Innovazione nei sistemi di produzione dei cereali per la
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Innovazione nei sistemi di produzione dei cereali per la
UNIONE EUROPEA GOVERNO ITALIANO FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE. REGIONE PUGLIA AREA POLITICHE PER LO SVILUPPO IL LAVORO E L’INNOVAZIONE SERVIZIO COMPETITIVITÀ CANNILLO S.R.L. divisione “Innovazione nei sistemi di produzione dei cereali per la prima colazione per il miglioramento dei processi e prodotti” “Operazione cofinanziata con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale PO FESR Regione Puglia 2007-2013 ‘Investiamo nel vostro futuro’ – Asse I - Linea di Intervento 1.1- Azione 1.1.2” Spinoff dell'Università diBari Findsrl viaG.Amendola,165/a70126Bari p.iva07442790726 t.+39.080.214.9773f.+39.080.214.5863 [email protected] www.spinoffind.it Spett.le MR.KANNY–CANNILLOSRL VIAVARDERUOLO,4 Z.I.CORATO70033BARI PROGETTODIRICERCAESVILUPPOPROMOSSODAIPROGRAMMIINTEGRATIDI AGEVOLAZIONEPREVISTIDALTITOLOVDELREGOLAMENTOREGIONALEN.9DEL26/06/08 RELAZIONEFINALE 1. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE ATTIVITÀ DI RICERCA INDUSTRIALE E SVILUPPO SPERIMENTALE UTILI ALLA REALIZZAZIONE DELL’ OBIETTIVO TECNOLOGICO: “SEMPLIFICAZIONEDELLARICETTAATTUALEPER“RICECRISPIES”MR.KANNY”. 2. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE ATTIVITÀ DI RICERCA INDUSTRIALE UTILI ALLA REALIZZAZIONE DELL’ OBIETTIVO ORGANOLETTICO: “REALIZZAZIONE DI NUOVI PRODOTTI PERLACOLAZIONEDESTINATIAISOGGETTICELIACI(GLUTENFREE)”. 3. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE ATTIVITÀ DI RICERCA INDUSTRIALE UTILI ALLA REALIZZAZIONE DELL’ OBIETTIVO FUNZIONALE: “REALIZZAZIONE DI PRODOTTI INNOVATIVI CONCARATTERISTICHEFUNZIONALI(FUNCTIONALFOOD)” Pag. 1 di 79 INDICEGENERALE 1. 2. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE ATTIVITÀ DI RICERCA INDUSTRIALE E SVILUPPO SPERIMENTALE UTILI ALLA REALIZZAZIONE DELL’ OBIETTIVO TECNOLOGICO: “SEMPLIFICAZIONE DELLA RICETTA ATTUALE PER “RICE CRISPIES”MR.KANNY”. 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 INTRODUZIONE SCOPODELLARICERCA ATTIVITÀDEIRICERCA RISULTATI CONCLUSIONI ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… Pag.3 Pag.4 Pag.6 Pag.20 Pag.48 DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE ATTIVITÀ DI RICERCA INDUSTRIALE UTILI ALLA REALIZZAZIONE DELL’ OBIETTIVOORGANOLETTICO:“REALIZZAZIONEDINUOVIPRODOTTIPERLACOLAZIONEDESTINATIAISOGGETTI CELIACI(GLUTENFREE)”. 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.6.1 2.6.2 2.6.3 2.7 3. INTRODUZIONE ……………………………………………………………………………………………………… LACELIACHIA ……………………………………………………………………………………………………… LADIETADELCELIACO ……………………………………………………………………………………………………… LINEEGUIDAPERL’ETICHETTATURADEGLIALIMENTISENZAGLUTINE…………………………….…… SCOPODELLARICERCA ……………………………………………………………………………………………………… ATTIVITÀDIRICERCA ……………………………………………………………………………………………………… APPROVVIGIONAMENTOMATERIEPRIME ………………………………………………………………………..…. PROGETTAZIONERICETTE…………………………………………………………………………………………………….. PROVESPERIMENTALI ………………………………………………………………………………………………………. RISULTATIECONCLUSIONI …………………………………………………………………………………………. Pag.49 Pag.50 Pag.53 Pag.54 Pag.55 Pag.56 Pag.59 Pag.60 Pag.61 Pag.63 DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE ATTIVITÀ DI RICERCA INDUSTRIALE UTILI ALLA REALIZZAZIONE DELL’ OBIETTIVO FUNZIONALE: “REALIZZAZIONE DI PRODOTTI INNOVATIVI CON CARATTERISTICHE FUNZIONALI (FUNCTIONALFOOD)” 3.1 3.2 3.3 3.4 3.4 3.5.1 3.5.2 3.5.3 3.6 INTRODUZIONE ...…………………………………………………………………………………………………………….…… IGLUCANI ……………………………………………………………………………………………………………………… LINEEGUIDAPERILCLAIMSALUTISTICO …………………………………………………………………………..… SCOPODELLARICECRCA …………………….…………………………………………………………………………….…… ATTIVITÀDIRICECRCA …………………….…………………………………………………………………………….…… APPROVVIGIONAMENTOMATERIEPRIME …………………………………………….…………………………..…. PROGETTAZIONERICETTE…………………………………………………………………….……………………………….. PROVESPERIMENTALI ……………………………………………………………………..…..……………………………. RISULTATIECONCLUSIONI……….…………………………………………………………………………………………. BIBLIOGRAFIA …………………………….……………………………………………………..…..……………………………. Pag.66 Pag.67 Pag.69 Pag.69 Pag.70 Pag.72 Pag.73 Pag.74 Pag.76 Pag.77 Pag. 2 di 79 1. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE ATTIVITÀ DI RICERCA INDUSTRIALE E SVILUPPO SPERIMENTALE UTILI ALLA REALIZZAZIONE DELL’ OBIETTIVO TECNOLOGICO: “SEMPLIFICAZIONEDELLARICETTAATTUALEPER“RICECRISPIES”MR.KANNY”. 1.1 INTRODUZIONE MR. KANNY è una divisione del gruppo CANNILLO, azienda che opera da quasi 40 anni, coinvolgendo oltre 400 collaboratori, nel commercio al dettaglio di prodotti alimentari e non, nella logistica industriale alimentare con annessa distribuzione all’ingrosso, finanche nella produzione industrialedicerealiperlaprimacolazione,implementatedirettamentedallaMR.KANNYnell’opificio sitoinViaVarderuolo,4Z.I.Corato(BA). L'impresa CANNILLO S.r.l. ha da sempre manifestato una spiccata propensione allo sviluppo aziendale,medianteinnovazionidiprocessoispiratedaattivitàdiricercacontinuainambitiaziendali differenti. Fra le problematiche affrontate dalla CANNILLO S.r.l. si possono annoverare nell’ambito delleattivitàcommerciali:ilprogettodisviluppofinalizzatoallameccanizzazionedeiprocessiaziendali (informatizzazionedeirapporticommercialitrasingolipuntivenditaeCentridiDistribuzione“Ce.Di.”); l’implementazionediunsistemaditelecontrollodeiconsumienergeticideisingolipuntivendita,utile alla razionalizzazione dei costi energetici e alla centralizzazione delle attività di monitoraggio e controllo.Nell’ambitodellalogistica,invece,sonodamenzionareiprogettiperlagestionedellacatena del freddo, mentre nell’ambito della produzione industriale di prodotti per la prima colazione, si annoveranoprogettiperilmiglioramentodell'usuradellevitinellafasediestrusionedeicereali. Per MR. KANNY, così come per l’intero gruppo CANNILLO, la qualità rappresenta una priorità indiscussa, costituendo il principale criterio con cui la stessa azienda è valutata da migliaia di consumatori ogni giorno. Per mantenere costantemente elevati gli standard qualitativi, siano essi organolettici, oltre che igienicosanitari, MR. KANNY investe costantemente nella selezione accurata dellematerieprimeenelmiglioramentodeiprocessidiproduzione,assoggettandosivolontariamente aglistandardprevistidallecertificazioniUNIENISO9001:2008,BRCedIFS. Pag. 3 di 79 1.2 SCOPODELLARICERCA L’obiettivotecnologicocontemplatonelprogettodiricercaesviluppopromossodaiProgrammi Integrati di Agevolazione previsti dal Titolo V del Regolamento Regionale n. 9 del 26 giugno 2008, consiste nella semplificazione della ricetta attuale per la produzione denominata "RICE CRISPIES" a marchio MR. KANNY, utile a garantire sia una maggiore efficienza produttiva del flusso di processo implementato (riduzione degli scarti ottenuti durante il ciclo produttivo) che, nel contempo, un miglioramentoorganoletticodelprodottofinito(cerealiestrusiaformadichiccodirisosoffiato),con specificoriferimentoadunamaggiore“tenuta”delprodottotalquale(secco),chealmomentodelsuo utilizzo convenzionale, ossia immerso nel latte, assicurando una migliore percezione sensoriale (croccantezza)perilconsumatorefinale. Intaledirezione,sarànecessarial’ottimizzazionedellaricettaattuale,contenentefarinedimais (bramataefioretto),farinadifrumentotipo“0”esemolinodiriso,sperimentandol’utilizzoindiverse percentuali relative di farine di mais, riso e frumento, con granulometria differente e/o diversa composizionechimica(%proteicae,inparticolare,glutinica). Il raggiungimento dell’obiettivo tecnologico appena descritto, sarà valutato in relazione allo scarto ottenuto con l’implementazione delle nuove ricette, al mantenimento degli standard attuali relativiallaformaedimensionidell’estruso,oltrecheallaqualitàdellaricopertura(aspettouniformee peso specifico standard) con relativo colore del prodotto finito. In aggiunta, le nuove produzioni implementatesarannosottoposteaspecificiconsumertestutiliavalutareilgradimentodellestesse neiconsumatori. Si precisa che il flusso di processo normalmente implementato per la produzione dei “Crispy Rice”prevedel’impiegodiunestrusoremonovite;levariazioniallaricettaclassicasonostatetestate anche attraverso l’utilizzo di un estrusore bivite già in dotazione allo stabilimento produttivo e destinatoasostituirel’estrusoremonovite,vistalamaggioreefficienzaproduttiva. LasocietàFindS.r.l.nellapersonadelProf.CentoducatiGerardoedelDr.NisiAntonioèstata incaricataallavalutazionedelleprovediproduzioneimplementatepressolostabilimentoproduttivo sito in Via Varderuolo, 4 Z.I. Corato (BA) dal 23/11/2013 al 17/11/2014, attraverso una specifica disamina degli approvvigionamenti utilizzati, degli scarti ottenuti durante l’implementazione delle nuove ricette sperimentate, del mantenimento degli standard convenzionali relativi alla forma/dimensioni/ricoperturadell’estrusoedeirisultatiottenutimedianteconsumertest(valutazione organolettica) effettuati sui prodotti caratterizzati da performance produttive perlomeno soddisfacenti. Pag. 4 di 79 Al fine di garantire il raggiungimento dell’obiettivo tecnologico, quindi, è stato necessario valutarelarealizzazionedeiseguentiobiettiviintermedi: Obiettivon.1 Approvvigionamentodifarinedifrumentotipo“0”e“00”,farinadimaisbramataefioretto,oltreche di semolino di riso, con caratteristiche chimicofisiche (umidità, % proteica, % amidacea e granulometria)idoneealledifferentiricetteeflussidiprocessodaimplementare. Obiettivon.2 Definizionedellenuovecondizionioperativecaratterizzatesiadall’allestimentodimisceleprimariedi produzione dell’estruso secco (tal quale), utilizzando differenti percentuali relative di farine di mais bramata e fioretto, farine di frumento tipo “0”, tipo “00” e semolino di riso, che dall’utilizzo delle 2 differentitipologiediestrusoreindotazioneall’azienda: x Estrusoremonovite,normalmenteimpiegatonellaproduzioneclassicadei“CrispyRice”; x Estrusorebivitegiàindotazioneallostabilimentoproduttivoedestinatoasostituirel’estrusore monovite,vistalamaggioreefficienzaproduttiva. Obiettivon.3 Verifica delle performance produttive delle differenti condizioni operative adottate e delle caratteristicheorganolettichedellenuoveproduzioniimplementate,sullabasedeiseguentiparametri: x Entitàdegliscartiottenuticonirelativiflussidiprocesso; x Mantenimentodeglistandardconvenzionalirelativiallaformaedimensionidell’estruso,oltre che alla qualità della ricopertura (aspetto uniforme e peso specifico standard) con relativo coloredelprodottoricoperto; x Gradimentodelconsumatoresullabasedispecificiconsumertest. Pag. 5 di 79 1.3 ATTIVITÀDIRICERCA Primadiprocedereall’acquisizionedellematerieprimeutiliall’esecuzionedelledifferentiprove sperimentali, sono stati valutati accuratamente gli aspetti relativi ai flussi di approvvigionamento garantiti e agli accordi di fornitura già in essere o proposti dai diversi fornitori. Tale indagine di mercato, condotta su scala nazionale, ha portato alla selezione di 7 molini in grado di offrire gli approvvigionamentinecessariallelavorazionidaimplementare: MOLINOFRATELLIAMORUSOS.r.l.; GRANDIMOLINIITALIANIS.p.A.; INDUSTRIAMOLITORIAPERTEGHELLAS.r.l.; MOLINOARDANIS.N.C.; FAVEROANTONIOS.r.l.; MOLINOBRUNATTIS.r.l.; P.R.D.S.r.l. La selezione di molini che operano su scala nazionale assicura una costanza dei flussi di approvvigionamento durante l’intero anno, determinata dai notevoli volumi di materia prima movimentadatalifornitori.Inoltre,l’individuazionedidifferentifornitorigiocaunruolofondamentale nelgarantireall’aziendaproduttricepiùamplimarginiditrattativainrelazioneaicostidellemedesime materieprime. Al fine di ottenere il miglioramento organolettico della produzione denominata “Crispy Rice”, così come in precedenza descritto, è stata presa in considerazione la possibilità di modificare la ricetta standard della miscela di produzione dell’estruso secco, da sottoporre alla successiva copertura. In particolare, sulla base delle differenti caratteristiche chimico/fisiche delle farine di cereali coinvolte nellaproduzionedell’estruso,sonostatepianificatevariantiallaricettastandard,caratterizzate: x dallasostituzionedellefarinenormalmenteutilizzate,conmedesimefarineapprovvigionateda differentimolini; x dall’utilizzoundosaggiovariabiledifarinedimais(bramataefioretto),farinadifrumentotipo “0”esemolinodiriso; x dall’introduzionenellamisceladifarinadifrumentotipo“00”,insostituzionetotaleoparziale dellafarinadifrumentotipo“0”. Pag. 6 di 79 Laricettastandardperl’allestimentodellamisceladiproduzionedell’estruso,prevedel’utilizzodelle seguentifarine,nelledosidescritteinterminipercentualirispettoalpesototaledellamiscela: 18%difarinadimaisbramatafornitadalmolinoFavero,caratterizzatadauncostodi0,376 €/kg e da un profilo nutrizionale che, così come dichiarato nelle schede tecniche allegate allapresenterelazione,prevedeunapportoenergeticoper100gdiprodottoparia349kcal euncontenutoinlipidipariall’1,5%,incarboidratiparial75,7%,inproteineparial7,5%,in fibrapariall’1%,inceneriparia0,50,8g/100gdisostanzaseccaeun’umiditàcompresatra il14,5%eil15,5%; 17,6%di farinadimais fiorettofornitadalmolinoFavero,caratterizzatadauncostodi 0,28 €/kg e da un profilo nutrizionale che, così come dichiarato nelle schede tecniche allegate allapresenterelazione,prevedeunapportoenergeticoper100gdiprodottoparia348kcal euncontenutoinlipidiparial2%,incarboidratiparial76,5%,inproteineparial6%,infibra pariallo0,81,5%,inceneriparia0,50,8g/100gdisostanzaseccaeun’umiditàcompresa trail14,5%eil15,5%; 23,8% di farina di frumento tipo “0” fornita dal molino f.lli Amoruso, caratterizzata da un costo di 0,38 €/kg e da un profilo nutrizionale che, così come dichiarato nelle schede tecniche allegate alla presente relazione, prevede un contenuto in proteine pari al 12,5% della sostanza secca, in glutine secco pari all’11,5% della sostanza secca, in ceneri pari a 0,5610,65%dellasostanzaseccaeun’umiditàcompresatrail14,4%eil15,5%; 24%disemolinodirisofornitodalmolinoP.R.D.,caratterizzatadauncostodi0,38€/kgeda unprofilonutrizionaleche,cosìcomedichiaratonelleschedetecnicheallegateallapresente relazione, prevede un apporto energetico per 100 g di prodotto pari a 351 kcal e un contenutoinlipidipariallo0,5%,incarboidratiparial79%,inproteineparial7%,infibra pariall’1%,inceneriparia0,30,7 g/100gdisostanzaseccaeun’umiditàcompresatrail 10%eil14%. Laquotaresiduainterminipercentualidellamiscelaprimariaècostituitaprincipalmentedazucchero, cacaoesale,enonèstataoggettodivariazionisignificativealfinedellesperimentazioniprevisteperil raggiungimentodell’obiettivogiàdescrittoinprecedenza. In particolare, dalla valutazione delle schede tecniche rese disponibili dai diversi fornitori individuati perl’approvvigionamentodellefarinenormalmenteutilizzatenellaproduzionedellamiscelaprimaria, sonostateconsiderateidoneeperlevariazioniallaricettastandarddaimplementarelefarinedimais Pag. 7 di 79 bramateforniteda2differentimolini: FarinadimaisbramatafornitadalmolinoPerteghella,caratterizzatadauncostodi0,38€/kge da un profilo nutrizionale che, così come dichiarato nelle schede tecniche allegate alla presente relazione, prevede un contenuto in lipidi pari al 2% della sostanza secca, in proteineparial6%dellasostanzasecca,incellulosapariallo0,9%dellasostanzasecca,in ceneriparia0,8g/100gdisostanzaseccaeun’umiditàdel15,5%; FarinadimaisbramatafornitadalmolinoArdani,caratterizzatadauncostodi0,32€/kgeda unprofilonutrizionaleche,cosìcomedichiaratonelleschedetecnicheallegateallapresente relazione, prevede un apporto energetico per 100 g di prodotto pari a 351 kcal e un contenuto in lipidi pari allo 0,75%, in carboidrati pari al 74%, in proteine pari al 8% e un’umiditàparial13,5%. Inoltre, in sostituzione alla farina di mais fioretto del molino Favero, normalmente utilizzata nell’allestimento della miscela primaria, sulla base delle informazioni rese disponibili nella fase di selezione fornitori, è stata considerata idonea per i test di produzione da implementare la farina di mais fioretto fornita dal molino Ardani, caratterizzata da un costo di 0,26 €/kg e da un profilo nutrizionaleche,cosìcomedichiaratonelleschedetecnicheallegateallapresenterelazione,prevede unapportoenergeticoper100gdiprodottoparia351kcaleuncontenutoinlipidipariallo0,75%,in carboidratiparial74%,inproteineparial8%eun’umiditàparial13,5%. In aggiunta a quanto descritto per le farine di mais, dalla valutazione delle schede tecniche rese disponibili dai molini individuati nella fase di selezione fornitori, è stata pianificata anche la sostituzioneparzialeetotaledellafarinadifrumentotipo“0”delmolinof.lliAmoruso,normalmente utilizzata nella produzione della miscela primaria, con le farine di frumento tipo “00” fornite da 2 differentimolini: Farina di frumento tipo “00” fornita da Grandi Molini Italiani, caratterizzata da un costo di 0,38 €/kg e da un profilo nutrizionale che, così come dichiarato nelle schede tecniche allegateallapresenterelazione,prevedeunapportoenergeticoper100gdiprodottoparia 346kcaleuncontenutoinlipidipariall’1%dellasostanzasecca,incarboidratiparial72,3%, inproteineparial10,7%,infibreparial2,5%,inglutineseccoparial10,5%dellasostanza secca,inceneripariallo0,55%dellasostanzaseccaeun’umiditàdel15,5%; Farinadifrumentotipo“00”fornitadalmolinoPerteghella,caratterizzatadauncostodi0,34 €/kg e da un profilo nutrizionale che, così come dichiarato nelle schede tecniche allegate Pag. 8 di 79 alla presente relazione, così come dichiarato nelle schede tecniche allegate alla presente relazione, prevede un contenuto in proteine pari al 12,5% della sostanza secca, in glutine pari all’11,5% della sostanza secca, in ceneri pari allo 0,55% della sostanza secca e un’umiditàdel15,5%. Infine, relativamente alla composizione della miscela primaria, sulla base delle informazioni rese disponibili nella fase di selezione fornitori, è stata considerato idoneo per i test di produzione da implementare,ancheilsemolinodirisofornitodalmolinoBrunatti,insostituzionediquellofornito da P.R.D. impiegato nella ricetta standard, caratterizzato da un costo di 0,38 €/kg e da un profilo nutrizionaleche,cosìcomedichiaratonelleschedetecnicheallegateallapresenterelazione,prevede unapportoenergeticoper100gdiprodottoparia353kcaleuncontenutoinlipidipariall’1,1%,in carboidratiparial’80%,inproteineparial6%,inceneri<0,5%eun’umiditàinferioreal14,5%. Unavoltaindividuatiifornitoridegliapprovvigionamentinecessariall’allestimentodellenuovevarianti allamiscelaprimariaperlaproduzionedell’estruso,sonostatepianificateecalendarizzatiidifferenti testdiproduzionedaimplementare,caratterizzatisiadall’allestimentodinuovericettecondifferenti percentuali relative di farine di mais, frumento e riso, che dall’utilizzo delle 2 differenti tipologie di estrusore in dotazione all’azienda: l’estrusore monovite, normalmente impiegato nella produzione classica dei “Crispy Rice” ed identificato come “LINEA A”, e l’estrusore bivite, già in dotazione allo stabilimento produttivo ed identificato come “LINEA B”, destinato a sostituire l’estrusore monovite, vistalamaggioreefficienzaproduttiva. I dettagli delle differenti produzioni implementate al fine di ottenere il succitato miglioramento organolettico della produzione denominata “Crispy Rice”, sono descritti negli stralci delle schede di produzionediseguitoriportate,conspecificoriferimentoalladatadiproduzioneealtipodiestrusore utilizzato. Ilprodottoestrusotalquale(secco),ottenutodalledifferenticondizionioperativeinseguitodescritte, è stato sottoposto a ricopertura classica, così come da procedura standard, al fine di poter valutare non solo il mantenimento dei caratteri morfologici che contraddistinguono il prodotto estruso tal quale, relativi a forma e dimensioni dell’estruso, ma anche la qualità della ricopertura, con conseguenteaspettouniforme,pesospecificoecoloredelprodottoricoperto. Produzionedel23/11/2013(ESTRUSOREMONOVITE) Pag. 9 di 79 Produzionedel28/11/2013(ESTRUSOREMONOVITE) Produzionedel3/12/2013(ESTRUSOREMONOVITE) Pag. 10 di 79 Pag. 11 di 79 Produzionedel19/3/2014(ESTRUSOREBIVITE) Pag. 12 di 79 Produzionedel7/4/2014(ESTRUSOREMONOVITE) Pag. 13 di 79 Produzionedel6/6/2014(ESTRUSOREMONOVITE) Pag. 14 di 79 Produzionedel18/6/2014(ESTRUSOREMONOVITE) Pag. 15 di 79 Produzionedel14/7/2014(ESTRUSOREMONOVITE) Produzionedel31/7/2014(ESTRUSOREBIVITE) Pag. 16 di 79 Produzionedel25/8/2014(ESTRUSOREMONOVITE) Produzionedel1/9/2014(ESTRUSOREMONOVITE) Pag. 17 di 79 Produzionedel22/9/2014(ESTRUSOREMONOVITE) Produzionedel13/10/2014(ESTRUSOREBIVITE) Pag. 18 di 79 Produzionedel17/11/2014(ESTRUSOREBIVITE) Pag. 19 di 79 1.4 RISULTATI Al fine di poter valutare accuratamente i risultati delle nuove condizioni operative implementate, sono state verificate contestualmente sia le performance produttive delle differenti procedure adottate, che le caratteristiche organolettiche delle produzioni da esse ottenute. In particolare,sonostativalutati,nell’ordinediseguitoriportato,iseguentiparametri: x Entitàdegliscartiottenuticonirelativiflussidiprocesso; x Mantenimentodeglistandardconvenzionalirelativiallaformaedimensionidell’estruso,oltre che alla qualità della ricopertura (aspetto uniforme e peso specifico standard) con relativo coloredelprodottoricoperto; x Gradimentodelconsumatoresullabasedispecificiconsumertest. In merito alla valutazione delle performance produttive, così come facilmente riscontrabile dalla semplice valutazione delle schede di produzione in precedenza riportate, è possibile ottenere una primaselezionedellenuovecondizionioperativeimplementate,basatasullaquantificazionedell’entità degli scarti. A tal proposito, si precisa che le condizioni operative standard per la produzione dei “CrispyRice”sonocaratterizzatedaunoscartomediodel20%±5. Inoltre,siprecisachelaproduzionestandarddi“CrispyRice”ècaratterizzatadacerealiestrusiaforma dichiccodirisosoffiato,conunalunghezzamediadic.a.9mm,unalarghezza(intesacomediametro massimocentrale)dic.a.5mmedunpesospecificoparia180g/l+/5. Laricoperturadeglistessi,conferiscealprodotto finito un colore omogeneo di cioccolato al latte (Foto 1), determinato dal giusto grado di penetrazionedellosciroppo.Infatti,maggioreèla porosità superficiale, più il chicco si imbibisce di sciroppoepiùilcolorediventascuro. Foto1.“CrispyRice”standard Pag. 20 di 79 Dallavalutazionedegliscartiottenutimediantelasperimentazionedellenuovecondizionioperative,è statopossibileredigerel’elencodiseguitoriportato,conspecificoriferimentoalladatadiproduzionee altipodiestrusoreutilizzato,inordinediproduttività,ossiadalmaggiorescartoriscontratoaquello minore. 1. Produzionedel19/3/2014conestrusorebivite:scartodel49,84%; 2. Produzionedel6/6/2014conestrusoremonovite:scartodel41,5%; 3. Produzionedel31/7/2014conestrusorebivite:scartodel40,82%; 4. Produzionedel25/8/2014conestrusoremonovite:scartodel29,55%; 5. Produzionedel13/10/2014conestrusorebivite:scartodel27,31%; 6. Produzionedel7/4/2014conestrusoremonovite:scartodel24,16%; 7. Produzionedel22/9/2014conestrusoremonovite:scartodel23,46%; 8. Produzionedell’1/9/2014conestrusoremonovite:scartodel22,51%; 9. Produzionedel14/7/2014conestrusoremonovite:scartodel21,47%; 10. Produzionedel17/11/2014conestrusorebivite:scartodel20,63%; 11. Produzionedel28/11/2013conestrusoremonovite:scartodel20,49%; 12. Produzionedel3/12/2013conestrusoremonovite:scartodel20,13%; 13. Produzionedel18/6/2014conestrusoremonovite:scartodel18,27%; 14. Produzionedel23/11/2013conestrusoremonovite:scartodel16,32%. Si evidenzia come 9 delle 14 produzioni sperimentali sono caratterizzate da performance produttive sovrapponibiliallaproduttivitàmediariscontratanellecondizionioperativestandard(20%±5). Leprime5produzionisperimentaliriportatenell’elenco,invece,sonocaratterizzatedaunoscartonon soddisfacente,perquantoriguardalaproduzionedel13/10/2014(scartodel27,31%),cherisultapoi essereinaccettabileperleproduzionidel25/8/2014,31/7/2014,6/6/2014e19/3/2014,caratterizzate rispettivamentedaunoscartodel29,55%,40,82%,41,5%e49,84%. Viste le inaccettabili performance produttive riscontrate nelle prime 4 produzioni sperimentali riportate nel precedente elenco, le stesse non sono state sottoposte a verifica di gradimento del consumatoremediantespecificiconsumertest.Alcontrario,pertuttele14produzioniimplementate, sièprocedutougualmenteallaverificadiconformitàaglistandardconvenzionalirelativiallaformae dimensioni dell’estruso ottenuto, oltre che alla qualità della ricopertura: aspetto uniforme, peso specifico standard ecolore del prodotto ricoperto, così come di seguito riportato e documentato da specificirepertifotografici. Pag. 21 di 79 Produzionedel19/3/2014conestrusorebivite(scartodel49,84%) Le condizioni operative sperimentate in data 19 marzo 2014, sono caratterizzate dall’allestimento di una miscela primaria di produzione dell’estruso secco, che differisce dallo standard relativamente al contenuto/approvvigionamento della farina di mais bramata (18,28% / molino Perteghella), al contenuto/approvvigionamento della farina di mais fioretto (16,28% / molino Ardani) e alla sostituzione totale della farina di frumento tipo “0” con il 24,16% di farina di frumento tipo “00” fornitadaGrandiMoliniItaliani. Ilprodottoestrusohamostratoun’eccessivavariabilitàdiespansione,conlaformazionedichicchio troppoespansiopocoespansi,conconseguentealterazionedellastruttura.Lasostituzionetotaledella farinadifrumentotipo“0”conlatipo“00”,hainfluenzatonegativamenteilprocesso,generandoun prodotto con porosità superficiale irregolare e alveolatura interna non omogenea (chicchi con parte centrale tendente al rigonfiamento). La consistenza inoltre non è risultata idonea, il prodotto nel complessoèfragileesifrantuma,generandounanotevolequantitàdipolveredurantelalavorazione. Relativamenteaiparametrimorfologici,ilprodottosipresentadiversodallostandard,soprattuttoper le dimensioni. Infatti, nonostante la forma ellittica sia pressoché rispettata, le dimensioni risultano essereestremamentevariabili(presenzadichicchiotroppopiccoliotroppograndi).Lapresenzadella farinadifrumentotipo“00”hainoltremodificatolaconsistenzadell'impasto,determinandospessola mancanza di un taglio netto all'uscita dalla trafila, alterando l’aspetto del prodotto estruso, con la formazionedichicchicurvi(Foto2). Pag. 22 di 79 Foto2.“CrispyRice”del19/3/2014 Infine, la mancanza di un taglio netto e la forma ricurva dell’estruso, hanno impedito una corretta ricoperturadellaparteconcavadelchicco,consensibilidifformitàdicolore.L'alterazionedellaqualità dell'impasto e la porosità superficiale irregolare, hanno influenzato negativamente la fase di ricopertura: il prodotto è risultato appiccicoso, assorbendo una maggiore quantità di sciroppo, con conseguente formazione di grumi, non solo durante la lavorazione, ma anche sul prodotto finito. Il pesospecificoèrisultatosuperioreallostandard,attestandosisui200210g/l,confermandolapiena inaccettabilitàdelprodottoottenuto. Pag. 23 di 79 Produzionedel6/6/2014conestrusoremonovite(scartodel41,5%) Le condizioni operative sperimentate in data 6 giugno 2014, sono caratterizzate dall’allestimento di una miscela primaria di produzione dell’estruso secco, che differisce dallo standard relativamente al contenuto/approvvigionamento della farina di mais bramata (17,9% / molino Perteghella), al contenuto/approvvigionamento della farina di mais fioretto (17,63% / molino Ardani) e alla sostituzione totale della farina di frumento tipo “0” con il 23,69% di farina di frumento tipo “00” fornitadaGrandiMoliniItaliani. Il prodotto estruso ha mostrato un’espansione totalmente irregolare: più espanso al centro e meno alleestremità,conconseguentealterazionedellastruttura.Inoltre,l’eccessivaporositàesterna,dovuta allaformazionedibuchibenvisibilisullasuperficiedelchicco,associataall’assenzadidefinizionedella strutturainterna,facilitalarotturadelprodottostesso.Lasostituizionetotaledellafarinadifrumento tipo “0” con la tipo “00” ha influenzato negativamente l'intero processo di estrusione, con la formazionediunprodottocaratterizzatodafragilitàstrutturaleedifformitàdiespansione.Ilprodotto, infatti,tendefacilmenteafrantumarsidandoorigineadunanotevolequantitàdisfrido/polvere. Inoltre,ilprodottoèsipresentadifformedallostandardsianell'aspetto,caratterizzatodauneccessivo rigonfiamentonellazonacentraleedestremitàappuntite,cheloallontananodallacaratteristicaformadi chicco di riso soffiato, sia nelle dimensioni, che risultano poco omogenee (lunghezza e larghezza). L'aspetto non risulta omogeneo a causa dell'eccessiva porosità superficiale e di una struttura interna indefinita,chefaapparireilprodottoestrusomoltofrastagliato,frantumatoospezzatoametà(Foto3). Pag. 24 di 79 Foto3.“CrispyRice”del6/6/2014 L’eccessiva porosità superficiale, determina un aumento dell’assorbimento dello sciroppo durante la ricopertura,conferendoalprodottounaspettopocoomogeneo.Nescaturisceunadifformitàdicolore benvisibile,conlapresenzadinumerosichicchipiùscuri.Ilprodottofinito,risultandoeccessivamente estruso ed alveolato, si presenta di dimensioni tendenzialmente maggiori rispetto allo standard, ma densità nettamente inferiore: prodotto molto leggero, con peso specifico inferiore a 180 g/l. La formazioneeccessividipolveriedinumerosigrumidurantelalavorazione,confermal’inaccettabilità delprodottoottenuto. Pag. 25 di 79 Produzionedel31/7/2014conestrusorebivite(scartodel40,82%) Le condizioni operative sperimentate in data 31 luglio 2014, sono caratterizzate dall’allestimento di una miscela primaria di produzione dell’estruso secco, che differisce dallo standard relativamente al contenuto/approvvigionamento della farina di mais bramata (17,98% / molino Perteghella), al contenuto/approvvigionamentodellafarinadimaisfioretto(17,63%/molinoArdani),allasostituzione totaledellafarinadifrumentotipo“0”conil23,8%difarinadifrumentotipo“00”fornitadaGrandi MoliniItalianiealcontenuto/approvvigionamentodelsemolinodiriso(24,06%/molinoBrunatti). Il prodotto estruso è caratterizzato da un’espansione abbastanza regolare, pur presentando una struttura visibilmente alterata. I chicchi estrusi si caratterizzano per un aspetto bombato nella zona centraleeperunprofilocurvo.Inoltre,ilprodottopresentaunaporositàsuperficialeirregolare:alcuni chicchihannounastrutturaesternaabbastanzacompatta,altriinvecepresentanobuchibenvisibili. Laformaellittica,bombataericurva,conferiscealprodottounaspettopiùsimileadunfagiolo,anziché ad un chicco di riso soffiato. Inoltre, una parte del prodotto pecca totalmente di definizione: sono presentisiachicchi"doppi"(2chicchisovrappostiouniti),siachicchicaratterizzatidauna"codina"o "sbavatura"terminale.Infatti,lafarinadifrumentotipo“00”haalteratolaconsistenzadell'impasto, rendendolo meno denso e più appiccicoso. Di conseguenza, all'uscita dalla trafila, l'impasto non è tagliato in modo netto, strappandosi. Anche le dimensioni risultano poco costanti: la lunghezza è particolarmentevariabile,conferendoalprodottounaspettovisibilmentedisomogeneo(Foto4). Foto4.“CrispyRice”del31/7/2014 Pag. 26 di 79 Lamancanzadiuntaglionettoelaformanettamentericurva,impedisconounacorrettaricopertura dell’estruso,cherisultadiaspettononuniforme.Moltichicchisonodeltuttononricopertinellaparte concava, con conseguenti difformità di colore, fortemente visibili. Inoltre, la porosità superficiale irregolare, favorisce l'accumulo dello sciroppo nei pori e la formazione di grumi durante la fase di ricopertura. L'alterazione della qualità dell'impasto e l'accumulo dello sciroppo, provocano un incremento della densità del prodotto, che appare pesante, con peso specifico superiore a 195 g/l. Ancheinquestocasoilprodottoottenutorisultanonaccettabile. Pag. 27 di 79 Produzionedel25/8/2014conestrusoremonovite(scartodel29,55%) Lecondizionioperativesperimentateindata25agosto2014,sonocaratterizzatedall’allestimentodi una miscela primaria di produzione dell’estruso secco, che differisce dallo standard relativamente al contenuto/approvvigionamento della farina di mais bramata (17,97% / molino Ardani), al contenuto/approvvigionamentodellafarinadimaisfioretto(17,74%/molinoArdani),allasostituzione totaledellafarinadifrumentotipo“0”conil24,21%difarinadifrumentotipo“00”fornitadalmolino Perteghellaealcontenuto/approvvigionamentodelsemolinodiriso(24,12%/molinoBrunatti). Ilprodottoestrusoècaratterizzatodaun’espansionetotalmenteirregolare,conconseguentestruttura alterata.Lasostituzionetotaledellafarinadifrumentotipo“0”conlafarinatipo“00”hainfluenzato negativamente il processo di estrusione, provocando un forte scompenso ed un'eccessiva porosità esterna ed interna. Ne deriva un prodotto completamente difforme agli standard convenzionali del “CrispyRice”precedentementedescritti. L'aspettodelprodottoètotalmenteirregolareperformaedimensioni.Sebbeneprevalgaunastruttura di tipo tondeggiante, il profilo è fortemente variabile. L'estruso ottenuto sembra essere un mix di pallineatrattiancheschiacciateedichicchiconestremitàappuntite(Foto5). Foto5.“CrispyRice”del25/8/2014 Pag. 28 di 79 Laricoperturadelprodottononèomogena:essasipresentapiùregolaresull'estrusoaformaellittica rispettoaquellosferico.Siriscontraunaccumulodisciropponeiporisuperficialidell’estruso,derivanti dalrigonfiamentodellastrutturaedallasuccessivarottura.Taleaccumulodisciroppo,inoltre,hareso ilprodottopiùappiccicosodurantelalavorazione.Neconsegueunadifformitàdicolorebenvisibile, con densità fortemente alterata. L’estruso, caratterizzato da eccessiva porosità, mostra un peso specifico superiore allo standard (210 g/l prodotto pesante). La combinazione delle varie farine, infatti, ha generato una struttura che assorbe una maggiore quantità di sciroppo di ricopertura, facilitando la formazione di grumi durante la fase di ricopertura. Per quanto sin qui descritto il prodottoottenutodallecondizionioperativedel25agosto2014risultainaccettabile. A differenza delle 4 produzioni sperimentali appena descritte, caratterizzate da performance produttive inaccettabili, le restanti 10 condizioni operative testate, a partire dalla produzione del 13/10/2014,caratterizzatadaunoscartononsoddisfacentedel27,31%,sonostatesottoposteanchea verifica di gradimento del consumatore mediante specifici consumer test, così come di seguito descrittoedocumentatodagliesitiallegatiallapresenterelazione. Pag. 29 di 79 Produzionedel13/10/2014conestrusorebivite(scartodel27,31%) Lecondizionioperativesperimentateindata13ottobre2014,sonocaratterizzatedall’allestimentodi una miscela primaria di produzione dell’estruso secco, che differisce dallo standard relativamente al contenuto/approvvigionamento della farina di mais bramata (17,96% / molino Perteghella), al contenuto/approvvigionamentodellafarinadimaisfioretto(17,77%/molinoArdani),allasostituzione totaledellafarinadifrumentotipo“0”conil23,78%difarinadifrumentotipo“00”fornitadalmolino Perteghellaealcontenuto/approvvigionamentodelsemolinodiriso(24,07%/molinoBrunatti). Il prodotto estruso, pur presentando un’espansione abbastanza regolare, è caratterizzato da una struttura interna disomogenea. Sebbene la porosità superficiale risulti accettabile, il prodotto nel complesso non appare molto diverso dallo standard, la struttura interna presenta una visibile propensionealrigonfiamentocentrale,conconseguenterotturadellasuperficieesternaedevidente difettodiforma. L’aspettoesternoècaratterizzatodaunadiscretaomogeneità.Tuttavia,osservandoaccuratamente,si riscontralapresenzadiunleggeroscompensochedeterminalaproduzionedichicchipiùpiccoliedi dimensionipococostanti.Laformaèpiùtondeggianteenonsempredefinita.Unapartedelprodotto, infatti,haunprofiloconfortesbavaturaecodina(impastostrappato),chelorendonopocogradevole (Foto6). Pag. 30 di 79 Foto6.“CrispyRice”del13/10/2014 Ilprodottoricopertosipresentadisomogeneoacausadellaformacurvaedell'accumulodisciroppo nei buchi superficiali. Sono visibili evidenti difformità di colore. Il prodotto presenta un leggero incremento della densità apparente (peso specifico intorno a 200 g/l) e si riscontra la formazione di molta polvere, soprattutto durante la fase di ricopertura, derivante dalla frantumazione superficiale delprodottostessoedallapresenzadigrumi. Laproduzionedel13ottobre2014èstataoggettodispecificoconsumertest,eseguitomedianteun pooldi9consumatori:6bambini,dicui3nonconsumanoabitualmentecerealidacolazione,e3adulti non fumatori, di cui 1 non consuma abitualmente cereali da colazione. Prima di procedere alla valutazionedelgustodelprodottofinito,siatalquale(secco),cheimmersonellatte,sonostativalutati anchel’aspetto,ilcolore,laformaeilprofumodelprodotto.Relativamenteallavalutazionedelgusto del prodotto tal quale (secco), sono state prese in considerazione la croccantezza, la sapidità e la dolcezza,chiedendodiesprimereancheungiudiziocomplessivofinale.Mentre,perlavalutazionedel gustodelprodottoimmersonellatte,sonostatepreseinconsiderazionelacroccantezzadopo2minuti diimmersione,lasapidità,ladolcezza,ilgustodellatteel’eventualecolorazionedellatte,chiedendo anche in questo caso un giudizio complessivo finale. Tutti i parametri appena descritti, sono stati valutatiesprimendoungiudiziovariabileda0a5,perpoiottenereunvaloremedioutileadefinireun giudizioomnicomprensivoche,perlaproduzionedel13ottobre2014siattestasulvaloredi3,055. Nonostantetalegiudiziorisultipiùchesufficiente,perquantodescrittoinprecedenza,relativamente all’entità degli scarti ottenuti e al mantenimento degli standard convenzionali (forma e dimensioni dell’estruso, oltre che qualità della ricopertura e relativo aspetto), il prodotto ottenuto risulta non soddisfacente. Pag. 31 di 79 Produzionedel7/4/2014conestrusoremonovite(scartodel24,16%) Lecondizionioperativesperimentateindata7aprile2014,sonocaratterizzatedall’allestimentodiuna miscela primaria di produzione dell’estruso secco, che differisce dallo standard relativamente al contenuto/approvvigionamento della farina di mais bramata (17,97% / molino Perteghella), al contenuto/approvvigionamentodellafarinadimaisfioretto(17,7%/molinoArdani),allasostituzione parziale della farina di frumento tipo “0” (12,83% fornita dal molino f.lli Amoruso) con il 10,95% di farinadifrumentotipo“00”fornitadaGrandiMoliniItaliani. Ilprodottoestrusopresentaun’espansioneirregolare:piùespansoalcentroemenoalleestremità.La presenzadellafarinadifrumentotipo“00”hainfluenzatoinmododirettolastruttura,causandouna notevoleporositàesternaedisomogeneitàinternadelchicco.Nederivaunaconsistenzanonottimale, conelevatafragilitàeconseguenterottura,cheprovocalaformazionedinotevolesfrido/polvere. L’aspettodelchiccoestrusodifferiscemoltodallostandard.Inparticolare,laformaellitticaèalterata, conunazonacentraletroppoampiaedestremitàappuntite.L'espansioneirregolaredeterminaanche dimensioni fortemente variabili. Inoltre, la maggiore porosità esterna provoca la frantumazione dei chicchi, conferendo al prodotto un aspetto frastagliato (Foto 7). Il prodotto nel complesso è poco omogeneoe,quindi,nonsoddisfacente. Foto7.“CrispyRice”del7/4/2014 Pag. 32 di 79 La ricopertura risulta apparentemente uniforme. Tuttavia, osservando attentamente il prodotto, si nota un accumulo dello sciroppo nelle zone di maggiore porosità, con conseguente aspetto poco omogenea e difformità di colore visibili. Tale accumulo, inoltre, rende il prodotto più appiccicoso durantelalavorazione.Nonostantelapresenzadiquestigrossibuchisuperficialiricchidisciroppo,il prodottofinalehaunadensitàapparenteinferioreallostandardacausadellasuastrutturainternaed esterna, caratterizzata da un’eccessiva alveolatura, che rende il prodotto più leggero (peso specifico inferiorea185g/l).Lastrutturainternaedesterna,eccessivamentealveolata,facilitalaformazionedi moltapolveredurantelalavorazione. Laproduzionedel7aprile2014èstataoggettodispecificoconsumertest,eseguitomedianteunpool di6consumatoridietàadulta,non fumatorieabitualiconsumatoridi cerealidacolazione.Primadi procederealla valutazione del gusto del prodotto finito, sia tal quale (secco), cheimmerso nel latte, sono stati valutati anche l’aspetto, il colore, la forma e il profumo del prodotto. Relativamente alla valutazione del gusto del prodotto tal quale (secco), sono state prese in considerazione la croccantezza, la sapidità e la dolcezza, chiedendo di esprimere anche un giudizio complessivo finale. Mentre, per la valutazione del gusto del prodotto immerso nel latte, sono state prese in considerazionelacroccantezzadopo2minutidiimmersione,lasapidità,ladolcezza,ilgustodellattee l’eventualecolorazionedellatte,chiedendoancheinquestocasoungiudiziocomplessivofinale.Tuttii parametri appena descritti, sono stati valutati esprimendo un giudizio variabile da 0 a 5, per poi ottenere un valore medio utile a definire un giudizio omnicomprensivo che, per la produzione del 7 aprile2014siattestasudiunvaloreappenasufficienteparia2,5. Perquantosinquidescritto,nonostantel’entitàdegliscartirientrinellimitemassimodiaccettabilità applicatoalleproduzionistandarddi“CrispyRice”,ilprodottoottenutorisultanonsoddisfacente. Pag. 33 di 79 Produzionedel22/9/2014conestrusoremonovite(scartodel23,46%) Lecondizionioperativesperimentateindata22settembre2014,sonocaratterizzatedall’allestimento diunamiscelaprimariadiproduzionedell’estrusosecco,chedifferiscedallostandardrelativamenteal contenuto/approvvigionamento della farina di mais bramata (17,9% / molino Perteghella), al contenuto/approvvigionamentodellafarinadimaisfioretto(17,5%/molinoArdani),eallasostituzione totaledellafarinadifrumentotipo“0”conil24,04%difarinadifrumentotipo“00”fornitadalmolino Perteghella. Ilprodottoestrusopresentaun’espansionelievementesuperioreallostandardma,comunque,molto regolare. La struttura esterna è caratterizzata da una porosità meno evidente rispetto allo standard (superficialepiùcompatta/chiusa),mentrelastrutturainternarisultabendefinitaedalveolata(alveoli lievemente più grandi rispetto allo standard). Non si apprezza nessuna irregolarità, il prodotto nel complessoapparemoltoomogeneo. Sebbene l'espansione sia maggiore rispetto allo standard, essendo omogena e ben distribuita, determina la formazione di un prodotto con forma ellittica costante, ben affusolata, estremità tondeggiantiedimensionileggermentesuperioriallanorma(inparticolarelalunghezza).L'aspetto è bendefinitoemoltoregolare(Foto8). Foto8.“CrispyRice”del22/9/2014 Pag. 34 di 79 Sebbene il prodotto estruso sia caratterizzato da una porosità superficiale meno intensa dello standard,assorbecorrettamentelosciroppodiricopertura.Infatti,l’aspettodelprodottoricopertoè molto regolare ed omogeneo. Non si riscontra alcuna difformità di colore e la densità apparente è pienamente conforme (peso specifico compreso tra 180190 g/l). Infine, si riscontra la scarsa formazionedipolveredurantelalavorazione. La produzione del 22 settembre 2014 è stata oggetto di 2 consumer test. Il primo è stato eseguito mediante un pool di 9 consumatori: 6 bambini, di cui 3 non consumano abitualmente cereali da colazione,e3adultinonfumatori,dicui1nonconsumaabitualmentecerealidacolazione.Ilsecondo è stato eseguito mediante un pool di 8 consumatori: 4 bambini, di cui 1 non consuma abitualmente cereali da colazione, e 4 adulti non fumatori, di cui 2 non consumano abitualmente cereali da colazione. Primadiprocedereallavalutazionedelgustodelprodottofinito,siatalquale(secco),cheimmersonel latte,sonostativalutatianchel’aspetto,ilcolore,laformaeilprofumodelprodotto.Relativamente alla valutazione del gusto del prodotto tal quale (secco), sono state prese in considerazione la croccantezza, la sapidità e la dolcezza, chiedendo di esprimere anche un giudizio complessivo finale. Mentre, per la valutazione del gusto del prodotto immerso nel latte, sono state prese in considerazionelacroccantezzadopo2minutidiimmersione,lasapidità,ladolcezza,ilgustodellattee l’eventualecolorazionedellatte,chiedendoancheinquestocasoungiudiziocomplessivofinale.Tuttii parametri appena descritti, sono stati valutati esprimendo un giudizio variabile da 0 a 5, per poi ottenereunvaloremedioutileadefinireungiudizioomnicomprensivoche,perlaproduzionedel22 settembre2014siattestasuivaloridi3,222e1,625nei2consumertesteseguiti. Nonostanteloscarsogradimentoriscontratonelsecondoconsumertest,allalucedeirisultatipiùche soddisfacenti del precedente consumer test e delle valutazioni degli altri aspetti riguardanti l’entità degliscartiottenutiinproduzioneeilmantenimentodeglistandardconvenzionali(formaedimensioni dell’estruso, oltre che qualità della ricopertura e relativo aspetto), il prodotto ottenuto risulta accettabile. Pag. 35 di 79 Produzionedell’1/9/2014conestrusoremonovite(scartodel22,51%) Lecondizionioperativesperimentateindata1settembre2014,sonocaratterizzatedall’allestimentodi una miscela primaria di produzione dell’estruso secco, che differisce dallo standard relativamente al contenuto/approvvigionamento della farina di mais bramata (18,09% / molino Perteghella), al contenuto/approvvigionamentodellafarinadimaisfioretto(17,72%/molinoArdani),allasostituzione totaledellafarinadifrumentotipo“0”conil23,88%difarinadifrumentotipo“00”fornitadalmolino Perteghellaealcontenuto/approvvigionamentodelsemolinodiriso(24,18%/molinoBrunatti). Il prodotto estruso è caratterizzato da un’espansione variabile: una parte del prodotto è espanso correttamente, l'altra parte inveceè caratterizzato da forte scompenso, con la formazione dichicchi troppo piccoli assieme a chicchi/palline troppo grandi. Sebbene nel complesso il prodotto non sia moltodiversodallostandard,siriscontraunaminoreporositàsuperficialeedunamaggiorealveolatura interna.Lastrutturapresentaunafortepropensionealrigonfiamento,benvisibilenellazonacentrale, laqualetendefacilmentearompersi. Il prodotto è caratterizzato da un aspetto apparentemente omogeneo. Tuttavia, osservando attentamenteichicchiottenuti,siriscontralapresenzadiunoscompensoche,sepurnoneccessivo, influenza direttamente l'aspetto generale del prodotto. Infatti, una parte di estruso ha forma pressochéellitticaconestremitàappuntite,l'altrainvecehaformanettamentesferica,nonchicchima vere e proprie palline (Foto 9). Oltre alla forma, anche le dimensioni sono alterate, con lunghezza e larghezza molto variabili che determinano la formazione di prodotto estruso molto piccolo o molto grande. Pag. 36 di 79 Foto9.“CrispyRice”dell’1/9/2014 Il prodotto ricoperto è caratterizzato da un aspetto variabile. Infatti, l'estruso a forma ellittica è ricoperto in modo omogeneo, quello a forma sferica, invece, tende ad accumulare sciroppo nei pori superficiali, derivanti dal rigonfiamento della struttura e successiva rottura. Si riscontrano sensibili difformità di colore, associate ad un leggero incremento della densità apparente (peso specifico intornoa200g/l).Infine,sirilevalaformazionedipolvere,soprattuttodurantelafasediricopertura, derivantedafrantumazionesuperficialedelprodottosferico. Laproduzionedell’1settembre2014èstataoggettodispecificoconsumertest,eseguitomedianteun pooldi9consumatori:6bambini,dicui3nonconsumanoabitualmentecerealidacolazione,e3adulti non fumatori, di cui 1 non consuma abitualmente cereali da colazione. Prima di procedere alla valutazionedelgustodelprodottofinito,siatalquale(secco),cheimmersonellatte,sonostativalutati anchel’aspetto,ilcolore,laformaeilprofumodelprodotto.Relativamenteallavalutazionedelgusto del prodotto tal quale (secco), sono state prese in considerazione la croccantezza, la sapidità e la dolcezza,chiedendodiesprimereancheungiudiziocomplessivofinale.Mentre,perlavalutazionedel gustodelprodottoimmersonellatte,sonostatepreseinconsiderazionelacroccantezzadopo2minuti diimmersione,lasapidità,ladolcezza,ilgustodellatteel’eventualecolorazionedellatte,chiedendo anche in questo caso un giudizio complessivo finale. Tutti i parametri appena descritti, sono stati valutatiesprimendoungiudiziovariabileda0a5,perpoiottenereunvaloremedioutileadefinireun giudizio omnicomprensivo che, per la produzione dell’1 settembre 2014 si attesta sul valore appena sufficientedi2,666.Perquantosinquidescritto,ilprodottoottenutorisultanonsoddisfacente. Pag. 37 di 79 Produzionedel14/7/2014conestrusoremonovite(scartodel21,47%) Lecondizionioperativesperimentateindata14luglio2014,costituisconounaripetizioneanaloghedi quelle già descritte per la produzione dell’1 settembre 2014. Infatti, sono caratterizzate dall’allestimentodiunamiscelaprimariadiproduzionedell’estrusosecco,chedifferiscedallostandard relativamente al contenuto/approvvigionamento della farina di mais bramata (17,97% / molino Perteghella), al contenuto/approvvigionamento della farina di mais fioretto (17,7% / molino Ardani), allasostituzionetotaledellafarinadifrumentotipo“0”conil23,78%difarinadifrumentotipo“00” fornita dal molino Perteghella e al contenuto/approvvigionamento del semolino di riso (24,04% / molino Brunatti). Anche i risultati ottenuti, così come comprovato dal reperto fotografico allegato (Foto10),sonoanaloghiaquellidescrittiperlaproduzionedell’1settembre2014,confermandouna sostanzialeinaccettabilitàdelprodottoottenuto. Foto10.“CrispyRice”dell’14/7/2014 Pag. 38 di 79 Produzionedel17/11/2014conestrusorebivite(scartodel20,63%) Lecondizionioperativesperimentateindata17novembre2014,sonocaratterizzatedall’allestimento diunamiscelaprimariadiproduzionedell’estrusosecco,chedifferiscedallostandardrelativamenteal contenuto/approvvigionamento della farina di mais bramata (18,04% / molino Perteghella), al contenuto/approvvigionamento della farina di mais fioretto (17,61% / molino Ardani), e al contenuto/approvvigionamentodelsemolinodiriso(24,21%/molinoBrunatti). Il prodotto estruso presenta un’espansione regolare, con una struttura esterna caratterizzata da porosità superficiale inferiore rispetto al prodotto standard e una struttura interna leggermente più compatta (alveolatura più piccola), ma comunque omogenea. Non si percepisce alcuna irregolarità ancheattraversoun’attentaanalisi.Ichicchiottenutirisultanoconformiallostandard,mostrandouna forma ellittica e dimensioni paragonabili a quelle classiche. La maggiore compattezza della struttura interna conferisce un aspetto più affusolato al chicco estruso (Foto 11). Nel complesso il prodotto è ben definito e molto omogeneo. Il prodotto ricoperto mostra un aspetto uniforme e senza grumi, naturale conseguenza di una perfetta ricopertura. Nonostante sia caratterizzato da porosità superficialeinferioreallostandard,assorbecorrettamentelosciroppodicopertura,raggiungendouna densità apparente idonea (peso specifico compreso tra 180190 g/l). Infine, non si riscontra alcuna difformitàdicolore. Foto11.“CrispyRice”del17/11/2014 Pag. 39 di 79 Laproduzionedel17novembre2014èstataoggettodispecificoconsumertest,eseguitomedianteun pooldi8consumatori:4bambini,dicui1nonconsumaabitualmentecerealidacolazione,e4adulti non fumatori, di cui 2 non consumano abitualmente cereali da colazione. Prima di procedere alla valutazionedelgustodelprodottofinito,siatalquale(secco),cheimmersonellatte,sonostativalutati anchel’aspetto,ilcolore,laformaeilprofumodelprodotto.Relativamenteallavalutazionedelgusto del prodotto tal quale (secco), sono state prese in considerazione la croccantezza, la sapidità e la dolcezza,chiedendodiesprimereancheungiudiziocomplessivofinale.Mentre,perlavalutazionedel gustodelprodottoimmersonellatte,sonostatepreseinconsiderazionelacroccantezzadopo2minuti diimmersione,lasapidità,ladolcezza,ilgustodellatteel’eventualecolorazionedellatte,chiedendo anche in questo caso un giudizio complessivo finale. Tutti i parametri appena descritti, sono stati valutatiesprimendoungiudiziovariabileda0a5,perpoiottenereunvaloremedioutileadefinireun giudizioomnicomprensivoche,perlaproduzionedell’17novembre2014siattestasulvalorepiùche discretodi3,875.Perquantosinquidescritto,ilprodottoottenutoèdaconsiderarsiaccettabile. Pag. 40 di 79 Produzionedel28/11/2013conestrusoremonovite(scartodel20,49%) Lecondizionioperativesperimentateindata28novembre2013,sonocaratterizzatedall’allestimento diunamiscelaprimariadiproduzionedell’estrusosecco,chedifferiscedallostandardrelativamenteal contenuto/approvvigionamentodellafarinadimaisfioretto(17,59%/molinoArdani). Il prodotto estruso presenta un’espansione regolare, con struttura esterna caratterizzata da una porosità superficiale inferiore agli standard (superficie esterna più compatta/chiusa). Anche la strutturainternasipresentaleggermentepiùcompattarispettoallostandard,conun’alveolaturapiù piccola, ma comunque omogenea. Anche attraverso un’accurata analisi, non si riscontra alcuna irregolarità(Foto12). Il chicco ottenuto presenta una buona forma ellittica, lievemente più tondeggiante rispetto allo standard. Le dimensioni risultano leggermente più piccole, come logica conseguenza della maggiore compattezza riscontrata a carico della struttura interna/esterna. L'aspetto nel complesso è molto omogeneo. Foto12.“CrispyRice”del28/11/2013 Pag. 41 di 79 Ilprodottoricopertosipresentaunaspettoomogeneoesenzagrumi.Nonostantesiacaratterizzatoda porosità superficiale inferiore allo standard, assorbe correttamente lo sciroppo di copertura. La maggiorecompattezzainternanoninfluenzaladensitàapparentecherisultaconformeaglistandard (pesospecificononsuperioreai190g/l).Nonsiriscontraalcunadifformitàdicoloreesisottolineala scarsaformazionedipolveredurantelalavorazione. Laproduzionedel28novembre2013èstataoggettodispecificoconsumertest,eseguitomedianteun pooldi6consumatoriadulti,dicui2fumatori,tuttiabitualiconsumatoridicerealidacolazione.Prima diprocedereallavalutazionedelgustodelprodottofinito,siatalquale(secco),cheimmersonellatte, sono stati valutati anche l’aspetto, il colore, la forma e il profumo del prodotto. Relativamente alla valutazione del gusto del prodotto tal quale (secco), sono state prese in considerazione la croccantezza, la sapidità e la dolcezza, chiedendo di esprimere anche un giudizio complessivo finale. Mentre, per la valutazione del gusto del prodotto immerso nel latte, sono state prese in considerazionelacroccantezzadopo2minutidiimmersione,lasapidità,ladolcezza,ilgustodellattee l’eventualecolorazionedellatte,chiedendoancheinquestocasoungiudiziocomplessivofinale.Tuttii parametri appena descritti, sono stati valutati esprimendo un giudizio variabile da 0 a 5, per poi ottenereunvaloremedioutileadefinireungiudizioomnicomprensivoche,perlaproduzionedel28 novembre2013siattestasulvalore1,916. Nonostanteloscarsogradimentoriscontratonelsecondoconsumertest,allalucedeirisultatipiùche soddisfacentidellevalutazionideglialtriaspettiriguardantil’entitàdegliscartiottenutiinproduzionee ilmantenimentodeglistandardconvenzionali(formaedimensionidell’estruso,oltrechequalitàdella ricoperturaerelativoaspetto),ilprodottoottenutorisultaaccettabile. Pag. 42 di 79 Produzionedel3/12/2013conestrusoremonovite(scartodel20,13%) Lecondizionioperativesperimentateindata3dicembre2013,sonocaratterizzatedall’allestimentodi una miscela primaria di produzione dell’estruso secco, che differisce dallo standard relativamente al contenuto/approvvigionamento della farina di mais bramata (18,46% / molino Perteghella) e al contenuto/approvvigionamentodellafarinadimaisfioretto(15,89%/molinoArdani). Il prodotto estruso è caratterizzato da un’espansione regolare, mostrando una struttura esterna con porositàsuperficialeanalogaaquelladelprodottostandard.Lastrutturainterna,invece,sipresenta leggermente più compatta rispetto allo standard (alveolatura più piccola), ma omogenea. Anche attraverso un’accurata analisi non si percepisce alcuna irregolarità. L’aspetto dei chicchi ottenuti è molto simile allo standard, presentando una buona forma ellittica, lievemente più tondeggiante. Le dimensioni risultano leggermente più piccole, dovute alla maggiore compattezza della struttura interna.L'aspettonelcomplessoèmoltoomogeneo(Foto13). Il prodotto finito si presenta ben ricoperto e senza grumi. Essendo caratterizzato da porosità superficialesimileallostandard,assorbecorrettamentelaquantitàdisciroppoutilizzata.Nonostante lamaggiorecompattezzainterna,ilprodottopresentaunadensitàapparenteconforme(pesospecifico compreso tra 180190 g/l). Non si apprezza alcuna difformità di colore e si sottolinea la scarsa formazionedipolveredurantelalavorazione. Foto13.“CrispyRice”del3/12/2013 Pag. 43 di 79 La produzione del 3 dicembre 2013 è stata oggetto di 2 consumer test. Il primo è stato eseguito eseguito mediante un pool di 6 consumatori adulti, di cui 2 fumatori, tutti abituali consumatori di cerealidacolazione.Ilsecondoèstatoeseguitomedianteunpooldi6consumatoridietàadulta,non fumatorieabitualiconsumatoridicerealidacolazione.Primadiprocedereallavalutazionedelgusto delprodottofinito,siatalquale(secco),cheimmersonellatte,sonostativalutatianchel’aspetto,il colore,laformaeilprofumodelprodotto. Relativamente alla valutazione del gusto del prodotto tal quale (secco), sono state prese in considerazione la croccantezza, la sapidità e la dolcezza, chiedendo di esprimere anche un giudizio complessivo finale. Mentre, per la valutazione del gusto del prodotto immerso nel latte, sono state preseinconsiderazionelacroccantezzadopo2minutidiimmersione,lasapidità,ladolcezza,ilgusto dellatteel’eventualecolorazionedellatte,chiedendoancheinquestocasoungiudiziocomplessivo finale. Tuttiiparametriappenadescritti,sonostativalutatiesprimendoungiudiziovariabileda0a5,perpoi ottenere un valore medio utile a definire un giudizio omnicomprensivo che, per la produzione del 3 dicembre 2013, si attesta su di un valore appena sufficiente pari a 2,66 nel primo test e 2,75 nel secondotest.Perquantosinquidescritto,ilprodottoottenutorisultaaccettabile. Pag. 44 di 79 Produzionedel18/6/2014conestrusoremonovite(scartodel18,27%) Lecondizionioperativesperimentateindata18giugno2014,sonocaratterizzatedall’allestimentodi una miscela primaria di produzione dell’estruso secco, che differisce dallo standard relativamente al contenuto/approvvigionamento della farina di mais bramata (20% / molino Perteghella), al contenuto/approvvigionamento della farina di mais fioretto (16,67% / molino Ardani), e alla sostituzione totale della farina di frumento tipo “0” con il 23,33% di farina di frumento tipo “00” fornitadalmolinoPerteghella. Ilprodottoestrusopresentaun’espansionelievementesuperioreallostandardma,comunque,molto regolare. La struttura esterna è caratterizzata da una porosità meno evidente rispetto allo standard (superficialepiùcompatta/chiusa),mentrelastrutturainternarisultabendefinitaedalveolata(alveoli lievemente più grandi rispetto allo standard). Non si apprezza nessuna irregolarità, il prodotto nel complessoapparemoltoomogeneo. Sebbene l'espansione sia maggiore rispetto allo standard, essendo omogena e ben distribuita, determina la formazione di un prodotto con forma ellittica costante, ben affusolata, estremità tondeggiantiedimensionileggermentesuperioriallanorma(inparticolarelalunghezza).L'aspetto è bendefinitoemoltoregolare(Foto14). Foto14.“CrispyRice”del18/6/2014 Pag. 45 di 79 Inoltre,ancheseilprodottoestrusosiacaratterizzatodaunaporositàsuperficialemenointensadello standard,assorbecorrettamentelosciroppodiricopertura.Infatti,l’aspettodelprodottoricopertoè molto regolare ed omogeneo. Non si riscontra alcuna difformità di colore e la densità apparente è pienamente conforme (peso specifico compreso tra 180190 g/l). Infine, si riscontra la scarsa formazionedipolveredurantelalavorazione. La produzione del 18 giugno 2014 è stata oggetto di 2 consumer test. Il primo è stato eseguito mediante un pool di 6 consumatori di età adulta, non fumatori e abituali consumatori di cereali da colazione. Il secondo è stato eseguito mediante un pool di 8 consumatori: 4 bambini, di cui 1 non consuma abitualmente cereali da colazione, e 4 adulti non fumatori, di cui 2 non consumano abitualmentecerealidacolazione. Primadiprocedereallavalutazionedelgustodelprodottofinito,siatalquale(secco),cheimmersonel latte,sonostativalutatianchel’aspetto,ilcolore,laformaeilprofumodelprodotto.Relativamente alla valutazione del gusto del prodotto tal quale (secco), sono state prese in considerazione la croccantezza, la sapidità e la dolcezza, chiedendo di esprimere anche un giudizio complessivo finale. Mentre, per la valutazione del gusto del prodotto immerso nel latte, sono state prese in considerazionelacroccantezzadopo2minutidiimmersione,lasapidità,ladolcezza,ilgustodellattee l’eventualecolorazionedellatte,chiedendoancheinquestocasoungiudiziocomplessivofinale. Tuttiiparametriappenadescritti,sonostativalutatiesprimendoungiudiziovariabileda0a5,perpoi ottenereunvaloremedioutileadefinireungiudizioomnicomprensivoche,perlaproduzionedel18 giugno 2014, si attesta sui valori più che discreti di 3,166 e 3,125 nei 2 consumer test eseguiti, confermandolapienaaccettabilitàdelprodottoottenuto. Pag. 46 di 79 Produzionedel23/11/2013conestrusoremonovite(scartodel16,32%) Lecondizionioperativesperimentateindata23novmbre2013,sonocaratterizzatedall’allestimentodi una miscela primaria di produzione dell’estruso secco, che differisce dallo standard relativamente al contenuto/approvvigionamentodellafarinadimaisbramata(17,93%/molinoPerteghella). Ilprodotto estrusopresentaun’espansioneregolare,construtturaesternacaratterizzatadaporosità superficiale inferiore rispetto al prodotto standard (superficie più compatta/chiusa). La struttura interna, invece, si presenta ben alveolata e omogenea. Anche attraverso un’accurata analisi, non si percepiscealcunairregolarità.Ichicchiprodottirisultanomoltosimiliallostandard,presentandouna forma ellittica pressoché costante, leggermente più affusolata rispetto ai “Crispy Rice” classici (Foto 15).Ancheledimensionirisultanoanalogheaquellestandardel'aspetto,nelcomplesso,èomogeneo. Ilprodottofinitosipresentabenricopertoesenzagrumi.Infatti,nonostantesiacaratterizzatodauna porosità superficiale inferiore allo standard, assorbe correttamente la stessa quantità di sciroppo utilizzataperlacopertura,raggiungendounadensitàidonea(pesospecificocompresotra180190g/l). Nonsiriscontraalcunadifformitàdicoloreesisottolinealascarsaformazionedipolveredurantela lavorazione. Foto15.“CrispyRice”del23/11/2013 Pag. 47 di 79 Laproduzionedel23novembre2013èstataoggettodispecificoconsumertest,eseguitomedianteun pooldi6consumatoriadulti,dicui2fumatori,tuttiabitualiconsumatoridicerealidacolazione.Prima diprocedereallavalutazionedelgustodelprodottofinito,siatalquale(secco),cheimmersonellatte, sono stati valutati anche l’aspetto, il colore, la forma e il profumo del prodotto. Relativamente alla valutazione del gusto del prodotto tal quale (secco), sono state prese in considerazione la croccantezza,lasapiditàeladolcezza,chiedendodiesprimereancheungiudiziocomplessivofinale. Mentre, per la valutazione del gusto del prodotto immerso nel latte, sono state prese in considerazionelacroccantezzadopo2minutidiimmersione,lasapidità,ladolcezza,ilgustodellattee l’eventualecolorazionedellatte,chiedendoancheinquestocasoungiudiziocomplessivofinale.Tuttii parametri appena descritti, sono stati valutati esprimendo un giudizio variabile da 0 a 5, per poi ottenereunvaloremedioutileadefinireungiudizioomnicomprensivoche,perlaproduzionedel23 novembre2013,siattestasulvalore2,16. Nonostanteloscarsogradimentoriscontratonelsecondoconsumertest,allalucedeirisultatipiùche soddisfacentidellevalutazionideglialtriaspettiriguardantil’entitàdegliscartiottenutiinproduzionee ilmantenimentodeglistandardconvenzionali(formaedimensionidell’estruso,oltrechequalitàdella ricoperturaerelativoaspetto),ilprodottoottenutorisultaaccettabile. 1.5 CONCLUSIONI Dalla valutazione dei dati sin qui descritti, è stato possibile identificare una miscela primaria di produzione dell’estruso secco, ossia quella implementata in data 17/11/2014, che differisce dallo standard relativamente al contenuto di farina di mais bramata (pari al 18,04%) fornita dal molino Perteghella,difarinadimaisfioretto(17,61%)fornitadalmolinoArdaniedelcontenutodisemolinodi riso(parial24,21%)fornitodalmolinoBrunatti. Talemiscelaprimaria,infatti,caratterizzatadall’impiegodell’estrusorebiviteindotazioneall’azienda, hagarantitoun’efficienzaproduttivapiùchesoddisfacente,conunoscartoparial20,63%,associataad un profilo organolettico d’eccellenza, così come comprovato dagli esiti del consumer test che ha conferitoataleproduzioneilpunteggiomediopiùaltoriscontrato,paria3,875. Pag. 48 di 79 2. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE ATTIVITÀ DI RICERCA INDUSTRIALE UTILI ALLA REALIZZAZIONE DELL’ OBIETTIVO ORGANOLETTICO: “REALIZZAZIONE DI NUOVI PRODOTTI PERLACOLAZIONEDESTINATIAISOGGETTICELIACI(GLUTENFREE)” 2.1 INTRODUZIONE MR.KANNYèunadivisionedelgruppoCANNILLO,aziendacheoperadaquasi40anni,coinvolgendooltre400 collaboratori,nelcommercioaldettagliodiprodottialimentarienon,nellalogisticaindustrialealimentarecon annessa distribuzione all’ingrosso, finanche nella produzione industriale di cereali per la prima colazione, implementatedirettamentedallaMR.KANNYnell’opificiositoinViaVarderuolo,4Z.I.Corato(BA). L'impresaCANNILLOS.r.l.hadasempremanifestatounaspiccatapropensioneallosviluppoaziendale,mediante innovazionidiprocessoispiratedaattivitàdiricercacontinuainambitiaziendalidifferenti.Fraleproblematiche affrontate dalla CANNILLO S.r.l. si possono annoverare nell’ambito delle attività commerciali: il progetto di sviluppofinalizzatoalla meccanizzazionedei processiaziendali(informatizzazionedeirapporticommercialitra singoli punti vendita e Centri di Distribuzione “Ce.Di.”); l’implementazione di un sistema di telecontrollo dei consumienergeticideisingolipuntivendita,utileallarazionalizzazionedeicostienergeticieallacentralizzazione delleattivitàdimonitoraggioecontrollo.Nell’ambitodellalogistica,invece,sonodamenzionareiprogettiperla gestione della catena del freddo, mentre nell’ambito della produzione industriale di prodotti per la prima colazione,siannoveranoprogettiperilmiglioramentodell'usuradellevitinellafasediestrusionedeicereali. Per MR. KANNY, così come per l’intero gruppo CANNILLO, la qualità rappresenta una priorità indiscussa, costituendoilprincipalecriterioconcuilastessaaziendaèvalutatadamigliaiadiconsumatoriognigiorno.Per mantenerecostantementeelevatiglistandardqualitativi,sianoessiorganolettici,oltrecheigienicosanitari,MR. KANNYinvestecostantementenellaselezioneaccuratadellematerieprimeenelmiglioramentodeiprocessidi produzione, assoggettandosi volontariamente agli standard previsti dalle certificazioni UNIENISO 9001:2008, BRCedIFS. Pag. 49 di 79 2.2 LACELIACHIA La celiachia o malattia celiaca (MC) è una patologia di tipo autoimmunitario di natura sistemica, anche se primariamente localizzata nell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine nei soggetti geneticamente predisposti [1, 2]. La celiachia è definita come una vera e propria malattia sociale perché, oltre alle sue dimensioni epidemiologiche, investe la famiglia, la scuola, le strutture sanitarie e il mondo del lavoro, ostacolando la piena integrazione dei soggetti colpiti, modificandone inevitabilmente le abitudini alimentari [10]. La celiachia è l’intolleranza alimentare più frequente e la sua prevalenza stimata si aggira intorno all’1%. Partendodaquestodato,sicalcolachenellapopolazioneitalianailnumeroteoricodiceliacisiaggiriintornoai 600.000controi164.492effettivamentediagnosticatial31/12/2013[10].Dalconfrontodeidatiriguardantile annualità 2011 e 2012, emerge un costante incremento del numero di celiaci in tutte le Regioni d’Italia, con 15.830 nuove diagnosi. La prevalenza della celiachia calcolata in Italia, sulla base del censimento dei soggetti affettidel2013,risultaessereintornoallo0,27%,leggermentesuperiorealdatoregistratonel2012[10]. LaMCèpiùfrequentenelgenerefemminile(circaildoppiorispettoaimaschi),nellepopolazionidiorigineindo europeaedinalcunigruppiarischio.Lafrequenzadellediagnosièinaumento,soprattuttograzieallacrescente applicazionedeitestdiagnosticinellapraticaclinica.Ciononostante,circail7080%deicasisfuggonotuttoraalla diagnosi (parte sommersa dell’“iceberg celiaco”), constatazione che potrebbe suggerire, per il futuro, l’opportunitàdiunoscreeningsierologicodimassa[13].Lecausenecessariedellaceliachiasono: 1. lapresenzadeigenotipipredisponentiDQ2e/oDQ8legatialsistemad’istocompatibilitàHLA.IgenotipiDQ2 eDQ8nonsonospecificidellaMC,poichéfrequenti(circail30%)nellapopolazionegenerale.Essispiegano “solo”il4050%dellapredisposizionegenetica,legataancheadecinedialtrigeniprevalentementecoinvolti nellarispostaimmunitariaedinfiammatoria; 2. l’ingestionedicerealicontenentiglutine(frumento,orzoesegale).Ilglutineèlafrazioneproteicaprincipale delfrumento(circa80%)elaproteinamaggiormenterappresentatanelladietadellapopolazioneeuropea (1020 g/die). È costituito da numerose componenti di tipo gliadinico (, e ) e gluteninico, le cui caratteristiche sono il notevole contenuto di prolina e glutamina e la scarsa digeribilità, a causa della mancanza di prolilendopeptidasi (PEP) nell’intestino umano. Tra i peptidi derivanti dalla digestione del glutine, spicca il ruolo patogenetico del “33mer”, costituito da 33 aminoacidi, contenente numerose sequenzeimmunodominantiingradodiattivarela“catena”fisiopatologicadellaceliachia. Pag. 50 di 79 LatossicitàdelglutinenellaMCrisiedenell’impossibilità,dapartedeglienzimidell’apparatogastrointestinale umano,didigerirecompletamentequestocomplessoproteico.Infatti,adifferenzadelleproteinealimentaridi origine animale, completamente idrolizzate dalla pepsina e dalla tripsina in aminoacidi e dipeptidi facilmente assorbibilidallamucosaduodenale,ilglutine,acausadell’elevatocontenutodiresiduidell’aminoacidoprolina, èparticolarmenteresistenteall’azionedellapepsinaedellatripsinaelasuadigestioneèsoloparziale,essendo digeritoinpeptididicircadieciaminoacididilunghezza. In particolare, la patogenesi della MC dipende da una complessa reazione innescata dal glutine a livello della mucosa intestinale, che coinvolge meccanismi immunologici di tipo sia adattativo che innato. La distruzione dell’epitelio intestinale è causata dall’attivazione sia dei linfociti CD4 nella lamina propria, con conseguente rilasciodicitochineproinfiammatoriequalil’IFN,chedeilinfocitiintraepiteliali(IEL),attivazione,quest’ultima, mediata soprattutto dall’IL15. A parte la predisposizione genetica e l’ingestione di glutine, altri fattori ambientali sembrano giocare un ruolo nel modulare il rischio di sviluppare celiachia, quali la tipologia del microbiomaintestinale,specienelleprimeepochedellavita,lanutrizioneinfantileeleinfezioni[4,5]. La presentazione della MC è estremamente variabile, tanto che questa condizione è stata definita “un camaleonteclinico”dicuisidistinguonoleseguentiforme: a) CLASSICA (o tipica) che, nel bambino, si manifesta tipicamente durante i primi 3 anni di vita, dopo una latenza di alcuni mesi dalla introduzione di cereali contenenti glutine con lo svezzamento. Compaiono gradualmente inappetenza, cambiamento dell’umore, diarrea cronica, arresto/calo di peso e distensione addominale. Nei casi più eclatanti si evidenziano talora manifestazioni di tipo rachitico, edemi da ipoprotidemia, riduzione dell’attività protrombinica da carenza di vit. K. La “crisi celiaca”, con diarrea profusa,ipoprotidemiaedisturbimetaboliciedelettrolitici,èdivenutararanelnostroPaese.Nell’adultola presentazionedella MCclassicaèquelladellatipicasindromedamalassorbimentointestinalecondiarrea cronica,perditadipesoedanemiasideropenica. b) NONCLASSICA(oatipica),frequentesianelbambinoprossimoallapubertà,chenell’adulto.Ècaratterizzata dasintomatologiaintestinaleaspecifica(adesempiodoloriaddominaliricorrenti,quadrodicolonirritabile, stomatite aftosa ricorrente, stipsi cronica) e/o manifestazioni extraintestinali quali anemia sideropenica resistente alla terapia marziale per os, stanchezza cronica, bassa statura, ritardo (più raramente anticipo) puberale,ipertransaminasemiaisolataodermatiteerpetiforme(dermatiteeritematoponfoidepruriginosa consideratacome“celiachiadellapelle”); Pag. 51 di 79 c) SILENTE, nella quale è assente una chiara sintomatologia, viene occasionalmente individuata a seguito di screeningsierologicoinsoggettiarischio,adesempiofamiliaridiprimogradodiceliaciopazientiaffettida altrepatologieautoimmuni.NellaMCsilentesonopresentilestessealterazionisierologicheedistologiche deicasitipici. d) POTENZIALE,caratterizzatadaunpatternsierologicotipico,inpresenzadiunquadroistologicointestinale normale o solo lievemente alterato. Il quadro clinico può essere silente o aspecifico (ad esempio si può riscontraredoloreaddominalericorrente).Conilpassaredeltempolaformapotenzialepuòevolvereinuna MCconclamatasulpianoistologico[6]. Una maggiore prevalenza di MC si osserva in alcune situazioni (gruppi a rischio), che rappresentano pertanto unachiaraindicazioneall’indaginesierologica: x Familiarità,lafrequenzatraifamiliaridelceliacoèdicircail10%; x Altre malattie autoimmuni, soprattutto il diabete di tipo 1 (510%), le malattie tiroidee autoimmuni(5%),l’epatiteautoimmuneelem.infiammatoriecronicheintestinali; x SindromediDown(510%),diTurnerediWilliams; x DeficitselettivodiIgA,ilqualecomportaunafalsanegativitàdeimarcatorisierologicidiceliachia ditipoIgA. Loschemadiprevalenzaepidemiologicaappenariportatoriassumelecondizioniclinichenellequalièindicatoil casefinding sierologicoperlaMC[7,8].ComplicazionidellaMC,ancheserare,siverificanoincircail 5%dei pazienti celiaci che afferiscono a centri di riferimento per la celiachia e peggiorano, in misura spesso irreversibile,ildecorsoclinicodella patologia.Nellaquasitotalitàdeicasi,riguardanosoggettidiagnosticati in etàadultaenoninetàpediatrica;aconfermadiciò,soloperlaformadell'adultoèstatariportataunamortalità significativamente superiore a quella della popolazione generale. La diagnosi tardiva e/o l’insufficiente "compliance" alla dieta aglutinata, ossia la piena adesione del malato a tale prescrizione medica utile alla gestionedellaformamorbosa,sonoconsideratifattoripredisponentiallosviluppodicomplicazioni.Leprincipali complicazionidellaMCsono:laceliachiarefrattaria,illinfomaTcellulareel'atrofiadellamilza[11]. Pag. 52 di 79 2.3 LADIETADELCELIACO L’unica terapia attualmente disponibile per la MC è l’esclusione totale e permanente dei cereali contenenti glutinedalladieta.Unastrettaosservanzaalladietasenzaglutine(DSG),infatti,permettelaremissionedeisegni esintomidovutiallaMC,lanegativizzazionedeltitoloanticorpalenelsangueperiferico,lanormalizzazionedella mucosaintestinalee,soprattutto,previenelosviluppodellecomplicazioniassociateatalepatologia. Adoggi,infatti,nonesistenessunaterapiachepermettaaiceliacil’assunzionediglutineconladieta,anchese saltuariamente. Alcune prospettive terapeutiche, alternative alla DSG sono in fase di valutazione e per nessuna di queste è previstaintempimediobreviun’applicazioneclinicasullapopolazionegenerale[9]. Perquantosinquidescritto,isoggetticeliacidevonoevitarecibiabasedigrano,segaleedorzo,sostituendotali materieprimeconcerealichenoncontengonoglutine,qualimais,riso,sorgo,miglioeteff.Sonougualmente prividiglutineglipseudocereali,qualiquinoa,granosaracenoemanioca. Riguardo all’inclusione dell’avena nella DSG, persistono tuttora delle perplessità; sebbene sia tollerata dalla maggiorpartedeisoggetticeliaci,alcunimostranocomunqueunarispostaimmuneintestinaleeperifericanei confrontidelleproteinealcoolsolubilidiquestocereale. Viè,quindi,ancoraincertezzariguardolatossicitàdellediversevarietàdiavenanellaceliachia[12,13].Inoltre, siricordachesononaturalmenteprividiglutine:verdureedortaggi,frutta,tuberi,legumi,carne,pesceeuova. Cosìcomegiàsottolineatoinprecedenza,la“compliance”allaDSGdeveessererigorosa,evitandol’assunzione volontariadiglutineanchesaltuariamenteeinpiccoledosi,nonchéinassenzadisintomie/osegnipropridella MCsubitodopol’assunzionedellostessoglutine[10]. Riguardoallecontaminazioniaccidentali,dovuteallapresenzanonvolutaditraccediglutineinalimentichene sono naturalmente privi, ad esempio in seguito ad un’impropria gestione dei processi di conservazione e preparazionedeglialimenti,siaessaindustriale,domesticae/onellaristorazionecollettiva,ènecessarioriporre lamassimaattenzionenellagestionedellepossibilifontidicontaminazione. Nonostante le limitazioni che influenzano la qualità della vita delle persone celiache, la DSG può fornire un apporto vario, bilanciato e completo di nutrienti, vitamine e minerali. Gli individui celiaci in trattamento dieteticopresentano,aregime,esclusivamenteunintakeinferioreallequantitàraccomandatedifibre,calcio, folatievitaminaB12[10]. Pag. 53 di 79 Alcontrario,nonsiregistranoevidentidifferenzetraladietaliberaelaDSGriguardoall’apportodienergiaedi macronutrienti [10]. La carenza di fibre è dovuta alla difficoltà di inserire nella DSG cereali integrali, anche se nonècomunquenecessarioassumereintegratoridiparticolarinutrientisesisegueunaDSGvariaedequilibrata [16]. AlfinediassicurarelaformulazionediunaDSGcaratterizzatadaunadeguatobilanciamentonutrizionaleeda un’appetibilitàdiscreta,ladisponibilitàsulmercatodiceraliperlaprimacolazioneglutenfreerisultadiestrema importanza,favorendolapiena"compliance"alladietaaglutinataprescrittaperiltrattamentodellaMC. 2.4 LINEEGUIDAPERL’ETICHETTATURADEGLIALIMENTISENZAGLUTINE LaDSGprevedeilconsumo,oltredialimentinaturalmenteprividiglutine,diprodottialimentariappositamente formulatiperceliaci.Questisonosuccedaneidialimentidiusocomune,incuilapresenzadicerealicontenenti glutineècaratterizzantee/oprevalente,senonesclusivaechesonostatiprodotticonmaterieprimeprivedi glutineoprivatedelglutine.Questialimentipossonoriportareinetichettal’indicazionenutrizionalevolontaria “senza glutine”. La stessa dicitura è permessa per gli alimenti confezionati e/o lavorati che, pur non essendo caratterizzatidallasostituzionedicerealicontenentiglutineconquellichenesonoprivi,noncontengonoglutine comeingrediente. Perpoterriportarel’indicazione“senzaglutine”inetichetta,unprodottoalimentaredeveavereuncontenutodi glutineinferiorea20partipermilione(ppm).Illimitedei20ppmperiprodottiperceliacipermetteunconsumo diquestiprodottiinquantitàrilevanti,senzachesisuperiillimitegiornalierodisicurezza(10mg/die)[14,15].I prodotti con contenuto di glutine inferiore a 100 pm, sono qualificati come prodotti “a basso contenuto di glutine”. Gli alimenti senza glutine possono essere iscritti nel Registro Nazionale dei prodotti senza glutine erogati gratuitamentedalServizioSanitarioNazionale,sottoformadiassistenzasanitariaintegrativadicuiall’art.7del DM 8 giugno 2001. Tale diritto spetta ai soggetti intolleranti al glutine previa diagnosi di celiachia effettuata secondo i criteri e le modalità indicati dallo stesso DM del 2001. I prodotti senza glutine erogati dal S.S.N. possono essere contraddistinti in etichetta da uno specifico logo verde, solo dopo aver terminato l’iter di riconoscimentodeglistabilimentidiproduzioneedinotificadell’etichetta. Pag. 54 di 79 Infatti,glistabilimentie/oilaboratorinazionalicheproduconoe/oconfezionanoalimentisenzaglutinedevono essere preventivamente autorizzati. L’autorizzazione in forma di riconoscimento, secondo quanto previsto dall’art. 6 comma 3 lettera a) del Regolamento (CE) 852/2004, è demandata alle Regioni ai sensi del Decreto Legge13settembre2012,n.158,recante“disposizioniurgentiperpromuoverelosviluppodelPaesemediante unpiùaltolivellodituteladellasalute”convertitoinseguitoconLegge8novembre2012,n.189. Tale riconoscimento richiede il preventivo accertamento della sussistenza delle condizioni igienicosanitarie e deirequisititecniciprevistidaiRegolamenti(CE)852/2004e(CE)853/2004sull’igienedeiprodottialimentari, dal D.M. 23 febbraio 2006 “ Requisiti tecnici e criteri generali per l’abilitazione alla produzione e al confezionamento d’integratori alimentari”, nonché della disponibilità di un idoneo laboratorio per il controllo deiprodotti”aisensidell’art.10delDecretoLegislativo111/92. 2.5 SCOPODELLARICERCA L’obiettivo organolettico contemplato nel progetto di ricerca e sviluppo promosso dai Programmi IntegratidiAgevolazioneprevistidalTitoloVdelRegolamentoRegionalen.9del26giugno2008,consistenella progettazione della ricetta e successiva sperimentazione per la produzioni di cerali per la prima colazione glutenfree, in grado di soddisfare le esigenze nutrizionali dei soggetti celiaci, garantendo, nel contempo, una spiccataappetibilitàdelprodotto. Pag. 55 di 79 2.6 ATTIVITÀDIRICERCA LabasedipartenzaperlaprogettazionedellanuovaricettaèstatalaschedatecnicadelprodottoSlimFlakesMr Kanny, già presente nel catalogo dell’azienda, che è stata utilizzata per conformarsi quanto più possibile alle proporzionidegliingredientinellaricetta(Tab.1). Tabella1.ComposizionedelloSlimFlakesMr.Kannyda375g,giàprodottodall’azienda. Ilfrumentoedilrisosoffiatosonostatisostituitidacerealicaratterizzatidaunpiùbassocontenutodiglutine. Tra questi cereali, la farina di mais ad oggi è la farina più usata per la produzione di alimenti senza glutine, perché il discreto contenuto di proteine la rende più favorita rispetto alle altre farine naturalmente prive di glutine. Tuttavia, pur avendo un basso contenuto di glutine, non è stata presa in considerazione a causa dell’aromaesaporedolcemoltomarcatocheconferiscealprodottofinale. Farinadiriso Lafarinadirisohaunbassocontenutodiproteine(circail7%)eunabassaattitudineallapanificazione,d'altra parte questo la rende una farina adatta alla produzione di pasta frolla e di biscotti, in cui non è necessario il reticolo strutturante determinato dal glutine. Addirittura si pensi che nell'industria convenzionale per la preparazione di frolle e biscotti si tende ad utilizzare farine, come quella di riso, con un basso contenuto di proteine,ofarinemiscelateconamidiinmododiridurrelaconcentrazioneproteica. Asecondadellagranulometrialafarinadirisosiadattapiùomenobeneallediversericette,comequelleperla preparazionedignocchiodibiscotti,oppureancoraperlapreparazioneedilrinfrescodellievitomadresenza glutine.Lafarinadirisofinissimainveceèottimaperlapreparazionedidolcisofficicometorteepandispagna, infatti con una granulometria ridotta si dispone di una superficie più ampia che favorisce un migliore assorbimentodiacquaedunmaggioresviluppodurantelalievitazione,eccospiegatalamaggioresofficitànel risultato finale. Inoltre la minore granulometria elimina il rischio che il prodotto finale risulti farinoso. Si è deciso, pertanto, di lasciare invariata la percentuale del 45% di farina di riso rispetto agli altri ingredienti da impiegareperlaricettadiprodottiglutenfree. Pag. 56 di 79 Farinadigranosaraceno IlgranosaracenoèunapiantaappartenenteallafamigliadellePoligonaceeenonaquelladelleGraminacee,per cuinonsitrattadiunveroepropriocereale,tuttaviavienemerceologicamenteconsideratotaleinvirtùdelle sue proprietà nutrizionali. Il suo tenore in carboidrati (67%), proteine (11,5%) e grassi (2,6%) non è molto dissimiledaquellodelfrumento,il“vero”grano,maadun’analisipiùdettagliataemergonodiverseparticolarità. Ilvalorebiologico,cioèlaqualitàdelleproteinedelgranosaracenoèbuona,consideratalapresenzadituttigli aminoacidiessenziali(adesempio,rispettoalfrumentoilgranosaracenocontieneunaquantitàdoppiadilisina). Inoltre,ilgranosaracenononcontieneglutine,percuipuòessereconsumatoliberamenteanchedallepersone affette dal morbo celiaco. L’amido è particolarmente digeribile in quanto costituito al 75% da amilopectina. I pochigrassipresentisonodiottimaqualità. Ilgranosaracenoèriccodisaliminerali(inparticolarepotassio,magnesio,ferro,manganese,zinco,selenio)e vitamine(inparticolareB1,B2,PP,B5,E,P).Consumatoinformaintegrale,fornisceun’ottimaquantitàdifibrae haunindicedisazietàpiuttostoelevato.Utileatutti,ilgranosaracenoèparticolarmentebeneficonell’infanzia, nellamagrezzaeccessiva,neglistatididebolezzafisicaenervosa.Èmoltoadattoaglisportiviperlasuacapacità difornireenergiaconunmoderatoapportocalorico.Èuncibotonificante,corroborante.Secondoletradizioni orientaliaiutaadeliminareiristagnidiciboedèquindiadattoincasodicattivadigestionecongonfioreedolore addominale; regolarizza la funzionalità intestinale. Fornisce diverse sostanze antiossidanti, che aiutano a proteggere le cellule dai radicali liberi causa d’invecchiamento precoce. Tra questi, da ricordare la rutina, una sostanza che rafforza la parete dei capillari sanguigni. Per questo, il grano saraceno migliora il microcircolo, previene la comparsa di emorragie ed è utile per chi è affetto da patologie quali varici, emorroidi, teleangectasie, retinopatie, ecc. Sembra dotato di una generale azione antinfiammatoria. Alcuni studiosi lo ritengono un buon coadiuvante in caso di patologie reumatiche. Favorisce l’elasticità dei vasi sanguigni. Può aiutare a prevenire l’ipertensione. E’ comprovata la sua attività galattagoga: favorisce la produzione di latte nelle puerpere. Riduce l’assorbimento intestinale di colesterolo. Infine, dal grano saraceno è stata isolata una sostanzazuccherina,ilDchiroinositolo,chesembrautilenellacuradeldiabetemellito.Questafarinahaunalto contenuto di proteine con scarso potere panificatorio, inoltre l'alto contenuto di fibre inibisce lo sviluppo dell'impastosevieneusataingrandequantità.Ancheinquestocasolagranulometriainfluiscesullalievitazione, piùèfinelafarina,piùilrisultatosaràvoluminoso. Dal punto di vista del sapore la farina di grano saraceno conferisce un caratteristico sapore rustico con note amaredovuteall'altocontenutodiflavonoidi,eccoperchéseneusainquantitàridottanellemisceleconlealtre farine.Laquantitàdifarinadigranosaracenovarierànell’ambitodiunintervallochevadaunminimodel10% adunmassimodel35%rispettoaglialtriingredienti. Pag. 57 di 79 Farinadiquinoa Laquinoaèunapiantaerbaceaacicloannuale,appartenenteallaFamigliadelleChenopodiaceae(lastessadelle barbabietole). Per le affinità nutrizionali e d’impiego commerciale, è considerata un "cereale"; tuttavia, non appartenendoallaFamigliadellePoaceae(Graminacee),laquinoavienespessoinclusanelgruppodeglipseudo cereali(similmenteall'amarantoealgranosaraceno).Lafarinadiquinoaèunapolveredicolorgrigioverdeche si ottiene dalla macinatura dei semi che necessitano obbligatoriamente il lavaggio per essere privati delle saponine.Isemisonovendutiprovvistidelrivestimentofibrosoedannoorigineadunafarinaditipointegrale. Puressendoglutenfree,laquinoavienespessoimpiegatanellapanificazionediprodottibassi(similiapiadine), talvolta lievitati per mezzo di agenti chimici, oppure miscelati a farine di frumento in rapporto: quinoa 1 / frumento2o3. Lafarinadiquinoasiprestaancheallelavorazionidipasticceriasecca,comeadesempioibiscotti;nonmancano variericetteditipo"farinata"ealcunepreparazionidestinateall'alimentazionedell'infantepostdivezzamento. La quinoa e la farina di quinoa sono prodotti che, come l'amaranto e la farina di amaranto, hanno sostenuto appienol'alimentazionedelleciviltàprecolombiane.Attualmente,questialimentisonodiffusisoprattuttotragli amanti dei cibi naturali, biologici e nell'alimentazione vegana, oltre che in quella macrobiotica. Per le relative caratteristiche nutrizionali, la farina diquinoa e la quinoa sono spesso inquadrate tra i supercibi. La farina di quinoahaunadensitàenergeticasovrapponibileaquelladeicereali;lamaggiorpartedellecaloriederivaquindi daicarboidraticomplessi,anchesel'IndiceGlicemicoèpiuttostomoderato. La farina di quinoa è caratterizzata da un altissimo quantitativo di proteine, ma come nel caso della farina di grano saraceno, con scarso potere panificatorio. Questa problematica può essere superata con l'aiuto di addensanti, come la gomma di xantano o la farina di guar, che contribuiscono a creare un reticolo di trattenimento dell'anidride carbonica fondamentale per la lavorazione dell'impasto e per la lievitazione. L'elevatissimo contenuto di fibre ed il sapore molto forte di entrambe le farine porta ad utilizzarle in ridotte quantità negli impasti. La farina di quinoa apporta ottime concentrazioni di fibra alimentare, di fosforo, di magnesio, di ferro e di calcio. Il suo apporto proteico significativo (14%) è caratterizzato dall'elevata concentrazionedell'amminoacidolisina(proteinadalvalorebiologicomedioelevato);tuttavia,ricordiamoche tale nutriente è ancor più abbondante nella maggior parte dei legumi, oltre che nel riso selvatico, nel grano saracenoenell'avena. Pag. 58 di 79 2.6.1 APPROVVIGIONAMENTOMATERIEPRIME Primadiprocedereall’acquisizionedellematerieprimeutiliall’esecuzionedelleprovesperimentali,sonostati valutatiaccuratamentegliaspettiriguardantiiflussidiapprovvigionamento,l’areadiprovenienzadellematerie prime disponibili e gli eventuali accordi di fornitura proposti dai differenti fornitori. Tale indagine di mercato, condotta su scala nazionale, ha portato alla selezione di due importanti molini in grado di offrire una vasta selezione di cereali di qualità garantita per mezzo di severi controlli sulle materie prime e di certificazioni di sistema,assicurandonelcontempoprezzicompetitivi: MolinoFaverohttp://www.molinofavero.it/; MolinoCA.ME.MA.http://www.camema.eu/. Per quanto il flusso di approvvigionamento sia assicurato dal grande volume di materia prima movimenta dai molini selezionati, la disponibilità di entrambi i fornitori garantisce all’azienda produttrice una maggiore flessibilitàinterminisiadicosti,chedicostanzadegliapprovvigionamentidurantetuttol'anno. Tragliapprovvigionamentiutiliall’esecuzionedelleprovesperimentali,particolareattenzioneèstatarivoltaalla selezionedellefarinedigranosaracenoediquinoa,essendoquestelematerieprimeinnovativedaimpiegare per la produzione di prodotti per la prima colazione glutenfree, caratterizzati da un profilo organolettico sovrapponibileaquellodeiprodotticonvenzionali. Nellospecifico,ilMolinoFaveroèstatoselezionatoperl’approvvigionamentodellefarinedigranosaraceno(1,4 €/kg)edellefarinediquinoa(5,80€/kg).Talesceltaèconsequenzialeallavalutazionedelmodernoimpianto in dotazione al fornitore che lo ha reso leader nella produzione di mix precotti glutenfree per pastificazione. Inoltre,grazieallanuovasezioneautomatizzatadimiscelazionesfarinati,ilMolinoFaveroèingradodiprodurre miscele a più componenti perfettamente calibrate e bilanciate utilizzando non più solo mais e riso ma anche cerealiqualiquinoa,amaranto,chia,thef,etc.,tutterigorosamenteglutenfree. Infatti, Il Molino Favero è in grado di garantire e certificare le proprie produzioni glutenfree, mono e multingrediente,contenoridiglutine<20,<10e<5ppm,grazieanchealleattivitàdicontrollodelLaboratorio diControlloQualitàinternoall’azienda,ingradodieffettuareproveecontrolliditiporeologico,chimicofisico, biologicoemicrobiologico. Pag. 59 di 79 2.6.2 PROGETTAZIONERICETTE Unavoltaindividuatiifornitoridelledifferentimaterieprimedatestarenellaproduzionedicerealiperlaprima colazione glutenfree caratterizzati da un profilo organolettico sovrapponibile a quello delle produzioni convenzionali, sono state impostate 4 differenti ricette (A, B, C e D) sulla base di un quantitativo minimo di impastonecessarioallalavorazioneconl’estrusorebiviteindotazioneall’azienda,compresotrai350400kg. Taleestrusoreconsentelalavorazionedell’impasto siainassenzadivaporecheinpresenzadivapore,utile a migliorare la consistenza/elasticità dell’estruso, con conseguente miglioramento organolettico del prodotto finito. In particolare, la ricetta A è stata estrusa in assenza di vapore, le ricette C e D sono state estruse in presenza di vapore, mentre per la ricetta B sono stati effettuati 2 cicli di produzione, uno con estrusione in assenzadivapore,l’altroinpresenzadivapore,perunimpastototaledi741Kgsuddivisoneiduedifferenticicli. Idettaglidelledifferentiricettetestatealfinediottenerecerealiperlaprimacolazioneglutenfreecaratterizzati da un profilo organolettico sovrapponibile a quello delle produzioni convenzionali, sono descritti negli stralci delleschedediproduzionediseguitoriportate,conspecificoriferimentoalladatadiproduzione,oradiinizioe fine estrusione, percentuali relative degli ingredienti utilizzati e campioni prelevati da sottoporre a specifica determinazioneanaliticadelcontenutodiglutineconspecificaprovaaccreditata.Inparticolare,oltreallafarina diriso,checostituiscel’ingredienteprincipaledelle4ricettetestate(dal46%al48,5%),nellaricettaAèstato testato l’utilizzo di una quantità significativa di farina di quinoa (30,7%), associata al 10,2% di farina di grano saracenoeal6,4%dimaltodiriso,dalsaporedolce/caramellato,utileadattenuareilretrogustoamarognolo caratteristicodellaquinoa. La farina di quinoa, anche se in misura notevolmente ridotta (5,4%) è stata utilizzata anche nella ricetta B, caratterizzata dal 37,8% di farina di grano saraceno. Lo stesso quantitativo di farina di grano saraceno (c.a. il 37%)èstatoimpiegatoancheperlericetteCeD,caratterizzatedall’utilizzodilatteinpolvere(rispettivamente 5,4%e7,9%),utileadattenuarelevariazionidigustodeterminatedall’impiegodelgranosaraceno,ingrediente innovativorispettoallanormalecomposizionedeicerealidaprimacolazione. Per la ricetta D, inoltre, al posto della farina di riso classica è stata impiegata la farina di riso pregel, ossia trattatatermicamentealfinedigelatinizzarel’amidoinessacontenuto,migliorandolaconsistenzaedelasticità dell’estruso. La quota residua degli impasti delle differenti ricette è costituita dallo zucchero e dal sale in quantitàpari,rispettivamente,ac.a.il6%e2%,adeccezionedellaricettaA,caratterizzatadall’impiegodel4,1% dizucchero,vistoilconcomitanteutilizzodelmaltodiriso. Pag. 60 di 79 2.6.3 PROVESPERIMENTALI Leprovesperimentaliperlaproduzionedicerealiperlaprimacolazioneglutenfreesonostatecondotte ilgiorno03/07/2015pressolastabilimentoMrKannydiCorato,cosìneglistralcidelleschedediproduzionedi seguitoriportate: Pag. 61 di 79 Pag. 62 di 79 2.7 RISULTATIECONCLUSIONI La valutazione dei prodotti finiti ottenuti attraverso i test sperimentali implementati è stata eseguita medianteladeterminazioneanalitica,conspecificaprovaaccreditata,delcontenutoinglutinesuduecampioni diprodottofinitoperciascunaricetta,adeccezionedellaricettaB,dallaqualesonostatiprelevati2campioni dalprimocicloproduttivo(estrusionesenzavapore)e2campionidalsecondocicloproduttivo(estrusionecon vapore). Oltre alla determinazione del contenuto in glutine, si è proceduto alla valutazione delle caratteristiche organolettiche del prodotto finito ottenuto mediante ciascuna produzione sperimentale, con particolare attenzioneall’aspetto(coloreeforma)ealgustodeiprodottiottenuti. Cosìcomedescrittoneirapportidiprovarelativialladeterminazioneanaliticadelcontenutoinglutine,allegati alla presente relazione, e descritto nella seguente tabella (Tab. 2), il contenuto in glutine delle differenti produzioneimplementatesièprogressivamenteridottoconilsuccedersidei5cicliproduttiviimplementati. Pag. 63 di 79 Tabella2.Quadroriassuntivodelledifferentiproduzioniimplementate/contenutoinglutine INIZIO/FINE RISO GRANO ZUCCHERO QUINOA ESTRUSIONE (PREGEL) SARACENO 10:00/11:00 46% 10,2% COTENUTO LATTE SALE (MALTORISO) I°CICLO DIGLUTINE 4,1% 30,7% RICETTAA(NOVAPORE) n.a. 2,6% 204ppm (6,4%) II°CICLO 11:00/12:00 48,5% 37,8% 5,4% 6,1% n.a. 2,2% 129,5ppm 12:00/13:00 48,5% 37,8% 5,4% 6,1% n.a. 2,2% 49,5ppm 13:00/14:00 48,5% 37,7% n.a. 6,2% 5,4% 2,2% 41,5ppm 14:00/15:00 47,4% 36,8% n.a. 5,8% 7,9% 2,1% 47ppm RICETTAB(NOVAPORE) III°CICLO RICETTAB(SIVAPORE) IV°CICLO RICETTAC(SIVAPORE) V°CICLO RICETTAB(SIVAPORE) Dalla valutazione dei dati appena elencati, infatti, è evidente come il contenuto in glutine delle differenti produzioniimplementatesiriducedrasticamentedalI°alIII°cicloproduttivo,passandoda204ppma49ppm. La riduzione del 76% del contenuto in glutine appena descritta, è legata al solo utilizzo di materie prime naturalmente prive di glutine, stoccate e lavorate nei medesimi ambienti e con le medesime attrezzature impiegate per le produzioni convenzionali (contenenti glutine). Solo il prodotto finito è stato stoccato in 5 differentibigbagsanificati,evitandol’accumuloneisilosnormalmenteutilizzatidall’azienda.Èbastata,quindi, lalavorazionedic.a.762Kgd’impastoglutenfree,perraggiungereuncontenutoinglutinedipocoinferioreai 50ppm,senzaimplementarealcuntipodisanificazionestraordinariadelleattrezzatureedegliimpianti. Ciononostante,ilquantitativominimodiglutinerilevato,paria41,5ppmperlaricettaC(IV°cicloproduttivo) risulta essere c.a. il doppio del valore massimo ammissibile per i prodotti senza glutine, pari a 20 ppm, sottolineandoquindilanecessitàdiutilizzareunalineadiproduzionespecificapericerealidaprimacolazione glutenfree. Infatti,larealizzazioned’interventi disanificazionestraordinariutiliadeliminareresiduidicereali e/oaltriingredienticontenentiglutinerisulterebbetroppodispendiosainterminiditempoe,quindi,costi,non garantendo comunque una piena efficacia, vista la difficoltà nel gestire i silos di stoccaggio dei prodotti finiti, continuamenterifornitidalledifferentiproduzioniimplementateaflussocontinuo. Oltre alla determinazione analitica del contenuto in glutine, la valutazione delle produzioni sperimentate, consistevaanchenell’analisisensorialedellestesse,valutandoilcolore,laformaeilgustodeicerealiglutenfree testati,inriferimentoaglistandardcaratterizzantileproduzioniconvenzionaligiàimplementatedall’azienda. Pag. 64 di 79 Riguardo alla consistenza e all’aspetto/texture dei cereali a forma di petalo ottenuti, le produzioni estruse in presenza di vapore hanno manifestato una maggior elasticità ed omogeneità dell’impasto, con conseguente aspetto,formaeconsistenzasovrapponibiliaglistandarddeicerealiconvenzionaliprodottidall’azienda. Relativamente al gusto delle produzioni sperimentali implementate, la ricetta A, caratterizzata dal maggior contenutodifarinadiquinoa(30,7%),nonostantel’impiegodelpiùaltoquantitativodiingredientidolcificanti, quali zucchero e malto di riso (10,5%), manteneva un sapore amarognolo caratteristico della quinoa, che rendevatale prodottoestremamentedifformeinterminidi gustoalleproduzioniconvenzionaliimplementate dall’azienda. Ilsaporeamarognoloappenadescrittoerapercepibile,sepurinmanieraridotta,anchenellaricettaB,sianella produzione estrusa in assenza di vapore che in presenza di vapore, caratterizzata da un minor contenuto in farinadiquinoa(5,4%)edalsoloutilizzodellozuccherocomeingredientedolcificante(6,1%).Ancheinquesto caso il prodotto ottenuto risultava difforme in termini di gusto alle produzioni convenzionali implementate dall’azienda. Infine,lericetteCeD,caratterizzatedall’assenzadellafarinadiquinoanell’impasto,dauncontenutodifarinadi grano saraceno pari a quello utilizzato nella ricetta B (c.a. il 37%) e dall’utilizzo del latte come ingrediente “aromatizzante”, utile a conferire a tali produzioni un flavour sovrapponibile a quello dei cereali da prima colazioneclassici,svelavanounretrogustoacrecaratteristicodelgranosaraceno,chenellaricettaBeracoperto dal sapore amarognolo della quinoa. Anche in questo caso, quindi, se pur in misura ridotta rispetto a quanto rilevato per le ricette A e B, il gusto delle produzioni sperimentate risultava difforme rispetto a quello caratteristicodelleproduzioniconvenzionaliimplementatedall’azienda. Pag. 65 di 79 3. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE ATTIVITÀ DI RICERCA INDUSTRIALE UTILI ALLA REALIZZAZIONE DELL’ OBIETTIVO FUNZIONALE: “REALIZZAZIONE DI PRODOTTI INNOVATIVI CONCARATTERISTICHEFUNZIONALI(FUNCTIONALFOOD)” 3.1 INTRODUZIONE MR.KANNYèunadivisionedelgruppoCANNILLO,aziendacheoperadaquasi40anni,coinvolgendooltre400 collaboratori,nelcommercioaldettagliodiprodottialimentarienon,nellalogisticaindustrialealimentarecon annessa distribuzione all’ingrosso, finanche nella produzione industriale di cereali per la prima colazione, implementatedirettamentedallaMR.KANNYnell’opificiositoinViaVarderuolo,4Z.I.Corato(BA). L'impresaCANNILLOS.r.l.hadasempremanifestatounaspiccatapropensioneallosviluppoaziendale,mediante innovazionidiprocessoispiratedaattivitàdiricercacontinuainambitiaziendalidifferenti. Fra le problematiche affrontate dalla CANNILLO S.r.l. si possono annoverare nell’ambito delle attività commerciali:ilprogettodisviluppofinalizzatoallameccanizzazionedeiprocessiaziendali(informatizzazionedei rapporti commerciali tra singoli punti vendita e Centri di Distribuzione “Ce.Di.”); l’implementazione di un sistema di telecontrollo dei consumi energetici dei singoli punti vendita, utile alla razionalizzazione dei costi energeticieallacentralizzazionedelleattivitàdimonitoraggioecontrollo. Nell’ambitodellalogistica,invece,sonodamenzionareiprogettiperlagestionedellacatenadelfreddo,mentre nell’ambito della produzione industriale di prodotti per la prima colazione, si annoverano progetti per il miglioramentodell'usuradellevitinellafasediestrusionedeicereali. Per MR. KANNY, così come per l’intero gruppo CANNILLO, la qualità rappresenta una priorità indiscussa, costituendoilprincipalecriterioconcuilastessaaziendaèvalutatadamigliaiadiconsumatoriognigiorno.Per mantenerecostantementeelevatiglistandardqualitativi,sianoessiorganolettici,oltrecheigienicosanitari,MR. KANNYinvestecostantementenellaselezioneaccuratadellematerieprimeenelmiglioramentodeiprocessidi produzione, assoggettandosi volontariamente agli standard previsti dalle certificazioni UNIENISO 9001:2008, BRCedIFS. Pag. 66 di 79 3.2 IGLUCANI Iglucanisonopolisaccaridipresentinellacruscadeichicchidicerealiquali:orzo,avenae,inquantità decisamenteminore,segaleefrumento;oltrechenellaparetecellularedellievitodelpane,incertitipidimiceti einmoltitipidifunghi.Tralefontinaturalidiglucaniappenadescritte,icerealisiprestanoperfettamentead essere lavorati per la produzione di ingredienti ricchi in composti bioattivi, utili allo sviluppo di alimenti funzionali. Infatti, l’elevato contenuto di molecole bioattive quali: glucani, tocotrienoli, folati, fruttani, fitosteroli,compostifenolici,fitati;associatoallaversatilitàefacilitàd’impiegodeicerealinelladietaumanaed, in particolare, in quella mediterranea, rendono l’orzo e l’avena 2 fra le materie prime più indicate nella produzionedialimentifunzionalicheincontrinoilfavoredelconsumatore[19]. Tutti i glucani presenti nei cereali condividono la stessa struttura molecolare generale, infatti, dal punto di vistachimico,sonodeipolisaccaridiformatidacatenelinearidiunitàdiglucosiolegateconlegameglucosidico 1,3 e 1,4. Ciò nonostante, i glucani dell’orzo si distinguono nettamente da quelli di avena e frumento. Infatti,ilpesodelleunitàdicellotriosio(DP3)presentinell’orzo,espressoinpercentualerelativarispettoalpeso dituttiglioligomeririlasciatidall’idrolisi,puòvariaredal52%al69%,mentrequellodelleunitàdicellotetraosio (DP4)puòvariaredal25%al33%[18].IlrapportomolaredelleunitàDP3/DP4ottenuteècaratteristicodei glucaniasecondadellalorofonte.Neiglucanidell’orzoilrapportomolaretraDP3/DP4puòvariareda2,3a 3,4,superioreaquellodell’avena(da1,5a2,3),mainferioreaquellodelfrumento(da3a4,5).Ledifferenzenel rapporto tra DP3/DP4 osservate nei glucani isolati da campioni di orzo di specie diverse, possono essere attribuiteafattorigenotipiciedambientali. Ad oggi, anche se non sono stati stabiliti rapporti specifici tra l’ambiente e le caratteristiche strutturali dei glucani, si ritiene che temperature relativamente alte, associate ad abbondanti precipitazioni, favoriscano un minorrapportotraDP3/DP4[18].Iglucaninell’orzoenell’avenarappresentanocircail70%deicomponenti della parete delle cellule dell’endosperma amilifero, localizzandosi principalmente nelle pareti cellulari dello stratoaleuronicoesubaleuronico(Fig.1).Infatti,iglucanipresentineisottoprodottidellaperlaturadell’orzo, ottenutitramitestrofinamentoabrasivodeglistratiesternidellecariossidiprivatedalleglume,hannomostrato unaproporzionemolaremaggioreinDP3/DP4(compresotra3,3e3,6)rispettoaquellipresentinellefarineo nelle frazioni ricche in fibra (compreso tra 2,8 e 3), ottenute successivamente dalla macinazione con rullo del semeperlato[18].Anchenellacariossidediavena,caratterizzatadauncontenutoinglucanichepuòvariare dal 3,51 al 6,5%; si osserva una maggior contenuto di glucani nella crusca, dove si rileva una percentuale compresatrail4,67eil9,51%[17]. Pag. 67 di 79 Figura1.Sezionelongitudinaledellacariossidedicereale Perquantosinquidescritto,sirendenecessariounperfezionamentodelprocessodifrazionamentofisicodel seme,alfinedigenerarefrazionicontenentiitessutidesideratieipolisaccaridiconcaratteristichemolecolarie funzionalidistinte. Lafibraalimentaredeicereali,purnonpotendosiconsiderareunnutrienteinsensostretto,esercitaeffettidi tipofunzionaleemetabolicochelarendonoun’importantecomponentenutrizionaledellacariosside.Talefibra èconvenzionalmenteclassificatainduecategorie,asecondadellasolubilitàinacqua:fibradieteticainsolubile (cellulosa,partedelleemicelluleelignina)efibradieteticasolubile(pectine,gommeemucillagini).Allafrazione solubile della fibra alimentare sono ascritti i glucani, particolarmente abbondanti nell’avena, dove raggiungonovaloricompresitrail3eil7%,percentualedigranlungasuperiorerispettoaquellariscontrabile nelgrano,mediamentepariall’1%[20]. Pag. 68 di 79 3.3 LINEEGUIDAPERILCLAIMSALUTISTICO In riferimento all’applicazione di specifiche indicazioni salutistiche associate ad alimenti ricchi in glucani,laFoodandDrugAdministration(FDA)statunitensedisponecheperpoterutilizzareilclaim:“lafibra solubilecomepartediunadietaabassocontenutodigrassisaturiecolesterolo,puòridurreilrischiodimalattie cardiache”,ènecessariospecificareinetichettachel’effettosalutisticosiottieneconl’assunzionegiornalieradi almeno3gdiglucani.Atalfine,lastessaFDAprecisachetalialimentidevonocontenereperporzionealmeno 0,75gdiglucani,basandosisull’assuntochel’intakedelladietagiornalieraècompostoda4momenti(trepasti edunosnack).Infattil’FDAharitenutochelapresenzasulmercatodisufficientivarietàetipologiediprodottia basediglucanipotessesoddisfarequesti4momentidiassunzionedurantelagiornata[22]. Il medesimo apporto giornaliero di 3g di glucani, è previsto anche nelle prescrizioni normative europee. Infatti,cosìcomedescrittonell’elencoallegatoalRegolamento(UE)n.432,del16maggio2012,“relativoalla compilazionediunelencod’indicazionisullasaluteconsentitesuiprodottialimentari,diversedaquellefacenti riferimento alla riduzione dei rischi di malattia e allo sviluppo e alla salute dei bambini”, l’indicazione: “i glucanicontribuisconoalmantenimentodilivellinormalidicolesterolonelsangue”,puòessereimpiegatasolo peralimentichecontengonoalmeno1gdiglucanidaavena,cruscad’avena,orzoocruscad’orzoodamiscele ditalifonti,perporzionequantificata. L’indicazionevaaccompagnatadallaseguenteinformazionealconsumatore:“l’effettobeneficosiottienecon l’assunzionegiornalieradi3gdiglucanidaavena,cruscad’avena,orzoocruscad’orzoodamisceleditali betaglucani”. 3.4 SCOPODELLARICERCA L’obiettivofunzionalecontemplatonelprogettodiricercaesviluppopromossodaiProgrammiIntegrati di Agevolazione previsti dal Titolo V del Regolamento Regionale n. 9 del 26 giugno 2008, consiste nella progettazionedellaricettaesuccessivasperimentazioneperlaproduzionidiceraliperlaprimacolazioneche contengonoalmeno1gdiglucanidaavena,cruscad’avena,orzoocruscad’orzoodamisceleditalifonti. Tali produzioni, infatti, sarebbero caratterizzate da un effetto salutistico scientificamente riconosciuto, così descrittonell’elencoallegatoalRegolamento(UE)n.432,del16maggio2012,“relativoallacompilazionediun elenco d’indicazioni sulla salute consentite sui prodotti alimentari, diverse da quelle facenti riferimento alla Pag. 69 di 79 riduzionedeirischidimalattiaeallosviluppoeallasalutedeibambini”. Infatti,l’indicazione:“iglucanicontribuisconoalmantenimentodilivellinormalidicolesterolonelsangue”, puòessereimpiegatasoloperalimentichecontengonoalmeno1gdiglucanidaavena,cruscad’avena,orzoo cruscad’orzoodamisceleditalifonti,perporzionequantificata. Taleindicazionedeveessereaccompagnatadallaseguenteinformazionealconsumatore:“l’effettobeneficosi ottiene con l’assunzione giornaliera di 3g di glucani da avena, crusca d’avena, orzo o crusca d’orzo o da misceleditalibetaglucani”. 3.5 ATTIVITÀDIRICERCA LabasedipartenzaperlaprogettazionedellanuovaricettaèstatalaschedatecnicadelprodottoSlim Flakes Mr Kanny, già presente nel catalogo dell’azienda, che è stata utilizzata per conformarsi quanto più possibilealleproporzionidegliingredientinellaricetta(Tab.1). Tabella1.ComposizionedelloSlimFlakesMr.Kannyda375g,giàprodottodall’azienda. Al fine di poter ottenere un alimento caratterizzato dalla presenza di almeno 1g di glucani per porzione, la farina di frumento è stata sostituita da farine di cereali ricche in glucani, così come il riso soffiato è stato sostituitodaavenasoffiata. Farinadiriso La farina di riso è un’ottima fonte di carboidrati complessi ad elevata digeribilità; ha un buon contenuto di proteinedielevatovalorebiologicoediacidigrassiessenziali.Presentaunottimorapportosodio/potassioedè fonte di vitamine idrosolubili come PP, B1 e B2. Nonostante il basso contenuto in glucani, è necessario mantenere questo ingrediente sia per esigenze tecnologiche correlate al flusso di processo implementato in azienda,cheperconservareunprofiloorganoletticodelprodottofinito,ingradodisoddisfareleaspettativedel consumatore.Atalfinelaquantitàdifarinadirisoimpiegatanellaricettarispettoaglialtriingredienti,èstata Pag. 70 di 79 abbassataal15%. Farinaecruscadiavena L’avenaèilcerealepiùriccodiproteine(trail12,6eil14,9%)eacidigrassiessenzialicome,adesempio,l'acido linoleico.Ilsuocontenutodifibresolubilièimportanteperplacarel'appetitoenormalizzareilpesocorporeo. La farina d'avena è un alimento nutritivo e rinforzante, che viene consigliato nella razione dei bambini e dei convalescenti. L'avena è importante per la sintesi proteica grazie al suo contenuto in lisina, nettamente superiore rispetto agli altri cereali. L’avena, pur avendo effetti benefici nella dieta convenzionale, aiuta in particolar modo vegetariani e vegani nell’assunzione di amminoacidi essenziali necessari per la sintesi delle proteine.Infatti,lalisinaneglialimentidioriginevegetaleèpresentesoprattuttoneilegumi,mentrescarseggia neicereali,adeccezionedell'avena. Sullabasediquantoappenadescritto,nellaprogettazionedellanuovaricetta,l’avenasoffiataandràasostituire ilrisosoffiatoutilizzatopergliSlimFlakes,inunaquantitàparicircaal10%degliingredienti,alfinedigarantire unapportoperporzioneparialmenoad1gdiglucani,assicurandolacroccantezzaattesadalconsumatorenel prodottofinito.Lepercentualidiglucani checaratterizzanoidiversiderivatidell’avenasono:crusca (5,5% 23%);fiocchid'avena(4%);farinadiavenaintegrale(4%).[21]. Al posto della farina di frumento, quindi, saranno utilizzate quantità variabili di farina di avena integrale tal quale,modificateinmanierainversamenteproporzionaleallaquantitàdifarinadiorzoperlatointrodottanella ricetta. Si otterranno, quindi, ricette diverse da sottoporre a specifiche valutazioni tecnologiche e organolettiche, oltre che a determinazioni analitiche del contenuto in glucani, utili all’individuazione della migliorecombinazioned’ingredienti. Farinaecruscadiorzo Tra i cereali ad uso alimentare, l’orzo è certamente quello che negli ultimi anni ha riacquistato la più grande popolarità.Dalpuntodivistanutrizionale,lafarinadiorzononsidistinguemoltodaquelladifrumento;infatti, l'equilibrio tra le molecole energetiche è più o meno lo stesso. L’orzo appare come un cereale completo, compostoperil70%dacarboidrati,10%circadiproteineeun bassocontenutoingrassi(menodell’1,5%);la restante parte è costituita da fibre vegetali. Anche il contenuto in sali minerali e vitamine è decisamente rilevante:l’orzoèriccodipotassio,magnesio,fosforo,ferro,silicio,zincoecalcio,acuisiaggiungonolevitamine E,lavitaminaPP(Niacina)ealcunedelgruppoB. Pag. 71 di 79 L'orzo, per certi versi, è preferibile al frumento, tanto che, in alcune aree italiane ed europee, si è persino sostituitoalcerealepereccellenza,poichégarantisceresemaggiorie,soprattutto,piùcostanti.Infatti,l'orzoè sicuramentemenoesigentedelfrumentointerminidifertilitàdelterreno,oltreadessereassaipiùresistente alladifferentipatologie;atalproposito,anchelacoltivazionebiologicadell'orzonondestaparticolaridifficoltà. Lafarinachesiintendeimpiegareprovienedaorzoperlatoilcuicontenutoinglucanicertificatoèpariall’8%. 3.5.1 APPROVVIGIONAMENTOMATERIEPRIME Si è deciso di testare 3 ricette, diverse tra loro solo nel contenuto in percentuale di farina di avena intergaleediorzoperlato,ilcuitotaleèparial60%degliingredienti.Intuttelericette,il15%saràfarinadiriso ed il 25% degli altri ingredienti saranno: zucchero, glutine di frumento, germe di grano, latte scremato in polvere, estratto di malto d’orzo, sale, antiossidante (estratto di tocoferolo). Al fine di ottimizzare la gestione degliapprovvigionamenti,èstatopresoinconsiderazioneilquantitativominimorichiestoperlalavorazionecon l’estrusore bivite in dotazione all’azienda, pari a circa 800 kg di materie prime in totale per singolo ciclo di produzione. Questa informazione è determinante al fine di stabilire i quantitativi dei singoli ingredienti da impiegarenellaproduzionedelprodottosperimentalefunzionaleadaltocontenutodiglucani,asecondadelle differenti ricette. Prima di procedere all’acquisizione delle materie prime utili all’esecuzione delle prove sperimentali, sono stati valutati accuratamente gli aspetti riguardanti i flussi di approvvigionamento, l’area di provenienzadellematerieprimedisponibilieglieventualiaccordidiforniturapropostidaidifferentifornitori. Taleindaginedimercato,condottasuscalanazionale,haportatoallaselezionediunfornitorediorzoperlato: TerrediAltamurahttp://www.terredialtamura.it/home; e di due importanti molini in grado di offrire una vasta selezione di cereali di qualità garantita per mezzo di severicontrollisullematerieprimeedicertificazionidisistema,assicurandonelcontempoprezzicompetitivi: MolinoFaverohttp://www.molinofavero.it/; MolinoCA.ME.MA.http://www.camema.eu/. Per quanto il flusso di approvvigionamento sia assicurato dal grande volume di materia prima movimenta dai molini selezionati, la disponibilità di entrambi i fornitori garantisce all’azienda produttrice una maggiore flessibilità in termini sia di costi, che di costanza degli approvvigionamenti durante tutto l'anno. Tra gli Pag. 72 di 79 approvvigionamenti utili all’esecuzione delle prove sperimentali, particolare attenzione è stata rivolta alla selezione delle farine di avena integrale e di orzo perlato, essendo queste le materie prime innovative da impiegareperlaproduzionediprodottifunzionaliperlaprimacolazionericchiinglucani.Perlafarinadirisoe lealtrematerieprimegiàlavoratenellostabilimentodellaMr.Kanny,èrisultatovantaggiosoprocederealloro approvvigionamentoattraversoicanaliconsolidatidall’azienda,vistiinotevolivolumiimpiegatiordinariamente nellaproduzione.Nellospecifico,IlMolinoCA.ME.MA.èstatoselezionatoperl’approvvigionamentodellefarine di avena integrale (1,80€ / kg) e farine di orzo perlato (1,03€ / kg), ottenute dalla molitura dell’orzo fornito dall’azienda Terre di Altamura, privilegiando materie prime provenienti principalmente dalla Puglia e dalla Basilicata,sottoposteamoderniedefficaciprocessiproduttiviintotalerispettodellatradizione. 3.5.2 PROGETTAZIONERICETTE Primadellaformulazionedellericette,sonostatiprelevaticampionidifarinadiavenadirettamentedalfornitore individuato,alfinedisottoporliadeterminazioneanaliticadelcontenutoinglucani,avvalendosidilaboratori accreditati per la specifica prova. I risultati delle analisi mostrano che il contenuto di glucani nella crusca di avenaèpariacircail6%mentrenellafarinadiavenaintegraleèsuperioreal4%(Tab.2).Considerandochela cruscadiavenaèmoltodifficiledareperiresulmercato,nellaformulazionedellericettesièpotutointegrare solo una piccola percentuale di tale ingrediente. I dettagli delle differenti ricette testate al fine di ottenere cereali per la prima colazione caratterizzati dall’apporto di almeno 1g di glucani per porzione (30g), sono descritti negli stralci delle schede di produzione di seguito riportate, con specifico riferimento alla data di produzione,oradiinizioefineestrusione,percentualirelativedegliingredientiutilizzatiecampioniprelevatida sottoporre a specifica determinazione analitica del contenuto in glucani con specifica prova accreditata. In particolare,nelle4ricettetestateèstatautilizzalamedesimaquantitàdifarinad’orzo(30%),utileagarantire da sola un apporto in glucani di 1g su 30g di prodotto finito. Oltre alla farina d’orzo, sono state testate differentipercentualidiavenasiasottoformadifarinaintegrale(rispettivamente30%,40%e25%nellericette 1,2e3),chedifarinadifiocchidiavena,c.a.il25%nellaricetta4,oltrechedicruscadiavena,rispettivamente l’8%eil6%dellericette1e2. Pag. 73 di 79 3.5.3 PROVESPERIMENTALI Leprovesperimentaliperlaproduzionedicerealiperlaprimacolazionefunzionali,caratterizzatidall’apportodi almeno1gdiglucaniperporzione(30g),sonostatecondotteilgiorno10/07/2015pressolastabilimentoMr KannydiCorato,cosìcomedescrittoneglistralcidelleschedediproduzionediseguitoriportate: Pag. 74 di 79 Pag. 75 di 79 3.6 RISULTATIECONCLUSIONI La valutazione dei prodotti finiti ottenuti attraverso i test sperimentali implementati è stata eseguita mediante la determinazione analitica, con specifica prova accreditata, del contenuto in glucani su 100g di prodottofinitoperciascunaricetta. Inparticolare,sonostatecampionate2aliquoteperciascunaricetta,alfinedicalcolarel’apportomedioin glucanisu30gdiprodottofinito. Tabella2.Quadroriassuntivodelledifferentiproduzioniimplementate/contenutoinglucani AVENA FIOCCHI CRUSCA GLUCANI GLUCANI COTENUTOGLUCANIIN INTEGRALE AVENA D’AVENA ALIQUOTA1 ALIQUOTA2 30gDIPRODOTTOFINITO ORZO RICETTA1 30,9% 30,9% n.a. 8,5% 4,34% 4,15% 1,27g RICETTA2 29,2% 40,7% n.a. 6,2% 3,86% 3,98% 1,18g RICETTA3 30,1% 25,1% n.a. n.a. 3,52% 3,67% 1,01g RICETTA4 30% n.a. 24,8% n.a. 3,98% 3,63% 1,14g Dall’analisi dei risultati appena descritti è evidente che nelle 4 ricette testate è stato comunque raggiunto l’obbiettivominimodell’apportodi1gdiglucanidaavena,cruscad’avena,orzoocruscad’orzoodamiscele di tali fonti, per porzione quantificata (30g), utile a consentire la seguente indicazione salutistica, riportata in etichetta:“iglucanicontribuisconoalmantenimentodilivellinormalidicolesterolonelsangue”. Inoltre,vistaladifficoltànelreperiresulmercatolacruscad’avena,oltrecheilrisultatopiùchesoddisfacente ottenuto impiegando la farina di fiocchi di avena al posto della farina di avena integrale (1,14g su 30g di prodotto finito), la ricetta n. 3 è quella che ha consentito l’individuazione di un impasto primario utile a garantirelaproduzionedicerealiperlaprimacolazione“funzionali”,caratterizzatidall’apportodialmeno1gdi glucani da avena, crusca d’avena, orzo o crusca d’orzo o da miscele di tali fonti, per porzione quantificata Pag. 76 di 79 (30g). BIBLIOGRAFIA 1. Meresse B, Malamut G, CerfBensussan N. Celiac disease: an immunological jigsaw. Immunity. 2012; 36:90719; 2. Jabri B, Kasarda DD, Green PH. Innate and adaptive immunity: the yin and yang of celiac disease. ImmunolRev.2005;206:21931; 3. CatassiC,FasanoA.Celiacdisease.CurrOpinGastroenterol.2008;24:68791; 4. Jabri B, Sollid LM. Tissuemediated control of immunopathology in coeliac disease. Nat Rev Immunol. 2009;9:85870; 5. 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