l tedeschi salvano la Pasqua della crisi

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l tedeschi salvano la Pasqua della crisi
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EVENTI-
RASSEGNA
STAMPA
1973
Edizione del1
C(lMl!NE DI
ANNO XXXIII
Q APR.
COMO
[ IL IJILANCIO
.
l tedeschi salvano la Pasqua della crisi
Città affollata ànc~e da americani e ingles[ Ventimila sul battello iiz un solo giorno. Code m;unque
.
Alberghi pieni all'BO p& cento. Code in
Napoleona e sullungoJago. Alla funicolare.
Ai battelli. Alla mostra di Brueghel. Ai parcheggi.
. .
Nonostante il tempo (che non era certo dei
migliori), il freddo (che era da maglioni di
lana) e i timori della crisi la città si è riempita di stranieri che la amano, nonostante i lavori in corso perenni. · .
nlago piace lo Stesso, nonostante l'aria sempre rattoppata e quelle palizzate davanti. Lo
dice la direttrice del Terminus Cristina Zwx::i:
«In questi giorni siamo stati quasi sempre pi~
ni. Siamo all'BO per cento di oa:upazione delle camere, è andata bene. Marzo è andato addirittura meglio all'anno scorso. Tantissimi te- . deschi, ma anche francesi, americani». Han.:
no sostituito gli italia. ni che continuano a
· latitare. Ma non han' no tradito la c(ttà
Fabrizio Bemasooni,
SULW~
dell'hotel Engadina
~
Guarda sul sito Ja
conferma: «Siamo al
completo, sta andan~Pasqua
do benissimo». ·
e turisti flanno
~o piace~ stratrascorso In città
men che continuano
. "' . ~ · . ·• ·· · ... · ; ad arrivarf;l perchè, · .
.. , . ..
«anche se il lago chiu- ·
so è un gran peccato, le alternative si trova- ·
nq» ,;~ome hanno. lij)i~at,o .aJla,Zuq;i. Circa
· 20tnilabiglietti staroltÌ.su battBqi.e aliscafi nel
solo giorno diPmua. con raddoppio ieri, ma
alJ.che ll)Dghe còde per salire stùla.funicolare
o ennwe a Villa Olmo.
.. •.
:·
Conio esercita il sùo fascino ànrhe qllan?.o è
disturbata cJa.un verito gelidt1: Americani, inglesi, messicani, ma soprattutto svizzeri e t~ . ·
deschi a frotte che hanno.salvato la stagione. · ·
C'era folla ovunqùe, dalla passeggiata di Vùla Olmo riaperta pro tempore fino alla mostra
di BrueghefpasSa.ndo per musei civici con ingresso grntis e la Fiera di Pasqua . I turisti hanno premiato la città come confenna.la Navigazione.
•
«Ottinio risultato se paragonato allo stesso~
riodO del2009 e 2(l10 perché si registra un più
7o/o - spiega Bruno Giorgi responsabile amministrativo-. Pasqua cadeva come quest'anno agli inizi di aprile e le temperature erano
simili mentre rispetto all'anno scorso c'è una
flessione del15o/o ma in quel caso la Pasqua
era il24 aprile, le temperature molto elevate
e poi il2011 è stato un anno ea:mionale». Con
un bilancio memorabile: 3milioni di biglietti
staccati in un anno e 400mila passeggeri in
più del2010. Per quanto riguarda la funicola:e, Atm commenta: «Siamo sommersi di riclrieste di tedeschi e americani. Prevediamo
un ottimo aftlusso di turisti da tutto il mondo». E l'economia comasca ringrazia.
AnnaSavini
Marina Aiani
:::JdeHe
(Servizio riservato agli uffici del Comune di Como)
20,.2
EVENTI
- RASSEGNA
STAMPA
La Prevlnci
CU\lll"'\Jf DI
COMO
SUL BATTELLO
FUNICOlARE
Nella sola di 8iornata di'domenica,. contando anch~ gli
aliscafi, sono stati staccati·
20mila biglietti. Ieri il bis
Atm è sommersa di richieste
da ogni parte del mondo. Perciò prevede un'ottima stagione. Ieri la prova generale
.
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~
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l9.Y 4
Edizione del
'
INCOLONNA·
_Tremila visitatori in tre gioini. Brueghel a VIlla Olmo prende il volo e arriva a 10mila bi- .
glietti staccati in due settimane. Tre giorni, domenica, Pasqua e pasquetta, sempre con le ço-de alle biglie:tterie. «Arrivano tedeschi e svizzeri a frotte- dice l'assessore Sergio Gaddi -.
Tantissimi francesi e i,nglesi. E poi abbiamo avuto brasiliani, meSsicani, turisti da Israele,
dall'Australia, dalla Scandinavia». Secondo Gaddi sono numeri di capitale europea. «Sono
. la testimonianza ·più evidente di quanto si,a un incalcolabile beneficio per una città come
.. la nostra una mostra come questa - dice •· E evidente, però, ~e per avere questi numeri bisogna sempre mantenere la qualità elevatissima». Gaddi ha accompagnato anche un gruppo di collezionisti ~erièani a visitare il lago dall'alto su due idrovolanti. ·
·
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(Servizio riservato agli uffici del Comune di Como)
J O APR.
Già dalla mattina si sono formate code in entrata a Como, ,
su via Paoli, in Napoleona
e sullungolago · _
Brueghel, tre~ il~ bigli~tti in tre giorni
ANNO XXXIII
2012
RASSEGNA
STAMPA
CPMllNE:DI
COMO
EVENTI
1975
Edizione del
CIIRRI~Z-l.E BI COMO
ANNO :XXXIII
·1 O APR. ?012
~Pasqua e dintorni Impossibile ieri trovare un posto negli autosili di via Auguadri, dell'ex zoo e di vi!Ùe Lecco
Lunghe code per battelli efunicolare
wciità èstata presa d'assalto twtwstante il temjJo incerto. In tilt le principali vie d'accesso
(a.bam.) Nonostante il freddo, nonostante le nuvole, nonostante la
pioggia di domenica, il maltempo
non è riuscito a rovinare gli affari
del turismo lariano. Ieri la città è
stata presa d'assalto, fin dalle prime
ore del mattino, quando le vie d'accesso alla città- in particolare la
Napoleona - si sono trasformate in
uri unico serpeÌltone di automobili
che, lentamente, cercavano un posteggio in centro . .
e via Grandi erano impraticabili, fino a metà pomeriggio. Anche illungolago si era trasformato in un'unica fila di veicoli, così come via Borgovico. Una delle prime arterie viabilistiche a "collassare" sotto il peso
del traffico è stata la strada statale
Regina. Centinaia di automobilisti
hanno trascorso il pomeriggio di
Pasqua in cç>da:·a causa delle macchine e delle moto di ritorno da Cernobbio e Menaggio, dalle 16 in poi di
domenica la Regina -in direzione
Sud- si è trasformata in un'unica
colonna,daMoltrasiofinquasiaComo. Grande successo.. infine, per
l'apertrira straordinaria del parco
di Villa Erba, i cui cancelli sono rimasti spalancati sia a Pasqua che a
Pasquetta: in due giorni il parco è
stato visitato da quasi 2mila persone. A vigilare sui turisti, a tutela del
parco, la polizia municipale, le
guardie ecologiche provinciali e i
volontari della Protezione civile.
FREDDO EPIOGGIA
n meteo ha fatto di tutto per tentare di scoraggiare i turisti. Gli acquazzoni di sabato, che nel Canturi.no si sono trasformati in violente
grandinate, il freddo di Pasqua, con
il termometro fermo tra i 12 e i 14
·gradi nelle ore più calde, e la giornata incerta di ieri, con nuvoloni neri e temperature mattutine attorno
agli 8 gradi. Nulla a che vedere con
l'anticipo d'estate di dieci giorni fa,
quando la colonnina di mercurio superava abbondantemente i 20 gradi.
. Secondo le previsioni, oggi continuerà.il freddo (le temperature dovrebbero oscillare tra i 7 e gli 11 gradi), acuito da piogge e temporali
(che diventeranno neve oltre i 1.300
metri). Tempo a fasi alterne, invece,
per buona parte della settimana, almeno fino a venerdì.
.
TRAFFICO ARILENTO
Missione non facile: prinia delle 3
del pomeriggio gli autosili della città erano completi. Impossibile trovare un posto nelle strutture di via
Auguadri (Tribunale), Centro-Lago
(ex zoo) e viale ·Lecco (Valduce).
Questi tre. posteggi hanno una capienza complessiva di oltre 1.600 auto e alle 14 erano già completi. Nella
zona di Como San Giovanni erano rimasti solamente 15 postL E persino
i nuovi posteggi blu di via Regina
Teodolinda, nel tratto tra Sant'Abbondio e il Cimitero Monumentale,
erano tutti occupati.
Circa 3mila appassionati d'arte
hanno poi visitato la mostra sulla
dinastia Brueghel a Villa Olmo; impossibile, invece, quantificare il numero di passeggeri di Navigazione
Laghi· e funicolare Co;mo-Brunate,
poiché quest'anno i dati non erano
disponibili. L'anno scorso sui battelli del Lario erano salite, tra sabato e lunedì dell'Angelo,.42mila persone. Anche quest'anno, comunque,
turisti e comaschi non panno disdegnato la gita di Pasquetta sul lago:
gli imbarchi della Navigazione Laghi hanno caricato e scaricato centinaia di passeggeri, a ritmo continuo,pertuttalagiornatadiieri.Numeri da record anche per la funicolare Como-Brunate: la èoda di passeggeri, ieri, riempiva quasi tutta
piazza Alcide De Gasperi.
· In tempi di crisi, forse, molte pèrsone hanno preferito una gita fuoriporta a una vacanza più impegnativa; e così le strade di Como, per tutto
il giorno, sono state invase dalle automobili dei turist~. Via Napoleona Auto in fila, in att~ di trovare LH1 posto nell'autosilo di via Auguadri, a due passi da Porta TOlTe e dal centro
(Servizio riservato agli uffici del Comune di Como)
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Ed1z1one
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ANNO XXXIII
10 APR. 201 2
CtJitRl';IRE JU COMf!J
,Villa Olmo Numerosi gli stranieri, provenienti anche dalla Scandinavia, dal Brasile e da Israele·--.
.
In 3mila per i Brueghel
Tra sabatoeieri molti visitatori hanno ammirato le operedei maestri fiamminghi
La dinastia Brueg-hel spinge verso un'attrazio- del mondo, persino il più pea dell'arte- commenta
raggiunge la Belle Epo- . ne "al coperto". Discorso nascosto. A Villa Olmo so- un soddisfatto Sergio
que. Grazie a un flusso co- diverso, invece, per gli ap- no giunti visitatori dai . Gaddi, assessore comunastante e continuo di visi- passionati d'arte, che pure Paesi scandinavi, da Bra- le alla Cultura e curatore
tatori, che hanno riempi- con trenta grandi andreb- sile, Israele, Danimarca, della mostra- questi nuto il parco di Villa Olmo bero alla mostra disertan- Belgio, oltre a una valan- meri sono la misura più
ga di tedeschi, francesi, evidente della qualità
fin dal mattino di sabato, do spiagge e piscine.
la mostra organizzata dal
Una "fame di cultura" svil"Zeri e inglesi. «Sonori- dell'iniziativa».
Comune di Como sulla di- che arriva da ogni angolo sultati da capitale euroLa nona "grande monastia fiamminga di artisti ha totalizzato 3mila ingressi in tre giorni: sabato,
domenica di Pasqua e lunedì dell'Angelo. La stessa cifra raggiunta dalla
precedente grande mostra, organizzata l'anno
scorso- sempre a Villa Olmo- e dedicata al fascino
della Belle Époque.
Larasségnasu Brueghel
sembra quindi partita a
gonfie vele, anche se - come la storia delle grandi
mostre comasche insegna
-i conti vanno sempre {atti alla fine. Aperto ai pubblico 1124 marzo, l'evento
di Villa Olmo in due settimane ha già raggiunto
quota lOrnila visitatori. n
miglior giorno è stato Pàsquetta, ieri, quando a
metà pomeriggio si parlava. di una stima entro fine
giornata di 1.500 biglietti.
Altri 1.500 sono stati staccati tra sabato e Pas(tua.
L' affiuenza, probabilmente, è stata aiutata anche dal meteo: una giornata fredda e nuvolosa non
invoglia i turisti a raggiungere le spiagge, ma li Visitatori in coda, ieri, davanti all'ingresso di Villa Olmo, dove fino al 291uglio è in corso la mostra. "la dinastia Brueghel"
(Servizio riservato agli uffici del Comune di Como)
stra" del Comune di Come
è dedicata alla dinastil
fiamminga
Brueghel,
una delle più importanti l
cavallo tra il sedicesimo •
il diciassettesimo secolo:
Inaugurata il 24 marzo
la rassegna chiuderà i bat
tenti il 29 luglio, quandc
Como avrà un nuovo sin
daco e una nuòva giunta
Conta 70 dipinti a olio, pii
altri 30 .tra disegni e inci
sioni. Tra le opere, anche
un capolavoro di Hiero
nymus Bosch, ." I sette pec
cati capi tali", mai esposte
in :Precedenza al pubblicc
in Italia. È parte di unl
collezione privata ameri
cana. Dopo i quattro mes
in riva al Lario, la rasse
gnafaràtappainisr~ele(l
Tel Aviv), in Repubblim
Ceca (Praga), in Americl
(Miami, Florida) e in Rus·
sia, a San Pietroburgo.
Molti turisti hanno ap
profittato del weekend pa·
squale per trascorrere duE
giorni di full immersior
artistica. Oltre a visitarE
(a pagamento) la mostri
allestita a Villa Olmo, in·
fatti, nel giorno di Pasqu~
comaschi e non potevanc
entrare gratuitamente ii
tutti i Musei civici del Co·
mune: dal Museo archeo·
logico "Paolo Giovio" a:
Museo storico "GiusepPE
Garibaldi", dalla Pinaco·
teca civica al Tempio Vol·
tiano. · . .
·
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STAMPA
7
ANNO ~III
1
- . . 9 7 ~ O APR. 201 Z
EdiZlone del
c'aMo
Brueghel, pièce ispirata alla mostra
Venerdì prossimo, 13 aprile, alle
ore 21 a Villa Olmo venà presentato in anteprima nazionale lo
spettacolo teatrale "Sette storie,
sette peccati. l vizi capitali da
Plauto a Pinocchio".
La pièce, prodotta da ''Teatro in
Mostra", in collaborazione con
l'assessorato alla Cultura del Comune di Como, da un progetto
teatrale di Laura Negretti, è stata
creata per approfondire i temi della mostra "La dinastia Brueghel"
(nella foto), a Villa Olmo, fino al 29
luglio. Ingresso libero, su prenotazione (tel. 031.571979).
· La pièce, interpretata da Marro
Ballerini e Laura Negretti, è una
produzione di "Teatro in Mostra".
La regia e la drammaturgia è di
Paolo Giorgio, le scene di ArmandoVairo.
La vic"~nda. In una città compresa in una geografia immaginaria, al di fuori del tempo, un'epidemia di peste ha invaso le strade, costringendo la popolazione a
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rinchiudersi nelle proprie case.
Una donna ospita nella sua villa
un amico del padre. Come nel Decamerone di Boccaccio, i due daranno un senso alle proprie giornate scambiandosi racconti ispirati ai sette peccati capitali che,
secondo la superstizione, sono la
causa della peste. Per ciascun
peccato viene evocato un perso-
naggio, spaziando nella storia
della letteratura come in una mac.
china del tempo.
Ispirato al percorso espositivo
della "Dinastia Brueghel", lo spettacolo amplifica e completa le
suggestioni della mostra l sette
peccati capitali sono infatti uno
dei temi fè>ndamentali della pittura
fiamminga.
aeoue
RASSEGNA
STAMPA
EVENTI
~-
l
97~
Edizione del '
coMo
ANNO XXXIII
O APR. 2012
L'ORDINE
CARTOLINA POLITICA DI PASQUETTA
c.,sl macinando qualche
vasca nel dì di festa si ha la conien.ta sulla vocazione d'una città
turistico-culturale
.
. ..
di Giovanni Sallusti
Politica è anche camminare. Mettere un .
piede davanti all'altro sul selciato della polis, percorrerla nei suo anfratti, ma soprattutto nelle sue piazze, nei suoi spazi
aperti, e guardare. Guardare con i'intenzione di vedere, di trovare una qualche forma di nesso urbano nell'umanità sfilacciata che fluisce. Ragionar del futuro politico comasco, e anche macinar qualche
vasca, tra il lago ed il centro storico, nel dì
di festa. E una cartolina di Pasquetta può
dischiudere, anche, un manifesto politico, invocare atti umani che corrispondano alle potenzialità della città. Non volete chiamarle turistico-culturali, perfetto,
qui non vogliamo iniporre categorie, ma
stendere un racconto dettato dall'esperienza. Quella d'una Pasquetta non sequestrata dall'orda turistica, la temperie
climatica e quella economica remavano
contro, e poi comunque "Como non è Rimini'; fortunato e azzeccatissimo slogan
di timbro bruniano. Ma di una Pasquetta
brulicante, sl, d'una Pasquetta d'umanità · ·
varia e incuriosita da qualcuna delle mille facce nascoste (o mortificate tramite
cantieri acefali) della nostra città, d'una
Pasquetta all'inse~a ...
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segue
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EVENTI
CO\.JllNF DI
19 7 9 ANNO XXXIII
Edizione del 1 Q APR. 2O
12
COMO
~'ORDlNB
più grossa colpa politica di chi ha amministrato, molto più dei singoli cantieri o
... di un'antropologia difftÌ~a per le vie del delle singole aree dismesse, è uno sbrego
centro, che le vivifica senza snaturale, poi~ . sull'anima comasca, un atto mancato d'eta movimento e commercio senza porta- · . -lementare empatia con la città.
re sbraco e approssimazione, ancora sì.
La conferma, ancora una volta, ti pullula
È una perfetta cartolina politica, l'istanta- ·. intorno, non può risultare dai tuoi con-·
ne a comasca di ieri, è tin suggerimento torcimenti intellettuali, o peggio, opiniosull~ nostra vocazione e sll;l nostro futuro ·· nistici, sta nella famiglia tedesca.che non
di fronte a cui perseverare nel non ascol- si stanca di sostare in piazza Cavour, di
to sarebbe flagranza di reato intellettuale. fronte allo spicchio di bellezza non deturLa illa per prendere la funicolare, che mo- pato, sta nel suono francofono che emanopolizza piazza De Gasperi e si stende su . na da qualche tavolino e sì, certo, anche e
viale Geno, che parla dell'attrattività esersoprattutto nell'entusiasmo telefonico del
citata da quella perla, Brunate, la quale in una Grande Como contemporanea e
razionale (una delle tante
battaglie sulla nostra id e ntità guerreggiate da questo
giornale) altro non è che
l'appendice d'eccellenza e
di bellezza della città. Lo
scorrere turistico sul Lungolago, che è _esattamente
come dovrebbe essere sempre, non fiumana incontrollata, ma presenza umana che restituisce la pienezza ai luoghi, la meravi.glia del bambino di fronte
. · a uno specchio d'acqua che
palesemente è altro, non è
il mare, la coppia che af' fronta l'aperitivo e che
spontaneamente, la sera, parteciperebbe brianzolo che si è concesso il personale
a una "movida intelligente'; quella che noi . Gran Tour cittadino. Non è effimera estetritiamo nell'alternativa becera tra sban- roillia, il disegno d'una città turistico-cul. do esistenziale e deserto cittadino, non a c- turale (scusate, ciascuno maneggia le ca' corgendoci che sono due facce dello stes- tegorie che lo soddisfano, e quah:osa di
so, ormai inaccettabile, vuoto propositivo .. migliore noi continuiamo a non scorgere dunque meramente politico. Un grup- lo negli scampoli di dibattito nostrano),
po che s'arresta per individuare il Duomo anzi. è la riscossa dello specifico comasco,
e un altro che va alla ricerca di Villa Olmo,
di quell'incontro insperato tra laboriosità
e della nona grande mostra, e proprio di e bellezza che, per usare un mantra gad' questo abbiamo bisogno, di turismo con- diano, ci poneva stabilmente ai primi posapevole, non rivierasco, di turismo che sti, nella graduatoria nazionale della "quai sia anche dell'ammirazione e della cultu- lità della vita': E peccando di laboriosità,
.. ra, non del mojito per il mojito. Non sia- ultimamente, dedicandoci solo all'in. mo Rimini, potremmo essere Siena, o grassamento di consor_terie piccine che
qualcosa di molto vicino, specie per col- perdono di qualsiasi senso oltre Camerlocazione, specie nella geografia lombar- lata, o alla caccia miope a presunti nemida, che assomma ricchezza e industria, ci interni, un'ossessione tutta comasca,
ma non un capoluogo ricettacolo di bel- abbiamo finito per svilire la bellezza. Quellezza, non una potenziale perla come quel- la dei luoghi non è un dono eterno, metala comasca. Che ristagni potenziale, è la fisico, è soprattutto il risultato di un affac-
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cendarsi politico, di un lavoro costruttivo
sull'anima e il corpo della polis, che lasciati a se stessi incancreniscono. Qui, capita anche che si pensi ditriturare uno dei
pochi frammenti oggi fecondi di bellezza,
l'operazione di politica cucita attorno a
Villa Olmo rianimata come polo culturale, nel circo mediatico-giudiziario, vedi
imbarazzante esposto contro le grandi mostre di tal Pasquale Buono, uno che pare
provar piacer~, nell'imbruttire Como.
Forse cam,minano poco, i politici nostrani, o se camminano non guardano, o se
guardano non vedono. La città turisticoculturale c~ già, va solo registrata e tradotta in azione
politica, è un racconto autoevidente e quasi letterale, si getta dalla montagna
fin dentro il lago e poi esonda nel centro della città, è
un semplice riconoscimento, quello · che si richiede, una professione di
"reaUsmo" filosofico, di
aderenza al reale. La stessa
dei molti, com;1schi e non,
che hanno scolpito questa
cartolina di Pasquetta, che
hanno provato il refrigerio
del battello, l'autosospensione sublime nella Natura, o quello del museo, lo
scavo e la condivisione della Cultura, oppure il puro
ed inedito godimento delle vie cittadine,
la Vita in un capoluogo nell'anno 2012, in
ogni caso che hanno dato a Como la frequentazione umana che si merita.
La politica non è solo materia per il ragionamento, è anzitutto materia per i sensi.
E la percezione sensoriale di chi si è concesso il tour di Pasquetta è che l'eccezione comasca dovrebbe essere l'altra, lo
svuotamento della città e la corsa, peraltro anti-economica, a serrarla, non la sua
animazione civile. La Pasquetta comasca,
allora, può funzionare da "fantasmagoria';
nel senso caro al illosofo Walter Benjarnin,
non la mera fantasticheria, ma al contrario la suggestione anticipatrice della realtà. La Pasquetta comasca potrebbe essere ogni giorno, nella ter!a della laboriosi•
tà e della bellezza l'alta qualità della vita
dovrebbe essere un diritto, può essere l'architrave di una nuova politica.