IMALSHA KURUKULASURIYA

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IMALSHA KURUKULASURIYA
TIROCINIO
2009/2010
IMALSHA KURUKULASURIYA
FRANCIA- LOURDES
ASSOCIAZIONE OFTAL DI MILANO
PERIODO: DAL 5 APRIL E AL 11 APRILE
TUTOR SCOLASTICO : PROF. ESPOSITO CORCIONE
RAFFAELLA
INDICE
1. PREMESSA
2. LA STORIA DI LOURDES:
· L‛apparizioni
· I segni di Lourdes
· I Miracoli di Lourdes
3. CHE COS‛E‛ L‛OFTAL
4. IL PROGRAMMA DELLE ATTIVITA‛
5. LA PRIMA ATTIVITA‛
6. LA SECONDA ATTIVITA‛
7. LA MIA ESPERIENZA PERSONALE
PREMESSA
La mia esperienza di tirocinio a lourdes ha avuto inizio il 5 aprile 2010 e si è conclusa il
11 dello stesso mese. In questo periodo ho svolto un‛attività di assistenza ai pellegrini
sia durante il viaggio sul treno che durante il soggiorno, presso l‛associazione (OFTAL).
LA STORIA DI LOURDES
Lourdes è un comune francese di 15.254 abitanti situato nel dipartimento degli Alti
Pirenei, nella regione del Midi-Pirenei. Attraversato dal fiume Gave de Pau, fa parte
del territorio dell'Occitania. Si trova nell'area linguistica
del dialetto guascone, variante dell'occitano.A partire dal
1858 il comune di Lourdes ha assunto notorietà mondiale
a seguito delle apparizioni mariane riferite dalla giovane
contadina Bernadette Soubirous.
Secondo quanto riferito dalla stessa Bernadette, l'11
febbraio 1858, appena quattordicenne, mentre assieme
ad una sorella e ad alcune amiche raccoglieva legna da
ardere in un boschetto vicino alla grotta di Massabielle
(poco fuori Lourdes), Bernadette ebbe la prima visione di
ciò che descrisse come "una piccola signora giovane" in
piedi in una nicchia della roccia. Bernadette affermò che
la "bellissima signora" le aveva chiesto di tornare alla grotta ogni giorno per quindici
giorni e riferì anche che la signora vestiva un velo bianco, una cinta blu e una rosa
dorata su ogni piede e teneva nelle mani un Rosario. La storia di Bernadette creò
scompiglio tra gli abitanti della cittadina, che erano divisi sulla convinzione che la
ragazza dicesse, o no, la verità. Presto un grande numero di persone la seguivano
quotidianamente nel suo percorso, alcuni per curiosità, altri che credevano
fermamente di assistere ad un miracolo.
Le apparizioni e i messaggi:
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11 FEBBRAIO: prima apparizione. La Signora recita il Rosario; Bernadette si
unisce a lei. Al termine della preghiera, la Signora svanisce.
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14 FEBBRAIO: seconda apparizione
18 FEBBRAIO: terza apparizione. Per la prima volta la Signora rivolge la parola
a Bernadette e le chiede di ritornare alla grotta per i successivi quindici giorni.
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19 FEBBRAIO:quarta apparizione,Bernardetta è accompagnata da mamma
Louise,da zia Bernarda e da altre cinque o sei persone.
20 FEBBRAIO:quinta apparizione, l‛apparizione insegno una preghiera a
Bernardetta.
21 FEBBRAIO: sesta apparizione. La voce
si è sparsa e Bernadette viene seguita alla
grotta da circa cento persone. Nelle
apparizioni successive la folla cresce, alla
quindicesima saranno circa ottomila. Al
termine Bernadette è interrogata dalla
polizia.
23 FEBBRAIO: settima apparizione
24 FEBBRAIO: ottava aparizione, vi è
presente sempre più testimoni.
25 FEBBRAIO: nona apparizione. Su
richiesta della Signora, Bernadette scava
con le mani nel terreno e trova una
sorgente d'acqua.
27 FEBBRAIO: decima apparizione, all
presenza di molta gente Bernardetta
bacerà la terra.7
28 FEBBRARIO: undicesima
apparizione,Bernatdetta compie gesti penitenziali.
1 MARZO: dodicesima apparizione. Si verifica il primo presunto miracolo: una
donna di nome Caterina Latapie immerge il suo braccio paralizzato nell'acqua
della fonte, e riacquista la mobilità dell'arto.
2 MARZO : tredicesima apparizione
3 MARZO: quattordicesima apparizione
4 MARZO:quindicesima apparizione,
25 MARZO: sedicesima apparizione. Finalmente la Signora, che fino ad ora non
aveva voluto dire il proprio nome, risponde alla domanda con queste parole
pronunciate in dialetto guascone, l'unica lingua che Bernadette comprendeva:
« Io sono l'Immacolata Concezione »
7 APRILE: diciassettesima apparizione
16 LUGLIO: diciottesima e ultima apparizione. La polizia ha chiuso l'area della
grotta con un'inferriata per vietarne l'accesso; Bernadette si reca allora sulla
sponda opposta del Gave. Dichiara tuttavia di aver visto la Signora vicina come
le altre volte, come se fosse stata davanti alla grotta.
A Lourdes sono rimasti alcuni segni per richiamare messaggi e significati delle
apparizioni. Questi segni sono:
LA GROTTA è il primo segno. La roccia dà senso della radicalità, della tenacia, con cui
accogliere ciò che Lourdes insegna.
Prima delle apparizioni era una “grotta “ abbandonata, l‛ultima delle tante grotte che
cospargono la montagna delle spelonche. Era ricettacolo di rifiuti e luogo dove stavano
i maiali di proprietà della Municipalità di Lourdes. Lougo anche fagnoso, per le acque
del fiume che nelle piene la raggiungevano.
La presenza della vergine ha trasformato la grotta in un luogo sacro, ma la sua
premura materna conduce, chi ascolta, a incontrare suo Figlio Gesù.
L‛ACQUA. Vi è un grande significato nella volontà della Vergine che ha fatto scoprire
a Bernardetta la sorgente, allora sotterranea. E la sorgente, che allora continua a
sorgere, ha aquistato per Lourdes una grande importanza. Può
essere anche mezzo per qualche guargione miracolosa, e
precchie sono state la guarigioni a seguito dell‛immersione in
quell‛acqua. Ma quell‛acqua è soprattutto segno di
puruficazione. L‛acqua pulisce, purifica, e fu fatta scoprire in
contesto di penitenza per i peccatori. La Vergine disse
“lavatevi”, dando significato diretto al purificarsi. L‛acqua è perciò segno di
purificazione iniziale della nostra vita.
L‛immersione, che oggi è possibile nelle piscine che stanno al di là della grotta, è un
forte e sentito richiamo all‛immersione nel fonte battesimale. Anche il semplice
lavarsi mani e volto, come fece Bernardetta, suggerisce la primordialità dell‛elemento
dell‛acqua.
LA LUCE. È richiamata dalle tante fiammelle delle candele che si accendono attorno
alla grotta e che si portano nella suggestiva processione serale. Dalla terza
apparizione in poi Bernardetta si recò sempre alla grotta con una candela. La
fiammella della candela è simbolo di “fuoco”. Emana luce ed è segno della Fede che
ogni credente deve essere viva. È segno di quella “Luce di Cristo” che fu affidata al
papà nel nostro Battesimo. La fiammella emana anche calore, riscalda, e diventa segno
di quel calore del cuore che è l‛amore. .
I MIRACOLATI DI LOURDES “Il secondo miracolato italiano di Lourdes fu un agricoltore di Casale Monferrato, Evasio Canora. Nel 1949 aveva 36 anni, era sposato e padre di cinque figli. Improvvisamente accusò un malessere generale, astenia, inappetenza, febbre. Ricoverato in ospedale, i medici trovarono che era stato colpito dal morbo di Hodgkin (linfogranuloma maligno). Vari esami istologici, ripetuti in diversi ospedali, confermarono la diagnosi. Si trattava di una malattia fulminante, con nessuna possibilità di guarigione. Dopo un anno di tentativi di cura, venne dimesso perché potesse morire in famiglia. Chiese di andare a Lourdes. Fece il viaggio nel gennaio 1950, in condizioni disperate. Appena arrivato al santuario fu accompagnato in carrozzella alla piscina. Immerso nell'acqua, si sentì subito bene e tornò in albergo camminando senza alcun aiuto. Per il resto della sua permanenza a Lourdes fece il barelliere. Una guarigione strepitosa, la sua, immediata, totale. Il miracolo venne confermato il 31 maggio 1955. Ma dopo due anni, il destino si accanì contro di lui ed Evasio perse la vita. Non per malattia: mentre lavorava nei campi, rimase schiacciato dal trattore.” La terza persona italiana miracolata a Lourdes si chiama Elisa Aloi. “Ha 72 anni e vive a Messina con il marito Giuseppe. All'età di 17 anni fu colpita da tubercolosi osteo‐articolare, con focolai diffusi in tutto il corpo che provocavano numerose fistole suppurative. Furono tentate cure, ricoveri vari. Infine venne ingessata e rimase in quelle condizioni, immobile a letto, per undici anni. Nel 1957 fece un primo viaggio a Lourdes ma non accadde niente. Volle tornare nel '58 e ottenne la grazia. <<II bagno miracoloso avvenne la mattina del 9 giugno>>, racconta. <<Dopo l'immersione, avvertii uno strano benessere. Quando mi riportarono alla pensione dove alloggiavo, chiamai il medico, che constatò un forte miglioramento. Le fistole, che coprivano tutto il mio corpo, si stavano chiudendo spontaneamente. Tornai a casa che stavo bene>>. Il miracolo venne riconosciuto nel maggio 1965. <<Ma io ho ottenuto due miracoli a Lourdes>>, dice Elisa. <<A causa della malattia subita, i medici mi avevano detto che non avrei potuto avere figli. Invece la Madonna ha voluto smentirli. Mi sposai ed
ebbi quattro figli: due maschi e due femmine, sani, belli, che mi hanno dato grandi soddisfazioni>>”. “La quinta italiana guarita a Lourdes si chiama Delizia Cirolli. È una giovane e graziosa signora di 39 anni. Vive a Paternò, in provincia di Catania, con il marito e fa l'infermiera. All'inizio del 1976, quando era appena undicenne, fu colpita da un tumore osseo alla tibia destra. Un destino crudele l'attendeva, e una morte precoce. Nel tentativo di fermare il male, che procedeva con rapidità, i medici avevano consigliato l'amputazione della gamba. Il padre di Delizia, disperato, decise di portare la figlia a Lourdes. Non aveva i soldi per il viaggio, ma i suoi concittadini lo aiutarono. <<Andammo a Lourdes nell'agosto del 1976>>, ricorda Delizia. <<Non volevo bagnarmi nella piscina perché avevo paura dell'acqua. Mi convinse una suora. Tornai a casa senza alcun risultato. Anzi, le mie condizioni peggiorarono. Ma una mattina, nel dicembre 1976, mi venne voglia di alzarmi. Chiamai mia madre e dissi che volevo andare a trovare una cugina. In famiglia tutti mi guardarono spaventati. Erano mesi che non mi alzavo dal letto. Cominciai a stare bene. Ripresi a camminare. Non sentivo più i dolori alla gamba. Venni ricoverata per dei controlli e i medici constatarono che del tumore non c'era più traccia>>. II miracolo di Delizia Cirolli venne riconosciuto dalla Chiesa nel giugno del 1989.”
CHE COS‛E‛ L‛OFTAL?
L‛OFTAL (Opera Federale Trasporti Ammalati) è un‛Associazione Ecclesiale il cui fine
è l‛assistenza e l‛accompagnamento di malati, disabili e
pellegrini a Lourdes e presso gli altri luoghi di devozione
mariana e Terrasanta. Il I° ottobre 2007 Mons. Paolo
Angelino è eletto Presidente Generale dell‛OFTAL e lo è
attualmente.
L‛Associazione O.F.T.A.L. si articola in Sezioni diocesane
aventi la propria autonomia organizzativa e amministrativa
compatibilmente con quanto previsto dallo Statuto
dell‛Associazione.
La Sezione OFTAL di Milano organizza diverse attività
durante l'anno; cuore di tutto sono i tre pellegrinaggi a
Lourdes, nei mesi di Aprile, Giugno e Settembre, che portano nella località francese
ben 3.000 persone ogni anno con dei treni speciali che partono da Milano. Ed inoltre
numerosi incontri con i malati come la "Festa di Natale" e la "Festa di maggio",
giornate di studio, di ritiro spirituale e gite. I giovani dell'OFTAL di Milano vivono
assieme il loro essere Oftaliani in ritrovi fissi mensili, e in altre simpatiche occasioni.
Inoltre viene proposto un servizio di Stage a Lourdes agli iscritti che abbiano
partecipato ad almeno due Pellegrinaggi.
Tale
servizio è composto da un personale che offre durante un pellegrinaggio, a
proprie spese, assistenza ai malati. Dame e Barellieri: con questi appellativi vengono
chiamati i volontari che prestano servizio nell‛OFTAL. Non occorrono requisiti
particolari per decidere di intraprendere quest‛esperienza di vita, occorrono infatti
soltanto il sorriso e disponibilità di cuore. Durante un
pellegrinaggio a Lourdes è garantita la presenza di
personale medico-infermieristico preposto agli interventi
più delicato e complessi. Ai volontari è domandato di
compiere un‛assistenza agli ammalati, disabili e pellegrini
a partire dalle funzioni primarie (lavarsi, vestirsi,
mangiare). Anche se spesso la necessità di compagnia e di
ascolto sono i veri bisogni delle persone che ci stanno
intorno.
Le dame si presentano con la loro caratteristica divisa composta da velo blu e camice
bianco. Durante il viaggio hanno la cuffia e camicia blue, grembiule e calze bianche,
scarpe nere o blue.
Gli uomini vengono identificati con il termine barelliere in quanto sino a poco tempo fa
all‛interno del Santuario indossavano delle “bretelle” che nel passato erano utilizzate
per trasportare gli ammalati barellati.
Le dame i barellieri svolgono diversi servizi come: servizio di accompagnamento,
servizio nel refettorio, servizo nelle sale, il servizio delle copertine e cosi via. Tutto il
personale deve sapere a accompagnare i malato, il malato viene accompagnato nelle
voiture. Le voiture sono specie di sedie a rottelle che vengono tirate dal davanti
invece di spingerle da dietro, ma possono essere anche spinte dal dietro per facilitare
il percorso. Bisogna fermarle con il prorio corpo.
Nell‛ accompagnare il malato è molto importante la precisione e l‛ordine, bisogna
rispettare la fila seguendo la linea rossa segnata per strada.
Nelle segunti schede è mostrato come si utilizza CHIASE e VOITURE…
IL PROGRAMMA
All‛ inizio del viaggio viene consegnato sia ai pellegrini che al personale due libri:
Libro delle preghiere che
Libro delle “informazioni”
che contiene tutte le preghiere
dove è presente il programma
delle celebrazioni
Il programma delle celebrazioni:
Lunedì 5 Aprile 201 0
Ore 15,43 Partenza da Milano S. Cristoforo
Martedì 6 Aprile
Ore 08,48
Arrivo a Lourdes
Ore 15,00
Apertura pelleginaggio alla Croce Bretone
Ore 15,30
S. Messa Accoglienza in S. Bernardette
C. Grotte gruppo fotografico
Ore 20,45
S. Rosario in Accueil
Mercoledì 7 Aprile 201 0
Ore 09,30
Ore 16.00
Ore 17,00
Ore 17,30
S. Messa Internazionale in S. Pio X
il mistero della croce: S. Bernardette.
Via Crucis per malati
Pellegrini: Visita al museo
Ore 21,00 Pocessione Flambeaux
Giovedì 8 Aprile 201 0
Ore 08,30 Liturgia Penitenziale- S. Confessione
Ore 09,30 Malati: Cammino nell‛Acqua
Ore 10,30 S. Messa dell‛Impegno in Ste Bernadette Cotè Grotte
Ore 14.00 malati: Piscine
Ore 14,30 Via Crucis
Ore 15,00 Adorazione Eucaristica
Ore 20,30 S. Rosario in Accueil
Venerdì 9 Aprile 201 0
Ore 09,45 S. Messa Grotta
Ore 14,00 Visita ai luoghi di Bernardette
Ore 14,30 Basilica del Rosario
Ore 15,30 Visita al Museo
Ore 17,00 Processione Eucaristica
Ore 21,00 Serata di commiato
Sabato 1 0 Aprile 201 0
Ore 10,00 Preghiere del mattino
Celebrazione S. Unzione in S. Pio X
Ore 14,00 S. Messa Prefestiva in S. Bernerdette C. Grotte
Ore 18,56 Partenza
Domenica 1 1 Aprile 201 0
Ore 11,59 Arrivo a Milano
La prima attività:
PROCESSIONE FLAMBEAUX
La processione Flambeaux è come una fiaccolata, ogni persona che partecipa alla
processione ha in mano una fiaccola accesa. È un grande momento di preghiera e anche
pieno di emozioni. Durante tale celebrazione si loda la Maria Vergine con canti e
preghiere e il S. Rosario.
Inizia dalla Basilica si fa il percorso davanti ad essa con le fiaccole pregando, si
cammina dietro la statua della Vergine Maria. La statua è sorretta e portata da sei
Barellieri che durante il percorso si danno il cambio. Questa statua è accompagnata da
quattro dame che sono ai quattro lati della Madonna che tenendo in mano una fiaccola
grande illumina la statua. Subito dopo di essa sono presenti i malati nelle voiture e
successivamente i pellegrini.
Il Flambeaux è fatto durante la settimana, purtroppo noi lo abbiamo fatto con la
pioggia eppure è stato molto emozionante.
La seconda attività: LA
MESSA INTERNAZIONALE
La messa internazionale viene fatta in S. Pio X, è rivestita di grandi tele di Santi e
Beati di tutto il mondo. Questi 39 ritratti accompagnati da una piccola nota sulla vita
di ciascuno di loro permettono di camminare sulle "orme dei Santi". La basilica di S.
Pio X è lunga 191 metri ed è 61 metri di ampiezza inoltre possiede 25.000 posti.
La maggir parte della Messa si svolge in Latino. Il Vangelo e le letture vengono lette in
Italiano, tedesco, francese, inglese e spagnolo. Anche i canti vengono fatti in diverse
lingue. Oltre alle associazione di volontariato come OFTAL e UNITALSI. Possono
partecipare tutte le persone. Sono presenti preti di ogni Paese e sono moltissimi. La
Messa Internazionele si svolge come una normalissima Messa, l‛unica differenza è che
dura di più di una Celebrazione normale per il fatto che viene Celebrata in diverse
lingue.
LA MIA ESPERIENZA PERSONALE
Quando mi hanno poposto di fare quest‛esperienza mi hanno detto che è bella...ma mai
avrei pensato così bella da essere l‛ esperienza più bella della mia vita.
Ho iniziato il mio servizio già sul treno ancor prima di partire. Noi dame avevamo il
compito di sistemare le cuccette, cioè fare i letti e pulirle. Ogni cuccetta aveva dieci
posti e ogni vagone aveva sei cuccette di cui due erano occupate dal personale (una
dalle dame e una dai barilleri). Mentre noi ci occupavamo della pulizia, i barillieri si
occupavano delle valige dei pellegrini. Una volta fatti accomodare i pellegrini si
controlla la presenza di tutti.
Durante il viaggio si pregare insieme ai malati, si dà loro la cena e la colazione e si
sistemano i letti quando è ora di andare a dormire.
Una volta arrivati a Lourdes ho iniziato a svolgere un‛ attività nel refettorio (dama di
refottorio). Il mio compito era di apparecchiare e sparecchiare, servire ai tavoli e
pulire la sala dopo il pasto. Il refettorio era grande aveva 100 posti.
La sala dopo ogni pasto deve essere pulita e una volta al giorno deve essere pulita con
acqua e sapone, noi ogni giorno dopo la colazione la pulivamo. Nel servire ai tovoli
bisogna avere molta attenzione perchè erano presenti i vitti speciali, cioè persone che
a causa di varie malattie avevano diverse diete.
La mia giornata di lavoro iniziava alle 07.00 l‛ora della colazione e terminava alla tarda
sera. Il pranzo era verso le 12.00/12.30 e la cena 18,00/18.30 variava a seconda della
programmazione. Dopo aver apparecchiato e sparecchiato e pulito si partecipa alle
altre funzioni dando anche una mano nell‛ accompagnare i malati.
Durante questa settimana si perde la condizione del tempo, non si sa che ore sono
neanche che giorno è; si vive il momento ed è fantastico. In questo lasso di tempo ho
imparato molte cose e ho conosciuto persone meravigliose, era completamente un
ambiente famigliare, potevi contare su tutti per qualsiasi cosa.
Ho fatto il bagno nelle piscine il Venerdì ed è stato una cosa bellissima, non ci sono
parole per descrivere l‛emozione che ho provato. Mi sono venuti i brividi e sentivo una
felicità mai sentita. Ogni minuto di quella settimana era emozionante, dopo il proprio
servizio nonostante la stanchezza, il personale si riuniva per pregare alla grotta e
dopo si stava insieme. L‛ultima sera (venerdì) si è svolta la festa con i malati e i
pellegrini: abbiamo ballato e cantato insieme. Questa esperienza la consiglio a tutti e
io lo rifarei.
“ARRIVO A MILANO CON UN BAGAGLIO CULTURALE PIENO DI INSEGNAMENTI
E UN CUORE PIENO DI EMOZIONI INDESCRIVIBILI E INDIMENTICABILI”
Imalsha