Elaborato 3 - Comune di Sarsina

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Elaborato 3 - Comune di Sarsina
Dott. Geologo Massimo Mosconi
via M.Buonarroti 30, 47021 S.Piero in Bagno (FC)
tel. 347/0714357 E-mail [email protected]
P.Iva 03421960406
Comune di Sarsina
Committente:
Emporio della Pietra
di Giovannetti Lino
Progetto di coltivazione relativo alla prosecuzione ed
ampliamentodi una cava di arenaria tipo pietra serena,
(ambito estrattivo 10S) Comune di Sarsina (FC)
fronti di scavo in roccia
(Geol. F. Stragapede)
Firmato digitalmente da
massimo mosconi
CN = mosconi massimo
O = Ordine dei Geologi
dell'Emilia
Romagna/92029270375
C = IT
San Piero in B. - Novembre 2015
Geol.Francesco Stragapede
Via V.P.le Montalbano 88/c
Serravalle P.se-Casalguidi (PT)
tel/fax 0573/929214
email [email protected]
relazione tecnica
analisi di stabilita' fronti di scavo in roccia
attivita' estrattiva di "Pietra Serena"
ambito 10S - Lastreto - Fosso Taverna 1
Comune di Sarsina (FC)
Serravalle P.se 10.06.2015
(geol.Francesco Stragapede)
RELAZIONE TECNICA
analisi di stabilita’ fronti di scavo in roccia
attivita’ estrattiva di “Pietra Serena”
ambito estrattivo 10S – Lastreto – Fosso Taverna 1
Comune di Sarsina (FC)
PREMESSA
La presente relazione riferisce i riusltati dei rilievi geomeccanici e delle analisi
sulle condizioni di stabilita’ del forte di scavo che sara’ attuato alle pendici dell’ambito
estrattivo 10S di “Pietra Serena”, denominato Lastreto – Fosso Taverna 1, ed
individuato in Comune di Sarsina (FC), in riferimento al al tratto che si approssima
maggiormente alla strada comunale che ne margina un tratto del perimetro.
Tale rilievo e l’analisi dei dati acquisiti in sito permette di svolgere gli
accertamenti previsti e richiesti alla Relazione Integrativa redatta per tale ambito a
supporto della Variante 2011 del Piano delle Attivita’ Estrattive, dove la verifica delle
condizioni di criticita’, nel tratto di intervento che maggiormente si approssima alla
strada comunale e le eventuali indicazioni delle azioni necessarie a garantirne la
transitabilita’, costituisce elemento propedutico allo svolgimento delle operazioni di
estrazione del livello “Alberese”, per il quale e’ richiesta variante alle attivita’ gia’ svolte
nella medesima area.
Il rilievo, si supporto alla verifica delle condizioni di stabilita’ del fronte di scavo
che sara’ attuato per le attivita’ estrattive in zona prospiciente alla viabilita’ comunale di
Lastreto-Rocchetta, sottesa a monte dell’ambito di studio ed in destra orografica del
Fosso Taverna, dove l’attivita’ verra’ a determinare fronti di scavo di pendenza media
dell’ordine di 60°, e che risulta attuato attravers o:
-
rilievo lito-stratigrafico della formazione impegnata dalle attivita’ di escavazione,
dal limite superiore dell’orizzonte oggetto di coltivazione (affiorante poco a monte
della viabilita’ in sinistra orografica del Fosso Taverna 1) sino ai livelli che
possono essere interessati dalle attivita’ di escavazione, sul prospetto della
viabilita’ in corrispondenza della zona di criticita’ oggetto di analisi
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Via V.P.le Montalbano 88/c - Casalguidi (PT)
-
individuazione del comportamento dei terreni che costituiscono la successione
lito-stratigrafica rilevata, rappresentata da litotipi arenacei a comportamento
rigido / fragile e da litotipi marnoso-siltitici discretamente tenaci ed intensamente
fogliettati e scagliettati, con un comportamento fragile / duttile, e la valutazione
del comportamento degli stessi nei riguardi della stabilita’ di un fronte di scavo
-
rilievo delle discontinuita’ sui termini lapidei a comportamento rigido / fragile,
operando il censimento su una linea di scansione (ISRM-78), di lunghezza
adeguata a descrivere l’andamento delle soluzioni di continuita’ che
caratterizzano gli orizzonti rilevati; il rilievo e’ attuato su n.4 distinti orizzonti,
campionati sulla successione di rilevamento sulla base della accessibilita’ e della
posizione relativa nella sezione, per disporre di un campione rappresentativo
delle condizioni di fratturazione degli orizzonti lapidei, registrando
o parametri geometrici delle discontinuita’
orientazione
spaziatura e frequenza
indice RQD
o parametri morfologici delle discontinuita’
persistenza
scabrezza / rugosita’
apertura
riempimento
o parametri meccanici delle discontinuita’ e della roccia
misurazioni resistenza su discontinuita’ (tilt test)
-
misurazioni della resistenza intrinseca discontinuita’ JCS
misurazioni della resistenza UCS alla superfici dei giunti
valutazione della incidenza e frequenza dei “giunti deboli”
rilievo del grado e tipo di foliazione e scagliettatura dei terreni a comportamento
fragile / duttile, registrandone la frequenza e la tipologia sulla sezione di
rilevamento sulla base della accessibilita’ e della posizione relativa, registrando
o
o
o
o
grado di alterazione
grado e tipo di foliazione
rapporto con i livelli lapidei
natura, tipologia, morfologia e parametri meccanici dei “giunti deboli”
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In riferimento ai rilievi effettuati ed alle informazioni acquisite, sono state svolte
valutazioni sulla stabilita’ del fronte di scavo che si prevede di attuare nei terreni di
investigazione, nel tratto della sezione stratigrafica di rilievo, attraverso una preliminare
caratterizzazione classificazione geo-meccanica, svolta impiegando sistemi di
valutazione della resistenza dell’ammasso roccioso, per la determinazione dei
parametri di resistenza e di deformabilita’ e svolgendo analisi sulla stabilita’ dei fronti di
scavo, impiegando le seguenti metodologie di valutazione:
-
Test di Markland – operando con proiezioni stereografiche delle discontinuita’,
ed esaminandone la relazione geometrica con la inclinazione del fronte di scavo
ed alla resistenza mobilitata dai terreni lungo i giunti e le superfici di rottura
-
Analisi di stabilita’ di blocchi di Hoek e Bray (81) – sviluppando considerazioni
sulla occorrenza di meccanismi di scivolamento / ribaltamento dei blocchi
individuati dalle soluzione di continuita’ della roccia e determinando un fattore di
sicurezza dello scivolamento di un cuneo roccioso, in relazione alla frizione
lungo le discontinuita’ che ne definiscono al geometria
-
Analisi di stabilita’ per scivolamento rotazionale di Hoek e Bray (81) sviluppando considerazioni sul fattore di sicurezza di instabilita’ per scorrimenti
rotazionali nella successione lito-stratigrafica complessa di analisi, dove si
alternano terreni lapidei arenacei a comportamento rigido / fragile e terreni
marnoso-siltitici a comportamento fragile / duttile
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SEZIONE STRATIGRAFICA DI RILIEVO
La sezione stratigrafica su cui e’ stato condotto il rilievo consiste nella sequenza
di arenarie e marne della formazione Marnoso Arenacea nelle facies dei membri di
“Collina” e di “Galeata” qui affioranti, per una altezza di ca m 50 dal tetto del livello in
progetto di coltivazione, che in relazione alla giacitura della formazione verra’ ad essere
interessata dalle operazioni di movimentazione nella zona maggiormente prossima alla
viabilita’ comunale.
I litotipi caratteristici sono rappresentati da:
-
arenarie turbiditiche in strati e banchi da sottili a spessi, cosituite da sedimenti
gradati, da medi a fini, in genere ben cementati,
livello di arenarie dello spessore di cm 25 – orizzonte di rilevamento postazione n.1
-
sedimenti pelitici costituiti da marne e siltiti marnose, in strati da medi a spessi,
talora intercalati da livelletti arenitici, intensamente scagliettate
particolare degli intervalli marnoso pelitici della formazione marnoso-arenacea di indagine
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Sulla sezione di rilevamento il rapporto Arenarei / Peliti risulta compreso tra 1/5 e
1/3, evidenziando chiaramente una maggiore rappresentativita’ dei termini a
comportamento fragile / duttile.
Su tale sezione sono quindi stati indicati i n.4 livelli arenacei a comportamento
rigido / fragile lungo i quali, su specifiche linee di scansione, sono state registrate e
caratterizzate le discontinuita’ della roccia, definendo attraverso tabellazioni specifiche
le seguenti qualita’:
- spaziatura dei giunti
- persistenza delle discontinuita’
- lunghezza delle soluzioni di continuita’
- apertura dei giunti
ed altre caratteristiche peculiari sulla natura dei litotipi e sulla geometria dei giunti.
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ANALISI DELLE DISCONTINUITA’ – postazione n.1
In riferimento all’orizzonte arenaceo qui individuato, le discontinuita’ rilevate sulla
scansione eseguita presentano le seguenti caratteristiche:
- spaziatura dei giunti
moderata
- persistenza
medio forte
- lunghezza
da molto bassa a media
- un profilo di scabrezza corrispondente a un JRC compreso tra 8-10 e 14-16
- una apertura
da molto a poco serrata
- riempimento assente e mancanza di condizioni per la circolazione idrica
Le discontinuita’ rilevate sono descritte da n.2 famiglie, oltre alla soluzione di
continuita’ rappresentata dai giunti di stato, che consistono in “giunti deboli” tra livello
arenaceo e sedimenti pelitico marnosi a tetto ed a letto.
Le famiglie di discontinuita’ rilevate presentano le seguenti giaciture
- giunti di strato
103° SW 32°
- I famiglia
48°-50° NW 78°-85°
- II famiglia
145°-160° NE 65°-78°
a cui si associano le ulteriori meno frequenti discontinuita’ con le seguenti giaciture
11° NW 10°
145° SW 41°
ed agevolmente descritte nel seguente reticolo stereografico con diagramma centrale
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ANALISI DELLE DISCONTINUITA’ – postazione n.2
In riferimento all’orizzonte arenaceo qui individuato, le discontinuita’ rilevate sulla
scansione eseguita presentano le seguenti caratteristiche:
- spaziatura dei giunti
da moderata ad ampia
- persistenza
medio forte
- lunghezza
media
- un profilo di scabrezza corrispondente a un JRC tra 8-10
- una apertura
da molto a poco serrata
- riempimento assente e mancanza di condizioni per la circolazione idrica
Le discontinuita’ rilevate sono descritte da n.3 famiglie, oltre alla soluzione di
continuita’ rappresentata dai giunti di stato, che consistono in “giunti deboli” tra livello
arenaceo e sedimenti pelitico marnosi a tetto ed a letto.
Le famiglie di discontinuita’ rilevate presentano le seguenti giaciture
- giunti di strato
- I famiglia
- II famiglia
- III famiglia
120° SW 24°
40°-45° NW 76°-80°
120°-221° NE 65°-75°
15°-20° SE 75°-85°
ed agevolmente descritte nel seguente reticolo stereografico con diagramma centrale
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ANALISI DELLE DISCONTINUITA’ – postazione n.3
In riferimento all’orizzonte arenaceo qui individuato, le discontinuita’ rilevate sulla
scansione eseguita presentano le seguenti caratteristiche:
- spaziatura dei giunti
da moderata ad ampia
- persistenza
medio forte
- lunghezza
media
- un profilo di scabrezza corrispondente a un JRC tra 8-10
- una apertura
da molto a poco serrata
- riempimento assente e mancanza di condizioni per la circolazione idrica
Le discontinuita’ rilevate sono descritte da n.2 famiglie, oltre alla soluzione di
continuita’ rappresentata dai giunti di stato, che consistono in “giunti deboli” tra livello
arenaceo e sedimenti pelitico marnosi a tetto ed a letto.
Le famiglie di discontinuita’ rilevate presentano le seguenti giaciture
- giunti di strato
110° SW 30°
- I famiglia
68°-74° NW 78°-80°
- II famiglia
145°-160° NE 70°-78°
a cui si associano le ulteriori meno frequenti discontinuita’ con la seguente giacitura
20° SE 85°
ed agevolmente descritte nel seguente reticolo stereografico con diagramma centrale
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ANALISI DELLE DISCONTINUITA’ – postazione n.4
In riferimento all’orizzonte arenaceo qui individuato, le discontinuita’ rilevate sulla
scansione eseguita presentano le seguenti caratteristiche:
- spaziatura dei giunti
da moderata ad ampia
- persistenza
medio forte
- lunghezza
media
- un profilo di scabrezza corrispondente a un JRC tra 8-10
- una apertura
da molto a poco serrata
- riempimento assente e mancanza di condizioni per la circolazione idrica
Le discontinuita’ rilevate sono descritte da n.2 famiglie, oltre alla soluzione di
continuita’ rappresentata dai giunti di stato, che consistono in “giunti deboli” tra livello
arenaceo e sedimenti pelitico marnosi a tetto ed a letto.
Le famiglie di discontinuita’ rilevate presentano le seguenti giaciture
- giunti di strato
108° SW 25°
- I famiglia
50°-60° NW 73°-80°
- II famiglia
125°-130° NE 75°-80°
a cui si associano le ulteriori meno frequenti discontinuita’ con la seguente giacitura
160° NE 80°
ed agevolmente descritte nel seguente reticolo stereografico con diagramma centrale
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RESISTENZA A COMPRESSIONE DELLE PARETI DELLE DISCONTINUITA’
Il parametro “Resistenza al Compressione delle pareti delle discontinuita’” JCS e’
stimata attraverso misurazione in campagna con il Martello di Schmidt da cui il valore e’
stimabile con la seguente relazione
dove JCS (Joint Wall Compressive Strength) e’ espresso in MegaPascal (MPa)
γd e’ il peso di volume della roccia secca (kN/m3)
R e’ il numero di rimbalzo del Martello di Schmidt alla superficie di discontinuita’
esempio di impiego del Martello di Schimidt
Il valore della resistenza a
compressione del giunto (σ
σc – Uniaxial
Compressive Strength) viene ricavato da
relazioni grafiche con il valore del numero
di rimbalzo del Martello di Schmidt ed il
valore della densita’ secca della roccia.
I valori del numero di rimbalzo
determinati sugli affioramenti lapidei
arenacei di analisi hanno misurato valori
compresi tra 20 e 46, che consentono di
determinare un valore della resistenza alla
compressione delle pareti dei giunti di
misura σc compresi tra 40 MPa e 80 MPa.
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RESISTENZA AL TAGLIO DELLE PARETI DELLE DISCONTINUITA’
La resistenza al taglio delle discontinuita’ rilevate, gia’ valutata attraverso un
rilevamento a campione del profilo di rugosita’ delle stesse, e’ stato ulteriormente
dettagliato attraverso prove di tipo tilt-test.
Tali prove prevedono la progressiva rotazione di elementi lapidei contigui
contenenti la discontinuita’ oggetto di analisi, sino alla determinazione dell’angolo di
scivolamento relativo delle due pareti del giunto.
Il parametro JRC e’ pertanto calcolato attraverso la seguente relazione
dove α e’ l’angolo di rotazione che provoca lo scivolamento sulla discontinuita’
JCS e’ il valore della resistenza sclerometrica rilevata in situ
φr e’ il valore dell’angolo di attrito residuo della roccia sana (fonte bibliografica)
σn e’ la tensione litostatica sulla superficie della discontinuita’
Tale determinazione permette di effettuare la validazione delle determinazioni
condotte con tecniche votate per gli orizzonti lapidei e di sviluppare valutazioni piu’
accurate del valore di resistenza in corrispondenza dei “giunti deboli”, interposti tra
arenarie e marne, ovvero su discontinuita’ tra livelli marnosi di maggiore continuita’ e
litotipi pelitici analoghi.
esempio di esecuzione prova tilt-test
Le prove tilt-test determinano valori dell’angolo per il quale si determinava lo
slittamento lungo le superfici di discontinuita' tra due elementi distinti di 34°-36° , media
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dei valori calcolati per superfici interposte tra termini arenacei contingui, e di 26°-28° ,
media dei valori determinati in corrispondenza di superfici interposte tra terreni marnosi;
il valore medio dell’angolo di tilt che si determina tra terreni arencei e litotipi marnosi
continuita’ presenta valori compresi tra 26° e 32° e mediamente attestati al piu’
ricorrente valore di 27°.
ANALISI CINEMATICA DI STABILITA’ DEI LIVELLI ROCCIOSI
Relativamente ai livelli arenacei di prima caratterizzazione, la verifica di stabilita’
degli elementi discreti in cui le famiglie di discontinuita’ suddividono gli orizzonti presenti
nella successione litologica formazionale, e’ verificata attraverso la procedura grafica
del Test di Markland.
L’analisi, sviluppata per ciascuna delle postazioni di caratterizzazione, tiene
conto della acclivita’ che sara’ conferita alla parete di scavo tra 60° e 70° ed al valore
dell’angolo di attrito mobilitato in corrispondenza dei “giunti deboli” di 27°, condizione
che si ritiene estremamente cautelativa in considerazione degli alti valori di JRC derivati
dall’analisi della rugosita’ dei giunti su cui si puo’ atturare un possibile scivolamento.
L’analisi consente di verificare che la direzione di scivolamento dei possibili cunei
rocciosi, definiti dalle famiglie di discontinuita’ registrate nelle postazioni di rilievo ed
indicata dall’intersezione dei piani nella rappresentazione stereografica di seguito
riportata, resta individuata in posizione esterna od opposta alla zona critica.
La zona critica e’ qui definita dal campo racchiuso tra il cerchio minimo descritto
dall’angolo di attrito indicato per i giunti deboli e il cerchio massimo che descrive
l’angolo del versante di scavo esposto.
scenario postazione n.1
scenario postazione n.2
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scenario postazione n.3
scenario postazione n.4
Dall’esame del test si rileva che le condizioni strutturali rilevate in corrispondenza
dei livelli alpidei della successione stratigrafica locale non ricorrono le condizioni
geometriche e fisiche che possano determinare lo scivolamento degli elementi lapidei
discreti nella direzione di scavo, in riferimento alla esposizione del fornte di
escavazione e della geometria dello stesso indicata ed impiegata nell’analisi.
CONDIZIONI DI CRITICITA’ PER RIBALTAMENTO DI BLOCCHI ISOLATI
Nei riguardi delle condizioni di criticita’ per ribaltamento/scivolamento di blocchi
isolati, per condizioni di instabilita’ indipendenti dalle caratteristiche di resistenza dei
giunti di analisi, si escludono meccanismi di instabilita’ in relazione al rapporto altezza
(h) e lunghezza (b) degli elementi discreti, in cui risulta distinto ogni blocco dalle
discontinuita’ caratteristiche della porzione lapidea di verifica.
Impiegando il criterio grafico di analisi Hoek e Bray (81),
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considerando quale superficie di base dei possibili blocchi instabili quella definita dal
“giunto debole” della superficie di strato, che presenta immersione di 25°-30°, peraltro a
traverpoggio / reggipoggio nella componente normale al fronte di escavazione, per un
rapporto altezza e lunghezza dei blocchi ampiamente inferiori all’unita’ si escludono sia
condizioni di ribaltamento che condizioni di scivolamento planare.
CARATTERIZZAZIONE GENERALE DELL’AMMASSO ROCCIOSO
In relazione alla natura dei litotipi della successione stratigrafica di analisi,
rappresetata da termini arenacei, suddivisi da complessi sistemi di frattura, ed alternati
a spessi strati di marne calcaree peliti, variamente e fogliettate, che consistono pertanto
in litotipi pseudocontinui, piuttosto fratturati da sistemi disgiuntivi a scale diverse, che
presentano un comportamento complesso, le cui caratteristiche di resistenza locale
dipendono sia dall’assetto stratigrafico e strutturale a medio-grande scala, sia dal grado
di fratturazione ed alterazione a piccola e media scala, il comportamento formazione
viene piu’ propriamente definito attraverso la metodica di Hoek-Brown.
Tale tecnica di analisi consente di definire le caratteristiche di resistenza
attraverso parametri legati al tipo di alterazione della formazione, alla natura della
matrice dei termini di studio ed alla Uniaxial Compressive Strength della roccia intatta,
validata attraverso le determinazioni sclerometriche gia’ condotte in corrispondenza dei
termini lapidei fragili / rigidi di studio, dove il range di variazione presenta i seguenti
valori guida tabellati
che nel caso in esame porta a proporre il valore di 60 MPa, valore medio degli estremi
del range di determinazione, definiti dai valori di 40 MPa e di 80 MPa.
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In relazione alla natura della roccia ed allo stato e tipologia delle discontinuita’,
come posto in evidenza dal rilievo tecnico di dettaglio, si deriva il valore Geological
Strength Index (GSI) dalla seguente tabella, per i sedimenti flyscioidi di studio:
che porta a proporre, un valore significativo per la tipologia in esame di GSI = 35.
La costante di materiale µ, in relazione alla tipologia di roccia (sandstones) ed
alla sua tessitura (fine), risulta pari a 17, mentre il fattore di disturbo (effects of blast
damage and stress relaxation), in relazione al problema considerato, risulta pari a 0.
Impiegando tale criterio di rottura, i parametri caratteristici del complesso
formazionale risultano determinati secondo la seguente restituzione grafica
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ed espressi attraverso i seguenti parametri numerici del criterio e dei parametri
equivalenti correlati
Hoek Brown Classification
sigci 60
MPa
GSI
35
mi
17
D
0
Hoek Brown Criterion
mb
1.66827
s
0.000730178
a
0.51595
Failure Envelope Range
Application
General
sig3max
15
MPa
Mohr-Coulomb Fit
c
2.78762
MPa
phi
30.5376
degrees
Rock Mass Parameters
sigt
-0.0262612
MPa
sigc
1.4449 MPa
sigcm 9.76207
MPa
Em
3266.45
MPa
ANALISI DI STABILITA’ PER SCIVOLAMENTI ROTAZIONALI
Preso atto del comportamento complesso della successione stratigrafica, alle
verifiche sviluppate sulla stabilita’ degli elementi lapidei presenti nella sezione di analisi
si e’ inteso accertare eventuali condizioni di criticita’ per scorrimenti rotazionali che
possano interessare complessivamente la sequenza arenaceo marnosa in parete
sull’area oggetto di attivita’ estrattiva.
In tale circostanza i terreni di escavazione, che sottendono a monte la viabilita’
comunale che dovra’ essere mantenuta in efficienza al transito veicolare in essere,
vengono qualificati da un comportamento omogeneo alla scala di verifica, a cui
competono i parametri tecnici di resistenza determinati con la procedura di Hoek &
Brown sopra sviluppata.
L’analisi delle condizioni di stabilita’ per scivolamenti rotazionali, per la natutra
tipologica dei terreni interessati dall’esame e le condizioni idrauliche dello spessore
ogegtto di potenziale escavazione, viene esaminata attraverso gli abachi di Hoek &
Baray – 81, impiegando la “carta” di calcolo di seguito riportata e relativa a situazioni di
“pendio secco” in assenza di saturazione dei terreni.
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L’impiego della “carta” seguente, adoperando i parametri tecnici determinati per
l’ammasso roccioso formazionale nel suo complesso
viene a determinare un coefficiente di sicurezza superiore a 3 anche per un’altezza del
fronte di scavo tra gradonature successive superiore a m 12-14.
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
In riferimento al rilievo strutturale, sviluppato sugli affioramenti esposti della
successione stratigrafica della porzione della sequenza marnoso-Arenacea che sara’
impegnata nelle operazioni di escavazione per attivita’ estrattiva di Pietra Serena,
nell’ambito 10S – Lastreto-Fosso Taverna 1, si rilevano condizioni strutturali e qualita’
geotecniche del complesso arenaceo-marnoso che escludono condizioni di generale
instabilita’ sulla parete di escavazione, con particolare riferimento al tratto
maggiormente prossimo alla viabilita’ comunale Lastreto-Rocchetta, che resta sottesa a
monte del limite nord-occidentale dell’area estrattiva.
L’analisi esclude condizioni di instabilita’ per scivolmento di blocchi sulle superfici
anche di “giunti deboli”, nella direzione normale alla parete di escavazione, come anche
restano escluse condizioni di potenziale disgaggio e scivolmento di elementi lapidei
prismatici, nelle dimensioni definite dalla frequenza, persistenza e orientazione delle
famiglie di discontinuita’ in corrispondenza degli orizzonti arenacei.
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L’analisi di “carte di stabilita’” che permettono la stima del fattore di sicurezza del
fronte di scavo, nei riguardi di meccanismi cinematici rotazionali, in funzione della
geometria del fronte esposto e del regime idraulico nei sedimenti, laddove siano
superati i limiti di resistenza degli orizzonti lapidei intercalati alla formazione, verificano
per i terreni di caratterizzazione condizioni di stabilita’, anche con fronti di scavo di
altezza superiore a m 12-14 tra gradonature successive con gradienti sino a 70°.
L’analisi accerta pertanto condizioni di generale sicurezza del versante dell’area
estrattiva, nella zona maggiormente prossima all’asse stradale sotteso a monte; per
quanto si accertino condizioni di generale stabilita’ del versante e del fronte di
escavazione, sul prospetto esposto a est, le condizioni di sicurezza nell’ambito del
perimetro estrattivo andranno comunque esaminate in riferimento alla frequentazione
umana per le attivita’ previste di estrazione del livello “Alberese”, anche in riguardo a
possibili disgaggi in parete.
In stretta prossimita’ del fronte di scavo tali ultime condizioni possono derivare
dalla fratturazione indotta dall’escavazione, che introduce, seppure con limitata
penetrazione, discontinuita’ non presenti attualmente negli orizzonti lapidei della
successione stratigrafica oggetto di studio.
Serravalle P.se 10.06.2015
(Francesco geol.Stragapede)
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localizzazione area in esame
estratto carta tecnica regionale
scala 1:5.000
localizzazione area in esame
ripresa aerea area in esame
sezione stratigrafica di rilevamento
analisi di stabilita' fronti di scavo in roccia
attivita' estrattiva di "Pietra Serena"
ambito 10S - Lastreto - Fosso Taverna 1
Comune di Sarsina (FC)
sezione stratigrafica di rilevamento
orizzonte di rilievo strutturale
orizzonti lapidei arenacei
orizzonti siltitico-marnosi
rappresentazione schematica in scala
postazioni di rilevamento
restituzione grafica dei rilievi
analisi di stabilita' fronti di scavo in roccia
attivita' estrattiva di "Pietra Serena"
ambito 10S - Lastreto - Fosso Taverna 1
Comune di Sarsina (FC)
postazione di rilevamento strutturale n.1
giacitura di strato
103°SW32°
011°NW10°
136°NE71°
048°NW85°
160°NE77°
050°NW79°
148°NE66°
050°NW84°
141°NE63°
041°NW81°
120°SW62°
063°NW80°
145°SW71°
060°NW80°
154°SW65°
049°NW84°
109°NE65°
154°SW65°
047°NW80°
121°NE50°
progr.m 0.00
progr.m 0.05
progr.m 0.10
progr.m 0.22
progr.m 0.34
progr.m 0.45
progr.m 0.48
progr.m 0.58
progr.m 0.65
progr.m 0.76
progr.m 0.95
progr.m 1.04
progr.m 1.06
progr.m 1.08
progr.m 1.20
progr.m 1.57
progr.m 1.75
progr.m 1.75
progr.m 2.00
postazione n.1
poli e piani delle discontinuita'
diagramma a rosa dei giunti
contour dei poli
postazione di rilevamento strutturale n.2
giacitura di strato
110°SW24°
048°NW78°
121°NE64°
045°NW79°
119°NE62°
172°NE76°
120°NE73°
019°NW90°
040°NW76°
135°SW88°
015°SE78°
118°NE72°
081°NW83°
015°SE75°
progr.m 0.05
progr.m 0.50
progr.m 1.00
progr.m 2.20
progr.m 2.50
progr.m 3.00
progr.m 3.50
progr.m 4.40
progr.m 5.10
progr.m 5.55
progr.m 6.40
progr.m 7.20
progr.m 8.00
postazione n.2
poli e piani delle discontinuita'
diagramma a rosa dei giunti
contour dei poli
postazione di rilevamento strutturale n.3
giacitura di strato
110°SW26°
070°NW80°
160°SE77°
070°NW78°
158°NE70°
080°NW70°
145°NE77°
080°NW70°
145°NE77°
080°NW70°
145°NE77°
119°NE68°
019°SE87°
060°NW80°
145°NE77°
055°NW75°
055°NW75°
145°NE77°
145°NE77°
progr.m 0.05
progr.m 1.50
progr.m 3.00
progr.m 3.20
progr.m 3.40
progr.m 3.60
progr.m 3.80
progr.m 4.10
progr.m 4.40
progr.m 4.60
progr.m 5.00
progr.m 6.00
progr.m 6.80
progr.m 7.20
progr.m 7.60
progr.m 8.40
progr.m 7.95
progr.m 8.75
postazione n.3
poli e piani delle discontinuita'
diagramma a rosa dei giunti
contour dei poli
postazione di rilevamento strutturale n.4
giacitura di strato
108°SW23°
130°NE78°
161°NE81°
058°NW73°
124°NE73°
058°NW78°
125°NE80°
058°NW78°
128°NE78°
progr.m 4.10
progr.m 4.20
progr.m 4.40
progr.m 5.00
progr.m 6.80
progr.m 4.60
progr.m 6.80
progr.m 4.40
postazione n.4
poli e piani delle discontinuita'
diagramma a rosa dei giunti
contour dei poli
rilievo scabrezza dei giunti
profili di scabrezza - pettine di Barton
analisi di stabilita' fronti di scavo in roccia
attivita' estrattiva di "Pietra Serena"
ambito 10S - Lastreto - Fosso Taverna 1
Comune di Sarsina (FC)
rilievo scabrezza dei giunti
rilievo profilo di una discontinuita' con "pettine di Barton"
cm 10
profili di scabrezza
classificazione profili di scabrezza e valore JRC - Barton-77