applicazioni dell` early warning in campania
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applicazioni dell` early warning in campania
Centro di Competenza Applicazione dell’ Early Warning Sismico: Studio di Fattibilità per la Regione Campania Gaetano Manfredi1, Iunio Iervolino1* 1Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Università di Napoli Federico II EARLY WARNING …prima, durante e dopo l’evento sismico… Secondi prima del terremoto: shut-down di impianti critici (impianti chimici ed industriali, reti di servizio); interruzione traffico ferroviario e viario su viadotti critici ed in gallerie. Durante il terremoto: shut-down di impianti critici con segnali di allarme per implementare misure di emergenza, interruzione di processi industriali. Immediatamente dopo il terremoto: definizione carte di danno per l’ottimizzazione delle operazioni di emergenza nella fase post-sisma. BENEFICI Le conseguenze principali della realizzazione di un sistema di Early Warning sono: Riduzione del numero di perdite in termini di vite umane, e diminuzione del danno agli edifici Preavvertimento della popolazione Interruzione dei processi industriali a rischio Interruzione del traffico ferroviario Prevenzione del danno grave agli impianti industriali Prevenzione da danni innescati dal sisma - frane, incendi, inondazioni, etc. ( eventi in cascata) Applicazioni dell’Early Warning: Aziende Sanitarie: •attivazione di generatori di emergenza di energia •messa in sicurezza di attrezzature •shut - off di impianti di gas/elettrici SVILUPPI Servizi di emergenza (Stazione dei pompieri, Caserme..): •attivazione di misure di sicurezza (ad es. apertura automatica di garage) Edifici per civile abitazione: •misure di allarme •attivazione di valvole di shut - off del gas Impianti Industriali: •prevenzione del danno di impianti nucleari/chimici •misure di controllo negli aeroporti per operazioni di decollo/atterraggio APPLICAZIONI DELL’ EARLY WARNING: IL CONTROLLO STRUTTURALE Stazioni di rifornimento carburante: •sistemi di shut - off •Il controllo strutturale per le strutture in presenza di sisma: •Controllo Passivo: modifica, durante l’evento sismico, della rigidezza e/o dello smorzamento per migliorare il comportamento strutturale •Controllo Semi-Attivo: modifica, prima del verificarsi del sisma, delle caratteristiche dinamiche, in modo da raggiungere una risposta strutturale ottimale. •Controllo Attivo: basato sulla disponibilità di attuatori capaci di bilanciare le forze di inerzia dovute all’evento sismico ANALISI DI PERICOLOSITÀ SISMICA IN TEMPO REALE Recentemente i sismologi hanno sviluppato alcuni metodi per stimare la magnitudo e la localizzazione di un evento basati sulla limitata informazione delle onde P per le applicazioni in tempo reale. Poiché è possibile assumere che, ad un dato istante, sono disponibili le distribuzioni di probabilità di magnitudo e distanza, la previsione dei parametri di intesità del moto sismico al sito può essere realizzata mediante una PSHA in tempo reale. Real-time distribution of magnitude •Esempio di strumentazione utilizzata per il controllo strutturale: Variando l’intensità del campo magnetico applicato allo smorzatore è possibile modificare il comportamento fisico dello smorzatore. ( ) ( ) fIM|M,R ( im|m,r) fM|τ1,τ2 ,...,τν m|τν fR|ν1,ν2 ,...,νν r|ν dr dm fIM (im) = MR Controllable range Ordinary Attenuation Relationship Real-time distribution of source-to-site distance SISTEMI INDUSTRIALI L’integrale di pericolosità in tempo reale è formalmente lo stesso della PSHA classica. La principale differenza consistente nelle distribuzioni di magnitudo e distanza che sono fornite in tempo reale dalla rete. Di conseguenza, tali distribuzioni sono statisticamente condizionate alle misure della rete. In fig. 1 è mostrato un esempio di previsione in tempo reale della magnitudo per il sistema Campano. Applicazioni Industriali dei Sistemi di Early Warning, al fine di: Prevenire esplosioni Prevenire incendi Prevenire dispersioni tossiche Ridurre il danno Ridurre i danni ambientali FIG. 1. Esempio di stima evolutiva della magnitudo per un evento di magnitudo 7 al cresere del tempo dal primo rilevamento della rete. APPLICAZIONI DELL’ EARLY WARNING IN CAMPANIA L’area campana è una zona a rischio sismico, in quanto soggetta a terremoti di origine vulcanica e tettonica, quest’ultimi aventi epicentro nell’area degli Appennini, a circa 70 km dalla città. Nell’area sono presenti numerose infrastrutture a rischio, tra le quali ospedali ed impianti industriali. Un sistema di Early Warning è una soluzione efficace per mitigare il rischio sismico dell’area campana. RISULTATI PROSPETTIVE PER LA CAMPANIA Sistema di Early Warning per: Protezione di edifici strategici (ospedali, caserme, scuole, etc.) Prevenzione di danni severi ad impianti industriali (ad es. gli impianti di estrazione che saranno realizzati in aree a rischio sismico) Protezione di gasdotti/oleodotti Le curve di pericolosità sismica in tempo reale per Napoli, per 200 differenti eventi di magnitudo 6, con una distanza epicentrale di 121 km sono mostrate in fig.2. Nella stessa figura, per confronto, la curva rossa rappresenta la pericolosità quando magnitudo e distanza sono note deterministicamente; la probabilità di superamento della PGA è stimata mediante la legge di attenuazione di Sabetta e Pugliese. Site Epicenter 121km M=6 Network FIG. 2. PSHA in tempo reale per il sito di Napoli per 200 eventi M6 Una volta fissato un criterio decisionale, è possibile calcolare le probabilità di mancato e di falso allarme. Per esempio, se la soglia di allarme corrisponde ad un’accelerazione con una probabilità di superamento di 0.2, le probabilità di falso e mancato allarme sono quelle in figura 3. FIG. 3. Probabilità di falso e mancato allarme per 10000 eventi di magnitudo 7 a 110 km da Napoli. Il sistema di EW può essere utilizzato per prevedere in tempo reale l’input sismico su una specifica struttura. Tale previsione porta con sé una significativa incertezza che deve essere presa in considerazione per prendere decisioni nella gestione del rischio sismico. I risultati portano a concludere che il rischio in tempo reale è semplice da ottenere quando magnitudo e distanza sono noti. Il metodo di simulazione sviluppato permette di stimare la probabilità di mancato e falso allarme per ciascun evento rilevato dalla rete campana.