Diapositiva 1 - Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale

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Seconda Università degli Studi di Napoli
Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale «L. Vanvitelli»
Corso di Caratteri costruttivi dell’edilizia storica
A.A. 2012/2013
Prof. arch. Francesco Miraglia
Restauri di Margherita Asso in Terra di Lavoro
La cattedrale di Carinola (1967-72)
La basilica di S. Maria in Foro Claudio a Ventaroli (1968-72)
La chiesa medievale di S. Benedetto a Teano (1968)
Caratteri costruttivi dell’edilizia storica
La cattedrale di Carinola (1967-72)
La Carta del restauro di
Venezia raccomanda di
«rispettare tutti i
contributi che
definiscono l’attuale
configurazione di un
monumento, a
qualunque epoca
appartengano,
in quanto l’unità
stilistica non è lo scopo
di un restauro»,
chiarendo altresì che «il
giudizio sul valore degli
elementi in questione e
la decisione circa le
eliminazioni da
eseguirsi non possono
dipendere dal solo
autore del progetto»
(art. 11).
La Asso riconobbe alla chiesa il carattere di un «palinsesto in cui si
ritrovano, accostati liberamente: l’abside poligonale del Trecento, che
ripete i modi dell’architettura napoletana di epoca angioina e in cui
vengono utilizzate in modo originale due colonne di spoglio di cipollino; un
arco trionfale quattrocentesco informato a quel gusto catalano che ha
lasciato altri esempi nella stessa Carinola; un portale romanico che ripete
lo schema dei portali campani architravati con arco di scarico sovrastante,
di fattura così raffinata che possiamo ritenerlo il più importante portale
romanico in Campania; il basamento del campanile romanico rivestito di
grandi blocchi di pietra tratti da monumenti di epoca romana; il sacello
paleocristiano, che conserva ancora nell’absidiola resti della decorazione
musiva; la rinascimentale cappella di S. Bernardo, a cupola su pianta
quadrata, con il grande sarcofago del IV sec. in cui nel 1109 fu deposta la
salma del vescovo fondatore. Infine, determinanti della forma e del
carattere dello spazio esterno, abbiamo il pronao, del XVI sec. con colonne
di spoglio e capitelli romanici, ornato di preziose statuette in ceramica del
Quattrocento napoletano, e il campanile settecentesco, rivestito di
elementi di spoglio e iscrizioni e coronato da una cuspide a riggiole
colorate».
M. ASSO, Carinola (Caserta). Chiesa di S. Giovanni Apostolo (ex Cattedrale), in
«Bollettino d'Arte», V S., LII (1967), f. II, aprile-giugno, p. 118.
«poi si è diffidati,
perché secondo
la Sig.na Asso, il
Parroco avrebbe
imbrattato un
pavimento molto
prezioso, ma che
a suo tempo è
stato rattoppato
alla meglio».
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La basilica di S. Maria in Foro Claudio a Ventaroli (1968-72)
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Al muro a scarpa sul lato destro,
sul quale non riscontrò lesioni
preoccupanti, riconobbe un
significativo valore
architettonico, perché aveva
acquistato «un suo aspetto
quasi pittoresco, patinato com’è
dal tempo e rivestito di erbe e di
piante rampicanti».
Notò anche che lo «strapiombo
dei muri longitudinali (...) risale
probabilmente a vecchia o
antica data e non riteniamo che
siano oggi in atto movimenti del
terreno o cedimenti delle
fondazioni, perché non vi sono
lesioni nella chiesa che possono
giustificare tali preoccupazioni».
La chiesa medievale di S. Benedetto a Teano (1968)
«goffa sovrastruttura barocca»
(A. Rusconi, 1952)
A quindici anni di distanza, le stesse
inadeguate considerazioni…
«banale decorazione ottocentesca»
(A. Dillon, 1967)

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