Allegato A - Relazione - Delibere
Transcript
Allegato A - Relazione - Delibere
ALLEGATO A DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE “Telefonia mobile cellulare: individuazione nuove aree pubbliche per implementazione e/o completamento reti; declassificazione aree pubbliche individuate; approvazione nuovi schemi contratto di locazione e convenzione per concessione; determinazione canoni. Approvazione preliminare.” RELAZIONE A. Normativa di riferimento L’installazione di sorgenti fisse di teleradiocomunicazioni operanti nell’intervallo fra 100 kHz e 300 GHz, fra le quali sono comprese anche le Stazioni Radio Base (SRB) per telefonia mobile cellulare, è regolamentata da una serie di leggi e direttive nazionali e regionali che si sono evolute nel tempo. La prima normativa nazionale al riguardo, di contenuto prevalentemente “tecnico”, è il DM 10/09/1998 n. 381 “Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana”, seguito dalla Legge 22 febbraio 2001 n. 36 “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici” e relativo decreto attuativo, DPCM 08 luglio 2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz”. Riferendoci in particolare ai campi elettrici generati alle frequenze tipiche della telefonia mobile le norme citate fissano i valori limite di esposizione della popolazione ai livelli sotto indicati: • intensità di campo elettrico da non superare in nessuna situazione: 20 V/m (limite d’esposizione); • intensità di campo elettrico da non superare all'interno di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere e loro pertinenze esterne che siano fruibili come ambienti abitativi, quali balconi, terrazzi e cortili esclusi i lastrici solari: 6 V/m (valore di attenzione). Quest’ultimo valore, calcolato o misurato all’aperto in aree intensamente frequentate (superfici edificate ovvero attrezzate permanentemente per il soddisfacimento di bisogni sociali, sanitari e ricreativi), rappresenta anche un “obiettivo di qualità” da non superare ai fini della progressiva minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. La normativa tecnica suddetta si integra con le norme di natura amministrativa che definiscono la natura giuridica degli impianti e ne regolano le procedure di installazione. Per prima è da citare la Legge Regionale 31 ottobre 2000 n. 30 “Norme per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente dall’inquinamento elettromagnetico” – Capo III “Impianti per telefonia mobile”, modificata con successivi atti fino alla formulazione attuale, definita dalla DGR 1138 del 21.07.2008, con la quale sono state stabilite procedure autorizzative e divieti di localizzazione degli impianti (limitati alle aree destinate ad attrezzature sanitarie, assistenziali e scolastiche, zone di parco classificate A e riserve naturali definite dalla LR 6/2005). Successivamente è stato approvato il D.lgs 01.08.2003 n. 259 “Codice delle comunicazioni elettroniche”, che sinteticamente: • assimila le infrastrutture di reti di comunicazione alle opere di urbanizzazione primaria (art. 86) e le definisce di “pubblica utilità” (art. 90), da cui discende che gli impianti possono essere installati in qualsiasi zona del territorio, in qualunque modo classificata dal PRG (salvo i divieti previsti dalla LR 30/2000); • detta norme per il rilascio delle autorizzazioni, semplificando e agevolando le procedure previste dalla normativa edilizia e Sportello Unico per le Imprese allora vigente (art. 87); • stabilisce che per gli impianti collocati in aree pubbliche in regime di concessione, è dovuto esclusivamente il canone di occupazione di suolo pubblico (art. 88 c. 10 e art. 93) nella misura massima di euro 516,46, sulla base della circolare Ministero Economia e Finanze 1/DF del 20.01.2009. Le prime installazioni di SRB a Carpi risalgono all’anno 1995, ma l’inizio dello sviluppo di rete che ha portato alla consistenza attuale si colloca fra l’anno 1999 e il 2000 con la presentazione di 14 nuove richieste di installazione da parte dei gestori allora presenti sul mercato (TIM, OMNITEL, WIND e BLUTEL). In carenza di normative di riferimento per la pianificazione/programmazione delle installazioni (la L.R. 30 è del 31 ottobre 2000), il Comune di Carpi, tramite delibera di Consiglio n. 93 del 20.03.2000 si è dotato di una regolamentazione in materia, aderendo ad un protocollo d’intesa tra Provincia, gestori e Comuni della Provincia di Modena, elaborato congiuntamente fra le amministrazioni interessate dalle installazioni e i gestori stessi. Con la delibera sono stati anche approvati i criteri per l’elaborazione dei piani annuali delle installazioni e lo schema di convenzione per la concessione di aree pubbliche, perseguendo, come obiettivo primario, la politica del co-siting (condivisione dei supporti) e della installazione degli impianti su aree pubbliche, al fine di ottenere un’ordinata collocazione delle antenne, di evitare il proliferare indiscriminato dei pali o tralicci di sostegno sul territorio, di minimizzare, nell’ambito dei limiti prescritti dal DM 381/98, l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici e, infine, di introitare risorse economiche da destinare alla collettività. ALLEGATO A B. Stato della rete locale Le SRB per telefonia mobile cellulare presenti sul territorio comunale al 30.09.2011 sono indicate nella tavola in allegato 1, ed elencate nella tabelle che seguono, riportanti l’evoluzione delle installazioni e l’attuale configurazione della rete. Come risulta evidente dalle tabelle e come anticipato al paragrafo precedente, fino al 2000 lo sviluppo della rete era assai limitato, con presenza di soli due operatori e di 5 supporti collocati sul territorio, ciascuno ospitante un singolo operatore (Stand-alone). Lo sviluppo maggiore si è avuto fra il 2000 e il 2003, con l’installazione di 17 impianti su 35 (48,6%) e 11 supporti su 19 (57,9%), mentre fra il 2004 e il 2007 si è avuta una certa stasi (5 impianti su 35 e 1 supporto su 19); nel 2008/2009 c’è stata una certa ripresa, con 5 impianti installati su 35 (14,2%), ma nessun nuovo supporto installato. Dal 2000 ad oggi, nonostante l’ingresso di due nuovi operatori (WIND e H3G) e della forte accelerazione dei gestori per completare i rispettivi disegni di rete, l’Amministrazione comunale, grazie alla regolamentazione di cui si è dotata con la citata DCC 93/2000, è riuscita a contenere la moltiplicazione sul territorio dei supporti, invertendo la tendenza fino ad allora predominante (1 gestore = 1 supporto = 1 impianto). Allo stato attuale, a fronte di 35 impianti installati, sul territorio comunale sono dislocati solo 19 supporti; di questi il 47,3% è collocato su area pubblica (9 su 19), mentre il 52,6% (10 su 19) ospita gli impianti di più gestori in cositing; considerando i supporti installati su area pubblica tale percentuale arriva quasi all’80% (7 su 9). Le percentuali sono ancora più notevoli se ci si riferisce agli impianti: ca. il 54,3% (19 su 35) sono collocati su area pubblica e ben il 74,3% sono in co-siting (26 su 35), percentuale che cresce all’85% (16 su 19) se ci si riferisce a quelli installati su area pubblica. Evoluzione annua delle installazioni 1995 1997 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2009* 2010 2011 Tot N. supporti 3 1 2 6 1 2 2 1 0 0 0 0 0 1 19 Supporti su area pubblica 0 0 0 5 0 2 1 1 0 0 0 0 0 0 9 N. impianti 3 1 2 7 2 5 3 2 1 1 1 5 1 1 35 Impianti su area pubblica 0 0 0 5 1 5 2 1 1 0 1 3 0 0 19 * NB: delle cinque installazioni effettuate nel 2009, tre si riferiscono a progetti approvati nel 2008. Stato attuale N. sito (supporto) Ubicazione Proprietà area Tipo impianto 1 Via Santi Privata Stand-Alone 2 Via Pozzuoli Privata Co-siting 3 Via Nuova Ponente Privata 4 Via Corbolani 5 6 Gestore/i presenti e anno di installazione N. impianti presenti TIM (1995) 1 TIM (1995) VODAFONE * (2000) 2 Stand-Alone VODAFONE (1995) 1 Privata Stand-Alone VODAFONE (1997) 1 Via Galvani Privata Stand-Alone VODAFONE (1999) 1 Via dell’Artigianato Privata Stand-Alone WIND (1999) 1 VODAFONE * (2000) WIND (2001) H3G (2002) TIM (2009) 4 TIM (2000) 1 7 Viale Peruzzi Pubblica Co-siting 8 P.le Piscine Pubblica Stand-Alone 9 Via del Cappellano Privata Co-siting TIM (2001) H3G (2004) VODAFONE (2009) 3 10 Via Oceano Atlantico Pubblica Stand-Alone VODAFONE (2000) 1 11 S.S. 468 Privata Co-siting VODAFONE (2000) TIM (2009) 2 ALLEGATO A N. sito (supporto) Ubicazione Proprietà area Tipo impianto 12 Via Liguria Pubblica Co-siting 13 Via Marx – Stadio Pubblica Stand-Alone 14 Via Lago Scaffaiolo Pubblica Co-siting 15 Via Marx – Stadio Pubblica Co-siting 16 Via delle Mondine Pubblica Co-siting 17 Via Villa Negro Ovest Privata Co-siting 18 Via Rossetti Parco Magazzeno Pubblica Co-siting 19 Via Chiesa Cortile Privata Stand-Alone Gestore/i presenti e anno di installazione N. impianti presenti VODAFONE (2000) H3G (2002) WIND (2003) TIM (2009) 4 VODAFONE * (2000) 1 WIND (2002) H3G (2002) H3G (2002) WIND (2005) H3G (2003) WIND (2007) H3G (2003) WIND (2006) VODAFONE (2010) VODAFONE (2004) TIM (2009) H3G (2011) 2 2 2 3 2 1 * ex BLUTEL S.p.A C. Evoluzione amministrativa, tecnica e di mercato Lo sviluppo della rete di telefonia mobile nel periodo 2000-2008, come accennato al paragrafo A, è stata regolata dai criteri di pianificazione imposti dalla LR 30/2000 che, dal punto di vista procedurale, prevedeva la presentazione, da parte dei gestori, di “Programmi annuali” delle installazioni. Tali programmi, da presentare entro il 30 settembre di ogni anno, dovevano indicare i siti puntuali ove i gestori avrebbero installato le stazioni radio base e potevano indicare le aree di ricerca per le future installazioni. I programmi dei singoli gestori venivano assemblati e approvati, ove ne ricorrevano le condizioni, con un atto della Giunta Comunale, a cui seguivano le concessioni delle eventuali aree pubbliche individuate e l’approvazione dei singoli progetti. Nel 2003, con l’approvazione del D.lgs 01.08.2003 n. 259 “Codice delle comunicazioni elettroniche”, furono introdotte notevoli semplificazioni per favorire la diffusione degli impianti sul territorio nazionale: le infrastrutture e le reti di comunicazione furono assimilate alle opere di urbanizzazione e alle opere di pubblica utilità, consentendone, di fatto, l’installazione in qualsiasi luogo (nessun vincolo urbanistico-territoriale); al contempo furono ridotti gli adempimenti burocratici e amministrativi per il rilascio delle autorizzazioni e fu posto un limite all’imposizione di canoni diversi dalla COSAP/TOSAP per l’occupazione di suolo pubblico. Nel 2008, con delibera n. 1138 del 21 luglio, anche la Regione Emilia-Romagna ha semplificato le disposizioni regionali vigenti, modificando la DGR 197/2001 “Direttiva per l’applicazione della LR 30/2000”; in particolare è stato eliminato l’obbligo di presentare, da parte dei gestori, il “Programma annuale delle installazioni”, in considerazione del fatto che le reti di telefonia mobile erano quasi del tutto completate e che, negli ultimi anni, le richieste avanzate dai gestori avevano riguardato singole installazioni per zone a limitata copertura e riconfigurazioni di impianti esistenti. Con la stessa delibera, inoltre, sono state introdotte ulteriori semplificazioni amministrative per gli impianti a bassa potenza e per le riconfigurazioni senza incremento di campo. La semplificazione delle procedure, oltre che da ragioni legate alle politiche di sviluppo delle telecomunicazioni perseguite a livello nazionale e regionale, è stata indotta anche dalla continua evoluzione tecnologica del settore che, nel volgere di pochi anni ha visto: • l’evoluzione delle tecnologie e degli standard di comunicazione con passaggio dai sistemi di prima generazione (1G), in tecnologia analogica (TACS e ETACS), a quelli di seconda (2G), terza (3G) e quarta generazione (4G - ancora in fase di sviluppo), in tecnologia digitale (GSM, GPRS, EDGE, UMTS e sue 1 evoluzioni) ; • il contestuale ampliamento, e posizionamento verso valori più elevati, delle frequenze di trasmissione (160÷900MHz per TACS e ETACS 900÷1800 MHz per GSM, 1900÷2600MHz l’UMTS 3G e sue evoluzioni); 1 TACS: Total Access Communications System (1G); ETACS Enhanced TACS (1G); GSM: Global System for Mobile communications (2G); GPRS: General Packet Radio Service (2.5G); EDGE: Enhanced Data rates for GSM Evolutions (2.5G); UMTS: Universal Mobile Telecommunications System (3G); HSDPA: High Speed Downlink Packet Acces (3.5G); HSUPA: High Speed Uplink Packet Acces (3.5G); LTE: Long Term Evolution (3.5G) ALLEGATO A • • • la riduzione degli ingombri delle antenne ricetrasmittenti (sistemi dual o trial band, in grado di trasmettere/ricevere, con un'unica antenna, su più bande di frequenza e secondo standard diversificati) e delle cabine contenenti gli apparati a terra (shelter compatti dislocati al suolo o, addirittura, armadi solidalmente fissati al palo di sostegno delle antenne senza occupazione di suolo); l’introduzione di tecnologie per lo sfruttamento dell’ampiezza di banda resa disponibile dall’ampliamento e posizionamento verso valori più elevati delle frequenze di trasmissione (tecnologie in “banda larga”), con conseguente sviluppo di una molteplicità di applicazioni e servizi accessibili attraverso la telefonia mobile. Se infatti lo standard GSM consentiva di utilizzare i cellulari solo per la comunicazione vocale e l'uso dei messaggi di testo (SMS - Short Message Service), gli sviluppi tecnologici successivi li hanno trasformati in veri e propri strumenti multimediali, consentendo l’invio/ricezione di messaggi contenenti foto, musica e video digitali (MMS – Multimedia Messaging Service), l’effettuazione di videotelefonate, la registrazione e visualizzazione di filmati, la sintonizzazione sui segnali di alcune emittenti radiotelevisive dedicate, il collegamento e la navigazione in Internet (nello speciale protocollo Wireless Application Protocol - WAP), con possibilità di scaricare/caricare dati dalla/sulla rete, spedire e-mail, ecc.; lo sviluppo di apparati di ricezione/trasmissione idonei a sfruttare frequenze diverse da quelle assegnate alla 2 telefonia mobile (es. Wi-Fi, DVB-H, DAB) che, utilizzando in parte i supporti delle reti cellulari esistenti, hanno consentito un ulteriore ampliamento e diffusione delle offerte di servizi/applicazioni accessibili tramite le reti wireless di telecomunicazioni in formato digitale. D. Ultimi sviluppi In tale contesto, dopo la relativa stasi evidenziatasi fra il 2004 e il 2007, i gestori hanno manifestato l’esigenza di migliorare, sia in termini quantitativi che qualitativi, le reti di trasmissione presenti sul territorio, per garantire agli utenti un accesso alla molteplicità di servizi resi disponibili dalle innovazioni tecnologiche nel rispetto degli standard di qualità e affidabilità richiesti dalle concessioni ministeriali. Inoltre, per sostenere le spese necessarie al potenziamento delle reti e, al contempo, affrontare le difficoltà indotte da una congiuntura economica internazionale sfavorevole e sopportare le riduzioni tariffarie determinate dai provvedimenti dell’AGCOM e da politiche sempre più aggressive nei confronti delle utenze, i gestori hanno evidenziato la necessità di contenere drasticamente i costi d’investimento e i costi fissi delle reti. Quest’ultima esigenza si è tradotta, in modo generalizzato: • nella stipula di accordi commerciali reciproci per la condivisione delle strutture aeree (pali) e/o a terra (shelter), pur mantenendo divisi gli apparati ricetrasmittenti in modo da garantire, come richiesto dalle concessioni governative, indipendenza alle reti (accordi di sharing); • nella richiesta formulata alle Amministrazioni comunali, prima in modo blando poi in termini sempre più pressanti, di rideterminare al ribasso i canoni applicati per la concessione delle aree pubbliche; analoga politica è stata perseguita per ridurre gli affitti delle aree private. Gli sviluppi evidenziati hanno determinato, anche sul nostro territorio comunale, una serie di conseguenze di seguito sintetizzate. A partire dal 2008 si è manifestata, da parte dei gestori, una ripresa convinta delle attività di ricerca di nuove aree e di rinconfigurazione degli impianti esistenti, sia al fine di colmare i “buchi di rete” nelle zone a limitata copertura, sia per potenziare/migliorare la qualità del segnale. In particolare, fra il 2008 e il 2010, sono state presentate 14 richieste per l’installazione di nuovi impianti (8 in siti esistenti e 6 in nuovi siti; 8 respinte e 6 approvate), 4 progetti di riconfigurazione di impianti esistenti (3 approvati, 1 respinto), 1 progetto per l’installazione di un impianto DAB (approvato) e ben 7 indicazioni di “aree di ricerca” ove installare ex-novo infrastrutture ed impianti per servire parti del territorio a copertura limitata, in gran parte collocate in centro urbano; di queste indicazioni ben quattro riguardavano aree su cui due o più gestori hanno manifestato analogo interesse (due indicazioni per l’area stazione/ferrovia e due indicazioni per l’area Manzoni); una indicazione riguardava l’area di via Cattani ove negli anni precedenti era già stato manifestato interesse anche da parte di Vodafone (si veda allegato 1). I nuovi accordi commerciali fra i gestori, unitamente alla riduzione degli ingombri degli apparati evidenziata precedentemente, hanno determinato, nel 2009, l’installazione sui supporti di proprietà di un gestore, degli apparati ricetrasmittenti di un altro operatore, ospitato in regime di sharing, senza la necessità di realizzare ulteriori opere a terra e di occupare suolo pubblico aggiuntivo (siti n. 12 e n. 18). Questa particolare configurazione, resa possibile dagli accordi commerciali fra i gestori e dall’evoluzione tecnica degli apparati, ha fornito al gestore proprietario del supporto il pretesto per chiedere, se non l’esenzione, l’applicazione di un canone ridotto per il gestore ospitato; la richiesta è stata respinta dall’Amministrazione, anche in forza di contratti di concessione stipulati a suo tempo (ancora vigenti) e grazie all’adozione di una delibera di 2 Wi-Fi: per alcuni Wireless Fidelity, per altri semplice marchio commerciale senza significato; DVB-H: Digital Video Broadcasting – Handheld; DAB: Digital Audio Broadcasting ALLEGATO A Giunta (DGC 216 del 27/12/2007) che imponeva il pagamento di un determinato canone “a impianto”, indipendentemente dall’occupazione di suolo pubblico. Nella seconda metà del 2009, tuttavia, con l’approssimarsi delle scadenze di alcuni contratti di concessione, sono iniziati gli incontri con i singoli gestori; tutti, con più o meno insistenza, hanno ribadito la volontà di ridurre i canoni dei singoli impianti, alcuni arrivando a minacciare, in caso contrario, l’apertura di un contenzioso legale per l’applicazione integrale di quanto previsto dal D.lgs 01.08.2003 n. 259 (divieto di imposizione, per l’occupazione del suolo pubblico, di canoni diversi dalla TOSAP/COSAP), con contestuale mancato rinnovo dei contratti in scadenza alle condizioni economiche previgenti e contestazione delle clausole contrattuali di quelli in essere. Nel caso in cui il contenzioso fosse stato avviato e si fosse concluso con esito sfavorevole per il Comune, le entrate derivanti dai canoni di concessione delle aree pubbliche per l’installazione delle SRB, sarebbero passate, anche in forza della Circolare 20 gennaio 2009 N. 1/DF del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento delle Finanze – Direzione Federalismo Fiscale Prot. 1777/09, punto 1 lettera c) ultimo capoverso, da circa 360.000 euro annui a meno di 10.000 euro, con una riduzione insostenibile per gli equilibri di bilancio. L’Amministrazione comunale, per evitare il rischio di una drastica riduzione delle entrate, con Delibera del Consiglio Comunale n. 12 del 21/12/2010 ha provveduto alla declassificazione delle aree assegnate in concessione ai gestori tra i beni patrimoniali disponibili (salvo le due ubicate all’interno dello stadio), rendendole, in tal modo, affittabili ad un canone concordato. Questo intervento ha limitato parzialmente le pretese dei gestori, ma non ha impedito che gli stessi confermassero la volontà di ottenere una drastica riduzione dei canoni in essere (-50% ca.), ribadendo il proposito, in caso contrario, di rescindere unilateralmente i contratti stipulati e di non procedere al rinnovo di quelli in scadenza, con smantellamento delle SRB ubicate in aree pubblica e loro spostamento su proprietà private (aree o edifici). In caso di accoglimento delle richieste dei gestori o di effettiva consequenzialità dei propositi manifestati dagli stessi, si sarebbe determinato: • l’apertura di un contenzioso dagli esiti estremamente incerti; • uno squilibrio di bilancio insostenibile per l’Amministrazione comunale, causa la drastica riduzione delle entrate derivanti dai canoni; • possibili disservizi per i cittadini nella fase di smantellamento e disattivazione delle SRB esistenti su area pubblica e di attivazione di quelle nuove realizzate su aree private; • un elevatissimo rischio di tornare alla situazione ante 2000, ossia ad un assetto estremamente disordinato e incontrollato della rete di telefonia; infatti, una volta soppressa la programmazione delle installazioni a seguito delle modifiche della DGR 197/2001 e non ponendosi, ai sensi del D.lgs 01.08.2003 n. 259, alcun vincolo alle ubicazioni, la dislocazione delle SRB dipende quasi esclusivamente dalla collocazione delle aree reperite dai privati seguendo logiche di puro mercato (miglior prezzo e disponibilità immediata), con scarso o nullo potere d’intervento da parte della Pubblica Amministrazione. In questo contesto, dopo aver incontrato infruttuosamente i singoli gestori, essendo evidente l’interesse di entrambe le parti a trovare un accordo per raggiungere i propri obiettivi, l’Amministrazione comunale ha deciso di attivare un tavolo di confronto plenario con le compagnie di telefonia che, tramite incontri successivi tenutisi a partire dal 3 agosto 2010, nell’ultima seduta del 5 maggio scorso ha prodotto i risultati di seguito descritti. 1. Per quanto riguarda le esigenze espresse dai gestori in merito al potenziamento quali-quantitativo delle reti esistenti, la proposta su cui si è trovato l’accordo prevede che l’Amministrazione comunale metta a disposizione tre nuove aree di sua proprietà, individuate in prossimità delle aree di ricerca indicate dai gestori, sulle quali questi ultimi potranno installare nuovi impianti. Inoltre, allo scopo di risolvere l’annosa necessità della copertura di rete della frazione di Fossoli, manifestata a partire dal 2004 da Wind (con presentazione di diversi progetti, respinti dall’Amministrazione principalmente perché previsti in aree diverse da quella esistente) e nel 2010 anche da parte di H3G e TIM, è stato proposto un ampliamento dell’area concessa a Vodafone in via Oceano Atlantico, per consentire la realizzazione di un nuovo palo, in sostituzione dell’esistente, idoneo ad ospitare gli impianti di tutti i gestori. Su tali aree, Fossoli compreso, i gestori si sono impegnati ad installare 11 nuovi impianti, di cui sicuramente 10 in co-siting, seguendo un percorso che, al fine di garantire complessivamente per il sito il rispetto dei limiti di legge e la minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, prevede la presentazione contestuale e coordinata dei progetti relativi ai singoli impianti. Oltre all’ampliamento dell’area esistente a Fossoli, le tre nuove aree pubbliche individuate sono: • area verde in via C. Lugli, di interesse di Wind, H3G e Vodafone; • area di pertinenza del magazzino ex FS in via Due Ponti, di interesse di Wind, H3G, TIM e Vodafone; • area verde all’incrocio sud-est tra le vie Cattani e Bollitora interna, di interesse di Vodafone. Con successivo atto dirigenziale, come già disposto con DCC 12/2010 per i siti esistenti (salvo quelli ubicati all’interno dello stadio non declassificabili), tali aree, previa esatta identificazione mediante appositi ALLEGATO A frazionamenti, saranno declassificate tra i beni patrimoniali disponibili del Comune, affinché possano essere oggetto di locazione a favore dei gestori interessati. L’ubicazione delle aree prescelte, pur essendo fortemente condizionata dalle esigenze di copertura dei gestori, consente tuttavia all’Amministrazione comunale di perseguire efficacemente l’obiettivo di garantire una corretta pianificazione delle nuove installazioni. Infatti: • per superare i residui problemi di copertura del territorio e di qualità del segnale, i gestori hanno individuato aree di ricerca tutte ubicate, necessariamente, in zone caratterizzate da un tessuto urbano densamente abitato; dal punto di vista radioelettrico, inoltre, per garantire un livello ottimale di trasmissione rispetto alla zona da servire, gli impianti di telecomunicazione andrebbero collocati al centro delle aree di ricerca indicate, senza tener conto, nei limiti consentiti dalle attuali disposizioni normative, delle destinazioni d’uso del contesto circostante. L’Amministrazione comunale, invece, proprio valutando il contesto, ha reso disponibili aree che non ricalcano esattamente le richieste dei gestori e, chiedendo alle compagnie di rinunciare alla collocazione “ottimale”, ha privilegiato localizzazioni che consentissero, quantomeno, di ubicare gli impianti ad una distanza superiore a 200 metri da edifici adibititi a scuole e case di cura, garantendo in tal modo una maggior tutela ai cosiddetti recettori sensibili; • tutti i nuovi impianti, salvo quello da installare nell’area verde all’incrocio sud-est tra le vie Cattani e Bollitora (che tuttavia potrà ospitare altri impianti in una fase successiva), saranno previsti in co-siting, evitando una proliferazione indiscriminata di strutture di sostegno su aree/edifici di proprietà privata, reperite seguendo logiche di puro mercato; in particolare, per quanto riguarda il sito di Fossoli, centro abitato compreso in un diametro di ca. un chilometro, la soluzione prospettata consente di ridurre notevolmente l’impatto negativo sulla frazione, sia sotto il profilo paesaggistico-ambientale sia sotto il profilo sociale, evitando, per quanto prevedibile al momento, future installazioni di impianti di telecomunicazione in altri siti. 2. Per quanto riguarda la necessità di garantire gli equilibri di bilancio dell’Amministrazione comunale e, contestualmente, rispondere alle richieste formulate dai gestori di riduzione dei canoni applicati ai singoli impianti, la proposta su cui si è trovato l’accordo prevede che l’ammontare complessivo delle attuali entrate da canoni (rif. assestato 2009: euro 360.000 ca.), sia ripartito su tutti gli impianti collocati in area pubblica (19 3 esistenti e 12 nuovi , per complessivi 31 impianti), tenendo conto della configurazione del sito; il canone di locazione, in tal modo, sarà riferito al singolo sito secondo la seguente struttura tariffaria: • siti dotati di impianto singolo (stand-alone): euro 13.000; • siti dotati di più impianti: euro 11.500 per ogni impianto installato (in co-siting o in sharing). Infine è prevista una revisione complessiva degli aspetti contrattuali che, in sintesi, comporterà: • la predisposizione di tre nuove schemi contrattuali da applicare ai siti esistenti e ai nuovi siti appartenenti al patrimonio disponibile del Comune (contratti di locazione), nonché a quelli ubicati su aree appartenenti al patrimonio indisponibile (convenzione); • l’individuazione, per ogni sito, di un gestore “capopalo, cioè quello che ha realizzato il supporto esistente (o realizzerà il supporto nelle nuove aree) e ne è proprietario; • l’obbligo, per il gestore proprietario, di ospitare almeno un altro gestore sull’immobile locato dall’Amministrazione comunale, con revisione, in tal caso, del canone di locazione in base alle tariffe sopra indicate; • la rescissione di tutti i contratti in essere per consentire l’applicazione uniforme delle nuove condizioni contrattuali. E. Conclusioni Per quanto esposto nei paragrafi precedenti, si ritiene che l’ipotesi d’accordo raggiunto consenta di perseguire efficacemente gli obiettivi che l’Amministrazione, fin dalla prima riunione del tavolo tecnico con i gestori, ha esplicitato e fortemente sostenuto, avendo come fine principale quello di evitare i rischi e le problematiche che sarebbero derivati dal contenzioso con le compagnie telefoniche. In particolare: • rendere disponibili tre nuove aree pubbliche su cui installare nuovi impianti di telecomunicazione, risponde alle motivate richieste dei gestori di potenziare quali-quantitativamente le reti di trasmissione garantendo, al contempo, lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie di telecomunicazione e una corretta pianificazione delle nuove installazioni sul territorio; • la progettazione coordinata degli impianti consente una valutazione complessiva dei progetti da parte degli organi di controllo in riferimento al rispetto dei limiti e vincoli di legge e, unitamente all’ubicazione delle aree 3 Un nuovo impianto è previsto anche nel sito esistente di via Lago Scaffaiolo (sito n. 14); progetto già approvato e non realizzato in attesa degli accordi per riduzione canone. ALLEGATO A • • • • pubbliche prescelte garantisce, nelle zone interessate dal raggio di copertura del segnale, la minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, con particolare riguardo ai recettori sensibili; la disponibilità di nuovi impianti consente di ripartire anche su questi ultimi le attuali entrate derivanti dai canoni applicati ai gestori per la concessione delle aree pubbliche; tale fatto, unitamente alla stipula ex novo dei contratti di locazione/concessione nella forma descritta, nonché all’applicazione della struttura tariffaria indicata, consentirà di stabilizzare le entrate per i prossimi 9 + 6 anni (durata prevista per i contratti di locazione), garantendo gli attuali equilibri di bilancio; la ripartizione delle attuali entrate su tutti gli impianti (esistenti e nuovi), permette di rispondere alle comprensibili richieste dei gestori in merito alla riduzione dei canoni applicati ai singoli impianti; con l’applicazione delle tariffe concordate, infatti, si ottiene un risparmio medio di ca. 7.000 euro ad impianto; per il periodo di vigenza dei nuovi contratti stipulati, salvo mutamenti normativi o degli assetti delle compagnie attualmente non prevedibili, saranno evitati contenziosi per la pretesa applicazione della TOSAP/COSAP alle aree ancora in regime di concessione (stadio) o per le richieste, a scadenza contrattuale, di una revisione al ribasso dei canoni di locazione delle aree declassificate tra i beni patrimoniali disponibili; infine, l’ipotesi di accordo consentirà di lasciar cadere il contenzioso pendente tra Comune e alcuni gestori su progetti respinti negli anni passati. Carpi, ottobre 2011 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO SVILUPPO AMBIENTALE Alberto Bracali IL DIRIGENTE RESPONSABILE SETTORE A2 - AMBIENTE Arch. Paola Fregni Frazione di Fossoli Settore A2 - Ambiente Stazioni radio-base per la telefonia mobile cellulare %9 [ ó% U % [ ó% U % [ Impianti esistenti : singolo su area PRIVATA multiplo su area PRIVATA singolo su area PUBBLICA multiplo su area PUBBLICA % U ó10 Aree di ricerca : via Dei Bar oc ciai ern Est Po la i 8 via De via via De via i M an 46 . N . S.S a ern Est m esi na Re via i rp Ca a rn di Es te la Po via o di Ca Ca rp na i le te lli 8 6 4 D % % N via Sa Ze n Do v.le nti na nta ola rb Co le via via o i llin Be via nd lli i C ore Bis . G ag gio M IV Du e X X Po nti cc la ll' S. C ro be a via N an . rs Ta cito Se ne ca L. le ia ata arz av C via ta av a C via lo via rti F.ll G . io m a a i d Q o ir rt a u via L a via a lc via La m va a C Cavata a bri via via Fri uli La ma M oli se U m Lu ca nia les ine MA VO LA p. Po CA Bri an za via via p. Es t via via %12 [ Ca do re allo via via via zio Ove st La allo ia Ga rg via rd arg na ia via Cat .S 3 41 Be . M si . ra G G li iro i C a G v ce Mo ro via A. zio ni MA di ib ullo ep . N C V C via LA ale S o e . zi via via bri M via M ag tani na COMUNE DI SOLIERA a ll B n on io Fa le an va o via i na C U b ic u R via A rn o ere ev T no rin ni ra A.T ote Sv eto tio en ec M via io lin P i VO de io .F O o nio gili us on io ch G i F err an te P in i o o it Cav ata dro CA via Ca rro bb io glio via etr o P as e cio m Re via Fa Fe Sig via ba . A b M in M C. via bo via A. ala via hi tte Ta st ss a on i zz Ba ro sc i ini via .C G via re via via via glie Pu C dig Piazza Don Venturelli A oro via via Gu M icci ard ach M M Vic gh etti via P I. o iave ura lli to ri via . B . Min M are o G via Vir uto P ic A. ne ate elit S all ra sa a e Liv C es via an Tit o re C la Is Ro ari ac io atu llo C i . via nd G via ro via Te la ro Pro pe rz nio Q o nz io alin hi do Cic e o zio re Lu c . E n inzo M D. i his Alg . De Cim ite ra G via via Re Am en M arc B. ra ie nd G Ba G ve n A. eli am ve Pia A. io ale S. . via G via N. ixio N.B G.M via via na sc ni via m Zu an via via ze via via o io 4 i ia G ola ni i D. . G le via ni a sto o arc Pe tr via F. A ri a XX Set tem bre A M an uz io G. Bru no mo gn Sar de R.P io via B io le G re Be lfio Pe llic o di S. .i % U ó rb tti Lo sc via M Co cin - MN fo io ltin i R. i ld Ba Po MO l T ri az Pie De elli A. oto M elo M ag ch io ec na lv o Sv via de lli lp in VIA via ce ise Sa lva via via i olg G Ce sa via tri T.A i Tre i A. hio n. gio ni ra te rra Sa lva I. via ag ni org hi in M alp ig azz via A. M via m . via via G E. . B u Fo llg are lli rg hie Ca so li ri . O via lio no nk lin Fra via via sa Ca M os ev elt via Ra ra Mazelli Leoni oz zu oli .P G a' to Arios Lib ert De lla e v.l i Ve RO C ro S. CROCE i via org ari d Su re gio eo L.M ag 'Is no la via De via L.d Villa a lat Ca v. Ro di Lago i via Glor o sa ro vo La uti ad via FER S . to gn ors ieri cc bre L. arc 8 li ua ito G R. lle lli F.l via li B e via ffa la Po via to nd ro te on M M as via Pe via Ro ss via via M ari d.N 45 19 n Se ete M . L. via Ca A po rt le era zio ne XX V Ap ri ib d.L tto aro as p G rd No ag gio re L.M C. erd via %D M In a zz re di B.R via ig on La go tig ra t. In via M rb via iz elo Pis ba a si U.M via no na Ca La go Sca ffa iolo d. via Nin fa Po la via en o olv L. di M ca ec zz Be a vi v.C via Ba no tto nzi tti oli oss i ni hi Lo m via C. via ale a na Fo l D uo de i ott o i rtin att e M du ofo Car Bo rg cc em Fli ti Sa R. S.R rre dre bu i on eri N via . oli elli D'A cq uis nz sc arx an ne D Fo ch IV To fa To C o zio . V . ri rra Ca tta ne Fe via Ca na le ett Ross B. ni ari rm Pie io ch on ag lie ed vileM hi sc Lo P.le Ast Re olfo i eo tt att a ov N via le via rro on a Bu G o a an ss G M Pio A. ali azz a a C Lo rc M arx via . M rlo via Ca Da ald via Tiz M R om a o .s C tti i m ln co Lin ala p Ma re rs ra . A via Ca via i a gn itu via Sa nso vin L. nz via tte fe af a St an Pe zz la so Os D' al v.V M Fra nk A. ni ari m m vig elo C ni .s o via Tren to via Arl e no Bo M ci in bri Fo iu iste te ori rn Ca rp i Ce An Re . iv i Ca vo ur V% via P. via M M ss te di liv io via rb via ne m te M .M te .V em on di pe lla A Pi io . nd elli le via via nis G via .M ira lcib O U via a la on Do nta nin via via In i ce sa rg Sa ra i hi te es Tri . Ro G via i lan Catel tti all o o av zz F.C M ila e v.l ro o te vis on La m M o via ulin C ro hia S.C via via i ress i lin San ti via Boc ca via a rn te In i arp C da ello am Ad via da ola M arm sa M . nc via a tti B. Cim via M Ch ie . via L ta ott en Cos via C. via G Tre M A. ca Roc i G. Fa ss Fe . via ca ra io bb Coc de i C ip vial e on M bia iri 2G st Res Bo rn S a G io o ni art via Co via Ca a Bassa ni d'O ro Fo ri via rra via Fe F. via Vo lta gli Lu C. via ei . G G via ni pa an M S. ab oto C a Etn o in erv C te M ag lle Be cc Ca ce on di ia v urn elo M P.D Pile o elli via M via lo sig ll'U de i via an a rn ac Pe zz ia ri ti ra Tu alil ica rd i ge lic An via via ne pio em .S te on M M via M ar fe on te via via no i arr M via via Superbi via Balugola ba ss gia rti Pa to via lin A. via via to ne Ve V. via o ia Ro bb B. via bo m lo . S Po lo . on im C M on ini P.le Alighieri v. ari a via a e am G a via via lla co ti si ra ue C. via i M rn S.M via ola Vin ert i uc ic olt Da o ib gi Bat tis A. an a L. as G ulin To via ov ab via no . P via as oc i lla .S S.R via Lig via Sa n via O Ca eN de Es te r i E. via Pin to ert elli en t tri a % D N% via ilib po am G. Pr via C. via F. via i an nz ni lla va Spa L. L. Gal eu lli M rric e A. To E. via via via .S G via o gin ru Pe lla L. De via ia uc ci sp Ve Co . e G via M via G via via D V M Tr %2 [ st be i uri via G De D. n ni ol Do To i via i cc ris ra via G. ava ni ella ni Re l De via io G A. via no eri elli eto ne a via C as s to rra on fe M llito Pie To n ffi a ar ci For na Ca m via via AUTOSTRADA via E. Man di via via via Ce 46 le Tra ve rs le via na via S Ab rn Es te D co via a o La Bell via V ara e vis tale A22 Ca E aie di an P.le Le Alpi Tre un e li i Go nc de lla via ALLEGATO 1 a Sta W M rilla au a d Am icis via e Bo Ca 8 via N Fer ni oli os Gr G. C.V via pi Lip G. via are im F. n via Ein gn rv i . olf ti F.l D S a no arr uno via M via rd e za lo . P o in A Lid via i i arp r Be in Sb via so v ia e o ra C . via ta en ag ze S viz via a lg ari Bu ag na na arf s s s ic via Lu nig ia na G s o via via gn an a Fri a rn c P G .z o z riza ia C pe da Co Ca rp C a ig m DUOMO azz via G arx a riff P.le Bertesi att is ti C M via L. via N hi ve R st Se Bre nn ero nti %U [ %ó 13 STADIO A. via via az o F a Alb M via Str te ra erm an via llan In Ve rr zia a in Ud via Ca te e N% Sta a G an ada err v.M rlo ca R om ni ilt Sv e n i i Tar abi gh via alt a o ozz hiO via Ald ro P.zza va nd Garibaldi i ara C.M ga on as Sie n via rz elli G av ig na n G Rig G im en S.d Cab via via le rlini via In as ia M via M via P Fra.le nc ia v Cia 15 via sti ia la via via iu str s G Au o . i ia u g G via io J ro G Vil oit la o fra via Be vie tic a ste ad via i i ell ss na Be via via tto re Tin to Tu ra F. e via via to os m da so d no A.U ella via ag M nc a co li M a ta %11 [ Str o rin To ti vi A. im Gr via i acc gri a via . lg a d n o La G rgo re cia tale Zu S an Cip cia itero Fra A.G . B ari o da di Ba De via ng cesco i G ltro Bu Pir via i e on te B. a n . B. S.Fran D A. via oll via . ub .L rio dre re alfa via 468 G G M ia va %D Le Rep Pad lam an nn i a DiV itto Ca Ne U.L ri D . cin Te a m olo i P.le orb via du ll'In M De via a oli ni i via str ia rra iun le Bu rr via B ia no B.R C.J e idin cc P. o o it ll rri att io ra Pa v Va via ng C O la F. via Cim op ard Pa s via U n P P.l o lo e n ia V.F. to te re ra ita go P via le ne te te oc ra via via Co sm via ito Le o via via Pla le ello ad Str oc ri Ari sto S Ta oli cc Zu to li em to via stt c zia D via Pa ra B via li C. P.le Ramazzini sc olo . via B tta ni elli via a Al ori co a an U G via nfr B elg La nio ra te A re % U ó1 Fo An to do g elam i E le via via i o llin be via via Ant e n via Alv is e via aito Be 7 AIO via B . via via Lu d'O m o ida .D P.le Marconi via S. VIV via n e g n a T rn li elm o ia L Pa Alle io ilig Ca e te s via W a V ra P A22 en A ra v ra nd Lo a nn ie Parco delle "Rimembranze" via nin Ca a In ia v i s o %16 [ Ca rr ia m G via v rm via i Go Do na G. i er sp via olm via id o . via a ion e via el ru Te cc via o ian an io Gio rg asa cc via via o rie tu As de ja G i ra i la da via to nin Le G a m b a ra Le hia zz ica ua ia via in l Fa rn G ue i att Sc arl via st ria du ll'In de hi an pin S.C L. via via rie o . P on en te P via pp ru L.S. t le To sc via in via Ve cc es via rl Zu . ap orto via Za Pe e nic a B ecc ca S slo M O via .S Gu ro a no ar o ors Pa oz M i rig via O lla Str.M ga art nin i N W att Pa via via de cc oli via G Cu P. go di rd via via Id Alb a go elf Cu C VIVAIO ud le via % [ B via Ve ra te ne Bru ag ne r ica re De l ari o S.Il G.P via ra na M ajo via W im via pe Ca ra va gg io via olin ari fons no ea in nkl Fra B. via Ch via pa Die el No b via te in Am M ort Sp se l Fo p de via RO NE EN L B R icolt ura ' Agr dell viale AD STR TO AU ste e via fimi Ca st arz ab ott o 5 rta d' isu Bra cc La via M E. iri Ein hit ior ino via via via art via ng via .F Po la M lc via i 3 Be i De tta ino Be re ro ne se % ó U en M J. De l delle Piscine Po n ia M a Na G ue rc Piazzale N. pp G. via via De l at ni go ia no La via a tr S rta Boves a po zz A D E via ia no Pia via Zuccoli llo 8 R. %ó6 U te De via ll'A via lo via cio via via Ga ng Ta en m ia du ato rtig ian ru i Dosi Fa llo In de le n %ó U iso Ed T. d.T G, Piazzale Ospedale via m m ss via via via ll' via ors e via Co str Sie M Gro n e lle iol Es sti ó% U ols De o s erc Ric lla de via cc na Bo Lo si B. le m zia co a Sc ia en G te gn nti ie i M a fic via viale S. ott via M D. Al be via o ria st du In ll' a nz S cie de lla ltura ttir l P e de dell' Agrico cin zo go go ls o ta S M a br an ri La La La La go le ta to rin B nc G. gli A. es so M i via Pa io via %14 [ Sa n La La go vi La via M a A. ss i az zi 99 lam De Bi ss el as i via Lu gli D via ti rto a . Sa bo tin o via er ra Bo Ro A. na rtu via i zo lar az ot tiS . ol via M ri en rta rio D. Be via ne D. Do via Fo G. ri Ba te rn a In es m Re ur L. O. via via erc lla ria to ag vi M rti Lo ne R M F. via Ca Vi tto val. rio di Ve i on De l en go go La ell via G Fo A. tti cc R. an le o O. Pi III os so m L.P Al ac n ri ti G. XX via nte de ov via Gia co an ini rio rta be za en ra a via via lla et via ni via n Gi Da Sa i tti via Ni es e Ag na via via M . ev nin ina a a vi a .M G o no en a o sc o rin To via ila a gn ov via %18 [ rz ce Tr ch iar i via eri via lo via G an es vi Bo E.N.E.L. de Sa Po n Cib e no C. via Ro m ita zia vi sti C a alla tu Fr via Pi via via Fe Pa rra rm nn a Ra ve An co na M ne li i Gu via lio gh e o n ig via via N. Ch iesa on e via via na D nz Art e Va nvi i a via o ro di he i via rm via eg llo ta M via Pa le N . B e ea va Tir a sc ar Ve an ov lla G m Ca via rlì Fo i Pe Fi re gn via ng L. Vi M via Fri Ava na via li via via D via Fe rm Pa lm co ast rtu na ta via esi Re m Lo via E. % [ on A22 ell i a ia via us La XX 17 ll via Fo ne lli B. via po M Str ad . An G ivo no III s Giov anni a a ne le ers to llo ltin via via OVIA FERR a rn In dio ga azze na . Sa m o Po via San Bru Na COMUNE DI a ni Div A. ne Pa lla via Ca go via a ov en via vi Nu M in i via via S via i te ert i F. Pilastri via e Be rn m hi Bo rro sc via lle via ta sti on ata via 41 3 Alb N gestori) gestori) gestori) gestori) gestori) G u Ca av ra L.B . via 2 2 2 3 2 Sta m an tale te (n. (n. (n. (n. (n. ia via C - MN va MO uo in v CORREGGIO N Ju va via Pianificazione Sviluppo Urbanistico - settembre 2011 - scala 1 : 10.000 G a ort sp Tra isca i B a lch i ro i cc iai Vecchia via Chiesa De o om Giac S. o via (n. 2 gestori) (n. 4 gestori) Mag . a via ll 19 ss e 18 ata Fo (n. 3 gestori) in 17 av (n.4 gestori) rg A 16 C a 15 va tt 14 uo le Gu via 13 ea N o lla asta G us m ss a a 12 ale Fo P 11 % ó U an (n.2 gestori) ia 10 ti v 9 or oc ciai a Bra 8 sp Bar F. 7 Tra C ad 6 singolo multiplo singolo singolo singolo singolo multiplo singolo multiplo singolo multiplo multiplo singolo multiplo multiplo multiplo multiplo multiplo singolo Str 5 Dei via 4 via TIPO ANTENNA tta via Paole 3 lia esistente esistente esistente esistente esistente esistente esistente esistente esistente esistente esistente esistente esistente esistente esistente esistente esistente esistente esistente via Bastiglia 2 tig Dei mea p as via Bastiglia p. ovest t s Via Santi Via Pozzuoli Via Nuova Ponente Via Corbolani Via Galvani Via dell'Artigianato Via Peruzzi P.le Piscine Via Del Cappellano Via Oceano Atlantico SS 468 Correggio Via Liguria Via C. Marx (Stadio) Via Lago Scaffaiolo Via C. Marx (Stadio) Via Delle Mondine Via Vila Negro Via Rossetti Via Chiesa di Cortile v .O 19 via Gus INDIRIZZO e 1 B via NUMERO via Arginello via Budri one Miglia rina agnol via Camp a via Canale Budrione Frazione di Cortile va c ca