04.04.06 Arena - Accademia Discanto
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04.04.06 Arena - Accademia Discanto
28 Martedì 6 Aprile 2004 REDAZIONE: Villafranca Corso Vittorio Emanuele, 71 - Tel. 045.630.0848 Fax 045.630.0854 CRONACA DEL VILLAFRANCHESE L’Arena VALEGGIO. Dibattito aperto dopo il via libera della Provincia al progetto preliminare del nuovo viadotto sul fiume Mincio SOMMACAMPAGNA Ponte d’acciaio nella valle verde Alpi, cambio ai vertici DallaBernardina lascialapresidenza Toglieràil trafficoda quello visconteo ma avrà un impatto sul paesaggio traffico e anche, oltre alla valutazione d'impatto ambientale (Via), un rilievo d'impatto visivo (Riv), per vedere come cambierebbe la valle e valutare dove si abbia un minore impatto. Sarebbe anche importante un concorso d'idee, aperto anche a livello internazionale». E che l'impatto ci sia è difficile negarlo perchè il tracciato, che creerebbe una connessione estovest tra le province di Verona e Mantova, eliminando l'attraversamento del centro abitato di Valeggio, passerebbe su una collina non molto distante dal Parco Sigurtà (chiamata la Val del Tei) e vicino a un monumento importante come il ponte visconteo (oltre 600 anni di vita) e a Borghetto. L'immediato vantaggio potrebbe essere la chiusura al traffico veicolare del ponte visconteo, in modo da preservarlo adeguatamente, e la creazione di un anello attorno al paese comprendendo la tangenziale che ha tolto traffico in direzione sud-nord. Il ponte, in acciaio-calcestruzzo, è previsto in due diverse soluzioni: ponte ad arco con impalcato superiore o ponte d'acciaio con una via di corsa inferiore. Delle tre soluzioni proposte (la prima con passaggio sulla diga dei tre mulini, la seconda a circa un chilometro e mezzo verso Monzambano, la terza in posizione intermedia) è stata scelta l'ultima perchè considerata POVEGLIANO. Grande interesse alla presentazione del libro dello scrittore, accompagnata da una rappresentazione teatrale dei testi e dalla musica LafragoladiCiresola,unachiavediletturadell’universo Povegliano. «Uno degli eventi culturali più intensi degli ultimi anni»: così la presidente dell’Associazione Acropoli, Carla Massagrande, ha definito l’incontro con l’autore, svoltosi al centro sociale, protagonista Andrea Ciresola e la sua opera «Una fragola per capello». La serata in effetti, più che la presentazione di un libro, è stata una sorta di «happening», con tre attori del «Teatro geneticamente modificato» a recitare brani del testo e le musiche di Giovanni Bogoni, scritte per l’occasione, a fare da colonna sonora. Libro e autore sono stati presentati da Franco Ceradini (ben noto come organizzatore del Festival della letteratura della Valpolicella), che ha sottolineato il ruolo della narrazione come «traduzione dei problemi della vita in forma romanzata». Richiamandosi agli scrittori sudamericani - uno dei punti di riferimento di Ciresola -, Ceradini ha affermato che «loro hanno miti da narrare, noi non ne abbiamo più». Lo scrittore a sua volta ha sostenuto che due categorie possono salvare il mondo: gli artisti (per la capacità di vedere oltre) e le donne (per la sensibilità e l’attitudine a non rimanere alla superficie delle cose). La storia è basata su una donna e il suo doppio, Marcella-Maddalena. Quale delle due è la «Muta» che nel dopoguerra affascinò il dottor Conti, direttore artistico del Teatro Nuovo? Forse la stessa che, vent’anni dopo, si divertiva a rubare gli scatti del fotografo Andrea Consoli? O forse quella che fa innamorare don Gabriele, giovane seguace di don Milani? Le due sono un’unica donna, che di racconto in racconto si scambiano le parti. Hanno personalità diverse, ma uguali in un punto: si lasciano dietro un inconfondibile profumo di fragola (frutto posto sul tavolo proprio per richiamare questo filo conduttore della storia). Andrea Ciresola ha invitato a leggere il libro «tra le righe», ritenendo che i lettori, soprattutto gli adolescenti, possono trovarvi spunti inaspettati, poiché un testo «si fa» nel momento in cui viene letto. Per questo servono tempi lunghi, quelli della riflessione, il ritmo lento degli scrittori sudamericani. Il testo è anche, spiega Franco Ceradini, «la storia di Verona che esce dalla guerra e scopre una nuova voglia di costruire, di crescere, di cambiare. Nei racconti che compongono l’opera tre personaggi incontrano la protagonista: l’uomo della luna, l’uomo dei ritratti e l’uomo di Dio, tre facce di un’umanità alla ricerca di un difficile equilibrio in un mondo in formazione...». Giovanni Biasi CASTELD’AZZANO.Fadiscuterel’ipotesidiunirelesocietàsportivedell’UsCasteldazzanoedellaJovanese Quattrocalciallerivalità Castel d'Azzano. Un paese, due società di calcio, «Us Casteldazzano» e «Jovanese», che tentano di parlarsi in una lunga partita che tutte e due vorrebbero vincere senza farsi autogol. Situazione difficile da capire per chi non è del paese o non ne conosce la storia. Castel d'Azzano infatti nasce da un insieme di frazioni e di contrade, una ventina in tutto: di queste, quattro sono sopra tutte le altre - Forette, Rizza, Azzano e Beccacivetta perché parrocchie e i loro campanili testimoniano una forte identità; due tra queste poi si considerano ancora più importanti, Azzano e Beccacivetta, perché sono le due anime antiche del paese, lo zoccolo duro, rivali in tutto con reciproci complessi di superiorità e inferiorità, di vittimismo e sopraffazione, nella storia di ieri e per gli abitanti di ieri. Le due società nascono da questo contesto: la «Us Casteldazzano» negli anni ’70 a Beccacivetta, all' ombra del campanile, da lì poi si è spostata al cen- A Castel d’Azzano il calcio divide le frazioni tro del paese, assumendo l'attuale nome nella speranza di diventare la squadra locale. Negli anni ’80 è nata ad Azzano la «Jovanese», per raccogliere i giovani della frazione dimenticati da tutti. Le due società sono cresciute in rivalità, a volte soffiandosi i giocatori; qualche screzio ha approfondito ulteriormente il solco. Nella prima in questo ultimo decennio un cambio di dirigenti ha portato un nuovo impulso e un desiderio di superare i torti antichi per nuove forme di collaborazione; nella seconda i dirigenti fondatori sono rimasti, attenti a conservare una memoria e un'identità locale e, con essa, forse i torti, reali o presunti, subiti. Consistente il numero ragazzi dei due gruppi: poco più di cento quelli della Jovanese, quasi duecento gli altri. In questi giorni il problema della fusione è stato riproposto dal numero di marzo del notiziario del «Us Casteldazzano». In prima pagina campeggia il titolo: «Pensiamo alla fusione?» e più sotto: «Perché non avere un'unica società con i ragazzi del paese, amici a scuola e di altri momenti aggregativi? Perché aspettare?». Chiara la risposta del presidente della Jovanese, Graziano Maggiolo: «Noi abbiamo una nostra storia e una nostra identità; la fusione è un'imposizione che non ci va. Inoltre c'è il pericolo che coincida con la nostra soppressione, perché siamo il gruppo più piccolo; l'unico che ci tiene a unirci è l'assessore, perchè vuole una società grossa per poter vincere». Risponde Roberto Fantoni, presidente del Casteldazzano: «Sono presidente da cinque anni e guardo avanti. Lo sport ci insegna che le conquiste si fanno a piccoli passi. Noi li vogliamo fare questi passi, nell'interesse dei ragazzi e del paese. Per questo siamo disposti a rassegnare tutte le nostre cariche nelle mani dell'assessore purchè ci si metta attorno a un tavolo per parlarci». Interviene nella discussione Maurizio Trevisani, assessore allo sport dal maggio 2003: «E' vero, è mia intenzione giungere alla fusione delle due società, sia per superare le difficoltà di gestione che per migliorare il servizio offerto. Non posso però imporre questa mia volontà, né tanto meno voglio sopprimere l'una o l'altra società, solo fare prevalere gli interessi del paese nel suo insieme». E conclude: «Da quanto mi risulta tra le famiglie, i ragazzi e gli stessi allenatori delle due società, non esistono rivalità. Qualcosa c'è stato nel passato, non lo nego, ma non possiamo far pesare gli sbagli di ieri sui ragazzi d'oggi. Io mi impegno a lavorare in questa direzione; convocherò i due gruppi allargati e spero di trovare sostegno e collaborazione su questo progetto». Giorgio Guzzetti Prima uscita stagionale del club: i motociclisti, partiti da Villafranca, hanno raggiunto le Torricelle e poi la Bassa GliamantidelleBmw scopronoilrisodiIsola Villafranca. Centosettanta moto Bmw, schierate nel corso principale della cittadina, con in sella quasi il doppio di persone, sono state davvero un bel colpo d’occhio, domenica mattina, quando si è inaugurata la stagione del Bmw Motorrad Club di Verona, con la prima uscita, quella che viene definita di primavera. Già alle dieci, la via era colma di potenti due ruote e motocicisti e il serpentone si è poi snodato tra Valeggio, Pescantina, le Torricelle di Verona fino ad arrivare a Isola della Scala, dove il programma prevedeva la sosta per il pranzo alla riseria Ferron e la visita guidata a quella che viene ritenuta la più vecchia pila funzionante d’Italia e alle risaie. «Noi uniamo sempre l’utile al dilettevole», dice Albarto Zuliani, un socio che è nel consiglio di- rettivo del club, «oltre alla gioia di condurre la moto, nelle nostre gite c’è sempre anche un obiettivo culturale o di beneficenza. E ci piace differenziarci dai bikers proprio per questo». Presidente del club è Luciano Trevisan, che mentre programma la prossima uscita, quella del 2 maggio a Pigozzo, vicino a Montorio, per la sagra della «sparasina», l’asparago selvatico, traccia un bilancio della prima uscita: «Sono venuti amici dalla Toscana, dall’Emilia, dal Trentino. Per questo a ogni raduno cerchiamo di far conoscere le caratteristiche della nostra terra, sia culturali che culinarie. È lo spirito che ci anima dal 1999, quando siamo nati». A scortare i motociclisti, i carabinieri in sella alle Bmw, a consolidare la collaborazione tra il Bmw Motorrad e l’arma. (a.v.) Illustrando le linee progettuali da seguire Anselmi aveva precisato la sua idea di «ponte concettuale»: «Il ponte esprime un pensiero e non può non ricordare anche nei suoi elementi il vecchio ponte visconteo (affiancando magari parti in muratura a quelle metalliche)». Anche il paesaggista Ippolito Pizzetti, docente alla facoltà di Architettura dell'Università di Ferrara, mise in guardia gli amministratori: «Il paesaggio va preservato perchè altrimenti si snatura e diventa un non paesaggio, come avviene spesso in pianura padana». Sulla stessa falsariga l'ingegner Enzo Siviero, ordinario di Tecnica delle costruzioni allo Iuav di Venezia e che da 8-9 anni si occupa specificamente di ponti, aveva affermato: «Il ponte visconteo è un'opera militare straordinaria, che fa pienamente parte del luogo, così come vorremmo che ne facesse parte il nuovo ponte. Troppe volte invece, come nel caso dell'alta velocità, è stata utilizzata la clava e non ha vinto la cultura dell'inserimento in un contesto». Alessandro Foroni Sommacampagna. Rinnovo dei vertici per l'Alpi, l'associazione dei liberi professionisti e imprenditori di Sommacampagna. Il presidente cav. Gianni Dalla Bernardina si è dimesso dall'incarico «per sopraggiunti impegni politici e per evitare che l'associazione venisse etichettata di un'area politica e non indipendente, come invece siamo», spiega l'interessato. Dalla Bernardina sta collaborando, infatti, in questo periodo alla nascita della lista civica che scenderà in campo alle elezioni amministrative di giugno. Il direttivo dell'associazione dovrà così eleggere un suo nuovo rappresentante. L'assemblea ha preso atto della decisione, ringraziando Gianni Dalla Bernardina per l'impegno profuso nella costituzione e promozione dell'Alpi, già riconosciuta come seria e valida interlocutrice dello sviluppo comprensoriale del Sommacampagnese e ha deliberato anche il rinnovo dei componenti del consiglio direttivo e del collegio dei revisori dei conti, vista la notevole crescita del numero di iscritti. In un solo anno l'Alpi è passata da 24 a 70 soci, rappresentando in maniera autorevole il mondo imprenditoriale e professionale. Si è così subito proceduto all'elezione dei nuovi componenti dei due organi collegiali che sono, per il direttivo, Guido Benvenuti, Gianluca Bighelli, Gianbattista Donato, Gianantonio Franceschetti, Nicola Giacopuzzi, Marco Girelli, Fabio Gironi, Ottaviano Mazzi, Andrea Povolo, Lucio Rossetto e Stefano Stanghellini. Per il collegio dei revisori dei conti, Rinaldo Fedrigo, Romeo Montresor e Nisio Paganin. Alla riunione hanno partecipato anche il direttore di Assindustria Angelo Nardi, il presidente della Verona Mercato, Gian Pietro Dal Moro, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Villafranca, Costantino Meloni, mentre hanno portato i loro saluti il prefetto Francesco Giovannucci e il presidente della Catullo Spa, Fulvio Cavalleri. Nel corso dell'incontro sono stati raccolti, inoltre, i fondi che serviranno per l'acquisto del materiale sportivo della scuola media, che è andato distrutto sei mesi fa in un incendio doloso. Lorenzo Quaini MOZZECANE.Record ditesseratial centro sociale,puntod’incontro degli anziani «Bacodaseta»,lacaricadeicinquecento Mozzecane. Record di nuovi tesserati al centro sociale «Baco da seta». Cinquanta soci si sono uniti agli altri e ci si sta avvicinando a quota 500. Ma le iscrizioni sono sempre aperte per cui è prevedibile ci siano altre adesioni. Il «Baco da seta» è nato nel 1998 per volontà dell’attuale amministrazione comunale per creare un punto di aggregazione. L’operazione si sta dimostrando felice considerato il successo ottenuto. Pensionati e lavoratori lo frequentano sistematicamen- BREVI VIGASIO Biciclettata di Pasquetta Il circolo Noi San Giovanni Bosco della parrocchia di Forette organizza per lunedì 12 aprile una biciclettata di Pasquetta. Per informazioni chiamare il numero 045.7364895. (v.l.) CASTEL D’AZZANO Una giornata a Gardaland L'assessorato ai servizi sociali, in collaborazione con il Centro aperto ragazzi, propone mercoledì 14 aprile «Un giorno a Gardaland». Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alle sedi del Centro aperto ragazzi o all’ufficio Servizi sociali: 045-9215911. Saranno accolte le prime cento domande. (g.g.) MOZZECANE Calcio a cinque in notturna La polisportiva San Valentino di Grezzano ha organizzato l’ormai tradizionale torneo notturno di calcio a cinque. Le gare inizieranno il 3 e termineranno il 27 maggio. Iscrizioni entro il 25 aprile fino al raggiungimento delle sedici squadre ai numeri telefonici 347-4028435 (Rudy Pasini) o al 340-5711585 (Fabio Bellai). (v.c.) SOMMACAMPAGNA Una gita a Grazzano L'Accademia d'arti Discanto organizza il 18 aprile una gita a Grazzano Visconti, in provincia di Piacenza. Partenza alle ore 8 da villa Venier. Per informazioni e adesioni, telefonare allo 045-8961476 e 340-5722907. (l.q.) POVEGLIANO te. Tre i momenti che caratterizzano la vita del centro: la mattina viene dedicata alla lettura del giornale e alla conversazione, il pomeriggio al gioco delle carte, la sera prima della chiusura è momento di ritrovo per chi rientra dal lavoro e trascorre qualche minuto con gli amici. Uno spazio proprio se lo sono creato le donne che, in una saletta, si incontrano giovedì e domenica per la tombola. Varie le attività svolte dal centro nel mondo della solidarietà e dell’associazionismo. Oggi alle ore 15.00 e alle ore 21.00 Sabato alle ore 18.00 E’ infatti sempre aperto ai gruppi. «Gli aspetti ricreativi e di aggregazione», afferma il presidente del comitato di gestione Alessandro Masorgo, «sono anche accompagnati da attività culturali e di recupero della cultura locale. Il centro è molto frequentato e non di rado lo spazio è insufficiente. La situazione cambia in estate quando si può attrezzare con tavoli il magnifico cortile di villa Ciresola. Il centro Baco da seta infatti è stato ricavato in una delle sue ali». Vetusto Caliari Frequenze: 103.00 - 103.9 (VALPOLICELLA) weblive: www.radioverona.it “BACK to the HIT MUSIC” Le classifiche italiane, inglesi ed americane dal 1975 ai giorni nostri In collaborazione con: NUOVO CENTRO ARMADI VERONA Stradone Porta Palio, 56 CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITÀ: PUBLIADIGE - VIA DELLA SCIENZA, 25 - BASSONE - ZAI - VERONA - TEL. 045.806.3212 Questa sera alle ore 21.20 OBIETTIVO DILETTANTI LE IMMAGINI DEL CALCIO DILETTANTISTICO VERONESE in collaborazione con: Esenzioni dal ticket Un momento del raduno del club della Bmw a Villafranca Gli aventi diritto possono presentare domanda di esenzione dal ticket sui medicinali; per informazioni rivolgersi all'Ufficio servizi sociali del Comune, martedì e venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e mercoledì dalle 16 alle 18.30, telefono 045-6334126. (gi.bo.) D4445 Il capogruppo Stefano Bertoli. A fianco, il ponte visconteo di Valeggio meno impattante, pur essendo la più onerosa economicamente. Anche nel progetto preliminare si rimanda a uno studio accurato che dimostri la compatibilità dell'infrastruttura nel paesaggio. «Del resto», dichiara Angelo Corradi, assessore ai lavori pubblici, «quest'opera è necessaria per evitare l'attraversamento del paese da parte di tanti mezzi pesanti che poi vanno a mettere in crisi la stabilità del ponte visconteo». Della necessità di un’alta qualità nell' intervento sul Mincio si era parlato nel 2002 in sala consiliare, durante un convegno di esperti che avevano sottolineato l'esigenza di rispettare il paesaggio e le sue valenze storiche e culturali. «Costruire oggi è difficile», aveva affermato l'architetto Gabriello Anselmi, autore di un lavoro intitolato significativamente "Il ponte vivente", «e lo è in modo particolare qui dove si avverte ancor più nitidamente che non si tratta solo di una questione tecnica, ma che bisogna tener conto di un paesaggio che è anche una fortuna dal punto di vista economico». B0006 Valeggio. Cambierà la visuale, e non solo, nella valle del Mincio con il nuovo ponte in acciaio e calcestruzzo, che potrebbe essere realizzato tra Valeggio e Monzambano nei prossimi anni. Quindi quest’opera, di forte impatto sul territorio, deve essere discussa prima in consiglio comunale. Così la minoranza ulivista ha chiesto di inserire l'argomento nel prossimo ordine del giorno, dopo che la Provincia ha approvato il progetto preliminare, costo 8 milioni di euro (quattro provenienti dal ministero per le Infrastrutture e i Trasporti, gli altri quattro dalle società autostradali Autocisa e Brescia-Padova), denominandolo «variante alla strada provinciale n. 55 Viscontea con by pass del ponte visconteo» e dopo che una conferenza dei servizi preliminare ha dato un assenso di massima all'intervento. «La zona del Mincio», afferma Stefano Bertoli, capogruppo dell'Ulivo, «è troppo delicata e troppo importante per non esercitare la massima attenzione. Per questo ci aspettiamo dati sui flussi di Gliimprenditori eleggono ildirettivo THLETIK ABBIGLIAMENTO e CALZATURE Villafranca - S. Bonifacio(VR) S. Giovanni Lupatoto (VR) COOP. FACCHINI LA CONCORDIA S.R.L. 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