la parola come una spada a doppio taglio

Transcript

la parola come una spada a doppio taglio
sabato, 28 febbraio 2009
parrocchia B.V.M. della Salute, Padova
LA PAROLA
COME UNA SPADA A DOPPIO TAGLIO
lectio divina di quaresima
quando tutti i fedeli sono riuniti può iniziare la lectio divina, in piedi
intronizzazione della parola
canto
DIO DI TENEREZZA
Rit.:
Dio pien d'amore e Dio di pietà,
di tenerezza e di fedeltà;
Dio che perdoni a chi ti ama
e conserva la tua parola.
1. Dio, del tuo amore è pien la terra:
sei tu il mio Salvatore!
Dio, nostro Padre dei cieli,
sei tu il mio amore!
Signore, dimmi il tuo nome,
rivelati, o mio Dio. Rit.
2. Padre dei poveri e dei miti,
sei tu il mio Salvatore!
Dio, salvatore degli oppressi,
sei tu il mio amore!
Signore, dimmi il tuo nome,
rivelati, o mio Dio. Rit.
sol.:
ass:
3. Signor del tempo e della storia,
sei tu il mio Salvatore!
Ieri e oggi, in tutti i tempi,
sei tu il mio amore!
Signore, dimmi il tuo nome,
rivelati, o mio Dio. Rit.
4. Per Gesù Cristo tuo Figlio,
sei tu il mio Salvatore!
Nell'unità del Santo Amore,
sei tu il mio amore!
Signore, dimmi il tuo nome,
rivelati, o mio Dio. Rit.
la parola viene intronizzata accompagnata dalla luce e dal profumo
-3-
guida:
La Parola ferisce. «La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di
ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione
dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i
sentimenti e i pensieri del cuore. Non v’è creatura che possa
nascondersi davanti a lui, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi suoi
e a lui noi dobbiamo rendere conto» (Eb 4,12-13). Iniziare questa
quaresima nell’ascolto della Parola significa porsi di fronte ai sentieri che
essa ci apre; lasciarci guidare dallo Spirito che l’ha suggerita e che spira
dalle pagine bibliche verso quel deserto interiore presso il quale possiamo
ritrovare noi stessi e il senso di quanto andiamo facendo. Alla luce dei testi
non sfuggiranno i nostri sogni, i nostri desideri, le nostre emozioni, i
nostri cammini, le nostre azioni. Alla luce della Parola non sfuggiranno le
nostre ferite e i nostri dolori. Ma se è vero che a Lui noi dobbiamo rendere
conto è anche vero che la sua Parola non è Parola di condanna: «Non c’è
dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù»
(Rm8,1). Possiamo essere certi che la dove scorgiamo la nostra fragilità e i
nostri limiti può nascere la forza su cui puntare per vivere gioiosamente
secondo il vangelo. La Parola non ci condurrà verso strade di gloria ma ci
suggerirà passo passo le dinamiche evangeliche della passione, della morte e
della risurrezione in ogni momento e in ogni situazione. La Parola metterà
in luce le nostre ferite rendendoci dei guaritori feriti; gente capace di
incontrare l’altro e di entrare in profonda empatia con chiunque ci si trovi
davanti, gente libera finalmente da pregiudizi, luoghi comuni e
precomprensioni, disponibile unicamente all’incontro, gente che nelle sue
fattezze ripropone all’oggi i tratti del volto di Cristo perché sia fatto
conoscere al mondo.
-4-
pres.:
ass.:
Prepariamoci ad accogliere la Parola
nel nome del Padre e del Figlio † e dello Spirito Santo.
Amen.
breve silenzio
pres.:
ass.:
pres.:
ass.:
pres.:
Cristo patì per voi,
lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme:
egli non commise peccato
e non si trovò inganno sulla sua bocca,
oltraggiato non rispondeva con oltraggi,
e soffrendo non minacciava vendetta,
ma rimetteva la sua causa a colui
che giudica con giustizia.
Egli portò i nostri peccati nel suo corpo
sul legno della croce,
perché, non vivendo più per il peccato,
vivessimo per la giustizia;
dalle sue piaghe siete stati guariti.
Eravate erranti come pecore,
ma ora siete tornati al pastore
e guardiano delle vostre anime. (1Pt)
-5-
INVOCA LO SPIRITO
Il punto di partenza è la lettura, anche perché la nostra fede è una storia di
salvezza. Una lettura fatta dopo aver invocato lo Spirito Santo. Bisogna
credere nella presenza viva dello Spirito nella nostra Assemblea, perché noi
siamo qui in ascolto di Dio che ci parla. È un momento di intensa esperienza
religiosa anche questa preghiera allo Spirito, perché l'azione dello Spirito che
ha ispirato i libri sacri continua anche in colui che legge. Forse non lo
avvertiamo sempre, ma questa azione dello Spirito continua anche in colui che
legge; e così il testo; l'uno e l'altro si trovano sotto il tocco dello stesso e
medesimo Spirito. È veramente un momento di intensa esperienza religiosa!
In questo senso, l'azione rivelativa della verità da parte dello Spirito è
tutt'altro che esaurita. Potremmo dire che l'ispirazione è un processo
permanente nella vita dei credenti, nella vita della Chiesa e raggiunge
chiunque nella fede si accosta alla Parola. E la Bibbia è parola ispirata non
solo perché fu scritta nel passato sotto l'azione dello Spirito, ma anche perché
nel presente si rivela come libro vivo capace di comunicare, rivelare le verità
nascoste. È il dono di Dio da conoscere. “Se tu conoscessi il dono di Dio”,
dice Gesù alla samaritana. Scegliendola, si sceglie la vita, dice il
Deuteronomio. E prima ancora di riflettere, bisogna metterci in questo
atteggiamento di preghiera, di ascolto, di disponibilità, di tranquillità
interiore, senza fretta. Il grande Ambrogio ricordava: “Quando preghi, sei
tu che parli con Dio, ma quando leggi è Dio che ti parla!” e questo dialogo
essenziale per la nostra vita è la Lectio! Un dialogo tra Dio che parla e tu che
gli rispondi. E' una lettura fatta in due. In questo rapporto dialogico di un
amico con l'amico. “Non vi chiamo più servi, ma amici, perché conoscete tutto
quello che ho udito dal Padre mio”. E San Giovanni ricorda con molta
chiarezza il ruolo dello Spirito in rapporto alle parole di Gesù: “Ho ancora
molte cose da dirvi, ma ora sarebbe troppo per voi, ma quando verrà lo
Spirito di verità, vi guiderà verso tutta la verità. Non vi dirà cose sue, ma
quelle che avrà udito e vi rivelerà le cose che stanno per venire.” (Gv 16).
Queste parole mettono in luce la funzione dello Spirito, la sua missione
specifica che sarà quella di condurre verso la pienezza della verità. E' lo
Spirito che ci rivelerà il senso vero, autentico della Parola che leggiamo. Ci
aiuterà a comprenderla dal di dentro, col cuore, oltre che con l'intelligenza,
ce la farà comprendere come rivelazione nuova, personale, in modo che
diventi luce, forza, coraggio di testimonianza. Parola e Spirito. Il n. 8 della
Dei Verbum dice: “Nella Chiesa, sotto l'azione dello Spirito Santo, la
comprensione tanto delle cose, quanto delle parole trasmesse cresce, sia con
la riflessione e lo studio di tutti i credenti”.
-6-
canto
Rit.
VIENI O SPIRITO
Vieni o Spirito, Spirito di Dio,
Vieni o Spirito Santo, vieni Spirito, soffia su di noi,
dona ai tuoi figli la vita.
Dona la luce ai nostri occhi, dona la forza ai nostri cuori,
dona alle menti la sapienza, dona il tuo fuoco d’amore. Rit.
Tu sei per noi consolatore, nella calura sei riparo,
nella fatica sei riposo, nel pianto sei conforto. Rit.
Dona a tutti i tuoi fedeli che confidano in te
i tuoi sette santi doni, dona la gioia eterna. Rit.
LEGGI
La lectio consiste nel leggere e rileggere la pagina della Scrittura, mettendo in
rilievo gli elementi portanti. Per questo consiglio di leggere con la penna in
mano, sottolineando le parole che colpiscono, oppure richiamando con segni
grafici i verbi, le azioni, i soggetti, i sentimenti espressi o la parola-chiave. In
tal modo la nostra attenzione viene stimolata, l'intelligenza, la fantasia e la
sensibilità si muovono facendo sì che un brano, considerato magari arcinoto,
appaia nuovo. A me che da tanti anni leggo il vangelo succede, ad esempio,
che riprendendolo in mano scopro ogni volta delle cose nuove proprio
attraverso il metodo della lectio. Questo primo lavoro può occupare
parecchio tempo, se siamo aperti allo Spirito: si colloca il racconto letto nel
contesto più vasto, sia dei brani vicini, sia dell'insieme di un libro, sia
dell'intera Bibbia, per capire che cosa vuol dire.
lectio
lett.:
Lettura del vangelo di Giovanni al capitolo primo, versetti 29-34
Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse:
“Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!
Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è
passato avanti, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma
sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto
conoscere a Israele”. Giovanni rese testimonianza dicendo: “Ho
visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di
lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua
mi aveva detto: L’uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo
Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso
testimonianza che questi è il Figlio di Dio”.
seduti
-7-
meditazione
MEDITA
La meditatio è la riflessione sui valori perenni del testo. Mentre nella lectio
assumo le coordinate storiche, geografiche, culturali anche, del brano, qui si
pone la domanda: Che cosa dice a me? Quale messaggio in riferimento
all'oggi viene proposto autorevolmente dal brano come parola del Dio
vivente? Come vengo provocato dai valori permanenti che stanno dietro alle
azioni, alle parole, ai soggetti? La contemplatio è difficilmente esprimibile e
spiegabile. Si tratta di dimorare con amore nel testo, anzi di passare dal testo
e dal messaggio alla contemplazione di colui che parla attraverso ogni pagina
della Bibbia: Gesù, Figlio del Padre, effusore dello Spirito.
Contemplatio è adorazione, lode, silenzio davanti a colui che è l'oggetto
ultimo della mia preghiera, il Cristo Signore vincitore della morte, rivelatore
del Padre, mediatore assoluto della salvezza, donatore della gioia del
Vangelo. Nella pratica i tre momenti non sono rigorosamente distinti, però la
suddivisione è utile per chi ha bisogno di incominciare o di riprendere questo
esercizio. Il nostro pregare è come un filo rosso che collega un po' le giornate
l'una all'altra e può succedere che sullo stesso testo della Scrittura ci
soffermiamo un giorno soprattutto con la meditatio mentre un altro giorno
passiamo rapidamente alla contemplatio."
ognuno assuma la posizione corporea che ritiene più comoda e adatta alla preghiera, il tempo di
silenzio durerà 15 minuti
silenzio
canone
DOMINE DEUS, FILIUS PATRIS, MISERERE NOBIS
-8-
PREGA
L'oratio è la prima preghiera che nasce dalla meditazione: Signore, fammi
comprendere i valori permanenti del testo, che mi mancano, donami di capire
qual è il tuo messaggio per la mia vita. E a un certo punto, questa preghiera
si concentra nell'adorazione e nella contemplazione del mistero di Gesù, del
volto di Dio. L'oratio si può esprimere anche in richiesta di perdono e di luce
o in offerta.
Intercessioni
lett.:
Per tutte le chiese di Cristo, membra del suo corpo sparso nel
mondo, in unità con il capo possano essere dimora prediletta dello
Spirito.
invocazione cantata O CHRISTE, AUDI NOS
lett.:
lett.:
lett.:
lett.:
lett.:
Per gli uomini e le donne che vivono radicalmente il loro battesimo
nella contemplazione, nella vita attiva, come lievito nascosto nella
pasta, possano essere pagine di vangelo nei luoghi in cui vivono ed
operano.
Per questa comunità parrocchiale, per i suoi pastori, per i gruppi
attivi e per le persone che non credono, per i sani e gli ammalati, il
Cristo annunciato e celebrato possa diventare centro unificante e
culmine cui tendono le azioni e gli interrogativi di tutti.
Per la città di Padova, per le sue componenti politiche, sociali ed
economiche, possano trovare nella chiesa locale una realtà di
persone in ascolto e pronte per collaborare nell’edificazione di una
società più giusta e solidale.
Per gli uomini e le donne che in qualsiasi stato di vita si trovano alla
ricerca di un senso ultimo, trovino nel Cristo un faro che illumini la
strada da percorrere e che dia senso al loro esistere.
Per tutte le confessioni cristiane e per coloro che professano Gesù
figlio di Dio, possano trovare strade di dialogo nell’accoglienza delle
rispettive diversità.
-9-
lett.:
lett.:
lett.:
lett.:
lett.:
pres.:
ass.:
Perché questo tempo di quaresima sia vissuto come un itinerario che
parte dalla cenere e conduce alla nuova acqua battesimale del
giorno di pasqua.
Perché la liturgia che porrà i segni e le parole che faranno rivivere il
mistero del Cristo morto, sepolto e risuscitato, possa essere vissuta
in questo tempo come la fonte di senso nell’agire ecclesiale e il
culmine verso cui tende il cammino quaresimale.
Perché la carità sia fattiva e libera da secondi fini, perché la
testimonianza sia limpida e sincera, perché la comunione ecclesiale
sia perseguita e sostenuta.
Nel mondo sono sempre attivi conflitti e focolai di guerra. Lo Spirito
che disceso dal cielo si è posato su Gesù come colomba, e che oggi
continua la sua opera nel corpo di Cristo che è la chiesa, renda i
cristiani fautori e operatori di pace, di incontro e di dialogo.
La sequela del Figlio di Dio ci renda incapaci di giudizio e di
esclusione e ci apra all’accettazione e all’incontro di tutti i fratelli e le
sorelle che sentiamo diversi e lontani da noi.
orazione
O Dio, che hai posto nella mente e nel cuore dell’uomo i doni del
pensare e del volere, fa che il tuo Spirito ci guidi alla verità tutta
intera, perché possiamo dirci ed essere discepoli del tuo Figlio,
indicatoci risolutamente da Giovanni il battista e nel quale tu hai
posto tutte le tue compiacenze. Egli è Dio e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
benedizione
pres.:
ass.:
pres.:
ass.:
pres.:
ass.:
Vi benedica il Padre che riconosce nei nostri volti il volto del Figlio
amato.
Amen.
Vi benedica il Figlio, il prediletto indicato da Giovanni, che battezza
nello Spirito.
Amen.
Vi benedica lo Spirito che trova la sua dimora nel Figlio e che ci
conduce nel nostro deserto interiore.
Amen.
- 10 -
si abbassano le luci
canto
ATTENDE DOMINE
sol.:
Atténde Domine, et miserére ,
quia peccavimus tibi.
Ascolta Signore e sii misericordioso
Atténde Domine, et miserére,
quia peccavimus tibi.
Ascolta Signore e sii misericordioso
Ad te Rex summe, omnium Redémptor,
oculos nostros sublevamus flentes:
exaudi, Christe, supplicantum preces.
Rivolgiamo a te,nostro Re e Redentore
ass.:
Atténde…
Ascolta Signore...
sol.:
Déxtera Patris, lapis angularis,
via salutis, ianua caeléstis,
ablue nostri maculas delicti.
Destra del Padre, pietra angolare,
ass.:
Atténde…
Ascolta Signore...
sol.:
Rogamus, Deus, tuam maiestatem:
auribus sacris gémitus exaudi:
crimina nostra placidus indulge.
Ci rivolgiamo, o Dio, alla tua Maestà,
ass.:
Atténde…
Ascolta Signore...
sol.:
Tibi fatémur crimina admissa:
contrito corde pandimus occulta:
tua, Redémptor, pietas ignoscat.
Ti confessiamo con cuore pentito i nostri
ass.:
Atténde…
Ascolta Signore...
sol.:
Innocens captus, nec repugnans ductus;
téstibus falsis pro impiis damnatus:
quos redemisti, tu consérva, Christe.
Catturato e condotto senza reazione.
Atténde…
Ascolta Signore...
ass.:
sol.:
ass.:
perché abbiamo peccato contro di te.
- 11 -
perché abbiamo peccato contro di te.
i nostri occhi piangenti: ti chiediamo,
esaudisci, o Cristo, le nostre preghiere.
via della salvezza, porta del cielo:
lava le macchie della nostra colpa.
esudisci i gemiti che ti giungono:
sii benigno verso le nostre mancanze.
errori e le colpe nascose:
il tuo affetto, o Redentore, le perdoni.
Condannato per gli empi,da falsi
testimoni:salva coloro che hai redento.