Comunicato Stampa Scuola. Contro la mafia serve un patto

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Comunicato Stampa Scuola. Contro la mafia serve un patto
Comunicato Stampa
Scuola. Contro la mafia serve un patto tra istituzioni e società civile
‹‹La repressione da sola non basta ed occorre lavorare sull’educazione alla cittadinanza, soprattutto
con i più giovani, incrementando e rafforzando quel patto di servizio tra istituzioni e società civile››
dichiarano Simone Scarpati ed Gaia Trunfio, rispettivamente Presidente dell’Associazione
Studenti Napoletani Contro la Camorra e Vicepresidente dell’Associazione Giovanile
AGISCO.
E’ un importante passo avanti, quello registrato ieri, con la firma della Carta d’intenti per promuovere
nelle scuole l'educazione alla legalità tra il Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, dal Procuratore
Nazionale antimafia, Franco Roberti, dal Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele
Cantone, e dal Presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, Rodolfo Sabelli.
‹‹Speriamo – continuano Scarpati e Trunfio – che siano presto coinvolte attivamente in questo
percorso e convocate al Ministero anche le tante organizzazioni della società civile che da sempre
si impegnano su questo terreno. Noi, che da sempre ci impegniamo per promuovere la cultura della
legalità nelle scuole, auspichiamo il diffondersi dell’educazione alla legalità non solo come sporadica
attività di appassionati volontari, ma come metodico intervento di operatori qualificati. ››
Con il documento firmato ieri, le parti si impegnano a promuovere un programma pluriennale di
attività, realizzabili nell'ambito dell'insegnamento di 'Cittadinanza e Costituzione', volte al contrasto
dei fenomeni mafiosi e di criminalità organizzata. In particolare si impegnano a organizzare, anche
attraverso l'uso di piattaforme digitali e social media, campagne informative; a predisporre pacchetti
formativi per studenti, docenti, e famiglie necessari a riconoscere i fenomeni di illegalità per
affrontarli; a programmare seminari e attività di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva.
‹‹E’ inoltre fondamentale – concludono Scarpati e Trunfio – puntare sull’educazione e
l’aggiornamento degli insegnanti cosicché la materia non sia demandata solo ai docenti sensibili ma
diventi un’offerta strutturata per tutti gli studenti.››
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