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Milano Aprile 2013 3 interni hYbrid architecture & design testo di Antonella Galli - foto di Andrea Martiradonna, Saverio Lombardi Vallauri e Mattia Campo Una visione nottUrna del Cortile d’onore dell’Università degli stUdi di Milano Con alCUne installazioni della Mostra organizzata da interni per il FUorisalone 2013. arChitetti, designer e artisti internazionali, in Collaborazione Con aziende partner, hanno interpretato il ConCetto di ibrido Con l’iMpiego di Materiali, solUzioni e teCnologie innovative. L’ibridazione è una sceLta metodoLogica carica di fascino,per La versatilità deLLe applicazioni e per L’innovazione che sempre ne scaturisce. Lo hanno dimostrato Le spettacolari installazioni deLLa mostra evento di interni negLi spazi deLL’università degli studi di milano durante iL fuorisalone 2013 Percorrendo i cortili e i loggiati dell’Università degli Studi di Milano, allestiti con le installazioni della mostra evento Hybrid Architecture & Design, l’impressione d’insieme era di sorpresa, varietà, bellezza. Entità molto diverse tra loro – da una micro-casa in legno a una spirale policentrica, da una galleria di luce a un macro-modello di città – presentavano elaborazioni originali del concetto comune di ibridazione. A questo tema, proposto da Interni, architetti e designer di caratura internazionale (Daniel Libeskind, Steven Holl, Mario Cucinella, Michele De Lucchi, Sergei Tchoban per citarne solo alcuni) hanno risposto con creazioni innovative partendo da culture, ambiti progettuali e materiali molto lontani tra loro. L’incontro tra i progettisti e le aziende, tutte di alto livello nell’ambito del progetto architettonico e di design, ha messo in evidenza prodotti innovativi (dai rivestimenti di Marazzi e Cosentino agli occhiali di Safilo) e tecnologie di ultima generazione (le strisce led di iGuzzini, i pannelli solari Panasonic); ma anche metodi costruttivi sostenibili (i pannelli in legno di Wolf Haus, la lavorazione della pietra leccese con macchine a controllo digitale di Pimar), soluzioni estetiche inconsuete (la superficie tridimensionale con i rossetti Deborah Milano) e coinvolgenti interazioni artistiche (i video di Studio Azzurro per Be Open, i mosaici di Marco Bravura per Arch-Skin). Una molteplicità di espressioni, soluzioni e costruzioni che si è dispiegata con esiti raffinati, a riprova della vitalità del mondo del progetto. Che Interni, ancora una volta, ha chiamato a raccolta e posto sotto i riflettori. 20 / INterNIews INterNI hybrId archItecture & desIgN 3 InversIon progetto di Steven Holl realizzazione Pimar, Teuco Guzzini e Ferragamo Parfums “L’idea di ibrido ha grande rilievo tra i criteri che ispirano i miei progetti: ho sempre concepito edifici caratterizzati da multifunzionalità. L’installazione Inversion rappresenta delle entità architettoniche che esistono in quanto sono il contrario di qualcos’altro. È costituita da sei blocchi in pietra leccese, le cui forme geometriche si riflettono specularmente l’una nell’altra. Il materiale proviene da una cava che esiste da 21 milioni di anni utilizzata dai tempi dell’antica Roma. L’azienda Pimar ha realizzato i blocchi con una tecnologia d’avanguardia, un macchinario digitale a cinque assi che lavora su files 3D. Il progetto è in uno spirito zen di luce, di spazio, di riflessione. L’installazione è destinata al complesso universitario di Princeton, negli Stati Uniti, dove tre edifici sono costruiti su mio progetto in pietra leccese”. (Steven Holl) Nell’iNstallazioNe i sei blocchi di pietra leccese realizzati da Pimar soNo collocati attorNo a uNo specchio d’acqua prodotto ad hoc da Teuco Guzzini. acqua esseNziale di SalvaTore FerraGamo partNer dell’opera, a cui è accostata per il forte legame coN gli elemeNti Naturali. INterNIews / 21 INterNI HybrId arcHItecture & deSIgN 22 / INterNIews 3 House oF Senses progetto di Christophe In House of senses, realIzzata per Be Open,una struttura Intersecata da alberI, Ideata da cHrIstopHe pIllet, ospIta scHermI gIgantI con I vIdeo dI studIo azzurro suI sensI. Pillet per Be Open “Il concetto di ibrido per me è un misto tra il mondo vecchio, di cose puramente fisiche, e un mondo nuovo, di cose più virtuali; le ibridazioni avvengono tra naturale e artificiale, tra decoro, esperienza, emozione e realtà delle cose. La mia installazione è molto semplice: un misto di architetture all’esterno e, all’interno, l’idea della decorazione, dove il potere dell’immagine è molto più forte di tutto quello che gli architetti potrebbero mettere dentro una casa. L’idea è fare ricerca sia nell’arcaismo, sia in nuove possibilità, grazie alla virtualità dell’immagine”. (Christophe Pillet) “Quello della fondazione Be Open, è un approccio non convenzionale: vogliamo promuovere la crescita e il progresso, non attraverso l’ingegneria o la scienza, ma attraverso la creatività – e il design in particolare – che potrebbe diventare un elemento chiave dello sviluppo sociale ed è parte integrante di molte realtà industriali”. (Elena Baturina, Be Open Founder) INterNIews / 23 24 / INterNIews INtErNI HybrId arcHItEcturE & dESIgN INterNIews / 25 3 “Abbiamo vinto un concorso internazionale indetto da Be Open con il progetto Zang Tumb Tumb, che fa riferimento ai Futuristi; parlando di sensi, abbiamo giocato sul concetto di sinestesia. Le Parole in Libertà di Filippo Tommaso Marinetti sono il primo esempio di traduzione dei suoni in segni grafici”. (Tommaso Nava, Sfelab) House oF Senses progetto video di Studio Azzurro per Be Open “Quando parliamo di vista, in questa Casa dei Sensi, il fuoco è sul modo di vedere le cose; anche quando parliamo di udito, di suono, conta il modo di sentire le cose”. (Fabio Cirifino, Studio Azzurro) InteractIve ExperIences progetto di Sfelab per Be nei porticati del cortile della farmacia, che ospitava l’installazione house of senses, il progetto interattivo realizzato dal collettivo sfelab, vincitiore del be open competition for Young talents in interactive design. nella pagina accanto, frame dei video house of senses di studio azzurro per be open. Open 26 / iNterNiews iNtErNi hybrid architEcturE & dEsigN 3 “Penso che fare architettura sia come costruire un mondo vivente, ovvero un tipo di sistema ibrido fatto di relazioni tra specie differenti; in questo caso ho pensato alla relazione tra le città e l’ambiente naturale, come il cielo. Ho usato il pannello solare, che è un generatore di energia, e che in questa installazione diventa come una pianta, simboleggiando la relazione tra le città e il cielo. Già lo scorso anno ho realizzato un’installazione con Panasonic; quest’anno abbiamo di nuovo usato moduli di pannelli solari, con cui ho voluto costruire un profilo di città. Panasonic sta realizzando con i pannelli solari una città vicino a Tokyo; io ho voluto creare per l’evento un modello di architettura con lo stesso tipo di idea. Milano possiede moltissime bellezze antiche; e ora c’è anche una città nuova accanto a quella vecchia. Tra le due devono essere create relazioni”. (Akihisa Hirata) Nel Portico richiNi l’architetto giaPPoNese akihisa hirata ha ProPosto coN Panasonic l’iNstallazioNe eNergetic eNergies, che raffigura uN modello di città del futuro ricoPerta da PaNNelli solari disPosti come foglie sulla sommità degli edifici. Energetic Energies progetto di Akihisa Hirata realizzazione Panasonic iNterNiews / 27 INterNI hybrId archItecture & deSIgN 28 / INterNIews 3 SenSai Si articola intorno a un’ala dinamica in lamelle di legno, Sotto cui Sono oSpitati oggetti marmorei di franchiumbertomarmi. hanno collaborato gessi, trapa, super skin e vetreria artigiana. SenSaI progetto di Archizero realizzazione Franchiumbertomarmi “Per noi il tema Hybrid è inteso come dialogo a 360°, sia tra culture e tradizioni diverse, sia come dialogo interdisciplinare tra arte, architettura, grafica e design. Il nostro progetto si ispira sia alla cultura occidentale, sia ai grandi maestri orientali come Kengo Kuma, che da un lato si ispirano al paesaggio e dall’altro si relazionano con il contesto. Mette a confronto la leggerezza e la massa, la pietra: i blocchi sono lavorati il meno possibile e la mano dell’uomo è in secondo piano. Deve prevalere quello che la montagna ha generato negli anni. Franchiumbertomarmi è un’azienda che ha trasmesso il concetto di relazione con la montagna e la cava in maniera poetica e autentica”. (Michele Cazzani) L’installazione mette in evidenza, all’interno di una cornice lignea dal forte segno grafico, gli imponenti blocchi in marmi pregiati Zebrino, Bardiglio e Calacatta, che franchiumbertomarmi ha tradotto in pezzi di arredo domestico (vasche, tavoli, lavabi) dai volumi scultorei e dalla matericità evidente, quasi primigenia. INterNIews / 29 30 / INterNIews INterNI hybrId ArchItecture & desIgN 3 ArIa Pura progetto di Mario Cucinella in collaborazione con Hyun Seok Kim realizzazione Marazzi AriA PurA è un grAnde cubo, rivestito in gres tecnico dellA collezione sistemn di Marazzi; All’interno un generAtore immette AriA PurificAtA. HAnno contribuito AllA reAlizzAzione barrisol, mapei e armec. Per l’illuminAzione iGuzzini. “Oggi le soluzioni non sono più alla portata di un solo soggetto: bisogna mettere insieme competenze diverse. Il tema ibrido per me è la contaminazione tra la parte scientifica e quella umanistica. Per Hybrid abbiamo costruito uno spazio dove intrappolare l’aria; si chiama Aria Pura per sottolineare la necessità di ritrovare un elemento fondamentale della nostra vita, che è la qualità dell’aria. È un cubo semplice e perfetto. L’abbiamo fatto con la ceramica, materiale vecchio come il mondo e tradizionalmente ad alto costo energetico. Marazzi ha intrapreso un ciclo produttivo caratterizzato da alta efficienza energetica”. (Mario Cucinella) Il rivestimento a moduli esagonali che costituisce la pelle dell’intera struttura è stato appositamente progettato dall’architetto Cucinella con SistemN di Marazzi, un gres tecnico che si distingue per la sostenibilità del processo produttivo (certificato Leed ed Ecolabel). Lastre di grandi dimensioni nello stesso materiale sono state impiegate per il rivestimento delle rampe di accesso. INterNIews / 31 INTERNI HYBRID ARCHITECTURE & DESIGN 32 / INterNIews INterNIews / 33 MICHELE DE LUCCHI HA IDEATO L’INSTALLAZIONE IN LEGNO SGUARDI INDISCRETI, DA CUI SI AFFACCIANO BUSTI IN GESSO CHE INDOSSANO OCCHIALI REALIZZATI DALLA GIPSOTECA FUMAGALLI & DOSSI. ALCUNE APERTURE CONSENTONO DI VEDERE, ALL’INTERNO, DEI VIDEO SULLA PRODUZIONE SAFILO, PRODOTTI DAL VIDEOMAKER MARIO GRECO. LE LUCI SONO DI iGUZZINI. “L’ibridazione è un concetto fondamentale della cultura contemporanea: è tutto ibridazione, è una maniera molto fertile di progettare, di ragionare, di argomentare e di pensare. La mia installazione è guidata da Safilo, un’azienda che produce occhiali, e mi ha spinto a immaginare qualche cosa che avesse a che fare con la loro produzione, ma anche, più in generale, con il senso di camuffarsi, di mascherarsi, di personalizzarsi o di spersonalizzarsi attraverso di essi. Vedere tra i chiostri tutte queste sperimentazioni è straordinario, fortemente emozionante: si vede che al di sotto di tutta questa cenere che ci circonda rimane ancora qualche brace accesa”. (Michele De Lucchi) “La decisione di prendere parte al progetto di Interni nasce dalla volontà di valorizzare il ruolo che Safilo ha nel mondo del design, di cui è parte a pieno titolo. Gli occhiali, infatti, nascono prima di tutto come oggetti di design. Un progetto come quello realizzato da Safilo in collaborazione con Michele De Lucchi, che racconta l’occhiale e il tema dello sguardo in modo tanto inedito e originale quanto coerente e profondo, ben rappresenta questo intrinseco valore a livello razionale ed emozionale”. (Roberto Vedovotto, AD di Safilo Group) SGuarDI InDIscreTI progetto di Michele De Lucchi realizzazione Safilo 3 34 / INterNIews INterNI hyBrId archItecture & desIgN INterNIews / 35 3 La spiraLe poLicentrica Beyond the WaLL di danieL LiBeskind è rivestita di aggLomerato di quarzo Batteriostatico siLestone® By Cosentino in finitura suede. Le Luci sono di iGuzzini. Beyond the Wall “Ogni cosa che faccio è ibrida: significa che non proviene da un’unica fonte, ma mette insieme cose che non appartengono al medesimo ambito. È il tema principale del progetto contemporaneo. Cosentino è un’azienda che produce una nuovissima superficie, che mi ha interessato per le possibili applicazioni sostenibili di un materiale tradizionale; esprime le nuove possibilità di usare un materiale che possiede componenti contemporanee e qualità tradizionali. In architettura tutto, anche un intero edificio, può essere considerato come un piccolo modello, perché è ispirato a una visione utopica del mondo. La mia installazione si ispira a William Morris in termini di abilità manifatturiera, di responsabilità sociale, di interazione tra arte e società e anche di progetti a misura d’uomo”. (Daniel Libeskind) “La forza ibrida da cui nasce l’architettura di Daniel Libeskind è presente nelle lastre di Suede, la texture extra-opaca di Silestone® by Cosentino che riveste l’installazione; superficie in quarzo sofisticata, mantiene le caratteristiche della pietra naturale e trasmette senzazioni uniche al tatto, eleganza e consistenza del colore”. (Roberto Franceschin, Country Manager Cosentino Italia) progetto di Daniel Libeskind realizzazione Cosentino Group iNterNi hybrid architecture & desigN 36 / iNterNiews 3 Nello spazio modulare quadripartito moduloibrido di simoNe micheli soNo iNtegrati impiaNtistica, illumiNazioNe e materiali sosteNibili di ultima geNerazioNe, coN il coNtributo di Glip, ZamboGroup e aqua industrial Group. Moduloibrido progetto di Simone Micheli realizzazione Aqua Industrial Group, Glip, ZamboGroup “L’ibridazione contenutistica e formale è un diktat per le nuove future architetture: tutto è in continuo movimento. L’installazione che ho creato è una storia di contaminazione fra forma e contenuto: Glip ha lavorato con somma attenzione all’utilizzo della luce nello spazio antropizzato; Zambogroup ha dato la possibilità di evidenziare quanto sia importante unire tecnologia a scocca costruita per donare un nuovo benessere microclimatico all’interno degli spazi confinati, migliori valori di gestione dell’aria, risparmio energetico; il contributo di Aqua Industrial Group è legato alla costruzione della scatola espandibile in senso longitudinale e trasversale, realizzata con sistema modulare flessibile, elastico, molto rigoroso. Il mio augurio per Expo2015 è che parta da spunti di riflessione per definire situazioni sostenibili legate a un futuro che possa dare meraviglia e straordinarietà alle nostre vite”. (Simone Micheli) iNterNiews / 37 38 / iNterNiews iNTerNi hybrid archiTecTure & desigN 3 The View La gaLLeria ecosostenibiLe the View di Luca scacchetti, è stata reaLizzata da Wolf haus con La coLLaborazione di VMZinc, xilo1934, ibergaMaschi, il bostrico, exhibo e gP ProgrouP. Le Luci deLL’architettura sono state fornite da iguZZini. progetto di Luca Scacchetti realizzazione Wolf Haus “Ho interpretato l’ibridazione come una somma di cose differenti. La mia installazione è un’architettura – potrebbe essere una villa, un piccolo padiglione – ma è anche un interno, un pezzo di design, un oggetto calato nel cortile. Mette insieme gli interni, il design, l’architettura, il mondo del progetto a 360°, fino ad arrivare all’acquaforte, al disegno d’arte che ripropone lo stesso tema, mostrando come una possibilità di intervento da parte del progettista oggi sia di nuovo a tutto tondo. Sul fronte dell’innovazione tecnologica, è interamente costruita in legno; è stata completata in venti giorni, progettazione esecutiva inclusa, tempi con cui la Wolf Haus realizza anche abitazioni case unifamiliari, ville, palazzine. Lo sbalzo dei rivestimenti è una dimostrazione di come con il legno si possono fare degli azzardi, delle provocazioni anche strutturali con costi contenuti”. (Luca Scacchetti) L’installazione ha esaltato il fascino antico e rassicurante di un materiale naturale come il legno, mettendo nel contempo in evidenza i contenuti fortemente innovativi delle tecnologie di prefabbricazione di Wolf Haus, in grado di garantire ai progetti sicurezza sismica, sostenibilità energetica, rapidità di realizzazione, ampia flessibilità realizzativa. iNterNiews / 39 40 / iNterNiews iNteRNi hybRid aRchitectuRe & desiGN iNterNiews / 41 3 “Per me l’idea di ibrido nel mondo moderno riguarda connessione e disconnessione. Ci sono molte situazioni che ci sembrano connesse, ma che in realtà non lo sono; ad esempio tra le persone, tra uomini e natura, tra natura e urbanizzazione. Ho incontrato l’artista mosaicista Marco Bravura a Mosca e sono stato molto c olpito dalla qualità del suo lavoro. Per quest’installazione ha proposto un rivestimento dorato che si combinava molto bene con la forma che avevamo ideato. Arch-Skin, azienda russoitaliana, ha fornito i materiali ceramici di rivestimento”. (Sergei Tchoban) Golden River progetto di Speech-Tchoban & Kuznetsov e Marco Bravura realizzazione Arch-Skin Golden RiveR è una GRande stRuttuRa a onda composta da due paRti simmetRiche non connesse tRa loRo; è stata Realizzata, GRazie ad Arch-Skin e a iGuzzini peR le luci, su pRoGetto dello studio speech tchoban & Kuznetsov e del mosaicista maRco bRavuRa. “Mi è stato proposto da Sergei Tchoban questo grande fiume, su cui io ho lavorato con la tecnica del mosaico; il mosaico già di per sé implica l’idea del ‘mettere assieme’, perché parte da una disgregazione della materia. Io ho usato anche dei cotissi, materiali poveri, lo scarto della lavorazione dei vetri di Murano. Li ho ricomposti in questa onda, in cui hanno riacquistato un’identità preziosa”. (Marco Bravura) 42 / INterNIews INterNI HybrId arcHItectUre & desIgN 3 Hooked Up progetto di Dean Skira realizzazione iGuzzini La gaLLeria Hooked Up, coLLocata neLLa HaLL deLL’aULa magna deLL’Università stataLe, è caratterizzata da tagLi regoLari sULLe pareti, cHe creano effetti LUminosi simiLi a coLonne di LUce. è stata reaLizzata da dean skira con iGuzzini. “Nella mia mente il concetto di ibrido richiama una fusione tra due entità, che ne generano una terza totalmente nuova. Nell’architettura l’ibrido si assimila all’innovazione; più in generale, oggi gli oggetti ibridi sono connessi con una tecnologia sostenibile. Nel caso di Hooked Up è interessante la visione che mi ha guidato: ho tentato di integrare e fondere due materiali, uno tangibile, che è la struttura stessa, e uno intangibile, che è la luce. Ho cercato di rivelare la materia attraverso la luce, che vi è stata integrata. La luce è da considerare come un materiale da costruzione: anche se non la possiamo toccare, possiede una forma. Nel caso di Hooked Up la forma della luce è innovativa, creata da me insieme a iGuzzini”. (Dean Skira) “L’intervento di Dean Skira rappresenta un esempio di come lo spazio e la luce siano intimamente legati, in quanto l’uno determina l’altro e viceversa. Oggi, grazie alle soluzioni tecnologiche delle sorgenti di luce artificiale, in particolare i led, questo legame guadagna una libertà che permette di creare delle vere e proprie scene, che entrano a far parte della vita di tutti noi”. (Adolfo Guzzini) INterNIews / 43 44 / iNterNiews iNTerNi hybrid archiTecTure & desigN 3 TransiTion progetto di Autoban realizzazione Deborah Milano con Gruppo Pozzi “La nozione di ibrido non è un concetto nuovo per noi che proveniamo da Istanbul, città che ha accolto molte culture attraverso i secoli: la sua storia consiste nell’incontro e nell’unione di tutte queste culture. L’installazione è un esperimento di interior design. Abbiamo impiegato un materiale che non è comunemente usato in questo ambito: 30.000 confezioni di rossetto, applicate su una superficie. Abbiamo creato un nuovo guscio architetturale, realizzato insieme a Deborah Milano. Le fasi della realizzazione sono state condotte con metodi digitali: ogni singolo rossetto è stato posizionato, grazie al Gruppo Pozzi, nel punto individuato attraverso calcoli matematici. La struttura crea un’illusione visiva grazie ai riflessi multicolori dei rossetti sulla superficie”. (Sefer Caglar, Autoban) “È una sorta di portale cosmetico, che reinterpreta in chiave moderna un’architettura storica, simbolico collegamento tra˘ Oriente e Occidente. Camminando attraverso l’opera, la si percepisce da varie prospettive e si fa esperienza delle superfici glamour, che divengono simbolo estetico, grazie anche alla varietà dei riflessi nei vari momenti della giornata. Il colore è il fil rouge dell’installazione”. (Sofia Bonetti, direttore artistico di Deborah Group) I due portalI rIflettentI transItIon progettatI da autoban (seyhan ÖzdemIr ˘ e sefer Caglar) e realIzzatI da Gruppo pozzi e IllumInatI da iguzzini, rICoprono le volte ad arCo deglI sCalonI storICI e sono rIvestItI da deCIne dI mIglIaIa dI rossettI Deborah Milano. 46 / INterNIews 3 INteRNI hybRId aRchItectuRe & desIgN La Press room di interni è stata reaLizzata da PrzemysLaw mac stoPa con SamSung ChemiCal europe ed è stata arredata con Prodotti Progettati da stoPa Per Tonon & C, Wolbel, ACreA e noWy STyl Group. Hanno contribuito FATboy, Verde proFilo, rAdiCi, MGX MATeriAliSe, CATellAni&SMiTh, puGi rG. in basso a destra: sedute e tavoLi ParaboLa, reaLizzati in cemento coLorato italCementi, semPre su disegno di mac stoPa. “Il tema scelto quest’anno da Interni è presente in molte differenti situazioni e in ogni aspetto della nostra vita. Il design, quando crea nuove soluzioni e forme, contaminando tecnologia e cultura, esprime sempre questo concetto. Il progetto del Press Office riunisce molte di queste espressioni: il tavolo Quadrazone, ad esempio, con la sua forma a quattro lati irregolari e complementari, permette multiple configurazioni per rispondere a differenti funzionalità; è realizzato in Staron®, solid surface di ultima generazione dalle molteplici applicazioni nel campo dell’architettura e del design, prodotto da Samsung Chemical Europe. Per quanto concerne la grafica dei rivestimenti, spesso accade che l’ispirazione dei disegni per gli interni sia basata sui temi naturali; per la Press Room io ho proposto un disegno astratto a 3D riprodotto su tappeti, tappezzerie e rivestimenti. Il tema Hybrid mi ha permesso di concretizzare questa idea e darle vita”. (Przemyslaw “MAC” Stopa) InternI Press Room progetto di Przemyslaw “MAC” Stopa realizzazione Samsung Chemical Europe INterNIews / 47 iNTerNi hybrid ArchiTecTure & desigN 48 / iNterNiews 3 La scaLa Luminosa Through archiTecTure reaLizzaTa da Federica marangoni con L’azienda F.A.R.T., che ha ForniTo i TrasFormaTori, vede iL debuTTo deL cracked Tube neon©, un Tubo in cui iL passaggio inTerroTTo deL gas crea un eFFeTTo di scarica eLeTTrica. “Le contaminazioni sono oggi non solo logiche, ma necessarie: c’è uno scambio in tutta questa dialettica dei nostri lavori. Per la mia installazione sono partita da un segno dell’architettura dei più importanti, la scala, che congiunge, che unisce, che eleva e porta altrove. La mia è una scala senza peso, destrutturata, che vuol essere un segno di ibrido, ma anche di contaminazione rispetto alla meravigliosa architettura classica e ritmica che c’è in questo loggiato. Through ArchiTecTure progetto di Federica Marangoni realizzazione F.A.R.T. Ho voluto creare un taglio rigido, ma effimero: non l’ho violentata nel senso fisico, piuttosto in senso estetico. La mia scala è un colpo per l’occhio e un colpo per il cuore. In questa installazione ho utilizzato il Cracked Tube Neon©: ho modificato la quantità di gas dentro al tubo, in maniera che passi attraverso un altro materiale; quando il gas entra, il raggio luminoso si spacca, creando un effetto fulmine continuo”. (Federica Marangoni) 50 / iNterNiews iNterNi hybrid architecture & desigN 3 #501 What’s your interpretation progetto di Martí Guixé realizzazione Levi’s® Un loft contemporaneo, decorato con graffiti e pezzi di design, è lo scenario domestico in cui i visitatori di Interni Hybrid Architecture & Design hanno potuto ambientare i loro personali scatti fotografici dedicati ai jeans Levi’s® 501®. Il mitico capo di abbigliamento ha voluto festeggiare il suo 140° anniversario con l’installazione interattiva #501® What’s Your Interpretation, firmata dal designer spagnolo Martí Guixé, autore del loft, dei graffiti e degli arredi. Le immagini realizzate dai fan del celebre jeans all’interno del loft sono state pubblicate sulla 501® Levi’s® Digital Gallery, insieme a tante altre immagini realizzate in tutto il mondo. Lo spazio #501® What’s Your interpretation neL CortiLe d’onore deLL’università è stato progettato per Levi’s® daL designer Martí guixé: riproduCe un Loft urbano Con graffiti e arredi, in Cui aMbientare sCatti personaLi Con i jeans Levi’s® 501®. iNterNi hybrid architecture & deSigN 52 / iNterNiews 3 Success in progress progetto di Decò Ter realizzazione Regione Lombardia Settanta designer under 35, autori – singolarmente o in gruppo – di quaranta prototipi, realizzati da aziende lombarde di spicco nei settori di riferimento: questi i numeri della terza edizione di Decò Ter: Success in Progress, progetto promosso da Regione Lombardia con il supporto di Finlombarda S.p.A, che ha esposto l’intera rassegna dei prototipi nel Loggiato Ovest del Cortile d’Onore in occasione dell’evento Hybrid Architecture&Design. “Il sostegno pubblico a iniziative di questo tipo – ha detto Alberto Cavalli, Assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia – è fondamentale, è una speranza per il futuro”. I prototipi, risultato della sinergia tra i giovani designer e le aziende, sono oggetti di uso comune, come espositori, sedute, panchine, tavoli, porta-bici, portaombrelli, porta-bevande, segnaletiche luminose, lampioni, lampade, dissuasori, riletti dai progettisti e dalle aziende all’insegna della sperimentazione, in un insieme di tecnica e creatività. quattro le aree tematiche dei progetti del concorso Decò Ter: SucceSS in ProgreSS: arredo urbano per distretti commerciali, arredo per locali commerciali, pubblici esercizi e strutture turistiche, packaging food & beverage, illuminazione e segnaletica per spazi pubblici. Funzionalità, estetica e innovazione tecnologica, oltre all’aspetto della sostenibilità, sono stati alcuni dei criteri che hanno guidato il Comitato di valutazione nella selezione dei progetti da portare alla prototipazione con l’obiettivo di dare ai visitatori del FuoriSalone uno spaccato del design lombardo, che vive e si alimenta del profondo legame con un tessuto imprenditoriale fortemente orientato all’innovazione e che riconosce nel design un’importante leva di competitività nella sfida dei mercati. InTernI hybrId archITecTure & desIgn InternIews / 69 3 nello spazio realizzato da caffè vergnano sotto i portici del cortile d’onore, sono state presentate tre versioni speciali di trè, la nuova macchina da caffè della storica torrefazione piemontese. in questa zona relax i visitatori hanno potuto scegliere e degustare la miscela delle capsule èspresso1882. Pure progetto di Jean Nouvel per Ruco Line il cortile d’onore dell’università è stato uno dei luoghi di milano dove si poteva trovare il nuovo progetto di jean nouvel, pure la capsule collection nata dalla collaborazione dell’architetto francese con ruco line, azienda umbra di calzature. la sneaker è il risultato della prima esperienza di nouvel nel campo della moda. caFFeTTerIa realizzazione Caffè Vergnano 70 / iNterNiews iNterNi hybrid architecture & desigN 3 le sedute cero e i tavoli milo, con i quali sono state create delle aree relax all’interno del cortile d’onore. sullo sfondo paloma, disegnata da eero aarnio per serralunga. sant’ambrogio chandelier cero e milo progetto di Aquilialberg realizzazione Serralunga progetto di Nacho Carbonell realizzazione Booo nacho carbonell, designer e artista spagnolo, ha pensato a un omaggio di luce per la scultura del sant’ambrogio di adolfo Wildt, nel cortile d’onore dell’università. il grappolo luminoso che sembra pendere dalla mano sinistra dalla statua, è costituito da venti lampade soft bulb prodotte dall’azienda olandese Booo, con lampadina a led e diffusore in gomma soft touch.