Progetto Frosinone OpenData

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Progetto Frosinone OpenData
COMUNE DI FROSINONE
PROGETTO
FROSINONE OPEN DATA
Ing. Sandro Ricci
Frosinone, 07 Novembre 2012
Premessa
I dati geografici sono tra i più scaricati dai siti open data degli enti pubblici italiani; in Italia l’unico
esempio di completa apertura dei dati geografici è quello della Regione Sardegna, che per prima ha reso
disponibile tutto il patrimonio geografico di sua proprietà, libero, scaricabile e con una propria licenza
totalmente aperta.
I dati geografici sul sito della Regione Emilia-Romagna sono al primo posto per numero di download,
mentre su quello del Piemonte sono secondi solo ai dati relativi a Scuola e Formazione.
Ma nonostante queste cifre, che dimostrano un grande interesse, sono ancora poche le
amministrazioni che li mettono a disposizione di altri enti, cittadini e imprese.
I dati geografici sono prodotti soprattutto dalle Regioni e, in particolare, sono quelli che vanno a
costituire la carta tecnica regionale, il cosiddetto data base topografico, in genere in scala 1:5000 o 1:10000,
che è la base per tutte le attività di gestione e pianificazione del territorio.
Questi dati, se qualitativamente validi e aggiornati, hanno un grande valore non solo per gli enti, ma
anche per le aziende, i professionisti e i privati.
Anche i Comuni sono impegnati alla redazione di Sit con cartografie di massimo dettaglio che
servono per la pianificazione urbana, anche se molti di essi basano la propria pianificazione sul dato
regionale.
Poche amministrazioni sono orientate all'open data, mentre altre rendono disponibili i dati ma con
molte restrizioni d’uso ed altre ancora sono completamente chiuse non solo all'open data ma alla cessione
del dato in qualsiasi forma. C'è, quindi, chi rende i dati almeno parzialmente disponibili in formato open, chi li
rende disponibili ma solo per determinati usi, chi li rende disponibili solo ad altre amministrazioni pubbliche e
non ai privati (anche se professionisti), chi non li rende disponibili affatto.
In generale la liberazione dei dati potrebbe concorrere a far crescere l'economia del nostro Paese,
grazie al valore aggiunto che diversi soggetti possono generare riutilizzandoli.
Per quanto riguarda in particolare il dato geografico, questo ha un grande valore aggiunto prima di
tutto per i professionisti.
Quando si presenta una richiesta di concessione edilizia si deve allegare lo stralcio della carta
tecnica regionale, lo stralcio del piano regolatore e lo stralcio del piano paesistico.
Siamo all’assurdo per cui un architetto, un ingegnere, un geometra ha bisogno di questi dati per
poter chiedere alla PA l'autorizzazione a costruire, ma è la stessa PA che richiede dei dati che già le
appartengono e che non rende disponibili nel modo giusto.
Poi ci sono le aziende private, che dall’open data potrebbero far nascere nuove opportunità di
business rendendo allo stesso tempo un servizio al cittadino.
Un'azienda, per esempio, potrebbe creare un servizio per informare su tutti i trasporti disponibili in
una città o nei dintorni di una città, da quelli pubblici urbani ed extraurbani a quelli privati.
Le aziende che creano queste applicazioni possono guadagnare grazie alla pubblicità e, allo stesso
tempo, rendono un servizio utile che la PA non riesce a fare, perché i suoi investimenti vanno in altra
direzione, oppure perché non può accedere contemporaneamente a tante banche dati diverse o,
semplicemente, perché rendere questo tipo di servizio non è il suo obiettivo primario.
Ci sono anche possibilità di implementazione legate alla gestione delle emergenze o tipicamente
commerciali.
Nel primo caso avere il dato disponibile in linea può essere un aiuto per accelerare i tempi di
intervento e gestire velocemente l'emergenza.
In caso di calamità, come un terremoto o un’alluvione, se i dati fossero direttamente downlodabili da
qualsiasi operatore – la protezione civile, ma anche gruppi di volontari e squadre di soccorso che arrivano da
varie regioni – avrebbe subito la cartografia a disposizione.
Per l’esempio esclusivamente commerciale, invece, si può dar vita al geomarketing, ovvero la
possibilità di studiare il territorio per ottimizzare delle azioni commerciali in funzione della presenza di un
certo tipo di popolazione e di esigenza.
L'Istat nel settembre scorso ha pubblicato tutti i dati geografici relativi ai censimenti del 1991 e del
2001 (quello 2011 è attualmente in corso) con tantissimi indicatori statistici – tra cui la popolazione, le
abitazioni, le fasce di età, la scolarizzazione, gli stranieri – calati a livello geografico sulle sezioni di
censimento, che corrispondono in ambito urbano agli isolati.
Volendo fare un'azione commerciale per promuovere un servizio per le famiglie numerose questo è
uno strumento fondamentale che l'Istat solo oggi ha reso disponibile in questa forma open data gratuita.
Per fare tutto ciò occorre quindi che il dato venga liberato e reso Open Data: tutte le strade di tutta la
città, tutti i fiumi, tutto l’edificato, e così via devono essere resi accessibili a tutti, utilizzando le licenze
creative commons, che sono tradotte in tutte le lingue e sono riconosciute a livello internazionale.
Con l'iniziativa Open Data del Comune di Frosinone sarà possibile attingere alle enormi moli di dati
già di proprietà del Comune per metterle a disposizione di tutti gli stakeholder e sfruttarli per offrire nuove
opportunità di mercato e/o valorizzare quanto già disponibile.
Finalità
Il progetto “Frosinone OpenData” vuole permettere la pubblicazione di tutti i dati inerenti il patrimonio di
beni demaniali e di informazioni riguardanti il territorio al fine di creare nuove opportunità di occupazione e
sfruttare tali dati per offrire nuove informazioni a tutt'oggi mancanti anche al mercato dell’immobiliare, del
turismo e dell'imprenditoria.
L’idea progettuale è quella di implementare un nuovo sistema per la gestione e aggregazione di dati,
sfruttando una piattaforma integrata che permetta alla Comunità di erogare in modo integrato i propri dati
sfruttando logiche multi-lingua e multi-canale, al fine di mettere a disposizione tali dati a tutto il pubblico
interessato a fruirlo, sia per ragioni di lavoro che di piacere.
A tale scopo sarà realizzata una piattaforma che rispetti i canoni imposti dalle leggi italiane sull’usabilità
e l'accessibilità, e che permetterà la ricerca e la condivisione di tutti i dati a disposizione della Comunità, ad
esempio:
•
dati inerenti le costruzioni e gli immobili
•
dati inerenti la natura
•
dati inerenti le infrastrutture della Comunità (videocamere, sistemi di videosorveglianza, strutture per
rilevazione di incendi e/o fumi, punti di accesso Wi-Fi, punti di ricezione, ubicazione, cabine
elettriche, sistemi di pompaggio, sistemi di filtraggio o pescaggio delle acque, anche in modalità POI,
ovvero trattabili da qualsiasi GPS e navigatore);
•
dati inerenti le strutture ricettive (tipologia e quantità, ubicazione, posti letto, facility, recapiti, anche in
modalità POI, ovvero trattabili da qualsiasi GPS e navigatore);
•
dati inerenti l'ambiente e le peculiarità del Comune di Frosinone (sentieri, corsi d'acqua, eventuali
centri archeologici, oasi naturali, dati provenienti da eventuali centraline di monitoraggio ambientale,
etc, e loro ubicazione, anche in modalità POI, ovvero trattabili da qualsiasi GPS e navigatore);
•
e qualsiasi altro tipo di dato che possa essere utile per tramutarlo in occasione di business (ad
esempio: per offrirlo alle aziende deputate alla manutenzione dell'ambiente e/o delle infrastrutture,
etc) piuttosto che in occasione di svago (ad esempio: per offrire nuove informazioni utili a studiosi,
turisti ed agenzie turistiche per meglio comprendere il territorio e quello che è al proprio interno), o
infime per gestire situazioni di emergenza o calamità naturale, sfruttando tutte le informazioni
presenti all'interno del Comune e condividendole con gli operatori preposti (Protezione Civile, VVFF,
Protezione Civile, ARPA, Forze di Polizia, etc.)
Indicazioni Tecniche
Un Sistema Informativo Geografico (Geographic Information System, GIS) è un sistema
informativo computerizzato che permette l'acquisizione, la registrazione, l'analisi, la visualizzazione
e la restituzione di informazioni derivanti da dati geografici (geo-referenziati).
La soluzione che si intende implementare sarà completamente web-based ed integrata, e sarà
corredata da alcune "App" per il mondo mobile al fine di permettere alle aziende e ai cittadini più
aggiornati tecnologicamente, di interagire con tali dati mediante un dispositivo innovativo, quale
Tablet o Smartphone, sia su piattaforma Android che Apple iOS, e rese disponibili in tutti gli "App
Store" di ciascuna piattaforma mobile
Le applicazioni webGIS permettono la distribuzione di dati geo-spaziali, in reti internet e
intranet, sfruttando le analisi derivanti dai software GIS e per mezzo di classiche funzionalità di
applicazioni web-based pubblicano informazioni geografiche nel World Wide Web.
Un sistema web-gis si basa su normali funzionalità Client-server, come una classica
architettura Web. Il client è un qualsiasi browser, come ad esempio Mozilla Firefox, il lato server
consiste in Web-server (ad esempio Apache) e un software webGIS che si occupa di fornire le
funzionalità di visualizzazione/interrogazione per l' interpretazione di dati georeferenziati.
Possiamo schematizzare il processo di funzionamento di un WebGIS nel seguente modo:
•
l’utente, tramite un’apposita interfaccia web, invia dal proprio client mediante un generico
browser una richiesta nella quale è definita l’area di interesse (estensione geografica della
zona da visualizzare) e i contenuti a cui si vuole accedere (elenco dei layer di interesse);
•
in base ai dati ricevuti il motore del WebGIS accede alla ricerca nel proprio archivio delle
informazioni richieste (file, come shape, TIFF, ...; effettuando una connessione a database,
oppure mediante l’accesso ad altri server cartografici, ad esempio OGC Web Services)
estraendo la porzione di territorio specificata;
•
sono quindi generate una o più immagini che saranno inviate al client.
In modo simile avviene l’interrogazione dei dati: in questo caso il client invia al server una
coppia di coordinate (nel caso di interrogazione puntuale) o un insieme di coordinate per definire
una regione ed il server interroga gli attributi degli oggetti cartografici presenti nella zona di
interesse, restituendo un report con i valori estratti.
Lo scambio dei dati si basa sul protocollo HTTP, utilizzando un web service si permette
l’interazione tra servizi web e applicazioni mediante l’invio di messaggi in formato XML (eXtensible
Markup Language). L'intero sistema di comunicazione è indipendente dalla piattaforma hardware,
dal sistema operativo e dal formato originario dei dati: qualsiasi software client e server possono
comunicare tra di loro purché implementino in modo corretto gli standard.
Possiamo descrivere il funzionamento come segue:
•
il client contatta il server e lo interroga sulle sue funzionalità;
•
il server fornisce al client un documento XML contenente la descrizione del servizio offerto,
dal punto di vista delle funzionalità e dei dati disponibili;
•
utilizzando come riferimento il documento di descrizione inviato dal server il client genera la
propria richiesta;
•
il server fornisce i dati in un formato standard (GML o immagini) seguendo le richieste
inoltrate dal client.
In fase di studio di fattibilità occorrerà scegliere tra alcuni software necessari a realizzare un
WebGIS e GeoServizi, fra cui solo ad esempio si citano:
•
UMN MapServer
•
GeoServer
•
Geonetwork
ed i vari Front ends a MapServer e GeoServer fra cui:
•
p.mapper
•
ka-map - http://ka-map.maptools.org
•
Chameleon - http://chameleon.maptools.org
•
OpenLayers - http://openlayers.org
•
Mapbuilder - http://communitymapbuilder.org
•
Mapbender - http://www.mapbender.org
•
Cartoweb - http://www.cartoweb.org
•
Fist - http://fist-mapping.org
•
GisClient - http://www.gisclient.org
•
MapFish - http://www.mapfish.org
Fondamentale nella realizzazione sarà la compatibilità con OpenStreetMap; si tratta di un
progetto che punta a creare e fornire dati cartografici e mappe di strade liberi e gratuiti a chiunque
ne abbia bisogno.
OpenStreetMap è completamente libera:
•
per ogni uso (quindi anche gratis);
•
disponibile in forma sorgente;
•
tutta l'infrastruttura e piattaforma è pienamente disponibile
OpenStreetMap nasce nel 2004 come progetto di mapping collaborativo con lo scopo di fornire
dati cartografici liberi; originariamente centrato sulla produzione di mappe cittadine, si è
rapidamente trasformato in un progetto per mappare l'intero pianeta.
•
Agosto 2004: un'idea di Steve Coast (UK);
•
Natale 2005: mille utenti registrati;
•
Gennaio 2006: nasce l'editor JOSM;
•
Settembre 2007: inizia l'inportazione dei dati TIGER;
•
Settembre 2007 Automotive Navigation Data contribuisce Olanda, India e Cina;
•
Febbraio 2008:
o
25.000 utenti iscritt, 1300 attivi per settimana;
o
212 milioni di punti GPS;
o
18 milioni di strade.
Il Comune di Frosinone, nell’ambito del Progetto “Frosinone Virtual 3D” finanziato dalla
Regione Lazio nel 2008, ha già utilizzato ampiamente la piattaforma “OpenStreetMap” operando
sia direttamente che con l’ausilio di tecnici incaricati a:
•
Rilevare con telecamera mobile in 3D e GPS la quasi totalità del territorio comunale;
•
Caricare sul sito OpenStreetMap.org le tracce grezze del GPS (formato GPX);
•
Eseguire l'editing con JOSM o Potlach
Uno dei punti di forza del progetto è JOSM, un client specificatamente sviluppato per l'editing
della mappa OSM, con il quale si esegue:
•
download and run, multipiattaforma
•
supporto ai formati OSM, GPX, WMS
•
architettura a plug-in:
•
o
foto georiferite
o
audio sync
o
liveGPS
o
validazione
licenza GPL
Il Flusso di lavoro con JOSM consente di:
•
inquadrare la zona di lavoro
•
download delle tracce grezze dal sito OSM (layer GPX)
•
download dei dati vettoriali dal sito OSM (layer dati)
•
editing del layer dati
•
upload dei dati modificati con eventuale risoluzione dei conflitti
L’Editing on-line con Potlach, più semplice per il neofita ed adatto anche all'editing occasionale,
permette:
•
Flash con ActionScript
•
usa solo dati da OpenStreetMap
•
layer WMS: Yahoo, OpenAerialMap, ...
•
licenza Public Domain
Dal lato server, il cuore dell'infrastruttura di OSM è il server database al quale si accede tramite
la API pubblica.
Lo stack software è composto dal server HTTP Apache, da codice Ruby on Rails e dal motore
database MySQL; il tutto su piattaforma Ubuntu GNU/Linux.
Considerazioni conclusive
La disponibilità di dati geospaziali, liberamente consultabili e utilizzabili, è un tema
particolarmente controverso.
Vi sono situazioni di grandi apertura e stimolo che si contrappongono ad altre di grande
chiusura.
La libera circolazione di dati geografici è un potente fattore di democrazia, nonché di sviluppo
del mercato geospaziale.
La tipologie di accesso sono molteplici e non sempre all'altezza delle aspettative; particolare
attenzione va anche posta sui formati usati per lo scambio delle informazioni e sulle licenze
utilizzate per la loro distribuzione, favorendo ogni qualvolta sia possibile formati aperti e
documentati e incentivandone la diffusione ad ogni livello.
Occorrerà promuovere:
1. una crescente diffusione di una sensibilità sul tema dell'informazione geografica, e
dell'importanza di una fruizione più libera della stessa
2. un ampliamento della base di dati liberi attualmente utilizzabili, nella combinazione di dati
raccolti da singoli cittadini secondo logiche collaborative, e dati rilasciati da alcuni enti e
produttori
3. un consolidamento dell'idea che le licenze attualmente più utilizzate a livello globale per i
dati geografici acquisiti secondo modalità collaborative da comunità aperte sono le licenze
Creative Commons (in particolare nella variante identificata come CC-BY-SA).
La piattaforma ipotizzata si prefiggerà i seguenti obiettivi:
•
censire tutte le informazioni riorganizzando ed uniformando anche tutte quelle già esistenti
presso i vari settori dell’Ente;
•
georeferenziarle con il territorio;
•
gestire
tutte
le
informazioni
necessarie
alla
manutenzione
di
tutte
le
opere/infrastrutture/installazioni presenti all'interno dell'area del Comune, gestendo nello
specifico le fasi di:
•
censimento,
•
schedulazione interventi,
•
gestione piani di manutenzione ordinari,
•
gestione piani di manutenzione straordinari,
•
reportistica,
•
sistema di segnalazione e scambio dati con altre aziende, pubbliche e private,
sfruttando sia i meccanismi tecnici del protocollo RSS che quelli della Porta di
Dominio a norme CNIPA per i trasferimenti massivi di dati con altre PA;
•
interoperabilità delle varie funzioni tramite "App";
•
interazione telematica con le altre PA preposte
•
erogare tali insiemi di dati al pubblico interessato, pubblico e privato;
•
creare della documentazione e dei Learning Object.
Il Comune di Frosinone con il progetto si impegna a:
•
Offrire una rete di supporto ed opportunità di lavoro per gli stackholders
•
Contribuire all'internazionalizzazione e localizzazione del software
•
Sviluppare applicazioni prototipo per mostrare agli interlocutori locali le capacità del
software Open Source geospaziale
•
Creare pacchetti e personalizzazioni che rispondano a necessità locali
•
Supportare gli standard aperti e l'accesso libero ai dati geografici a livello regionale
•
Promuovere l’open data e migliorarne la sua visibilità
Il Responsabile ICT
Ing. Sandro Ricci