Relazione in itinere
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Relazione in itinere
DIPARTIMENTO DI AGRONOMIA ANIMALI ALIMENTI RISORSE NATURALI E AMBIENTE DAFNAE Progetto CoCaL Analisi e osservazioni 2013 – 2014 Introduzione Il progetto CoCaL si pone l’obiettivo di migliorare la fertilità dei suoli agrari aumentando il contenuto di carbonio e riducendo le emissioni di CO2 conseguenti l’attività agricola, mediante l’utilizzo del “Substrato Spento di Fungaia”, risultante dalla fine del ciclo di coltivazione dei funghi, su rotazioni orticole. In Italia vengono prodotte ogni anno circa 250.000 tonnellate di tale ammendante di cui la metà in Veneto, e la produzione avviene a ritmo settimanale durante tutto l’arco dell’anno. Si tratta di un ammendante purtroppo assai poco valorizzato in Italia a differenza di quanto avviene negli altri Paesi produttori di funghi (USA Gran Bretagna, Irlanda Francia ecc.), dove importanti studi ne hanno messo in evidenza la valenza agronomica e viene impiegato con ottimi risultati su numerose colture. In Italia non sono mai stati fatti studi in merito, pertanto il substrato che rimane alla fine della coltivazione dei funghi anziché una risorsa per la fungaia, l’agricoltura e l’ambiente, risulta un onere per l’azienda che lo deve smaltire. Il substrato per la coltivazione del Prataiolo viene preparato utilizzando come materie prime il letame di cavallo, la p-p di frumento e la pollina; dopo una fermentazione controllata di circa due settimane il materiale viene pastorizzato, seminato e messo in produzione. Quanto rimane alla fine del ciclo di produzione è un prodotto omogeneo, ad alto contenuto di sostanza organica, di facile distribuzione in campo, inodore e con un contenuto di Azoto di circa il 2% sul secco, oltre al Fosforo ed al Potassio. Studi effettuati all’estero, dei quali è disponibile un’ampia bibliografia, hanno evidenziato l’ottimo potere fertilizzante del composto di fungaia su varie colture, in particolare pomodoro, lattuga, patata, frumento e mais. Altri studi hanno messo in evidenza un altro aspetto importante di questo materiale: l’Azoto, il Fosforo ed il Potassio sono ceduti al terreno ed alle colture lentamente e, particolare importante, tali elementi non percolano nel terreno oltre i 20-30 cm con grande beneficio per le acque di falda. Il substrato è anche interessante dal punto di vista dell’arricchimento in sostanza organica del terreno e per la struttura dello stesso. La messa a punto delle più idonee tecniche agronomiche/colturali per l’impiego del letame di fungaia permetterà di aumentare la sostenibilità sia economica che ambientale sia dei produttori di funghi che degli utilizzatori della matrice permettendo, nel lungo periodo, un aumento dello stoccaggio del carbonio nei suoli, un innalzamento della fertilità dei terreni nonché una riduzione della pressione ambientale. Inoltre, i singoli attori della filiera otterranno un grande beneficio dal progetto, essenzialmente perché verrà resa loro disponibile una matrice organica disponibile con continuità nell’arco dell’anno, di grande valore ambientale ed agricolo. Per i fungicoltori la ricerca, una volta condotta, permetterà di garantire una collocazione rispettosa dell’ambiente e con buone potenzialità economiche, qualora potesse venire venduta. Materiali e metodi Sono stati considerati tre diversi momenti per effettuare i prelievi dei campioni su cui effettuare le analisi : in “entrata”, cioè prima che questo venga effettivamente utilizzato per la coltivazione, “fine 2^ volata”, al termine del secondo ciclo di coltivazione e “fine 3^ volata”, con cui si conclude il ciclo di coltivazione e il substrato si può considerare “spento” e quindi destinato allo smaltimento. Per questi ultimi, inoltre, alcune aziende prevedono la pastorizzazione del substrato spento di fungaia, mentre altre non prevedono l’utilizzo di tale tecnica. Considerando, quindi, la disponibilità di avere composti spenti di fungaia che subiscono differenti trattamenti in uscita, si conviene prendere in considerazione la possibilità dell’utilizzo di entrambi i composti spenti (pastorizzato e non pastorizzato): in entrambi i casi verranno analizzati e utilizzati nelle successive prove di sperimentazione in campo. Sui substrati sono state effettuate le analisi che ci permettono di valutare i principali parametri chimico- fisici. Nello specifico, il contenuto di sostanza secca è stato valutato ponendo in stufa un’aliquota di campione a 105°C per almeno 48 ore; successivamente il contenuto di sostanza organica è stato ottenuto ponendo in stufa a 105°C per ulteriori 2 ore un’aliquota di substrato già secco, e in un secondo tempo in muffola a 550°C per 6 ore. Attraverso formula dedicata per il calcolo si ottiene la percentuale di sostanza organica presente nel substrato considerato. Per quanto riguarda il contenuto di azoto, è stato utilizzato il metodo Kjeldahl. Il valore del pH è stato misurato nell’estratto acquoso ottenuto ponendo in agitazione substrato e acqua distillata in rapporto 1:5, e sul filtrato dell’estratto acquoso è stato misurato anche il parametro conducibilità elettrica. L’estratto acquoso utilizzato per le analisi di pH e conducibilità elettrica, è stato utilizzato anche per ricavare i parametri di alcuni anioni e cationi, tramite cromatografia ionica. Oltre alle analisi sopra esposte, è stata individuata la quantità di alcuni metalli pesanti, ponendo un’aliquota di substrato in una miscela di acido cloridrico e acqua demineralizzata, e poi analizzato tramite ICP (spettrometria di massa a plasma accoppiato induttivamente). Sostanza secca 38 36 34 % a-pp a-ppl 32 a-pl p-p 30 28 26 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata pH 8.5 8 7.5 pH a-pp a-ppl 7 a-pl p-p 6.5 6 5.5 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Sostanza organica 90 85 80 75 % a-pp a-ppl 70 a-pl 65 p-p 60 55 50 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Conducibilità elettrica 7.5 6.5 mS/cm 5.5 a-pp a-ppl 4.5 a-pl p-p 3.5 2.5 1.5 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Azoto 2.5 2.3 2.1 1.9 a-pp 1.7 % a-ppl 1.5 a-pl p-p 1.3 1.1 0.9 0.7 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Cadmio 0.25 0.2 0.15 mg/Kg a-pp a-ppl a-pl 0.1 p-p 0.05 0 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Rame 30 25 mg/Kg 20 a-pp a-ppl 15 a-pl p-p 10 5 0 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Nichel 7 6 mg/Kg 5 a-pp 4 a-ppl a-pl 3 p-p 2 1 0 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Piombo 8 7 6 5 mg/Kg a-pp a-ppl 4 a-pl 3 p-p 2 1 0 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Zinco 140 120 mg/Kg 100 a-pp 80 a-ppl a-pl 60 p-p 40 20 0 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Potassio 24000 22000 20000 mg/Kg a-pp a-ppl 18000 a-pl p-p 16000 14000 12000 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Fosforo 6400 5400 4400 mg/Kg a-pp a-ppl 3400 a-pl p-p 2400 1400 400 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Cloruri 10000 9000 8000 mg/Kg 7000 a-pp 6000 a-ppl 5000 a-pl p-p 4000 3000 2000 1000 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Nitrati 1300 1100 mg/Kg 900 a-pp 700 a-ppl a-pl 500 p-p 300 100 -100 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Fosfati 50000 45000 40000 mg/Kg 35000 30000 a-pp 25000 a-ppl a-pl 20000 p-p 15000 10000 5000 0 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Solfati 55000 45000 35000 mg/Kg a-pp a-ppl 25000 a-pl p-p 15000 5000 -5000 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Sodio 4000 3500 3000 2500 mg/Kg a-pp a-ppl 2000 a-pl 1500 p-p 1000 500 0 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Ammonio 1500 1300 mg/Kg 1100 a-pp 900 a-ppl a-pl 700 p-p 500 300 100 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Potassio 29000 24000 19000 mg/Kg a-pp a-ppl a-pl 14000 p-p 9000 4000 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Magnesio 3800 3300 mg/Kg 2800 a-pp 2300 a-ppl a-pl 1800 p-p 1300 800 300 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Calcio 11700 9700 7700 mg/Kg a-pp a-ppl a-pl 5700 p-p 3700 1700 entrata fine 2^ volata fine 3^ volata Dalle analisi eseguite sui campioni di substrato, è emerso che non ci sono delle significative variazioni dei principali parametri considerati tra i diversi substrati presi in considerazione, fatta eccezione per il contenuto di alcuni metalli pesanti, in cui i vari tipi di composto presentano tendenze differenti. Nello specifico si è potuto apprezzare un incremento della percentuale di sostanza secca del composto in uscita, rispetto a quello in entrata nei composti a-pp e a-ppl. Il composto a-pl presenta un lieve decremento tra “fine 2^ volata” e “fine 3^ volata”, anche se non significativo. La percentuale di sostanza organica ha subito un decremento in tutti i composti utilizzati, anche se meno accentuato per quanto riguarda il composto a-ppl, il quale si mantiene comunque su livelli più elevati. Per quanto riguarda il pH si può notare una leggera acidificazione nei composti in uscita. Valori di conducibilità elettrica più bassi si riscontrano nel composto “a-ppl”. Tendenzialmente tale parametro aumenta tra il composto in entrata e quello in uscita. La percentuale di azoto totale si attesta su valori medi del 2%, come da previsioni; nei composti App e a-pl si può notare un lieve decremento, tranne per quanto riguarda il composto “a-ppl” che si mantiene piuttosto costante, con trascurabile aumento. I metalli pesanti considerati sono stati Cadmio, Cromo, Rame, Nichel, Piombo, Zinco, Potassio e Fosforo. I valori ottenuti nel composto “fine 3^ volata” sono stati confrontati con i tenori massimi consentiti per gli ammendanti come da D. Lgs. n. 75 del 29 aprile 2010, risultando ampiamente inferiori ai limiti di legge. Nello specifico il Cadmio tende a diminuire in tutti i composti considerati; anche il Cromo diminuisce, fatta eccezione per il composto a-pp per il quale si segnala un lieve aumento. Rame, Nichel e Zinco tendono a rimanere piuttosto costanti, seppur con un lieve aumento, ma comunque trascurabile. Per i livelli di Piombo si nota un aumento nei composti a-pp e a-pl, mentre il composto a-ppl segnala una diminuzione, seppur trascurabile. I livelli di Fosforo tendono ad aumentare per i composti a-pp e a-ppl , mentre il composto a-pl rimane costante. Il Potassio diminuisce per tutti i composti. Gli anioni e cationi presi in considerazione sono Cloruri, Nitrati, Fosfati, Solfati, Sodio, Ammonio, Potassio, Magnesio e Calcio. Per quanto riguarda Cloruri, Sodio e Potassio possiamo notare valori costanti tra il composto in entrata e il composto esausto. Fosfati, Solfati, Nitrati, Magnesio e Calcio presentano un aumento dei valori, seppur non significativo, nel composto in uscita. Per quanto riguarda l’Ammonio, per tutti i composti considerati il valore in uscita è costante, anche se il valore del composto in entrata parte da valori diversi, evidenziando una diminuzione dei valori per il composto a-pl, un aumento dei valori per il composto a-ppl mentre si attestano valori costanti per il composto a-pp. Attività proposte Sulla base dei risultati ottenuti verranno identificati alcuni substrati da utilizzare in prove di pieno campo come sostitutivi e/o coadiuvanti dei fertilizzanti chimici, inizialmente ponendo a coltivazione specie quali lattuga e radicchi, ma anche cipolla o porro, andando a coprire il periodo compreso da febbraio/marzo a ottobre. I diversi substrati esausti verranno confrontati tra loro, oltre che essere messi a confronto con un testimone non concimato (verifica della fertilità residua del suolo) e con una tesi che riceverà una concimazione minerale in una prova di pieno campo. I trattamenti che verranno applicati faranno riferimento a diverse combinazioni di concimazione minerale e/o mista e/o organica. Il parametro di riferimento che verrà considerato sarà l’apporto di N che normalmente viene impiegato per ogni coltura, mantenendo uguali gli apporti di P e K.