a loro volta aprono una questione economica per le spese da sostenere. Servono normative che permettano a donne di età inferiore di rivolgersi a noi. Oggi le statistiche ci danno una media di 37,5 anni». Il dottor Latini si è speso per sottolineare il ruolo maschile all’interno di sessione ha trattato del tema “Opzioni terapeutiche e nuove frontiere dell’outcome riproduttivo” ed è stata moderata dai dottori Francesca Garofalo, Sebastiano Pace e Debora Pallante. Ad intervenire sono stati: il dottor Sergio Zulli che ha illustrato l’Endometriosi: chirurgia conservativa della fertilità, poi la dottoressa Roberta Poverini che ha parlato di Oncologia e preservazione dei Gameti, poi Francesca Diamanti che ha trattato di Psicoterapia: sostegno Maria Teresa Pretangolini, Carlo Simeoni, Valentina Berlinghieri e Maurizio Latini sta in ginecologia, ostetricia e infertilità di coppia e dal dottor Maurizio Latini, 42 anni, specialista in endocrinologia, malattie del ricambio e andrologia, che di questa branca si occupano proprio nella struttura sanitaria apriliana. Il convegno è stato aperto dal direttore sanitario di Villa Silvana, dottor Siro Simeoni, che ha portato i saluti a presenti e relatori. Assente il sindaco Antonio Terra, che aveva però annunciato la sua presenza. La parola è poi passata al Consigliere Regionale Maria Teresa Petrangolini: «La Regione Lazio è pioniera nella Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Oggi ci sono 27 strutture, tra pubblico che privato, che sono autorizzate per questo». Il consigliere ha fatto poi riferimento ad una circolare di qualche giorno addietro che ha stabilito nuovi accreditamenti per strutture private sulla PMA. Questa nuova norma potrebbe abbattere i lunghi tempi di attesa per le coppie ed allargare l’offerta sul territorio. La problematica sulla confusione normativa è stata sottolineata dal direttore del Distretto Asl Aprilia-Cisterna, dottor Belardino Rossi, che ha dichiarato di non aver ancora avuto la possibilità di leggere questa nuova circolare: «Le istituzione devono capire quale è il loro ruolo. La Regione Lazio deve capire le esigenze dei cittadini. Serve una normativa chiara, soprattutto nel pubblico». Sono poi intervenuti i curatori del convegno. La dottoressa Berlingheri ha parlato delle questa problematica: «L’uomo è arrivato in ritardo accanto alla partner femminile. Le percentuali di responsabilità sono oggi sovrapponibili». Il convegno è stato suddiviso in due sessioni. alla coppia infertile, mentre la dottoressa Maria Rita Cacciola ha chiuso la discussione parlando di Legislazione Italiana in PMA. Al termine del convengo abbia- riceveva una visita che oggi non si fa». Esiste poi una problematica relativa alla sessualità: «C’è il problema della disfunzione erettile, che è oggi molto diffuso. Dietro a questo potrebbe nascondersi una problematica ancora più grande, come il diabete o di tipo cardio-vascolare». Ad influire da questo punto di vista sono elementi come: alcool, fumo, obesità, diabete ed età,ma anche la presenza di altre patologie che richiedono una terapia farmacologica come per l’ipertensione o il colesterolo alto. Operativa da circa due anni ne con i propri gameti. Mentre è eterologa quando uno dei due componenti della coppia è sterile e si fa ricorso a donatori esterni anonimi alla coppia. Esistono poi varie tecniche: di primo livello che è la fecondazione ultrauterina, quella di secondo livello c’è una fecondazione in vitro. La seconda ha una percentuale di successo molto più alta della prima». Dal punto di vista normativo sono previste delle novità: «Per abbattere le liste di attesa - continua la dottoressa -, che possono andare dai 18 ai 24 mesi, nelle strutture pubbliche, a Villa Silvana di Aprilia, la dottoressa Valentina Berlinghieri è specializzata in ginecologia. «Siamo molto contenti del successo di questo convegno. Molti medici di base non sanno quello che è legale e quello che non lo è. Oggi si può far tutto tranne la fecondazione su single». La dottoressa ci ha poi spiegato i due tipi di fecondazione esistenti: «Si ha una fecondazione omologa quando la coppia infertile esegue procedure di fecondazio- la Regione sta stanziando soldi per accreditare strutture private. Per accedere a questi servizi di PMA si parla di limiti massimi di età di 43 anni per la donna nei centri pubblici, 50 in quelli privati. Dopo i 45 anni, però, la paziente deve pagare tutti i farmaci che invece in età inferiore sono sostenuti dal sistema sanitario nazionale». Valentina Berlinghieri e Maurizio Latini La prima incentrata sul tema: “Prevenzione, diagnosi dell’infertilità di coppia ed accesso alle pratiche di PMA”, moderata dai dottori Siro Simeoni, Pasquale Galletta, Franco Lisi e Mauro Rongioletti. La dottoressa Maria Rita Broccolini ha parlato di Strategie di prevenzione e stili di vita; il dottor Antonino Costantino di Cause e diagnosi nell’infertilità femminile, poi i due curatori: Mauro Latini che ha introdotto il tema del Ruolo maschile nell’infertilità e la dottoressa Valentina Berlinghieri che ha parlato di PMA: Fertilità naturale o assistita? La seconda mo intervistato gli ideatori del convegno per chiarire alcune questioni. «Nel passato - dice il dottor Latini -, quando il dato non era così scottante sulla questione, il ruolo principale era assegnato prevalentemente alla donna. Oggi l’andrologia ha raggiunto quell’importanza riservata in passato solo alla ginecologia». Il dottor Latini ha poi sottolineato il ruolo della prevenzione: «Il ruolo dell’andrologo è fondamentale anche per la prevenzione di queste problematiche. La visita di leva era in passato un filtro andrologico fondamentale, perché ogni giovane Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO 9 - 23 MARZO 2017 LA PSICOLOGA RISPONDE Dott.ssa Anna De Santis (Psicologa - Psicoterapeuta) E’ PIU’ IMPORTANTE APPARIRE, O ESSERE? Sono una ragazza di 18 anni, e purtroppo la mia famiglia non può permettersi di comprarmi abiti firmati, come li hanno la maggior parte dei miei amici. Questo mi fa sentire a disagio ed inferiore. Loro si atteggiano come a dire che sono migliori di me. Mi sento umiliata, e non riesco a pensare che forse è vero che avere una bella immagine, ricca nel vero senso della parola, attiri maggiormente l’attenzione. Gli abiti che hanno valgono molti soldi, e questo per me significa essere importanti. Il non avere quello che hanno loro, mi fa pensare che i miei genitori non valgano quanto i loro. Perché i loro genitori sono riusciti a soddisfare i bisogni dei loro figli. E non mi va di ascoltare che forse nelle loro famiglie non c’è comprensione e amore, perché anche nella mia non ce ne, e quindi è anche peggio. Non le nascondo, Dottoressa, che io spesso compro abiti dai cinesi, almeno con le imitazioni posso apparire anch’io! VALENTINA All’interno di una comunità di giovani si tende sempre ad imitare chi spicca, chi è alla moda. Troppo spesso il conformismo porta a seguire quello che la maggioranza è predisposta a fare, mettendo sempre più da parte la capacità di giudizio personale e la forza di ribellarsi a qualcosa che non si ritiene giusto. è come se la nostra società ci costringesse ad apparire. Nella scuola, ad esempio, accade proprio questo tipo di situazione. C’è chi, come sempre all’interno di un gruppo, tende a prevalere, diventando un idolo per la maggior parte dei membri che ne fanno parte. Un’immagine apparentemente solida che spesso però nasconde totale insicurezza. E così si arriva fino al punto di abbandonare la propria opinione, seguendo la moda del momento non curandosi se quel modello è davvero quello che si apprezza. Molti ragazzi iniziano a fumare proprio per diventare qualcuno, per imitare, non curandosi del fatto che è gravemente dannoso. Tutto ciò non è che un male apparentemente indolore: l’apparire, che contagia in modo veloce chi magari non riesce ad avere una piena personalità. Ma che dire dell’essere, acerri- mo avversario dell’apparire? è la caratteristica essenziale di ogni persona, come si è davvero. Ma quale prevale delle due condizioni? La risposta alla domanda è abbastanza semplice: si è sempre tendenti all’apparire anche perché siamo nella civiltà dell’immagine, dove la televisione bombarda e segna i comportamenti della maggioranza, dove perfino la politica si dà un’immagine solo per cercare facili consensi dimenticando la sostanza dei problemi. E così l’apparenza ha finito per avere il sopravvento sull’essere. Anche se nella società di oggi l’apparire sembra destinato a prevale, c’è da sperare che i suoi effetti secondari inneschino prima o poi un movimento opposto alla ricerca di autenticità e di liberazione interiore. L’apparire può anche significare dimostrare le proprie capacità a procurarsi quello che tutti voglio, ma che pochi hanno. Viverlo come un sinonimo di bravura e di essere il migliore farà sì che sempre più persone sceglieranno l’apparire. LA PAURA DI SBAGLIARE Lo faccio? Non lo faccio? E se poi sbaglio? Meglio non rischiare… Quante volte la paura di sbagliare ci blocca rendendoci incapaci di agire. E quante occasioni importanti abbiamo perso nella nostra vita per colpa di essa. La paura di sbagliare è uno dei principali ostacoli alla crescita personale per moltissime persone. Quasi tutti hanno paura di sbagliare almeno qualche volta, ma questa paura, chiamata atychiphobia, può prendere il sopravvento su di noi quando le consentiamo di ostacolarci nell’intraprendere le azioni per raggiungere i nostri obiettivi. La paura di sbagliare è strettamente collegata con la paura del giudizio degli altri che spesso porta a procrastinare. Inoltre, è quasi sempre presente nelle persone che soffrono di depressione o di bassa autostima. Come nasce la paura di sbagliare? In genere tale paura viene instillata da piccolissimi da genitori super-protettivi che, mossi da buone intenzioni, tendono a metterci in guardia da ogni eventuale piccolo sbaglio o passo falso. Questo loro modo di protegge, li spinge a ripetere spesso “no, non si fa così” più e più volte. E dopo un po’ , il bambino, comincia a muoversi con “cautela” in tutto quello che fa, e a tentennare chiedendosi: “andrà bene fare così? Lo posso fare?”. E mentre si pone queste domande, probabilmente, si girerà a guardare la figura autoritaria per vedere se sta facendo bene. Una volta cresciuto, il bambino avrà interiorizzato così bene questo modello di comportamento esitante, da farlo diventare inconscio e, senza che se ne renda conto, esso, si metterà in atto in modo automatico in molte situazioni della sua vita. Sconfiggere la paura di fallire può richiedere un po’ di lavoro su se stessi, e si può riuscire facilmente se si mette il giusto impegno. Sbagliare è una parte del percorso. Spesso diamo troppa importanza agli sbagli e agli errori e vediamo il fallimento come il risultato finale, sottovalutando il fatto che esso è solo una parte di un processo più ampio che riguarda la crescita e l’apprendimento. Esso è infatti un elemento chiave dell’apprendimento. Tutte le capacità più importanti nella vita richiedono un certo quantitativo di errori e successive correzioni prima di essere apprese. E’ stato cosi per imparare a scrivere, parlare, andare in bicicletta… Si pensi, ad esempio, ad un bambino che sta muovendo i suoi primi passi, sicuramente qualche volta cadrà per terra, ma poi si rialzerà fino a diventare bravissimo e imparerà a cam- pagina 27 minare da solo. E’ pressoché impossibile vivere una vita senza fallimenti. Le persone che ci riescono probabilmente vivono in modo così cauto che raramente realizzano qualche obiettivo importante. La paura del fallimento è un altro aspetto bloccante della nostra vita, ma Il fallimento non è una caratteristica delle persone, anche se lo vivono come il risultato di una loro incapacità ad agire nel modo più giusto, ma è fondamentale vedere gli avvenimenti in modo oggettivo per identificare i fattori che influenzano negativamente i risultati e poi correggerli. Provate a chiedervi: quale fattore al di fuori del mio controllo contribuisce a non far funzionare una data situazione? A volte impariamo dai nostri errori, altre volte da quelli altrui. Soffermarsi a riflettere sui cinque maggiori presunti fallimenti della propria vita, può essere come un’incredibile opportunità di apprendimento, anziché di demoralizzazione e rinunce future. Quando vi trovate di fronte ad un risultato non desiderato, ponetevi queste domande: Cos’ho imparato da questa esperienza? Mi potrà tornare utile in futuro? Perché è successo? Come potrei fare per prevenire che succeda la prossima volta? Cosa potrei fare meglio la prossima volta? Rispondete a queste domande di getto, senza rifletterci troppo, perché è proprio così che troverete le risposte più vere ed utili alla vostra vita! Scrivi a- Dott.ssa Anna De Santis ad Aprilia in via Mozart 50 (di fronte Conforama) tel. 393.6465283 o inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: a1 desantis @libero.it Sono attivi gli incontri di gruppo CODIP Per informazioni 347.6465458 393.6465283 www.codip.org e mail:[email protected] IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 28 9 - 23 MARZO 2017 “APRILIA SI…CURA” IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI I diritti delle donne devono diventare lingua comune e universale a cura di Sihem Zrelli Marzo è da sempre un mese di rinascita. Torna la primavera, le belle giornate e rifiorisce la natura. A Marzo ricorre anche la Festa Internazionale della Donna e ad Aprilia “fioriscono” anche gli eventi e le manifestazioni legati a questa ricorrenza. Per esempio, il Comune ha organizzato un incontro dal titolo “Donne e politica. Un percorso ad ostacoli”, mentre l’anno precedente l’incontro aveva come tema principale l’imprenditoria. Due temi importantissimi legati al mondo femminile. Viviamo in un’epoca in cui ci sono persone che si domandano il perché esiste una festa della donna e non dell’uomo e non si soffermano invece a pensare alla differenza di stipendio o agli imbarazzanti colloqui di lavoro in cui alle donne viene chiesto se “hanno intenzione di fare figli”, come se il desiderio di maternità fosse un fattore determinante quanto il voto di laurea, le capacità di una persona in un determinato settore o l’esperienza lavorativa passata. Viviamo in un’epoca in cui la Festa della Donna non è solo regalare una mimosa, festeggiare con le amiche l’8 Marzo ma un simbolo della lotta che dobbiamo affron- tare sempre per combattere la discriminazione di genere. Vorrei gridare alle donne che noi, insieme, siamo forti e siamo capaci di muovere il mondo intero. Sono sempre stata fiera di appartenere al genere femminile e non mi sono mai considerata appartenente al “sesso debole”. Come avrei potuto considerare le donne il “sesso debole” quando sono cresciuta con il meraviglioso esempio di mia madre capace di tenere tutti i conti e gestire una grande casa? Come avrei potuto quando vedo le mie conterranee capaci di fare enormi sacrifici in una terra straniera per realizzare o loro stesse o per aiutare la loro famiglia? Sono diventata adulta in mezzo a donne forti e capaci e questo nella vita mi ha temprata e mi ha permesso di realizzare ogni mio sogno e il mio personale percorso di studio e lavoro. Ed è anche uno dei motivi per cui ho fondato l’Associazione La Palma del Sud, per difendere i diritti delle donne arabe e immigrate ad Aprilia. Sono estremamente convinta che il rispetto della donna e di tutti i suoi diritti deve diventare lingua corrente. Le discriminazioni che vedono le donne protagoniste non sono solo legate sul mondo del lavoro, le vedo ogni giorno sulla pelle di alcune delle mie amiche tunisine, quando viene chiesto loro di togliere il “velo” e anche sulla pelle di alcune amiche italiane, giudicate dai vestiti che indossano e non dai loro fatti. Noi donne abbiamo il diritto di vestirci come vogliamo. Dall’indossare lo hijab alla minigonna. Non voglio leggere nei giornali che è stato vietato indossare il burkini in spiaggia come non voglio leggere che una donna “ha meritato lo stupro per come era vestita”. Voglio vivere in un mondo in cui donne in bikini e burkini si incontrano in spiaggia e si sorridono, ognuna nel proprio diritto di indossare quello che vuole e che la faccia sentire bene con se stessa. Perché dietro a quel “burkini” e “bikini”, c’è una dottoressa, un’avvocato, un’infermiera, una donna impegnata nella politica, una giornalista, una casalinga… una donna. Una donna che ha fatto un proprio percorso personale e che non dovrebbe essere giudicata dai suoi vestiti, dalla sua religione, dalla sua razza o dal suo desiderio di essere o non essere mamma. Una donna che finita la sua giornata di relax in spiaggia, tornerà a lavoro e che dovrà essere retribuita per il lavoro svolto esattamente nello stesso modo in cui è retribuito un uomo. Una donna che deve essere rispettata anche quando il suo lavoro è occuparsi della sua casa e della sua famiglia. La donna va rispettata sempre, a 360°, a prescindere dalle scelte di vita fatte. Sogno un mondo in cui l’8 Marzo non sia un’occasione per ricordare e sensibilizzare sui nostri diritti, perché non ce ne sarà bisogno, ma sarà soltanto un giorno per regalare fiori, in memoria delle lotte passate. Approfitto di questo mio spazio per fare gli auguri a tutte le donne del mondo, soprattutto alle donne impegnate nella politica o nel sociale ad Aprilia per difendere i nostri diritti, alle donne coraggiose che non smettono di lottare per realizzare i loro sogni e alle mie conterranee tunisine, arabe e musulmane e alla forza che ogni giorno dimostrano in patria e fuori patria. IL GIORNALE DEL LAZIO 9 - 23 MARZO 2017 pagina 29 SOS CRESCITA EDUCAZIONE FAMIGLIA SCUOLA Il primo gesto d’amore è la sua SICUREZZA Dott.ssa Cinzia De Angelis Per porre domande alla dott.ssa Cinzia De Angelis inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] Francesca non ha neppure due anni. Ha imparato a camminare già da tempo e ora corre spedita. La sua curiosità la porta a esplorare il mondo attorno a sé. Sale e scende le scale di continuo. Salta dai gradini spavalda come se avesse il paracadute. Quando nessuno la vede si arrampica sulla sedia per accaparrarsi il suo giocattolo preferito. Non sa che può cadere e farsi male. Lei non lo sa perché è una bambina. Ha solo due anni e il mondo le sembra una specie di giostra divertente senza rischi. Il mondo visto da un bambino è come il Paese dei Balocchi: pieno di prelibatezze da mangia- re e di giochi infiniti. Eppure non è così. La casa può essere per un bambino una fonte inesauribile di pericoli. I dati alla mano non ci confortano. I bambini sono esposti al pericolo anche quando sono nel luogo più sicuro al mondo: la casa. I detergenti, le prese elettriche, le scale, i fornelli, sono giochi attraenti per il bambino che, esplorando curioso l’ambiente intorno a sé, non è ancora in grado di riconoscere il pericolo e di evitarlo. Chi si occupa di bambini sa che due occhi non bastano. Il primo accorgimento da prendere è creare una casa a misura di bambino. Ma da dove si comincia? Il primo dilemma arriva quando nasce un bambino: Come si posiziona un neonato nel lettino? A pancia in giù o supino? Può dormire con noi nel lettone, e se si, con quali accorgimenti? Paracolpi sì o paracolpi no? Quando diventiamo genitori nessuno ci fornisce un manuale. Dobbiamo imparare da soli e in fretta. E, purtroppo, a volte pagando un prezzo ingiusto. I bambini vanno protetti. Tenuti al sicuri quel tanto che basta per farli crescere sani e sicuri. Succede spesso che, per tenerli “sotto controllo”, blocchiamo il loro naturale bisogno di autonomia con il risultato che i bambini si muovono insicuri nel mondo Breve storia di Melissa Cavazza: sull’importanza dei sogni e sulle loro conseguenze Cosa succede se a sedici anni realizzi il sogno di diventare una campionessa di Serie A1: Melissa Cavazza e l’Olos gym 2000 al Palaruffini di Torino per la prima prova GAF 2017 di Veronica Lombardi «Scoprirai che il tuo destino è tutto una tua creazione», cantava Celin Dion in occasione delle Olimpiadi di Atlanta del lontano 1996 sulle note di The Power Of The Dream, una celebre ballad pop nata dalla penna di David Foster, Linda Thompson e Babyface. Il testo parla della flame, la fiamma del sogno e della sua irriducibile potenza visionaria e io credo che la difficile decisione di consacrare una vita intera alla logica dello sport abbia a che fare necessariamente con l’amore e con il sogno che, dell’amore, è la più alta idealità. Si tratta di una forma di devozione che somiglia in tutto e per tutto a una sorta di foedus amoroso, il patto d’amore degli amanti infelici, e Melissa lo sottoscrisse alla ginnastica artistica con tutta l’ingenua irresponsabilità dei suoi allora otto anni. Ma Mariateresa mi spiega quanto otto anni siano già un fatale ritardo in una disciplina che inizia a contare almeno dai tre. Mariateresa La Pegna è l’istitutrice di Melissa e ho come l’impressione che, nel sommesso vociferio della sala, i loro due nomi formino una diade incrollabile. La incontro nella sua stanza all’ASD Le Ginnaste di Aprilia: è lei a spiegarmi l’importanza della del maestro e della leggerezza quando il maestro si trova a sorreggere le mani del suo allievo con i palmi disposti a coppa per contenere tutto il peso dei suoi sogni. Conobbe Melissa nove anni fa quando tutto il suo lavoro e la sua fatica di ginnasta si spiegava negli spazi angusti di uno scantinato improvvisato ad area ginnica. Fu subito amore, mi piace pensare: e non intendo tra Melissa e Mariateresa, ma tra Melissa e ciò che Mariateresa rappresentava, la mamma-ginnastica di cui Melli (questo, il diminutivo affettivo con cui le si rivolge) divenne figlia adottiva. La storia di Melissa Cavazza, classe 2000, è la parabola di una Passione, nel senso che unisce la fatica del sacrificio con la tenacia degli amori disperati e dà, per risultato, la costante del talento. Dopo poche esibizioni pubbliche, una chiamata dall’Accademia di Roma taglia in due una strada che fino a poco prima sembrava univoca; ma Melissa è come se fosse un posto pieno di pericoli. O, al contrario, li rendiamo talmente inconsapevoli esponendoli a situazioni che non riescono a gestire. Il primo passo da fare, come genitori ed educatori responsabili, è quello di informarci, confrontarci, cogliere tutte le situazioni che ci rendono più consapevoli nei confronti dei pericoli reali ed evitare di cadere nell’iper-protezione o nella negligenza. Essere Genitori Significa Diventare Responsabili Di Chi Amiamo. Possiamo educare se anche noi siamo dei buoni educatori. Modelli credibili e basi sicure per i nostri bambini. I bambini si fidano di noi. Sanno che solo noi abbiamo il dovere di proteggerli. E noi abbiamo questa responsabilità. Non sempre però sappiamo come fare di fronte a un pericolo; qual è la modalità migliore da adottare per non incorrere in ulteriori rischi e aggravare una situazione. Dobbiamo tornare sui banchi, tornare ad educarci per educare. Per essere più efficaci e adeguati di fronte alle paure e agli incidenti più comuni che in ogni momento possono coinvolgere un genitore, un nonno, un’insegnante e tutti coloro che si occupano di infanzia. Maria Teresa di Calcutta affermava che “Chi Salva Un Bambino, Salva il Mondo Intero”. Come possiamo non tenere conto che questo tesoro del mondo è affidato a noi e alle nostre braccia? Noi, adulti educatori, abbiamo la responsabilità, il dovere e il privilegio di prendercene cura. ancora troppo piccola per misurarsi con i rimorsi delle grandi scelte. Si divide fra la scuola, la famiglia e la ginnastica: allo stesso tempo tre e una, perché sta tutta qui l’arte ricompensatoria dell’attesa. La fa da padrona nel volteggio a ridosso del 2014 durante le Nazionali, l’anno successivo a Novi Sad (Serbia) si aggiudica il secondo posto per la gara di squadra, il terzo per la trave. Poi la chiamata dell’Olos gym 2000 perché Melissa competa in Serie A1 per l’inizio del Quadriennio Olimpico per la ginnastica artistica mondiale. Il 25 febbraio è al Palaruffini di Torino si piazza all’ottavo posto nella classifica generale. Prossima tappa: 8 Aprile, al Palalottomatica di Roma. In campo Melissa scende al fianco di Mariateresa. È la vecchia storia già raccontata di Brunetto e Dante, ovvero di quando il maestro scorta l’allievo dritto dritto alla vittoria. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 30 9 - 23 MARZO 2017 LE NOTE DELLA MEMORIA IL MAESTRO FRANCESCO LOTORO HA INCONTRATO ENNIO BORGIA SOPRAVVISSUTO ALLA PRIGIONIA NAZISTA IL PIANISTA CHE STRAPPA ALL’OBLIO DEL TEMPO LE MUSICHE DEI LAGER di Elisa Bonacini el.bonacini@gmail,com unricordoperlapace.blogspot.it Sabato 18 febbraio il Maestro Francesco Lotoro pianista, com- Il Maestro Francesco Lotoro e Ennio Borgia positore e ricercatore di Barletta ha fatto visita ad Aprilia ad Ennio Borgia, uno degli ultimi sopravvissuti alla prigionia nazista. Motivo dell’incontro trarre infor- mazioni utili per l’importante progetto di raccolta di “musiche concentrazionarie”, cioè le musiche composte dai prigionieri all’interno dei campi di prigionia durante la seconda guerra mondiale. Lotoro ha già raccolto migliaia di partiture e documenti di inestimabile valore, un lavoro grandioso portato avanti in 30 anni di appassionata ricerca tra ex deportati di tutto il mondo: documentazioni e partiture salvate dall’oblio del tempo per tramandare alle future generazioni, forse più di ogni racconto, le sensazioni di chi visse la negazione della libertà. Dato il divieto di scrivere, le musiche erano spesso memorizzate mentalmente dai prigionieri, talvolta scritti su mezzi occasionali, sacchi di iuta o addirittura su carta igienica; brani che in quelle condizioni di cattività nascevano dall’anima dei prigionieri quale espressione della propria individualità ed anelito di fuga e libertà. Il musicista che ha fondato nel 2014 l’Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria fa rivivere le musiche ritrovate anche con la sua Orchestra che si è esibita con grande successo in Italia e all’estero. La sua interessante storia è stata raccontata nel film “The Maestro” del regista Ennio Borgia qualche giorno prima della cattura franco-argentino Alexandre Valenti, uscito in Italia il 23 gennaio scorso in concomitanza con la Giornata della Memoria. L’impegno di Lotoro sarà premiato a breve con la nascita a Barletta di una “Cittadella della musica concentrazionaria”, un interessante progetto di riqualificazione di una ex distilleria che si avvarrà anche di finanziamenti della Regione Puglia. Il progetto prevede la realizzazione di una biblioteca musicale multimediale, di un teatro-auditorium per l’esecuzione delle opere, un Campus delle Scienze Musicali e un museo dell’Arte Rigenerata, dove saranno esposti anche gli strumenti musicali utilizzati nei campi di prigionia. Nel corso dell’incontro con il Maestro, Ennio Borgia ha raccontato l’esperienza della prigionia nel campo nazista di Dachau vissuta a soli 16 anni e come in un certo senso fu anche la musica che contribuì a salvargli la vita poiché capitava che per ottenere dai sacerdoti o dalle SS un pezzo di pane supplementare allo scarso rancio improvvisasse canzoncine (in lingua polacca o tedesca) apprese nel campo. Ricordi indelebili nella memoria di Borgia che non esita a cantarle ancora oggi ai ragazzi delle scuole durante gli incontri organizzati dalla mia Associazione “Un ricordo per la pace” a partire dal 2011, quando nel corso di ricerche sulla deportazione scoprii la sua storia, volutamente celata per tanti anni. L’incontro ad Aprilia è stato occasione per mettere a disposizione del ricercatore alcuni filmati che ho realizzato con le testimonianze di internati militari del territorio pontino; spero di poter organizzare prossimamente un evento con la partecipazione del musicista. PROGETTO MUSEO “UN RICORDO PER LA PACE” NEL CENTRO STORICO DI APRILIA Formalizzato al Comune di Aprilia il secondo blocco di firme Elisa Bonacini: “Il museo deve essere fruito in primis dalla cittadinanza” Continua la raccolta firme di adesione al progetto “MUSEO UN RICORDO PER LA PACE NEL CENTRO STORICO DI APRILIA” organizzata da Elisa Bonacini presidente dell’’Associazione “ Un ricordo per la pace” dopo la decisione del Liceo Meucci di far rimuovere dall’Istituto in via Carroceto l’esposizione dei reperti Bonacini sul tema “Aprilia in guerra: la battaglia di Aprilia” presente nella struttura dal 2008. La petizione con il secondo blocco di firme è stata protocollata presso gli uffici comunali di Aprilia martedì 28 febbraio. L’iniziativa è tesa a spronare l’Amministrazione Comunale a trasferire la mostra nel centro storico della Città, mantenendo l’impegno preso nella delibera di affidamento dei materiali (n.163 del 12 giugno 2012). La richiesta specifica è quella degli spazi attualmente adibiti agli uffici comunali al pubblico di Piazza Roma, uffici che sembrerebbero destinati da tempo ad essere trasferiti in piazza dei Bersaglieri. Il progetto potrebbe apportare un importante contributo nel processo di rivitalizzazione del centro di Aprilia ed uno stimolo all’afflusso turistico nella Città, inserita da qualche anno nel circuito commemorativo delle operazioni militari del 1944 legate allo Sbarco Alleato. Elisa Bonacini presidente dell’Associazione “ Un ricordo per la pace”, erede della collezione storica : “Sono commossa dell’affetto dimostratomi dai cittadini di Aprilia. Hanno firmato associazioni, imprenditori, professionisti ed artisti di rilievo della nostra Città, persone che hanno dato il cuore per la crescita culturale di Aprilia e che condividono il concetto che il museo deve essere fruito in primis dalla cittadinanza; è un grande incoraggiamento a continuare nel mio intento. Attendo con trepidazione l’incontro con l’Amministrazione, ma continuerò ad oltranza nella raccolta delle adesioni fino a quando non avrò avuto una risposta positiva. Non mi si costringa a donare la collezione ad altro Comune più sensibile e virtuoso. ” Per chi volesse aderire al progetto segnaliamo piazza Roma la domenica in ore 11-13 e poi due punti di raccolta firme: Agenzia di servizi CONDIVIDI...MI in Piazza Roma, 20 ; Tabaccheria MIMMI in via Nettunense, 150. Per contatti : [email protected]; cell.3280751587 IL GIORNALE DEL LAZIO 9 - 23 MARZO 2017 pagina 31 Parlando di politica di Salvatore Lonoce Cari amici, parlando di politica, non si può fare a meno di parlare di chi politica la fa per mestiere e chi per passione. Francamente negli ultimi tempi ho incontrato e notato più mestieranti della politica che non appassionati da essa. La sensazione che ho tratto, ascoltando e incontrando questi politici è che essi siano lontani anni luce da quella che è la realtà, da ciò che ogni giorno accade intorno a loro. Questa è per il politico una grave mancanza nei confronti di chi lo ha votato e di tutti coloro che deve amministrare. Infatti il politico che si trasforma in amministratore, è colui che deve guidare la comunità in maniera retta ed etica. Se il politico-amministratore non riesce a capire i bisogni e le aspettative di tutti noi, non sarà mai un buon amministratore. Potrà essere un buon politico perché è riuscito a farsi eleggere, ma non sarà mai un buon amministratore. Cari amici, i politici chi più chi meno hanno la sfrontataggine di promettere mari e monti a noi elettori, sapendo che molte cose di quelle che vengono affermate in campagna elettorale non potranno mai essere messe in pratica. Questi politici applicano i fondamentali di Machiavelli, ma a mio avviso sbagliano, dovrebbero applicare i fondamentali della nostra Costituzione che, all’articolo 54 richiama coloro che hanno cariche pubbliche a svolgerle con disciplina e onore. Si cari amici, disciplina e onore che anche noi dovremmo applicare per essere dei buoni cittadini. Questo, cari amici lettori, per farvi capire come la penso riguardo a coloro che aspirano ad essere la guida della nostra città, ma voglio parlarvi anche di come la pensano i miei concittadini riguardo i politici e la politica. Cari amici, ho sentito molti politicanti sciacquarsi la bocca con noi, ma evidentemente non ci conoscono abbastanza bene altrimenti sarebbero diventati rossi dalla vergogna nel citarci. Mentre noi consideriamo la politica come continuazione della morale, affermiamo che qualsiasi politico non potrà agire bene, se prima non avrà Devid Morrison, salvato in tempo da un infarto in corso grazie ad un sistema ospedaliero funzionale... vi racconto la mia storia... Era la mattina del 17 febbraio 2017, quando accusai un bruciore al petto e alla braccia ed allarmato subito da questi dolori sconosciuti chiamai l’ambulanza della città di Aprilia che nonostante la distanza da percorrere arrivò in 7 minuti, dopo la visita degli infermieri che avevano già capito di cosa si trattava sono stato trasportato presso il pronto soccorso della Casa di Cura della città di Aprilia gestito dal Capo Sala Mauro Parotto, e visitato immediatamente dal cardiologo dottor Fabio De Pascale insieme ai suoi assistenti che mi ha diagnosticato un infarto in corso e che dopo aver capito il mio problema ha ordinato subito il trasferimento presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina specializzato in cardiologia dove sono stato subito trasportato dall’ambulanza e accolto prontamente nel reparto Cardiologia del Goretti di Latina e dopo pochi minuti sono stato operato d’urgenza dal dottor Massimiliano Scappaticci. Sono stato ricoverato per 5 giorni al Goretti ed ho avuto il piacere di conoscere tutto lo staff degli infermieri che io definisco”ANGELI” perchè salvano vite tutti i giorni insieme a dottori preparatissimi per amore del loro lavoro e per amore dei pazienti ricoverati nel loro reparto di cardiologia. Grazie per avermi salvato la vita alla Casa di Cura di Aprilia e all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina...Questa è la mia storia e ve la posso ancora raccontare D.M. ordinato moralmente se stesso, diciamo anche che la politica non potrà mai passare le norme dell’etica, quindi per noi il fine non giustifica i mezzi: “Non è lecito commettere una piccola colpa per adoperare una grande virtù”. Per noi il politico vero deve avere delle virtù indispensabili per guidare la nostra comunità : il coraggio. Quel coraggio che manca agli attuali amministratori-politici, che si sentono più legati al gruppo a cui appartengono ed alle lobby che li hanno sponsorizzato che non agli apriliani che dovrebbe amministrare con correttezza. Cari amici i nostri politici, guardano più al bene del loro gruppo, delle lobby che non al semplice cittadino, che fatica e si arrabatta per arrivare a fine mese. Da qui parte e nasce il disamore che l’elettore qualunque ha verso la politica personalizzata, da qui è nata anche una mia presa di coscienza verso questo tipo di politica e che ho visto applicare in città in questi anni, devo dire che anche altri hanno sviluppato per così dire questa coscienza, ma credo che ancora siamo in pochi. Cari amici chi si candida ad amministrare Aprilia deve avere la forza e il coraggio di scardinare certe regole, altrimenti la distanza con i concittadini sarà ancora più profonda. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 32 9 - 23 MARZO 2017 RUBRICA TERZO SETTORE E NUOVI MONDI BREVE RIFLESSIONE SULL’EVOLUZIONE DEL SISTEMA DEL WELFARE E RUOLO DELLE ORGANIZZAZIONI NO PROFIT: VERSO L’IMPRESA “SOCIALE” A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra Esperta di politiche e progettazione sociale. Per scrivermi: [email protected] Carissimi lettori e lettrici, con questo articolo voglio dare alcune informazioni utili circa l’evoluzione del sistema del No profit a livello nazionale ed europeo. Nella moderna cultura del sociale, affermatasi attraverso i principi enunciati nei documenti di programmazione europei, nazionali e regionali, si sta rendendo sempre più evidente il passaggio da una dimensione strettamente settoriale, che induce un meccanismo di delega nell’ambito di confini di competenza molto rigidi, ad una dimensione di integrazione, dove il welfare ha allargato, a diversi livelli, il suo campo di azione: da una sfera esclusivamente assistenzialistica, con esclusivo riferimento alla dimensione del disagio, ad una concezione dell’intervento che comprende anche altri profili. I soggetti delle politiche sociali si interrogano sui progressi fatti e sull’effettiva possibilità di poter realizzare ovunque servizi territoriali aperti alla presa in carico globale e continuativa, servizi integrati in un sistema di risposte a organizzazione territoriale, orientati ad una forte sinergia con il contesto sociale che, aggredendo le risorse aggiunte della società civile, promuovono percorsi di inclusione. A seguito dei cambiamenti dell’at- tuale governance nazionale, si è aperta una prospettiva attraverso cui l’emergere della “partecipazione sociale” nello scenario dei servizi acquista un senso che testimonia il modificarsi delle strategie di azione. Nel nostro Paese, le esperienze nel settore sociale dimostrano, nel processo di innovazione dei modelli di intervento, una maggiore apertura alla partecipazione dei soggetti civili. L’obiettivo di sostenere lo sviluppo dell’imprenditorialità sociale, quindi rappresenta una strategia per attuare azioni di integrazione e coesione, capace anche di promuovere occupazione. Il contesto economico e sociale europeo ed italiano ha visto negli ultimi anni una forte espansione del Terzo Settore ed in particolare della sua dimensione imprenditoriale identificata con il termine di impresa sociale. Oggi la domanda di servizi di pubblica utilità crescente e sempre più differenziata a fronte di una sempre meno efficiente politica di welfare e di un’incapacità del mercato di attirare le aziende commerciali verso la produzione di beni e servizi sociali rappresentano i fattori principali che hanno favorito lo sviluppo delle organizzazioni no profit. Esse si sono orientate alla produzione di servizi di utilità sociale in forma progressivamente autonoma dalle amministrazioni pubbliche rispetto alle organizzazioni tradizionali preesistenti. Si è dato il via così a partire dalla metà degli anni ’80 ad un lento processo di depubblicizzazione dei sistemi di servizi sociali. Questo processo è stato senza dubbio favorito dalla dinamicità delle organizza- zioni no profit che hanno ottenuto una crescente legittimazione, mostrando capacità di operare anche secondo una logica d’im- presa, contribuendo all’innalzamento della qualità e della varietà dell’offerta dei servizi sociali, nonché al contenimento dei costi. Ed è così che si è fatto spazio un concetto di organizzazione no profit imprenditoriale, un’ impresa a vocazione sociale, un’”impresa sociale”. In Italia il dibattito sul cd. terzo settore è partito notevolmente in ritardo rispetto agli altri paesi europei a causa di motivi ben noti: una cultura dell’intervento sociale che ha relegato il terzo settore ad un ruolo residuale, un’inefficiente progettazione delle politiche sociali, l’incapacità dell’ente pubblico di soddisfare i bisogni emergenti inducendo le reti parentali ad operare quali ammortizzatori di molteplici problemi economici e sociali. Il settore no profit italiano può essere definito pluralistico nei ruoli che sono di advocacy, cioè tutela di particolari categorie di interessi o promozione di diritti dei cittadini, produzione diretta di servizi sia sociali che assistenziali. Le prime organizzazioni che si sono dedicate ad attività di produzione agiva- no pur sempre secondo un’ottica di erogazione di servizi, cioè su mandato e finanziamento della PA che in un certo senso dettava le regole. Successivamente si è sviluppata una logica più coerente con la qualificazione di “imprenditoriale”. L’organizzazione agisce e finalizza le sue attività in coerenza con la soddisfazione di bisogni emergenti o consolidati. Tale impresa quindi organizza e destina le risorse a sua disposizione verso uno scopo ben preciso, assumendosi di conseguenza il rischio economico e gestendo l’attività in autonomia. In Italia in Terzo settore ha svolto soprattutto un ruolo di advocacy a causa dello sviluppo di politiche di welfare universalistico che hanno attribuito all’ente pubblico funzioni di responsabilità monopolistica. Negli ultimi anni, tuttavia, stiamo assistendo ad un cambiamento radicale sia delle metodologie di intervento, in una direzione appunto imprenditoriale e non più solamente produttiva-erogativa, che delle forme organizzative. Il termine “impresa sociale” vuole cogliere la specifica natura imprenditoriale e la finalità produttiva che caratterizzano ormai molte organizzazioni no profit. Tale termine è stato utilizzato per la prima volta dall’Unione europea nel 2003. Con il concetto di impresa sociale si fa dunque riferimento ad organizzazioni la cui caratteristica è la possibilità di coniugare la produzione di servizi socialmente utili alla comunità con elementi quali volontarietà, autonomia, assunzione del rischio e propensione all’innovazione. Esse quindi si differenziano notevolmente dalle cd. “mense dei poveri”, cioè da quelle organizzazioni che per la particolare natura dei mercati in cui operano, per i processi produttivi adottati o per le caratteristiche dei loro utenti, non sono in grado di produrre alcun valore economico, dedicandosi quindi esclusivamente alla ridistribuzione delle ricchezze. Al contrario, infatti, le imprese sociali producono secondo modalità organizzative e gestionali imprenditoriali, beni e servizi sottoposti a tutela sociale e prodotti in quantità insufficiente e/o a condizioni che non consentono a determinate fasce di popolazione di usufruirne. Esse producono quindi beni che, in accordo con il comune senso di giustizia sociale, dovrebbero essere prodotti e resi accessibili indipendentemente dal potere d’acquisto e per i quali il mercato non garantisce sufficiente disponibilità. Cosa spiega dunque il successo ed il diffondersi di queste organizzazioni? Cosa sono le organizzazioni no profit? Nel rispondere a questa domanda è utile chiarire il paradosso tra solidarietà ed orientamento sempre più produttivo del Terzo settore, considerato da molti una contraddizione. Innanzitutto cercando di chiarire il significato della parola solidarietà si scopre che essa non per forza deve essere considerata gratuità. Si è solidali infatti anche quando non si massimizza il proprio vantaggio, pur potendolo fare, bensì si trasla parte del valore aggiunto economico e sociale prodotto verso altri soggetti agevolandoli. Nel prossimo articolo, approfondiremo questa ultima riflessione parlando delle caratteristiche della dimensione sociale dell’organizzazione no profit. L’Oroscopo di marzo di Laura Bendoni Il Giardino dei Cristalli associazione culturale di discipline umanistiche tel. 3477329631 – [email protected] siamo su Facebook [email protected] 3477329631 di Laura Bendoni ARIETE Sarà un mese davvero intenso.. i pianeti indicano un grande carico di energie che dovrete saper canalizzare nel modo più giusto.. questo è senz’altro un vantaggio perché indica la possibilità di poter realizzare i vostri intenti nei vari sistemi della vostra vita, ma dovrete evitare gli eccessi.. non ostinatevi per esempio nel voler “fare ed affermare” le cose proprio come le vorreste voi.. questo potrebbe voler dire “accettare anche un compromesso” se finalizzato allo scopo.. siate quindi aperti verso gli altri.. TORO Marte nel vostro cielo e il resto dei pianeti disposti in un certo modo, indicano la possibilità di risolvere alcune faccende che potreste ancora non aver risolto con il passato.. o in rapporto a qualcosa o a qual- cuno che vi rappresenta.. vi trovate sicuramente in un sistema che potrei definire di “risoluzione”.. quindi, osservate bene ogni cosa.. siate obbiettivi nel vostro proporvi evitando di far valere a tutti i costi il vostro modo di vedere le cose.. siate “elastici” e lasciate andare.. il “vecchio va ed il nuovo arriva”.. GEMELLI All’orizzonte appaiono nuovi progetti forse inaspettati.. pare proprio che improvvisamente si muovano le cose e ciò che era fermo torna in movimento.. attivatevi adesso se volete intraprendere nuovi percorsi, se il vostro intento è quello di poter realizzare un nuovo modello anche professionale o comunque pratico.. stanno cambiando tante cose nella vostra vita quindi non preoccupatevi se il vostro ritmo naturale fosse più lento.. tutto fa parte del gioco, del nuovo sistema che si sta creando.. gente nuova nuove idee.. CANCRO Avrete voglia di attivarvi, di dar vita alle cose.. ma dovrete usare la vostra volontà e fidarvi di voi, di ciò che sentite giusto per voi e che veramente desiderate affermare! Se un contrattempo dovesse intrufolarsi nei vostri programmi e ritardarne la realizzazione, non perdetevi d’animo e soprattutto non lasciate che l’entusiasmo si disperda; la lezione è proprio questa: mettervi in gioco e affermare voi stessi e i vostri intenti.. il dono finale sarà un carico di straordinaria autostima che valorizzerà la qualità della vostra vita LEONE Se sentite l’esigenza di andare oltre certi parametri mentali, di liberarvi da concetti, condizioni che tendono a limitare il vostro passo.. andate oltre e affermate ciò che il vostro cuore vi chiede.. sta cambiando tutto per voi e questo vuol dire che potreste incontrare dentro di voi nuove risorse ma anche l’esigenza di dover ascoltare e riconoscere i vostri bisogni.. la forza, il coraggio, l’energia non vi mancheranno, ma dovrete tener conto di un elemento di disturbo che potrebbe scombinarvi un po’: l’impulsività VERGINE Siete in una fase molto particolare della vostra vita, si sta chiudendo un ciclo probabilmente anche abbastanza faticoso e questo vuol dire che potrete finalmente rilassarvi ma soprattutto “pensare di meno”.. affidatevi alla vita e sempre alla vita affidate i vostri pensieri.. osservate ciò che avete costruito in questi ultimi tempi e fate una sintesi di ciò che credete giusto tenere e ciò che invece potete “lasciar andare”.. probabilmente nell’ambito familiare ci saranno delle buone cose da vivere e da condividere.. BILANCIA Sarà il vostro sistema di vita relazionale e sentimentale a richiamare la vostra attenzione.. siate attenti ai segnali che arrivano dall’esterno; qualcosa vi permetterà di comprendere come agire e cosa fare qualora fosse necessario ridefinire i confini del vostro sistema affettivo.. siete infatti in un momento di grande osservazione e questo vi aiuterà a consapevolizzare ogni situazione che necessita di cambiamento e trasformazione.. inoltre avrete modo di incontrare nuove persone e realizzare tante nuove esperienze SCORPIONE Non ostinatevi con il mondo intorno a voi.. questo può voler dire: amici, partner, gli altri in genere.. probabilmente la parola “comprensione” vi apparirà un po’ complessa.. e se così fosse fermatevi un attimo ad ascoltarvi.. non entrate in conflitto perché non c’è niente da chiarire o da mettere in discussione, mentre sarà “l’ascolto che nasce dal cuore” la risorsa più importante per risolvere.. direi che il cielo in questo tempo vi sostiene e vi guida.. voi dovete solo affidarvi e seguire il corso delle cose.. SAGITTARIO Bello questo tempo creativo colmo di nuove possibilità e di nuovi interessi.. sarete molto contenti per tutto ciò che la vita vi offrirà nella vostra quotidianità.. avrete modo di confrontarvi con gli altri e riscoprirete l’entusiasmo nel poter dar vita a sogni e desideri che per esigenza avevate forse parcheggiato da qualche parte… ritorna il piacere di poter fare e di poter essere.. la parola “Amore” sarà esattamente l’energia che investirete in tutto ciò che farete.. e ciò che farete in questo tempo parla di possibilità e realizzazione CAPRICORNO Se il termine “troppo” dovesse intervenire spesso nel vostro sistema di vita e a qualsiasi livello che possa riguardare ciò che più vi rappresenta, voi non “raccogliete cose” e non cercate di risolvere o di fare di più rispetto a ciò che potete.. una volta tanto limitatevi al giusto.. l’eccesso potrebbe essere un fattore condizionante per voi ora, per il semplice motivo che state rivedendo tante cose che potrebbero aiutarvi a migliorare la qualità della vostra vita.. e allora continuate ad occuparvi di voi stessi.. con amore ACQUARIO Il cielo parla chiaro: avete bisogno di confrontarvi con gli altri.. evidentemente non state rispettando nel modo giusto la vostra natura.. stare con gli altri e fare ciò di cui avete bisogno diventa un esigenza per voi.. forse vi manca qualcosa che possa attivare meglio il vostro naturale senso di apertura e di condivisione, la vostra voglia di creare, di realizzare cose.. provate quindi a considerare questa possibilità e se doveste scoprire che le cose stanno proprio così, interrompete questo ritmo e ritrovatevi.. PESCI Vi occorre un po’ di azione che vada a “contrastare’ il vostro attuale ritmo di vita che pare stia seguendo un “andamento lento”.. che cosa vi piacerebbe per voi..? per la vostra vita..? che cosa pensate di potervi regalare in questo tempo che vi chiede di stare un po’ di più con voi stessi..? inoltre dovreste aumentare le dosi di due giusti “ingredienti”; stabilità e concretezza.. affinché possiate sentirvi più sicuri di voi stessi creando nuovi punti di riferimento che non potranno che accendere il vostro sorriso.. IL GIORNALE DEL LAZIO 9 - 23 MARZO 2017 pagina 33 L’AVVOCATO RISPONDE IL TESTAMENTO: QUANDO PUO’ ESSERE IMPUGNATO? Per porre domande scrivere e-mail: [email protected] Avv. Margherita Corneli Gentile Avvocato Corneli, siamo due fratelli, Giovanni ed Antonio, e vorremmo avere chiarimenti sulla possibilità di impugnare il testamento di una nostra prozia. Questi i fatti: circa cinque anni fa questa prozia, sola e senza parenti prossimi, aveva redatto un testamento olografo a nostro favore con l’attribuzione ad entrambi di tutti i suoi beni. Eravamo molto vicini all’epoca e ci occupavamo di lei e dei suoi animali (cani e gatti) in tutto e per tutto. Purtroppo però, circa un anno prima che lei morisse, anche nostra madre si è gravemente ammalata e, dovendo seguirla nei numerosi ricoveri ed interventi chirurgici, abbiamo avuto attenzioni meno assidue per la zia che, già precedentemente depressa, ha iniziato ad abusare di alcool. In questo stato di cose si è fatta avanti una donna, che nessuno di noi conosceva prima, e con la scusa di accudirla le si è installata in casa rendendo, di fatto, impossibili i contatti sia con noi che con le sue, numerose, amiche vicine di casa. Al momento della sua morte questa donna è rimasta dentro casa, non permettendo a nessuno di entrare anche solo per prendere gli effetti personali della zia, e abbiamo saputo che avrebbe in mano un testamento con il quale la zia, revocando il primo, lascia tutto a lei. Lo stato di salute fisica e psichica della zia negli ultimi periodi non era certo lucido e consapevole per via sia dei farmaci assunti per la depressione che dell’abuso di alcool. Secondo lei ci sono gli estremi per impugnare il secondo testamento? Grazie. Giovanni e Antonio M. Prima di rispondere al quesito formulato dai nostri lettori è necessario, per completezza, analizzare i vari tipi di testamento previsti dal nostro ordinamento.Salva la possibilità di redigere testamenti speciali in casi di gravi esigenze personali, il legislatore ha previsto tre modalità di dichiarare le proprie ultime volontà: il testamento pubblico, il testamento olografo ed il testamento segreto. Il testamento pubblico (art. 603 c.c.) è ricevuto da un notaio, alla presenza di due testimoni. Il testatore, alla continua ed ininterrotta presenza dei testimoni, dichiara al notaio le sue volontà che verranno ridotte in iscritto a cura del notaio medesimo ed, al termine, il notaio ne dà lettura. Il testamento pubblico verrà conservato nel repertorio del notaio sino a quando non verrà a conoscenza del decesso del testatore. I pregi del testamento pubblico si ravvisano nei seguenti dati: la sicurezza della scheda testamentaria e le disposizioni ivi contenute. Per quanto concerne il primo punto, il testamento pubblico non potrà essere distrutto, perso, alterato dagli eredi. Per quanto concerne le volontà ivi contenute, al momento della dichiarazione testamentaria il notaio, potrà adeguare le dichiarazioni del testatore alla legislazione e consiglierà sulle varie formule utilizzabili, avvisando che, ad esempio, una determinata disposizione è nulla e quindi non avrebbe effetto. Il testamento olografo (art. 602 c.c.) è la forma più semplice di testamento, non richiede l’atto pubblico ma questo non esonera dal rispetto di alcune regole formali. Il testamento olografo deve avere tre requisiti: autografia, datazione, sottoscrizione. Il testamento olografo deve essere interamente scritto di pugno dal testatore, senza l’ausilio di terze persone, deve essere apposta la data e deve essere firmato, dal testatore, alla fine delle disposizioni. Il legislatore ha chiarito che mancanza di autografia e di sottoscrizione comportano la nullità della scheda testamentaria (art. 606 c.c.) mentre, per ogni altro difetto di forma, come l’omessa o l’incompleta indicazione della data, comporta l’annullabilità (e non la nullità) della scheda testamentaria. Il testamento segreto può essere scritto dal testatore, da un terzo o con mezzi meccanici: nel caso non sia scritto di pugno dal testatore, dovrà essere sottoscritto dal testatore in ogni mezzo foglio, unito o separato. Il legislatore prevede che il soggetto che non sappia o non possa leggere non può fare testamento segreto. La dichiarazione di annullabilità o di nullità del testamento rendono privo di efficacia giuridica l’atto in questione, e travolgono gli atti di terzi che hanno acquistato diritti dal presunto erede e/o legatario. Le varie cause di inefficacia del testamento sono espressamente disciplinate dal legislatore. Dal punto di vista soggettivo l’annullabilità può derivare dall’incapacità del soggetto a fare testamento. Il legislatore prevede diverse ipotesi, per cui non possono fare testamento tutti coloro che ai sensi dell’art. 591 c.c. “sono dichiarati incapaci dalla legge.” Il soggetto in queste ipotesi non ha la capacità giuridica di disporre validamente dei propri beni, ciò in quanto il testamento è un atto personalissimo per il quale è vietata la rappresentanza; si tratta allora di una “vera e propria incapacità giuridica relativa” L’incapacità di testare è l’eccezione alla regola e il codice la disciplina espressamente. Non sono capaci di testare: i minori, gli interdetti giudiziali, gli interdetti legali, gli inabilitati, il minore emancipato, per i soggetti sottoposti all’amministratore di sostegno occorre vagliare cosa è riportato nel decreto di nomina dell’amministratore, infine ci sono gli incapaci naturali. In questa ultima categoria vi rientrano tutti coloro che non sono soggetti ad una qualsiasi forma di interdizione o inabilitazione, ma che comunque presentano momenti in cui non sono capaci di intendere e volere. Il codice non da una definizione chiara di incapacità naturale, ci ha quindi pensato la cassazione la quale ha affermato che si tratta di incapacità naturale tutte le volte in cui un’infermità o un’altra causa turbino il normale processo intellettivo e cognitivo di una persona, privandolo della consapevolezza dei propri atti e della possibilità di autodeterminarsi. Ne consegue che ai fini dell’invalidità del testamento non è sufficiente che il processo di formazione della volontà sia alterato, ma è necessario che lo stato psico-fisico sia tale da sopprimere del tutto l’attitudine a determinarsi liberamente e coscientemente. La prova dell’incapacità naturale deve essere fornita con specifico riferimento al momento della redazione dell’atto, e non è possibile sostituirla con una presunzione di incapacità fondata sulla circostanza che il testatore fosse, in un periodo antecedente o posteriore, in uno stato mentale tale per cui non avesse la piena facoltà volitiva. Ciò non significa che le condizioni antecedenti e posteriori non possano essere valutate dal giudice, detto esame non deve consentire di affermare per presunzione l’esistenza dell’incapacità al momento della redazione del testamento, ma, come affermato in diverse sentenze, il giudice può dall’accertamento di una malattia che influisca sulla psiche, accertata in data posteriore alla redazione del testamento, ricavare la presunzione di incapacità anche al momento della redazione del testamento. Si può, così, presumere l’incapacità in presenza di una infermità psichica permanente o abituale (ma non intermittente) con la conseguenza che occorre provare che nel momento della redazione dell’atto il testatore fosse in un momento di lucidità. Il testamento redatto dal de cuius, quindi, può essere impugnato se si dimostra che al momento della sua redazione, quest’ultimo era affetto da una infermità psichica di natura permanente, tale da determinare la sua incapacità di intendere e di volere. Tuttavia, l’annullamento di un testamento per incapacità naturale del testatore postula l’esistenza non già di una semplice anomalia o alterazione delle facoltà psichiche ed intellettive del de cuius, bensì la prova che, a cagione di una infermità transitoria o permanente, ovvero di altra causa perturbatrice, il soggetto sia privo in modo assoluto, al momento della redazione dell’atto di ultima volontà, della coscienza dei propri atti ovvero della capacità di autodeterminarsi; con la conseguenza che è onere di chi quello stato di incapacità assume, di provare che il testamento fu redatto in un momento di incapacità di intendere e di volere. La prova dell’incapacità del testatore può quindi essere fornita con ogni mezzo e deve riferirsi al momento della redazione del testamento. Il giudice allora non può ignorare il contenuto del testamento e le modalità di redazione del medesimo, valutando se siano o meno congruenti con lo stato fisico e mentale del testatore. La cassazione ha affermato, in merito, decidendo su di un caso simile, che l’ incapacità di intendere e volere può essere accertata anche dall’analisi della tecnica di redazione del testamento da cui emerga che questa sia incompatibile con lo stato psicofisico emergente dalla documentazione medica, così come la sapiente selezione di una corretta terminologia giuridica appaia incompatibile con le capacità grafiche e soprattutto ortografiche della de cuius. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 34 9 - 23 MARZO 2017 dalla Regione di Bruno Jorillo SANITÀ: IL NUOVO REPARTO DI PEDIATRIA E TANTI ALTRI SERVIZI AL POLICLINICO UMBERTO I Sono state presentate quattro nuove ottime notizie che riguardano questa struttura d’eccellenza della nostra sanità e i tanti cittadini che trovano qui cure e professionisti di assoluta qualità: dal nuovo reparto di pediatria al concorso per l’assunzione di 40 infermieri, dalla gare per il reparto di neuropsichiatria infantile di Via dei Sabelli alla nuova toponomastica 03/03/2017 - Va avanti l’impegno della Regione per migliorare i servizi del Policlinico Umberto I con nuovi investimenti, più certezze per il personale, interventi sulle strutture per garantire qualità delle cure e comfort a pazienti e famiglie. Ecco tutte le novità, in particolare: Un nuovo volto per il reparto di pediatria, con un investimento di 1,1 milioni: l’inaugurazione di questo reparto si inserisce in un’azione più ampia di riqualificazione dei servizi pediatrici e fa seguito all’apertura dei nuovi reparti di terapia intensiva pediatrica e di oncoematologia pediatrica. Il nuovo reparto di pediatria, completamente rinnovato, si sviluppa su una superficie di 400mq e garantisce più comfort e migliori cure ai piccoli pazienti che saranno ospitati nella struttura, con 10 posti letto completamente rinnovati e dotati di servizi anche per i genitori e di area giochi. Inoltre la Regione ha investito anche per il personale e apparecchiature dei vari reparti specialistici di pediatria. Al via il concorso per l’assunzione di 40 infermieri: finalmente si torna ad assumere, e proprio oggi parte il concorso per l’assunzione di 40 infermieri, cui si uniranno altre 20 unità di personale che, con la mobilità, possono tornare a prestare servizio all’Umberto I. Al via la gara il reparto di neuropsichiatria infantile di Via dei Sabelli: due giorni fa è stato approvato il progetto esecutivo per la ristrutturazione del reparto di neuropsichiatria infantile, per un finanziamento complessivo di 631 mila euro. È stata erogata la prima tranche di 126 mila euro circa. Ora può partire la gara. La nuova toponomastica: la nuova toponomastica era assolutamente necessaria perché i servizi offerti dal Policlinico stanno crescendo significativamente e in questo modo i cittadini potranno essere agevolati nell’orientamento alle cure. Ma non solo: questo è anche un riconoscimento verso i medici e il personale, che costituiscono l’anima del nostro sistema sanitario. Dopo 17 anni di attesa, pronti i finanziamenti per la ristrutturazione: ora siamo pronti per un’altra grande azione per l’Umberto I: dopo 17 anni abbiamo a disposizione le risorse per uno dei più grossi progetti di edilizia sanitaria in Italia: un investimento da 220mln di euro complessivi. La conferenza dei servizi si è conclusa a dicembre. ora è importante accelerare sulla presentazione dei singoli progetti per far partire le gare. Stiamo portando avanti con l’Umberto I. Un lavoro di squadra che ci consentirà di migliorare ancora di più una struttura che è un punto di riferimento di livello nazionale per le cure prestate e per la formazione dei professionisti della sanità. TERREMOTO: IL LAVORO DELLA REGIONE VA AVANTI La Regione Lazio si è attivata fin da subito per aprire sui luoghi del sisma e sul web strumenti d’ascolto per dare risposte puntuali a cittadini e imprese. Ecco i punti principali di tutto quello che abbiamo fatto e stiamo facendo per non lasciare sole le persone un’indennità di integrazione salariale per 4 mesi o una 20/02/2017 - Oggi il presidente, Nicola Zingaretti si è tantum per i lavoratori subordinati e autonomi, che prerecato ad Amatrice per incontrare i sindaci e fare un vede un contributo una tantum pari a 5000 euro. Grazie punto sulle attività di ricostruzione e per illustrare il pro- alla sottoscrizione dell’accordo di programma per l’area gramma dei prossimi interventi. di crisi industriale complessa della provincia di Rieti, Ecco i punti principali del lavoro che sta portando oggi per le imprese operanti in un’area di crisi complesavanti la Regione: sa, tutti i comuni colpiti dal sisma ne fanno parte, è posL’ufficio ricostruzione e gli altri servizi per i cittadini. sibile beneficiare di un ulteriore intervento di cassa inteDall’apertura, a inizio di dicembre, l’ufficio ha raccolto grazione straordinaria. infine, le imprese che assumono a circa 350 richieste di informazioni, tramite sportello, e- tempo indeterminato disoccupati residenti nella provinmail e numero verde. A disposizione, tra le altre cose, cia di Rieti, compresi i comuni colpiti dal sisma, possono anche uffici mobili e sportelli per dichiarazione danni, e usufruire di un bonus fino a 8mila euro. L’avviso è rivolsono ancora sul campo le due unità mobili di assistenza to ai datori di lavoro che abbiano stipulato contratti di tecnica agli agricoltori. Attivo anche lo sportello cittadini lavoro a tempo indeterminato a decorrere dal 15 giugno presso l’ex scuola Curzi a San Benedetto del Tronto, e 2016 al 15 giugno 2017. per coordinare le azioni, sono attivi i due centri operativi Sanità. A disposizione dei cittadini 2 Presidi di Assisteninterregionali (Coi), di Amatrice e Borbona. Tra le altre za Socio Sanitaria (Pass): uno per Accumoli, l’altro per cose, dal 14 gennaio è online il sito ricostruzionelazio.it, Amatrice. Le due strutture garantiscono l’assistenza ai dove si trovano tutte le opportunità a disposizione dei cittadini e delle imprese nelle aree colpite dal sisma e una sezione news con tutti gli aggiornamenti in tempo reale sulla ricostruzione. L’assistenza abitativa. In totale sono 673 le Sae, soluzioni abitative d’emergenza, da realizzare: 21 le gare indette, 13 per Amatrice e 8 per Accumoli, per un totale di 379 Sae, 236 ad Amatrice e 143 ad Accumoli, oltre alle 125 realizzate dall’esercito per un totale di 503. Ad oggi sono stati avviati i lavori su 14 cantieri (9 Amatrice e 5 Accumoli). Risultano assegnate già dal Comune 25 casette nel Campo Lazio nella zona centrale di Amatrice e montate già 60 casette presso il Campo 0 e area Anpas. Entro Pasqua dovrebbero essere realizzate circa 400 casette. Nel periodo transitorio: alcuni nuclei familiari provenienti del Lazio sono alloggiati nei moduli abitativi provvisori cittadini colpiti attraverso le cure primarie e la continuità utilizzati durante il terremoto de L’Aquila. Presso le assistenziale, con medici di medicina generale e pediatri strutture alberghiere del litorale marchigiano sono ospi- di libera scelta, e di alcune prestazioni specialistiche. tate circa 2.500 persone; oltre 1.000 nuclei familiari per- Nelle prossime settimane aprirà una nuova struttura, cepiscono il contributo di autonoma sistemazione. lunga 33 metri e composta da otto container estensibili, Sostegno alle attività produttive: uno dei primi obiettivi undici monoblocchi prefabbricati più altri due per i serè stato fin da subito quello di riattivare l’economia come vizi. Tutte le unità utilizzate sono coibentate e dotate di passaggio indispensabile per garantire la coesione e la impianto di riscaldamento e aria condizionata. ripresa dei territori feriti. dopo la fase d’ascolto, hanno Gestione rifiuti e macerie: si è coordinato lo smaltimento aderito alla proposta di delocalizzazione ben 117 attività dei rifiuti urbani nell’ambito delle attività di emergenza economiche: testimonianza della voglia di riscatto delle a tal fine soso state bandite 5 gare ad evidenza pubblica. popolazioni. abbiamo garantito un sostegno pari al Ogni giorno l’Esercito e le ditte incaricate dalla Regione 100% della spesa per la delocalizzazione temporanea Lazio compiono decine di viaggi per smaltire le macerie, delle attività economiche. nei siti di Terracino e Posta. Finora sono state raccolte Le nuove aree commerciali per i comuni di amatrice e fino ad oggi oltre 34.000 tonnellate. Serviranno circa 60 accumoli. La gara per la fornitura dei moduli è stata giorni per la conclusione della attività di rimozione delle aggiudicata a fine gennaio. Nei giorni scorsi è stata ban- macerie “pubbliche”, mentre i tempi per quelle “private” dita la gara per la realizzazione delle opere di urbanizza- saranno collegati alle attività di demolizione. zione, che sarà aggiudicata a breve. Oggi, lunedì 20 feb- “Oggi è un'occasione in primo luogo di tornare ad Amabraio, viene consegnato il cantiere delle aree commercia- trice e Accumoli per incontrare i sindaci per dimostrare li di amatrice. nei prossimi giorni il comune, sulla base un impegno che prosegue ma anche per visitare e consedi linee guida fornite dalla Regione, procederà all’asse- gnare nuovi cantieri – parole del presidente, Nicola Zingnazione degli spazi alle singole imprese. Stiamo quindi garetti, che ha aggiunto: ad oggi i cantieri avviati sono lavorando per rispettare l’intenzione di aprire le strutture temporanee in cui delocalizzare circa 117 attività econo- 14 per quanto riguarda le 'casette' Sae. Abbiamo consegnato l'area dove sorgerà un grande centro commerciale, miche prima dell’estate. Il sistema agroalimentare: si sta concludendo l’installa- dove domani inizieranno le opere di urbanizzazione. zione delle strutture di ricovero, si sta procedendo a rea- Quest'area porterà e riporterà il commercio ad essere lizzare ovili e fienili per sisma, mentre per le stalle bovi- vivo. Siamo ormai partiti, abbiamo fatto le gare e le ditte ni per sisma stiamo accompagnando l’azione dei privati. sono a lavoro. Con gli altri comuni domani avremo una stiamo inoltre raccogliendo e gestendo le domande per le riunione sul tema delle scuole affinché tutte siano oggetattrezzature e per tutto quello che occorre. E tra le altre to di adeguamento sismico ma anche quelle non colpite cose sono riforniti regolarmente gli allevamenti, presso i dal sisma, perché è maturata una domanda di sicurezza punti di Torrita, Sommati e Castel Sant’Angelo; ad oggi da parte delle famiglie a cui va data una risposta"- ha sono stati distribuiti 530 quintali di fieno e 90 quintali di detto ancora Zingaretti. mangime. La Regione, in collaborazione con Arsial, ha prorogato per un mese la distribuzione di foraggio, mangime e acqua come fornitura straordinaria per le aziende. Per i lavoratori: la cassa integrazione in deroga dal 24 settembre 2016, hanno beneficiato della cassa integrazione in deroga 108 riceve per appuntamento aziende per un totale di 640 lavoratori, e sono già 88 i lavoratori Aprilia - Via Venezia 14 Tel 3391513020. per i quali è stata autorizzata la Si eseguono controllo nei, asportazione verruche e mobilità in deroga. tra le altre cose è stata introdotta anche Dottor Luigi Gabellone specialista in dermatologia e venereologia mesoterapia della cellulite IL GIORNALE DEL LAZIO 9 - 23 MARZO 2017 ANZIO - NETTUNO La Giunta Comunale di Anzio, su proposta dell’Assessore alle politiche ambientali e sanitarie con delega ai finanziamenti europei, Patrizio Placidi, ha approvato la delibera relativa al progetto “Borgo Marinaro di Nerone” che prevede la valorizzazione e la promozione turistica dei Borghi del Lazio, attraverso l’adesione all’avviso pubblico della Regione Lazio - Agenzia Regionale del Turismo. Descrizione progetto: il “Borgo Marinaro di Nerone” intende raccontare la città e il territorio su base tematica attraverso una strategia di comunicazione integrata e modalità innovative in grado di superare le attuali criticità. L’area archeologica del Borgo è ampia ed è distribuita lungo tutta la città: il Palazzo Imperiale, il Museo Civico Archeologico, il Museo dello Sbarco di Anzio, i resti del Teatro romano, le Ville storiche fino all’antico porto, al Cisternone e al Vallo del Volsco. I suggestivi tramonti sul mare e la vasta riserva naturale di Tor Caldara rendono la visita una preziosa opportunità di conoscenza ma anche di relax. Caratterizzano il Borgo le manifestazioni storiche quali il “Palio del Mare”: la regata velica in occasione della quale costumi storici e splendidi cortei d’epoca sfilano per le vie cittadine. Il progetto prevede il lancio e la promozione del Borgo Marinaro di Nerone attraverso l’inaugurazione del nuovo InfoPoint e tramite “il cammino della cultura”, un percorso che guiderà il visitatore nel “Museo diffuso” pagina 35 La Giunta Comunale di Anzio ha approvato il progetto “Borgo Marinaro di Nerone” per la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico dei Borghi del Lazio. Richiesto finanziamento alla Regione Lazio che si estende in tutto il borgo. Un arco neroniano accoglierà il turista, a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria, conducendolo a Villa Adele dove sarà installato un Info Point, luogo di partenza nel quale il turista troverà tutte le informazioni utili, in grado di rimandare al patrimonio diffuso nella città. L’Infopoint potrà fornire adeguate informazioni su come spostarsi ad Anzio, sui diversi itinerari storico-archeologici e naturalistici, sui piatti tipici di Anzio e sulle sue tradizioni legate alla pesca. Un sentiero tra vialetti circondati da glicini dove il turista potrà ricostruire la storia e comprendere sino in fondo il fascino e la grandezza dei capolavori artistici di cui è ricca la città con le sue ville storiche e i suoi parchi attraverso materiale audiovisivo e illustrativo prima di raggiungere il porto neroniano e le altre attrazioni del borgo. L’offerta turistica sarà riformulata e poten- ziata, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica e con la partecipazione dei principali operatori, in base alle aspettative dei segmenti individuati con particolare attenzione al turismo familiare e di coppia, allo scopo di espandere nell’arco dell’anno la stagione turistica tradizionale. La fase di start-up del progetto prevede l’istituzione di due tavoli: uno di coordinamento che vedrà la partecipazione dei partner istituzionali come l’Università La Sapienza di Roma e la Soprintendenza, con i quali l’Ente potrà attivare collaborazioni finalizzate alla stesura di protocolli d’intesa e uno operativopartecipativo al quale prenderanno parte i principali esponenti dei settori coinvolti (pesca, ristorazione, strutture alberghieri, servizi turistici e trasporti). Continua attenzione sarà data alla sostenibilità ambientale, al miglioramento del decoro urbano e alla pulizia e manutenzione Titta Lo Fazio torna in “campo” a 82 anni Un brevetto di Anzio per il gruppo industriale spagnolo Calvo Una telefonata e la vita professionale che ricomincia a 82 anni, con un macchinario che sarà impiantato in Spagna e, presto, in Sud America. A riceverla, qualche mese fa, Giovanni Battista Lo Fazio, noto ai più come Titta, cittadino di Anzio, ormai in pensione da tempo. Il motivo? Un’industria conserviera spagnola ha chiesto a una italiana chi avesse preparato i suoi macchinari e da lì è nato il contatto. Titta, infatti, dopo aver iniziato giovanissimo l’attività meccanica e aver trascorso diversi anni alla Simmenthal, ad Aprilia (città nella quale ha vissuto a lungo), nel 1985 si è messo in proprio fondando la Cimad, specializzata in costruzione di macchinari per la lavorazione e conservazione di prodotti alimentari. L’esperienza e l’intuizione messe a frutto, perché Lo Fazio ha un’istruzione di base e solo dopo aver lasciato la Simmenthal ha conseguito la terza media in un corso serale. Questo non gli ha impedito di aprire un’azienda che ha brevettato, fra l’altro, un dosatore per l’immissione della salamoia e di altri liquidi nelle scatole destinate alla conservazione di alimenti. Un’attività che ha portato l’imprenditore di Anzio in giro per l’Italia e il mondo, con primarie aziende del settore e anche in corsi professionali. I macchinari dell’allora Cimad sono oltre che in Italia anche in Egitto, Marocco, Israele, Argentina, Portogallo e Venenezuela, ancora operativi. L’addio all’attività all’inizio degli anni 2000, complice anche la malattia del nipote. “Una strana telefonata in spagnolo a luglio scorso – racconta – ho capito che volevano sapere se fossi ancora vivo.... Ho fatto gli scongiuri, ma non avrei mai immaginato mi cercassero per una nuova macchina”. Un’industria spagnola aveva chiesto all’italiana Callipo – una delle tante per le quali Lo Fazio ha lavorato – chi fosse in grado di apportare un’innovazione al loro processo di inscatolamento. “Hanno fatto il mio nome, sapevano che avevo smesso ma evidentemente avevano conservato un bel ricordo”. Detto e fatto, l’appuntamento a Pizzo Calabro sugli impianti di Callipo, poi l’incontro ad Anzio, la definizione dell’accordo e l’avvio della lavorazione della macchina denominata “Colosseo 1”, collaudata nei giorni scorsi e pronta per essere spedita in Spagna. Un gioiello di ingegneria che presto avrà altri modelli nelle industrie Calvo Envases, uno dei principali del Paese. “Non avrei mai immaginato alla mia età di ricevere una chiamata del genere e tornare a lavorare, è una grande soddisfazione e mi fa piacere, diciamo che questa cosa mi ha ringiovanito”. dei siti archeologici. Azioni progetto: -L’installazione di un INFOPOINT nel parco di Villa Adele vicino alla stazione ferroviaria di Anzio: un centro polifunzionale con nuovi servizi per l’accoglienza del turista. -Realizzazione di opere di decoro e arredo urbano che si integrano con quelle esistenti all’interno di Villa Adele per la realizzazione del “cammino della cultura” . -Una segnaletica e cartellonista coordinata per condurre il turista nel suo percorso all’interno del borgo marinaro, dove troverà siti archeologici, arte e cultura. -Supporto alla fruizione dei musei e siti archeologici: all’interno dell’infopoint e lungo il “cammino della cultura” il turista troverà pieghevoli, stampati e video che gli illustreranno storia, opere d’arte, tradizioni culinarie legate alla pesca. Particolarmen- te rilevante sarà la ricostruzione 3D dei principali siti archeologici che renderanno più attraente l’offerta turistica. -Sviluppo dell’intersettorialità (pesca, ristorazione, attività ricettive, commercio servizi turistici, artigianato locale). Ristorazione e pesca sono due settori, unitamente alle strutture ricettive, il cui sviluppo è strettamente correlato a quanto riuscirà ad essere incrementato il turismo culturale e sostenibile. -Adeguamento fruizione dei trasporti. Potenziamento delle corse del trenino turistico di Anzio in base alle esigenze. “Auspico che il progetto, predisposto nei minimi dettagli, venga finanziato dalla Regione Lazio afferma l’Assessore, Patrizio Placidi - in modo da poter disporre di un nuovo importante strumento per la promozione del nostro territorio”. LA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI NETTUNO DONA UNA VETTURA AL SANTUARIO DEI PADRI PASSIONISTI Sabato 11 marzo alle ore 11, la vettura acquistata dalla Banca di Credito Cooperativo di Nettuno e donata dalla stessa al Santuario dei Padri Passionisti, sarà consegnata nel corso di una cerimonia che si terrà nel piazzale antistante il Santuario della Madonna delle Grazie. Alla presenza del Presidente del Consiglio d’Amministrazione, della BCCN, Dottor Luciano Eufemi, dell’intero C.d.A e del Direttore Generale Dottor Rocco Masullo, la vettura sarà benedetta dal Rettore del Santuario, Padre Antonio Coppola. L’auto servirà ad effettuare le Peregrinationes del Corpo Reliquario di Santa Maria Goretti, verso la quale la devozione, in tutta Italia, è molto forte, così come anche negli Stati Uniti e in Canada, dove è stata accolta di recente. IL GIORNALE DEL LAZIO Il Giornale che puoi leggere e sfogliare con un clic interamente sul sito: www.giornaledellazio.it Per la pubblicità sul Il Giornale del Lazio Tel. 06.9275019 - Cell. 335.8059019 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 36 ARDEA E’ nato ERRATA CORRIGE E’ apparso un articolo sul Giornale del Lazio inerente la nascita del movimento civico Mauro Porcelli per Ardea. ERRONEAMENTE è stato riportato ..”il movimento ha già stabilito chi sarà il candidato a sindaco”... Si tratta di una dichiarazione inesatta e mai pervenuta dai comunicati del movimento civico, in quanto il movimento intende partecipare democraticamente alle scelte di tutte le liste civiche aderenti al progetto, insieme alle quali sarà individuata la figura più idonea e preparata ad assumere l’investitura di “candidato sindaco” Deve essere chiaro lo spirito democratico con il quale il Movimento civico Mauro Porcelli per Ardea, intende rivolgersi a tutte le liste civiche ed ai cittadini. Di seguito si pubblica il comunicato integrale inviato dal Movimento. “E’ stata ufficializzata in data odierna la nascita del Movimento Civico “Mauro Porcelli per Ardea”, dove i fondatori , il Dottor Ingegner Mauro Porcelli, i Ragionieri Luca Fanco, Adolfo Biamonte ed Alessio Addezi, con entusiasmo ne hanno curato in modo dettagliato i principi, i valori, gli obiettivi e le regole statutarie. Nella nostra Lista Civica, che sarà presente alle prossime Elezioni comunali di Ardea, in coalizione con altre Liste Civiche, si discuterà nella massima trasparenza, disponibilità e democrazia, senza porre alcun veto, la scelta del candidato a Sindaco, affinché la il MOVIMENTO civico “MAURO PORCELLI PER ARDEA” scelta ricada sul migliore condiviso all’unanimità. Nella nostra Lista, formata da numero 24 candidati di entrambi i sessi, saranno esclusi a priori tutti i politici dell’attuale maggioranza del Sindaco Luca Di Fiori che hanno portato la nostra città al degrado più’ totale, aumen- Mauro Porcelli 9 - 23 MARZO 2017 hanno colori politici. Il nostro rappresentante politico avente ruolo di coordinatore, incaricato di dialogare e discutere con le altre Liste Civiche il percorso migliore e vincente da intraprendere, che decreterà fra pochi mesi l’elezione del nuovo Sindaco di Ardea e dei nuovi Luca Fanco tando le tasse al massimo, riducendo opere e servizi al minimo ed apparire costantemente sui Giornali e Televisioni accusati dei reati più’ gravi che un politico possa essere accusato: Corruzione, Concussione in Associazione, ovvero TANGENTI ! il candidato Luca Fanco, sempre eletto Consigliere comunale e risultato tra i primi in ogni Lista o Partito, non è da considerarsi di questa maggioranza in quanto sin dai primi giorni ha preso le distanze e da Capogruppo consigliare di una Lista Civica, ha combattuto e denunciato la maggioranza, senza remore ed in ogni sede (infatti tutti i provvedimenti giudiziari e patrimoniali contro l’attuale maggioranza e contro il Sindaco Luca Di Fiori sono scaturiti a seguito di suoi dettagliati esposti). Il Consigliere Fanco, infatti, ha preferito abbandonare le cariche, gli incarichi ed il potere conferitogli, per denunciare tutto ciò che ha ritenuto non trasparente, illegale e di esclusivo interesse dei cittadini di Ardea e del loro territorio, collaborando e diventando il punto di riferimento di opposizione, di Liste Civiche e Partiti, sia di destra che di sinistra, perché la trasparenza, la legalità e gli interessi di un popolo non Adolfo Biamonte Consiglieri comunali, è il Rag. Alessio Addezi la cui nomina terminerà a completamento della Lista, composta da 24 candidati a Consigliere comunale, la quale nomina potrà essere confermata o variata con altro rappresentante, a seguito di una elezione democratica alla quale votazione parteciperanno tutti e 24 i candidati. Nella nostra Lista Civica, i Consiglieri comunali eletti, dimettendosi, avranno la ceretzza di di essere nominati Assessori con la durata dell’intera legislatura, consentendo così ai primi dei non eletti di ricoprire la carica di Consiglieri comunali, in caso di mancate dimissioni dei Consiglieri eletti, i nominativi degli Assessori che la Lista consegnerà al Sindaco da nominare saranno i primi della Lista dei non eletti. Nel nostro Statuto, al fine di coinvolgere tutti candidati e tutelare gli eletti, sarà obbligatorio, prima di ogni Consiglio comunale o Giunta, convocare una riunione di Lista, dove tutti e 24 i facenti parte discuteranno ed approfondiranno, con leggi e regolamenti la materia da trattare; verificheranno la legittimità, la legalità e l’esclusivo interesse dei cittadini di Ardea e del loro territorio, dopo di chè si Presentata venerdì 3 marzo la futura illuminazione nel territorio rutulo. La ditta aggiudicataria dell’appalto per 20 anni è la società Hera Luce. Di Fiori: “Con Hera Luce per migliorare sicurezza e qualità della vita” Per la prima volta ad Ardea si è presentato pubblicamente il piano energetico per la pubblica illuminazione Di Fiori: ” Con Hera Luce per migliorare sicurezza e qualità vita, domani presentazione progetto ” Il 3 marzo, alle ore 18, nella sala consiliare Sandro Pertini del Comune di Ardea c’è stata la presentazione del piano di efficientamento energetico per la pubblica illuminazione. Per la società Hera Luce erano presenti, tra gli altri, gli ingegneri Stefano Amadori, responsabile dei rapporti con le amministrazioni e Matteo Seraceni, responsabile ingegneria che hanno illustrato le novità previste. “E’ un momento importante perché si presenta il percorso di efficientamento energetico del territorio – ha spiegato il sindaco di Ardea Luca Di Fiori – E’ la prima volta che ciò avviene ad Ardea. Passiamo a un piano organico e complessivo di tutto il Comune: contiamo in una partnership forte con Hera Luce per migliorare la sicurezza e il livello di qualità della vita sul territorio”. L’appalto è per 20 anni e riguarda la sostituzione delle lampade e plafoniere di ultima generazione, eventuale sostituzione dei pali mancanti o ammalo rati, e la messa a norma dell’intero impianto. Nell’attuale convenzione non fanno parte installazione nuovi impianti di pubblica illuminazione. Verranno installate ben sette telecamere per la sorveglianza del territorio. Eventuali nuove palificazioni di pubblica illuminazione se richieste verranno pagate al di fuori di questa ventennale convenzione Luigi Centore deciderà, all’unanimità od a maggioranza, la dichiarazione e l’esito del voto favorevole o contrario dei rappresentanti in Consiglio comunale e/o in Giunta. Verrà costituito un Direttivo, formato da 5 membri, dove decideranno all’unanimità o a maggioranza le scelte politiche da adottare. Verrà costituita una Commissione Disciplinare, formata da 5 membri che decideranno le azioni da intraprendere in caso di comportamenti scorretti dei componenti la Lista, eletti e non eletti, non conformi ai valori ed agli obiettivi condivisi a priori dai 24 candidati. La durata del Direttivo e della Commissione Disciplinare avrà la durata di anni 1 ed i componenti saranno sorteggiati fra i 24 candidati che si avvicenderanno, in modo da dare la possibilità, nell’arco temporale della legislatura, la partecipazione di tutti e 24 i candidati, così da rendere possibile la massima partecipazione in tutte le azioni politiche, fino a ricoprire cariche apicali e decisionali. Abbiamo adottato il motto militare “NESSUNO RIMARRA’ INDIETRO” , perchè tutti e 3 i nostri fondatori candidati a Consigliere comunale, oltre ad essere imprenditori affermati ad Ardea, dove vivono con le loro famiglie ed hanno le attività lavorative, hanno assorbito una rigida educazione militare (Luca Fanco è un ex Battaglione San Marco, Adolfo Biamonte un ex Carabiniere ed Alessio Addezi un ex Ufficiale Militare della Marina) basata sul rispetto, sulla trasparenza, sull’affi- dabilità al servizio ed in aiuto dei più deboli difendendoli da soprusi e violenze. Quanto al Dott. Ing. Mauro Porcelli, ha diretto importanti uffici ed Enti pubblici, senza riportare condanne per attività correttive o similari. Il Dott. Ing. Mauro Porcelli ha dimostrato negli Alessio Addezi anni, elevata professionalità e competenza nell’ambito della Pubblica Amministrazione, tanto da ottenere importanti incarichi anche dagli ultimi Governi nazionali. Abbiamo assistito in questi anni il declino politico di Liste e Partiti, perché una volta concluse le elezioni hanno abbandonato ed ignorato i non eletti. La nostra Lista Civica invece, per tutta la durata della Legislatura, garantirà a tutti e 24 i candidati, oltre di far parte integrante e decisionale di ogni progetto politico, la loro rappresentanza e la loro difesa incondizionata da parte di tutti i candidati eletti nei termini di legge. Chiunque fosse interessato ad aderire alla nostra Lista Civica per candidarsi alle prossime elezioni comunali di Ardea o semplicemente chiedere ulteriori delucidazioni, può contattare telefonicamente: Mauro Porcelli Cell. 320 1524035 Luca Fanco Cell. 338 7967979 Adolfo Biamonte Cell. 324 0842555 Alessio Addezi Cell. 393 0316149 Deliberato accordo tra Pomezia, Ardea e Città Metropolitana per l’ampliamento e messa in sicurezza di via di Valle Caia La Città Metropolitana di Roma Capitale ha deliberato l’accordo di programma tra l’Ente e i Comuni di Pomezia e Ardea per l’ampliamento e la messa in sicurezza di via di Valle Caia. Il progetto, del valore di circa 20 milioni di euro finanziati da RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e destinati al Comune di Pomezia, nasce per potenziare il trasporto commerciale in ingresso e uscita dalla Città, nodo produttivo strategico per l’area metropolitana. Indispensabile è stato l’apporto del presidente del consiglio comunale di Ardea, presidente della commissione trasparenza e verifica atti della città metropolitana, consigliere della città metropolitana Massimiliano Giordani nella foto. L.C. 9 - 23 MARZO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 37 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 38 CISTERNA L’istituto comprensivo Alfonso Volpi di Cisterna fa un balzo in avanti verso il futuro della didattica attraverso la creazione di due nuove aule 3.0. Ieri pomeriggio, nel plesso di primaria di secondo grado in via Oberdan, sono stati inaugurati due spazi definiti “ad alta flessibilità didattica” che trasformano la classe tradizionale in un laboratorio attivo di ricerca. Realizzate grazie ai fondi strutturali europei PON 2014/2020, le nuove aule rivoluzionano l’organizzazione dello spazio fisico puntando su arredi funzionali, sull’uso delle nuove tecnologie della comunicazione, sull’applicazione di metodologie innovative basate sul dialogo e sulla collaborazione tra insegnanti e studenti. Il progetto è stato realizzato da un team composto dai docenti Virgina Vuerich, Daniela Padula e Maria Valle con il coordinamento della dirigente scolastica dell’I.C. Volpi, Nunzia Malizia e del direttore dei servizi generali e amministrativi Emilia Giordano.L’intervento è consistito nella 9 - 23 MARZO 2017 Scuola, l’I.C. Volpi inaugura due nuove aule 3.0 Inaugurate una sala videoconferenze ed un polifunzionale con i fondi europei ristrutturazione e valorizzazione di due aule esistenti: una è ora una moderna sala polifunzionale con postazioni dotate di pc, una lavagna con video proiettore interattivo (LIM) e la dotazione di banchi a trapezio per lavori di gruppo, superando così la con- sueta metodologia della lezione frontale in favore del gruppo di lavoro e della condivisione; la seconda stanza invece è stata trasformata in un’aula videoconferenze, dotata di webcam HD di ultima generazione, di una LIM e di una document camera per la digitalizzazione e riproduzione istantanea di oggetti fisici. Le nuove aule 3.0 sono a disposizione degli alunni anche per attività non strettamente didattiche come gemellaggi e scambi culturali.Il finanziamento complessivo è pari a 26mila euro. Inoltre, ogni plesso dell’istituto comprensivo Volpi è stato dotato di una webcam HD consentendo video conferenze tra le diverse sedi. A tutto ciò si aggiungono 30 tablet in dotazione della scuola grazie al progetto Classe 2.0 finanziato dal MIUR e il collegamento wifi in tutti i plessi dell’istituto comprensivo grazie ad un precedente bando europeo finanziato per 18.500 euro. “La scuola Volpi è protesa verso un modello scolastico all’avanguardia - commenta la dirigente scolastica Malizia - capace di formare i suoi alunni verso l’uso delle più moderne tecnologie per l’attività di ricerca scolastica ed extrascolastica. Il grande impegno da parte della scuola è quella di reperire fondi attraverso progetti europei ai quali ricorre- remo anche nel prossimo futuro per garantire nuovi laboratori, l’opportunità di sperimentare nuove metodologie di apprendimento, garantire una migliore offerta formativa”. “Complimenti all’istituto comprensivo Volpi - dichiara l’assessore ala Pubblica Istruzione, Claudio Chinatti - che con intraprendenza e competenza si mette in gioco per progettare ed innovare conseguendo risultati eccellenti. Frutto di un attento studio dei bandi europei, di progettazioni vincenti nella competizione con gli altri istituti di tutta Italia, nonché di un considerevole carico di lavoro e responsabilità dal punto di vista tecnico e amministrativo che si aggiungono a quello già di per sé impegnativo dell’insegnamento”. “#CaetaNET, a spasso con Gelasio Caetani” e accreditamento del Palazzo cinquecentesco tra le dimore storiche del Lazio: l’amministrazione punta sui progetti per la valorizzazione del patrimonio culturale artirà da Cisterna il percorso storico turistico e monumentale nei borghi dei Caetani. Il Comune di Cisterna ha elaborato, deliberato e presentato alla Regione Lazio il progetto “#CaetaNET, a spasso con Gelasio Caetani”, una nuova proposta di itinerario che vuole unire patrimonio storico-culturale-paesaggistico locale alle moderne tecnologie per attrarre visitatori e stimolare il settore del turismo. Attraverso una originale proposta di rete dei borghi del Casato Caetani presenti sul territorio, il Comune di Cisterna dunque è in lizza con gli altri partecipanti al bando regionale per la valorizzazione e promozione turistica dei Borghi del Lazio e un finanziamento massimo di 50mila euro. Si tratta di un tour che partendo da Palazzo Caetani, con le sue grotte, gli affreschi, il museo del buttero e prossimamente quello archeologico, toccherà il Giardino di Ninfa e Pantanello, il Castello di Sermoneta, il Villaggio di Fogliano con una serie di ulteriori attrattive come l’area archeo- logica di Tres Tabernae, il Filetto con i butteri, la Tenuta di Torrecchia Vecchia. Tutti i siti saranno mappati e segnalati attraverso l’installazione di segnaletica intelligente con QR Code e App tramite i quali sarà possibile consultare una guida multimediale, con cenni storico-artistici, galleria fotografica e video, audioguida, informazioni sull’offerta ricettiva locale (ristoranti, agriturismi, b&b, hotel, cantine vinicole e aziende agricole), percorsi per ragazzi e anziani, oltre a sportelli turistici ed altro. Ad accompagnare i visitatori sarà nientemeno che Gelasio Caetani, uno degli ultimi discendenti della nobile famiglia, cultore degli aspetti storici e culturali del Casato, la cui immagine verrà riprodotta sotto forma di fumetto diventando il personaggio narrante lungo tutto il viaggio. Partner di “#CaetaNET, a spasso con Gelasio” sono la Fondazione Roffredo Caetani, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio, il Parco Nazionale del Circeo, la Fondazione Torrecchia Vecchia, lo Skylab Studios, l’ENEF, la Karibù, la Provincia di Latina, l’Archeoclub di Cisterna, la Pro Loco. Un progetto che, unitamente alla richiesta di accreditamento di Palazzo Caetani all’interno della rete regionale delle dimore storiche, mira ad intercettare gli esistenti flussi turistici di Ninfa e Castello di Sermoneta, e crearne di nuovi valorizzando la presenza dello scalo ferroviario Roma-Napoli e una proposta turistica nuova, organica ed organizzata. “Puntiamo sullo studio e la partecipazione ai bandi regionali e per questo ringrazio lo staff di tecnici comunali che ci supporta attivamente - commenta il consigliere delegato a Cultura, Sport e Spettacolo, Pier Luigi Di Cori -. L’obiettivo è quello di intercettare fondi per investimenti destinati alla valorizzazione del patrimonio culturale di Cisterna. E’ un lavoro specifico fatto di ricerca, tempo e passione che portiamo avanti da molto ed ora comincia finalmente a dare i frutti sperati”. IL GIORNALE DEL LAZIO 9 - 23 MARZO 2017 pagina 39 Il Sindaco Fucci: “Buco nell’acqua della Regione Lazio” POMEZIA Immobili di via Almirante e via Romualdi, tutto regolare Fin da quanto venne posta la prima pietra, non c’è pace per gli immobili di via Almirante e via Romualdi. Infatti già ci fu chi contestò duramente il nome assegnato alle due strade, ossia la giunta guidata dall’allora sindaco Stefano Zappalà. In tempi più frequenti le polemiche erano divampate su presunte irregolarità negli edifici. Quindi un Commissario ad acta era stato nominato dalla Regione Lazio per fare chiarezza sul caso. Si mirava alla “verifica delle possibili irregolarità rinvenibili nei locali sottotetto, non adeguatamente accertate dal Comune di Pomezia, nonostante i ripetuti solleciti regionali”. La conclusione è stata che “non risultano presenti modifiche strutturali o di modifica di destinazione d’uso al piano 7° sottotetto” e di conseguenza “si ritiene non dover emanare provvedimenti repressivi”. Esulta l’attuale sindaco Fucci: “Avevamo ragione e que- sti provvedimenti lo dimostrano – ha detto il primo cittadino – Sulla nomina del Commissario ad acta da parte della Regione Lazio, che abbiamo sempre ritenuto illegittima e basata su falsi presupposti, anche perché avente origine da segnalazioni completamente infondate, abbiamo fatto ricorso al TAR a dicembre 2016. Il Commissario ha fatto le sue verifiche e non ha rinvenuto irregolarità da parte del Comune di Pomezia”. Fucci parla senza mezzi termini di “Un buco nell’acqua per la Regione” ed aggiunge: “Rimane il fatto che i responsabili dei permessi a costruire rilasciati tra il 2006 e il 2007, su cui pesava un procedimento penale, sono rimasti impuniti grazie alla prescrizione. Il procedimento amministrativo rimasto in piedi a carico del Comune di Pomezia è stato affrontato dalla nostra Amministrazione mettendo al primo posto l’interesse di quei concit- tadini che negli anni hanno acquistato le abitazioni ignari della gestione scellerata fatta dalla vecchia politica e dalle cooperative coinvolte. Il Comune, - ha proseguito Fucci - come richiesto dal Tribunale di Velletri, ha proceduto all’accertamento di eventuali abusi edilizi, riscontrando che i famigerati due piani in più delle palazzine non costituivano variante, non comportando un aumento di cubatura. A quel punto abbiamo ristabilito una situazione di regolarità, a tutela dei residenti, ponendo ancora una volta rimedio ai gravi errori del passato. Ma la Regione Lazio ha continuato il suo attacco politico contro Pomezia nominando un Commissario ad acta e facendo un clamoroso e colpevole autogol”. Fosca Colli [email protected] CRONACHE POMETINE Novità per le ingiunzioni di pagamento per i tributi locali (a cura di Fosca Colli) Abbattere le salate sanzioni? Da oggi si può! ECCELLENZE DEL TERRITORIO, GRUPPO ERREBIAN Gli stabilimenti pometini del gruppo Errebian, società di servizi e logistica leader nei prodotti per l’ufficio, da anni promotrice dell’ecosostenibilità sono una delle eccellenze del territorio pometino. Per vedere da vicino tale importante realtà, il sindaco Fabio Fucci e l’assessore Lorenzo Sbizzera hanno visitato il sito produttivo. Nata nel 1968, Errebian sbarcò a Pomezia nel 1998 in via dell’Informatica e in via Angelini, dove sono oggi impiegati 178 dipendenti e 80 lavoratori esterni. Ad accogliere il Sindaco il Presidente Rese, il vice Presidente Masciola, l’Amministratore Delegato Micozzi e il Responsabile Amministrativo Aiello. AMPLIAMENTO DELLA RETE IDRICA, NUOVO CANTIERE Proseguono i lavori per l’estensione della rete idrica comunale. Dopo via Castagnetta, via Laurentina e Martin Pescatore Basso, ora è la volta del quartiere Monte D’Oro. L’intento è quello di portare acqua potabile ai residenti anche di questo spicchio di territorio. Ma si mira a coprire entro un anno o poco più tutta l’area pometina: “Fornire i servizi essenziali alla cittadinanza è da sempre un obiettivo della nostra Amministrazione. – ha detto il Sindaco Fabio Fucci – I lavori per l’estensione della rete idrica procedono e l’accordo raggiunto dall’Ente con Edison e Acea Ato2 ci consentirà di intervenire anche sulla rete fognaria a Torvaianica Alta, via Carlo Poma, Campo Jemini e via Fellini”. AREA PER DOG ZONE IN VIA CATULLO Anche i nostri fedeli amici a 4 zampe hanno bisogno di servizi pensati per le loro esigenze sia fisiche sia fisiologiche. A breve avranno un’area Dog Zone tutta per loro in via Catullo. Qui stanno, infatti, proseguendo i lavori di riqualificazione dell’area verde. Il progetto, che prevedeva inizialmente il rifacimento della pavimentazione, la ricostruzione dell’area destinata allo sgambamento dei cani, il miglioramento e l’implementazione dell’area giochi con pavimentazione antitrauma in gomma, la realizzazione di una fontanella dell’acqua, l’installazione di arredi (panchine e cestini), il rifacimento del tappeto erboso e nuove piantumazioni, è stato ampliato. SICUREZZA PER LA SCUOLA DI SANTA PALOMBA Partiti i lavori di recupero e messa in sicurezza del complesso scolastico di Santa Palomba in via Ardeatina che ospita la scuola dell’infanzia e la scuola primaria dell’Istituto comprensivo Fabrizio De Andrè. L’intervento, finanziato con fondi comunali per un valore di circa 35mila euro, prevede la sistemazione del giardino esterno con l’installazione di nuovi giochi per i bambini e l’impermeabilizzazione della copertura. A dare il via ai lavori il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci che ha incontrato tutti gli studenti della del plesso scolastico. Suonano al campanello e si presenta il postino o un messo con una salatissima ingiunzione per tributi locali mai pagati. Che fare? Da oggi è possibile richiedere la definizione agevolata delle tasse non versate al Comune ottenendo l’abbattimento delle sanzioni per tutte le ingiunzioni fiscali emesse lo scorso 31 dicembre. Comunque il tempo corre. Infatti si dovrà presentare apposita richiesta entro il prossimo 15 aprile, come previsto dal Regolamento (Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 31/01/2017) circa un cittadino che risulti moroso il quale dovrà in ogni caso utilizzare il preposto Modulo scaricabile dal sito del Comune. L’istanza deve contenere la manifestazione della volontà di avvalersi della definizione agevolata e tutti i dati identificativi del soggetto (cognome, nome o ragione sociale, data e luogo di nascita, residenza e domicilio fiscale o, in caso di società, di costituzione e sede legale), i dati identificativi del provvedimento o dei provvedimenti di ingiunzione oggetto dell’istanza, l’eventuale richiesta di rateizzazione dell’importo dovuto. Sul modulo di dovrà indicare anche il numero di rate nel quale intende effettuare il pagamento, di cui l’ultima in scadenza non oltre il limite massimo del 30 settembre 2018, nonché l’eventuale pendenza di giudizi aventi ad oggetto i debiti cui si riferisce l’istanza, assumendo l’impegno a rinunciare agli stessi, a non attivarne di nuovi o ad accettare la rinuncia, con compensazione delle spese di lite. Per sapere se la richiesta sia stata accolta o meno si dovrà attendere il 15 giugno prossimo. In caso di diniego, l’Ente locale indicherà i motivi del rifiuto. Fosca Colli [email protected] IL GIORNALE DEL LAZIO Il quindicinale che puoi leggere e sfogliare con un clic interamente sul sito: www.giornaledellazio.it Per la pubblicità sul Il Giornale del Lazio Tel. 06.9275019 335.8059019 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 40 SPORT 9 - 23 MARZO 2017 Continua la serie positiva dell’Aprilia Continua la serie positiva dell’Aprilia tra le mura amiche del “Quinto Ricci”, dove ha avuto ragione anche del San Cesareo per 1-0. Una sfida totalmente di marca bianco-celeste nel primo tempo. Già al 3’, infatti le rondinelle vanno vicine al vantaggio, con un colpo di testa ravvicinato di Casimirri che finisce di poco alto. Al 25’ il momento chiave. Bussi aggira Ciampini ed entra so non arrivano palloni pericolosi. L’Aprilia decide di giocare di rimessa, ma più di una volta l’ultimo passaggio viene intercettato dai difensori ospiti, lasciati ormai soli nell’uno contro uno dai compagni tutti riversati in avanti. Al 37’ Casimirri ci prova su punizione, con la palla che esce di un soffio alla sinistra di Di Mario. Il quale, al 40’, rischia di combinare un bel guaio su un’altra conclusione da lontano in area, il difensore avversario scivola a terra e toglie con la mano il possesso all’attaccante apriliano. Il quale va sul dischetto per siglare il gol che decide il match. Le rondinelle continuano a mantenere il possesso, concedendo agli avversari poco o nulla. L’unico brivido portato dal San Cesareo arriva al 35’, con un colpo di testa del subentrato Fortuna che finisce sopra la traversa, anche se di poco. Nella fase iniziale della ripresa sono ancora i bianco-celesti a tenere il pallino del gioco. Al minuto 11 bella discesa di Casimirri a destra, il centro basso dell’attaccante arriva sul dischetto dove Bencivenga prova la conclusione di prima. Purtroppo, però, la palla finisce alta. Con il passare dei minuti gli ospiti aumentano la pressione per arrivare ad agguantare il pareggio, ma dalle parti di Caru- di Casimirri. Ma, per sua fortuna, la sfera finisce in angolo. Le rondinelle mantengono dunque il secondo posto agguantato sette giorni fa. La classifica, là in cima, si accorcia sempre di più, ma è ancora presto per poter sognare altri obiettivi. Già così il campionato dei ragazzi di mister Venturi è ottimo. APRILIA (4-3-3): Caruso; Montella, Sossai, Incitti, Bencivenga; Maola, Cioè, Zeccolella (34’ s.t. Fortunato); Casimirri (45’ s.t. Benvenuti), Bussi, Scibilia (40’ p.t. Monteforte). A disp.: Ceraldi, Tshimanga, Tassinari, Bispuri. All.: Venturi SAN CESAREO (3-5-2): Di Mario; Menicucci, Giordano P., Ciampini; Ciampi (18’ s.t. Lo Schiavo), Valentini, Gallinucci, Provaroni, Alongi; Pieragostini (29’ p.t. Fortuna), Giordano G. (18’ s.t. Milano). A disp.: Msco- li, Olivieri, Fondi, Cesaretti. All.: Antonucci Arbitro: Colelli di Ostia Lido Marcatori: 25’ p.t. Bussi su rigore Note: Spettatori: 100. Espulsi: nessuno. Ammoniti: Cioè, Scibilia; Giordano G., Ciampini, Ciampi, Giordano P. Angoli: 3 0. Recuperi: 4’ p.t.; 5’ s.t. INTERVISTE ALLENATORI: Mauro Venturi (All. Aprilia): «Di questa partita avevamo studiato tutte le possibili insidie, che siamo riusciti ad affrontare nel migliore dei modi. Sapevamo che andavamo ad affrontare una squadra giovane e ben messa in campo, soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva. Siamo riusciti a sbloccare il risultato su calcio di rigore per poi costruire altre occasioni per chiudere definitivamente la gara. Purtroppo, però, non siamo riusciti a sfruttarle. Di contro, va detto che non abbiamo mai con- condurre un campionato di vertice c’è una crescita generale. Anche dal punto di vista della personalità. Non dobbiamo fermarci proprio adesso, contando anche che domenica ci attende un derby difficilissimo». cesso al San Cesareo l’opportunità di agganciarci. Dobbiamo puntare a migliorare ancora: ciò significa eliminare ogni tipo di errore, qualsiasi sia la situazione in cui ci troviamo. C’è da dire che i ragazzi hanno lottato fino al 90’. Queste vittorie servono ad unire ancora di più il gruppo. Quando si apre la prospettiva di Cresce l’attesa in vista della seconda edizione del “Trofeo Carano Garibaldi Città di Aprilia” La macchina organizzativa si è messa in moto. E da adesso in poi crescerà l’attesa in vista della seconda edizione del “Trofeo Carano Garibaldi Città di Aprilia”, vale a dire la gara ciclistica riservata alla categoria Juniores e sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana, che andrà in scena domenica 19 marzo alle ore 14. La manifestazione, organizzata dalla società sportiva Pedale Apriliano presieduta da Massimo Saurini che, come noto, è anche il presidente della FCI provinciale, vedrà al via circa 140 atleti provenienti da tutta Italia per non mancare alla gara d’esordio della stagione 2017 che si terrà sull’ormai storico circuito dei 5 archi, da percorrere 6 volte per un totale di 92 km con partenza e arrivo, in località Carano Garibaldi, all’altezza del Bar Trattoria Carano Garibaldi di Fabrizio Domenichini. Grazie al successo ottenuto nel 2016, che ha visto la gara apriliana diventare già dalla prima edizione una delle manifestazioni sportive più interessanti del panorama nazionale, lo stesso Saurini è convinto che «Anche la seconda edizione sarà un successo come la prima edizione - annuncia -. Non chiedo assolutamente di meglio, stiamo lavorando per far sì che tutto vada nel migliore dei modi. Il nostro intento è anche quello di rilanciare turisticamente una località di Aprilia, “Carano”, che ha fatto la storia della nostra città. Ringrazio di cuore per queste prime fasi organizzative la Protezione Civile Alfa, presieduta da Roberto Cotterli, e in particolar modo l’amministrazione comunale di Aprilia, a partire dal sindaco Antonio Terra e dal delegato allo Sport Pasquale De Maio, per la collaborazione» nella foto Massimo Saurini Antonio Antonucci (All. San Cesareo): «Siamo venuti qui con tre titolari indisponibili, però abbiamo fatto una buona partita. Non sapevo se saremmo riusciti a gestire il gioco come siamo soliti fare. In realtà, anche contro un avversario di questo calibro, abbiamo fatto la nostra partita. Avendo poche individualità di spicco la nostra forza è il gioco di squadra. Purtroppo abbiamo perso Pieragostini che, pur essendo un ’98, finora ci ha garantito già 6 gol. Credo che il suo infortunio sia piuttosto grave. Abbiamo abortito con l’ultimo passaggio sbagliato delle situazioni importanti. Anche se magari poi il loro portiere avrebbe compiuto delle ottime parate. Ci sono mancati anche dei cross precisi. Peccato. La corsa alla salvezza continua, anche se l’infortunio di Pieragostini, l’unico centravanti che ci è rimasto, mi rattrista non poco. Sarò costretto a cercare soluzioni diverse per sopperire alla sua assenza. Pensavo che la sfortuna si fosse già accanita abbastanza, contando gli episodi accaduti nelle ultime sfide. Invece ci ha riservato anche questa ulteriore tegola» FOTO. Giorgio Ricci Matteo Landi vince due medaglie nel doppio appuntamento di gare nazionali del pentathlon Si è concluso il doppio appuntamento di gare nazionali del pentathlon Aprilia acqua & sapone dove a centrare il podio nella giornata di sabato 25 febbraio è stato Matteo Landi che vince due medaglie argento una su due prove ( nuoto corsa) ed una su tre prove (nuoto corsa e tiro laser da 10 metri) nella categoria esordienti A del trofeo nazionale disputato a Roma. Domenica 26 con una strabiliante prestazione schermistica nel campionato Italiano assoluto di scherma sempre a Roma Carlo Zanna conquista l’argento ed il secondo posto del podio dietro solo di due stoccate al vincitore Matteo Cicinelli (Carabinieri). Dirigenti tecnici e sponsor si ritengono soddisfatti dei risultati pronti ad affrontare i prossimi impegni sportivi agonistici di marzo. Matteo Landi 9 - 23 MARZO 2017 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 41 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 42 SIGNORA ITALIANA seria, affidabile e con esperienza cerca lavoro ad ore, per assistenza anziani diurno o notturno, spesa e terapie. Tel. 3383051542 NETTUNO PRIVATO VENDE APPARTAMENTO composto da: 3 stanze, cucina, bagno, attico al 6°piano mq.80 di terrazzo, garage. A 10 mt. dalla spiaggia Tel. 334/8960298 F I N E S T R I N O L AT E R A L E c o n guida per auto Smart vendo euro 15,00 Tel. 347/8960870 BATTERIA PER Macbook Pro 15” vendo a euro 40,00 Tel. 347/8960870 ZAINO per scuola della “Sirenetta” vendo euro 15,00 Tel. 347/8960870 TANICHE da 20 litri euro 8,00 Tel. 347/8960870 RAGAZZA cerca lavoro come pulizie (prezzi modici), assistenza anziani, baby sitter, commessa, max serieta’, zone Aprilia, Anzio, Nettuno, Tel. 06/9803317 ITALIANO DISOCCUPATO di 55 anni, referenziato, serio ed affidabile, offro la mia collaborazione come maggiordomo-badante per una persona anziana. 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