biglietto di scambio del treno

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biglietto di scambio del treno
Settembre 2015
Settembre 2015
Cari educatori siete pronti per
iniziare il nuovo viaggio di
quest’anno in compagni dei
ragazzi dell’ACR ?
Se state leggendo il 1000&1
voce, crediamo proprio di si !
Ma quest’anno sarà un anno
pieno di novità. Non solo
perché per l’ACR è l’anno
della novità ma anche perché
nel 1000&1 voce di settembre
abbiamo pensato di inserire
gli obiettivi delle tappe sia
della prima che della seconda
fase per permettere a voi
educatori di dare libero sfogo
alla vostra fantasia e per
adattare meglio il momento
dell’incontro ai ragazzi che
compongono il vostro gruppo
parrocchiale. Siamo sicuri che
riuscirete a tirare fuori dalla
vostra Valigia dell’Educatore
moltissime idee. Ma è ora di
preparare la valigia per partire
per questo lungo viaggio.
Viaggiando verso te.
Prossimi appuntamenti
- Mercoledi 14 ottobre, ore
20e45: formazione acr
- Giovedi 5 novembre, ore
20e45: formazione acr
- 14-15 novembre: due
giorni educatori.
- 27 28 29 dicembre: 3gg
acr
di fondo
Viaggiando Verso TE è il titolo del cammino annuale dell’ACR.
Lo slogan scelto per questa iniziativa annuale dà subito l’idea di un’azione che si sta compiendo,
qualcosa che è in corso d’opera. Viaggiando vuole proprio dirci siamo in cammino, sempre, per
tutto l’anno forse alla ricerca di qualcosa, forse pieni di desideri e di attese o magari
inconsapevolmente. Ma siamo in cammino verso qualcosa che va scoperto e che ci rivelerà molto su
noi stessi.
Viaggiando verso… una meta che sia scelta da ciascuno di loro, senza forzature e condizionamenti.
Ogni ragazzo possa sentirsi libero di sognare sostenuto da una comunità che non lo frena, anzi, lo
esorta a “prendere il volo”.
Viaggiando verso… una Chiesa che si mette in moto e viene intesa come “stazione di partenza”, che
invoglia le persone ad “andare”, a uscire verso il mondo.
Viaggiando verso… te, luogo o persona che incontro nel mio tragitto, che hai bisogno di essere
accolto e amato, “abitato” dal mio cuore e che, grazie a questo, mi riveli chi sono.
Viaggiando verso… te, bambino o ragazzo dell’Acr, che a volte senti il bisogno che qualcuno “ti
venga incontro”, ti ascolti e assecondi il tuo bisogno di fare esperienze, di incontrare persone
nuove, di crescere.
Viaggiando verso… Te, Signore, che ti riveli nelle piccole cose di ogni giorno, nelle grandi cose della
natura e della storia, nelle persone più umili e in quelle che ci fanno star bene.
Viaggiando verso... Te, sono le parole che Gesù stesso dice a ciascuno di noi, piccoli o grandi.
Affronteremo il nostro viaggio attraverso un mezzo di trasporto bello e affascinate: il TRENO! Anche
per i più piccoli il desiderio di viaggiare è forte: sognano posti sconosciuti, magari immaginari.
Sognano di evadere, di «cambiare aria» alla scoperta del mondo, di persone affascinanti e
avventure incredibili. Ci sono tanti tipi di viaggi e di viaggiatori:
- C’è chi viaggia per TURISMO, con il desiderio di visitare luoghi di cui ha sentito parlare ma che
non sentirà “suoi” finché non li avrà toccati con mano;
- Ci sono i PENDOLARI, che vivono la routine del Viaggio senza saperci vedere nulla di straordinario;
- Ci sono poi i PELLEGRINI, persone dirette verso una destinazione fisica ma, soprattutto, interiore e
spirituale;
- C’è anche chi fa del viaggio la propria scelta di vita e individua nel cammino la sua stessa casa
come ad esempio le popolazioni NOMADI;
- C’è infine un’ultima categoria di viaggiatori, costituita da coloro che per necessità devono
abbandonare la propria casa, le persone che amano, senza sapere se mai faranno ritorno. Sono gli
IMMIGRATI, le persone che intraprendono viaggi verso una speranza che non sempre si trasforma
in concretezza.
In tutti i casi il viaggio si rivela un’esperienza che ci forma e ci aiuta a conoscerci, a metterci alla
prova. Il fatto di uscire fuori dalle nostre case, dai rifugi sicuri della nostra vita, richiama fortemente
il tema della nascita, del venire alla luce. In questo senso il viaggio è un’esperienza profondamente
iniziatica, che ci “espone” alla vita rivelandoci chi siamo.
Nel “viaggio” di quest’anno sarà bello accompagnare i ragazzi a individuare la propria destinazione,
scegliendo un luogo da visitare, una persona da incontrare.
Settembre 2015
Il brano biblico
Dal vangelo di Luca (1,39-48)
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa,
in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.
Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel
suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran
voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco,
appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato
di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto
nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio
salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi
tutte le generazioni mi chiameranno beata».
Il brano biblico ci apre lo sguardo verso lo STILE DI MARIA, donna aperta alla novità. Lo stile di Maria ci
insegna molto sul viaggio, sulle domande che ci inducono a partire e sulle risposte che attraverso di esso
possiamo trovare.
Come andare... Lo stile dell’annuncio
L’irruenza rivoluzionaria con cui Dio entra nella vita di Maria muove in lei il desiderio di andare: «Si alzò e
andò in fretta». Maria ha due “motivi” di gioia che la spingono ad andare: condividere con una persona cara
che sarà madre dell’Altissimo e l’andare verso chi ha ricevuto un dono inaspettato, la nascita di Giovanni.
Ognuno è invitato a far proprio lo slancio missionario di Maria.
Chi annunciare… Il frutto di un incontro
Quando Maria giunge da Elisabetta, le donne si accolgono riconoscendo la vocazione a cui sono state
chiamate. Nell’incontro avviene lo scambio dei doni. L’incontro tra le due donne evidenzia il carattere
missionario che deve contraddistinguere l’opera evangelizzatrice di ciascun credente, perché è ciò che
sentiamo dentro che fa risplendere la vita e la rende capace, come quella di Maria, di trasmettere la
luminosità di Gesù
Nell’anno in cui il cammino della Chiesa è scandito dalla buona notizia raccontata dal Vangelo di
Luca (anno C), l’itinerario formativo dell’Acr si propone di iniziare bambini e ragazzi al mistero di
Gesù Cristo, assumendo come prospettiva sintetica la categoria della novità.
È NUOVO?... è la domanda di originalità che bambini e ragazzi pensano in quei momenti in cui si
sentono davvero soddisfatti per qualcosa che hanno realizzato con le loro mani, con il loro impegno.
In questi momenti, si sentono davvero “originali”, fieri di essere loro stessi e non qualcun altro, si
sentono “autentici” perché quello che stanno vivendo appartiene proprio a loro, solo a loro.
È NUOVO?... è la domanda che gli viene in mente quando sono grati per qualcosa che hanno
ricevuto da persone che li amano profondamente e in maniera unica.
È NUOVO?... è una domanda accompagnata da entusiasmo e curiosità per qualcosa che li attrae;
altre volte è espressa con tono annoiato, che prende più la piega del «di nuovo?», come di chi non si
aspetta nulla di bello dalla propria giornata, ritmata da tanti impegni sempre uguali a se stessi.
I ragazzi cercano la novità perché li stimola, li incuriosisce e in questo modo li aiuta a crescere:
imparare a usare un nuovo gioco, conoscere nuove persone, visitare posti diversi. la novità li spinge
a camminare, a mettersi in marcia e a uscire dagli schemi, per poter scorgere la bellezza e la forza
che si cela in ciascuno domanda di vita autenticità-originalità
Il viaggio … come gioco
Attraverso il viaggio e il gioco i ragazzi imparano a conoscere il mondo. Esplorare le proprie capacità,
esprimono il bisogno di conoscere e di adattarsi. Creare, inventare, provare il gusto di vivere
situazioni vere o immaginarie e allargare le proprie esperienze.
Giocare a viaggiare può essere un modo unico per esplorare nuovi mondi.
Rivivere vecchie avventure o immaginarne di nuove, prendere confidenza con paesi che un giorno
visiteremo, imparare usanze e tradizioni nel modo più efficace: divertendosi.
E viaggiare si sa, stimola la curiosità e la voglia di sapere dei nostri ragazzi, rivela in modo
straordinario curiosità e dettagli che non si trovano scritti tra le pagine di nessun libro di
catechismo.
Sant’Agostino ha detto: "Il mondo è un libro e chi non viaggia legge solo la prima pagina"
Ma se partire può diventare una favolosa occasione per vivere personalmente le pagine studiate sui
banchi di scuola è anche vero che non tutti possono saltare su un aereo ogni volta che la maestra
comincia a spiegare un nuovo Stato.
E allora perché non viaggiare anche da casa?
Con la fantasia in valigia, poche sedie diventano le poltrone di un Boeing, una Sampo rompighiaccio,
una feluca che scivola sul Nilo. Per riscoprire il fascino dell’avventura, esplorare nuovi mondi e
imparare nella maniera più efficace: divertendosi.
Ma come iniziare?
Vi suggeriamo di fornire ai ragazzi un
TRAVELER’S PAPER KIT ACR, che si rivelerà
fondamentale durante il viaggio.
Ma di che cosa si tratta ?
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gestire ogni situazione inattesa, è uno
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Settembre 2015
Le 4 fasi dell’anno
Durante il cammino i ragazzi accolgono l’invito a mettersi in viaggio, accompagnati da nuovi amici
(Mese del Ciao), sperimentano la fatica dell’attesa (Primo tempo di Catechesi), e imparano ad
andare oltre alle apparenze e i pregiudizi, mettendosi in gioco per conoscere nuove persone (Mese
della Pace). Durante l’anno però, come in qualsiasi esperienza di vita, i ragazzi incontrando degli
ostacoli e delle difficoltà, sperimentano la bellezza dell’aiuto reciproco e dell’amicizia con Colui che
salva (Secondo tempo di Catechesi). Infine i ragazzi scoprono la bellezza di “nuovi luoghi” di vita,
conoscendo la preziosità di una storia che li precede (Mese degli incontri).
Gli atteggiamenti che il percorso propone di suscitare nei ragazzi sono il discernimento, lo stupore,
la responsabilità e la generosità.
1° fase - ATTEGGIAMENTO: DISCERNIMENTO - Si Parte!!! - La stazione di partenza - Lc 1, 39
Nella prima fase dell’anno i bambini e i ragazzi vivono un tempo pieno di nuovi inizi, che a volte
accolgono con entusiasmo e altre con il disagio di ricominciare e desiderio di evadere. Proprio in
queste realtà possono intraprendere un viaggio che le rivela belle e nuove, scegliendo di “alzarsi”,
come ha fatto Maria per recarsi dalla cugina Elisabetta.
I ragazzi decidono di camminare insieme al gruppo e alla comunità, di essere parte integrante degli
ambienti in cui vivono prendendo l’iniziativa.
Nel Mese del Ciao i bambini e i ragazzi si interrogano sul loro desiderio di novità: sulla loro voglia di
vivere nuove esperienze, esplorare nuovi ambienti, conoscere nuove persone...mettersi in viaggio!
Si accorgono che l’Acr e l’esperienza di Chiesa che stanno vivendo è una “STAZIONE DI PARTENZA”,
dove tante persone diverse si incontrano con la gioia e l’entusiasmo di iniziare un nuovo viaggio.
Nel Primo Tempo di Catechesi i bambini e i ragazzi sperimentano che il momento della partenza ha tempi che non
dipendono dalla loro volontà. Il Signore chiama in un giorno preciso, in un tempo favorevole, e spetta a ciascuno
riconoscerlo ed essere pronti a partire.
Essere cristiani e riconoscere il dono del Battesimo ricevuto, significa “alzarsi e andare in fretta”
verso qualcuno, non rimandare, non perdere il treno!
2° fase - ATTEGGIAMENTO: STUPORE - In Carrozza!!! - Il Viaggio - Lc 1, 44-46
Nella seconda fase i bambini e i ragazzi intraprendono il loro viaggio e constatano con meraviglia la
bellezza delle persone che incontrano nel loro cammino, scoprendo l’originalità e la ricchezza di
ognuno. Il mettersi in cammino significa anche dare spazio alla condivisione e al confronto per
scoprire le potenzialità e la bellezza di chi ci è accanto.
Nel Mese della Pace, i ragazzi incontrano i tanti viaggiatori che sul treno salgono e scendono
condividendo con loro un tratto di strada. Scoprirono che ognuno di loro ha una motivazione diversa che li ha
spinti a partire. C’è chi decide di fare un viaggio di piacere, c’è chi è in ricerca di se stesso, chi viaggia
per necessità lavorative; c’è invece chi intraprende un viaggio di salvezza per trovare una terra di
pace.
Nel Secondo Tempo di Catechesi i ragazzi scoprono che gli impegni, le relazioni e le esperienze che
vivono sono dei veri e propri viaggi che li conducono verso una meta: la conoscenza di cose e
persone, la conquista di nuove capacità che ci fanno “sussultare” di gioia. Riconoscono in queste
conquiste la generosità di Dio, la sua misericordia, manifestazione del suo amore.
3 ° fase - ATTEGGIAMENTO: RESPONSABILITA’ - Si scende!!! - L’arrivo - Lc 1, 46-47
Nella Terza Fase i bambini e i ragazzi raggiungono la loro destinazione. Ora è il tempo di iniziare
un’altra avventura scoprire nuovi luoghi e incontrare nuove persone, facendo memoria
dell’esperienza vissuta. La stazione di arrivo è il luogo di saluto dei compagni con i quali si è
condiviso un cammino e nello stesso tempo è il luogo di incontro degli amici che aspettano di
accoglierli.
Nel Terzo Tempo di Catechesi i bambini e i ragazzi, muniti di guida e mappa, iniziano a scoprire i
posti segnati nel loro percorso alla ricerca dei luoghi, degli scorci più belli, dei punti panoramici
mozzafiato. Nella ricerca scoprono che la vera meta del loro viaggio compare ai loro occhi
all’improvviso, nel luogo meno aspettato, magari non segnalato da nessuna guida.
Nel Mese degli Incontri i bambini e i ragazzi dopo aver scoperto qual è l’essenza del loro viaggiare,
hanno il compito di pensare al mondo, coinvolgere quanti ancora sono in cammino e in ricerca di
scoprire la cosa bella che invece ha dato senso alla loro esperienza. Può essere l’occasione,
sostenuti dalla comunità parrocchiale, di coinvolgere i cittadini del proprio paese in un luogo
dimenticato, nascosto ma che è parte della storia passata, presente – perché ancora oggi è possibile
vederla - e futura grazie all’impegno di tutti nel tramandarla agli altri.
4° fase - ATTEGGIAMENTO: GENEROSITA’ – il ritorno!!! – La mia città – Lc 1, 56
In questa QUARTA FASE del cammino i bambini e i ragazzi idealmente ritornano a casa per
raccontare il loro viaggio, la gioia di aver fatto emergere la propria originalità aiutati dal confronto
con gli amici, con gli adulti e con Gesù.
Settembre 2015
Nel Tempo Estate Eccezionale, attraverso le esperienze dei campi scuola, centri estivi e grest, si
confrontano con chi ha vissuto il proprio cammino alla scoperta della novità bella di ognuno, guidati
dalla figura di Maria che ha lasciato che questa novità entrasse in lei e cambiasse la sua vita per fare
cose grandi.
«In quei giorni», cioè nel luogo e nel tempo della quotidianità di ciascuno: in casa, a scuola, in
parrocchia, in vacanza.
Il Tempo Ordinario diventa il luogo in cui rendere fruttuoso l’incontro fatto con il Signore, un
appuntamento “ordinario” che ha sempre qualcosa di nuovo da regalare. All’interno della
celebrazione eucaristica scoprono il significato del “tornare” a casa, rinnovati dall’incontro con
Cristo nella Parola e nell’Eucaristia.
Mettiti in viaggio con Maria
Buongiorno alla vita sono ancora qua, chissà questo giorno cosa porterà
Ho forse scoperto perché mi vuoi là, sei Tu la missione che ho nell’anima
Preparo i bagagli e scendo ora, che emozione è
Sentire nel corpo e nel mio cuore l’amore che hai per me
Mettiti in viaggio con Maria dammi la mano ci sei tu
Non ho paura di salire su questo treno c’è di più
Da oggi ho capito cos’è che farò
Sono io la scoperta del mio viaggio che a tutti canterò
Buongiorno al dolore sono ancora qua, questa delusione cosa insegnerà
Grazie al tuo sorriso posso dire che sei Tu il mio sostegno ed io ho fiducia in Te
Poi dal finestrino guardo fuori, che bel sole c’è
Vedere con gli occhi e nei miei piedi il progetto che hai per me
Mettiti in viaggio con Maria dammi la mano ci sei tu
Non ho paura di salire su questo treno c’è di più
Da oggi ho capito cos’è che farò
Sono io la scoperta del mio viaggio che a tutti canterò
Lascio a casa tutte le mie paure, non le userò la fiducia per Te è il mio carburante, che mai finirò
Lascio aperto il mio cuore e i desideri, riempili un po’ Tu, poi ringrazio perché so che li avveri il
disegno fallo Tu
Mettiti in viaggio con Maria ti do la mano e salta su
Non avere paura di partire su questo treno c’è Gesù
Con te da sempre so cosa farò
Sei Tu la scoperta del mio viaggio che a tutti canterò
Mettiti in viaggio con Maria
1° fase
PRONTI….PARTENZA…..VIA!!!!!
<<In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta
verso la regione montuosa, in una città di
Giuda>>
(Lc 1,39)
Nel mese del Ciao i ragazzi sono invitati a SCEGLIERE di
compiere il proprio viaggio!
Come Maria si mette in cammino per dirigersi da
Elisabetta e raccontarle la Novità della sua vita, così
ogni ragazzo inizia a guardare con occhi nuovi la
propria realtà, per scoprire il SUO viaggio, perché non c'è una strada che va bene per tutti, ma
ciascuno è chiamato a cercarne una tarata su di lui, unica, autentica e originale..
Il cammino di gruppo aiuta ciascuno a non sentirsi solo in questa nuova partenza, anzi, scoprono
che il viaggio è più bello se si parte insieme.
Nel Mese del Ciao, quindi, il viaggio più importante è quello che ci porta ad incontrare gli altri…è il
viaggio dentro di me per avere la spinta a buttarmi nella Relazione…perché ognuno è in cerca di una
Novità…e la cerchiamo dentro di noi.. ma anche fuori!!!
Siamo all'inizio del viaggio……come ogni partenza.. è bene programmare tutto nei minimi dettagli!
Chi sono i miei compagni di viaggio?
Come mi sento all'inizio di questo viaggio?
Cosa mi spinge a partire?
Ecco allora che con i ragazzi prepareremo tutti i nostri bagagli…
1) COMPAGNI DI VIAGGIO
Dopo l'estate…ricca di emozioni,
avventure…finalmente ci si rincontra!
Prendiamoci tutto il tempo per ritrovare i
nostri ragazzi e accogliere
chi
timidamente si affaccia alla porta della
nostra saletta, incuriosito.
La loro presenza è già la SCELTA di
esserci,
di
mettersi
in
viaggio…anzi…SONO GIA' IN VIAGGIO!
E hanno scelto di viaggiare proprio con
QUESTO gruppo.. non con un altro.. non
con il gruppo del calcio.. nemmeno con
quello del bar…ma proprio con QUESTO
gruppo.. che lo sanno.. è fatto di giochi,
risate, incontri…e preghiera….e ne sono
consapevoli…entrando in quella saletta hanno accettato il pacchetto viaggio ALL
INCLUSIVE!!Valorizziamoli quindi.. perché sono coraggiosi!!!
Settembre 2015
Insieme a loro….chiediamoci CHI c'è al nostro fianco durante i momenti della nostra vita.
Tante loro decisioni dipendono da CHI è disposto a prenderle con loro…quante volte ci siamo sentiti
dire "mmmm…. c'è Mariolino sabato? E la Betta?...dai se ci sono loro potrei quasi pensarci…"
Quante volte NOI per primi ci facciamo questa domanda e ragioniamo in questo modo??????
CHI sono queste persone?
Perché sono così importanti?
Ma in un vagone del treno non c'è solo il mio vicino, con cui magari sono partito….ci sono tante
altre persone.. persone che non ho scelto io, che non ho previsto di incontrare…ma che ora sono
qui.. accanto a me….Chi sono? Ho mai provato ad allungare il collo dal mio sedile per conoscere chi
ho davanti e dietro di me? Che idea mi son fatto di tutte queste persone? Ho un pre-giudizio?
C'è qualcosa che mi spinge ad ANDARE verso loro.. o piuttosto ho l'istinto di rimanere in me?
Perché?
2) NOTTE PRIMA DELLA PARTENZA
Tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo avuto una notte insonne, ricca di adrenalina,
preoccupazione, emozione.. prima di un grande viaggio.. prima di un grande passo…..(chi non ha
mai provato queste emozioni la notte prima del
camposcuola?????:D)
Siamo continuamente chiamati ad USCIRE.. ad ANDARE…ma
quanto ci SPAVENTA!!!!
I nostri ragazzi sono i primi a sentire con enorme forza tutte
queste emozioni…pensiamo a chi si è appena affacciato alle
medie…facendo il grande salto dalle elementari…o chi vede già
in lontananza il grande passo delle superiori.. della scelta di un
primo piccolo grande pezzetto del suo futuro.
Tutti i giorni siamo chiamati, spesso inconsapevolmente, ad
USCIRE e ANDARE IN FRETTA verso chi abbiamo
accanto….l'incontro è sempre un viaggio….ad occhi
chiusi…quando decidiamo di uscire.. non sappiamo a cosa
andiamo incontro…ma andiamo…lo facciamo… ci buttiamo!!!!
Ma quanto ci costa questa decisione!!!!
Insieme ai ragazzi chiediamoci QUALI SONO LE NOSTRE
EMOZIONI.. diamogli un nome…
Quanto e quando queste emozioni sono per noi un vantaggio?
Quando ci spingono ad uscire?
Quando invece sono delle catene che ci bloccano e ci fanno chiudere in noi stessi?
3) SACRALITA' DELL'INIZIO
A questo punto i ragazzi sono consapevoli di quanto sia importante l'INIZIO.. il primo passo.. di ogni
scelta che compiono ogni giorno.. affinché questa scelta sia AUTENTICA.
Non a caso le scelte più importanti della nostra vita…prima di essere prese.. richiedono tanto tempo
ed energie.. proprio perché fondamentali e per noi.
Raramente si prende una decisione importante, si intraprende un viaggio decisivo, in maniera
superficiale e con leggerezza….pensiamo alle relazioni…sono proprio quelle più importanti per noi
che richiedono più energie e non è un peso questo..perché per noi sono fondamentali,
AUTENTICHE.
Riflettiamo allora con i ragazzi su COME attendono e
vivono l'inizio di quello che dovrebbe essere
l'appuntamento, più atteso….la Santa Messa...che non è
altro, se ci pensiamo, che il culmine della nostra
RELAZIONE con Dio.
Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro,
dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare
dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le
quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi;
scoprirò il prezzo della Felicità! Ma se tu vieni non si sa
quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il
cuore…..Ci vogliono i riti…
Tutti noi abbiamo sperimentato sulla nostra pelle la
frenesia dei minuti subito precedenti e dei primi momenti
della Santa Messa…quante volte stiamo sistemando i
libretti, le letture, i servizi, mettiamo a sedere i ragazzi…e
nemmeno ci accorgiamo che il Don è già sull'altare.. ci facciamo un segno della croce velocissimo
che sembra quasi un unico grande cerchio senza forma….
Proviamo, TUTTI, educatori e ragazzi…a dare il giusto valore, riscoprendolo.. proprio a questo
momento di inizio…a questa partenza.. di questo grande Viaggio…
Dove tendiamo a metterci seduti? nell'ultima panca in fondo? Nel coro? In una panca nascosta? Di
fianco al mio amico? Da solo?
Sarebbe bello provare a vivere insieme l'inizio di questo momento…dandosi appuntamento 10
minuti prima davanti alle porte della Chiesa.. per ritrovarci.. salutarci….accogliere anche gli anziani,
le famiglie, i bambini che si avvicinano…è un momento di COMUNITA'…viviamolo a pieno…
Sappiamo il significato dei gesti che compie il don all'inizio? Bacia l'altare ecc… proviamo a
chiederglielo!!
E le campane? Hanno sempre affascinato tutti i bambini…chi non è mai stato con il naso all'insù a
cercare la punta di quel campanile da cui proviene quel grande suono festoso?? Le abbiamo mai
viste? Siamo mai saliti fino in cima?
Se tocchiamo con mano e capiamo il significato di questi gesti…..poi acquista tutto un sapore
diverso!
4) L'INIZIO DEGLI INIZI
Se abbiamo scelto di intraprendere
questo
viaggio..
con
questo
gruppo…superando e mettendo in
gioco
le
nostre
emozioni..
riscoprendo anche il valore dell'inizio
della
Santa
Messa..
magari
apprezzandola di più…è perché
dietro a tutto ciò c'è una Fiammella..
piccola o grande che sia…è
presente…sin dalla Stazione di
Partenza.. dal nostro Battesimo.
In
quel
giorno
(sappiamo
quando???????????) tutti noi siamo
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diventati re, Sacerdoti e Profeti…è lì che tutto ha avuto inizio…senza quel giorno e chi ci ha aiutato
sin da piccoli in questo cammino…non saremmo qui ora…
Riscopriamo quindi questo giorno…riscopriamone il valore…facciamo un vero e proprio
MEMORIALE…riconosciamo le persone che ci hanno sostenuto in questi anni e in questo cammino..
Perché non creare una caccia al tesoro per riscoprire i vari segni e luoghi?
Noi per primi……….siamo consapevoli di cosa significhi essere Battezzati?
Tutti noi siamo Re, Sacerdoti e Profeti…
- siamo RE se siamo persone giuste, che prendono decisioni per il bene di coloro che abbiamo
accanto e non per fini personali
- siamo SACERDOTI quando celebriamo il Signore con la nostra vita, testimoniandolo, offrendo noi
stessi agli altri, partecipando con consapevolezza alla Liturgia;
- siamo PROFETI quando viviamo in relazione con Dio che ci rivela il senso delle cose e ci dà la
capacità di raccontarle agli altri.
…….Piccolo suggerimento……
Si potrebbero far trovare ai ragazzi tanti pacchetti regalo, nominativi, contenenti 3 carte di colore
diverso che rappresentano le tre dignità di ciascun cristiano: Re, Sacerdote e Profeta.
Insieme a loro scopriamo il significato di queste caratteristiche….dopo una breve riflessione..
ognuno di loro prova a individuare una situazione per ogni carta in cui ha vissuto da Re, Sacerdote e
Profeta.
Al termine si svela che questi doni sono stati ricevuti nel battesimo.. stazione di partenza!!!
Si potrebbe chiedere al Don il registro dei battesimi…per poter poi ricercare ognuno il proprio
giorno di partenza.. e scriverlo sul proprio biglietto di viaggio (perché non creare un biglietto viaggio
del treno? ovviamente la stazione di arrivo è ancora indefinita ;) )
2° Fase
IN CARROZZA!!!
<< Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai mie orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel
mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il signore le ha
detto>>
(Lc 6, 44-45)
In questa fase i ragazzi scoprono CON CHI fanno il
viaggio, chi sono i loro compagni.
Saliti sul treno ci accorgiamo che non siamo soli
all’interno della carrozza, a questo punto
dobbiamo scegliere dove sederci: ce ne stiamo in
disparte ad osservare gli altri o cerchiamo
compagnia e nuove amicizie? Ci sediamo in un
posto particolare (corridoio, finestrino…) oppure la
posizione è indifferente?
Una volta seduti ci guardiamo intorno e scopriamo
gli altri, il loro modo di viaggiare, il PERCHE’ stanno
viaggiano e, di sicuro, scopriremo persone, modi e motivi di viaggiare molto diversi dal nostro.
Nella nostra vita spesso ci capita di dover condividere momenti e spazi con altre persone, dobbiamo
aiutare i ragazzi ad aprirsi agli altri, alla loro conoscenza, ascoltando ed interrogandosi sui motivi per
cui ciascuno si trova lì.
1)INSIEME E’ PIU’ BELLO
Una volta saliti in carrozza iniziamo a
guardarci intorno e scopriamo che insieme a
noi viaggia tanta gente, alcuni sembrano
anche molto diversi da noi, quindi è ora di
iniziare a fare nuove conoscenze, scoprire gli
altri, quali sono le motivazioni che li
spingono a viaggiare.
Se non saranno gli altri a venire da noi,
saremo noi a dover andare VERSO di loro
per conoscerli, capire perché stanno
facendo questo viaggio con noi, cosa li ha
spinti a prendere questo treno.
In questa parte dell’anno scopriamo meglio
chi abbiamo di fronte facciamo sì che il gruppo si conosca meglio e impari ad essere unito, a vivere
come una cosa sola e non come un insieme di singoli, magari dove qualcuno cerca di prevalere sugli
altri.
Facciamo capire ai ragazzi che essere gruppo significa saper accettare gli altri, saper occupare il
proprio posto senza sovrastare gli altri e senza cercare di prevalere, perché siamo tutti uguali e
soprattutto essere un gruppo unito è molto importante per far sì che ogni esperienza che viviamo
risulti molto più bella!
2) LE DIFFICOLTA’ SI SUPERANO PIU’ FACILMENTE
Durante il nostro viaggio ci potrebbe capitare di incappare in qualche incidente di percorso che
potrebbe metterci a dura prova, in qualche situazione inaspettata che potrebbe coglierci
impreparati.
In queste occasioni che ruolo diamo agli
altri, al gruppo? Chiediamo aiuto o
lasciamo gli altri all’oscuro di tutto? E se
gli altri ci offrissero il loro aiuto, come ci
comportiamo: accettiamo o preferiamo
respingerli cercando di cavarcela da
soli?
Oppure c’è la situazione contraria:
qualcun altro ha bisogno di aiuto, noi
come ci comportiamo? Offriremmo il
nostro aiuto o ce ne staremmo in
disparte? Nel caso in cui offrissimo il
nostro aiuto, in che misura saremmo
disposti
ad
aiutare?
Faremmo
qualunque cosa o c’è un limite? Ci
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aspetteremmo qualcosa in cambio?
Una volta che il gruppo è unito e sa vivere come tale la normalità, facciamo quel passo ulteriore
andando a capire come affronterebbero un’eventuale difficoltà che gli si pone davanti, che sia di
tutto il gruppo o di un singolo non deve fare differenza.
3) “LA PACE SIA CON TE”
Lo scambio del segno di pace nella
celebrazione eucaristica rappresenta il
perdono che noi concediamo all’altro per
mantenere la pace fraterna e vivere in
comunione con gli altri.
Il fatto che sia il sacerdote (o il diacono) ad
invitarci a scambiarci il segno di pace significa
che indica che la pace viene direttamente dal
Signore risorto.
Scambiando la pace con quelle poche persone
intorno a noi la scambiamo con tutta
l’umanità.
Nel nostro viaggio prima o poi ci capiterà sicuramente di incontrare qualcuno che non ci va a genio
oppure di ricevere qualche sgarbo da qualcuno, l’importante è saper perdonare, saper passare
sopra a certe cose che rischiano solo di rovinare il NOSTRO viaggio, e continuare a camminare
insieme agli altri in comunione.
4) LUI CI PERDONA TUTTO
Parlando di perdono, c’è Qualcuno a cui, molte volte senza volerlo, ci capita di mancare di rispetto,
ce ne dimentichiamo o andiamo contro ai suoi insegnamenti.
E’ nel sacramento della riconciliazione che si concretizza il suo perdono, lui ci perdona tutto, dalle
piccole mancanze ai peccati più grossi.
In quel momento, attraverso il sacerdote, parliamo direttamente con Dio che ascolta e perdona
TUTTO e in maniera TOTALMENTE GRATUITA.
Impariamo anche noi a perdonare chi viaggia con noi, nella maniera in cui Dio perdona a noi.
Se hai dei dubbi, domande ecc.. puoi contattarci:
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