Laboratorio provinciale d`igiene e profilassi
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Laboratorio provinciale d`igiene e profilassi
Ente Laboratorio provinciale d'igiene e profilassi - sezione chimica 1927 luglio 1 Luoghi Trento, via Verruca n. 1, fino al febbraio 1932.<br>Trento, via Piave n. 5. Altre forme del nome Laboratorio chimico provinciale Archivi prodotti Laboratorio provinciale d'igiene e profilassi - sezione chimica, 1927 luglio 1 Storia Il laboratorio provinciale d'igiene e profilassi diventa a tutti gli effetti un istituto dell'Amministrazione provinciale di Trento col 1° luglio 1927, in virtù dell'art. 5 del R. decreto di riforma degli ordinamenti sanitari del 30 dicembre 1923, n. 2889 (1) e del relativo Regolamento di esecuzione del 16 gennaio 1927, n. 155 (2). La Provincia adotta nel gennaio 1929 un suo "Regolamento per il laboratorio provinciale di igiene e profilassi in Trento" (3). Il laboratorio è costituito da due sezioni autonome: una medico-micrografica e l'altra chimica. "Le due sezioni sono coordinate nelle loro funzioni ed hanno ciascuna un proprio direttore col personale tecnico e di servizio necessario" (art. 2 del Regolamento). Direttore della sezione chimica è il dott. Enrico Poda, già direttore del laboratorio al momento della sua istituzione. "Le spese di impianto e di esercizio del laboratorio provinciale sono a carico per un terzo della Provincia e per due terzi saranno ripartite fra i Comuni in ragione della popolazione legale desunta dall'ultimo censimento generale" (art. 6 del Regolamento). Col tempo l'edificio di via Verruca messo a disposizione dal Comune di Trento per il laboratorio si rivela inadeguato allo scopo, per questo il Rettorato provinciale decide con deliberazione del 1° dicembre 1930, n. prot. 570/6-VII (4) di dare al laboratorio una sede propria. L'edificio, costruito su progetto dell'ufficio tecnico della Provincia in via Piave, è concluso nel corso del 1931 e i laboratori vi vengono trasferiti nel febbraio 1932. Nel 1936 l'ing. Dino Eccher dall'Eco succede al dott. Poda nella direzione del reparto chimico dell'Istituto. Come assistenti, nel corso degli anni '40 e '50, vengono assunti il dott. Bruno Cadrobbi, la dott.ssa Adriana Stabile ed il dott. Franco Defrancesco. Dopo il pensionamento del dott. Eccher dall'Eco, nel giugno 1951 il dott. Bruno Cadrobbi viene nominato direttore. Condizione giuridica ente pubblico Funzioni, occupazioni e attività Con l'istituzione del laboratorio provinciale per la Provincia di Trento cessa la competenza dell'istituto sulle analisi chimiche per i Comuni della Provincia di Bolzano. Anche la Provincia di Bolzano era infatti tenuta per legge ad istitutire nel suo territorio un laboratorio provinciale di igiene e profilassi. L'Amministrazione provinciale di Bolzano inaugurò il proprio "Laboratorio di igiene e profilassi sociale" a Bolzano nell'ottobre 1931 (5).<br>"Il laboratorio provinciale di igiene e profilassi eseguisce analisi chimiche, fisiche, medico-micrografiche, batteriologiche e seriologiche sia alle sostanze alimentari come ad altri oggetti e prodotti che interessano l'igiene pubblica al fine di giudicare della loro natura e di riconoscerne le alterazioni..." (art. 9 del Regolamento) (6). Il laboratorio provinciale è obbligato a soddisfare alle richieste dell'Ufficio sanitario del capoluogo della Provincia, per i servizi di competenza del locale ufficiale sanitario, mettendo anche a disposizione, nel caso di speciali necessità locali, i propri vigili sanitari (art. 11 del Regolamento).<br>"Il laboratorio provinciale è tenuto a soddisfare gratuitamente alle richieste d'analisi dell'Amministrazione provinciale e degli 1/ 2 Ufficiali sanitari dei Comuni per servizi di loro competenza nel campo della vigilanza igienica e della salute pubblica." (art. 13 del Regolamento).<br>Il laboratorio ha facoltà di eseguire analisi su richiesta di altre istituzioni pubbliche, private o da singoli cittadini. Per tali analisi e per quelle richieste dai Comuni, ma che non rientrano nei casi contemplati dall'art. 13, è dovuto un pagamento stabilito secondo tariffe approvate dall Provincia e dal Consiglio provinciale sanitario (art. 14 del Regolamento). <br>"Quando dalle analisi dei campioni risulti che le sostanze analizzate non corrispondano in tutto o in parte alle condizioni ed ai requisiti prescritti, il capo del laboratorio presenterà, nei casi previsti dalle vigenti disposizioni legislative, denunzia circostanziata ll'autorità giudiziaria competente" (art. 17 del regolamento). <br> Struttura Amministrativa Il Direttore della sezione chimica del Laboratorio di igiene e profilassi di Trento è responsabile sia tecnico che amministrativo dell'ufficio che dirige. Sua è la responsabilità sulle perizie eseguite nella sua sezione. L'analizzatore è responsabile del singolo esame e dei singoli dati di analisi. Ogni relazione conseguente alle analisi deve portare la firma del direttore ed il timbro dell'ufficio (art. 3 del Regolamento).<br>Il personale tecnico e di servizio sta alle dirette dipendenze del direttore (art. 4 del Regolamento).<br> Contesto generale Il funzionamento del laboratorio di igiene e profilassi dipende dall'amministrazione provinciale di Trento. Per la parte tecnica è sottoposto al controllo ed alla sorveglianza del medico provinciale. Controlli ed ispezioni in merito al funzionamento e coordinamento della struttura possono essere stabiliti dalla Direzione generale della Sanità pubblica del Ministero dell'interno (art. 5 del Regolamento); col 1958 detta competenza passa al neo-istituito Ministero della Sanità.<br> Fonti normative Deliberazione del 19 gennaio 1929, Regolamento del laboratorio provinciale di igiene e profilassi in Trento. Deliberazione del 19 maggio 1927, n. prot. 2182/8-VII, Laboratorio di Stato per la vigilanza igienica. Passaggio alla Provincia. Regio decreto 16 gennaio 1927, n. 155, regolamento per i laboratori provinciali e comunali di igiene e di profilassi. Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2889, riforma degli ordinamenti sanitari. Fonti archivistiche e bibliografia Nonexistent node: <wr:out select="/dati/produttore/@fonti"/> Note (1) In G.U. 15 gennaio 1024, n. 12.<br>(2) In G.U. 22 febbraio 1927, n. 43.<br>(3) In Archivio degli organi della Provincia di Trento, "Deliberazioni e verbali delle sedute degli organi per la straordinaria amministrazione della Provincia di Trento", registro n. 1.1.12, pp. 157-170.<br>(4) In Archivio degli organi della Provincia di Trento, "Verbali delle sedute della Deputazione provinciale", registro n. 1.3.31, cc. 181v - 182v.<br>(5) Francesco Michelini, "Agenzia provinciale per l'Ambiente - Bolzano, una realtà con oltre 70 anni di storia", Bolzano 2006.<br>(6) Dal "Regolamento per il laboratorio provinciale di igiene e profilassi in Trento", in Archivio degli organi della Provincia di Trento, "Deliberazioni e verbali delle sedute degli organi per la straordinaria amministrazione della Provincia di Trento", registro n. 1.1.12, pp. 157-170. 2/ 2