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Piano Nazionale Lauree Scientifiche UN’AVVENTURA SENZA FINE: PARADOSSI, VERITA’ E MERAVIGLIE DELL’INFINITO DA PITAGORA A CANTOR CON UNO SGUARDO A TURING. Alcune soluzioni dei quesiti proposti 1 PLS - MatNet a.s. '11-'12 Laboratorio di accoglienza matematica: Sistema di numerazione decimale 28-29/2/2008 Percorsi matematici per insegnanti di scuola primaria: I numeri naturali Antonio Criscuolo Dimostrare che in una città di 150.000 abitanti vi sono due persone che hanno lo stesso numero di capelli. Van Etten, 1624 (Peano precisa: si stima che la superficie del capo umano portante capelli è di 775 cm^2 e che ogni cm^2 contiene al massimo 165 capelli. E conclude: il massimo numero che può avere una persona è 775 * 165 = 123.875 <150.000). 2 In una grande biblioteca ci sono almeno due libri che contengono lo stesso numero di parole. Abraham, 1933 Soluzione: Una riga di libro contiene al massimo 20 parole; una pagina contiene al massimo 50 righe; un libro contiene al massimo 1000 pagine; un libro contiene al massimo un milione di parole. Se nella GRANDE BIBLIOTECA ci sono 1.000.000 libri di quel tipo allora almeno due libri conterranno lo stesso numero di parole. 3 Sei in una stanza buia e devi prendere dei guanti e dei calzini pescando a caso in due cassetti. - In un cassetto ci sono 10 paia di calzini marroni e 10 paia blu. Quanti calzini devi prendere per essere sicuro di avere un paio di calzini dello stesso colore? - In un cassetto ci sono 10 paia di guanti marroni e 10 blu. Quanti guanti devi prendere per essere sicuro di avere un paio di guanti dello stesso colore? Perelman, FMP, c1935? Soluzione: Nel primo caso è sufficiente pescare 3 calzini. Nel secondo caso occorre tener conto che i guanti destri sono diversi da quelli sinistri. Le possibilità colore-mano sono: MD-MS-BD-BS Io devo essere sicuro di avere un guanto destro e uno sinistro dello stesso colore. Nella peggiore delle ipotesi potrei pescare:10 MD + 10BD (oppure S).Ma al 21-esimo guanto sono sicuro di averne preso almeno un paio dello stesso colore. 4 Mostrare che in un gruppo di 8 persone almeno due hanno il loro compleanno nello stesso giorno della settimana. Soluzione: Naturalmente il problema è riferito ad un dato anno in quanto il giorno della settimana del compleanno cambia di anno in anno. Le persone sono i piccioni e i giorni della settimana sono le caselle. Siccome 8>7 vale la tesi. Nota: senza utilizzare direttamente il principio della piccionaia, avremmo dovuto ragionare così: Nella più ampia situazione il gruppo potrebbe essere formato da: a) una persona che compie gli anni di LUN, e contiamo 1. b) una persona che compie gli anni il MAR, e fanno 2 c) una persona che compie gli anni il MER, e fanno 3 d) una persona che compie gli anni il GIO, e fanno 4 e) una persona che compie gli anni il VEN, e fanno 5 f) una persona che compie gli anni il SAB, e fanno 6 g) una persona che compie gli anni la DOM, e fanno 7 L'ottava persona deve necessariamente compiere gli anni in uno dei giorni già citati perciò, in questo caso esisteranno 2 persone che compiono gli anni nello stesso giorno della settimana. Ma questo è il "caso peggiore", perciò la tesi vale anche per gli altri casi. 5 • Tre numeri sono scelti a caso. La loro somma e' 19. Mostrare che almeno un numero è maggiore o uguale a 7. Soluzione: I tre numeri sono le caselle mentre i piccioni sono 19. Praticamente suppongo che i numeri siano interi positivi e che ogni piccione sia una unità. Questi 19 piccioni si dividono in tre gruppi e vanno ad occupare le 3 caselle. Poiché 19 > 6*3 allora almeno una casella contiene 6+1 = 7 piccioni (il numero 7). • La differenza di due numeri è un multiplo di 11 Dati dodici numeri interi diversi, provare che almeno due di essi possono essere scelti in modo che la loro differenza sia divisibile per 11. Soluzione: I resti della divisione per 11 sono i numeri da 0 a 10 , quindi almeno due dei dodici interi divisi per 11 hanno lo stesso resto e quindi la loro differenza è un multiplo di 11. 6 Si dimostri che non può esistere un algoritmo di compressione senza perdita di informazioni, che riduca cioè la dimensione di un file di una dimensione qualunque – o anche solo maggiore di un certo numero M di bit - datogli in input. Soluzione: I file composti da M+1 bit sono 2M+1, ma i file di dimensione da 1 a M bit sono solamente 2M+1 - 1; quindi ci devono essere almeno due file in ingresso mappati sullo stesso file in uscita. Ma allora l'ipotesi che la compressione sia senza perdita di informazioni fallisce,dato che non si potrebbe distinguere tra i due file convertiti nello stesso file di output. Che principio bisogna usare per risolvere tutti i quesiti? Il principio di Dirichlet detto dei cassetti o della piccionaia afferma che se n oggetti sono messi in m cassetti, e n > m, allora almeno un cassetto deve contenere più di un oggetto. Un altro modo di vedere il principio è che una piccionaia con m gabbie può contenere al più m piccioni, se non se ne vogliono mettere più di uno in nessuna gabbia: un ulteriore volatile dovrà necessariamente condividere la gabbia con un suo simile. Formalmente, il principio afferma che se A e B sono due insiemi finiti e B ha cardinalità strettamente minore di A, allora non esiste alcuna funzione iniettiva da A a B. 7 Dal finito all’infinito Il dizionario ci propone le seguenti definizioni: agg. Che non ha o non può avere termine ……….. (osservazioni: nella prima definizione non si afferma che non abbia, ma che non possa avere fine; si tratta di una differenza sottile, se si afferma che l’infinito non ha fine facciamo due affermazioni, una implicita, che dice che l’infinito esiste e l’altra esplicita, che non ha fine. Se diciamo che non può avere fine affermiamo che nel caso esista , non può finire. Questa differenza include un concetto quello di infinito potenziale e attuale) 8 L’infinito Dueinsiemi insiemihanno hannola lastessa stessanumerosità numerositàse sefra fraessi essièèpossibile possibile Due stabilireuna unacorrispondenza corrispondenzabiunivoca biunivoca stabilire A 0 1 2 3 4 … n … B 0 2 4 6 8 ... 2n … equipotenteall’insieme all’insiemedei deinumeri numeripari pariossia ossia NNèèequipotente hala lastessa stessacardinalità cardinalitàdi diun unsottoinsieme. sottoinsieme. ha Numeri naturali Numeri pari Coorispondenza biunivoca tra N e Z È possibile stabilire una corrispondenza biunivoca tra l’insieme N e l’insieme Z in questo modo: se n è pari il suo corrispondente è n/2 se n è dispari il suo corrispondente è -(n+1)/2 N Z 0 1 2 3 4 5 6 … 0 -1 1 -2 2 -3 3 … N e Z sono equipotenti, anche Z ha la cardinalità del numerabile La costruzione geometrica dei numeri: razionali 7' 6' 5' 4' numerirazionali razionalieeTalete Talete I Inumeri 3' 2' 1' 5 7 0 L’insieme dei razionali è denso, cioè dati due numeri razionali a e b (supponiamo a < b), esiste sempre un numero razionale c tale che a<c<b Dimostrazione Preso c=(a+b)/2 poiché a < b si ha che • a+b > 2a quindi c=(a+b)/2 > a • a+b < 2b quindi c=(a+b)/2 < b da cui a • (a+b)/2 • 1 a < c < b. b • Confronto di infiniti Tabella delle frazioni POSITIVE N0 × N0 1→(1,1) = 1/1=1 2→(1,2) = 1/2=0,5 3→(2,1) =2/1=2 4→(3,1) =3/1=3 5→(1,3) =1/3=0.333… ………….. L’insiemeQ Q++ ha hala la L’insieme cardinalitàdel delnumerabile. numerabile. cardinalità Q++,, Q puressendo essendodenso, denso, pur hala lastessa stessacardinalità cardinalità di diNN ha cheèèdiscreto. discreto. che 11 17 21 22 27 44 910 10 18 36 1 33 2 5 56 78 67 14 14 18 25 25 33 89 12 16 20 13 15 19 24 39 19 34 29 15 13 17 20 26 24 32 41 11 16 27 12 28 30 21 23 29 22 23 26 35 31 42 40 38 ASSURDO 2= 2 ! ..\Dropbox\Diagonale 13 Un problema classico In molti problemi matematici accade che il calcolo si possa spingere ad una precisione elevata quanto si vuole: si può, cioè, ottenere un intervallo di approssimazione più piccolo di una quantità piccolissima stabilita (ad es. un millesimo, uno decimillesimo ecc.). Consideriamo il classico problema di Achille e la tartaruga introdotto dal filosofo greco Zenone di Elea nel Vsecolo a. C. Achille insegue la tartaruga che inizialmente ha un vantaggio di 1 metro; la velocità di Achille è di 10m/s, quella della tartaruga 1m/s. Quando Achille raggiungerà la tartaruga? Achille e la tartaruga In molti problemi matematici accade che il calcolo si possa spingere ad una precisione elevata quanto si vuole: si può, cioè, ottenere un intervallo di approssimazione più piccolo di una quantità piccolissima stabilita (ad es. 1 millesimo, 1 decimillesimo ecc.). Consideriamo il classico problema di Achille e la tartaruga introdotto dal filosofo greco Zenone di Elea nel Vsecolo a. C. Achille insegue la tartaruga che inizialmente ha un vantaggio di 1 metro; la velocità di Achille è di 10m/s, quella della tartaruga 1m/s. Quando Achille raggiungerà la tartaruga? Se indichiamo con t i secondi necessari, lo spazio percorso da Achille è 10t e deve risultare uguale alla somma del vantaggio iniziale della tartaruga con lo spazio che essa percorre. Se formalizziamo otteniamo: 10t=1+t 9t=1 quindi t=1/9 (in secondi) La versione di Zenone In 1/10 di secondo Achille raggiunge il punto in cui si trovava inizialmente la tartaruga, ma intanto la tartaruga si è mossa ed ha percorso uno spazio di 1/10 di metro. Per raggiungere la nuova posizione Achille dovrà impiegare un altro tempo pari a 0,1x 0,1= 0,01, quindi in totale avrà impiegato un tempo: t2 = 1 1 + = 0,11 10 100 Ma Achille non ha ancora raggiunto la tartaruga perché nel tempuscolo di 1/10 di secondo essa avrà percorso 1/100 di metro. Achille arriverà a questa nuova posizione, ma impiegherà 1/1000 di secondo, quindi un tempo complessivo t3 = 1 1 1 + + = 0,111 10 100 1000 E così via. Zenone credeva di poter dimostrare che Achille non avrebbe mai raggiunto la tartaruga, dal momento che, per raggiungerla, egli avrebbe dovuto compiere infinite operazioni. Invece… Noi sappiamo, invece, che achille raggiunge la tartaruga e che gli infiniti valori della successione: 0,1 0,11 0,111 0,1111 0,11111……… sono semplicemente valori approssimati per difetto di 1/9. Il tempo 1/9 che occorre ad Achille per raggiungere la tartaruga può essere idealmente diviso in infiniti tempuscoli, ma è pur sempre un tempo finito. Del resto nel tempo 0,2 Achille ha percorso 2 metri è ha abbondantemente superato la tartaruga, che ha percorso solo 0,2m ed è quindi arrivata a 1,2m dal punto iniziale di Achille. Dunque 0,2 è un valore approssimato per eccesso de tempo cercato. Tutti i seguenti valori sono raddoppiati per eccesso: 0,2 0,12 0,112 0,1112 0,11112….. Queste due successioni sono i valori approssimati per eccesso e per difetto di 1/9 e lo definiscono. Il paradosso della ruota. Due ruote concentriche, tali che la più grande rotoli sopra una retta, toccano con i loro punti due segmenti di uguale lunghezza AB. Anche in questo caso c’è bisogno di stabilire una corrispondenza biunivoca tra la circonferenza grande e quella piccola ( e quindi tra un segmento ed una sua parte). Basterà proiettare dal centro in comune i punti della circonferenza minore su quella maggiore. Il paradosso, dunque, sta nella possibilità di stabilire una corrispondenza biunivoca tra un segmento continuo e una sua parte. Galileo, non riuscendo a risolvere i suoi paradossi, arrivò a negare, come matematico, la possibilità d’indagare l’infinito, poiché, secondo lui, una mente limitata come quella dell’uomo non era capace di studiare quantità infinite. 18 corrispondenza biunivoca segmento - segmento corrispondenza biunivoca segmento - retta 19 La curva di Koch Dato un segmento di lunghezza unitaria, lo si divida in tre parti e si sostituisca quella centrale con due segmenti uguali a quello eliminato. Otteniamo quattro segmenti: su ognuno di essi si applichi lo stesso procedimento all’infinito.” “ ..\Dropbox\Koch 20 La curva di Koch gode delle seguenti proprietà: Autosomiglianza nella curva di Koch •è continua in quanto limite uniforme di funzioni continue, cioè è una curva nel senso matematico del termine; •ha lunghezza infinita: infatti ogni tappa della sua costruzione aumenta la lunghezza totale nel rapporto di 4/3 e la lunghezza della curva limite è evidentemente superiore a tutte le lunghezze delle curve costruite ad ogni passo; •è autosimile: contiene una sua parte che è una trasformazione omotetica della curva intera. •non è derivabile in nessun punto, infatti una curva derivabile in un punto x0 vista su scale sempre più piccole intorno a x0 tende ad essere vicina ad una retta passante per quel punto, la curva di Koch invece vista su qualsiasi scala è identica a sé stessa. 21 In merito ai lati possiamo esprimere la loro lunghezza con la progressione geometrica si ricava che la lunghezza del lato tende a 0, quando si ripete la costruzione “all’infinito”. 22 Il fiocco di neve: il perimetro la prima figura è composta di 3 lati di lunghezza 1 e, dunque, ha perimetro nella seconda figura, ad ogni lato della prima si sostituiscono 4 segmenti di lunghezza , perciò si ottiene un perimetro dato da 23 Procedendo nella costruzione, i perimetri costituiscono i termini della progressione geometrica si conclude che il perimetro della figura diventa infinitamente lungo quando si ripete “all’infinito” la costruzione. , 24 Calcoliamo l’area del fiocco di neve •In merito alle aree delle figure che via via si ottengono a partire dal triangolo equilatero iniziale, dovremo sommare le aree seguenti: l’area del triangolo equilatero di lato 1 che è dato da 25 l’area di 3 triangoli equilateri di lato 1/3 che è dato da: 26 l’area di 12 triangoli equilateri di lato 1/3 che è data da: 27 l’area di 48 triangoli equilateri di lato da: è data 28 . Continuando il procedimento si arriva a costruire una figura la cui area S si ottiene aggiungendo all’area del triangolo iniziale la somma dei termini di una progressione geometrica di primo termine e ragione Essendo la ragione di tale progressione minore di 1, avremo che 29 Si trova così che l’area non diventa infinitamente grande, ma si avvicina sempre di più al valore Un’area compresa in un perimetro infinito risulta un numero finito! 30