Allegato A - Relazione - Delibere

Transcript

Allegato A - Relazione - Delibere
ALLEGATO A
DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE
“Telefonia mobile cellulare: individuazione nuove aree pubbliche per implementazione e/o completamento reti;
declassificazione aree pubbliche individuate; approvazione nuovi schemi contratto di locazione e convenzione per
concessione; determinazione canoni. Approvazione preliminare.”
RELAZIONE
A. Normativa di riferimento
L’installazione di sorgenti fisse di teleradiocomunicazioni operanti nell’intervallo fra 100 kHz e 300 GHz, fra le quali
sono comprese anche le Stazioni Radio Base (SRB) per telefonia mobile cellulare, è regolamentata da una serie di
leggi e direttive nazionali e regionali che si sono evolute nel tempo.
La prima normativa nazionale al riguardo, di contenuto prevalentemente “tecnico”, è il DM 10/09/1998 n. 381
“Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana”,
seguito dalla Legge 22 febbraio 2001 n. 36 “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici,
magnetici ed elettromagnetici” e relativo decreto attuativo, DPCM 08 luglio 2003 “Fissazione dei limiti di
esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni
a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz”.
Riferendoci in particolare ai campi elettrici generati alle frequenze tipiche della telefonia mobile le norme citate
fissano i valori limite di esposizione della popolazione ai livelli sotto indicati:
• intensità di campo elettrico da non superare in nessuna situazione: 20 V/m (limite d’esposizione);
• intensità di campo elettrico da non superare all'interno di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore
giornaliere e loro pertinenze esterne che siano fruibili come ambienti abitativi, quali balconi, terrazzi e cortili
esclusi i lastrici solari: 6 V/m (valore di attenzione).
Quest’ultimo valore, calcolato o misurato all’aperto in aree intensamente frequentate (superfici edificate ovvero
attrezzate permanentemente per il soddisfacimento di bisogni sociali, sanitari e ricreativi), rappresenta anche un
“obiettivo di qualità” da non superare ai fini della progressiva minimizzazione dell’esposizione della popolazione
ai campi elettromagnetici.
La normativa tecnica suddetta si integra con le norme di natura amministrativa che definiscono la natura giuridica
degli impianti e ne regolano le procedure di installazione.
Per prima è da citare la Legge Regionale 31 ottobre 2000 n. 30 “Norme per la tutela e la salvaguardia
dell’ambiente dall’inquinamento elettromagnetico” – Capo III “Impianti per telefonia mobile”, modificata con
successivi atti fino alla formulazione attuale, definita dalla DGR 1138 del 21.07.2008, con la quale sono state
stabilite procedure autorizzative e divieti di localizzazione degli impianti (limitati alle aree destinate ad attrezzature
sanitarie, assistenziali e scolastiche, zone di parco classificate A e riserve naturali definite dalla LR 6/2005).
Successivamente è stato approvato il D.lgs 01.08.2003 n. 259 “Codice delle comunicazioni elettroniche”, che
sinteticamente:
• assimila le infrastrutture di reti di comunicazione alle opere di urbanizzazione primaria (art. 86) e le definisce di
“pubblica utilità” (art. 90), da cui discende che gli impianti possono essere installati in qualsiasi zona del
territorio, in qualunque modo classificata dal PRG (salvo i divieti previsti dalla LR 30/2000);
• detta norme per il rilascio delle autorizzazioni, semplificando e agevolando le procedure previste dalla normativa
edilizia e Sportello Unico per le Imprese allora vigente (art. 87);
• stabilisce che per gli impianti collocati in aree pubbliche in regime di concessione, è dovuto esclusivamente il
canone di occupazione di suolo pubblico (art. 88 c. 10 e art. 93) nella misura massima di euro 516,46, sulla
base della circolare Ministero Economia e Finanze 1/DF del 20.01.2009.
Le prime installazioni di SRB a Carpi risalgono all’anno 1995, ma l’inizio dello sviluppo di rete che ha portato alla
consistenza attuale si colloca fra l’anno 1999 e il 2000 con la presentazione di 14 nuove richieste di installazione
da parte dei gestori allora presenti sul mercato (TIM, OMNITEL, WIND e BLUTEL).
In carenza di normative di riferimento per la pianificazione/programmazione delle installazioni (la L.R. 30 è del 31
ottobre 2000), il Comune di Carpi, tramite delibera di Consiglio n. 93 del 20.03.2000 si è dotato di una
regolamentazione in materia, aderendo ad un protocollo d’intesa tra Provincia, gestori e Comuni della Provincia di
Modena, elaborato congiuntamente fra le amministrazioni interessate dalle installazioni e i gestori stessi.
Con la delibera sono stati anche approvati i criteri per l’elaborazione dei piani annuali delle installazioni e lo
schema di convenzione per la concessione di aree pubbliche, perseguendo, come obiettivo primario, la politica del
co-siting (condivisione dei supporti) e della installazione degli impianti su aree pubbliche, al fine di ottenere
un’ordinata collocazione delle antenne, di evitare il proliferare indiscriminato dei pali o tralicci di sostegno sul
territorio, di minimizzare, nell’ambito dei limiti prescritti dal DM 381/98, l’esposizione della popolazione ai campi
elettromagnetici e, infine, di introitare risorse economiche da destinare alla collettività.
ALLEGATO A
B. Stato della rete locale
Le SRB per telefonia mobile cellulare presenti sul territorio comunale al 30.09.2011 sono indicate nella tavola in
allegato 1, ed elencate nella tabelle che seguono, riportanti l’evoluzione delle installazioni e l’attuale configurazione
della rete.
Come risulta evidente dalle tabelle e come anticipato al paragrafo precedente, fino al 2000 lo sviluppo della rete
era assai limitato, con presenza di soli due operatori e di 5 supporti collocati sul territorio, ciascuno ospitante un
singolo operatore (Stand-alone).
Lo sviluppo maggiore si è avuto fra il 2000 e il 2003, con l’installazione di 17 impianti su 35 (48,6%) e 11 supporti
su 19 (57,9%), mentre fra il 2004 e il 2007 si è avuta una certa stasi (5 impianti su 35 e 1 supporto su 19); nel
2008/2009 c’è stata una certa ripresa, con 5 impianti installati su 35 (14,2%), ma nessun nuovo supporto installato.
Dal 2000 ad oggi, nonostante l’ingresso di due nuovi operatori (WIND e H3G) e della forte accelerazione dei
gestori per completare i rispettivi disegni di rete, l’Amministrazione comunale, grazie alla regolamentazione di cui si
è dotata con la citata DCC 93/2000, è riuscita a contenere la moltiplicazione sul territorio dei supporti, invertendo la
tendenza fino ad allora predominante (1 gestore = 1 supporto = 1 impianto).
Allo stato attuale, a fronte di 35 impianti installati, sul territorio comunale sono dislocati solo 19 supporti; di questi il
47,3% è collocato su area pubblica (9 su 19), mentre il 52,6% (10 su 19) ospita gli impianti di più gestori in cositing; considerando i supporti installati su area pubblica tale percentuale arriva quasi all’80% (7 su 9).
Le percentuali sono ancora più notevoli se ci si riferisce agli impianti: ca. il 54,3% (19 su 35) sono collocati su area
pubblica e ben il 74,3% sono in co-siting (26 su 35), percentuale che cresce all’85% (16 su 19) se ci si riferisce a
quelli installati su area pubblica.
Evoluzione annua delle installazioni
1995 1997 1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2009*
2010
2011
Tot
N. supporti
3
1
2
6
1
2
2
1
0
0
0
0
0
1
19
Supporti su area
pubblica
0
0
0
5
0
2
1
1
0
0
0
0
0
0
9
N. impianti
3
1
2
7
2
5
3
2
1
1
1
5
1
1
35
Impianti su area
pubblica
0
0
0
5
1
5
2
1
1
0
1
3
0
0
19
* NB: delle cinque installazioni effettuate nel 2009, tre si riferiscono a progetti approvati nel 2008.
Stato attuale
N. sito
(supporto)
Ubicazione
Proprietà
area
Tipo
impianto
1
Via Santi
Privata
Stand-Alone
2
Via Pozzuoli
Privata
Co-siting
3
Via Nuova Ponente
Privata
4
Via Corbolani
5
6
Gestore/i presenti
e anno di installazione
N. impianti
presenti
TIM (1995)
1
TIM (1995)
VODAFONE * (2000)
2
Stand-Alone
VODAFONE (1995)
1
Privata
Stand-Alone
VODAFONE (1997)
1
Via Galvani
Privata
Stand-Alone
VODAFONE (1999)
1
Via dell’Artigianato
Privata
Stand-Alone
WIND (1999)
1
VODAFONE * (2000)
WIND (2001)
H3G (2002)
TIM (2009)
4
TIM (2000)
1
7
Viale Peruzzi
Pubblica
Co-siting
8
P.le Piscine
Pubblica
Stand-Alone
9
Via del Cappellano
Privata
Co-siting
TIM (2001)
H3G (2004)
VODAFONE (2009)
3
10
Via Oceano
Atlantico
Pubblica
Stand-Alone
VODAFONE (2000)
1
11
S.S. 468
Privata
Co-siting
VODAFONE (2000)
TIM (2009)
2
ALLEGATO A
N. sito
(supporto)
Ubicazione
Proprietà
area
Tipo
impianto
12
Via Liguria
Pubblica
Co-siting
13
Via Marx – Stadio
Pubblica
Stand-Alone
14
Via Lago Scaffaiolo
Pubblica
Co-siting
15
Via Marx – Stadio
Pubblica
Co-siting
16
Via delle Mondine
Pubblica
Co-siting
17
Via Villa Negro
Ovest
Privata
Co-siting
18
Via Rossetti
Parco Magazzeno
Pubblica
Co-siting
19
Via Chiesa Cortile
Privata
Stand-Alone
Gestore/i presenti
e anno di installazione
N. impianti
presenti
VODAFONE (2000)
H3G (2002)
WIND (2003)
TIM (2009)
4
VODAFONE * (2000)
1
WIND (2002)
H3G (2002)
H3G (2002)
WIND (2005)
H3G (2003)
WIND (2007)
H3G (2003)
WIND (2006)
VODAFONE (2010)
VODAFONE (2004)
TIM (2009)
H3G (2011)
2
2
2
3
2
1
* ex BLUTEL S.p.A
C. Evoluzione amministrativa, tecnica e di mercato
Lo sviluppo della rete di telefonia mobile nel periodo 2000-2008, come accennato al paragrafo A, è stata regolata
dai criteri di pianificazione imposti dalla LR 30/2000 che, dal punto di vista procedurale, prevedeva la
presentazione, da parte dei gestori, di “Programmi annuali” delle installazioni. Tali programmi, da presentare entro
il 30 settembre di ogni anno, dovevano indicare i siti puntuali ove i gestori avrebbero installato le stazioni radio
base e potevano indicare le aree di ricerca per le future installazioni. I programmi dei singoli gestori venivano
assemblati e approvati, ove ne ricorrevano le condizioni, con un atto della Giunta Comunale, a cui seguivano le
concessioni delle eventuali aree pubbliche individuate e l’approvazione dei singoli progetti.
Nel 2003, con l’approvazione del D.lgs 01.08.2003 n. 259 “Codice delle comunicazioni elettroniche”, furono
introdotte notevoli semplificazioni per favorire la diffusione degli impianti sul territorio nazionale: le infrastrutture e le
reti di comunicazione furono assimilate alle opere di urbanizzazione e alle opere di pubblica utilità, consentendone,
di fatto, l’installazione in qualsiasi luogo (nessun vincolo urbanistico-territoriale); al contempo furono ridotti gli
adempimenti burocratici e amministrativi per il rilascio delle autorizzazioni e fu posto un limite all’imposizione di
canoni diversi dalla COSAP/TOSAP per l’occupazione di suolo pubblico.
Nel 2008, con delibera n. 1138 del 21 luglio, anche la Regione Emilia-Romagna ha semplificato le disposizioni
regionali vigenti, modificando la DGR 197/2001 “Direttiva per l’applicazione della LR 30/2000”; in particolare è stato
eliminato l’obbligo di presentare, da parte dei gestori, il “Programma annuale delle installazioni”, in considerazione
del fatto che le reti di telefonia mobile erano quasi del tutto completate e che, negli ultimi anni, le richieste avanzate
dai gestori avevano riguardato singole installazioni per zone a limitata copertura e riconfigurazioni di impianti
esistenti. Con la stessa delibera, inoltre, sono state introdotte ulteriori semplificazioni amministrative per gli impianti
a bassa potenza e per le riconfigurazioni senza incremento di campo.
La semplificazione delle procedure, oltre che da ragioni legate alle politiche di sviluppo delle telecomunicazioni
perseguite a livello nazionale e regionale, è stata indotta anche dalla continua evoluzione tecnologica del settore
che, nel volgere di pochi anni ha visto:
•
l’evoluzione delle tecnologie e degli standard di comunicazione con passaggio dai sistemi di prima
generazione (1G), in tecnologia analogica (TACS e ETACS), a quelli di seconda (2G), terza (3G) e quarta
generazione (4G - ancora in fase di sviluppo), in tecnologia digitale (GSM, GPRS, EDGE, UMTS e sue
1
evoluzioni) ;
•
il contestuale ampliamento, e posizionamento verso valori più elevati, delle frequenze di trasmissione
(160÷900MHz per TACS e ETACS 900÷1800 MHz per GSM, 1900÷2600MHz l’UMTS 3G e sue evoluzioni);
1
TACS: Total Access Communications System (1G); ETACS Enhanced TACS (1G); GSM: Global System for Mobile communications (2G);
GPRS: General Packet Radio Service (2.5G); EDGE: Enhanced Data rates for GSM Evolutions (2.5G); UMTS: Universal Mobile
Telecommunications System (3G); HSDPA: High Speed Downlink Packet Acces (3.5G); HSUPA: High Speed Uplink Packet Acces (3.5G);
LTE: Long Term Evolution (3.5G)
ALLEGATO A
•
•
•
la riduzione degli ingombri delle antenne ricetrasmittenti (sistemi dual o trial band, in grado di
trasmettere/ricevere, con un'unica antenna, su più bande di frequenza e secondo standard diversificati) e delle
cabine contenenti gli apparati a terra (shelter compatti dislocati al suolo o, addirittura, armadi solidalmente
fissati al palo di sostegno delle antenne senza occupazione di suolo);
l’introduzione di tecnologie per lo sfruttamento dell’ampiezza di banda resa disponibile dall’ampliamento e
posizionamento verso valori più elevati delle frequenze di trasmissione (tecnologie in “banda larga”), con
conseguente sviluppo di una molteplicità di applicazioni e servizi accessibili attraverso la telefonia mobile. Se
infatti lo standard GSM consentiva di utilizzare i cellulari solo per la comunicazione vocale e l'uso dei
messaggi di testo (SMS - Short Message Service), gli sviluppi tecnologici successivi li hanno trasformati in
veri e propri strumenti multimediali, consentendo l’invio/ricezione di messaggi contenenti foto, musica e video
digitali (MMS – Multimedia Messaging Service), l’effettuazione di videotelefonate, la registrazione e
visualizzazione di filmati, la sintonizzazione sui segnali di alcune emittenti radiotelevisive dedicate, il
collegamento e la navigazione in Internet (nello speciale protocollo Wireless Application Protocol - WAP), con
possibilità di scaricare/caricare dati dalla/sulla rete, spedire e-mail, ecc.;
lo sviluppo di apparati di ricezione/trasmissione idonei a sfruttare frequenze diverse da quelle assegnate alla
2
telefonia mobile (es. Wi-Fi, DVB-H, DAB) che, utilizzando in parte i supporti delle reti cellulari esistenti, hanno
consentito un ulteriore ampliamento e diffusione delle offerte di servizi/applicazioni accessibili tramite le reti
wireless di telecomunicazioni in formato digitale.
D. Ultimi sviluppi
In tale contesto, dopo la relativa stasi evidenziatasi fra il 2004 e il 2007, i gestori hanno manifestato l’esigenza di
migliorare, sia in termini quantitativi che qualitativi, le reti di trasmissione presenti sul territorio, per garantire agli
utenti un accesso alla molteplicità di servizi resi disponibili dalle innovazioni tecnologiche nel rispetto degli standard
di qualità e affidabilità richiesti dalle concessioni ministeriali.
Inoltre, per sostenere le spese necessarie al potenziamento delle reti e, al contempo, affrontare le difficoltà indotte
da una congiuntura economica internazionale sfavorevole e sopportare le riduzioni tariffarie determinate dai
provvedimenti dell’AGCOM e da politiche sempre più aggressive nei confronti delle utenze, i gestori hanno
evidenziato la necessità di contenere drasticamente i costi d’investimento e i costi fissi delle reti.
Quest’ultima esigenza si è tradotta, in modo generalizzato:
• nella stipula di accordi commerciali reciproci per la condivisione delle strutture aeree (pali) e/o a terra (shelter),
pur mantenendo divisi gli apparati ricetrasmittenti in modo da garantire, come richiesto dalle concessioni
governative, indipendenza alle reti (accordi di sharing);
• nella richiesta formulata alle Amministrazioni comunali, prima in modo blando poi in termini sempre più
pressanti, di rideterminare al ribasso i canoni applicati per la concessione delle aree pubbliche; analoga politica
è stata perseguita per ridurre gli affitti delle aree private.
Gli sviluppi evidenziati hanno determinato, anche sul nostro territorio comunale, una serie di conseguenze di
seguito sintetizzate.
A partire dal 2008 si è manifestata, da parte dei gestori, una ripresa convinta delle attività di ricerca di nuove aree e
di rinconfigurazione degli impianti esistenti, sia al fine di colmare i “buchi di rete” nelle zone a limitata copertura, sia
per potenziare/migliorare la qualità del segnale.
In particolare, fra il 2008 e il 2010, sono state presentate 14 richieste per l’installazione di nuovi impianti (8 in siti
esistenti e 6 in nuovi siti; 8 respinte e 6 approvate), 4 progetti di riconfigurazione di impianti esistenti (3 approvati, 1
respinto), 1 progetto per l’installazione di un impianto DAB (approvato) e ben 7 indicazioni di “aree di ricerca” ove
installare ex-novo infrastrutture ed impianti per servire parti del territorio a copertura limitata, in gran parte collocate
in centro urbano; di queste indicazioni ben quattro riguardavano aree su cui due o più gestori hanno manifestato
analogo interesse (due indicazioni per l’area stazione/ferrovia e due indicazioni per l’area Manzoni); una
indicazione riguardava l’area di via Cattani ove negli anni precedenti era già stato manifestato interesse anche da
parte di Vodafone (si veda allegato 1).
I nuovi accordi commerciali fra i gestori, unitamente alla riduzione degli ingombri degli apparati evidenziata
precedentemente, hanno determinato, nel 2009, l’installazione sui supporti di proprietà di un gestore, degli apparati
ricetrasmittenti di un altro operatore, ospitato in regime di sharing, senza la necessità di realizzare ulteriori opere a
terra e di occupare suolo pubblico aggiuntivo (siti n. 12 e n. 18).
Questa particolare configurazione, resa possibile dagli accordi commerciali fra i gestori e dall’evoluzione tecnica
degli apparati, ha fornito al gestore proprietario del supporto il pretesto per chiedere, se non l’esenzione,
l’applicazione di un canone ridotto per il gestore ospitato; la richiesta è stata respinta dall’Amministrazione, anche
in forza di contratti di concessione stipulati a suo tempo (ancora vigenti) e grazie all’adozione di una delibera di
2
Wi-Fi: per alcuni Wireless Fidelity, per altri semplice marchio commerciale senza significato; DVB-H: Digital Video Broadcasting – Handheld;
DAB: Digital Audio Broadcasting
ALLEGATO A
Giunta (DGC 216 del 27/12/2007) che imponeva il pagamento di un determinato canone “a impianto”,
indipendentemente dall’occupazione di suolo pubblico.
Nella seconda metà del 2009, tuttavia, con l’approssimarsi delle scadenze di alcuni contratti di concessione, sono
iniziati gli incontri con i singoli gestori; tutti, con più o meno insistenza, hanno ribadito la volontà di ridurre i canoni
dei singoli impianti, alcuni arrivando a minacciare, in caso contrario, l’apertura di un contenzioso legale per
l’applicazione integrale di quanto previsto dal D.lgs 01.08.2003 n. 259 (divieto di imposizione, per l’occupazione del
suolo pubblico, di canoni diversi dalla TOSAP/COSAP), con contestuale mancato rinnovo dei contratti in scadenza
alle condizioni economiche previgenti e contestazione delle clausole contrattuali di quelli in essere.
Nel caso in cui il contenzioso fosse stato avviato e si fosse concluso con esito sfavorevole per il Comune, le
entrate derivanti dai canoni di concessione delle aree pubbliche per l’installazione delle SRB, sarebbero passate,
anche in forza della Circolare 20 gennaio 2009 N. 1/DF del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento
delle Finanze – Direzione Federalismo Fiscale Prot. 1777/09, punto 1 lettera c) ultimo capoverso, da circa 360.000
euro annui a meno di 10.000 euro, con una riduzione insostenibile per gli equilibri di bilancio.
L’Amministrazione comunale, per evitare il rischio di una drastica riduzione delle entrate, con Delibera del
Consiglio Comunale n. 12 del 21/12/2010 ha provveduto alla declassificazione delle aree assegnate in
concessione ai gestori tra i beni patrimoniali disponibili (salvo le due ubicate all’interno dello stadio), rendendole, in
tal modo, affittabili ad un canone concordato.
Questo intervento ha limitato parzialmente le pretese dei gestori, ma non ha impedito che gli stessi confermassero
la volontà di ottenere una drastica riduzione dei canoni in essere (-50% ca.), ribadendo il proposito, in caso
contrario, di rescindere unilateralmente i contratti stipulati e di non procedere al rinnovo di quelli in scadenza, con
smantellamento delle SRB ubicate in aree pubblica e loro spostamento su proprietà private (aree o edifici).
In caso di accoglimento delle richieste dei gestori o di effettiva consequenzialità dei propositi manifestati dagli
stessi, si sarebbe determinato:
• l’apertura di un contenzioso dagli esiti estremamente incerti;
• uno squilibrio di bilancio insostenibile per l’Amministrazione comunale, causa la drastica riduzione delle entrate
derivanti dai canoni;
• possibili disservizi per i cittadini nella fase di smantellamento e disattivazione delle SRB esistenti su area
pubblica e di attivazione di quelle nuove realizzate su aree private;
• un elevatissimo rischio di tornare alla situazione ante 2000, ossia ad un assetto estremamente disordinato e
incontrollato della rete di telefonia; infatti, una volta soppressa la programmazione delle installazioni a seguito
delle modifiche della DGR 197/2001 e non ponendosi, ai sensi del D.lgs 01.08.2003 n. 259, alcun vincolo alle
ubicazioni, la dislocazione delle SRB dipende quasi esclusivamente dalla collocazione delle aree reperite dai
privati seguendo logiche di puro mercato (miglior prezzo e disponibilità immediata), con scarso o nullo potere
d’intervento da parte della Pubblica Amministrazione.
In questo contesto, dopo aver incontrato infruttuosamente i singoli gestori, essendo evidente l’interesse di
entrambe le parti a trovare un accordo per raggiungere i propri obiettivi, l’Amministrazione comunale ha deciso di
attivare un tavolo di confronto plenario con le compagnie di telefonia che, tramite incontri successivi tenutisi a
partire dal 3 agosto 2010, nell’ultima seduta del 5 maggio scorso ha prodotto i risultati di seguito descritti.
1. Per quanto riguarda le esigenze espresse dai gestori in merito al potenziamento quali-quantitativo delle reti
esistenti, la proposta su cui si è trovato l’accordo prevede che l’Amministrazione comunale metta a disposizione
tre nuove aree di sua proprietà, individuate in prossimità delle aree di ricerca indicate dai gestori, sulle quali
questi ultimi potranno installare nuovi impianti.
Inoltre, allo scopo di risolvere l’annosa necessità della copertura di rete della frazione di Fossoli, manifestata a
partire dal 2004 da Wind (con presentazione di diversi progetti, respinti dall’Amministrazione principalmente
perché previsti in aree diverse da quella esistente) e nel 2010 anche da parte di H3G e TIM, è stato proposto un
ampliamento dell’area concessa a Vodafone in via Oceano Atlantico, per consentire la realizzazione di un
nuovo palo, in sostituzione dell’esistente, idoneo ad ospitare gli impianti di tutti i gestori.
Su tali aree, Fossoli compreso, i gestori si sono impegnati ad installare 11 nuovi impianti, di cui sicuramente 10
in co-siting, seguendo un percorso che, al fine di garantire complessivamente per il sito il rispetto dei limiti di
legge e la minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, prevede la
presentazione contestuale e coordinata dei progetti relativi ai singoli impianti.
Oltre all’ampliamento dell’area esistente a Fossoli, le tre nuove aree pubbliche individuate sono:
• area verde in via C. Lugli, di interesse di Wind, H3G e Vodafone;
• area di pertinenza del magazzino ex FS in via Due Ponti, di interesse di Wind, H3G, TIM e Vodafone;
• area verde all’incrocio sud-est tra le vie Cattani e Bollitora interna, di interesse di Vodafone.
Con successivo atto dirigenziale, come già disposto con DCC 12/2010 per i siti esistenti (salvo quelli ubicati
all’interno dello stadio non declassificabili), tali aree, previa esatta identificazione mediante appositi
ALLEGATO A
frazionamenti, saranno declassificate tra i beni patrimoniali disponibili del Comune, affinché possano essere
oggetto di locazione a favore dei gestori interessati.
L’ubicazione delle aree prescelte, pur essendo fortemente condizionata dalle esigenze di copertura dei gestori,
consente tuttavia all’Amministrazione comunale di perseguire efficacemente l’obiettivo di garantire una corretta
pianificazione delle nuove installazioni. Infatti:
• per superare i residui problemi di copertura del territorio e di qualità del segnale, i gestori hanno individuato
aree di ricerca tutte ubicate, necessariamente, in zone caratterizzate da un tessuto urbano densamente
abitato; dal punto di vista radioelettrico, inoltre, per garantire un livello ottimale di trasmissione rispetto alla
zona da servire, gli impianti di telecomunicazione andrebbero collocati al centro delle aree di ricerca indicate,
senza tener conto, nei limiti consentiti dalle attuali disposizioni normative, delle destinazioni d’uso del
contesto circostante. L’Amministrazione comunale, invece, proprio valutando il contesto, ha reso disponibili
aree che non ricalcano esattamente le richieste dei gestori e, chiedendo alle compagnie di rinunciare alla
collocazione “ottimale”, ha privilegiato localizzazioni che consentissero, quantomeno, di ubicare gli impianti
ad una distanza superiore a 200 metri da edifici adibititi a scuole e case di cura, garantendo in tal modo una
maggior tutela ai cosiddetti recettori sensibili;
• tutti i nuovi impianti, salvo quello da installare nell’area verde all’incrocio sud-est tra le vie Cattani e Bollitora
(che tuttavia potrà ospitare altri impianti in una fase successiva), saranno previsti in co-siting, evitando una
proliferazione indiscriminata di strutture di sostegno su aree/edifici di proprietà privata, reperite seguendo
logiche di puro mercato; in particolare, per quanto riguarda il sito di Fossoli, centro abitato compreso in un
diametro di ca. un chilometro, la soluzione prospettata consente di ridurre notevolmente l’impatto negativo
sulla frazione, sia sotto il profilo paesaggistico-ambientale sia sotto il profilo sociale, evitando, per quanto
prevedibile al momento, future installazioni di impianti di telecomunicazione in altri siti.
2. Per quanto riguarda la necessità di garantire gli equilibri di bilancio dell’Amministrazione comunale e,
contestualmente, rispondere alle richieste formulate dai gestori di riduzione dei canoni applicati ai singoli
impianti, la proposta su cui si è trovato l’accordo prevede che l’ammontare complessivo delle attuali entrate da
canoni (rif. assestato 2009: euro 360.000 ca.), sia ripartito su tutti gli impianti collocati in area pubblica (19
3
esistenti e 12 nuovi , per complessivi 31 impianti), tenendo conto della configurazione del sito; il canone di
locazione, in tal modo, sarà riferito al singolo sito secondo la seguente struttura tariffaria:
• siti dotati di impianto singolo (stand-alone): euro 13.000;
• siti dotati di più impianti: euro 11.500 per ogni impianto installato (in co-siting o in sharing).
Infine è prevista una revisione complessiva degli aspetti contrattuali che, in sintesi, comporterà:
• la predisposizione di tre nuove schemi contrattuali da applicare ai siti esistenti e ai nuovi siti appartenenti al
patrimonio disponibile del Comune (contratti di locazione), nonché a quelli ubicati su aree appartenenti al
patrimonio indisponibile (convenzione);
• l’individuazione, per ogni sito, di un gestore “capopalo, cioè quello che ha realizzato il supporto esistente (o
realizzerà il supporto nelle nuove aree) e ne è proprietario;
• l’obbligo, per il gestore proprietario, di ospitare almeno un altro gestore sull’immobile locato dall’Amministrazione comunale, con revisione, in tal caso, del canone di locazione in base alle tariffe sopra indicate;
• la rescissione di tutti i contratti in essere per consentire l’applicazione uniforme delle nuove condizioni
contrattuali.
E. Conclusioni
Per quanto esposto nei paragrafi precedenti, si ritiene che l’ipotesi d’accordo raggiunto consenta di perseguire
efficacemente gli obiettivi che l’Amministrazione, fin dalla prima riunione del tavolo tecnico con i gestori, ha
esplicitato e fortemente sostenuto, avendo come fine principale quello di evitare i rischi e le problematiche che
sarebbero derivati dal contenzioso con le compagnie telefoniche.
In particolare:
• rendere disponibili tre nuove aree pubbliche su cui installare nuovi impianti di telecomunicazione, risponde alle
motivate richieste dei gestori di potenziare quali-quantitativamente le reti di trasmissione garantendo, al
contempo, lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie di telecomunicazione e una corretta pianificazione
delle nuove installazioni sul territorio;
• la progettazione coordinata degli impianti consente una valutazione complessiva dei progetti da parte degli
organi di controllo in riferimento al rispetto dei limiti e vincoli di legge e, unitamente all’ubicazione delle aree
3
Un nuovo impianto è previsto anche nel sito esistente di via Lago Scaffaiolo (sito n. 14); progetto già approvato e non realizzato in
attesa degli accordi per riduzione canone.
ALLEGATO A
•
•
•
•
pubbliche prescelte garantisce, nelle zone interessate dal raggio di copertura del segnale, la minimizzazione
dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, con particolare riguardo ai recettori sensibili;
la disponibilità di nuovi impianti consente di ripartire anche su questi ultimi le attuali entrate derivanti dai canoni
applicati ai gestori per la concessione delle aree pubbliche; tale fatto, unitamente alla stipula ex novo dei
contratti di locazione/concessione nella forma descritta, nonché all’applicazione della struttura tariffaria indicata,
consentirà di stabilizzare le entrate per i prossimi 9 + 6 anni (durata prevista per i contratti di locazione),
garantendo gli attuali equilibri di bilancio;
la ripartizione delle attuali entrate su tutti gli impianti (esistenti e nuovi), permette di rispondere alle comprensibili
richieste dei gestori in merito alla riduzione dei canoni applicati ai singoli impianti; con l’applicazione delle tariffe
concordate, infatti, si ottiene un risparmio medio di ca. 7.000 euro ad impianto;
per il periodo di vigenza dei nuovi contratti stipulati, salvo mutamenti normativi o degli assetti delle compagnie
attualmente non prevedibili, saranno evitati contenziosi per la pretesa applicazione della TOSAP/COSAP alle
aree ancora in regime di concessione (stadio) o per le richieste, a scadenza contrattuale, di una revisione al
ribasso dei canoni di locazione delle aree declassificate tra i beni patrimoniali disponibili;
infine, l’ipotesi di accordo consentirà di lasciar cadere il contenzioso pendente tra Comune e alcuni gestori su
progetti respinti negli anni passati.
Carpi, ottobre 2011
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
SVILUPPO AMBIENTALE
Alberto Bracali
IL DIRIGENTE RESPONSABILE
SETTORE A2 - AMBIENTE
Arch. Paola Fregni
Frazione di Fossoli
Settore
A2 - Ambiente
Stazioni radio-base
per la telefonia mobile cellulare
%9
[
ó%
U
%
[
ó%
U
%
[
Impianti esistenti :
singolo su area PRIVATA
multiplo su area PRIVATA
singolo su area PUBBLICA
multiplo su area PUBBLICA
%
U
ó10
Aree di ricerca :
via
Dei
Bar
oc
ciai
ern
Est
Po
la
i
8
via
De
via
via
De
via
i M
an
46
. N
.
S.S
a
ern
Est
m
esi
na
Re
via
i
rp
Ca
a
rn
di
Es
te
la
Po
via
o
di
Ca
Ca
rp
na
i
le
te
lli
8
6
4
D
%
%
N
via
Sa
Ze
n
Do
v.le
nti
na
nta
ola
rb
Co
le
via
via
o
i
llin
Be
via
nd
lli
i
C
ore
Bis
.
G
ag
gio
M
IV
Du
e
X
X
Po
nti
cc
la
ll'
S.
C
ro
be
a
via
N
an
.
rs
Ta
cito
Se
ne
ca
L.
le
ia
ata
arz
av
C
via
ta
av
a
C
via
lo
via
rti
F.ll
G
.
io
m
a
a
i
d
Q
o
ir
rt
a
u
via
L
a
via
a
lc
via
La
m
va
a
C
Cavata
a
bri
via
via
Fri
uli
La
ma
M
oli
se
U
m
Lu
ca
nia
les
ine
MA
VO
LA
p.
Po
CA
Bri
an
za
via
via
p.
Es
t
via
via
%12
[
Ca
do
re
allo
via
via
via
zio
Ove
st
La
allo
ia
Ga
rg
via
rd
arg
na
ia
via
Cat
.S
3
41
Be
. M
si
.
ra
G
G
li
iro
i C
a
G
v
ce
Mo
ro
via
A.
zio
ni
MA
di
ib
ullo
ep
. N
C
V
C
via
LA
ale
S
o
e
.
zi
via
via
bri
M
via
M
ag
tani
na
COMUNE
DI
SOLIERA
a
ll
B
n
on
io
Fa
le
an
va
o
via
i
na
C
U
b
ic
u
R
via
A
rn
o
ere
ev
T
no
rin
ni
ra
A.T
ote
Sv
eto
tio
en
ec
M
via
io
lin
P
i
VO
de
io
.F
O
o
nio
gili
us
on
io
ch
G
i F
err
an
te
P
in
i
o
o
it
Cav
ata
dro
CA
via
Ca
rro
bb
io
glio
via
etr
o
P
as
e
cio
m
Re
via
Fa
Fe
Sig
via
ba
. A
b
M
in
M
C.
via
bo
via
A.
ala
via
hi
tte
Ta
st
ss
a
on
i
zz
Ba
ro
sc
i
ini
via
.C
G
via
re
via
via
via
glie
Pu
C
dig
Piazza
Don
Venturelli
A
oro
via
via
Gu
M
icci
ard
ach
M
M
Vic
gh
etti
via
P
I.
o
iave
ura
lli
to
ri
via
. B
.
Min
M
are
o
G
via
Vir
uto
P
ic
A.
ne
ate
elit
S
all
ra
sa
a
e
Liv
C
es
via
an
Tit
o
re
C
la
Is
Ro
ari
ac
io
atu
llo
C
i
.
via
nd
G
via
ro
via
Te
la
ro
Pro
pe
rz
nio
Q
o
nz
io
alin
hi
do
Cic
e
o
zio
re
Lu
c
. E
n
inzo
M
D.
i
his
Alg
.
De
Cim
ite
ra
G
via
via
Re
Am
en
M
arc
B.
ra
ie
nd
G
Ba
G
ve
n
A.
eli
am
ve
Pia
A.
io
ale
S.
.
via
G
via
N.
ixio
N.B
G.M
via
via
na
sc
ni
via
m
Zu
an
via
via
ze
via
via
o
io
4
i
ia
G
ola
ni
i
D.
.
G
le
via
ni
a
sto
o
arc
Pe
tr
via
F.
A
ri
a
XX
Set
tem
bre
A M
an
uz
io
G. Bru
no
mo
gn
Sar
de
R.P
io
via
B
io
le
G
re
Be
lfio
Pe
llic
o
di
S.
.i
%
U
ó
rb
tti
Lo
sc
via
M
Co
cin
- MN
fo
io
ltin
i
R.
i
ld
Ba
Po
MO
l T
ri
az
Pie
De
elli
A.
oto
M
elo
M
ag
ch
io
ec
na
lv
o
Sv
via
de
lli
lp
in
VIA
via
ce
ise
Sa
lva
via
via
i
olg
G
Ce
sa
via
tri
T.A
i
Tre
i
A.
hio
n.
gio
ni
ra
te
rra
Sa
lva
I.
via
ag
ni
org
hi
in
M
alp
ig
azz
via
A.
M
via
m
.
via
via
G
E.
. B
u
Fo
llg
are
lli
rg
hie
Ca
so
li
ri
.
O
via
lio
no
nk
lin
Fra
via
via
sa
Ca
M
os
ev
elt
via
Ra
ra
Mazelli
Leoni
oz
zu
oli
.P
G
a'
to
Arios
Lib
ert
De
lla
e
v.l
i
Ve
RO
C
ro
S. CROCE
i
via
org
ari
d
Su
re
gio
eo
L.M
ag
'Is
no
la
via
De
via
L.d
Villa
a
lat
Ca
v.
Ro
di
Lago
i
via
Glor
o
sa
ro
vo
La
uti
ad
via
FER
S
.
to
gn
ors
ieri
cc
bre
L.
arc
8
li
ua
ito
G
R.
lle
lli
F.l
via
li B
e
via
ffa
la
Po
via
to
nd
ro
te
on
M
M
as
via
Pe
via
Ro
ss
via
via
M
ari
d.N
45
19
n
Se
ete
M
.
L.
via
Ca
A
po
rt
le
era
zio
ne
XX
V
Ap
ri
ib
d.L
tto
aro
as
p
G
rd
No
ag
gio
re
L.M
C.
erd
via
%D
M
In
a
zz
re
di
B.R
via
ig
on
La
go
tig
ra
t.
In
via
M
rb
via
iz
elo
Pis
ba
a
si
U.M
via
no
na
Ca
La
go
Sca
ffa
iolo
d.
via
Nin
fa
Po
la
via
en
o
olv
L.
di
M
ca
ec
zz
Be
a
vi
v.C
via
Ba
no
tto
nzi
tti
oli
oss
i
ni
hi
Lo
m
via
C.
via
ale
a
na
Fo
l D
uo
de
i
ott
o
i
rtin
att
e
M
du
ofo
Car
Bo
rg
cc
em
Fli
ti
Sa
R.
S.R
rre
dre
bu
i
on
eri
N
via
.
oli
elli
D'A
cq
uis
nz
sc
arx
an
ne
D
Fo
ch
IV
To
fa
To
C
o
zio
. V
.
ri
rra
Ca
tta
ne
Fe
via
Ca
na
le
ett
Ross
B.
ni
ari
rm
Pie
io
ch
on
ag
lie
ed
vileM
hi
sc
Lo
P.le
Ast Re
olfo
i
eo
tt
att
a
ov
N
via
le
via
rro
on
a
Bu
G
o
a
an
ss
G
M
Pio
A.
ali
azz
a
a
C
Lo
rc
M
arx
via
.
M
rlo
via
Ca
Da
ald
via
Tiz
M
R
om
a
o
.s
C
tti
i
m
ln
co
Lin
ala
p Ma
re
rs
ra
.
A
via
Ca
via
i
a
gn
itu
via
Sa
nso
vin
L.
nz
via
tte
fe
af
a
St
an
Pe
zz
la
so
Os
D'
al
v.V
M
Fra
nk
A.
ni
ari
m
m
vig
elo
C
ni
.s
o
via
Tren
to
via
Arl
e
no
Bo
M
ci
in
bri
Fo
iu
iste
te
ori
rn
Ca
rp
i
Ce
An
Re
.
iv
i
Ca
vo
ur
V%
via
P.
via
M
M
ss
te
di
liv
io
via
rb
via
ne
m
te
M
.M
te
.V
em
on
di
pe
lla
A
Pi
io
.
nd
elli
le
via
via
nis
G
via
.M
ira
lcib
O
U
via
a
la
on
Do
nta
nin
via
via
In
i
ce
sa
rg
Sa
ra
i
hi
te
es
Tri
. Ro
G
via
i
lan
Catel
tti
all
o
o
av
zz
F.C
M
ila
e
v.l
ro
o
te
vis
on
La
m
M
o
via
ulin
C
ro
hia
S.C
via
via
i
ress
i
lin
San
ti
via
Boc
ca
via
a
rn
te
In
i
arp
C
da
ello
am
Ad
via
da
ola
M
arm
sa
M
.
nc
via
a
tti
B.
Cim
via
M
Ch
ie
.
via
L
ta
ott
en
Cos
via
C.
via
G
Tre
M
A.
ca
Roc
i
G.
Fa
ss
Fe
.
via
ca
ra
io
bb
Coc
de
i C
ip
vial
e
on
M
bia
iri
2G
st
Res
Bo
rn
S
a
G
io
o
ni
art
via
Co
via
Ca
a
Bassa
ni
d'O
ro
Fo
ri
via
rra
via
Fe
F.
via
Vo
lta
gli
Lu
C.
via
ei
. G
G
via
ni
pa
an
M
S.
ab
oto
C
a
Etn
o
in
erv
C
te
M
ag
lle
Be
cc
Ca
ce
on
di
ia
v
urn
elo
M
P.D
Pile
o
elli
via
M
via
lo
sig
ll'U
de
i
via
an
a
rn
ac
Pe
zz
ia
ri
ti
ra
Tu
alil
ica
rd
i
ge
lic
An
via
via
ne
pio
em
.S
te
on
M
M
via
M
ar
fe
on
te
via
via
no
i
arr
M
via
via Superbi
via Balugola
ba
ss
gia
rti
Pa
to
via
lin
A.
via
via
to
ne
Ve
V.
via
o
ia
Ro
bb
B.
via
bo
m
lo
.
S
Po
lo
.
on
im
C
M
on
ini
P.le Alighieri
v.
ari
a
via
a
e
am
G
a
via
via
lla
co
ti
si
ra
ue
C.
via
i
M
rn
S.M
via
ola
Vin
ert
i
uc
ic
olt
Da
o
ib
gi
Bat
tis
A.
an
a
L.
as
G
ulin
To
via
ov
ab
via
no
. P
via
as
oc
i
lla
.S
S.R
via
Lig
via
Sa
n
via
O
Ca
eN
de
Es
te
r
i
E.
via
Pin
to
ert
elli
en
t
tri
a
%
D
N%
via
ilib
po
am
G.
Pr
via
C.
via
F.
via
i
an
nz
ni
lla
va
Spa
L.
L.
Gal
eu
lli
M
rric
e
A.
To
E.
via
via
via
.S
G
via
o
gin
ru
Pe
lla
L.
De
via
ia
uc
ci
sp
Ve
Co
. e
G
via
M
via
G
via
via
D
V
M
Tr
%2
[
st
be
i
uri
via
G
De
D.
n
ni
ol
Do
To
i
via
i
cc
ris
ra
via
G.
ava
ni
ella
ni
Re
l
De
via
io
G
A.
via
no
eri
elli
eto
ne
a
via
C
as
s
to
rra
on
fe
M
llito
Pie
To
n
ffi
a
ar
ci
For
na
Ca
m
via
via
AUTOSTRADA
via
E.
Man
di
via
via
via
Ce
46
le
Tra
ve
rs
le
via
na
via
S
Ab
rn
Es
te
D
co
via
a
o
La
Bell
via
V
ara
e
vis
tale
A22
Ca
E
aie
di
an
P.le
Le Alpi
Tre
un
e
li
i
Go
nc
de
lla
via
ALLEGATO 1
a
Sta
W
M
rilla
au
a
d
Am
icis
via
e
Bo
Ca
8
via
N
Fer
ni
oli
os
Gr
G.
C.V
via
pi
Lip
G.
via
are
im
F.
n
via
Ein
gn
rv
i
.
olf
ti
F.l
D
S
a
no
arr
uno
via
M
via
rd
e
za
lo
. P
o
in
A
Lid
via
i
i
arp
r
Be
in
Sb
via
so
v
ia
e
o
ra
C
.
via
ta
en
ag
ze
S
viz
via
a
lg
ari
Bu
ag
na
na
arf
s
s
s
ic
via
Lu
nig
ia
na
G
s
o
via
via
gn
an
a
Fri
a
rn
c
P
G .z
o z
riza
ia
C
pe
da
Co
Ca
rp
C
a
ig
m
DUOMO
azz
via
G
arx
a
riff
P.le
Bertesi
att
is
ti
C
M
via
L.
via
N
hi
ve R
st
Se
Bre
nn
ero
nti
%U
[
%ó 13
STADIO
A.
via
via
az
o
F
a
Alb
M
via
Str
te
ra
erm
an
via
llan
In
Ve
rr
zia
a
in
Ud
via
Ca
te
e
N%
Sta
a
G
an
ada
err
v.M
rlo
ca
R
om
ni
ilt
Sv
e
n
i
i Tar
abi
gh
via
alt
a
o
ozz
hiO
via
Ald
ro
P.zza
va
nd
Garibaldi
i
ara
C.M
ga
on
as
Sie
n
via
rz
elli
G
av
ig
na
n
G
Rig
G
im
en
S.d
Cab
via
via
le
rlini
via
In
as
ia
M
via
M
via
P
Fra.le
nc
ia
v
Cia
15
via
sti
ia
la
via
via
iu
str
s
G
Au
o
.
i
ia
u
g
G
via
io
J
ro
G
Vil
oit
la
o
fra
via
Be
vie
tic
a
ste
ad
via
i
i
ell
ss
na
Be
via
via
tto
re
Tin
to
Tu
ra
F.
e
via
via
to
os
m
da
so
d
no
A.U
ella
via
ag
M
nc
a
co
li
M
a
ta
%11
[
Str
o
rin
To
ti
vi
A.
im
Gr
via
i
acc
gri
a
via
.
lg
a
d
n
o
La
G rgo
re
cia
tale
Zu
S
an
Cip
cia
itero
Fra
A.G
. B
ari
o
da
di
Ba
De
via
ng
cesco
i
G
ltro
Bu
Pir
via
i
e
on
te
B.
a
n
.
B.
S.Fran
D
A.
via
oll
via
.
ub
.L
rio
dre
re
alfa
via
468
G
G
M
ia
va
%D
Le
Rep
Pad
lam
an
nn
i
a
DiV
itto
Ca
Ne
U.L
ri D
.
cin
Te
a
m
olo
i
P.le
orb
via
du
ll'In
M
De
via
a
oli
ni
i
via
str
ia
rra
iun
le
Bu
rr
via
B
ia
no
B.R
C.J
e
idin
cc
P.
o
o
it
ll
rri
att
io
ra
Pa
v
Va
via
ng
C
O
la
F.
via
Cim
op
ard
Pa
s
via
U
n
P P.l
o
lo e
n
ia
V.F.
to
te
re
ra
ita
go
P
via
le
ne
te
te
oc
ra
via
via
Co
sm
via
ito
Le
o
via
via
Pla
le
ello
ad
Str
oc
ri
Ari
sto
S
Ta
oli
cc
Zu
to
li
em
to
via
stt
c
zia
D
via
Pa
ra
B
via
li
C.
P.le
Ramazzini
sc
olo
.
via
B
tta
ni
elli
via
a
Al
ori
co
a
an
U
G
via
nfr
B
elg
La
nio
ra
te
A
re
%
U
ó1
Fo
An
to
do
g
elam
i
E
le
via
via
i
o
llin
be
via
via
Ant
e
n
via
Alv
is
e
via
aito
Be
7
AIO
via
B
.
via
via
Lu
d'O
m
o
ida
.D
P.le Marconi
via S.
VIV
via
n
e
g
n
a
T
rn
li
elm
o
ia
L
Pa
Alle
io
ilig
Ca
e
te
s
via
W
a
V
ra
P
A22
en
A
ra
v
ra
nd
Lo
a
nn
ie
Parco delle
"Rimembranze"
via
nin
Ca
a
In
ia
v
i
s
o
%16
[
Ca
rr
ia
m
G
via
v
rm
via
i
Go
Do
na
G.
i
er
sp
via
olm
via
id
o
.
via
a
ion
e
via
el
ru
Te
cc
via
o
ian
an
io
Gio
rg
asa
cc
via
via
o
rie
tu
As
de
ja
G
i
ra
i
la
da
via
to
nin
Le
G
a
m
b
a
ra
Le
hia
zz
ica
ua
ia
via
in
l
Fa
rn
G
ue
i
att
Sc
arl
via
st
ria
du
ll'In
de
hi
an
pin
S.C
L.
via
via
rie
o
. P
on
en
te
P
via
pp
ru
L.S.
t
le
To
sc
via
in
via
Ve
cc
es
via
rl
Zu
.
ap
orto
via
Za
Pe
e
nic
a
B
ecc
ca
S
slo
M
O
via
.S
Gu
ro
a
no
ar
o
ors
Pa
oz
M
i
rig
via
O
lla
Str.M
ga
art
nin
i
N
W
att
Pa
via
via
de
cc
oli
via
G
Cu
P.
go
di
rd
via
via
Id
Alb
a
go
elf
Cu
C
VIVAIO
ud
le
via
%
[
B
via
Ve
ra
te
ne
Bru
ag
ne
r
ica
re
De
l
ari
o
S.Il
G.P
via
ra
na
M
ajo
via
W
im
via
pe
Ca
ra
va
gg
io
via
olin
ari
fons
no
ea
in
nkl
Fra
B.
via
Ch
via
pa
Die
el
No
b
via
te
in
Am
M
ort
Sp
se
l
Fo
p
de
via
RO
NE
EN
L B
R
icolt
ura
' Agr
dell
viale
AD
STR
TO
AU
ste
e
via
fimi
Ca
st
arz
ab
ott
o
5
rta
d'
isu
Bra
cc
La
via
M
E.
iri
Ein
hit
ior
ino
via
via
via
art
via
ng
via
.F
Po
la
M
lc
via
i
3
Be
i
De
tta
ino
Be
re
ro
ne
se
%
ó
U
en
M
J.
De
l
delle
Piscine
Po
n
ia
M
a
Na
G
ue
rc
Piazzale
N.
pp
G.
via
via
De
l
at
ni
go
ia
no
La
via
a
tr
S
rta
Boves
a
po
zz
A D
E
via
ia
no
Pia
via Zuccoli
llo
8
R.
%ó6
U
te
De
via
ll'A
via
lo
via
cio
via
via
Ga
ng
Ta
en
m
ia
du
ato
rtig
ian
ru
i
Dosi
Fa
llo
In
de
le
n
%ó
U
iso
Ed
T.
d.T
G,
Piazzale
Ospedale
via
m
m
ss
via
via
via
ll'
via
ors
e
via
Co
str
Sie
M
Gro
n
e
lle
iol
Es
sti
ó%
U
ols
De
o
s
erc
Ric
lla
de
via
cc
na
Bo
Lo
si
B.
le
m
zia
co
a
Sc
ia
en
G
te
gn
nti
ie
i
M
a
fic
via
viale
S.
ott
via
M
D.
Al
be
via
o
ria
st
du
In
ll'
a
nz
S
cie
de
lla
ltura
ttir
l P
e
de
dell' Agrico
cin
zo
go
go
ls
o
ta
S
M
a
br
an
ri
La
La
La
La
go
le
ta
to
rin
B
nc
G.
gli
A.
es
so
M
i
via
Pa
io
via
%14
[
Sa
n
La
La
go
vi
La
via
M
a
A.
ss
i
az
zi
99
lam
De
Bi
ss
el
as
i
via
Lu
gli
D
via
ti
rto
a
. Sa
bo
tin
o
via
er
ra
Bo
Ro
A.
na
rtu
via
i
zo
lar
az
ot
tiS
.
ol
via
M
ri
en
rta
rio
D.
Be
via
ne
D.
Do
via
Fo
G.
ri
Ba
te
rn
a
In
es
m
Re
ur
L.
O.
via
via
erc
lla
ria
to
ag
vi
M
rti
Lo
ne
R
M
F.
via
Ca
Vi
tto val.
rio di
Ve
i
on
De
l
en
go
go
La
ell
via
G
Fo
A.
tti
cc
R.
an
le
o
O.
Pi
III
os
so
m
L.P
Al
ac
n
ri
ti
G.
XX
via
nte
de
ov
via
Gia
co
an
ini
rio
rta
be
za
en
ra
a
via
via
lla
et
via
ni
via
n
Gi
Da
Sa
i
tti
via
Ni
es
e
Ag
na
via
via
M
.
ev
nin
ina
a
a
vi
a
.M
G
o
no
en
a
o
sc
o
rin
To
via
ila
a
gn
ov
via
%18
[
rz
ce
Tr
ch
iar
i
via
eri
via
lo
via
G
an
es
vi
Bo
E.N.E.L.
de
Sa
Po
n
Cib
e
no
C.
via
Ro
m
ita
zia
vi
sti
C
a
alla
tu
Fr
via
Pi
via
via
Fe
Pa
rra
rm
nn
a
Ra
ve
An
co
na
M
ne
li
i
Gu
via
lio
gh
e
o
n
ig
via
via
N.
Ch
iesa
on
e
via
via
na
D
nz
Art
e
Va
nvi
i
a
via
o
ro
di
he
i
via
rm
via
eg
llo
ta
M
via
Pa
le
N
. B
e
ea
va
Tir
a
sc
ar
Ve
an
ov
lla
G
m
Ca
via
rlì
Fo
i
Pe
Fi
re
gn
via
ng
L.
Vi
M
via
Fri
Ava
na
via
li
via
via
D
via
Fe
rm
Pa
lm
co
ast
rtu
na
ta
via
esi
Re
m
Lo
via
E.
%
[
on
A22
ell
i
a
ia
via
us
La
XX
17
ll
via
Fo
ne
lli
B.
via
po
M
Str
ad
.
An
G
ivo
no
III
s
Giov
anni
a
a
ne
le
ers
to
llo
ltin
via
via
OVIA
FERR
a
rn
In
dio
ga
azze
na
. Sa
m
o
Po
via
San
Bru
Na
COMUNE DI
a
ni
Div
A.
ne
Pa
lla
via
Ca
go
via
a
ov
en
via
vi
Nu
M
in
i
via
via
S
via
i
te
ert
i
F.
Pilastri
via
e
Be
rn
m
hi
Bo
rro
sc
via
lle
via
ta
sti
on
ata
via
41
3
Alb
N
gestori)
gestori)
gestori)
gestori)
gestori)
G
u
Ca
av
ra
L.B
.
via
2
2
2
3
2
Sta
m
an tale
te
(n.
(n.
(n.
(n.
(n.
ia
via
C
- MN
va
MO
uo
in
v
CORREGGIO
N
Ju
va
via
Pianificazione Sviluppo Urbanistico - settembre 2011 - scala 1 : 10.000
G
a
ort
sp
Tra
isca
i B
a
lch
i
ro
i
cc
iai
Vecchia
via Chiesa
De
o
om
Giac
S.
o
via
(n. 2 gestori)
(n. 4 gestori)
Mag
.
a
via
ll
19
ss
e
18
ata
Fo
(n. 3 gestori)
in
17
av
(n.4 gestori)
rg
A
16
C
a
15
va
tt
14
uo
le
Gu
via
13
ea
N
o
lla
asta
G
us
m
ss
a
a
12
ale
Fo
P
11
%
ó
U
an
(n.2 gestori)
ia
10
ti
v
9
or
oc
ciai
a
Bra
8
sp
Bar
F.
7
Tra
C
ad
6
singolo
multiplo
singolo
singolo
singolo
singolo
multiplo
singolo
multiplo
singolo
multiplo
multiplo
singolo
multiplo
multiplo
multiplo
multiplo
multiplo
singolo
Str
5
Dei
via
4
via
TIPO ANTENNA
tta
via Paole
3
lia
esistente
esistente
esistente
esistente
esistente
esistente
esistente
esistente
esistente
esistente
esistente
esistente
esistente
esistente
esistente
esistente
esistente
esistente
esistente
via Bastiglia
2
tig
Dei
mea
p
as
via Bastiglia p. ovest
t
s
Via Santi
Via Pozzuoli
Via Nuova Ponente
Via Corbolani
Via Galvani
Via dell'Artigianato
Via Peruzzi
P.le Piscine
Via Del Cappellano
Via Oceano Atlantico
SS 468 Correggio
Via Liguria
Via C. Marx (Stadio)
Via Lago Scaffaiolo
Via C. Marx (Stadio)
Via Delle Mondine
Via Vila Negro
Via Rossetti
Via Chiesa di Cortile
v
.O
19
via
Gus
INDIRIZZO
e
1
B
via
NUMERO
via
Arginello
via Budri
one Miglia
rina
agnol
via Camp
a
via Canale Budrione
Frazione di Cortile
va
c
ca