Promozione Commerciale Pubblicitaria (PCP)

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Promozione Commerciale Pubblicitaria (PCP)
ISTITUTO DI ISTRUZIONE “LUIGI FANTINI” VERGATO (BOLOGNA)
ESAME DI STATO ­ 2015/2016
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE 5 SEZ. A – CORSO PROFESSIONALE
INDIRIZZO: Promozione commerciale e pubblicitaria
APPROVATO IL 13 MAGGIO 2016
Il Dirigente Scolastico Il Coordinatore di classe
Prof. Paolo Bernardi Prof.ssa Giuseppina Pullara
1
INDICE
Parte I
Indice
pag.
Il profilo in uscita
pag.
Il Piano di Studi
pag.
Elenco docenti e studenti pag.
Profilo generale della classe
pag.
Attività programmate e realizzate dal Consiglio di classe
pag.
Metodi e strumenti adoperati per favorire l’apprendimento degli alunni
pag.
Preparazione all’esame conclusivo di Stato
pag.
PARTE II
Relazioni e Programmazioni individuali
pag.
Tabelle di valutazione
pag.
Simulazioni prove d’esame
pag.
2
IL PROFILO IN USCITA
Indirizzo “Servizi Commerciali”
Opzione “Promozione commerciale e Pubblicitaria” (B7)
Profilo
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi commerciali“ ha competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari.
Si orienta nell’ambito socio­economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali.
E’ in grado di:
ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali;
contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa connessi;
contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo – contabile;
contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing;
collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;
utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;
organizzare eventi promozionali;
utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni;
comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore;
collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.
L’opzione “Promozione Commerciale e Pubblicitaria” afferisce all’indirizzo.
Nell’opzione “Promozione Commerciale e Pubblicitaria” vengono identificate, acquisite ed approfondite competenze specifiche nell’area dei servizi di comunicazione e promozione delle vendite ed in quella progettuale e tecnologica; tali competenze consentono l’inserimento in ogni settore operativo della comunicazione visiva e pubblicitaria.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze.
1. Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali
2. Individuare e comprendere i movimenti artistici locali, nazionali ed internazionali
3. Interagire nel sistema azienda e riconoscerne gli elementi fondamentali, i diversi modelli di organizzazione e di funzionamento
4. Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato, alla ideazione e realizzazione di prodotti coerenti con le strategie di marketing e finalizzate al raggiungimento della customersatisfaction
5. Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti informatici e telematici
6. Interagire nei contesti produttivi del settore utilizzando tecniche e strumentazioni adeguate.
Le competenze dell’indirizzo “Servizi commerciali”, nell’opzione “Promozione Commerciale e Pubblicitaria”, sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.
3
PIANO DI STUDI
Ultimo Classe di
anno concorso
I
II
III
IV
V
Lingua e letteratura italiana
4
4
3
4
4
A050
Storia
2
2
2
2
2
A050
Inglese
3
3
3
3
3
A346
Diritto ed economia
2
2
­
­
­
A019
Matematica
4
4
3
3
2
A047
Scienze integrate (terra e biologia)
2
2
­
­
­
A060
Geografia
1
­
­
­
­
A039
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
A029
Religione o attività alternative
1
1
1
1
1
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL’INDIRIZZO
Scienze integrate: Fisica
1
­
­
­
­
A038
Scienze integrate: Chimica
­
1
­
­
­
A013
Informatica e laboratorio
1
1
­
­
A042
Disegno professionale
3
3
*
*
*
A025
Disegno grafico
5
5
­
­
­
A007
A075
2
2
2
2
2
In codocenza con A075
Progettazione Grafica
­
­
6
5
6
A007
Tecnica Fotografica
­
­
1
1
1
A007
Francese
2
2
2
2
2
A246
Tecnica / Pianificazione Pubblicitaria
­
­
2
2
2
A007
Storia dell’Arte
­
­
2
2
2
A025
Tecniche di Comunicazione
­
­
2
2
2
A036
Economia Aziendale
­
­
3
3
3
A017
Totale ore
33
32
32
32
32
Materie d’insegnamento
1° biennio
2°
biennio
N.B. il piano di studi è stato modificato sfruttando gli spazi della flessibilità (25% monte ore dell’area di indirizzo). È stata eliminata completamente fisica (­1),chimica (­1) e ridotte informatica e francese (­1) per introdurre disegno professionale (+3).
4
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
A. S. 2015/2016
DOCENTE
GUIDUZZI ALESSANDRO (4)
GUIDUZZI ALESSANDRO (2)
MEONI MONICA (3)
SERENA CRISTINA (2)
CARATOZZOLO SALVATORE (3)
MANTOVANI JACOPO (2)
ALTAFINI GRAZIANO (1)
SCARPACI GRAZIELLA (6)
MATERIA
ITALIANO
STORIA
INGLESE
MATEMATICA
ECONOMIA AZIENDALE
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
RELIGIONE
PROGETTAZIONE GRAFICA
CANDINI SIMONA (2)
LABORATORIO GRAFICO
SCARPACI GRAZIELLA (1)
TECNICA FOTOGRAFICA
SCARPACI GRAZIELLA (2)
CICENIA ANTONIETTA (2)
CIACIO ANTONELLA (2)
PULLARA GIUSEPPINA (2)
D'AGOSTINO LUIGI
PIANIFICAZIONE PUBBLICITARIA
STORIA DELL’ARTE
FRANCESE
TECNICHE DI COMUNICAZIONE
SOSTEGNO
5
ALUNNI 5 APCP
•
•
•
•
•
•
•
•
•
1.
ALDROVANDI ELISA
BAZZANI GIULIA
BECCARI DENISE
DEGLI ESPOSTI MARGHERITA
ELMI RACHELE
FRISONE DESIRE'E
MINUTIELLO ELISA
PELLECCHI LEONARDO
TEGLIA GAIA
PROFILO DELLA CLASSE
RISULTATI DELLO SCRUTINIO FINALE DELLA CLASSE QUARTA
6 < M ≤ 7
Totale
Di cui con sospensione del giudizio
7(sette)
3(tre)
Totale
3(tre)
7 < M ≤ 8
Di cui con sospensione del giudizio
0(zero)
8 < M ≤ 10
Totale
0(zero)
COMPOSIZIONE DELLA CLASSE QUINTA
Numero alunni
Iscritti per la prima volta alla classe quinta
Ripetenti la quinta classe
Hanno conseguito la promozione alla quinta classe senza sospensione di giudizio
Hanno conseguito la promozione alla quinta classe con sospensione di giudizio
9
9
0
6
3
Profilo generale della classe 5 A PCP
La classe nel corso del trienni ha subito le seguenti modifiche
Anno scolastico
Totale alunni
2013/2014 12
2014/2015
10
2015/2016
10
Inserimenti
1
Promossi
10
10
9
6
Il gruppo classe è formato da 9 alunni di cui 8 femmine e 1 maschio. All’interno della classe è inserito un alunno certificato ai sensi della legge 104/92, che ha seguito un programma educativo individualizzato i cui contenuti, obiettivi didattici e formativi sono corrispondenti ai programmi ministeriali della classe di appartenenza. Sosterrà pertanto l’esame con prove equipollenti a quelle della classe. Per quanto riguarda le strategie didattiche da adottare, si rimanda alla relazione di presentazione del caso.
Nessuno degli alunni è ripetente, vi è stata pertanto una perfetta continuità fra la classe quarta e la quinta.
Il gruppo docente è invece fortemente modificato: hanno preso la classe quest'ultimo anno i docenti di Storia dell'Arte, Francese, Inglese, Educazione fisica, Matematica. Hanno invece continuità i docenti di Tecniche di Comunicazione, Economia aziendale (dalla terza), Grafica pubblicitaria, Italiano e Storia (dalla quarta). Il docente di sostegno è subentrato quest'anno scolastico. La discontinuità dei docenti non è una novità di quest'ultimo anno, poiché ha caratterizzato l'intero percorso scolastico.
Nel corso dell'anno gli alunni si sono mostrati quasi sempre responsabili, affrontando di buon grado i problemi relativi ad un così elevato cambiamento della componente docenti, ed adattandosi positivamente alle nuove richieste ad ai nuovi metodi.
Alcuni docenti hanno dovuto adeguare i programmi al livello riscontrato in partenza, prendendo atto di profonde lacune pregresse che non potevano essere completamente recuperate. Rispetto alle richieste di quest'anno, gli studenti hanno sicuramente lavorato al meglio delle loro possibilità, consentendo ad ogni docente di svolgere programmi generalmente in linea con quelli inizialmente ipotizzati e raggiungendo un livello di preparazione medio discreto.
Tutti gli alunni hanno brillantemente svolto attività extra curricolari.
IIS L. FANTINI
RELAZIONE STAGE 5PCP
DOCENTE: Scarpaci Graziella
ANNO: 2015/16
Lo stage relativo all'alternanza scuola/lavoro, previsto dalla legge per la classe 5PCP, è stato svolto dalla docente Scarpaci Graziella nelle seguenti modalità.
Ricerca delle aziende del settore grafica, fotografia e stampa nel territorio tra Porretta e Bologna
Contatto via telefonica e per posta elettronica delle aziende individuate
Preparazione della modulistica da consegnare al titolare dell'azienda ospitante
Fornire gli indirizzi delle aziende ai studenti da mandare in stage
Preparazione dei ragazzi allo stage (alcune ore in classe)
Visita degli alunni alle rispettive aziende ospitanti durante lo stage
Resoconto dello stage effettuato con interventi in aula, al ritorno dello stage.
Risulta che gli alunni si sono trovati bene nelle aziende che li hanno ospitati e sono stati molto apprezzati dai tutor aziendali che li hanno seguiti.
Hanno svolto dei compiti attinenti al settore grafica pubblicitaria, fotografia e stampa con buoni risultati, ciò è emerso sia in forma colloquiale alla docente Scarpaci Graziella che per iscritto tramite la scheda di valutazione che hanno compilato.
Pochi alunni hanno fatto alcune assenze durante lo stage.
7
ATTIVITÀ PROGRAMMATE E REALIZZATE DAL CONSIGLIO DI CLASSE
•
Attività integrative e extrascolastiche
•
Stage Aziendale presso Imprese del territorio (4 settimane).
•
Partecipazione alla giornata di orientamento universitario
•
Viaggio di istruzione a Monaco
•
Uscita teatro Duse per visione musical in lingua inglese
•
Attività di recupero svolte nell’anno in corso
•
Attività di recupero svolte in itinere o attraverso studio individuale
• STAGE AZIENDALE (III, IV e V anno scolastico)
Gli allievi si sono contraddistinti positivamente presso le Aziende che lavorano nel mercato della comunicazione pubblicitaria, dimostrando di essere capaci di mettere in pratica ciò che è stato sviluppato a scuola, sia per la buone capacità tecnico­pratiche che nell'essere riusciti ad affrontare anche situazioni complesse.
METODI E STRUMENTI ADOPERATI PER FAVORIRE L'APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI
Relativamente alla metodologia didattica, le lezioni frontali sono state ritenute essenziali per fornire agli studenti le basi teoriche delle materie. Esse comunque non sono state intese come lezioni “a senso unico”, ma hanno cercato di predisporre situazioni che coinvolgessero gli studenti alla riflessione e alla partecipazione, utilizzando anche il metodo del dialogo in classe per accendere negli studenti maggiori stimoli e interessi ed evitare che essi subissero le lezioni passivamente e si adagiassero in uno studio acritico e mnemonico. La lezione in sostanza è stata una “guida all’apprendimento” ed è stata costantemente integrata da verifiche formative dei processi di apprendimento.
Elementi essenziali della metodologia sono state anche le esercitazioni a casa, assegnate agli studenti tenendo conto della necessità di rispettare tempi di studio non stressanti.
A) Strumenti utilizzati per favorire l’apprendimento
Il mezzo informatico è stato usato sia come supporto dell’attività didattica, sia per una simulazione più vicina alla realtà, e in tempi brevi, dei problemi tecnici, sia come strumento operativo ormai irrinunciabile nell’attività professionale.
Oltre ai libri di testo in adozione, integrati da appunti dei docenti, sono stati utilizzati altri testi quali:
dizionari, opere di narrativa, riviste, quotidiani e manuali tecnici.
Per quanto riguarda l’Educazione Fisica sono state utilizzate le attrezzature ginnico­sportive in dotazione all’Istituto.
B) Verifiche formative
Si sono eseguite rilevazioni sistematiche del processo di apprendimento con domande dal posto, interrogazioni brevi non a scopo valutativo, esercizi alla lavagna, controllo degli appunti e degli esercizi a 8
casa con correzione e discussione degli eventuali errori. Particolare attenzione è stata dedicata agli studenti apparsi meno recettivi e reattivi. In sintesi:
• elaborati scritti di vario genere: sintesi, questionari, parafrasi e commenti di testi letterari;
• strutturazione o completamento di schemi di argomento letterario, storico e tecnico;
• correzione del lavoro individuale a casa;
• correzione commentata degli elaborati;
• richiesta di brevi interventi o chiarimenti su specifici argomenti affrontati;
• esercizi alla lavagna.
C) Verifiche sommative
Con le verifiche sommative si è voluto accertare non tanto la pura e semplice esposizione mnemonica di nozioni da parte degli studenti, quanto la loro capacità di impostare, svolgere e portare a compimento una trattazione organica, coerente ed esauriente su un determinato argomento, esprimendosi in modo scorrevole e corretto, anche relativamente al linguaggio proprio delle materie tecnico­professionali.
Le verifiche hanno inoltre avuto lo scopo di accertare se lo studente possiede capacità critiche, di analisi e di sintesi, se ha studiato assimilando i contenuti in modo da renderli parte integrante del proprio patrimonio culturale, se ha interesse e attitudine per la materia e se si è eventualmente impegnato in un personale lavoro di ricerca e di approfondimento. In sintesi:
• prove soggettive: interrogazioni, temi, saggi brevi, articoli di giornali e altri testi scritti;
• prove strutturate e semi strutturate;
• test a risposta singola e/o a scelta multipla;
• domande a risposta aperta;
• problemi a soluzione rapida;
• questionari di analisi e interpretazione testuale e tecnica;
• progetti rivolti alla grafica pubblicitaria e relazione degli stessi;
• prove scritte, scritto grafiche.
D) Scelte e criteri comuni adottati per la valutazione dell'apprendimento
In merito alla valutazione, gli elementi presi in considerazione dal consiglio di classe per la formulazione dei giudizi in termini di voto sono stati:
• grado di assimilazione dei contenuti;
• capacità di ragionamento, di collegamento, di analisi e di sintesi;
• capacità di rielaborazione personale;
• capacità di esposizione organica e coerente;
• competenza lessicale;
• ordine e correttezza formale;
• partecipazione al dialogo didattico ed eventuali apporti e approfondimenti personali;
• interesse per le materie;
• progressione nell’apprendimento;
• impegno nel lavoro domestico;
• precisione e pulizia negli elaborati grafici.
Il Collegio, recependo l’indicazione ministeriale di estendere su l’intera gamma di voti da 1 a 10 la valutazione sia nelle prove di verifica sia negli scrutini, pur nell’autonomia valutativa dei CdC e dei singoli insegnanti, indica e fa propri i criteri di valutazione contenuti nella seguente tabella docimologica orientativa.
L’indicazione non classificato, in sigla n.c. è utilizzata quando non ci sono sufficienti elementi di valutazione per la scarsità delle prove di verifica. Quattro e i voti inferiori corrispondono a una grave o gravissima insufficienza. Cinque a una insufficienza non grave. Sei a una piena sufficienza. Sette a una valutazione di ampia e consolidata positività. Otto al pieno e completo raggiungimento degli obiettivi. Nove al raggiungimento dell’eccellenza in almeno qualche aspetto o ambito o grado. Dieci all’eccellenza piena. Per la condotta vedi le nuove indicazioni ministeriali e quanto approvato dal Collegio Docenti.
9
PREPARAZIONE ALL’ESAME CONCLUSIVO DI STATO
1. CRITERI PER LA PREPARAZIONE AL COLLOQUIO
Gli studenti sono stati informati che, secondo le più recenti normative, dopo una prima fase in cui i candidati potranno presentare gli argomenti da loro preferiti e/o illustrare in chiave pluridisciplinare un progetto realizzato nel corso dell’anno, la gestione prevalente del colloquio sarà a cura della Commissione d’esame. Comunque gli studenti sono stati seguiti nella scelta degli argomenti da presentare alla prova orale su richiesta degli stessi o su proposte avanzate dai docenti.
2. SIMULAZIONI DELLA 1^, 2^, 3^ PROVA SCRITTA
Simulazione prima prova scritta (italiano)
venerdì 1 aprile, durata ore 6
Simulazione seconda prova scritta (prog. Grafica)
martedi 12 aprile, durata ore 8
Giovedì 12 maggio, durata 8 ore
Simulazioni della terza prova
martedì 22 marzo (Francese, Tecniche di comunicazione, storia, ed. fisica)
giovedì 28 aprile (Storia dell’arte, Matematica, Ec. Aziendale, Inglese)
Le terze prove sono state strutturate in base alla tipologia B
(per ogni disciplina, 3 domande aperte a risposta sintetica in spazio assegnato; tempo massimo ore 3)
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PARTE SECONDA
RELAZIONE
FINALE
anno
scolastico 2015/2016
Classe:
V A PCP
Materia:
Storia dell'Arte Docente:
Cicenia Antonietta VALUTAZIONE DELLA CLASSE: La classe è formata da nove allievi, di cui un maschio; un’ allieva si è
ritirato nel corso
del Primo Trimestre; Nell'indagine
preliminare dei prerequisiti la classe aveva evidenziato una preparazione di
base non omogenea. Alcuni alunni mostravano difficoltà soprattutto in fase di produzione scritta e orale dovuta a
lacune pregresse.. Ma la classe ha subito dimostrato una discreta disponibilità
all'apprendimento
delle tematiche proposte dalla disciplina. Nel corso dell'Anno si è privilegiato
lo sviluppo e potenziamento della
capacità di leggere e decodificare le immagini; di sviluppo delle capacità
critiche e capacità di decontestualizzare le nozioni acquisite per utilizzarle
in modo personale e creativo; l'impegno personale è stato affrontato in modo
responsabile.
La partecipazione alle attività scolastiche è stata generalmente attiva e si è
svolta in un clima positivo e
collaborativo
FINALITA'
Alla fine dell'Anno Scolastico le finalità
conseguite riguardano:
la lettura
delle opere d'arte in relazione al contesto culturale, storico, materiale in
11
cui è stata sviluppata, e l'esplicitazione di legami con le idee e le forme del pensiero delle altre discipline dello
stesso periodo;il
raggiungimento di competenze necessarie per comprendere la natura dell'opera
d'arte, nel complesso dei suoi significati e i valori storico­culturali ed
estetici;educazione alla
conoscenza e al rispetto del patrimonio storico­artistico e territoriale nelle
sue diverse manifestazioni; OBIETTIVI
CONSEGUITI:
sviluppo e potenziamento
della capacità di leggere e decodificare le immagini attraverso un confronto
interdisciplinare;capacità di
decontestualizzare le nozioni acquisite per utilizzarle in modo personale e
creativo;sviluppo e
potenziamento delle capacità critica nonché della capacità di stabilire un
contatto con le memorie culturali collettive del territorio; PROGRAMMA SVOLTO I
Trimestre:Caravaggio: lettura de. La vocazione di San
Matteo (1599); La morte della Vergine (1605);L'Illuminismo: concetti; caratteri del
neoclassicismo; la poetica di J.J.Winckelmann;Il
Neoclassicismo: nostalgia per il passato,tensione verso
il futuro;A. Canova: la
vita e le opere (Amore e Psiche (1788­93); Teseo sul Minotauro
(1783­1787); Ritratto di Paolina Borghese (1804­1805); J.L.David: la biografia;
l’adesione alla
poetica neoclassica e la pittura di soggetto storico ( Il giuramento degli Orazi
(1784);L’attivismo
politico di J.L.David: lettura de La
morte di Marat (1793) );J.A.D.Ingres:
l’ultimo maestro neoclassico; gli anni della formazione; la poetica; lettura de
Bagnante di Valpincon (1808); La grande odalisca (1814);Il
Romanticismo: premesse
letterarie e caratteri del movimento; le due anime del Romanticismo in arte; Il
Romanticismo in Germania: La pittura di
C.D.Friedrich tra visibile e invisibile; Opere: Croce in montagna 1808;Monaco in
riva al mare (1808­1809); Abbazia
del querceto (1809); Viandante sopra il mare di nebbia (1818);I
due volti del Romanticismo in
Inghilterra: fantasia, natura e sublime;J. Constable; la
vita e le opere (Il mulino di Flatford
1811­12 ); J.M.W:Turner: la vita e le opere ( Pioggia, vapore, velocità 1844);Il
Romanticismo in Francia E. Delacroix: la
vita e le opere (La libertà guida il popolo (1830) );T. Gericault: la
celebrazione della cronaca; lettura de La zattera della Medusa (1818);
gli alienati: cenni;Il
Romanticismo in Italia: F. Hayez , il caposcuola del Romanticismo
italiano; l’attività di ritrattista, lettura de Il bacio (1859) Le
radici del Realismo in Francia; I
paesaggisti della Scuola di Barbizon; L'arte di G.
Courbet: un pittore anticonformista; lettura de Gli spaccapietre (1849);L'atelier
del pittore ( 1854­55) ; le donne di G.Courbet: la scandalosa
immagine del mondo reale; lettura de Signorine
sulle rive della Senna (1857);La
rivoluzione impressionista: caratteri costitutivi; II Pentamestre: I pittori
impressionisti: E. Manet la formazione, lo stile, il rapporto con i saloni
12
ufficiali; lettura de La colazione
sull'erba (1863); Olympia (1863); Il bar delle
Folies­Bergères(1881­1882) ; C. Monet la vita e le opere ( Impressione,
sole nascente( 1872);La Cattedrale di Rouen ( 1894); E. Degas: la vita e le opere (
Lezioni di
ballo 1873­1875); P.A.Renoir la
vita e le opere ( L’assenzio (1875); Moulin de la Galette (1876); La colazione dei
canottieri (1880);Tendenze
post­impressioniste: caratteri generali;le
differenze tra la pittura impressionista e la pittura post ­impressionista;
G. Seurat la vita e le opere (Un dimanche après­midi à L'Ile de la Grande
Jatte (1884­86) ):P. Cezanne: la
biografia; il periodo romantico, il periodo impressionista e il periodo costruttivo
; lettura de La casa dell’impiccato
(1873); il confronto con la tecnica impressionista; lettura de I giocatori
di carte (1898); gli ultimi anni e la morte; lettura de La Montagne di
Sainte­Victoire (1904.1906);V.V.Gogh la
biografia; lo stile dagli esordi fino alla morte; (I mangiatori di patate (1885);
Autoritrattocon
cappello di feltro (1887) ; V.Van Gogh ad Arles: il colore come metafora:
lettura Caffè di notte ( 1888); La
camera dell'artista ad Arles (1889); Da Arles a Saint­Remy: l’esplosione
della crisi; lettura de Notte stellata
(1889); l’epilogo: lettura de Campo di grano con volo di corvi (1890);
L'Espressionismo:caratteri
costitutivi;Differenze
tra l'Impressionismo e l'Espressionismo;E. Munch la vita
e le opere ( La fanciulla malata ( 1885­1886); L'urlo (1893) Pubertà (1893 Sera
sulla via
Karl Johan 1892) );L'Espressionismo
in Francia : Il movimento dei Fauves nei
suoi caratteri costitutivi; H. Matisse: la
vita e le opere (Donna con cappello (1905); La danza ( 1909­10); La tavola
imbandita (armonia in rosso), 1908;Il gruppo Die Brucke a Dresda nei suoi
caratteri costitutivi;E. Kirchner: la
vita e le opere ( Cinque donne nella strada (1919) Marcella (1910);Il
Novecento delle Avanguardie storiche: caratteri generali;IL Cubismo nei
suoi caratteri costitutivi;P. Picasso: la
vita e le opere;Il periodo blu (
La vita 1903););Il periodo rosa
( Acrobota e giovane arlecchino 1905);)Il Cubismo:
Les demoiselles d'Avignon 1902La maturità di
Picasso: Due donne che corrono lungo la spiaggia 1922;Guernica (1937);Il Futurismo
nei suoi
caratteri costitutivi; U.Boccioni: l’omaggio alla vita moderna; lettura de La
città che sale 1910; METODI:I metodi utilizzati sono stati
molteplici, ma tutti improntati al tentativo di rendere semplice l'acquisizione
dei contenuti proposti: lezioni frontali, materiale didattico fornito
dall'insegnante per attività di approfondimento, lezioni partecipate, sono stati
metodi ugualmente validi perché hanno aiutano ad avvicinare gli allievi
al linguaggio ed alle problematiche della disciplina; STRUMENTI:
Sono
state effettuate lezioni frontali di
storia dell'arte col supporto del libro di testo e con materiale didattico fornito
dall'insegnante;
approfondimenti individuali svolti a casa sulla base di indicazioni fornite dal
docente;TESTO
IN ADOZIONE:A.A.V.V.ARTE VIVA Dal Neoclassicismo ai nostri giorni vol.3 ed.
Giunti;VERIFICHE:
Nel
Primo Trimestre sono state svolte
due verifiche scritte di Storia
dell'Arte e una interrogazione. Nel Secondo Pentamestre sono state svolte quattro
verifiche scritte di
Storia dell'Arte e tre interrogazioni. 13
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE L.FANTINI
VIA BOLOGNA 240
VERGATO (Bologna.)
PROGRAMMA SVOLTO anno scolastico 2015/2016
Classe: V A PCP
Materia: Storia dell'Arte Docente: Cicenia Antonietta TRIMESTRE:
La lettura di un’opera d’arte: Caravaggio, La vocazione di San Matteo (1599­1600); La morte della Vergine (1606);
L'Illuminismo: concetti;
Il Neoclassicismo: nostalgia per il passato, tensione verso il futuro; La poetica di J.J.Winckelmann
A. Canova: la vita e le opere (Amore e Psiche (1788­93); Teseo sul Minotauro (1783­1787); Ritratto di Paolina Borghese (1804­1805);
J.L.David: la biografia; l’adesione alla poetica neoclassica e la pittura di soggetto storico;
Lettura de Il giuramento degli Orazi (1784); L’attivismo politico di J.L.David: lettura de La morte di Marat (1793);
J.L.David pittore ufficiale di corte;
J.A.D.Ingres: l'ultimo maestro neoclassico; gli anni della formazione, la poetica; Lettura de La bagnante di Valpincon (1808); La grande odalisca (1814); Il Romanticismo: premesse letterarie e caratteri del movimento; Le due anime del Romanticismo in arte; Il Romanticismo in pittura e in scultura: caratteri;
Il Romanticismo in Germania: La pittura di C.D.Friedrich tra visibile e invisibile; Opere: Croce in montagna (1808) Monaco in riva al mare (1808­1809); Abbazia del querceto (1809); Viandante sopra il mare di nebbia (1818);
I due volti del Romanticismo in Inghilterra: fantasia, natura e sublime;
J. Constable: la poetica; lettura de Il mulino di Flatford (1816);
W.Turner: la lotta incessante tra realtà e natura; la poetica; lettura de Pioggia, vapore, velocità (1844);
Il Romanticismo in Francia E. Delacroix: la formazione; lettura de La libertà guida il popolo (1830);
T. Gericault la celebrazione della cronaca; gli alienati (cenni); lettura de La zattera della Medusa (1818);
Il Romanticismo in Italia:
F. Hayez la vita e le opere lettura de Il bacio (1859);
Il Realismo nei suoi caratteri generali (cenni); 14
G. Courbet: un pittore anticonformista; lettura de Gli spaccapietre (1849); L'atelier (1854­1855);
Le donne di Courbet: la scandalosa immagine del mondo reale; lettura de Signorine sulla riva della Senna (1857);
La stagione dell'impressionismo: il gruppo, i caffè, le mostre, la critica ufficiale; PENTAMESTRE
I pittori impressionisti: E. Manet la formazione, lo stile, il rapporto con i saloni ufficiali; lettura de La colazione sull'erba (1863); Olympia (1863); Il bar delle Folies­Bergères (1881­1882);
C. Monet la biografia, lo stile; lettura de Impressione, sole nascente (1872); La Cattedrale di Rouen (1894);
E. Degas: la vita, lo stile, gli ultimi anni e la morte; lettura de Lezioni di ballo (1873­1875); L’assenzio (1875/76);
P.A.Renoir la vita e le opere (Moulin de la Galette (1876); La colazione dei canottieri(1880/81);
Tendenze post­impressioniste: caratteri generali;
Le differenze tra la pittura impressionista e la pittura post ­impressionista;
G. Seurat la vita e le opere (Un dimanche après­midi à L'Ile de la Grande Jatte (1884­86):
V.Van Gogh: la biografia; lo stile dagli esordi fino alla morte: caratteri; lettura de I mangiatori di patate (1885); il viaggio a Parigi: lettura de Autoritratto con cappello di feltro (1887); Van Gogh ad Arles: il colore come metafora, lettura de Caffè di notte (1888); La camera dell'artista ad Arles (1889); Da Arles a Saint­Remy: l’esplosione della crisi; lettura de Notte stellata (1889); l’epilogo: lettura de Campo di grano con volo di corvi (1890); P. Cezanne: la biografia, il periodo romantico, il periodo impressionista, il periodo costruttivo: caratteri; lettura de La casa dell’impiccato (1873); P.Cezanne e la geometria: lettura de I giocatori di carte (1890); gli ultimi anni e la morte, lettura de Mont Sainte­Victoire (1904/1906)
Le Secessioni: cenni;
Differenze tra l'Impressionismo e l'Espressionismo;
E. Munch e la Secessione di Berlino (La fanciulla malata (1885­1886); L'urlo (1893) Pubertà (1893) ) Madonna (1894); Sera sulla via Karl Johan (1892);
L'Espressionismo in Francia: Il movimento dei Fauves nei suoi caratteri costitutivi; H. Matisse: la vita e le opere (Donna con cappello (1905); La danza (1909­10); La tavola imbandita (armonia in rosso), 1908;
Il gruppo Die Brucke a Dresda nei suoi caratteri costitutivi;
E. Kirchner: la vita e le opere (Marcella (1909); Cinque donne nella strada (1919);
Il Novecento delle Avanguardie storiche: caratteri generali;
IL Cubismo nei suoi caratteri costitutivi;
P. Picasso: la vita e le opere;
Il periodo blu (La vita 1903););
Il periodo rosa (Acrobata e giovane arlecchino 1905);
Il Cubismo: Les demoiselles d'Avignon (1902);
La maturità di Picasso: Due donne che corrono lungo la spiaggia 1922;
Guernica (1937);
I Futuristi, luce e movimento l’elogio della modernità (cenni);
U.Boccioni: l'omaggio alla vita moderna; lettura de Rissa in galleria (1910); La città che sale (1910­
1911).
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CLASSE: 5 PCP
MATERIA: LINGUA FRANCESE
DOCENTE: CIACIO ANTONELLA
A.S. 2015­2016
TESTI IN ADOZIONE:
Entrez…en grammaire! – Cornaviera D. – LOESCHER ED.
Profession Reporter – Pelon M., Melo Faggiano I. – MINERVA ITALICA
RELAZIONE FINALE
La classe è composta da nove alunni, otto femmine e un maschio. La classe ha subito l’alternarsi di diversi docenti, talvolta all’interno dello stesso anno scolastico, in diverse discipline, compresa lingua francese. È questo il caso dell’anno scolastico in corso, la sottoscritta è subentrata a dicembre alla docente incaricata a inizio anno, in particolare all’avvio dello stage per l’alternanza scuola­lavoro che si è concluso con le vacanze natalizie, cosa che ha fatto slittare la conoscenza della classe al rientro a gennaio. L’alternarsi di cui si diceva prima ha comportato una mancanza di continuità didattica ed educativa, con conseguente ricaduta sulla preparazione; alcuni allievi dotati di buone capacità hanno comunque sviluppato competenze apprezzabili.
Gli alunni hanno mostrato un atteggiamento generalmente corretto e un impegno costante. A una partecipazione soddisfacente in classe non sempre ha corrisposto una rielaborazione domestica efficace, a causa di lacune accumulate nel tempo e un metodo di studio non sempre adeguato, ciò che ha comportato una preparazione superficiale e in taluni casi lacunosa. Si rileva un percorso difficoltoso per alcuni alunni a causa delle numerose assenze.
A partire dalla rilevazione della situazione della classe l’insegnante ha scelto di seguire una programmazione che valorizzasse le capacità e i punti di forza degli alunni per una crescita didattica e personale, utilizzando un approccio più comunicativo e meno analitico­sistematico. Si è reso necessario riprendere alcune nozioni e strutture linguistiche essenziali, questo parallelamente allo studio del testo del triennio. L’insegnante ha optato per un lavoro guidato in classe per favorire l’acquisizione di un metodo lasciando al lavoro domestico l’applicazione e l’esercizio di quanto appreso sotto la guida dell’insegnante.
Nel tempo la maggior parte della classe è riuscita a comprendere e fare propri i contenuti e il metodo di lavoro nell’approccio alla comprensione del testo, pur se in modo non sempre approfondito, ma sempre migliorando. Per una piccola parte della classe si segnala una situazione di preparazione non ancora sufficiente e/o completa. La classe nel suo complesso ha compiuto progressi nel corso dell’anno scolastico, raggiungendo un grado di preparazione sufficiente rispetto all’attività didattica svolta.
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RELAZIONE FINALE
Classe 5Pcp
La classe, composta da 9 studenti frequentanti, otto femmine e un solo maschio, ha dimostrato un sufficiente interesse per la disciplina, anche se spesso risulta passiva negli interventi. Due studenti hanno frequentato in modo discontinuo.
Gli studenti hanno seguito le lezioni in modo educato, prendendo appunti e svolgendo quasi sempre i compiti assegnati. Per questi motivi il dialogo educativo in L2 è stato discreto da un punto di vista comportamentale, anche se appena sufficiente per il profitto.
Lo studio linguistico ha occupato il primo trimestre dell'anno, quello di indirizzo grafico invece, ha occupato parzialmente il trimestre e l'intero pentamestre.
Visto che il testo in adozione è obsoleto, si sono utilizzate fotocopie tratte dai testi grafici in adozione nelle altre classi: Graphic Design e New in Design e per le strutture grammaticali e lessicali si sono ugualmente utilizzate fotocopie tratte da Grammar Files.
Il comportamento degli alunni è stato corretto verso i compagni e verso la docente.
Per quanto concerne il profitto
Buona parte degli studenti, presenta gravi lacune linguistiche, che hanno determinato risultati spesso insufficienti nel corso dell'anno. A queste lacune, va aggiunto uno studio spesso discontinuo. Preciso che ho avuto la classe solo quest'anno, e seppur io abbia cercato di recuperare strutture linguistiche e lessicali, il tempo è stato molto limitato.
Alcuni studenti hanno ancora risultati insufficienti. Vi sono alcuni studenti con discreti risultati e il restante appena sufficiente.
La metodologia impiegata si è incentrata su lettura e traduzione dei testi di indirizzo, inoltre si sono evidenziati e ripetuti i vocaboli di indirizzo; ho cercato di parlare il più possibile in L2, ma gli studenti, non essendo abituati, tendono a parlare in L2 solo se interrogati in modo formale.
Rapporti con le famiglie
Le famiglie hanno partecipato al dialogo educativo, instaurando con la sottoscritta, quasi sempre, un rapporto di cordialità.
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PROGRAMMA SVOLTO
CONTENUTI Non essendoci testi linguistici in adozione si sono utilizzate fotocopie e schede per lo studio dei vocaboli e della grammatica tratte dal testo Grammar Files. Anche lo studio grafico è stato svolto su fotocopie tratte da Graphics and design today e da New in Design.
Si è letto integralmente, svolgendo tutti gli esercizi, il libro A Christmas Carol di Dickens, ed ridotta Black Cat, Cideb.
Il trimestre si è incentrato su un ripasso linguistico grammaticale, senza tralasciare la materia di indirizzo, che ha però avuto il sopravvento nel corso del pentamestre.
Settembre‐gennaio
GRAMMAR
‐Revision of the tenses: past simple/ past continuous,used to, verbi di stato
‐Question tags
‐Present perfect simple with ever/never, yet, already, just, been vs gone, since and for
‐How long, it's the first time I've been.....
‐aggettivi in ‐ing ed ‐ed (cenni)
‐present continuous vs present simple
‐present perfect vs past simple
‐present perfect continuous vs present perfect simple
‐since, for
‐FUNCTIONS
‐Talking about past events
‐ talking about past/ recent experiences
‐ Talking about life experiences
VOCABULARY
house and furniture
GRAMMAR
‐future tenses:
‐present simple, present continuous, will, to be going to
‐ comparative adjectives (cenni)
FUNCTIONS
talking about future plans, intentions, decisions
Lettura ed analisi del Libro in L2 A Christmas Carol di C. Dickens ed Cideb
TOPICS RELATED TO THE COURSE:
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Novembre‐giugno
dal testo Graphics and design today
(fotocopie)
What is graphic design?
‐The role of the graphic designer
Design:
‐ Design: rearranging past ideas?
‐Describing design objects: the laptop, the ipod, the teapot.
Marketing:
‐The 4Ps
‐Marketing in the mobile age
‐ Mascots
‐ Logos
Magazines:
A brief history of magazines
Vogue
The devil wears Prada,
The features of magazine covers
Catching a reader's eye
Advertising:
The philosophy of advertising
Advertising: a brief History
The advertising war
Analyzing a print advert
A close analysis
Posters and Billboards
The Rosetta Stone
Hieroglyphs
A brief history of billboards
How to make a billboard effective
Finding the perfect location
Film posters
A. Putzu's biography
Some film plots
Da New in Design
The 19 and 20thcentury art (si sono evidenziati I movimenti artistici affrontati in storia dell'arte)
The Moma
Two paintings: “Ophelia” by Millais vs “The three musicians” by Picasso
Eccentric artists
th
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a.s. 2015­2016 RELAZIONE SULLA CLASSE V PCP
Disciplina ECONOMIA AZIENDALE Prof. SALVATORE CARATOZZOLO
La classe in oggetto è composta da un numero molto ridotto di studenti, di cui uno lavora su obiettivi minimi. Tutti sono molto diligenti anche a fronte di limiti oggettivi legati alle modalità di organizzazione del lavoro e alla rielaborazione personale degli argomenti trattati.
L’impegno dei ragazzi è stato encomiabile così come la loro curiosità e disponibilità al dialogo educativo, consentendo così di superare ostacoli di non poco conto,la partecipazione attiva invece rimane circoscritta e non tutti si sono allontanati da livelli nozionistici e/o superficiali di assimilazione. E’ naturale che , in questo contesto, alcuni aspetti formativi disciplinari siano stati più sacrificati o meno approfonditi, soprattutto in relazione all’impiego dei metodi e degli strumenti di contabilità e all’acquisizione di una terminologia tecnica sempre appropriata e adeguata, ma i risultati ottenuti sono da ritenere nel complesso molto soddisfacenti prescindendo dal rendimento dei singoli, a volte per alcuni condizionato dalla frequenza discontinua e dalla organizzazione individuale del lavoro scolastico. Il giudizio complessivo che emerge dal lavoro svolto nel triennio è , a parere dello scrivente, molto positivo in termini di valutazione formativa di ogni singolo studente , con un segmento più ristretto che sicuramente ha dimostrato migliori attitudini ed ha acquisito competenze più solide e sicurezza maggiore.
Il programma svolto nell’ultimo anno di corso si è incentrato soprattutto sugli aspetti teorici legati alle tecniche di controllo gestionale esterno ed interno, alla programmazione aziendale e al marketing. Considerando che non esiste ancora un testo specifico destinato all’indirizzo di Promozione e Comunicazione Pubblicitaria, si è utilizzato come riferimento di base il volume per la classe Quinta di N.Agusani e S.Mattarelli (Economia aziendale e geopolitica, tomo c, edizioni Scuola e Azienda) integrato da materiali fotocopiati e letture di approfondimento su argomenti specifici forniti dal docente.
Le prove somministrate hanno dovuto riflettere il percorso curricolare svolto e si sono basate soprattutto sul monitoraggio delle competenze acquisite in merito alla capacità di orientamento nei vari argomenti e sull’aspetto teorico degli argomenti trattati attraverso test strutturati, colloqui e soprattutto quesiti a risposte aperte. 20
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
FANTINI
RELAZIONE FINALE
TECNICHE DI COMUNICAZIONE
CLASSE V PCP
A.S. 2015/2016
prof.ssa PULLARA GIUSEPPINA
La classe V, conosciuta e seguita dalla terza, è composta da 9 alunni. Il gruppo­classe ha messo in atto complessivamente un discreto grado di apprendimento ed ha mostrato un non, sempre, altrettanto interesse nei confronti della disciplina. La partecipazione al dialogo educativo si è sviluppata coerentemente, gli alunni hanno raggiunto in maniera differenziata gli obiettivi programmati. Per quanto riguarda lo svolgimento del programma preventivato nella programmazione è stato svolto nella sua interezza In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi specifici:
CONOSCENZE
 La classe non è stata sempre costante nell’impegno e ha quasi sempre dimostrato disponibilità al dialogo educativo.
 Quasi tutto il gruppo­classe conosce i fattori che determinano la comunicazione­
informazione di un sistema aziendale
 Tutti sono consapevoli di come lavora un'agenzia pubblicitaria e sa relazionarsi rispetto alle diverse figure professionali presenti
 La maggior parte riesce a padroneggiare i principali strumenti di comunicazione interna ed esterna all'azienda
COMPETENZE
 Quasi tutti gli allievi hanno cercato di utilizzare il manuale integrandolo con gli appunti presi durante le lezioni.
 L’uso del linguaggio specifico e di una terminologia specifica risulta consolidato per pochi studenti, ancora da perfezionare per altri.
 Quasi tutti dimostrano competenze strategico­creative nell'elaborazione della comunicazione pubblicitaria.
CAPACITA'
 Una discreta parte del gruppo­classe riesce ad elaborare un discorso utilizzando in modo pertinente argomentazioni razionali, ma solo pochi riescono a proporre riflessioni sui problemi della realtà e dell’esistenza, formulando un punto di vista autonomo e personale .
 La maggior parte è in grado di analizzare e monitorare le esigenze di mercato
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
Tutti sanno utilizzare e individuare gli strumenti di comunicazione più appropriati per intervenire nei contesti professionali di riferimento
METODOLOGIA
Lezione frontale atta ad introdurre le varie argomentazioni. Esercizi per sviluppare le competenze comunicative.
Lezione interattiva atta alla discussione e riflessione su tematiche connesse agli argomenti proposti per favorire il confronto di opinioni fra gli alunni, con lo scopo di abituarli ad un confronto democratico.
STRUMENTI
Il manuale che resta sempre lo strumento fondamentale, fotocopie, appunti da integrare con il libro di testo, mappe concettuali, ausili audio­visivi, internet.
Testo: G. Colli Punto com vol. B Clitt
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA Accanto alle tradizionali interrogazioni, sono state svolte prove di tipologia B. Per la valutazione ci si è attenuti ai parametri docimologici individuati dal Dipartimento Disciplinare, che tengono conto delle conoscenze, competenze, abilità e dei progressi rispetto al livello di partenza.
Inoltre è stato considerato l’impegno nello studio, il grado di partecipazione, di interesse e di autonomia evidenziati da ciascun alunno.
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PROGRAMMA DI TECNICHE DI COMUNICAZIONE A.S. 2015/2016
prof.ssa PULLARA GIUSEPPINA
MODULO 1 Le dinamiche di gruppo
U.A. 1 Il gruppo e le sue dinamiche, i ruoli all'interno del gruppo
U.A. 2 La leadership
Cosa significa leadership
Stili di leadership
U.A. 3 Gli stadi di sviluppo dei gruppi
U.A. 4 La comunicazione efficace nei gruppi di lavoro
MODULO 2 Le comunicazioni aziendali
U.A.1 Le comunicazioni interne ed esterne all’azienda
La comunicazione d'impresa e la sua finalità
Le comunicazioni interne
Come relazionarsi con tipi difficili
I flussi di comunicazione esterna: le public relations
U.A. 2 Il linguaggio del marketing
Evoluzione del concetto di marketing
Il marcheting relazionale
La costumer satisfaction
L’e­commerce
Il packaging
MODULO3 Comunicare con gli eventi
U.A.1 Cosa si intende per evento
Un po’ di storia
Eventi di comunicazione interna ed esterna
U.A.2 La pianificazione
La preparazione
La realizzazione
Il dopo evento
U.A. 3 Scegliere la sede dell’evento e promuoverlo
MODULO 4 Criteri per progettare campagne pubblicitarie
U.A.1 La costruzione dell’immagine aziendale
L’immagine aziendale
Marca o brand?
Il marchio e la marca: perché e come crearli
U.A. 2 Come impostare una campagna pubblicitaria
Le idee come nascono e si sviluppano
U.A.3 Le parti dell’annuncio pubblicitario
Gli elementi di un annuncio pubblicitario
Suggerimenti grammaticali
La scelta dei mezzi di comunicazione
La forza del brand sulla rete
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RELAZIONE FINALE
CLASSE V A PCP Anno scolastico 2015­2016
Prof. Alessandro Guiduzzi, docente di italiano e storia
Considerazioni generali
Ho iniziato il mio lavoro con questi ragazzi nello scorso anno scolastico. All’inizio della quarta la situazione rilevata in partenza era decisamente negativa: metodo di lavoro inesistente, produzione del testo scritto caratterizzata da un lessico poverissimo, dalla presenza di frequenti errori ortografici e di periodi totalmente destrutturati. Scarse anche le competenze all’orale: tolte pochissime eccezioni, non si andava oltre la pura acquisizione mnemonica di dati tra loro scollegati. Nel corso di questi due anni gli studenti si sono però positivamente impegnati, cercando di colmare le loro scarse attitudini con una grande attenzione alle lezioni e studiando regolarmente in occasione delle verifiche. Grazie a questo atteggiamento, i risultati ottenuti nell’anno in corso sono migliorati: il profitto, pur mostrando un quadro generale appiattito sul livello della sufficienza, non presenta più quei casi disastrosi dello scorso anno. I programmi svolti sono in linea con quelli previsti ad inizio d’anno, la loro estensione è stata per forza di cose limitata dal lungo periodo dello stage effettuato nel trimestre iniziale (che si è pertanto ridotto a soli due mesi di scuola).
Italiano L’interesse nei confronti della materia è stato costante, pur in assenza di autonomi interessi personali. Tutti gli alunni, ciascuno con le proprie potenzialità, hanno conseguito risultati perlomeno sufficienti nello studio dei testi e degli autori trattati, affrontando il lavoro con serietà ed impegno. Per quel che riguarda l’impostazione metodologica, ho sempre cercato di far partire i ragionamenti dalla lettura del testo più che dalla enunciazione manualistica di concetti, riducendo anche al minimo indispensabile la trattazione della biografia degli autori. Nell’elaborazione del testo scritto le capacità appaiono ancora decisamente modeste, vi sono evidenti carenze espressive di base e le diverse tipologie delle prove d’esame (simulate due volte nel corso del secondo quadrimestre) risultano praticabili solo con grande difficoltà. Storia
Nonostante l’impegno degli alunni a studiare con continuità gli argomenti affrontati, la materia resta un terreno di dati acquisiti mnemonicamente, senza capacità autonome di sintesi, di collegamento e di coerenti spiegazioni causali dei fenomeni storici.
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I.I.S FANTINI A.S. 2015/16 Educazione Fisica/Scienze Motorie Sportive Prof. Jacopo Mantovani
Classe 5 PCP
Premessa
La classe è stata seguita effettivamente a partire da Gennaio 2016, in quanto, come docente, ho preso servizio a partire da Novembre 2015, periodo nel quale la classe si trovava in stage fino al termine dell’anno.
La classe è composta da un numero contenuto di alunni e svolge le lezioni di EF in compresenza con un’altra classe dell’Istituto Fantini, condividendo gli spazi palestra nelle ore di lezione.
METODOLOGIA DIDATTICA
La metodologia didattica utilizzata ha tenuto conto delle abilità di base mostrate dagli alunni, ricercando il coinvolgimento e la partecipazione attiva per fare recepire le attività non solo sul piano operativo, ma anche formativo e cognitivo.
Per quanto riguarda gli strumenti didattici, oltre all'utilizzo dei piccoli e grandi attrezzi disponibili, si è cercato di offrire stimoli e motivazioni ulteriori proponendo attività che coinvolgessero l’intero gruppo classe in maniera quanto più possibile omogenea, anche in ambiente esterno, quando possibile.
OBIETTIVI
La finalità dell'Educazione Fisica assieme a tutte le materie curricolari è la formazione dell’alunno come “cittadino”, pertanto gli obiettivi didattici , oltre ad essere perseguiti nell'area motoria, sono stati anche sviluppati in quelle affettive, intellettuali e sociali.
VERIFICHE
La valutazione ha tenuto conto, principalmente, dei seguenti elementi:
­ frequenza e partecipazione “attiva” alle lezioni;
­ sviluppo relativo delle capacità fisiche (sia condizionali che coordinative);
­ capacità tecnico­tattiche espresse nelle discipline sportive proposte;
­ atteggiamento verso i compagni e verso l'insegnante durante le attività;
­ nozioni teoriche dedotte dagli interventi dell'insegnante durante interventi di approfondimento nelle lezioni, in merito a regolamenti di gioco, scelte tattiche e apprendimenti sulla teoria e metodologia del movimento umano.
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PROGRAMMA SVOLTO
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•
•
•
Sviluppo delle capacità condizionali e coordinative tramite esercitazioni di preatletismo generale e specifico di alcune discipline sportive
corsa e andature specifiche della corsa
esercizi di articolabilità, di tonificazione, di elasticità per i vari distretti corporei con utilizzo di palle, palle mediche e a carico naturale
esercizi di coordinazione oculo­podale e oculo­manuale, generali e speciali con utilizzo di vari tipi di palloni
esercitazioni di condizionamento organico generale attraverso percorsi e circuiti
Giochi sportivi:
• calcio a 5
• basket
• baseball
• pallavolo
• pallamano
• ultimate frisbee
• rugby
• tennis
Spiegazione tecnica dei fondamentali individuali e di squadra, correzione dei principali errori.
Tattica generale di gioco.
Regolamento base di gioco e principali segni convenzionali.
La classe, in generale, ha mostrato un sufficiente livello di capacità motorie, riscontrando difficoltà maggiori nei fondamentali tecnico­tattici di alcuni giochi sportivi ed evidenziando limitate capacità di sviluppo fisico­organico in attività che richiedono un livello di impegno mediamente elevato sul versante delle capacità condizionali (forza­resistenza­velocità).
Sul piano della partecipazione e dell’interesse verso le attività proposte, la classe si è dimostrata collaborativa e “attiva”, pur rimanendo evidenti alcune difficoltà nello sviluppo di determinate proposte, per mancanza di una preparazione motoria e tecnica ad un livello superiore a quello di base.
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Disciplina: Religione Cattolica
A.S. 2015­2016
Docente: Graziano Altafini
L’attività di I.R.C. ha interessato l’intera classe ad eccezione di uno studente. Si è cercato di dare agli alunni una conoscenza critica delle tematiche relative alla presenza del cristianesimo e della Chiesa nella storia e nella società, in un confronto dialettico con le principali correnti culturali del mondo contemporaneo.
Si è teso ad impostare il dialogo a partire non dai contenuti propri della disciplina, ma il più possibile da valori e questioni che si possono ritenere costitutivi dell’esperienza umana, per arrivare in un secondo tempo a proporre la visione cristiana relativamente al tema trattato. Si sono scelti infatti punti di partenza generali (es. diritti umani, bioetica etc.) e provato a coglierne la valenza antropologica per arrivare a proporre il contributo che, su questi temi, può essere dato dalla riflessione teologica. Pertanto sono stati affrontati, in una forma essenzialmente dialogica, i seguenti argomenti:
­ la violenza e la cultura della pace.
­ il problema dell’ateismo contemporaneo ed il rapporto fede­ragione.
­ questioni di bioetica circa la vita umana nascente, trapianto di organi, eutanasia, testamento biologico.
­ i problemi dell’uomo contemporaneo in una società che cambia; il ruolo della scuola; il ruolo della “religione”; il rapporto tra libertà e coscienza; i valori morali tra coscienza e costume sociale; l’etica della solidarietà e la dottrina sociale della Chiesa.
Obiettivi raggiunti dagli studenti
Conoscenze
Tutti gli alunni si sono dimostrati partecipi e responsabili sul piano educativo, animati dal desiderio di approfondire i propri orizzonti culturali. Un gruppo di essi manifesta indipendenza di giudizio, vivacità intellettiva, senso critico, interesse per la disciplina.
Competenze
La classe, in linea generale, è in grado di analizzare i nuclei tematici affrontati, effettuare eventuali collegamenti interdisciplinari, riconoscere il ruolo del cristianesimo per la crescita civile della società italiana nel più ampio contesto europeo.
Capacità
Nel suo complesso, la classe è in grado di utilizzare testi e documenti a sostegno di una o più tesi; di esprimere opinioni personali; di partecipare a un dibattito sugli argomenti svolti.
Criteri e strumenti di valutazione adottati La peculiarità della disciplina non ha consentito di utilizzare per la valutazione gli strumenti tradizionali. Pertanto, i parametri presi in considerazione sono stati soprattutto:
partecipazione al dialogo educativo;
comportamento corretto e costante;
attenzione, impegno e collaborazione.
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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
DOCENTE: GRAZIELLA SCARPACI
MATERIA: PIANIFICAZIONE PUBBLICITARIA
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Osservazioni sullo svolgimento del programma:
i contenuti e gli argomenti proposti all’inizio dell’anno scolastico attraverso il “Piano di Lavoro
Annuale”,redatto dalla prof.ssa Scarpaci Graziella, che prevedeva i seguenti temi/argomenti:
INTERNET
LA MARCA
IL BUDGET PUBBLICITARIO
PUBBLICITÀ BELOW THE LINE
COPY STRATEGY
TARGET
LA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA
IL CODICE DI AUTODISCIPLINA PUBBLICITARIA
LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA
sono stati svolti tranne il modulo 7 che è stato sostituito dall'argomento: TARGET e gli argomenti:
Comunicazione pubblicitaria, Codice di autodisciplina pubblicitaria e Campagna Pubblicitaria che saranno
svolti entro fine anno
Le lezioni si sono svolte in aula
Risultati conseguiti e criteri di valutazione:
I risultati raggiunti si possono considerare buoni per il maggior numero dei componenti del gruppo classe,
eccellenti per alcuni.
La valutazione finale ha tenuto conto delle verifiche, esercitazioni ed interventi degli alunni, dei livelli di
apprendimento conseguiti rispetto a quelli di partenza, dell’acquisizione di un corretto metodo di lavoro e di
un adeguato comportamento all’interno della classe, nonché dell’impegno e dell’interesse dimostrato nei
confronti della disciplina e delle verifiche svolte durante l’anno scolastico.
Metodologie e sussidi integrati:
Tutti gli interventi didattici sono stati svolti con chiarezza e semplificati nei contenuti per favorirne
l’acquisizione anche agli alunni con maggiori difficoltà di apprendimento.
Sono stati utilizzati i libri di testo e approfondimenti su riviste del settore
La didattica è stata svolta in lezioni interattive teoriche e pratiche.
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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
DOCENTE: GRAZIELLA SCARPACI
MATERIA: PROGETTAZIONE GRAFICA
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Osservazioni sullo svolgimento del programma:
i contenuti e gli argomenti proposti all’inizio dell’anno scolastico attraverso il “Piano di Lavoro
Annuale”,redatto dalla prof.ssa Scarpaci Graziella, che prevedeva i seguenti temi/argomenti:
CARTELLONISTICA
BANNER
GRAFICA EDITORIALE
SITO
TESINA FINALE
sono interamente svolti ed approfonditi grazie ad interventi didattici mirati all’acquisizione progressiva degli
stessi.
Le lezioni si sono svolte in laboratorio, dove, attraverso l’utilizzo del softwares: Illustrator, Photoshop,
InDesign e Dreamweaver gli alunni hanno potuto elaborare i messaggi pubblicitari progettati
Risultati conseguiti e criteri di valutazione:
I risultati raggiunti si possono considerare buoni per il maggior numero dei componenti del gruppo classe,
eccellenti per alcuni.
La valutazione finale ha tenuto conto delle capacità grafiche di ogni singolo allievo, dei livelli di
apprendimento conseguiti rispetto a quelli di partenza, dell’acquisizione di un corretto metodo di lavoro e di
un adeguato comportamento all’interno della classe, nonché dell’impegno e dell’interesse dimostrato nei
confronti della disciplina.
Metodologie e sussidi integrati:
Tutti gli interventi didattici sono stati svolti con chiarezza e semplificati nei contenuti per favorirne
l’acquisizione anche agli alunni con maggiori difficoltà di apprendimento.
Tutti i moduli presenti nella programmazione sono stati integrati attraverso l’utilizzo di differenti sussidi
didattici, quali: riviste del settore, pubblicazioni editoriali online, etc.
La didattica è stata equamente suddivisa in lezioni teoriche e pratiche, di queste sia a mano che attraverso
l’ausilio dei software Illustrator, Photoshop, Indesign e Dreamweaver.
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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
DOCENTE: GRAZIELLA SCARPACI
MATERIA: FOTOGRAFIA
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Osservazioni sullo svolgimento del programma:
i contenuti e gli argomenti proposti all’inizio dell’anno scolastico attraverso il “Piano di Lavoro
Annuale”,redatto dalla prof.ssa Scarpaci Graziella, che prevedeva i seguenti temi/argomenti:
Origini della fotografia
Le parti della macchina fotografica
ISO
Temperatura del colore
Luce artificiale
Coppia tempi/diaframma
Modalità di esposizione
Fotografia di modelli in studio
Fotografia e movimento
Foto per catalogo
Ritrattistica
Alcuni fotografi storici
sono interamente svolti, tranne l'ultimo modulo che verrà completato antro fine scuola.
Le lezioni si sono svolte in laboratorio utilizzando le attrezzature fotografiche in possesso della scuola.
Risultati conseguiti e criteri di valutazione:
I risultati raggiunti si possono considerare buoni per la maggior parte dei componenti del gruppo classe.
La valutazione finale ha tenuto conto delle capacità fotografiche di ogni singolo allievo, dei livelli di
apprendimento conseguiti rispetto a quelli di partenza, dell’acquisizione di un corretto metodo di lavoro e di
un adeguato comportamento all’interno della classe, nonché dell’impegno e dell’interesse dimostrato nei
confronti della disciplina e le verifiche svolte
Metodologie e sussidi integrati:
Tutti gli interventi didattici sono stati svolti con chiarezza e semplificati nei contenuti per favorirne
l’acquisizione anche agli alunni con maggiori difficoltà di apprendimento.
Tutti i moduli presenti nella programmazione sono stati integrati attraverso l’utilizzo di differenti sussidi
didattici, quali: libro di testo, riviste del settore, pubblicazioni editoriali online, etc.
La didattica è stata equamente suddivisa in lezioni teoriche e pratiche.
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ANNO SCOLASTICO 2015/16
DISCIPLINA:Matematica
DOCENTE: Serena Cristina
1. INTRODUZIONE
Sono subentrata nella classe solo in questo ultimo anno scolastico, quindi non conoscevo gli studenti.
La classe si è comportata sempre bene durante tutto l’anno scolastico, visto anche l’esiguo numero di studenti.
Abbastanza interessati ma non sempre tutti partecipi alle lezioni, il lavoro è risultato rallentato a causa delle esigue ore di lezione (solo 2 settimanali), di alcuni impegni della classe in ore curricolari e di alcuni ripassi che si sono resi necessari per una maggiore comprensione degli argomenti. Attenti in generale, qualcuno voglioso di apprendere e comprendere, interagendo con l’insegnante, altri meno partecipi e più passivi alle lezioni.
Comunque tutti educati e rispettosi: si è sempre lavorato in un clima sereno ed abbastanza impegnato.
Dal momento che le capacità e la preparazione di base appaiono modeste per la maggioranza degli studenti, il rendimento complessivo della classe è risultato nel complesso pienamente sufficiente, con la sola presenza di 2/3 studenti in lieve difficoltà. Non mancano, comunque, alcune studentesse che si sono distinte per impegno, capacità e rendimento e che hanno conseguito una discreta preparazione.
2. OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI DELLA MATERIA
La matematica ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo. La competenza matematica consiste nell’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere ed affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati.
La competenza matematica comporta la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero e di rappresentazione grafica e simbolica, la capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire modelli di situazioni reali.
Finalità dell’asse matematico è l’acquisizione delle abilità necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione.
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3. OBIETTIVI CONSEGUITI
CONOSCENZE : la classe ha acquisito una conoscenza sufficiente della parte riguardante l’analisi matematica, in particolare lo studio delle funzioni, il calcolo dei limiti e delle derivate.
COMPETENZE : la classe ha raggiunto un sufficiente livello di competenze nell’operare in maniera logica nei vari problemi che si sono visti.
CAPACITA’ : per la maggior parte degli studenti c’è stato un rafforzamento delle capacità logiche­
matematiche e dell’analisi di un problema, sia di tipo numerico che logico; permangono comunque studenti in leggera difficoltà, per scarse capacità di rielaborazione personale e poca attitudine per la materia.
4. OBIETTIVI PROGRAMMATI E NON CONSEGUITI
Il modulo previsto sulle derivate è stato svolto in maniera non approfondita a causa della perdita di lezioni a fine anno per vari motivi. Anche la parte teorica non è stata approfondita e si è preferito un approccio più pratico per arrivare ad una adeguata preparazione di base.Il lavoro svolto si è comunque concentrato nelle ore di lezione in classe, seguito, comunque, da un quasi sempre adeguato lavoro domestico.
L’obiettivo non conseguito è stato quello di non riuscire a portare tutti i ragazzi ad una preparazione più che sufficiente per una serie di motivi: mancanza di impegno, attenzione e studio per pochi, mancanza di basi e scarse capacità per qualcun altro.
5. CONTENUTI DISCIPLINARI E PROGRAMMA SVOLTO
MODULO 0 ­ RIPASSO
MODULO 1– LE FUNZIONI
MODULO 2– LIMITI DELLE FUNZIONI
MODULO 3­ DERIVATA DI UNA FUNZIONE
MODULO 4– STUDIO DI FUNZIONI
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MODULO 0 ‐ RIPASSO
UNITA’ DIDATTICHE
U.D.1– Equazioni di 2° grado
U.D.2­ Disequazioni di 2° grado
U.D.3­ Equazioni e disequazioni di grado superiore al 2°
U.D.3– Il piano cartesiano
U.D.1 ‐ Equazioni di 2° grado
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Equazioni incomplete, pure e spurie e loro risoluzione
Formula risolutiva per le equazioni di 2° grado complete
U.D. 2– Disequazioni di 2° grado

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Disequazioni di 2° grado
Disequazioni fratte
U. D. 3 ‐ Equazioni e disequazioni di grado superiore al 2°


Risoluzione di equazioni di grado maggiore del 2° con l’utilizzo della scomposizione e della legge di annullamento del prodotto
Risoluzione di equazioni e disequazioni di grado maggiore del 2° con l’utilizzo della scomposizione mediante la Regola di Ruffini
U. D. 4 ‐ Il piano cartesiano 


Il piano cartesiano
Le coordinate di un punto nel piano Equazione e rappresentazione grafica della retta e della parabola
MODULO 1 – LE FUNZIONI
UNITA’ DIDATTICHE
U.D.1– Le funzioni
U.D.1 – Le funzioni
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Definizione di funzione
Funzioni iniettive, suriettive, biunivoche
Funzioni pari e dispari
Grafico di una funzione
Valore assoluto
Funzioni continue Classificazione delle funzioni
Determinazione del dominio di una funzione (razionale, irrazionale)
Punti di discontinuità
Rappresentazione grafica del dominio
Intersezioni con gli assi cartesiani
Segno della funzione (Insieme di positività/negatività) MODULO 2 – LIMITI DELLE FUNZIONI
UNITA’ DIDATTICHE
U.D.1– I limiti
U.D.1 – I limiti
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



Approccio intuitivo al concetto di limite
Definizione di limite
Teoremi generali sui limiti
Calcolo di limiti
Forme indeterminate
Classificazione dei punti di discontinuità
Continuità delle funzioni
MODULO 3 – DERIVATA DI UNA FUNZIONE
UNITA’ DIDATTICHE
U.D.1– Le derivate
U.D.1 – Le derivate
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

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Definizione di derivata Derivate fondamentali
Teoremi sul calcolo delle derivate
Derivate delle funzioni continue
Applicazioni (significato geometrico)
Derivate di ordine superiore
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Teorema di De L’Hopital MODULO 4 – LO STUDIO DI FUNZIONI
UNITA’ DIDATTICHE
U.D.1– Lo studio di funzioni
U.D.1 – Lo studio di funzioni
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Dominio
Intersezione con gli assi cartesiani
Positività (segno)
Asintoti verticali, orizzontali ed obliqui
Crescenza e decrescenza
Massimi e minimi
Concavità
Punti di flesso
Rappresentazione grafica di varie funzioni (algebriche)
6. METODOLOGIA DIDATTICA
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Fissare all’inizio dell’unità didattica l’obiettivo didattico e formativo che si vuole mettere a fuoco con quella particolare sezione di lavoro.
Utilizzare un processo che stimoli a ragionare per modelli partendo da situazioni concrete ( tecnica del problem solving ).
Lezione di tipo frontale dialogata.
Lavori guidati in classe ed eventuale verifica immediata dei risultati con discussione.
Lavori di gruppo eterogenei e/o per fasce di livelli.
Controllo in itinere del lavoro svolto.
Valorizzazione degli interventi originali dell’alunno anche ai fini della scoperta del proprio valore.
Agire in un contesto in cui non si penalizza eccessivamente l’errore, ma se ne individua l’aspetto costruttivo.
7. MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
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Libro di testo
Appunti dati dal docente
Esercitazioni preparate dal docente
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8. VERIFICA E VALUTAZIONE
Si sono svolte solo 2 verifiche scritte per il trimestre ( causa stage) e 3/4 per il pentamestre. Per quanto riguarda l’orale è stata fatta una interrogazione orale per tutti e/o un test scritto valido per l’orale per ogni frazione di anno scolastico. Si è tenuto conto anche delle simulazioni di terza prova che sono state due, svolte nel solo pentamestre (una soltanto prendeva in considerazione la materia Matematica). Oltre alle valutazioni di tipo numerico, si è tenuto conto dell’ impegno, dell’ interesse e motivazione allo studio, della partecipazione, della progressione rispetto ai livelli iniziali, della diligenza nell’esecuzione dei compiti, della precisione nel prendere appunti.
La valutazione di ogni elaborato è compresa tra 1 e 10. In corrispondenza di ogni esercizio viene assegnato un punteggio . Il voto è assegnato in base al punteggio totale della prova in base al principio matematico dell’interpolazione lineare.La percentuale di punteggio relativa alla sufficienza (compresa tra il 50% ed il 60%) non è resa nota prima della verifica (per non condizionare la prova stessa) mentre si fissa in 6 la soglia di sufficienza.
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SIMULAZIONE 3° Prova ‐ CLASSE 5pcp
MATERIA: Scienze Motorie e Sportive
QUESITO 1
ALUNNO/A: Le Capacità Motorie
Indicare brevemente quali sono le differenti Capacità Motorie e, scegliendone UNA, descriverne sinteticamente:
La DEFINIZIONE, la CLASSIFICAZIONE (se esistono diverse tipologie di quella capacità), gli ELEMENTI GENERALI che la caratterizzano (da cosa dipende, come si allena, perché è importante e in quali fasi della vita…) ed altre
informazioni che risultino utili a descriverne le caratteristiche intrinseche.
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QUESITO 2
Il Doping Che cos'è il Doping e come si può definire? Quali sono le principali classi di sostanze vietate ed i metodi vietati?
Tra questi descriverne UNO nello specifico (perché viene utilizzato nello sport, che rischi per la salute comporta)
Perché è importante la lotta al Doping?
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QUESITO 2
La Pallavolo
Descrivi il REGOLAMENTO GENERALE della Pallavolo (Scopo del gioco, quanti tocchi della palla sono consentiti,
quanti giocatori per squadra , come si determina il punteggio dei set e della partita…)
Quali sono i RUOLI nella Pallavolo (descrivili brevemente)? Quali sono i FONDAMENTALI (descrivili brevemente)?
Quali sono le 3 principali tipologie di INFRAZIONI di gioco ?
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TECNICHE DI COMUNICAZIONE
ALUNNO___________________________________
CLASSE­­­­­­­­­­­­­­­­­ DATA­­­­­­­­­­­­­­­­­­
1) Di cosa si occupa il reparto creativo?
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2) Quali sono gli elementi che costituiscono la strategia di comunicazione di una campagna pubblicitaria?
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3) Quali sono i metodi di raccolta delle informazioni sui clienti?
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Classe 5 AP Simulazione della Terza prova d’esame (22/3/2016)
Materia: storia
Studente _________________________________________________
Rispondi alle domande seguenti rimanendo entro gli spazi assegnati.
1. Ancor prima di invadere la Polonia, Hitler condusse una politica estera molto aggressiva: riassumine le tappe essenziali.
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2. In che modo venne condotta la “guerra lampo” ? Quale evento ne segnò la fine ?
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3. Quale fu il ruolo dell’ Italia nella seconda guerra mondiale ?
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Tipo di prova : Tipologia B : quesiti a risposta singola
Classe: ____________ Data: ____________
Candidato: ________________________________
« La femme naît libre et demeure égale à l’homme en droits. Les distinctions sociales ne peuvent être fondées que sur l’utilité commune » (Article 1 de la Déclaration des Droits de la Femme et de la Citoyenne, Olympe de Gouges, 1791)
Les femmes ont toujours eu un rôle très important dans la société, elles ont été traditionnellement épouses et mères, comment leur rôle a­t­il évolué au fil du temps ? (10 lignes)
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Quels sont, à votre avis, les droits les plus importants que les femmes ont conquis ? Qu’est­ce que l’émancipation du sexe faible ? (10 lignes)
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D’après l’article 1 de la Déclaration susmentionnée, la femme est « égale à l’homme en droits », mais est­
ce que ça veut dire que femme et homme sont égaux sous tout aspect ? Quel est donc la nature et le rôle de l’homme et de la femme au 2016 ? (10 lignes)
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Simulazione di Terza Prova Esame di Stato
Lingua inglese classe 5PcP
Name Surname date Answer the questions by using 8­10 lines for each one:
1. What is the Rosetta Stone?
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....................................................
2. Write the main events in the history of advertising.
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3. Why is “Vogue” such an important magazine? Justify your answer.
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….....................................................................................................................................................
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SIMULAZIONE TERZA PROVA CLASSE 5 PCP 26.04.2016
ECONOMIA AZIENDALE
STUDENTE…………………………………………………………………………………
……………..
Rispondete ai seguenti quesiti (max 15 righe)
1‐ Indicate il significato dell’analisi costi‐volumi‐ risultati nell’ambito della ricerca delle condizioni di efficienza dell’impresa
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2‐ Esponete la differenza fra le tecniche di full costing e direct costing
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3‐ Indicate la funzione del budget nell’ambito della programmazione operativa
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ANNO SCOLASTICO 2015/2016
INSEGNANTE Prof.ssa Cristina Serena
COGNOME………………………………………….
NOME……………………………………………….
DATA 28 Aprile 2016
CLASSE 5PCP
TERZA PROVA
MATEMATICA
(2° Simulazione)
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Tipologia B (Quesiti a risposta singola)
1. Classificare i punti di discontinuità della seguente funzione razionale fratta: ; calcolare poi il limite della funzione nell’intorno di .
50
2. Classificare la seguente funzione , determinarne il dominio ed il segno(insieme di positività/negatività) : 3.
Determinare gli asintoti specificandone le equazioni: (verticali,orizzontali,obliqui) della seguente funzione, 51
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Prova simulata della seconda prova
Data: 12/04/2016
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE L.FANTINI
PROVA SIMULATA DI ESAME DI STATO Indirizzo: IPCP­SERVIZI COMMERCIALI OPZIONE PROMOZIONE COMMERCIALE E PUBBLICITARIA
Il candidato, dopo aver esaminato e analizzato il problema di comunicazione di seguito posto mediante brief, definisca una soluzione creativa, con l'ausilio di studi preliminari rough e layout
Brief
Cliente: Giocolandia
Il parco giochi Giocolandia è uno spazio di 2000mq al coperto in cui i bambini possono giocare e festeggiare con chi li ama, si trova a Teramo in Abruzzo
Lo spazio di gioco è diviso in tre grandi zone: l'area baby per i piccoli da 1 a 3 anni, l'area gonfiabili e playground per i bambini dai 4 ai 12 anni, e la sala giochi. Le feste di Il parco giochi Giocolandia è uno spazio di 2000mq al coperto in cui i bambini possono giocare e festeggiare con chi li ama. Lo spazio di gioco è diviso in tre grandi zone: l'area baby per i piccoli da 1 a 3 anni, l'area gonfiabili e playground per i bambini dai 4 ai 12 anni, e la sala giochi. Le feste di compleanno si svolgono in aree riservate ed attrezzate per ospitare grandi e bambini. Ogni festa è personalizzata, dal menù all'allestimento, per venire incontro alle esigenze di tutti. Giocolandia avvia una campagna tattica per ottenere dei guadagni immediati, attraverso l'e­commerce. Si tratta di una promozione on­line denominata “ “Clic, clic, eccoti qui!!!” oppure “Giocolandia, un mondo di offerte” che propone diverse offerte su servizi e ingressi al parco.
Identità aziendale: Valori connotativi:
Giocolandia si identifica come un parco attento alle esigenze di piccoli ed adulti accompagnatori (customer satisfaction: soddisfazione del cliente), quindi desidera che le attrezzature e i campi siano sicuri, curati e piacevoli. Ha un profondo interesse per la cura dell'ambiente, quindi fornisce in diversi punti strategici bidoncini a forma di personaggi di fumetto in cui differenziare i rifiuti.
L'azienda ha una personalità fresca, esuberante, creativa e rispettosa del cliente e dell'ambiente.
Valori denotativi:
Font: creativo chiaro e giocoso
Colori: arancione, giallo, celeste e marrone
Grafica: con riferimenti al disegno infantile e fumettistico
Plus 53
A) Giocolandia offre uno spazio per Il parco tematico Fattoria che si sviluppa intorno ad un percorso semi scoperto su cui si affacciano le stalle degli animali da cortile come cavalli, asini, galline dal mondo, oche e cigni nel lago artificiale... e tanti altri. . B) Vero cuore del parco è La casa delle farfalle, un giardino tropicale in cui possono volare libere.
Benefit
Usufruire di sconti per poter divertirsi a parco utilizzando attrezzature e campi sicuri curati e divertenti
Reason why
Attraverso la comunicazione visiva e verbale si desidera rendere evidente la promessa di sconti e divertimento
Strategia di marketing­comunicazione Ampliare il mercato a livello nazionale, attraverso una campagna tattica basata sulle promozioni on­line che porti a profitti immediati nel breve periodo. La comunicazione grafica deve essere accattivante per i piccoli, quindi colorata e creativa che predilige dei format originali. Giocolandia comunicare le proprie offerte tramite un breve annuncio promozionale a mezzi stampa (veic.periodici nazionali) e per internet (ospite in vari siti web)
SI RICHIEDE
La progettazione di un annuncio promozionale da collocare su periodici a larga diffusione nazionale, in quadricromia e a tutta pagina, di dimensioni cm 20X28 che spinga il potenziale consumatore all'azione di registrarsi al sito
Dati da inserire:
 Logo  Visual (creare un semplice personaggio a fumetto che esorti a registrarsi sul sito)
 Headline: “Clic, clic, eccoti qui!!!” oppure “Giocolandia, un mondo di offerte”  Body copy: Usufruire delle offerte è semplicissimo: basta registrarsi su www.giocolandia.it, alla voce “Registrati”, compilare i campi con nome, cognome, indirizzo e mail e creare una propria password.
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Prova simulata della seconda prova
Data: 12/05/2016
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE L.FANTINI
PROVA SIMULATA DI ESAME DI STATO
Indirizzo: IPCP­SERVIZI COMMERCIALI OPZIONE PROMOZIONE
COMMERCIALE E PUBBLICITARIA
PRIMA PARTE
Si chiede al candidato di progettare e realizzare la grafica della campagna pubblicitaria per
l’azienda vinicola Masottina seguendo le indicazioni fornite nel brief allegato.
Al candidato è richiesto il progetto di un manifesto 70x100 in scala formato A4
In funzione della scelta dovrà fornire le bozze necessarie alla produzione del progetto.
Al termine della prova è richiesto al candidato di redigere una breve presentazione scritta
indirizzata al cliente che presenti il concept creativo del progetto (relazione).
BRIEF DEL PROGETTO
Cliente
Fondata nel 1946, Masottina è un’azienda vinicola familiare nella zona del Conegliano
Valdobbiadene. I vigneti(60 ettari) si estendono nella zona del Prosecco DOCG. La sede è
a Conegliano. Una continua ricerca della migliore qualità ha portato Masottina a divenire
una realtà importante ed un punto di riferimento nel panorama italiano e internazionale del
wine­business. Masottina produce 1.500.000 bottiglie vendute in più di 40 paesi. I vini
Masottina hanno incontrato ampi apprezzamenti e importanti riconoscimenti internazionali.
Obiettivo
Creazione di un manifesto per far conoscere il Brand con un messaggio incisivo che
caratterizzi e colga l'essenza del Brand e una creatività che ne sottolinei la personalità.
Ci teniamo a specificare che cerchiamo una creatività focalizzata sul brand e che si
discosti dalle classiche/tradizionali pagine delle aziende vinicole (es.: classica foto
vigneti/prodotto).
HEADLINE: I love Masottina
SUB HEADLINE/PAY OFF: Gusto ricercato da oltre 70 anni
Target
Consumatori italiani che associano il vino a status e ricercano qualità (Wine Lovers) con
attenzione al prezzo, che non assume però un ruolo determinante nella scelta del
prodotto.
Obiettivi di comunicazione
Al target bisogna comunicare:
• Masottina è un marchio storico (presente dal 1946) di una famiglia che produce vini da
tre generazioni,conosciuto dagli “addetti ai lavori” a livello internazionale, anche se la sua
promozione è stata finora affidata prevalentemente al passaparola ed alla qualità del
prodotto.
• Masottina ha un eccellente qualità dei prodotti (Doc e DocG), che produce in territorio
unico e prestigioso come il Conegliano­Valdobbiadene.
• Masottina ha sede a Conegliano, città d'Arte e del Vino, sede della prima Scuola
Enologica in Italia.
Reason why
Masottina ha il controllo totale della filiera produttiva:
• scelta del terreno migliore e più adatto per la produzione di uva;
• raccolta e selezione delle uve migliori;
• vinificazione di qualità con raccolta esclusiva di mosto fiore (qualità superiore);
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• spumantizazzione lenta e a bassa temperatura controllata;
• scelta dei materiali migliori per imbottigliamento e confezionamento completamente
controllato da Masottina con tracciabilità di ogni bottiglia prodotta;
• certificazione internazionale ISO 9001:2008, International Food Standard (IFS), BRC
Global StandardFood, Bio Certificazione Regolamenti Cee 834/07 e Cee 889/08.
Masottina è un’azienda familiare di terza generazione:
• famiglia che, mossa dalla passione e dalla costante ricerca di miglioramento dei propri
prodotti, lavora uva e vini con tradizione e competenza significativa (mission).
Identità di Masottina
• AUTENTICO
• COMPETENTE, MOLTO ATTENTO AL PRODOTTO
• AFFIDABILE
• FAMILIARE/TRADIZIONALE
• STORICO
Pianificazione Dei Media
• Periodici specializzati (Vino e alcolici) Italiani e Internazionali;
• periodici enogastronomici Italiani;
• periodici Consumer Italiani;
• quotidiani Italiani;
• web Internazionale.
Allegati
• Foto bottiglie;
• foto vigneti e cantina;
• logo positivo e negativo in formato vettoriale
SECONDA PARTE
1) L'identità di una marca non sempre coincide con la personalità che comunica. Perchè? Fai l'esempio
rifacendoti al brand Masottina.
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2) Leggendo questo brief, secondo te, la qualità percepita dal consumatore di questa marca può
corrispondere al reale? Perché?
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3) Descrivi il benefit che un consumatore potrebbe trarre dal consumo dei prodotti Masottina
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4) Come comunicazione diretta, l'azienda Masottina usa essenzialmente il passa parola, quali strumenti
below the line consiglieresti di affiancare?
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Durata massima della prova: 8 ore
È consentito l'uso degli strumenti da disegno e la consultazione di cataloghi e riviste per l’eventuale utilizzo
di immagini (in forma sia cartacea, sia digitale: stampe, libri, font, CD, USB con raccolte immagini).
È consentito l'utilizzo della strumentazione informatica e non (computer, scanner, macchina fotografica
digitale, fotocopiatrice, stampante) e, se disponibili nell’istituto sede d’esame, dei programmi dedicati
(disegno vettoriale, impaginazione, fotoritocco) per la rielaborazione delle immagini, la composizione del
testo e la realizzazione dell’impaginato.
Durante la prova non è consentito l’accesso ad internet.
Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 4 ore dalla consegna del tema
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SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA DELL’ESAME CONCLUSIVO DI STATO Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A ‐ ANALISI DEL TESTO
Giuseppe Ungaretti , LUCCA (da L’Allegria)
1 A casa mia, in Egitto, dopo cena, recitato il rosario, mia madre ci parlava di questi posti.
2 La mia infanzia ne fu tutta meravigliata.
3 La città ha un traffico timorato e fanatico.
4 In queste mura non ci si sta che di passaggio.
5 Qui la meta è partire.
6 Mi sono seduto al fresco sulla porta dell’osteria con della gente che mi parla di California come d’un suo podere.
7 Mi scopro con terrore nei connotati di queste persone.
8 Ora lo sento scorrere caldo nelle mie vene, il sangue dei miei morti.
9 Ho preso anch’io una zappa.
10 Nelle cosce fumanti della terra mi scopro a ridere.
11 Addio desideri, nostalgie.
12 So di passato e d’avvenire quanto un uomo può saperne.
13 Conosco ormai il mio destino, e la mia origine.
14 Non mi rimane più nulla da profanare, nulla da sognare.
15 Ho goduto di tutto, e sofferto.
16 Non mi rimane che rassegnarmi a morire.
17 Alleverò dunque tranquillamente una prole.
18 Quando un appetito maligno mi spingeva negli amori mortali, lodavo la vita.
19 Ora che considero, anch’io, l’amore come una garanzia della specie, ho in vista la morte.
Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888, da genitori emigrati da Lucca ed è morto a Milano nel 1970. Nel 1912 lasciò per sempre l’Egitto. A Parigi approfondì la sua preparazione letteraria e conobbe personalmente importanti artisti e scrittori. Partecipò alla guerra mondiale come soldato semplice. Risalgono a quell’epoca le poesie raccolte ne Il Porto Sepolto, 1916 e poi confluite, insieme ad altre, in Allegria di Naufragi, 1919. La poesia che si propone raggiunse la redazione definitiva nel 1936, attraverso diverse stesure a partire dal 1919.
Comprensione complessiva
1. Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Soffermati sugli aspetti linguistico‐lessicali della poesia e, in particolare, sugli aggettivi.
2.2 Spiega l’espressione “La mia infanzia ne fu tutta meravigliata” (2).
2.3 Individua gli elementi che caratterizzano la città (3‐5).
2.4 Il poeta evoca una scoperta che lo terrorizza (7). Quali le ragioni del “terrore”?
2.5 Il poeta contrappone agli “amori mortali” (18) “l’amore come una garanzia della specie” (19). Spiega la contrapposizione.
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2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia e approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Ungaretti o a testi di altri autori. Alternativamente, puoi fare riferimento alla situazione storico‐
culturale dell’epoca o a situazioni del nostro tempo, sviluppando i confronti che ti interessano. TIPOLOGIA B ­ REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO ‐ LETTERARIO ARGOMENTO: Amore, odio, passione.
G. KLIMT, Il bacio, 1907 G. DE CHIRICO, Ettore e Andromaca, 1917 P. PICASSO, Gli amanti, 1923 «Tra l’altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser badessa, c’era anche quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine, scellerato di professione, uno de’ tanti, che, in que’ tempi, e co’ loro sgherri, e con l’alleanze d’altri scellerati, potevano, fino a un certo segno, ridersi della forza pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo nomina Egidio, senza parlar del casato. Costui, da una sua finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall’empietà dell’impresa, un giorno osò rivolgerle il discorso. La sventurata rispose.»
Alessandro MANZONI, I promessi sposi, 1840‐42
«Ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi per non vedere quelli della Lupa, che quando gli si ficcavano ne’ suoi gli facevano perdere l’anima ed il corpo. Non sapeva più che fare per svincolarsi dall’incantesimo. Pagò delle messe alle anime del Purgatorio e andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua andò a confessarsi, e fece pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa, in penitenza, e poi, come la Lupa tornava a tentarlo:
‐ Sentite! le disse, non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’è vero Iddio, vi ammazzo!
‐ Ammazzami, rispose la Lupa, ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci.
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Ei come la scorse da lontano, in mezzo a’ seminati verdi, lasciò di zappare la vigna, e andò a staccare la scure dall’olmo. La Lupa lo vide venire, pallido e stralunato, colla scure che luccicava al sole, e non si arretrò di un sol passo, non chinò gli occhi, seguitò ad andargli incontro, con le mani piene di manipoli di papaveri rossi, e mangiandoselo con gli occhi neri. ‐ Ah! malanno all’anima vostra! balbettò Nanni.»
Giovanni VERGA, La Lupa, in Vita dei campi, 1880
«Ella pareva colpita dal suono insolito della voce di Giorgio; e un vago sbigottimento cominciava a invaderla.
– Ma vieni!
Ed egli le si appressò con le mani tese. Rapidamente l’afferrò per i polsi, la trascinò per un piccolo tratto; poi la strinse tra le braccia, con un balzo, tentando di piegarla verso l’abisso.
– No, no, no...
Con uno sforzo rabbioso ella resistette, si divincolò, riuscì a liberarsi, saltò indietro anelando e tremando.
– Sei pazzo? – gridò con l’ira nella gola. – Sei pazzo?
Ma, come se lo vide venire di nuovo addosso senza parlare, come si sentì afferrata con una violenza più acre e trascinata ancóra verso il pericolo, ella comprese tutto in un gran lampo sinistro che le folgorò l’anima di terrore.
– No, no, Giorgio! Lasciami! Lasciami! Ancóra un minuto! Ascolta! Ascolta! Un minuto! Voglio dirti...
Ella supplicava, folle di terrore, divincolandosi. Sperava di trattenerlo, d’impietosirlo.
– Un minuto! Ascolta! Ti amo! Perdonami! Perdonami!
Ella balbettava parole incoerenti, disperata, sentendosi vincere, perdendo terreno, vedendo la morte.
– Assassino! – urlò allora furibonda.
E si difese con le unghie, con i morsi, come una fiera.
– Assassino! – urlò sentendosi afferrare per i capelli, stramazzando al suolo su l’orlo dell’abisso, perduta.
Il cane latrava contro il viluppo.
Fu una lotta breve e feroce come tra nemici implacabili che avessero covato fino a quell’ora nel profondo dell’anima un odio supremo.
E precipitarono nella morte avvinti.»
Gabriele D’ANNUNZIO, Il trionfo della morte, 1894
«Emilio poté esperimentare quanto importante sia il possesso di una donna lungamente desiderata. In quella memorabile sera egli poteva credere d’essersi mutato ben due volte nell’intima sua natura. Era sparita la sconsolata inerzia che l’aveva spinto a ricercare Angiolina, ma erasi anche annullato l’entusiasmo che lo aveva fatto singhiozzare di felicità e di tristezza. Il maschio era oramai soddisfatto ma, all’infuori di quella soddisfazione, egli veramente non ne aveva sentita altra. Aveva posseduto la donna che odiava, non quella ch’egli amava. Oh, ingannatrice! Non era né la prima, né – come voleva dargli ad intendere – la seconda volta ch’ella passava per un letto d’amore. Non valeva la pena di adirarsene perché l’aveva saputo da lungo tempo. Ma il possesso gli aveva data una grande libertà di giudizio sulla donna che gli si era sottomessa. – Non sognerò mai più – pensò uscendo da quella casa. E poco dopo, guardandola, illuminata da pallidi riflessi lunari: – Forse non ci ritornerò mai più. – Non era una decisione. Perché l’avrebbe dovuta prendere? Il tutto mancava d’importanza.»
Italo SVEVO, Senilità, 1898
2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO ARGOMENTO: Il viaggio: esperienza dell’altro, formazione interiore, divertimento e divagazione, in una parola, metafora della vita.
«La felicità, che il lettore lo sappia, ha molte facce. Viaggiare, probabilmente, è una di queste. Affidi i fiori a chi
sappia badarvi, e incominci. O ricominci. Nessun viaggio è definitivo».
J. SARAMAGO, Viaggio in Portogallo, Torino, 1999
«Che cosa non è un viaggio? Per poco che si dia un’estensione figurata a questo termine – e non ci si è mai trattenuti
dal farlo – il viaggio coincide con la vita, né più né meno: essa è forse altra cosa che un passaggio dalla nascita alla
morte? Lo spostamento nello spazio è il primo segno… Il viaggio nello spazio simboleggia il passaggio del tempo, lo
spostamento fisico, a sua volta, il cambiamento interiore; tutto è viaggio».
T. TODOROV, Le morali della storia, Torino, 1995
60
«Oggi più che mai vivere significa viaggiare; la condizione spirituale dell' uomo come viaggiatore, di cui parla la
teologia, è anche una situazione concreta per masse sempre più vaste di persone. Sempre più incerto, nelle
vertiginose trasformazioni del vivere, appare il ritorno ‐ materiale e sentimentale ‐ a se stessi; l' Ulisse odierno non
assomiglia a quello omerico o joyciano, che alla fine ritorna a casa, bensì piuttosto a quello dantesco che si perde
nell' illimitato».
C. MAGRIS, Tra i cinesi che sognano Ulisse, CORRIERE DELLA SERA, 12/12/2003
«Il bambino che amerà viaggiare comincia a sei anni a guardare i mappamondi e le carte geografiche. Inginocchiato
nella sua stanza, indifferente a qualsiasi richiamo della madre e del padre, segna col dito la strada lunghissima che lo
conduce per mare e per terra da Roma a Pechino, da Mosca a Città del Capo, lungo gli andirivieni dei continenti e
l’azzurro scuro e chiaro degli oceani. Sfoglia le carte: si innamora del nome di Bogotà o di Valparaiso, immagina di
violare foreste tropicali e deserti, di scalare l’Everest e il Kilimangiàro, come gli eroi dei suoi libri d’avventura. Così
l’infinito del mondo diventa famigliare e a portata di mano… Il ragazzo impara che, quando viaggiamo, compiamo
sempre due viaggi. Nel primo, il più fantastico, egli legge la guida dell’Austria o della Svezia o dell’Irlanda: città,
fiumi, pianure, foreste, opere d’arte, notizie storiche ed economiche. E studia il viaggio futuro. Nulla è più divertente
che progettarlo: perché il ragazzo muta gli itinerari della guida, stabilisce nuovi rapporti, insegue luoghi sconosciuti,
giunge in Austria dalla Baviera o dalla Boemia, evita città o regioni che non ama, stabilisce la durata dei percorsi,
distingue mattine, pomeriggi e sere. Le ore sono piene di cose: in una piazza di Vienna si fermerà, chissà perché,
quattro ore. Il tempo viene governato da una gioiosa pedanteria. Quando inizia il viaggio, il ragazzo si accorge che la
realtà non ha nulla o poco da fare coi suoi progetti fantastici. Il paese che immaginava giallo è verde: quello che
pensava rosso è celeste. I due viaggi, quello fantastico e quello reale, quello delle guide e quello del mondo, ora si
accordano, ora si combattono».
P. CITATI, Le guide delle meraviglie, LA REPUBBLICA, 28/12/2004
«In definitiva, che modo di viaggiare è questo? Fare un giro per questa città di Miranda do Douro, questa Cattedrale,
questo sacrestano, questo cappello a cilindro e questa pecora, dopodiché segnare una croce sulla mappa, rimettersi in
marcia e dire, come il barbiere mentre scuote l’asciugamano: «Avanti un altro». Viaggiare dovrebbe essere tutt’altro,
fermarsi più a lungo e girare di meno, forse si dovrebbe addirittura istituire la professione del viaggiatore, solo per chi
ha tanta vocazione, è di gran lunga in errore chi crede che sarebbe un lavoro di poca responsabilità, ogni chilometro non vale meno di un anno di vita. Alle prese con questo filosofare, il viaggiatore finisce per addormentarsi, e quando al mattino si sveglia, ecco davanti agli occhi la pietra gialla, è il destino delle pietre, sempre nello stesso posto, a meno che non venga il pittore e se le porti via nel cuore».
J. SARAMAGO, Viaggio in Portogallo, Torino, 1999
«Il viaggiatore aveva un pregiudizio favorevole nei confronti di popoli di contrade lontane e cercava di descriverli ai
suoi compatrioti;… ora l’uomo moderno è incalzato. Il turista farà quindi, un’altra scelta: le cose, e non più gli esseri
umani, saranno oggetto della sua predilezione: paesaggi, monumenti, rovine… Il turista è un visitatore frettoloso …non solo perché l’uomo moderno lo è in generale, ma anche perché la visita fa parte delle sue vacanze e non della sua vita professionale; i suoi spostamenti all’estero sono limitati entro le sue ferie retribuite. La rapidità del viaggio costituisce già una ragione della sua preferenza per l’inanimato rispetto all’animato: la conoscenza dei costumi umani, diceva Chateaubriand, richiede tempo. Ma c’è un’altra ragione per questa scelta: l’assenza di incontri con soggetti differenti, è molto riposante, poiché non mette mai in discussione la nostra identità; è meno pericoloso osservare cammelli che uomini».
T. TODOROV, Noi e gli altri, “L’Esotico”, Torino, 1991
«Ero a Volgograd…Ero a Benares…Ero a Ketchum…Ero a Jàsnaja Poljana…Ero a Colonia…Ero sull’Ortigara… Tutti gli spostamenti fisici, se l’intelligenza vuole e il cuore lo concede, possono assomigliare a splendidi incroci magnetici.
Attraversare lo spazio eccita il tempo. Sarà per questo che, quando parto, cerco sempre di trovare, innanzitutto, le
ragioni del ritorno? Non erano così i viaggi del Novecento! Molti di quelli che li compivano avrebbero voluto smarrirsi in un altrove fantastico capace di garantire, a poco prezzo e senza troppi disagi, chissà quali clamorose scoperte e fulgide ebbrezze… In classe abbiamo una bella carta geografica. Molti miei alunni, slavi, arabi, africani e asiatici, possono considerarsi esperti viaggiatori. Hanno mangiato la polvere dei deserti, il catrame delle autostrade. Conoscono la vernice scrostata delle sbarre doganali, i sonni persi con la testa appoggiata al finestrino dell’autobus, i documenti stropicciati fra le mani… Adesso sono loro a spiegarmi, con pazienza e lungimiranza, lasciando scorrere il dito sulla mappa, le scalcinate periferie di Addis Abeba, la foresta pluviale poco distante da Lagos, i mercati galleggianti di Dacca, gli empori di Herat, le feste di Rabat, gli scantinati di Bucarest. Ed io compio davvero insieme a loro, senza pagare il biglietto, il giro del mondo in aula».
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E. AFFINATI, Viaggiare con il cuore, CORRIERE DELLA SERA, 4/2/2005
«Si vorrebbe sempre essere: essere stati, mai. E ci ripugna di non poter vivere contemporaneamente in due luoghi,
quando e l’uno e l’altro vivono nel nostro pensiero, anzi nel nostro sistema nervoso: nel nostro corpo… Possiamo infatti metterci in viaggio. Ma mentre la meta si avvicina e diventa reale, il luogo di partenza si allontana e sostituisce la meta nell’irrealtà dei ricordi; guadagnamo una, e perdiamo l’altro. La lontananza è in noi, vera condizione umana… Laggiù si sognava la patria, come dalla patria si sogna l’estero. Ma il primo grande viaggio lascia nei giovani, di qualunque levatura e sensibilità, un dissidio che le abitudini non possono comporre; precisa l’idea degli oceani, dei porti, dei distacchi; crea quasi, nella mente, una nuova forma, una nuova categoria: la categoria della lontananza; la
considerazione, ormai, di tutte le terre lontane. È forse un vizio. Chi è stato in Cina vorrebbe provare l’Argentina, il
Transvaal, l’Alaska. Chi è stato al Messico si commuove anche quando sente parlare dell’India, dell’Australia, della
Cina. Questi nomi, una volta al più colorate e melanconiche geografie, sono ora possibili, reali, affascinanti. Chi ha
provato la lontananza difficilmente ne perde il gusto. Il primo viaggio, la prima sera che il novo‐peregrin è in cammino, nasce la nostalgia, per sempre. Ed è il desiderio di tornare non soltanto in patria; ma dappertutto: dove si è stati e dove non si è stati. Due grandi direzioni si alternano: verso casa, verso fuori… Non capisce, forse, non ama il proprio paese chi non l’ha abbandonato almeno una volta, e credendo fosse per sempre».
M. SOLDATI, America primo amore, “Lontananza”, 1935
3. AMBITO STORICO – POLITICO ARGOMENTO: Omicidi politici.
«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un attentato
compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità
dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il
bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo
atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).»
Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972
«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei confronti degli
avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze
di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle
regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste
d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con
grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni
dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della
campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità
nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per
assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di
metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente
la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò definitivamente di esistere.»
Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971
«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che, dopo il
sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione
del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni
gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati
raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridica‐formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque,al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua 62
organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.»
Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976
«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle Brigate
rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando alla Camera
accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la
notizia pochi minuti dopo le 14.»
I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it»
4. AMBITO TECNICO ­ SCIENTIFICO ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia. «Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra.» Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, 1979) «Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.» Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986 «È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.» Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975 «La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato 63
al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti‐Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.» Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001
«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.» Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007
TIPOLOGIA C ­ TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Nel 2011 si celebreranno i 150 anni dell’unità d’Italia. La storia dello Stato nazionale italiano si caratterizza per la successione di tre tipi di regime: liberale monarchico, fascista e democratico repubblicano.
Il candidato si soffermi sulle fasi di passaggio dal regime liberale monarchico a quello fascista e dal regime fascista a quello democratico repubblicano. Evidenzi, inoltre, le caratteristiche fondamentali dei tre tipi di regime.
TIPOLOGIA D ­ TEMA DI ORDINE GENERALE
La musica — diceva Aristotele (filosofo greco del IV sec. a.C.) — non va praticata per un unico tipo di beneficio
che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione, per procurare la catarsi e in
terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo.
Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea.
Se lo ritiene opportuno, può fare riferimento anche a sue personali esperienze di pratica e/o di ascolto musicale.
64
GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO
COGNOME E NOME __________________________________
INDICATORI
Conoscenza, intesa come acquisizione dei contenuti
Competenze,
intese come
capacità di sintesi, collegamento e rielaborazione personale
PUNTEGGIO MASSIMO
10
10
LIVELLI DI VALUTAZIONE
I
Inesistente o con gravi lacune II
Superficiale e frammentaria 4
III
Quasi sufficiente 5
IV
Sufficiente 6
V
Buona 8
VI
Ampia e approfondita 10
3
I
Insufficienti
4
II
Scarse 5
III
Sufficienti
6
Più che sufficiente
IV
IV
Chiarezza espositiva e utilizzo della terminologia specifica
PUNTI
10
7
Buone/ottime
10
I
Disorganizzata e confusa
4
II
Incerta 5
III
Sufficiente 6
IV
Corretta 9
Sicura e personale
V
10
65
Punteggio totale …......../30
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA PRIMA PROVA D'ESAME
Candidato............................................................
tipologie: A (analisi testo), B(saggio breve­articolo di giornale), C e D(temi di storia e attualità)
a) competenze formali (punti 1­7)
Livello rilevato
Correttezza ortografica................................................................................(0­1)
Correttezza morfosintattica..........................................................................(0­1)
Uso della punteggiatura...............................................................................(0­1)
Pertinenza del lessico..................................................................................(0­2)
Pertinenza del registro e del testo alla tipologia prescelta….......................(0­2)
Punteggio competenze formali.................................................................../ 7
b) competenze contenutistiche e relative all'organizzazione testuale (p.1­8)
1­1,5 …....scarso
2­2,5.grav. insuff.
3......insufficiente
3,5......quasi suff.
4.........sufficiente
4,5..........discreto
5.....quasi buono
6...........buono
7..............ottimo
Livello rilevato
Tipologia A:
comprensione globale................................................ …..............................(0­2) 1­2...........scarso
comprensione analitica……..........................................................................(0­2) 2,5­3..grav. Insuff
interpretazione (capacità di collegare aspetti formali e di contenuto)……. .(0­2) 3,5­4..........insuff.
contestualizzazione...................................................................................................(0­2) 4,5­5,5..quasi Tipologia B:
suff.
capacità di utilizzare l'apparato documentario..............................................(0­3) 6........ sufficiente
rielaborazione personale..............................................................................(0­2) 6,5...... discreto
organizzazione testuale (coerenza e coesione)...........................................(0­3) 7 .quasi buono
Tipologie C e D:
7,5............buono
comprensione dell'argomento (pertinenza della traccia)............................. (0­1) 8...............ottimo
presenza e chiarezza della tesi complessiva.............................................. (0­2)
pertinenza delle argomentazioni e sviluppo delle tematiche........................(0­3)
organizzazione testuale (coerenza e coesione).......................................... (0­2)
Punteggio competenze contenutistiche......................................................./8
Valutazione complessiva.........../15
66
GRIGLIA DI VALUTAZIONE | PROGETTAZIONE GRAFICA
Pertinenza e aderenza al tema/brief.
Capacità di rielaborare e di operare scelte finalizzate al progetto comunicativo richiesto.
Completa e interessante. p.3
Sufficiente e completa. p.2
Poca adeguata p.1
Insufficiente p.0,5
Iter progettuale seguito
Capacità di seguire un progetto dall’idea iniziale (rough) alla presentazione del finish­layout con le tecniche graficopittoriche più idonee e capacità di utilizzo delle strumentazioni presenti in Istituto (softwares di grafica).
Completo ed esaustivo p.5
Buono p.4
Sufficiente p.3
Non completamente svolto p.2
Incompleto e frammentario p.1
Composizione e impaginazione
Individuazione della gabbia di impaginazione: collocazione idonea del visuale dei testi, tenendo conto del rapporto parola­immagine e dei formati carta.
Coerente, interessante e funzionale p.4
Corrette e funzionali. p.3
Corrette, ma non completamente funzionali. p. 2
Scarsamente funzionale. p.1
Allestimento dell’elaborato
Si valuta la cura nell’impaginazione delle tavole, la presenza di didascalie e del grado di personalizzazione. Si valuta la completa esecuzione di tutto ciò che è richiesto nella traccia.
Buono p. 3
Sufficiente p. 2
Carente p.1
Classe VA PCP
Studente: ___________________________________________
VALUTAZIONE CONSEGUITA: _________/15
67
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
Tipologia B
MATERIA ____________________________________
COGNOME E NOME _________________________________________
INDICATORI
PUNTEGGI
O MASSIMO
LIVELLI DI VALUTAZIONE
I
Conoscenza, intesa come acquisizione dei contenuti
6
Inesistente o con gravi lacune II
Superficiale e frammentaria III
Quasi sufficiente IV
Sufficiente V
PUNTI
1
2
3
4
Buona 5
Ampia e approfondita VI
6
1
I
Competenze,
intese come
capacità di sintesi, collegamento e rielaborazione personale
Insufficienti
2
Scarse II
4
III
Sufficienti
3
4
IV
Chiarezza espositiva e utilizzo della terminologia specifica
5
Buone/ ottime
I
Disorganizzat
a e confusa
IIIncerta 1
III
Sufficiente 3
IV
Corretta 4
V
Sicura e personale
5
2
Punteggio totale …......../15
68
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“ LUIGI FANTINI “ VERGATO
CONSIGLIO DI CLASSE ­ 5 A
Corso Professionale – Promozione commerciale e pubblicitaria
MATERIA
DOCENTE
Lingua e lettere italiane
Alessandro Guiduzzi
Storia
Alessandro Guiduzzi
Storia dell'arte Antonietta Cicenia
Lingua straniera Inglese
Monica Meoni
Lingua straniera Francese
Antonella Ciacio
Economia aziendale
Salvatore Caratozzolo
Matematica
Cristina Serena
Progettazione Grafica
Graziella Scarpaci
Pianificazione Pubblicitaria
Graziella Scarpaci
Tecniche di Comunicazione
Giuseppina Pullara
Tecnica Fotografica
Graziella Scarpaci
Scienze Motorie e Sportive
Jacopo Mantovani
Religione
Graziano Altafini
Sostegno
Luigi D'Agostino
Il Coordinatore
Giuseppina Pullara
FIRME
Letto e Approvato
il 13 Maggio 2016 Vergato (Bologna)
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