Ho salvato un uomo dalle macerie

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Ho salvato un uomo dalle macerie
VENERDÌ 26 AGOSTO 2016 • EURO 1,30
ANNO 125 . NUMERO 234 • www.laprovinciadisondrio.it
VALDISOTTO
Bracchi: «Nessun ripensamento»
Le motivazioni delle dimissioni del sindaco di Valdisotto Sergio Bracchi, impegni di lavoro,
hanno lasciato tutti di stucco, in primis la sua giunta, venuta a conoscenza dell’accaduto
a dimissioni già formalizzate. Ora si prospetta un lungo commissariamento,
fino alla prossima primavera. A rischio gli investimenti
GURINI A PAGINA 22
TERREMOTO
L’INUTILE
CACCIA
AI COLPEVOLI
di CARLO LOTTIERI
E
ra prevedibile ed è
successo. Le
devastazioni e i lutti
causati nell’Italia
centrale da un terremoto di
notevole entità, avvertito in
maniera chiara anche a
Roma, hanno aperto subito la
strada a polemiche e accuse,
e perfino a un’inchiesta per
disastro colposo avviata dalla
procura di Rieti.
In questo come in altri
casi, è possibile che tanta
sofferenza abbia anche
qualche radice in
comportamenti individuali:
non si può escludere che vi
siano state leggerezze e frodi.
La dimensione naturale e
quella sociale d’altra parte
s’intrecciano di continuo:
una è difficilmente
separabile dall’altra e se i
«Ho salvato un uomo dalle macerie»
Gli “angeli” della Valle tra i soccorritori di Amatrice - «Qui è l’inferno, difficile operare»
Una nota lieta nella mattinata di ieri, tra tanto dolore, è stata fatta registrare dalla squadra di
soccorso della Croce Rossa Lombardia capeggiata dal sondriese
Vittorio Ortelli. I nostri “ragazzi”,
impegnati a Amatrice, hanno
estratto da sotto le macerie una
persona ancora viva, riconsegnandola alla “speranza” e poi ai soccor-
si subito allertati. Una gioia indescrivibile dopo ore e ore tra detriti
e lacrime. Una nota lieta che, tra
tanto dolore, invita a guardare al
futuro, per quanto possa apparire
patrigno al momento. «Qui c’è polvere, il caos dei soccorsi, e una tensione che è più che palpabile... racconta un altro dei valtellinesi
impegnatosulluogodelsisma-.Ho
Anche quest’anno sono
nove le contrade che, a partire da
questa sera, si sfideranno in piazza Garibaldi per contendersi la
vittoria del Palio. Quello di questa
sera sarà un prologo, in attesa dell’inaugurazione ufficiale di domani sera. Ma le sfide in programma
determineranno già l’assegnazione dei primi punti per la classifica
generale.
La nuova formula pensata quest’anno dagli organizzatori, preve-
“INVIATE FOTO
E VIDEO”
CHIEDIAMOCI
IL PERCHÉ
Pochi preti
Accorpate
le parrocchie
di PAOLO LIPARI
“I
9 771590 588032
GIANOLI A PAGINA 15
Filo di Seta
Juve, il girone di
Champions come
Higuain: grasso che cola.
VALZER A PAGINA 17
Don Alessandro Zubiani
La protesta
Posta in ritardo
I sindaci
dicono basta
L’assicurazione scade a luglio, ma l’avviso viene recapitato in agosto.
Le notizie del settimanale sono vecchie. E anche per tanti altri casi le
lamentele sono esplose in tanti Comuni della Valtellina. Sono tempi
difficili per il settore postale della provincia di Sondrio. A livello di
enti locali,la tematica è stata affrontata in una recente riunione dei
ventuno sindaci del Sondriese e si stanno valutando azioni da intraprendere. BARBUSCA A PAGINA 13
Da tre distinte parrocchie a un’unica comunità pastorale. É quanto avverrà da settembre
per le comunità di Piantedo, Delebio e Andalo Valtellino che si preparano a salutare gli attuali parroci ed accoglierne uno solo che si
occuperà di tutti e tre i paesi.
ACQUISTAPACE A PAGINA 25
Sondrio, ecco il calendario
Inizio che mette i brividi
60826
de infatti che ogni serata sia aperta
e conclusa da un gioco a sorpresa.
Alle 20,45, sul campo da gioco posato davanti a palazzo Lambertenghi, i contradaioli si cimenteranno nella prima sfida per conquistare fino a 100 punti.
La manifestazione entrerà nel
vivo domani con la Corsa dei carretti pazzi, giunta alla sua quarta
edizione e che quest’anno sarà disputata su un tracciato allungato.
Bormio
Il relax prende quota
Che pace sullo Stelvio
CONTINUA A PAGINA 12
Saranno Mapello e Villa
D’Almè a dare il bentornato al
Sondrio nel campionato d’Eccellenza.
La squadra guidata da Paolo
Bertani esordirà davanti al pubblico della Castellina il 4 settembre, mentre sette giorni dopo
ospiterà l’altra compagine orobica sempre sul campo di casa.
Il calendario reso noto ieri
vedrà i biancazzurri disputare il
girone d’andata con la chiusura
fissata domenica 11 dicembre
SERVIZI ALLE PAGINE 2-10
Palio delle contrade
In piazza inizia la sfida
CONTINUA A PAGINA 12
nviate foto e video”. E’
ormai una prassi. I
media della
tradizione, quotidiani
e canali televisivi, dialogano
con quelli nuovi, smartphone
in testa, in maniera sempre
più stretta e veloce. Gli
effetti? Uno su tutti: il
destinatario della
comunicazione (il lettore
piuttosto che il
telespettatore) è ora
possibilitato a esserne anche
l’artefice. Ci siamo dovuti
fabbricare un neologismo per
definirne l’inedito ruolo:
visto quelli che potrebbero essere
i miei genitori piangere come bambini. Non si può mai essere pronti
per queste cose».
con l’incontro interno contro la
Trevigliese. Il 15 gennaio la ripresa dopo la sosta natalizia e il
30 aprile la chiusura della regular season.
«Non mi piace commentare il
calendario -spiega il tecnico sondriese Paolo Bertani -. Anche
perché prima o poi le squadre
vanno affrontate tutte. Però diciamo che una partenza meno
impegnativa non mi sarebbe dispiaciuta».
SERVIZIO A PAGINA 37
La rievocazione
Streghe al rogo
come nel ’600
a Valdidentro
Una serata di storia, cultura
e magia quella andata in scena
alla Ferriera Corneliani di
Premadio, in Valdidentro.
SERVIZIO A PAGINA 22
Un momento della serata
Aprica
Migranti al lavoro
Accordo raggiunto
CASTOLDI A PAGINA 21
Piuro
Dieci giorni di eventi
Si alza il sipario
SERVIZIO A PAGINA 35
LA PROVINCIA
13
VENERDÌ 26 AGOSTO 2016
Economia
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Tel. 0342 535511 Fax 0342 535553
«Poste, così non va»
I sindaci protestano
Sciopero in vista
Il punto. Comunità montana di Sondrio in prima linea
dopo le denunce di ritardi e disservizi degli ultimi mesi
A Livigno problemi per reclutare il personale
SONDRIO
STEFANO BARBUSCA
L’assicurazione scade a luglio, ma l’avviso viene
recapitato in agosto. Le notizie del settimanale sono vecchie, perché risalgono al mese
prima. E anche per tanti altri
casi in cui il postino non suona da tempo le lamentele sono
esplose in tanti Comuni della
Valtellina. Sono tempi difficili per il settore postale della
provincia di Sondrio, come rilevano istituzioni e sindacati.
A livello di enti locali, questa
tematica è stata affrontata in
una recente riunione dei ventuno sindaci del mandamento
di Sondrio e si stanno valutando azioni da intraprendere.
«Disagi per tutti»
«La problematica non riguarda solo qualche paese: è un disagio sentito da tutti – spiega
il presidente della Comunità
montana Tiziano Maffezzini
-. Alla base delle lamentele
che abbiamo ascoltato ci sono
sia la tempistica, con dei ritardi diffusi, sia l’efficacia del
servizio di distribuzione». I
tempi del postino che suonava tutti i giorni, infatti, sono
un lontano ricordo del passato. Ora si trovano varie buste
nella buca, di tanto in tanto,
con una frequenza ben minore. Il sindacato ha protestato
in più occasioni per la situa-
zione di difficoltà che, secondo le organizzazioni dei lavoratori, è stata determinata
dalla recente riorganizzazione. I lavoratori con i loro rappresentanti sono scesi in
piazza a Milano e hanno bloccato gli straordinari, ma non
sono escluse ulteriori mobilitazioni e scioperi, anche perché i dipendenti sono i primi a
osservare le problematiche.
«In queste ultime settimane
ne abbiamo sentite di tutti i
colori – rileva Michela Turcatti, segretaria di categoria
della Cgil -. I ritardi hanno riguardato numerosissimi cittadini, per la tipologia di corrispondenza più variegata.
Non si tratta di una consegna
a giorni alterni, molto spesso
va molto peggio. C’è chi ha pagato in ritardo la polizza dell’assicurazione, chi non ha potuto contare su informazioni
relative al conto corrente e
naturalmente non mancano
coloro che hanno aspettato i
periodici in abbonamento
senza poterli leggere quando
le notizie erano ancora fresche di stampa. Altri non hanno ricevuto le bollette con la
consueta puntualità, con conseguenti rischi sull’erogazione dei servizi per le proprie
utenze».
«Così non funziona»
Non si tratta di una situazione
casuale, secondo il sindacato.
«La considerazione finale è
una sola. La riorganizzazione
che è stata avviata quest’anno
dall’azienda non è funzionale
all’ottenimento di un equilibrio fra l’efficienza e la qualità
del servizio. Si sono osservati
disagi di varia natura, spesso
con conseguenze pratiche per
cittadini ed aziende. Non solo
attese prolungate per ricevere cartoline o giornali, ma anche veri e propri disagi quando si trattava di comunicazioni relative a polizze o banche.
Per questa ragione abbiamo
deciso di aprire un confronto
anche con gli enti locali, a cominciare da quelli delle zone
che hanno pagato un prezzo
molto alto in termini di disagi
come la Comunità montana
di Sondrio». L’ultimo episodio registrato dal sindacato
riguarda proprio le pubblicazioni dell’organizzazione dei
pensionati. La Cgil rileva che i
periodici dello Spi del mese di
giugno sono accantonati al
Centro di smistamento di
Morbegno e non sono stati
consegnati.
Ma secondo i sindacati di
categoria le problematiche
non riguardano solo la Bassa
Valle e il Sondriese. Le proteste, in queste settimane, sono
arrivate anche da Livigno, una
zona dove per ovvi motivi logistici anche il reclutamento
del personale può divenire
molto complicato.
Proteste in tutta la Valle per i forti ritardi nella consegna della corrispondenza
Il punto
Sulla carta postini in esubero
In realtà tutti in affanno
“Il postino suona sempre due
volte”, si dice dai tempi d’un
famoso romanzo americano
degli anni Trenta. Ma il problema, nella Valtellina del 2016, è il
periodo che separa i due squilli.
A volte, secondo le testimonianze raccolte dai sindacati e
dalla nostra redazione, alla
quale si rivolgono sempre più
spesso cittadini infuriati, tra un
passaggio e l’altro trascorrono
molti giorni.
Edilizia, Filca Cooperative in crisi
«Concordato per garantire continuità»
Il punto
Il presidente Fumeo
spiega che la mossa serve
per ottenere dalle banche
un finanziamento
«Impegno ed obiettivo
non sono cambiati: assicurare la
continuità aziendale a Filca Cooperative nell’ambito del processo di ristrutturazione avviato
sin dal febbraio dello scorso anno». Così Giacomo Fumeo, pre-
sidente della cooperativa edilizia, spiega la decisione di chiedere al tribunale di Lecco l’ammissione al concordato preventivo
«finalizzato a un accordo di ristrutturazione dei debiti ex articolo 182 bis della legge fallimentare». La domanda è stata depositata il 13 luglio. I giudici hanno
risposto il 9 agosto fissando in
120 giorni il termine di presentazione del piano finanziario e
industriale sui quali valutare la
richiesta di concordato. La deci-
sione della Filca di rivolgersi al
tribunale è contestata dai sindacati, la Fillea-Cgil la definisce un
«atto grave che denota una mancanza di trasparenza da parte
dell’azienda».
Il sindacato ricorda che il 17
giugno in Regione fu firmato un
accordo che fissa «le linee di un
piano industriale da realizzare
nel triennio 2017-2020, che prevede anche un pesante ridimensionamento degli organici che
passeranno da 83 a 30 dipen-
denti». «A fronte della decisione
aziendale stiamo valutando la
possibilità di impugnare l’accordo sulla mobilità e quindi di
chiedere al giudice di esprimersi
sulla legittimità dei licenziamenti. Chiederemo al commissario giudiziale Riccardo Nucera un incontro per spiegare la
nostra posizione».
Fumeo risponde: «L’accordo
che abbiamo firmato con il sindacato - spiega - e la richiesta di
accesso alla procedura pre-con-
I sindacati non hanno dubbi:
secondo le organizzazioni dei
lavoratori sulla carta si parla
addirittura di esuberi nel recapito, ma in pratica sono tutti in
affanno.
Secondo stime ufficiose, gli
addetti al recapito in provincia
sono circa 250.
Anche produrre delle analisi,
per i sindacati, è complicato: la
Cgil rileva che mancano persino
dei dati puntuali sui livelli
occupazionali e sugli aggiornamenti che si susseguono nel
corso dell’anno. Anche nei
confronti dei giornali le informazioni non abbondano: nei
giorni scorsi l’ufficio stampa di
Poste italiane, contattato dalla
nostra redazione, non ha fornito repliche.
Ogni approfondimento futuro
sarà, naturalmente, ben accetto.
«Il sindacato non è contrario a
priori alla riorganizzazione,
purché sia fatta con metodo e
investimenti – chiarisce la Cgil
di Sondrio -. Un aspetto centrale, ad esempio, è la sicurezza
dei mezzi». S.BAR.
corsuale sono tutt’altro che incompatibili». «Mi spiego: ci siamo mossi in questa direzione
nel momento in cui, a seguito di
ulteriori approfondimenti, è
emerso che per il ceto bancario il
presupposto della pre-deducibilità fosse un elemento essenziale per la concessione della finanza ponte, indispensabile per
far fronte alle esigenze finanziarie di Filca fino all’approvazione
del piano di ristrutturazione; e il
pre-concordato consente di attivare gli strumenti normativi
per chiedere al tribunale di essere autorizzati a contrarre finanziamenti pre-deducibili».
«Quindi, la richiesta di ammissione alla procedura preconcorsuale, e l’auspicata concessione di finanza ponte, sono
fondamentali anche per dare attuazione a quanto abbiamo definito nell’accordo con il sindacato».
In questo momento - riferisce ancora Fumeo - in Filca sta
lavorando una quarantina di
persone «che stanno regolarmente percependo gli stipendi.
Mentre sono mediamente sei le
mensilità arretrate che dobbiamo ai dipendenti».
«Siamo consapevoli che la
procedura potrà comportare
uno slittamento dei tempi di pagamento ai lavoratori con i quali
abbiamo risolto il rapporto, ma
come ho spiegato è uno strumento essenziale per garantire
la continuità all’azienda: ne trarranno beneficio dipendenti ed
ex dipendenti».
Sondrio 17
LA PROVINCIA
VENERDÌ 26 AGOSTO 2016
Il risveglio dell’anima
Laboratorio di relax
in quota allo Stelvio
L’esperienza. Ciotole parlanti e campane tibetane
sono state le protagoniste dell’iniezione di energia
Il tutto grazie alla collaborazione tra Parco e BpS
BORMIO
DANIELA VALZER
Suoni, acqua, aria, colori. La natura fuori e quella dentro l’anima. Tutto si corrispondeva ieri allo Stelvio. A catturare
l’energia di questo splendido
tempio tra le cime, strumenti
antichi e sacri come il didjeridoo, le ciotole parlanti e le campane tibetane.
Bagno di suoni
Il bagno di suoni è stato un regalo degli artisti dell’accademia
olistica Nicolò Tesla, invitati in
quota da Banca Popolare di Sondrio e Parco Nazionale dello
Stelvio.
È l’inizio di un progetto di collaborazione che si consoliderà
nei prossimi anni e che nasce dal
desiderio di trasformare il passo
in un laboratorio di benessere,
capace di risvegliare quelle vibrazioni pure e positive dell’anima che spesso zittiamo, presi
dalla frenesia quotidiana. Ieri
invece, complice un cielo più
terso e luminoso del solito e le
suggestioni di quegli strumenti
sciamanici, ciascuno si è per un
po’ ritrovato e sentito in armonia. «La frequenza del suono, ca-
nalizzata attraverso l’acqua, è
stata in grado di ristabilire la pace in un luogo di per sé meraviglioso come lo Stelvio ma che
per essere stato teatro di battaglie durante la Grande Guerra
era ancora pregno di dolore e angoscia» ha commentato Severino Doppi, presidente dell’Accademia Nicolò Tesla, una scuola
triennale di formazione per naturopati, presente in cinque sedi
nel Nord Italia (più una sesta di
prossima apertura a Pessano
con Bornago), che insegna a livello esperienziale e vanta un
corpo docente d’altissimo livello
formato da ricercatori, medici e
naturopati.
Evidentemente soddisfatto
dell’esito della giornata Paolo
Lorenzini, instancabile pr della
Bps: «Oggi allo Stelvio abbiamo
fatto una straordinaria iniezione di energia. Essendo convinto
che noi siamo energia ricoperta
di cellule e alimentata dall’amore, credo che vi sia la necessità di
iniziare a guardare in modo
nuovo dentro e fuori di noi. Con
questa filosofia, insieme agli
amici dell’Accademia Tesla, vogliamo fare dello Stelvio un centro di naturopatia olistica. Con-
tiamo di organizzare già per l’anno prossimo diversi eventi. Il
primo sarà una lezione sulla ricerca sonora in natura tenuta
dal maestro Beppe Vessicchio».
Volano economico
«Iniziative di questo genere - ha
aggiunto Alessandro Meinardi, direttore del settore lombardo del Parco - oltre ad introdurre
elementi innovativi, servono a
valorizzare il Parco, che deve essere sempre più considerato come un bene collettivo e un volano economico e non solo come
un vincolo. Perché generi attività imprenditoriali, intendiamo
per esempio, già a partire dalla
prossima estate, coinvolgere
fortemente le guide alpine e
chiudere tutte le valli all’accesso
automobilistico, sviluppando i
collegamenti con le bici o altri
mezzi elettrici, potenziare i servizi nei rifugi, allestire kinder
garden nei pressi delle mete più
frequentate dove saranno organizzate attività ambientali per i
più piccoli. Stiamo inoltre lavorando al potenziamento della
copertura telefonica e messa a
puntodi un sistema di app».
Montagna come risorsa
Da amare e tutelare
«Vetto esempio per tutti»
L’iniziativa
Molto partecipati
gli incontri
organizzati a Lanzada
da Rino Masa
Una visione della
montagna, da angolazioni diverse. Con un elemento comune: il rispetto. Perché la montagna, che rappresenta una risorsa
importante, va tutelata da operazioni urbanistiche disinvolte,
ma si può amarla anche con piccoli gesti, non lasciando traccia
del nostro passaggio. Questo il
senso generale della serata con
cui in un’ affollata piazza di Vetto si è conclusa martedì scorso,
appunto, l’iniziativa “Un’idea di
montagna”, tredicesimo incontro sul tema tra luglio ed agosto.
L’appassionato Rino Masa ha
chiamato a trattare l’argomento
cinque dei relatori che si sono
succeduti nella piccola frazione
di Lanzada.
L’intervento di Bettini a Vetto FOTO RINO MASA
Gli interventi
L’architetto Giovanni Bettini
ha sottolineato come il rispetto
dell’ambiente significhi rispetto
Un altro momento della serata malenca
Il laboratorio di ieri allo Stelvio
Un cammino a tappe
Accompagnati dall’acqua
Un cammino a tappe
sino alle Rese dello Scorluzzo e
lungo i sentieri ancora più impervi dell’anima. A ogni sosta
un bagno di suono e un’esperienza mistica, che ha avuto
nell’acqua - quella dei ruscelli e
del lago presenti in quota e
quella che compone quasi per
intero il nostro corpo - il veicolo
di scambio d’energia. Il saluto,
alla natura e ai presenti, alle 9
del mattino, con il suono di ter-
ra del didjeridoo, che Luca
Mantello sa far vibrare come
un aborigeno australiano. Poi
tappa al laghetto, dove - seduta
sulla riva, tra gli eriofori - Isabella Cambiganu ha risvegliato i chackra con i suoni purissimi dei cristalli. Lì vicino le campane tibetane e i carillons dei
quattro elementi mossi dal vento e dalle mani esperte di Roberto Parmagnani hanno portato a galla i messaggi misteriosi
della collettività. «Spesso alcuni
interventi edilizi, per esigenze
economico-commerciali, vanno in contrasto con le necessità
del territorio», ha rilevato, rimarcando come molti dei muretti a secco che costituivano
opere di difesa importanti siano
scomparsi. «Il nucleo vecchio di
Marveggia a Spriana è stato ristrutturato con caratteristiche
che non rispettano l’antico nucleo abitativo mentre, per contro, la valorizzazione di Vetto è
stata esemplare, con la sagra che
costituisce un momento importante di aggregazione». Concetti
condivisi anche dall’architetto
Giuseppe Galimberti: «Non
mi stancherò mai di dire che
dobbiamo rispettare il territorio, perché così conserviamo noi
stessi e la nostra storia».
In veste di frequentatore della montagna e non di enologo,
Paolo Bombardieri ha parlato
della bellezza di andare per sentieri, con qualche inevitabile
confronto con la Svizzera. «Noi
abbiamo tracciati anche più belli, ma loro li curano molto di
più». E sulla necessità di «camminare piano, senza fare corse»
per apprezzare al meglio tutti gli
aspetti, anche minuscoli, della
montagna. «In territorio svizzero non si trovano contenitori
per i rifiuti, perché ognuno si
porta a casa l’immondizia. È
un’opera di educazione importante che dovremmo fare anche
qui». Il giovane Emil Galimberti, enotecnico malenco vissuto per anni a Livigno che si occupa oggi di una vigna a Sondrio,
dice di essersi accorto che le cose
essenziali non sono snowboard
e cellulare: «Ma il paesaggio, la
natura, i racconti degli anziani
che ci fanno capire molto del nostro tempo. Molte volte osserviamo poco e non ci rendiamo
conto di quali spettacoli ci perdiamo».
Giorgio Galli, esperto di alberi, ha espresso il sogno di vedere in Valmalenco un parco botanico «dove censire gli esemplari più antichi, perché costituisca un’attrattiva turistica creando anche posti di lavoro».
Immagini eloquenti
L’alpinista Jacopo Merizzi ha
lasciato che per lui parlasse un
filmato storico sul sassismo in
Valmasino, di cui è stato uno dei
pionieri, facendo vedere tutte le
bellezze naturali di quella valle.
Infine, don Mariano Margnelli, che aveva aperto il ciclo di incontri parlando dei “monti di
Dio”, ha rilevato che «il creato è
un dono del Signore, da conservare con affetto, osservando, apprezzando e non banalizzando».
Nel suo intervento conclusivo, il
sindaco Marco Negrini si è dichiarato in sintonia con la necessità di tutela del territorio, affermando che il Comune vigilerà sempre di più su questo aspetto. «Lanzada esprime valori forti, legati alla montagna, con le
miniere, il museo mineralogico,
i pedü, la conservazione delle
frazioni». Si è quindi complimentato con l’organizzazione di
queste serate «che aggiungono
interesse alla nostra proposta
turistica».
Paolo Redaelli
della natura. Ai piedi della Madonna della Pace Guido Vaira e
Lucia Fatiga hanno fatto tintinnare (posizionandole anche
sui corpi dei presenti) le ciotole
che cantano, strumenti usati
due millenni prima dell’avvento del Buddismo e che sono sintonizzati al momento dell’energia primordiale. Ultima performance, e forse la più coinvolgente, quella di Luca Mantello
che ha proposto un massaggio
sonoro con il didjeridoo e il bastone della pioggia mentre la
sua compagna, Natalia Barrientos, catturava con i colori
le onde dell’anima.
D.Val.
Pica de Crap
Questa sera
la consegna
a Simone Moro
L’iniziativa
Questa sera sarà assegnata la “Pica de Crap”, nell’ambito del Festival di Montagna
“La Magnifica Terra”, a Lanzada. Il premio, nato da un’idea di
Elio Parolini, è destinato a
grandi alpinisti che si sono distinti non solo nella conquista
di vette, ma anche per il loro
operato solidale. Quest’anno la
“Pica” andrà a Simone Moro,
fortissimo scalatore himalaysta che quest’anno ha portato a
termine la prima invernale sul
Nanga Parbat, mentre il Moschettone della Solidarietà,
giunto alla terza edizione, verrà
consegnato a Maurizio Folini,
l’angelo dell’Himalaya che col
suo elicottero, detiene il primato di salvataggio alpinistico a oltre 7800 metri sul Colle Sud
dell’Everest.
Piccozza e moschettone, attrezzi indispensabili per la
montagna, sono scolpiti nella
pietra ollare dall’artista lapideo
Renato Bergomi.
Alla serata, che si terrà alle 21
presso la sala Maria Ausiliatrice
dell’Oratorio di Lanzada hanno
annunciato la loro presenza alcuni dei precedenti vincitori e
altri importanti personaggi dell’alpinismo nazionale e locale.
22 Tirano
LA PROVINCIA
VENERDÌ 26 AGOSTO 2016
d’agosto
Valdisotto, sindaco irremovibile Ilsi Palio
corre sulla neve
Commissario fino a primavera Più di 500 al via
Le dimissioni. Bracchi non commenta, ma ribadisce: «Impegni di lavoro»
La giunta colta di sorpresa, era all’oscuro di tutto. Investimenti a rischio
VALDISOTTO
Livigno
Questa sera il via
alla competizione
tra le contrade giunta
all’edizione numero 36
DANIELA GURINI
Il sindaco dimissionario di Valdisotto Sergio Bracchi ha riferito di non voler commentare la sua lettera di dimissioni. Le motivazioni della scelta, che ha lasciato di stucco in
primis la sua giunta, venuta a
conoscenza dell’accaduto a dimissioni già formalizzate al protocollo dell’ente, sono solo ed
esclusivamente quelle elencate
nella missiva.
La lettera
«Sopraggiunti e gravosi impegni
lavorativi legati all’attività professionale – ha scritto nella lettera protocollata martedì mattina in Comune – non mi permettono più di dedicare all’amministrazione comunale tutto il tempo e le energie che il comune di
Valdisotto merita. Per rispetto
e per onestà nei confronti del
gruppo di persone che ha collaborato con me in questi due anni
– ha specificato – ma soprattutto nei confronti dei cittadini di
Valdisotto, non ritengo giusto
continuare sapendo di non poter più dare al comune tutto me
stesso».
Nessun dissidio all’interno
del gruppo, nessuna differenza
di vedute ma solo ed unicamente motivazioni personali. «È stata per me un’esperienza unica
ed irripetibile – ha rimarcato –
Il Comune di Valdisotto
seppur breve; per questo devo
ringraziare tutti i cittadini che
mi hanno onorato del loro consenso, lo splendido gruppo che
mi ha sostenuto, il segretario
comunale per la professionale
collaborazione e tutti i dipendenti dell’ente con i quali ho
proficuamente lavorato».
Che cosa succede adesso
Per legge il sindaco dimissionario ha venti giorni di tempo per
tornare sui suoi passi; diversamente il Comune di Valdisotto
sarà commissariato fino alla
Sergio Bracchi
prossima primavera, per circa
nove mesi, con tutte le conseguenze che tale situazione comporterà. Magari, come evidenziato dal suo gruppo, parlandone e confrontandosi prima si
sarebbero potute trovare altre
soluzioni: una diversa distribuzione dei carichi di lavoro, un
periodo più intenso di collaborazione per altri assessori, per
un periodo di prova, per poi valutare la sostenibilità o meno
degli impegni. Per quanto riguarda il programma di investimenti, sul tavolo ci sono i finan-
ziamenti per i progetti legati alle
aree interne che vedono programmati interventi rilevanti
anche in Comune di Valdisotto.
E poi l’impegno per la casa di
riposo “Villa del Sorriso” di Bormio, gli importanti investimenti
legati al comparto turistico,
l’inaugurazione della nuova galleria – tangenzialina di “Le Motte” ma anche il monitoraggio e
gli studi in atto relativamente al
versante franoso sopra l’abitato
di Santa Lucia, tutte questioni
ancora aperte che dovranno essere definite nei prossimi mesi.
Alle Ferriere
streghe al rogo
come nel ’600
Valdidentro
Rievocazione storica
dei processi ecclesiastici
a cura del centro studi storici
Alta Valtellina
Una serata ricca di storia, cultura e magia quella andata in scena mercoledì alla Ferriera Corneliani di Premadio, in
Valdidentro, evento inserito
nella ricca rassegna “FerriereArte” promossa dalla Pro loco. Il
pubblico presente ha compiuto
un viaggio nel tempo a caccia
delle streghe con i riti, i processi,
le torture, le dicerie legate ai poteri di queste donne che, contrariamente all’attuale immaginario collettivo, spesso erano belle
e pure di buona e ricca famiglia.
Lo spettacolo messo in scena
ha riprodotto fedelmente quanto studiato ed approfondito negli anni da Ilario Silvestri e Lorenza Fumagalli del Centro
studi storici Alta Valtellina, una
preziosa e viva realtà culturale
del comprensorio alla quale in
primis il presidente della Comunità montana Raffaele Cola ed il sindaco di Valdidentro
Ezio Trabucchi hanno pubblicamente riconosciuto professionalità.
Per quanto concerne la serata, dapprima si è concretizzata
in un approfondimento storico
sulla strega nel corso dei secoli;
di seguito i primi processi ecclesiastici nel contado di Bormio,
datati 1483, seguiti da quelli più
cruenti, eseguiti da laici. Le streghe sono quelle, dando uno
sguardo alla teoria del rovesciamento, che salutano con la mano sinistra anziché con la destra, che si toccano sul dorso e
non sul palmo della mano, che
vedono le pietre rotolare risalendo i fiumi e non scendendo.
Tante le curiosità illustrate
nel corso della serata alla quale
ha fatto seguito il racconto, a
quattro voci, dell’interrogatorio
contro le Cerighe (madre e figlia, entrambe di nome Domenica) avvenuto nel 1630. Il pubblico è stato poi condotto all’esterno della Ferriera per uno
spettacolo con il fuoco a cura del
gruppo Musicarte culminato
nel falò dove sono state bruciate
le due streghe.
D. Gur.
Tutto è pronto a Livigno dove questa sera nel centro
del paese si svolge la gara di sci
di fondo valida per l’edizione
numero 36 del palio delle contrade del paese. Otto i team al
via: Forcola, Saroch, Plan da
Sora, Centro, Ostaria, PemontComunin, Teola, Trepalle. Lo
scenario di gara dalle 20 sono le
vie Ostarìa e Plàn appositamente innevate con neve artificiale. Gli iscritti sono 520:
340 maschi e 180 femmine. La
più anziana è Annamaria
Bormolini classe 1940, il più
anziano Domenico Bormolini del 1932. In gara il parroco
monsignor Giuseppe Longhini col pettorale 170 ed il coadiutore don Alberto Erba col
309. Dopo tre anni di assenza il
pettorale per il Trofeo Contrade lo rimette anche l’ex azzurra, la grande campionessa dello
sci di fondo azzurro Marianna
Longa che gareggia col 335, ovviamente lei detiene il record
di miglior tempo femminile
della gara. Col pettorale numero 364 scende in pista il tredici
volte vincitore assoluto del della prova di sci di fondo del Palio,
l’ex azzurro Morris Galli. Al
via anche i giovani azzurri del
biathlon Emil Bormetti e Saverio Zini, Thomas Bormolini e Paolo Rodigari. La gara di
Anche in costume storico ARCHIVIO
sci di fondo fu organizzata per
la prima nel 1980 dal gruppo di
appassionati di Livigno di questa disciplina con l’ausilio della
Pro loco e dello sci club. La prima storica edizione fu vinta
dalla contrada Plan da Sora ed
i vincitori assoluti furono l’ex
fondista della Nazionale italiana Pierino Confortola e Natalia Cusini. Fra i partecipanti
fu messa in palio anche una settimana a Riccione. Nel 1983 furono nominati anche i capo
contrada: Meca Mottini (Pemont), Learco ed Ivo Confortola (Ostaria), Giuseppe Cusini (Centro), Pierantonio
Castellani (Plan da Sora),
Dionisio Galli ed Elio Cola
(Saroch), Sandro Rodigari
(Trepalle), Tranquillo Longa
(Forcola). Il palio in legno è
opera dello scultore livignasco
Ernesto Cantoni. Vincitori e
vinti poi si troveranno a cena a
fine ottobre in Plaza Placheda.
P. Ghi.
Serata in musica
Dal violino all’organo
monumentale
Tirano
Appuntamento questa sera
alle 20.45 al Santuario
per il concerto di Senese
e il libro di Garbellini
Il rogo al quale sono state condannate le due donne
Un momento del processo
Serata di cultura e
musica questa sera al santuario della Madonna di Tirano,
dove si terrà il concerto di violino di Elia Senese e la presentazione del libro dello storico e
storico dell’arte, Gianluigi
Garbellini, intitolato “La Madonna di Tirano. Il monumentale organo secentesco”. La
guida, edita per la Cooperativa
editoriale Quaderni Valtellinesi, affronta un tema non
sondato fino ad ora: l’organo
del tempio mariano tiranese.
La ricerca nasce su richiesta
di parecchie persone e operatori culturali e turistici di Tirano che hanno fatto presente
come non ci fosse un libro “abbordabile” che raccontasse
uno dei beni più ammirati all’interno del santuario e fra i
più famosi. Anzi l’organo è talmente grande e maestoso che
connota il santuario. E così
Garbellini, mosso dalla pura
passione ha avviato una ricer-
L’organo monumentale
ca d’archivio che ha portato alla pubblicazione di questa
“guida alla visita” - così si chiama – che non è una monografia
pesante e concettosa, destinata cioè solo ad un pubblico elitario. Tutt’altro si tratta di
un’agile e snella guida con
un’impronta fresca e immediata di lettura, seppure – bene
precisarlo – con la dovuta e minuziosa base scientifica che
sottente tutti i testi di Garbellini. L’iniziativa ha inizio alle
20,45.
C.Cas.
Venerdì 26 agosto 2016
Redazione: via A. Caimi 6, Sondrio - Tel. 0342 527411 - Fax 0342 527417
· Pubblicità: SPM - Sondrio - Tel. 0342 200380 - Fax 0342 573063, e-mail: [email protected]
TERREMOTO
LA VALTELLINA
SI MOBILITA
INCIDENTE
IN MONTAGNA
Volo tremendo
È grave
turista tedesca
· Servizio all’interno
POLEMICA
A NOVATE MEZZOLA
Area camper
servono
più regole
CARENA · All’interno
PROTEZIONE CIVILE
VIGILI DEL FUOCO E ASSOCIAZIONI
«SIAMO PRONTI AD AIUTARE
CHI HA PERSO TUTTO»
Interi paesi
distrutti
nel Centro Italia
ZAMBON · All’interno
2.071.000 lettori (Audipress 2016/I)
* IL GIORNO CON TUTTOSPORT NON VENDIBILI SEPARATAMENTE - INIZIATIVAVALIDA PER LE PROVINCE DI COMO, LECCO E SONDRIO - ALESSANDRIA, ASTI, NOVARA, VERBANIA E VERCELLI
VENERDÌ 26 agosto 2016 | Anno 61 - Numero 203 € 1,30 * |
Anno 17 - N. 235
EDIZIONE SONDRIO VALTELLINA
IL COMMENTO
di ANTONIO TROISE
È LA CONTA dei morti,
che non ha prezzo. E c’è
quella dei danni che
invece aggiunge rabbia al dolore
per le vittime. Rabbia per le
scelte irrazionali e poco
pragmatiche che hanno da
sempre distinto l’Italia. Nessuno
può pensare di trasformare
l’Italia nella California, o nel
Giappone dove neanche quattro
mesi una scossa di magnituto 7,
il livello massimo della scala
nipponica, ha provocato “solo”
una decina di morti oltre,
naturalmente, a un piccolo
esercito di sfollati. Ma al di lá
degli esempi eccellenti, sono
troppi i conti che non tornano in
un Paese dove le cittá sono quasi
tutte costruite in zona sismica.
Una mappa che puntualmente
viene riscoperta dopo ogni
grande evento catastrofico e che,
altrettanto puntualmente,
diventa oggetto di una rimozione
collettiva. Soprattutto politica.
Eppure basterebbe mettere in fila
pochi numeri per trasformare la
prevenzione non solo in un
obbligo etico e politico nei
confronti dei cittadini ma anche
in un buon affare per l’economia.
Evitando nel prossimo futuro le
immagini di morte e distruzione
come quelle viste ieri nell’Italia
centrale.
[Segue a pagina 12]
C’
Servizi · Da pagina 12 a pagina 17
IL BILANCIO DEL SISMA
LE STORIE DEI SOPRAVVISSUTI
Continuano le scosse
Già 250 le vittime
Crolli, inchieste aperte
La forza di Giorgia, 4 anni
Sepolta per 17 ore
salvata dalla bolla d’aria
FARRUGGIA · Alle pagine 2 e 3
CANTALAMESSA · Alle pagine 4 e 5
Milano, per i giudici era soggiogata dall’amante
La riforma Madia
Dirigenti pubblici
arriva la pagella
Gli stipendi
e gli incarichi
legati ai risultati
GOZZI · A pagina 23
y(7HB1C4*MLLOQR( +.!z!:!$!]
Coppia dell’acido:
12 anni alla Levato
Lei rinuncia al ricorso
VERRI · A pagina 28
Piuro, incidente in Valchiavenna. Gli esperti: «Serve più prudenza»
Scivola mentre cammina sul sentiero
Grave un’escursionista tedesca
ZAMBON · In Sondrio
••
II
PRIMO PIANO
VENERDÌ 26 AGOSTO 2016
IL NODO IMMIGRAZIONE
IL PROGETTO
UNA COOPERATIVA PUÒ FARE
BUSINESS ASSISTENDO I GIOVANI
IN MODO COSCIENZIOSO
«Profughi ospitati in piccoli gruppi»
L’ANOMALIA
È LEGATA ALLA PRESENZA DI
GRUPPI NUMEROSI IN STRUTTURE
POTREBBERO CREARE PROBLEMI
in breve
C’è la Scalata Cima Coppi
Domani la strada
è chiusa dalle 8 alle 16
Passo dello Stelvio
La ricetta di don Augusto Bormolini,
secondo il quale si dovrebbe pensare anche
a insegnare ai richiedenti asilo la lingua
italiana e un lavoro per l’integrazione
di NELLO COLOMBO
liana e imparare un mestiere che
potrebbe comunque tornare utile
in qualsiasi momento.
– SONDRIO –
SEMPRE controverso il tema
dell’accoglienza dei profughi nella nostra provincia che dal 2011
ha visto un migliaio di migranti
giungere in Valle, di cui solo 630
hanno preferito rimanere, mentre
la maggior parte ha trovato una
nuova destinazione. Attenta analisi su questo fenomeno, quella di
don Augusto Bormolini, responsabile provinciale della Caritas
che ha messo in evidenza varie criticità, indicando anche possibili
soluzioni. Don Augusto ha essenzialmente stigmatizzato una situazione in provincia di Sondrio in
cui non si evidenzia un’equa distribuzione dei migranti, diventati per alcuni fonte di businnes, e
che dovrebbero avvicinarsi maggiormente all’uso della lingua ita-
IlIl responsabile
responsabile
provinciale
provinciale
Caritas,
Caritas, don
don
Augusto
Augusto Bormolini
Bormolini
(foto
(foto Orlandi)
Orlandi)
«L’ANOMALIA si riscontra con
la forte concentrazione dei profughi in alcuni centri e che potrebbero creare qualche problema sul
territorio. Come Caritas proporremmo un’equa distribuzione in
piccoli gruppi, e rendere obbligatoria la frequenza di corsi di lingua italiana», ha spiegato il responsabile della Caritas provinciale che è entrato poi nel merito dei
35 euro al giorno per ogni profugo ospitato. Una cifra contestata
da tanti che vedono in evidente affanno tante famiglie italiane e soprattutto chi sopravvive con la
sua pensione minima. «In effetti
35 euro sembrano tanti. Ad ogni
profugo vanno due euro e mezzo
al giorno che fanno 75 euro al me-
se. Il resto del denaro serve agli
ospitanti e, se utilizzato bene, serve a contribuire alle spese di vestiario, cibo, affitto, riscaldamento, acqua e anche per pagare chi
insegna la lingua italiana», ha aggiunto Bormolini che ha aperto
l’altro contenzioso legato al mondo dell’accoglienza: quello del lavoro. «Una cooperativa può fare
business in modo coscienzioso, assistendo questi giovani nel pieno
delle loro forze, impiegandoli in
lavori socialmente utili, in modo
gratuito e volontario, anche per
insegnare ai richiedenti asilo un
mestiere che un domani potrebbe
essere loro utile», ha concluso.
Lingua e lavoro sembrano dunque le maggiori priorità, insieme
all’equa distribuzione sul nostro
territorio, per superare quelle difficoltà che impediscono la vera integrazione.
·Domani, in occasione
dell’evento Scalata Cima
Coppi, la strada del Passo
dello Stelvio sarà chiusa al
traffico veicolare dalle 8 alle
16 su tutti e tre i versanti (a
Bormio dalla diramazione
per i Bagni Vecchi al Passo
Stelvio). Il divieto di transito
non riguarda i bus di linea
che presteranno pertanto
regolare servizio. Inoltre, da
oggi fino a domenica, in
occasione dell’evento Tre
giorni Valtellina International trial festival, è
sospesa la fermata del bus
urbano in zona Pentagono.
L’ultima fermata della
navetta si effettuerà alla
rotonda delle scuole medie.
Appuntamento
con la pizzoccherata
più lunga d’Italia
Bormio
·Un appuntamento davvero
gustoso domenica
4 settembre a Bormio:
ben ottocento metri di
pizzoccheri preparati da chef
professionisti da assaporare
in compagnia lungo la via
Roma e fino in piazza del
Kuerc. Si tratta della
pizzoccherata più lunga
d’Italia e, durante la
giornata, non mancherà
animazione per bambini e
dimostrazione pratica della
preparazione dei pizzoccheri.
I biglietti sono in vendita
presso l’Ufficio turistico di
Bormio.
L’INIZIATIVA «ALCUNI DI LORO HANNO TROVATO UN LAVORO»
A Bormio tutti in festa tra canti e danze
L’integrazione comincia anche da qui
– BORMIO –
LA DIFFICILE accoglienza dei migranti passa anche da Bormio dove una ventina di profughi regolarmente assunti con voucher dai titolari di alcuni negozi del centro cittadino, si sono improvvisati festosi
testimonial, jeans e maglietta pubblicitaria, ballando e cantando con grande brio, raccogliendo applausi e consensi per la loro verve. Una festa iniziata già
qualche giorno fa nella centralissima piazza del
Kuerc dove gli ospiti dell’hotel gestito da Carlo Montini avevano improvvisato danze e canti del folklore
delle loro terre, la Costa d’Avorio, la Malesia e la Nigeria. Un’entusiasmante performance, quella in via
Roma, che ha riscontrato il plauso di tanti presenti,
con qualche frecciatina fuori luogo non raccolta dai
migranti. Molto apprezzata l’iniziativa delle sorelle
Laura e Paola Sala, titolari di un esercizio in via Roma, che avevano messo in conto anche la possibilità
di attirarsi addosso alcune critiche, convinte però
della buona riuscita della loro iniziativa, e che alla
fine hanno raccolto grandi consensi anche sulla pagina Facebook del loro negozio, ben sapendo che non
c’è vera integrazione senza il concorso di tutti.
«ALCUNI DI LORO hanno anche trovato lavoro
come lavapiatti a Livigno e questo mi fa veramente
piacere», ha dichiarato Paola Sala, soddisfatta
dell’iniziativa messa in campo che, pur tra qualche
piccola polemica, ha messo in evidenza quanto il proprio patrimonio culturale delle proprie tradizioni
possa diventare oggetto di confronto e di scambio costruttivo tra popoli diversi. Le canzoni dei profughi,
la loro cultura, le loro caratteristiche danze sul palcoscenico naturale di via Roma hanno indicato la via
di un’accoglienza nuova, ancora fragile e da costruire tutti insieme, ma che mostra il suo volto più aperto e sorridente. E certamente più accattivante.
Nello Colombo
AI FORNELLI La cena etnica andata in scena a Bormio nei giorni
scorsi nella centralissima piazza del Kuerc fra canti e balli (National Press)
CRONACHE
VENERDÌ 26 AGOSTO 2016
ALLO STELVIO
NUOVE SORPRESE
«SIAMO MOLTO SODDISFATTI
PER QUESTO PRIMO TASSELLO
DI UN GRANDE VIAGGIO»
«CI STIAMO GIÀ PREPARANDO
AL PROSSIMO APPUNTAMENTO
CON BEPPE VESSICCHIO»
Inaugurato il nuovo centro fra i suoni e i colori dell’anima
di NELLO COLOMBO
te interiore, mentre sul timido laghetto delle Rese Basse dello Scorluzzo anche le libellule sono corse
a carezzare le lievi melodie di Isabella Cambiganu. Campane eoliche e tibetane che risuonavano
sul chakra del cuore, nella profonda emozione del sentirsi terra e
cielo, acqua e vento. Pulsazioni di
energia pura che hanno accomunato i numerosi presenti fino in
cima a Madonna della Neve col
suo forte simbolismo del seme della vita che eleva e che consola.
– PASSO DELLO STELVIO –
TUTTO il leggendario magnetismo del monte Shasta e la solennità maestosa della sacralità del Machu Picchu, al Parco dello Stelvio, dove il sintagma della filosofia olistica ha celebrato una nuova
via per ascendere al cielo. La grande anima della natura incorrotta
ha vibrato all’unisono, pronta al
salto quantico, in una rigenerazione di luce ed energia sprigionata
dai suoni di strumenti ancestrali
durante la presentazione dell’Accademia olistica per naturopati
«Tesla». Un evento quasi magico
tessuto da Pirovano Stelvio, Accademia olistica Tesla e Parco nazionale dello Stelvio, nell’Eden incontaminato di un parco baciato
dal sole e salutato dal volo radente e beneaugurante del gipeto.
ARMONIA Il momento della giornata dedicato alle sonorità
armonizzanti delle campane eoliche e i carillons dei quattro elementi
«È STATO COME un filo d’oro
che ci ha uniti tutti in un perfetto
panteismo nel battesimo dell’acqua scandito dalle melodie salmodianti del didjeridoo, di Luca
Mantello, tra strumenti eterici di
cristalli, ciotole, carillons e campane tibetane, di Isabella Cambiganu, Guido Vaira, Lucia Fatiga,
Roberto Parmagnani, in un ba-
••
IN CAMMINO
Vibrazione ed energia ad alta quota
La magia della naturopatia olistica
«UNA GRANDE soddisfazione
per quello che rappresenta solo
un primo tassello di un grande
viaggio insieme, vivendo le profonde vibrazioni della natura. E
già si preparano nuovi percorsi
per il prossimo appuntamento
con il grande Beppe Vessicchio
che dà linfa alle sue piante con la
sua corroborante musica», ha svelato Paolo Lorenzini della Banca
Popolare di Sondrio (ma questo è
un evento di Pirovano Università
dello Sci), solerte presenza della
manifestazione, dall’incrollabile
e irreparabile entusiasmo.
V
gno sonoro che ha evocato in nuovo risveglio della terra», ha spiegato la vera chiave di volta dell’intera manifestazione, Severino Doppi, presidente dell’Accademia Tesla.
ISPIRATI SCIAMANI di ieratiche visioni, i magnifici musici
hanno fatto vibrare il corpo astrale di catecumeni in cerca di quie-
SUL LIGNEO LETTINO metamorfico dell’appagata quiescenza,
infine, colti dalle inebrianti sonorità di Luca Mantello, in tanti
hanno vibrato canalizzando pulsazioni nascoste venute alla luce,
catturate dall’eclettica artista Natalia Barientos che ha dipinto
l’anima raccogliendo i muti pensieri del cuore. E ognuno si è ritrovato nelle proprie emozioni, nel
suo muto sentire.
«LA VIA DEI SUONI, vibrazione ed energia della natura», ha
dunque segnato un nuovo inizio,
ha aperto nuove porte alla conoscenza, in quella compartecipazione che sin dal primo momento in
perfetta empatia ha voluto ritrovarsi in un abbraccio corale con
quanti in questi cupi momenti
stanno vivendo la tragedia di un
sisma devastante.
VALDISOTTO
Bracchi dimissionario
«Non posso più dare
tutto me stesso»
– BORMIO –
«IL SOTTOSCRITTO
Sergio Bracchi con la presente comunica al Consiglio comunale le proprie dimissioni dalla carica di sindaco del Comune di Valdisotto.
Sopraggiunti e gravosi impegni lavorativi legati all’attività professionale non mi
permettono più di dedicare
all’amministrazione comunale tutto il tempo e le energie che il Comune di Valdisotto merita. Per rispetto e
per onestà nei confronti del
gruppo di persone che ha
collaborato con me in questi 2 anni, ma soprattutto
nei confronti dei cittadini
di Valdisotto, non ritengo
giusto continuare sapendo
di non potere più dare al Comune tutto me stesso. E’ stata per me un’esperienza unica e irripetibile, seppur breve; per questo devo ringraziare tutti i cittadini che mi
hanno onorato del loro consenso, lo splendido gruppo
che mi ha sostenuto, il segretario comunale per la
professionale collaborazione e tutti i dipendenti
dell’Ente con i quali ho proficuamente lavorato».
Questa la lettera indirizzata
al presidente del Consiglio
e al segretario generale, Cesare Pedranzini, protocollata in Comune il 23 agosto
dall’ingegner Bracchi che
venne eletto nel maggio
2014.
Michele Pusterla
LIVIGNO SUCCESSO PER LE INIZIATIVE FIRMATE «CIAGI CENTROANCH’IO»
Estate di Olimpiadi anche per i piccoli
– LIVIGNO –
TANTE le attività estive ideate per i più piccoli da
«Ciagi CentroAnch’io» di Livigno, gestito dalla cooperativa sociale l’Impronta. Filo conduttore dell’estate è stato lo sport. L’equipe educativa coordinata da
Vincenzo Morcelli, si è impegnata per instillare nei
ragazzi un sano senso della sconfitta e per far primeggiare il gioco di squadra in tutti gli sport e le attività
proposte. Novità dell’anno è stata l’apertura delle attività con una grande «sfilata olimpionica» alla quale
hanno partecipato il Gruppo folk, i bimbi del Centro
prima infanzia Pollicino, i ragazzi di Briantea 84 e
tutti i ragazzi dell’Esta di Soci e del Multisport. Non
sono mancati inoltre, i classici appuntamenti estivi i
quali: l’uscita all’Acquatica Park, la Spignattata, le
passeggiate, il campeggio e i pomeriggi di giochi. I
ragazzi delle medie hanno ripercorso l’avventura delle Olimpiadi attraverso un’originale «Battaglia olimpionica» che ha portato i ragazzi alla scoperta di alcune delle curiosità connesse a questo grande evento.
IMPORTANTE occasione di crescita e di confronto è stato il campus di Tremenda Xxl a Samolaco
aperto a tutti i ragazzi delle medie in compagnia di
don Gigi Pini, che ha stimolato i partecipanti ripercorrendo il tema del rispetto nei confronti di se stessi e degli altri. Anche per quanto riguarda la fascia
adolescenziale sono state proposte attività e momenti a loro dedicati, quali il laboratorio di Radio Livigno con la produzione di un format radiofonico. Altre due proposte serali molto partecipate sono state
quelle dello scivolo per la festa in via Rin e lo Skate
party: una serata allo skate park con musica e esibizioni che ha visto la partecipazione di un’ottantina
di ragazzi. Ottima partecipazione, anche da parte delle famiglie, è stata la Festa d’estate presso i campetti
di Trepalle che ha visto la presenza di più di 280
bambini e ragazzi con le rispettive famiglie.
R.C.
ENTUSIASMO Alcuni dei ragazzi che hanno aderito alle attività estive
nel segno dello sport, ideate da «Ciagi CentroAnch’io» di Livigno