Ho salvato un uomo dalle macerie
Transcript
Ho salvato un uomo dalle macerie
VENERDÌ 26 AGOSTO 2016 • EURO 1,30 ANNO 125 . NUMERO 234 • www.laprovinciadisondrio.it VALDISOTTO Bracchi: «Nessun ripensamento» Le motivazioni delle dimissioni del sindaco di Valdisotto Sergio Bracchi, impegni di lavoro, hanno lasciato tutti di stucco, in primis la sua giunta, venuta a conoscenza dell’accaduto a dimissioni già formalizzate. Ora si prospetta un lungo commissariamento, fino alla prossima primavera. A rischio gli investimenti GURINI A PAGINA 22 TERREMOTO L’INUTILE CACCIA AI COLPEVOLI di CARLO LOTTIERI E ra prevedibile ed è successo. Le devastazioni e i lutti causati nell’Italia centrale da un terremoto di notevole entità, avvertito in maniera chiara anche a Roma, hanno aperto subito la strada a polemiche e accuse, e perfino a un’inchiesta per disastro colposo avviata dalla procura di Rieti. In questo come in altri casi, è possibile che tanta sofferenza abbia anche qualche radice in comportamenti individuali: non si può escludere che vi siano state leggerezze e frodi. La dimensione naturale e quella sociale d’altra parte s’intrecciano di continuo: una è difficilmente separabile dall’altra e se i «Ho salvato un uomo dalle macerie» Gli “angeli” della Valle tra i soccorritori di Amatrice - «Qui è l’inferno, difficile operare» Una nota lieta nella mattinata di ieri, tra tanto dolore, è stata fatta registrare dalla squadra di soccorso della Croce Rossa Lombardia capeggiata dal sondriese Vittorio Ortelli. I nostri “ragazzi”, impegnati a Amatrice, hanno estratto da sotto le macerie una persona ancora viva, riconsegnandola alla “speranza” e poi ai soccor- si subito allertati. Una gioia indescrivibile dopo ore e ore tra detriti e lacrime. Una nota lieta che, tra tanto dolore, invita a guardare al futuro, per quanto possa apparire patrigno al momento. «Qui c’è polvere, il caos dei soccorsi, e una tensione che è più che palpabile... racconta un altro dei valtellinesi impegnatosulluogodelsisma-.Ho Anche quest’anno sono nove le contrade che, a partire da questa sera, si sfideranno in piazza Garibaldi per contendersi la vittoria del Palio. Quello di questa sera sarà un prologo, in attesa dell’inaugurazione ufficiale di domani sera. Ma le sfide in programma determineranno già l’assegnazione dei primi punti per la classifica generale. La nuova formula pensata quest’anno dagli organizzatori, preve- “INVIATE FOTO E VIDEO” CHIEDIAMOCI IL PERCHÉ Pochi preti Accorpate le parrocchie di PAOLO LIPARI “I 9 771590 588032 GIANOLI A PAGINA 15 Filo di Seta Juve, il girone di Champions come Higuain: grasso che cola. VALZER A PAGINA 17 Don Alessandro Zubiani La protesta Posta in ritardo I sindaci dicono basta L’assicurazione scade a luglio, ma l’avviso viene recapitato in agosto. Le notizie del settimanale sono vecchie. E anche per tanti altri casi le lamentele sono esplose in tanti Comuni della Valtellina. Sono tempi difficili per il settore postale della provincia di Sondrio. A livello di enti locali,la tematica è stata affrontata in una recente riunione dei ventuno sindaci del Sondriese e si stanno valutando azioni da intraprendere. BARBUSCA A PAGINA 13 Da tre distinte parrocchie a un’unica comunità pastorale. É quanto avverrà da settembre per le comunità di Piantedo, Delebio e Andalo Valtellino che si preparano a salutare gli attuali parroci ed accoglierne uno solo che si occuperà di tutti e tre i paesi. ACQUISTAPACE A PAGINA 25 Sondrio, ecco il calendario Inizio che mette i brividi 60826 de infatti che ogni serata sia aperta e conclusa da un gioco a sorpresa. Alle 20,45, sul campo da gioco posato davanti a palazzo Lambertenghi, i contradaioli si cimenteranno nella prima sfida per conquistare fino a 100 punti. La manifestazione entrerà nel vivo domani con la Corsa dei carretti pazzi, giunta alla sua quarta edizione e che quest’anno sarà disputata su un tracciato allungato. Bormio Il relax prende quota Che pace sullo Stelvio CONTINUA A PAGINA 12 Saranno Mapello e Villa D’Almè a dare il bentornato al Sondrio nel campionato d’Eccellenza. La squadra guidata da Paolo Bertani esordirà davanti al pubblico della Castellina il 4 settembre, mentre sette giorni dopo ospiterà l’altra compagine orobica sempre sul campo di casa. Il calendario reso noto ieri vedrà i biancazzurri disputare il girone d’andata con la chiusura fissata domenica 11 dicembre SERVIZI ALLE PAGINE 2-10 Palio delle contrade In piazza inizia la sfida CONTINUA A PAGINA 12 nviate foto e video”. E’ ormai una prassi. I media della tradizione, quotidiani e canali televisivi, dialogano con quelli nuovi, smartphone in testa, in maniera sempre più stretta e veloce. Gli effetti? Uno su tutti: il destinatario della comunicazione (il lettore piuttosto che il telespettatore) è ora possibilitato a esserne anche l’artefice. Ci siamo dovuti fabbricare un neologismo per definirne l’inedito ruolo: visto quelli che potrebbero essere i miei genitori piangere come bambini. Non si può mai essere pronti per queste cose». con l’incontro interno contro la Trevigliese. Il 15 gennaio la ripresa dopo la sosta natalizia e il 30 aprile la chiusura della regular season. «Non mi piace commentare il calendario -spiega il tecnico sondriese Paolo Bertani -. Anche perché prima o poi le squadre vanno affrontate tutte. Però diciamo che una partenza meno impegnativa non mi sarebbe dispiaciuta». SERVIZIO A PAGINA 37 La rievocazione Streghe al rogo come nel ’600 a Valdidentro Una serata di storia, cultura e magia quella andata in scena alla Ferriera Corneliani di Premadio, in Valdidentro. SERVIZIO A PAGINA 22 Un momento della serata Aprica Migranti al lavoro Accordo raggiunto CASTOLDI A PAGINA 21 Piuro Dieci giorni di eventi Si alza il sipario SERVIZIO A PAGINA 35 LA PROVINCIA 13 VENERDÌ 26 AGOSTO 2016 Economia [email protected] Tel. 0342 535511 Fax 0342 535553 «Poste, così non va» I sindaci protestano Sciopero in vista Il punto. Comunità montana di Sondrio in prima linea dopo le denunce di ritardi e disservizi degli ultimi mesi A Livigno problemi per reclutare il personale SONDRIO STEFANO BARBUSCA L’assicurazione scade a luglio, ma l’avviso viene recapitato in agosto. Le notizie del settimanale sono vecchie, perché risalgono al mese prima. E anche per tanti altri casi in cui il postino non suona da tempo le lamentele sono esplose in tanti Comuni della Valtellina. Sono tempi difficili per il settore postale della provincia di Sondrio, come rilevano istituzioni e sindacati. A livello di enti locali, questa tematica è stata affrontata in una recente riunione dei ventuno sindaci del mandamento di Sondrio e si stanno valutando azioni da intraprendere. «Disagi per tutti» «La problematica non riguarda solo qualche paese: è un disagio sentito da tutti – spiega il presidente della Comunità montana Tiziano Maffezzini -. Alla base delle lamentele che abbiamo ascoltato ci sono sia la tempistica, con dei ritardi diffusi, sia l’efficacia del servizio di distribuzione». I tempi del postino che suonava tutti i giorni, infatti, sono un lontano ricordo del passato. Ora si trovano varie buste nella buca, di tanto in tanto, con una frequenza ben minore. Il sindacato ha protestato in più occasioni per la situa- zione di difficoltà che, secondo le organizzazioni dei lavoratori, è stata determinata dalla recente riorganizzazione. I lavoratori con i loro rappresentanti sono scesi in piazza a Milano e hanno bloccato gli straordinari, ma non sono escluse ulteriori mobilitazioni e scioperi, anche perché i dipendenti sono i primi a osservare le problematiche. «In queste ultime settimane ne abbiamo sentite di tutti i colori – rileva Michela Turcatti, segretaria di categoria della Cgil -. I ritardi hanno riguardato numerosissimi cittadini, per la tipologia di corrispondenza più variegata. Non si tratta di una consegna a giorni alterni, molto spesso va molto peggio. C’è chi ha pagato in ritardo la polizza dell’assicurazione, chi non ha potuto contare su informazioni relative al conto corrente e naturalmente non mancano coloro che hanno aspettato i periodici in abbonamento senza poterli leggere quando le notizie erano ancora fresche di stampa. Altri non hanno ricevuto le bollette con la consueta puntualità, con conseguenti rischi sull’erogazione dei servizi per le proprie utenze». «Così non funziona» Non si tratta di una situazione casuale, secondo il sindacato. «La considerazione finale è una sola. La riorganizzazione che è stata avviata quest’anno dall’azienda non è funzionale all’ottenimento di un equilibrio fra l’efficienza e la qualità del servizio. Si sono osservati disagi di varia natura, spesso con conseguenze pratiche per cittadini ed aziende. Non solo attese prolungate per ricevere cartoline o giornali, ma anche veri e propri disagi quando si trattava di comunicazioni relative a polizze o banche. Per questa ragione abbiamo deciso di aprire un confronto anche con gli enti locali, a cominciare da quelli delle zone che hanno pagato un prezzo molto alto in termini di disagi come la Comunità montana di Sondrio». L’ultimo episodio registrato dal sindacato riguarda proprio le pubblicazioni dell’organizzazione dei pensionati. La Cgil rileva che i periodici dello Spi del mese di giugno sono accantonati al Centro di smistamento di Morbegno e non sono stati consegnati. Ma secondo i sindacati di categoria le problematiche non riguardano solo la Bassa Valle e il Sondriese. Le proteste, in queste settimane, sono arrivate anche da Livigno, una zona dove per ovvi motivi logistici anche il reclutamento del personale può divenire molto complicato. Proteste in tutta la Valle per i forti ritardi nella consegna della corrispondenza Il punto Sulla carta postini in esubero In realtà tutti in affanno “Il postino suona sempre due volte”, si dice dai tempi d’un famoso romanzo americano degli anni Trenta. Ma il problema, nella Valtellina del 2016, è il periodo che separa i due squilli. A volte, secondo le testimonianze raccolte dai sindacati e dalla nostra redazione, alla quale si rivolgono sempre più spesso cittadini infuriati, tra un passaggio e l’altro trascorrono molti giorni. Edilizia, Filca Cooperative in crisi «Concordato per garantire continuità» Il punto Il presidente Fumeo spiega che la mossa serve per ottenere dalle banche un finanziamento «Impegno ed obiettivo non sono cambiati: assicurare la continuità aziendale a Filca Cooperative nell’ambito del processo di ristrutturazione avviato sin dal febbraio dello scorso anno». Così Giacomo Fumeo, pre- sidente della cooperativa edilizia, spiega la decisione di chiedere al tribunale di Lecco l’ammissione al concordato preventivo «finalizzato a un accordo di ristrutturazione dei debiti ex articolo 182 bis della legge fallimentare». La domanda è stata depositata il 13 luglio. I giudici hanno risposto il 9 agosto fissando in 120 giorni il termine di presentazione del piano finanziario e industriale sui quali valutare la richiesta di concordato. La deci- sione della Filca di rivolgersi al tribunale è contestata dai sindacati, la Fillea-Cgil la definisce un «atto grave che denota una mancanza di trasparenza da parte dell’azienda». Il sindacato ricorda che il 17 giugno in Regione fu firmato un accordo che fissa «le linee di un piano industriale da realizzare nel triennio 2017-2020, che prevede anche un pesante ridimensionamento degli organici che passeranno da 83 a 30 dipen- denti». «A fronte della decisione aziendale stiamo valutando la possibilità di impugnare l’accordo sulla mobilità e quindi di chiedere al giudice di esprimersi sulla legittimità dei licenziamenti. Chiederemo al commissario giudiziale Riccardo Nucera un incontro per spiegare la nostra posizione». Fumeo risponde: «L’accordo che abbiamo firmato con il sindacato - spiega - e la richiesta di accesso alla procedura pre-con- I sindacati non hanno dubbi: secondo le organizzazioni dei lavoratori sulla carta si parla addirittura di esuberi nel recapito, ma in pratica sono tutti in affanno. Secondo stime ufficiose, gli addetti al recapito in provincia sono circa 250. Anche produrre delle analisi, per i sindacati, è complicato: la Cgil rileva che mancano persino dei dati puntuali sui livelli occupazionali e sugli aggiornamenti che si susseguono nel corso dell’anno. Anche nei confronti dei giornali le informazioni non abbondano: nei giorni scorsi l’ufficio stampa di Poste italiane, contattato dalla nostra redazione, non ha fornito repliche. Ogni approfondimento futuro sarà, naturalmente, ben accetto. «Il sindacato non è contrario a priori alla riorganizzazione, purché sia fatta con metodo e investimenti – chiarisce la Cgil di Sondrio -. Un aspetto centrale, ad esempio, è la sicurezza dei mezzi». S.BAR. corsuale sono tutt’altro che incompatibili». «Mi spiego: ci siamo mossi in questa direzione nel momento in cui, a seguito di ulteriori approfondimenti, è emerso che per il ceto bancario il presupposto della pre-deducibilità fosse un elemento essenziale per la concessione della finanza ponte, indispensabile per far fronte alle esigenze finanziarie di Filca fino all’approvazione del piano di ristrutturazione; e il pre-concordato consente di attivare gli strumenti normativi per chiedere al tribunale di essere autorizzati a contrarre finanziamenti pre-deducibili». «Quindi, la richiesta di ammissione alla procedura preconcorsuale, e l’auspicata concessione di finanza ponte, sono fondamentali anche per dare attuazione a quanto abbiamo definito nell’accordo con il sindacato». In questo momento - riferisce ancora Fumeo - in Filca sta lavorando una quarantina di persone «che stanno regolarmente percependo gli stipendi. Mentre sono mediamente sei le mensilità arretrate che dobbiamo ai dipendenti». «Siamo consapevoli che la procedura potrà comportare uno slittamento dei tempi di pagamento ai lavoratori con i quali abbiamo risolto il rapporto, ma come ho spiegato è uno strumento essenziale per garantire la continuità all’azienda: ne trarranno beneficio dipendenti ed ex dipendenti». Sondrio 17 LA PROVINCIA VENERDÌ 26 AGOSTO 2016 Il risveglio dell’anima Laboratorio di relax in quota allo Stelvio L’esperienza. Ciotole parlanti e campane tibetane sono state le protagoniste dell’iniezione di energia Il tutto grazie alla collaborazione tra Parco e BpS BORMIO DANIELA VALZER Suoni, acqua, aria, colori. La natura fuori e quella dentro l’anima. Tutto si corrispondeva ieri allo Stelvio. A catturare l’energia di questo splendido tempio tra le cime, strumenti antichi e sacri come il didjeridoo, le ciotole parlanti e le campane tibetane. Bagno di suoni Il bagno di suoni è stato un regalo degli artisti dell’accademia olistica Nicolò Tesla, invitati in quota da Banca Popolare di Sondrio e Parco Nazionale dello Stelvio. È l’inizio di un progetto di collaborazione che si consoliderà nei prossimi anni e che nasce dal desiderio di trasformare il passo in un laboratorio di benessere, capace di risvegliare quelle vibrazioni pure e positive dell’anima che spesso zittiamo, presi dalla frenesia quotidiana. Ieri invece, complice un cielo più terso e luminoso del solito e le suggestioni di quegli strumenti sciamanici, ciascuno si è per un po’ ritrovato e sentito in armonia. «La frequenza del suono, ca- nalizzata attraverso l’acqua, è stata in grado di ristabilire la pace in un luogo di per sé meraviglioso come lo Stelvio ma che per essere stato teatro di battaglie durante la Grande Guerra era ancora pregno di dolore e angoscia» ha commentato Severino Doppi, presidente dell’Accademia Nicolò Tesla, una scuola triennale di formazione per naturopati, presente in cinque sedi nel Nord Italia (più una sesta di prossima apertura a Pessano con Bornago), che insegna a livello esperienziale e vanta un corpo docente d’altissimo livello formato da ricercatori, medici e naturopati. Evidentemente soddisfatto dell’esito della giornata Paolo Lorenzini, instancabile pr della Bps: «Oggi allo Stelvio abbiamo fatto una straordinaria iniezione di energia. Essendo convinto che noi siamo energia ricoperta di cellule e alimentata dall’amore, credo che vi sia la necessità di iniziare a guardare in modo nuovo dentro e fuori di noi. Con questa filosofia, insieme agli amici dell’Accademia Tesla, vogliamo fare dello Stelvio un centro di naturopatia olistica. Con- tiamo di organizzare già per l’anno prossimo diversi eventi. Il primo sarà una lezione sulla ricerca sonora in natura tenuta dal maestro Beppe Vessicchio». Volano economico «Iniziative di questo genere - ha aggiunto Alessandro Meinardi, direttore del settore lombardo del Parco - oltre ad introdurre elementi innovativi, servono a valorizzare il Parco, che deve essere sempre più considerato come un bene collettivo e un volano economico e non solo come un vincolo. Perché generi attività imprenditoriali, intendiamo per esempio, già a partire dalla prossima estate, coinvolgere fortemente le guide alpine e chiudere tutte le valli all’accesso automobilistico, sviluppando i collegamenti con le bici o altri mezzi elettrici, potenziare i servizi nei rifugi, allestire kinder garden nei pressi delle mete più frequentate dove saranno organizzate attività ambientali per i più piccoli. Stiamo inoltre lavorando al potenziamento della copertura telefonica e messa a puntodi un sistema di app». Montagna come risorsa Da amare e tutelare «Vetto esempio per tutti» L’iniziativa Molto partecipati gli incontri organizzati a Lanzada da Rino Masa Una visione della montagna, da angolazioni diverse. Con un elemento comune: il rispetto. Perché la montagna, che rappresenta una risorsa importante, va tutelata da operazioni urbanistiche disinvolte, ma si può amarla anche con piccoli gesti, non lasciando traccia del nostro passaggio. Questo il senso generale della serata con cui in un’ affollata piazza di Vetto si è conclusa martedì scorso, appunto, l’iniziativa “Un’idea di montagna”, tredicesimo incontro sul tema tra luglio ed agosto. L’appassionato Rino Masa ha chiamato a trattare l’argomento cinque dei relatori che si sono succeduti nella piccola frazione di Lanzada. L’intervento di Bettini a Vetto FOTO RINO MASA Gli interventi L’architetto Giovanni Bettini ha sottolineato come il rispetto dell’ambiente significhi rispetto Un altro momento della serata malenca Il laboratorio di ieri allo Stelvio Un cammino a tappe Accompagnati dall’acqua Un cammino a tappe sino alle Rese dello Scorluzzo e lungo i sentieri ancora più impervi dell’anima. A ogni sosta un bagno di suono e un’esperienza mistica, che ha avuto nell’acqua - quella dei ruscelli e del lago presenti in quota e quella che compone quasi per intero il nostro corpo - il veicolo di scambio d’energia. Il saluto, alla natura e ai presenti, alle 9 del mattino, con il suono di ter- ra del didjeridoo, che Luca Mantello sa far vibrare come un aborigeno australiano. Poi tappa al laghetto, dove - seduta sulla riva, tra gli eriofori - Isabella Cambiganu ha risvegliato i chackra con i suoni purissimi dei cristalli. Lì vicino le campane tibetane e i carillons dei quattro elementi mossi dal vento e dalle mani esperte di Roberto Parmagnani hanno portato a galla i messaggi misteriosi della collettività. «Spesso alcuni interventi edilizi, per esigenze economico-commerciali, vanno in contrasto con le necessità del territorio», ha rilevato, rimarcando come molti dei muretti a secco che costituivano opere di difesa importanti siano scomparsi. «Il nucleo vecchio di Marveggia a Spriana è stato ristrutturato con caratteristiche che non rispettano l’antico nucleo abitativo mentre, per contro, la valorizzazione di Vetto è stata esemplare, con la sagra che costituisce un momento importante di aggregazione». Concetti condivisi anche dall’architetto Giuseppe Galimberti: «Non mi stancherò mai di dire che dobbiamo rispettare il territorio, perché così conserviamo noi stessi e la nostra storia». In veste di frequentatore della montagna e non di enologo, Paolo Bombardieri ha parlato della bellezza di andare per sentieri, con qualche inevitabile confronto con la Svizzera. «Noi abbiamo tracciati anche più belli, ma loro li curano molto di più». E sulla necessità di «camminare piano, senza fare corse» per apprezzare al meglio tutti gli aspetti, anche minuscoli, della montagna. «In territorio svizzero non si trovano contenitori per i rifiuti, perché ognuno si porta a casa l’immondizia. È un’opera di educazione importante che dovremmo fare anche qui». Il giovane Emil Galimberti, enotecnico malenco vissuto per anni a Livigno che si occupa oggi di una vigna a Sondrio, dice di essersi accorto che le cose essenziali non sono snowboard e cellulare: «Ma il paesaggio, la natura, i racconti degli anziani che ci fanno capire molto del nostro tempo. Molte volte osserviamo poco e non ci rendiamo conto di quali spettacoli ci perdiamo». Giorgio Galli, esperto di alberi, ha espresso il sogno di vedere in Valmalenco un parco botanico «dove censire gli esemplari più antichi, perché costituisca un’attrattiva turistica creando anche posti di lavoro». Immagini eloquenti L’alpinista Jacopo Merizzi ha lasciato che per lui parlasse un filmato storico sul sassismo in Valmasino, di cui è stato uno dei pionieri, facendo vedere tutte le bellezze naturali di quella valle. Infine, don Mariano Margnelli, che aveva aperto il ciclo di incontri parlando dei “monti di Dio”, ha rilevato che «il creato è un dono del Signore, da conservare con affetto, osservando, apprezzando e non banalizzando». Nel suo intervento conclusivo, il sindaco Marco Negrini si è dichiarato in sintonia con la necessità di tutela del territorio, affermando che il Comune vigilerà sempre di più su questo aspetto. «Lanzada esprime valori forti, legati alla montagna, con le miniere, il museo mineralogico, i pedü, la conservazione delle frazioni». Si è quindi complimentato con l’organizzazione di queste serate «che aggiungono interesse alla nostra proposta turistica». Paolo Redaelli della natura. Ai piedi della Madonna della Pace Guido Vaira e Lucia Fatiga hanno fatto tintinnare (posizionandole anche sui corpi dei presenti) le ciotole che cantano, strumenti usati due millenni prima dell’avvento del Buddismo e che sono sintonizzati al momento dell’energia primordiale. Ultima performance, e forse la più coinvolgente, quella di Luca Mantello che ha proposto un massaggio sonoro con il didjeridoo e il bastone della pioggia mentre la sua compagna, Natalia Barrientos, catturava con i colori le onde dell’anima. D.Val. Pica de Crap Questa sera la consegna a Simone Moro L’iniziativa Questa sera sarà assegnata la “Pica de Crap”, nell’ambito del Festival di Montagna “La Magnifica Terra”, a Lanzada. Il premio, nato da un’idea di Elio Parolini, è destinato a grandi alpinisti che si sono distinti non solo nella conquista di vette, ma anche per il loro operato solidale. Quest’anno la “Pica” andrà a Simone Moro, fortissimo scalatore himalaysta che quest’anno ha portato a termine la prima invernale sul Nanga Parbat, mentre il Moschettone della Solidarietà, giunto alla terza edizione, verrà consegnato a Maurizio Folini, l’angelo dell’Himalaya che col suo elicottero, detiene il primato di salvataggio alpinistico a oltre 7800 metri sul Colle Sud dell’Everest. Piccozza e moschettone, attrezzi indispensabili per la montagna, sono scolpiti nella pietra ollare dall’artista lapideo Renato Bergomi. Alla serata, che si terrà alle 21 presso la sala Maria Ausiliatrice dell’Oratorio di Lanzada hanno annunciato la loro presenza alcuni dei precedenti vincitori e altri importanti personaggi dell’alpinismo nazionale e locale. 22 Tirano LA PROVINCIA VENERDÌ 26 AGOSTO 2016 d’agosto Valdisotto, sindaco irremovibile Ilsi Palio corre sulla neve Commissario fino a primavera Più di 500 al via Le dimissioni. Bracchi non commenta, ma ribadisce: «Impegni di lavoro» La giunta colta di sorpresa, era all’oscuro di tutto. Investimenti a rischio VALDISOTTO Livigno Questa sera il via alla competizione tra le contrade giunta all’edizione numero 36 DANIELA GURINI Il sindaco dimissionario di Valdisotto Sergio Bracchi ha riferito di non voler commentare la sua lettera di dimissioni. Le motivazioni della scelta, che ha lasciato di stucco in primis la sua giunta, venuta a conoscenza dell’accaduto a dimissioni già formalizzate al protocollo dell’ente, sono solo ed esclusivamente quelle elencate nella missiva. La lettera «Sopraggiunti e gravosi impegni lavorativi legati all’attività professionale – ha scritto nella lettera protocollata martedì mattina in Comune – non mi permettono più di dedicare all’amministrazione comunale tutto il tempo e le energie che il comune di Valdisotto merita. Per rispetto e per onestà nei confronti del gruppo di persone che ha collaborato con me in questi due anni – ha specificato – ma soprattutto nei confronti dei cittadini di Valdisotto, non ritengo giusto continuare sapendo di non poter più dare al comune tutto me stesso». Nessun dissidio all’interno del gruppo, nessuna differenza di vedute ma solo ed unicamente motivazioni personali. «È stata per me un’esperienza unica ed irripetibile – ha rimarcato – Il Comune di Valdisotto seppur breve; per questo devo ringraziare tutti i cittadini che mi hanno onorato del loro consenso, lo splendido gruppo che mi ha sostenuto, il segretario comunale per la professionale collaborazione e tutti i dipendenti dell’ente con i quali ho proficuamente lavorato». Che cosa succede adesso Per legge il sindaco dimissionario ha venti giorni di tempo per tornare sui suoi passi; diversamente il Comune di Valdisotto sarà commissariato fino alla Sergio Bracchi prossima primavera, per circa nove mesi, con tutte le conseguenze che tale situazione comporterà. Magari, come evidenziato dal suo gruppo, parlandone e confrontandosi prima si sarebbero potute trovare altre soluzioni: una diversa distribuzione dei carichi di lavoro, un periodo più intenso di collaborazione per altri assessori, per un periodo di prova, per poi valutare la sostenibilità o meno degli impegni. Per quanto riguarda il programma di investimenti, sul tavolo ci sono i finan- ziamenti per i progetti legati alle aree interne che vedono programmati interventi rilevanti anche in Comune di Valdisotto. E poi l’impegno per la casa di riposo “Villa del Sorriso” di Bormio, gli importanti investimenti legati al comparto turistico, l’inaugurazione della nuova galleria – tangenzialina di “Le Motte” ma anche il monitoraggio e gli studi in atto relativamente al versante franoso sopra l’abitato di Santa Lucia, tutte questioni ancora aperte che dovranno essere definite nei prossimi mesi. Alle Ferriere streghe al rogo come nel ’600 Valdidentro Rievocazione storica dei processi ecclesiastici a cura del centro studi storici Alta Valtellina Una serata ricca di storia, cultura e magia quella andata in scena mercoledì alla Ferriera Corneliani di Premadio, in Valdidentro, evento inserito nella ricca rassegna “FerriereArte” promossa dalla Pro loco. Il pubblico presente ha compiuto un viaggio nel tempo a caccia delle streghe con i riti, i processi, le torture, le dicerie legate ai poteri di queste donne che, contrariamente all’attuale immaginario collettivo, spesso erano belle e pure di buona e ricca famiglia. Lo spettacolo messo in scena ha riprodotto fedelmente quanto studiato ed approfondito negli anni da Ilario Silvestri e Lorenza Fumagalli del Centro studi storici Alta Valtellina, una preziosa e viva realtà culturale del comprensorio alla quale in primis il presidente della Comunità montana Raffaele Cola ed il sindaco di Valdidentro Ezio Trabucchi hanno pubblicamente riconosciuto professionalità. Per quanto concerne la serata, dapprima si è concretizzata in un approfondimento storico sulla strega nel corso dei secoli; di seguito i primi processi ecclesiastici nel contado di Bormio, datati 1483, seguiti da quelli più cruenti, eseguiti da laici. Le streghe sono quelle, dando uno sguardo alla teoria del rovesciamento, che salutano con la mano sinistra anziché con la destra, che si toccano sul dorso e non sul palmo della mano, che vedono le pietre rotolare risalendo i fiumi e non scendendo. Tante le curiosità illustrate nel corso della serata alla quale ha fatto seguito il racconto, a quattro voci, dell’interrogatorio contro le Cerighe (madre e figlia, entrambe di nome Domenica) avvenuto nel 1630. Il pubblico è stato poi condotto all’esterno della Ferriera per uno spettacolo con il fuoco a cura del gruppo Musicarte culminato nel falò dove sono state bruciate le due streghe. D. Gur. Tutto è pronto a Livigno dove questa sera nel centro del paese si svolge la gara di sci di fondo valida per l’edizione numero 36 del palio delle contrade del paese. Otto i team al via: Forcola, Saroch, Plan da Sora, Centro, Ostaria, PemontComunin, Teola, Trepalle. Lo scenario di gara dalle 20 sono le vie Ostarìa e Plàn appositamente innevate con neve artificiale. Gli iscritti sono 520: 340 maschi e 180 femmine. La più anziana è Annamaria Bormolini classe 1940, il più anziano Domenico Bormolini del 1932. In gara il parroco monsignor Giuseppe Longhini col pettorale 170 ed il coadiutore don Alberto Erba col 309. Dopo tre anni di assenza il pettorale per il Trofeo Contrade lo rimette anche l’ex azzurra, la grande campionessa dello sci di fondo azzurro Marianna Longa che gareggia col 335, ovviamente lei detiene il record di miglior tempo femminile della gara. Col pettorale numero 364 scende in pista il tredici volte vincitore assoluto del della prova di sci di fondo del Palio, l’ex azzurro Morris Galli. Al via anche i giovani azzurri del biathlon Emil Bormetti e Saverio Zini, Thomas Bormolini e Paolo Rodigari. La gara di Anche in costume storico ARCHIVIO sci di fondo fu organizzata per la prima nel 1980 dal gruppo di appassionati di Livigno di questa disciplina con l’ausilio della Pro loco e dello sci club. La prima storica edizione fu vinta dalla contrada Plan da Sora ed i vincitori assoluti furono l’ex fondista della Nazionale italiana Pierino Confortola e Natalia Cusini. Fra i partecipanti fu messa in palio anche una settimana a Riccione. Nel 1983 furono nominati anche i capo contrada: Meca Mottini (Pemont), Learco ed Ivo Confortola (Ostaria), Giuseppe Cusini (Centro), Pierantonio Castellani (Plan da Sora), Dionisio Galli ed Elio Cola (Saroch), Sandro Rodigari (Trepalle), Tranquillo Longa (Forcola). Il palio in legno è opera dello scultore livignasco Ernesto Cantoni. Vincitori e vinti poi si troveranno a cena a fine ottobre in Plaza Placheda. P. Ghi. Serata in musica Dal violino all’organo monumentale Tirano Appuntamento questa sera alle 20.45 al Santuario per il concerto di Senese e il libro di Garbellini Il rogo al quale sono state condannate le due donne Un momento del processo Serata di cultura e musica questa sera al santuario della Madonna di Tirano, dove si terrà il concerto di violino di Elia Senese e la presentazione del libro dello storico e storico dell’arte, Gianluigi Garbellini, intitolato “La Madonna di Tirano. Il monumentale organo secentesco”. La guida, edita per la Cooperativa editoriale Quaderni Valtellinesi, affronta un tema non sondato fino ad ora: l’organo del tempio mariano tiranese. La ricerca nasce su richiesta di parecchie persone e operatori culturali e turistici di Tirano che hanno fatto presente come non ci fosse un libro “abbordabile” che raccontasse uno dei beni più ammirati all’interno del santuario e fra i più famosi. Anzi l’organo è talmente grande e maestoso che connota il santuario. E così Garbellini, mosso dalla pura passione ha avviato una ricer- L’organo monumentale ca d’archivio che ha portato alla pubblicazione di questa “guida alla visita” - così si chiama – che non è una monografia pesante e concettosa, destinata cioè solo ad un pubblico elitario. Tutt’altro si tratta di un’agile e snella guida con un’impronta fresca e immediata di lettura, seppure – bene precisarlo – con la dovuta e minuziosa base scientifica che sottente tutti i testi di Garbellini. L’iniziativa ha inizio alle 20,45. C.Cas. Venerdì 26 agosto 2016 Redazione: via A. Caimi 6, Sondrio - Tel. 0342 527411 - Fax 0342 527417 · Pubblicità: SPM - Sondrio - Tel. 0342 200380 - Fax 0342 573063, e-mail: [email protected] TERREMOTO LA VALTELLINA SI MOBILITA INCIDENTE IN MONTAGNA Volo tremendo È grave turista tedesca · Servizio all’interno POLEMICA A NOVATE MEZZOLA Area camper servono più regole CARENA · All’interno PROTEZIONE CIVILE VIGILI DEL FUOCO E ASSOCIAZIONI «SIAMO PRONTI AD AIUTARE CHI HA PERSO TUTTO» Interi paesi distrutti nel Centro Italia ZAMBON · All’interno 2.071.000 lettori (Audipress 2016/I) * IL GIORNO CON TUTTOSPORT NON VENDIBILI SEPARATAMENTE - INIZIATIVAVALIDA PER LE PROVINCE DI COMO, LECCO E SONDRIO - ALESSANDRIA, ASTI, NOVARA, VERBANIA E VERCELLI VENERDÌ 26 agosto 2016 | Anno 61 - Numero 203 € 1,30 * | Anno 17 - N. 235 EDIZIONE SONDRIO VALTELLINA IL COMMENTO di ANTONIO TROISE È LA CONTA dei morti, che non ha prezzo. E c’è quella dei danni che invece aggiunge rabbia al dolore per le vittime. Rabbia per le scelte irrazionali e poco pragmatiche che hanno da sempre distinto l’Italia. Nessuno può pensare di trasformare l’Italia nella California, o nel Giappone dove neanche quattro mesi una scossa di magnituto 7, il livello massimo della scala nipponica, ha provocato “solo” una decina di morti oltre, naturalmente, a un piccolo esercito di sfollati. Ma al di lá degli esempi eccellenti, sono troppi i conti che non tornano in un Paese dove le cittá sono quasi tutte costruite in zona sismica. Una mappa che puntualmente viene riscoperta dopo ogni grande evento catastrofico e che, altrettanto puntualmente, diventa oggetto di una rimozione collettiva. Soprattutto politica. Eppure basterebbe mettere in fila pochi numeri per trasformare la prevenzione non solo in un obbligo etico e politico nei confronti dei cittadini ma anche in un buon affare per l’economia. Evitando nel prossimo futuro le immagini di morte e distruzione come quelle viste ieri nell’Italia centrale. [Segue a pagina 12] C’ Servizi · Da pagina 12 a pagina 17 IL BILANCIO DEL SISMA LE STORIE DEI SOPRAVVISSUTI Continuano le scosse Già 250 le vittime Crolli, inchieste aperte La forza di Giorgia, 4 anni Sepolta per 17 ore salvata dalla bolla d’aria FARRUGGIA · Alle pagine 2 e 3 CANTALAMESSA · Alle pagine 4 e 5 Milano, per i giudici era soggiogata dall’amante La riforma Madia Dirigenti pubblici arriva la pagella Gli stipendi e gli incarichi legati ai risultati GOZZI · A pagina 23 y(7HB1C4*MLLOQR( +.!z!:!$!] Coppia dell’acido: 12 anni alla Levato Lei rinuncia al ricorso VERRI · A pagina 28 Piuro, incidente in Valchiavenna. Gli esperti: «Serve più prudenza» Scivola mentre cammina sul sentiero Grave un’escursionista tedesca ZAMBON · In Sondrio •• II PRIMO PIANO VENERDÌ 26 AGOSTO 2016 IL NODO IMMIGRAZIONE IL PROGETTO UNA COOPERATIVA PUÒ FARE BUSINESS ASSISTENDO I GIOVANI IN MODO COSCIENZIOSO «Profughi ospitati in piccoli gruppi» L’ANOMALIA È LEGATA ALLA PRESENZA DI GRUPPI NUMEROSI IN STRUTTURE POTREBBERO CREARE PROBLEMI in breve C’è la Scalata Cima Coppi Domani la strada è chiusa dalle 8 alle 16 Passo dello Stelvio La ricetta di don Augusto Bormolini, secondo il quale si dovrebbe pensare anche a insegnare ai richiedenti asilo la lingua italiana e un lavoro per l’integrazione di NELLO COLOMBO liana e imparare un mestiere che potrebbe comunque tornare utile in qualsiasi momento. – SONDRIO – SEMPRE controverso il tema dell’accoglienza dei profughi nella nostra provincia che dal 2011 ha visto un migliaio di migranti giungere in Valle, di cui solo 630 hanno preferito rimanere, mentre la maggior parte ha trovato una nuova destinazione. Attenta analisi su questo fenomeno, quella di don Augusto Bormolini, responsabile provinciale della Caritas che ha messo in evidenza varie criticità, indicando anche possibili soluzioni. Don Augusto ha essenzialmente stigmatizzato una situazione in provincia di Sondrio in cui non si evidenzia un’equa distribuzione dei migranti, diventati per alcuni fonte di businnes, e che dovrebbero avvicinarsi maggiormente all’uso della lingua ita- IlIl responsabile responsabile provinciale provinciale Caritas, Caritas, don don Augusto Augusto Bormolini Bormolini (foto (foto Orlandi) Orlandi) «L’ANOMALIA si riscontra con la forte concentrazione dei profughi in alcuni centri e che potrebbero creare qualche problema sul territorio. Come Caritas proporremmo un’equa distribuzione in piccoli gruppi, e rendere obbligatoria la frequenza di corsi di lingua italiana», ha spiegato il responsabile della Caritas provinciale che è entrato poi nel merito dei 35 euro al giorno per ogni profugo ospitato. Una cifra contestata da tanti che vedono in evidente affanno tante famiglie italiane e soprattutto chi sopravvive con la sua pensione minima. «In effetti 35 euro sembrano tanti. Ad ogni profugo vanno due euro e mezzo al giorno che fanno 75 euro al me- se. Il resto del denaro serve agli ospitanti e, se utilizzato bene, serve a contribuire alle spese di vestiario, cibo, affitto, riscaldamento, acqua e anche per pagare chi insegna la lingua italiana», ha aggiunto Bormolini che ha aperto l’altro contenzioso legato al mondo dell’accoglienza: quello del lavoro. «Una cooperativa può fare business in modo coscienzioso, assistendo questi giovani nel pieno delle loro forze, impiegandoli in lavori socialmente utili, in modo gratuito e volontario, anche per insegnare ai richiedenti asilo un mestiere che un domani potrebbe essere loro utile», ha concluso. Lingua e lavoro sembrano dunque le maggiori priorità, insieme all’equa distribuzione sul nostro territorio, per superare quelle difficoltà che impediscono la vera integrazione. ·Domani, in occasione dell’evento Scalata Cima Coppi, la strada del Passo dello Stelvio sarà chiusa al traffico veicolare dalle 8 alle 16 su tutti e tre i versanti (a Bormio dalla diramazione per i Bagni Vecchi al Passo Stelvio). Il divieto di transito non riguarda i bus di linea che presteranno pertanto regolare servizio. Inoltre, da oggi fino a domenica, in occasione dell’evento Tre giorni Valtellina International trial festival, è sospesa la fermata del bus urbano in zona Pentagono. L’ultima fermata della navetta si effettuerà alla rotonda delle scuole medie. Appuntamento con la pizzoccherata più lunga d’Italia Bormio ·Un appuntamento davvero gustoso domenica 4 settembre a Bormio: ben ottocento metri di pizzoccheri preparati da chef professionisti da assaporare in compagnia lungo la via Roma e fino in piazza del Kuerc. Si tratta della pizzoccherata più lunga d’Italia e, durante la giornata, non mancherà animazione per bambini e dimostrazione pratica della preparazione dei pizzoccheri. I biglietti sono in vendita presso l’Ufficio turistico di Bormio. L’INIZIATIVA «ALCUNI DI LORO HANNO TROVATO UN LAVORO» A Bormio tutti in festa tra canti e danze L’integrazione comincia anche da qui – BORMIO – LA DIFFICILE accoglienza dei migranti passa anche da Bormio dove una ventina di profughi regolarmente assunti con voucher dai titolari di alcuni negozi del centro cittadino, si sono improvvisati festosi testimonial, jeans e maglietta pubblicitaria, ballando e cantando con grande brio, raccogliendo applausi e consensi per la loro verve. Una festa iniziata già qualche giorno fa nella centralissima piazza del Kuerc dove gli ospiti dell’hotel gestito da Carlo Montini avevano improvvisato danze e canti del folklore delle loro terre, la Costa d’Avorio, la Malesia e la Nigeria. Un’entusiasmante performance, quella in via Roma, che ha riscontrato il plauso di tanti presenti, con qualche frecciatina fuori luogo non raccolta dai migranti. Molto apprezzata l’iniziativa delle sorelle Laura e Paola Sala, titolari di un esercizio in via Roma, che avevano messo in conto anche la possibilità di attirarsi addosso alcune critiche, convinte però della buona riuscita della loro iniziativa, e che alla fine hanno raccolto grandi consensi anche sulla pagina Facebook del loro negozio, ben sapendo che non c’è vera integrazione senza il concorso di tutti. «ALCUNI DI LORO hanno anche trovato lavoro come lavapiatti a Livigno e questo mi fa veramente piacere», ha dichiarato Paola Sala, soddisfatta dell’iniziativa messa in campo che, pur tra qualche piccola polemica, ha messo in evidenza quanto il proprio patrimonio culturale delle proprie tradizioni possa diventare oggetto di confronto e di scambio costruttivo tra popoli diversi. Le canzoni dei profughi, la loro cultura, le loro caratteristiche danze sul palcoscenico naturale di via Roma hanno indicato la via di un’accoglienza nuova, ancora fragile e da costruire tutti insieme, ma che mostra il suo volto più aperto e sorridente. E certamente più accattivante. Nello Colombo AI FORNELLI La cena etnica andata in scena a Bormio nei giorni scorsi nella centralissima piazza del Kuerc fra canti e balli (National Press) CRONACHE VENERDÌ 26 AGOSTO 2016 ALLO STELVIO NUOVE SORPRESE «SIAMO MOLTO SODDISFATTI PER QUESTO PRIMO TASSELLO DI UN GRANDE VIAGGIO» «CI STIAMO GIÀ PREPARANDO AL PROSSIMO APPUNTAMENTO CON BEPPE VESSICCHIO» Inaugurato il nuovo centro fra i suoni e i colori dell’anima di NELLO COLOMBO te interiore, mentre sul timido laghetto delle Rese Basse dello Scorluzzo anche le libellule sono corse a carezzare le lievi melodie di Isabella Cambiganu. Campane eoliche e tibetane che risuonavano sul chakra del cuore, nella profonda emozione del sentirsi terra e cielo, acqua e vento. Pulsazioni di energia pura che hanno accomunato i numerosi presenti fino in cima a Madonna della Neve col suo forte simbolismo del seme della vita che eleva e che consola. – PASSO DELLO STELVIO – TUTTO il leggendario magnetismo del monte Shasta e la solennità maestosa della sacralità del Machu Picchu, al Parco dello Stelvio, dove il sintagma della filosofia olistica ha celebrato una nuova via per ascendere al cielo. La grande anima della natura incorrotta ha vibrato all’unisono, pronta al salto quantico, in una rigenerazione di luce ed energia sprigionata dai suoni di strumenti ancestrali durante la presentazione dell’Accademia olistica per naturopati «Tesla». Un evento quasi magico tessuto da Pirovano Stelvio, Accademia olistica Tesla e Parco nazionale dello Stelvio, nell’Eden incontaminato di un parco baciato dal sole e salutato dal volo radente e beneaugurante del gipeto. ARMONIA Il momento della giornata dedicato alle sonorità armonizzanti delle campane eoliche e i carillons dei quattro elementi «È STATO COME un filo d’oro che ci ha uniti tutti in un perfetto panteismo nel battesimo dell’acqua scandito dalle melodie salmodianti del didjeridoo, di Luca Mantello, tra strumenti eterici di cristalli, ciotole, carillons e campane tibetane, di Isabella Cambiganu, Guido Vaira, Lucia Fatiga, Roberto Parmagnani, in un ba- •• IN CAMMINO Vibrazione ed energia ad alta quota La magia della naturopatia olistica «UNA GRANDE soddisfazione per quello che rappresenta solo un primo tassello di un grande viaggio insieme, vivendo le profonde vibrazioni della natura. E già si preparano nuovi percorsi per il prossimo appuntamento con il grande Beppe Vessicchio che dà linfa alle sue piante con la sua corroborante musica», ha svelato Paolo Lorenzini della Banca Popolare di Sondrio (ma questo è un evento di Pirovano Università dello Sci), solerte presenza della manifestazione, dall’incrollabile e irreparabile entusiasmo. V gno sonoro che ha evocato in nuovo risveglio della terra», ha spiegato la vera chiave di volta dell’intera manifestazione, Severino Doppi, presidente dell’Accademia Tesla. ISPIRATI SCIAMANI di ieratiche visioni, i magnifici musici hanno fatto vibrare il corpo astrale di catecumeni in cerca di quie- SUL LIGNEO LETTINO metamorfico dell’appagata quiescenza, infine, colti dalle inebrianti sonorità di Luca Mantello, in tanti hanno vibrato canalizzando pulsazioni nascoste venute alla luce, catturate dall’eclettica artista Natalia Barientos che ha dipinto l’anima raccogliendo i muti pensieri del cuore. E ognuno si è ritrovato nelle proprie emozioni, nel suo muto sentire. «LA VIA DEI SUONI, vibrazione ed energia della natura», ha dunque segnato un nuovo inizio, ha aperto nuove porte alla conoscenza, in quella compartecipazione che sin dal primo momento in perfetta empatia ha voluto ritrovarsi in un abbraccio corale con quanti in questi cupi momenti stanno vivendo la tragedia di un sisma devastante. VALDISOTTO Bracchi dimissionario «Non posso più dare tutto me stesso» – BORMIO – «IL SOTTOSCRITTO Sergio Bracchi con la presente comunica al Consiglio comunale le proprie dimissioni dalla carica di sindaco del Comune di Valdisotto. Sopraggiunti e gravosi impegni lavorativi legati all’attività professionale non mi permettono più di dedicare all’amministrazione comunale tutto il tempo e le energie che il Comune di Valdisotto merita. Per rispetto e per onestà nei confronti del gruppo di persone che ha collaborato con me in questi 2 anni, ma soprattutto nei confronti dei cittadini di Valdisotto, non ritengo giusto continuare sapendo di non potere più dare al Comune tutto me stesso. E’ stata per me un’esperienza unica e irripetibile, seppur breve; per questo devo ringraziare tutti i cittadini che mi hanno onorato del loro consenso, lo splendido gruppo che mi ha sostenuto, il segretario comunale per la professionale collaborazione e tutti i dipendenti dell’Ente con i quali ho proficuamente lavorato». Questa la lettera indirizzata al presidente del Consiglio e al segretario generale, Cesare Pedranzini, protocollata in Comune il 23 agosto dall’ingegner Bracchi che venne eletto nel maggio 2014. Michele Pusterla LIVIGNO SUCCESSO PER LE INIZIATIVE FIRMATE «CIAGI CENTROANCH’IO» Estate di Olimpiadi anche per i piccoli – LIVIGNO – TANTE le attività estive ideate per i più piccoli da «Ciagi CentroAnch’io» di Livigno, gestito dalla cooperativa sociale l’Impronta. Filo conduttore dell’estate è stato lo sport. L’equipe educativa coordinata da Vincenzo Morcelli, si è impegnata per instillare nei ragazzi un sano senso della sconfitta e per far primeggiare il gioco di squadra in tutti gli sport e le attività proposte. Novità dell’anno è stata l’apertura delle attività con una grande «sfilata olimpionica» alla quale hanno partecipato il Gruppo folk, i bimbi del Centro prima infanzia Pollicino, i ragazzi di Briantea 84 e tutti i ragazzi dell’Esta di Soci e del Multisport. Non sono mancati inoltre, i classici appuntamenti estivi i quali: l’uscita all’Acquatica Park, la Spignattata, le passeggiate, il campeggio e i pomeriggi di giochi. I ragazzi delle medie hanno ripercorso l’avventura delle Olimpiadi attraverso un’originale «Battaglia olimpionica» che ha portato i ragazzi alla scoperta di alcune delle curiosità connesse a questo grande evento. IMPORTANTE occasione di crescita e di confronto è stato il campus di Tremenda Xxl a Samolaco aperto a tutti i ragazzi delle medie in compagnia di don Gigi Pini, che ha stimolato i partecipanti ripercorrendo il tema del rispetto nei confronti di se stessi e degli altri. Anche per quanto riguarda la fascia adolescenziale sono state proposte attività e momenti a loro dedicati, quali il laboratorio di Radio Livigno con la produzione di un format radiofonico. Altre due proposte serali molto partecipate sono state quelle dello scivolo per la festa in via Rin e lo Skate party: una serata allo skate park con musica e esibizioni che ha visto la partecipazione di un’ottantina di ragazzi. Ottima partecipazione, anche da parte delle famiglie, è stata la Festa d’estate presso i campetti di Trepalle che ha visto la presenza di più di 280 bambini e ragazzi con le rispettive famiglie. R.C. ENTUSIASMO Alcuni dei ragazzi che hanno aderito alle attività estive nel segno dello sport, ideate da «Ciagi CentroAnch’io» di Livigno