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Attacco ad Aalborg. 13 Agosto 1940.
Roberto Maria Patriarca
Documento di proprietà dell’Associazione Volo e Cultura “Ali d’Oro”
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Mappa dell’Operazione Weser-Sud (Weserübung-Sud).
L’invasione della Danimarca con le direttrici d’attacco della Wehrmacht 09 aprile 1940
Copyright Robby Patriarca
Pianta Fliegerhorst Aalborg-West 1940 in scala 1:5000 (Garrison Museum.Aalborg)
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Attacco ad Aalborg Lufthavn 13 Agosto 1940.
Il 2 aprile 1940 il Reich Führer Adolf Hitler diede l’ordine esecutivo dell’inizio all’Operazione Weser
(Weserubüng) contro la Danimarca e la Norvegia. Il nome “Weser” è dato dal fiume che bagna il
porto di Brema da cui si imbarcò una parte consistente delle forze di invasione tedesche partecipanti all’Operazione Weser.
Suddetta Operazione aveva lo scopo di occupare la Danimarca, utilizzandola come trampolino di
lancio per la conquista della Norvegia , i cui porti sul Mare del Nord erano di grande importanza
strategica per garantire la continuità dei rifornimenti di materie prime all'industria tedesca, oltre a
favorire l’azione degli U-boat ad ostacolare il traffico navale della Gran Bretagna in particolare nel
Mare del Nord ed in generale nell’Oceano Atlantico.
Un esempio su tutti l’estrazione del ferro nelle miniere svedesi di Kiruna con il successivo trasporto su linea ferroviaria nel porto di Narvik, le cui acque rimangono libere dai ghiacci per tutto l’anno
grazie alla Corrente del Golfo, diversamente da quelle del Golfo di Botnia nella parte settentrionale del Mare Baltico.
Inoltre la posizione geografica della Norvegia e della Danimarca favorivano l’offensiva strategica
aerea contro la Gran Bretagna dando la possibilità alla Luftwaffe di utilizzare gli aeroporti presenti
o da farsi. Non ultimo l’aver anticipato la possibile azione di occupazione della Norvegia da parte
delle truppe anglo-francesi,passando per difensore e per garante della neutralità del paese
scandinavo
Il 9 aprile è il giorno fissato per l’inizio delle operazioni, la Wehrmacht iniziò l’occupazione della
Danimarca e della Norvegia.
Precedentemente il 3 aprile salparono dai porti tedeschi le navi mercantili incaricate di trasportare
le truppe e gli approvvigionamenti a supporto dell’Operazione Weserubüng.
Il giorno 7 aprile lasciarono i loro ancoraggi le navi della Kriegsmarine con le truppe destinate ad
effettuare le operazioni di sbarco.
Alle 05h20 (04h20 ora locale) del 9 aprile il delegato tedesco a Copenaghen Cecil von Reuthe-Fink
svegliò il Ministro degli Esteri danese Edward Munch per consegnargli un documento redatto dal
Ministro degli Esteri del Terzo Reich Joachim von Ribbentrop di “un'offerta” da parte della Germania di una “protezione del Terzo Reich” la quale avrebbe garantito la neutralità e l’indipendenza del
paese, in pratica a tutti gli effetti la notifica di un “ultimatum”.
Il Regno di Danimarca si trovò nell’impossibilità di una pur minima resistenza, limitandosi ad alcuni
lievi scontri nello Jutland nei pressi della cittadina di Hadersley nella regione di Syddanmark e nella capitale Copenaghen intorno al Palazzo Reale di Amalienborg a protezione della Famiglia Reale.
Alle 06h30 il Re, dopo aver consultato il Primo Ministro Thorvald Stauning decise la resa, ogni
ulteriore resistenza sarebbe stata un inutile spargimento di sangue.
Alle 08h30 la Danimarca capitolò.
L’occupazione del territorio danese venne completata entro il 10 aprile. Il Re Cristiano X firmò la
capitolazione nelle mani del Generalleutnant1 Kurt Himer alle 14h00 del giorno stesso.
L’operazione militare della Wehrmacht (Forze Armate Tedesche) nei confronti della nazione
danese fu una vera passeggiata favorita da una assoluta impreparazione militare della Danimarca,
incapace a creare una pur minima possibilità di resistenza o di tentare anche di rallentare l’azione
militare tedesca. Nonostante tutto ci furono dei casi isolati di resistenza.
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Più di un ufficiale tedesco espresse il giudizio che i soldati danesi combatterono con coraggio più di
quanto si potesse aspettare da una nazione che non prendeva le armi da più di cent’anni.
Complessivamente nelle file danesi ci furono 16 morti e 23 feriti, mentre dalla parte tedesca 20
feriti2.
Al comando del Generaloberst3 Nikolaus von Falkenhorst, ideatore dei piani d’invasione della
Danimarca e della Norvegia preparati in appena cinque giorni e futuro comandante delle truppe di
occupazione della Norvegia, si diede inizio alle operazioni di invasione della Danimarca.
L’attuazione dell’Unterehmen Weserübung (Operazione Weserübung o meglio Operazione Esercitazione del Weser) interessava in ugual proporzione la Wehrmacht ( Heer, Kriegsmarine,Luftwaffe)
quindi si può considerare come la prima operazione combinata della storia militare dimostrandosi
all’atto pratico vincente.
Il Corpo di spedizione tedesco per l’occasione era costituito da:
sette Infanterie Division e due Gebirgsjäger Division (Divisioni di fanteria da montagna) oltre allo
intero X Fliegerkorps4 al comando del Generalleutnant Hans Ferdinand Geisler.
La Kriegsmarine (Marina Militare Tedesca) partecipò all’operazione al gran completo di mezzi con
71 navi delle varie classi e 28 sommergibili.
Dei sette raggruppamenti di cui era suddiviso l’Heer (esercito tedesco) di occupazione, le due
divisioni la 170 e la 198 Infanterie Division sono agli ordini del Generalleutnant Leonhard
Kaupitsch, le quali attaccano la Danimarca conquistandola ed occupandola territorialmente in 48
ore.
Le due divisioni, partendo dall'Istmo di Schleswig-Holstein punto di congiunzione dei due paesi,
avanzarono rapidamente nella penisola dello Jutland prendendo possesso del territorio e dei porti.
La capitale Copenaghen posizionata sull’isola maggiore nella regione di Hovedstaden fu occupata
in poche ore mediante sbarco di truppe tedesche.
Nel porto di Copenhagen entrò la nave passeggeri Hansestadt Duzig ( 2431 tsl), militarizzata e modificata per l’occasione in nave trasporto truppe attraccando al molo Langelinie posizionato a
poche decine di metri dal Palazzo Reale di Amalienborg, sbarcando velocemente gli uomini del II
BataIllion/ Infanterie-Regiment 308 della 198^ Infanterie Division. al comando del Generalmajor5
Roetting.
Gli unici scontri a fuoco nella capitale danese avvennero in questo momento tra i fanti tedeschi e
la Guardia Reale Danese a difesa della Famiglia Reale.
La capitale Copenahgen era già in mani tedesche a 12 ore dall’inizio delle operazioni.
L’aviazione tedesca Luftwaffe quando la Germania del Terzo Reich invase la Danimarca il 9 aprile
1940, svolse una delle prime operazioni combinate aeree della storia, in cui i Fallschirmjäger (paracadutisti tedeschi) appartenenti alla 4^Cpg./ I Bataillon del Fallschirmjäger Regiment 1 della
7.Flieger-Division6 del General der Fallschirmtruppe7 Kurt Student conquistarono e occuparono a
tempo di record l’aeroporto di Aalborg Lufthavn.
Lo Hmpt.8Eric Waltere era il comandante del I./ 1.Fallschirmjäger Regiment nell’ Operazione
Weserübung.
Aalborg divenne il primo aeroporto e la prima città danese ad essere conquistata dalla Wehrmacht
All’ occupazione dell’aeroporto furono complessivamente interessati un plotone paracadutisti lanciatosi sulle posizioni nemiche alle 06h15 direttamente dagli Junkers Ju.52/3m, i quali aprirono la
strada a un Bataillion della 198 Infanterie Division.
All’azione diretta vi fu la partecipazione di supporto tattico aereo dei Messerschmitt Bf.110C
Zerstörer (Distruttore). Subito dopo atterrarono i Bf.110C del I./ZG.9 guidati dall’Hptm.Wolfga Falk,
diventando la loro nuova base aerea per circa un mese.
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In questo periodo svolsero compiti di contrasto alle missioni di attacco e di bombardamento della
RAF ( Coastal Command & Bomber Command) ed in compiti di scorta diretta agli aerei da
trasporto Junkers Ju.5/3m2 diretti nel teatro norvegese.
L’aeroporto di Aalborg posizionato all’estremità nord della penisola dello Jutland aveva ed
assumeva una rilevante importanza strategica per la continuazione della campagna di
occupazione scandinava, infatti divenne un punto strategico di cruciale importanza alfine di
traghettare truppe, mezzi e carburante in Norvegia, funzionando come aeroporto trampolino per i
caccia Bf.109E e base di rifornimento per gli aerei da trasporto Junkers Ju.52/3m durante la
Campagna di Norvegia.
Già dal primo giorno di occupazione furono effettuati più di 200 atterraggi e decolli per l’aeroporto
di Fornebu, Oslo.
Ad occupazione completata della Danimarca,la Luftwaffe potenziò l’aeroporto di Aalborg Lufthavn
chiamandolo Fliegerhorst Aalborg West diventando agli occhi della RAF, in particolar modo del
RAF Bomber Command un potenziale e concreto bersaglio, visto la sua considerevole importanza
strategica.
Nell’estate del ’40, era diventato un importante aeroporto sede di reparti della Luftflotte 5
(General Oberst Stumpf schierata in Danimarca e Norvegia), atti a partecipare all’offesa aerea
contro il Regno Unito insieme alle Luftflotte 2 (Generalfeldmarschall10Albert Kesselring schierata in
Belgio e Paesi Bassi), e Luftflotte 3 (Generalfeldmarschall Hugo Sperrle schierata in Francia
Occidentale) riferendosi all’Ordine di
Battaglia della Luftwaffe nell’agosto 1940.
Nella giornata del 13 agosto 1940 nel cielo campo dell’aeroporto di Aalborg West si svolse una
violenta battaglia aerea tra gli aerei del No.82 Sqn., appartenente al No.2 Group del RAF Bomber
Command rappresentati da undici Bristol Blenheim Mk.IV ed i caccia della Luftwaffe presenti con i
Messerschmitt Bf.109E oltre all’ intervento della FlaK11, l’artiglieria anti-aerea dislocata intorno al
sedime aeroportuale.
Ironia della sorte il 13 agosto 1940 viene ricordato nella storia della Battle of Britain come il
“Giorno
dell’Aquila” (Adlertag), ovvero il nome dato al primo giorno dell'Unternehmen
Adlerangriff
(Operazione Attacco dell'Aquila), il nominativo in “codice” all’operazione della Luftwaffe, il cui
scopo era di distruggere la RAF Royal Air Force e con essa i campi di volo ed i più importanti siti
della industria aeronautica britannica per ottenere il cosidetto “Dominio dell’Aria” requisito
essenziale per conquistare la Gran Bretagna.
Con i numeri a favore della Luftwaffe per quanto riguarda la quantità di aerei, secondo le stime del
OKL (Oberkommando der Luftwaffe) sarebbero bastati quattro giorni per neutralizzare la difesa
aerea a sud della linea Londra-Gloucester ed altre quattro settimane per spazzare definitivamente
dai cieli la Royal Air Force.
Dopo la caduta della Francia, la quale chiese l’armistizio il 17 giugno con la conseguente resa finale
sopraggiunta cinque giorni dopo.
L’evacuazione di Dunkerque con l’Operazione Dynamo si era conclusa alle 03h40 del 4 giugno
1940, quando il destroyer classe-S HMS (D85) Shikari al comando del Lt.Cdr.12 H.N.A.Richardson
RN fu l’ultima nave a lasciare le spiagge di Dunkerque ormai occupate dagli uomini e mezzi della
Wehrmacht (Forze Armate Tedesche).
Ancora una volta la situazione strategica della Gran Bretagna mutò radicalmente, diventando ora il
bersaglio di una possibile invasione. La RAF era l’unica arma con la quale il Regno Unito poteva
compiere azioni offensive nei territori occupati dalle forze del Terzo Reich.
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Le stesse parole del Primo Ministro Winston Churchill (30,XI.1874–24.I.1965).furono profetiche:
La Royal Navy può non farci perdere la guerra, ma solo la Royal Air Force
può farcela vincere……….. i caccia del Fighter Command sono la nostra
salvezza, ma solo i bombardieri del Bomber Command ci daranno gli
strumenti atti per la vittoria finale sulla Germania.
Gli Squadrons equipaggiati con il Bristol Blenheim Mk.I & Mk.IV basati sulle RAF Station metropolitane cercavano di contrastare le Forze Armate tedesche sul mare, nei loro porti e lungo le regioni
costiere tedesche o dei territori occupati. In verità non si poteva pretendere più di tanto dalla
azione dei Bristol Blenheims Mk.IV con tutti i loro limiti progettuali e strutturali.
Lo stesso comandante del RAF Bomber Command di quel periodo l’Air Marshal Charles Portal, il
quale diventerà più tardi (12 aprile 1942) Air Chief Marshal RAF 13 aveva espresso dubbi per non
dire contrarietà sull’efficacia delle incursioni diurne dei Bristol Blenheims inerenti alle missioni a
lungo raggio dove si prevedeva d’incontrare la caccia avversaria, nell’ottenimento di risultati minimi contro gravi perdite di equipaggi ed aerei.
Prima dell’inizio delle ostilità si era calcolato che uno Squadron avente un tasso di perdite intorno
al 10% era da considerarsi fuori gioco.
Nei reparti dotati di Blenheims nel compito di ricognizione armata e bombardamento tattico
diurno si toccarono punte superiori al 20%,senza contare alcune missioni le quali hanno totalizzato
un tasso di mortalità prossimo al 100% tra i Blenheims partecipanti.
Nonostante tutto vi furono delle eccezioni, il 1 agosto 1940 cinque Blenheims di una formazione di
dodici inviati ad attaccare Haamstede ed Evere (Bruxelles) svolsero con successo il compito di
bombardare gli obbiettivi, oltre a danneggiare nei successivi combattimenti tre Messerschmitt
Bf.109E del II. /JG.27.
Ovviamente questi scampoli di successo non potevano compensare le pesanti perdite subite
precedentemente o quelle che si verificarono successivamente nello svolgersi del conflitto.
In quei tragici iniziali anni di guerra venivano utilizzati gli aerei che si avevano in dotazione negli
Squadrons della RAF senza pensarci due volte se non erano adatti, e non quelli desiderati che si
avrebbero avuti più tardi, a partire dalla fine del’41 e all’inizio ’42 come I bombardieri pesanti
quadrimotori HP. 57 Halifax, Avro 683 Lancaster e il superbo bimotore DH.98 Mosquito
soprannominato “Wooden Wonder” passando attraverso l’esperienza del bimotore Avro 679
Manchester e del quadrimotore Short S.29 Stirling i quali operativamente a tutti gli effetti furono
anch’essi una soluzioni tampone non sufficiente.
Il primo per i gravi problemi di inaffidabilità dimostrati con i motori RR.Vulture X da 1760hp, il secondo penalizzato da una disposizione redatta dall’Air Ministry (Ministero Aeronautica), la quale
vincolava l’apertura alare a 30,20mt. avente un dimensionamento atto a poterlo ricoverare negli
hangars già presenti nelle RAF Stations di allora, limitandone così facendo l’altitudine operativa.
I nuovi bombardieri bimotori medi HP.52 Hampden e Vickers Wellington coetanei del Bristol
Blenheim erano sufficientemente validi ma terribilmente vulnerabili da arrischiare attacchi diurni
nei cieli del Terzo Reich.
Nella giornata del 13 Agosto 1940 il No.82 Sqn. del No.2 Group fu protagonista di un evento bellico
drammatico, alle 08h30 dodici Blenheim Mk.IV decollarono da RAF Station Cranfield-Watton,
Norfolk per compiere un raid sul Fliegerhorst Aalborg West, nello Jutland settentrionale, territorio
della Danimarca, presidiato da reparti ed aerei della Luftwaffe.
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Il No.82 Sqn. era particolarmente esperto nel condurre i pericolosi attacchi sui campi di volo della
Luftwaffe, come ampiamente è stato dimostrato durante la WW2. Precedentemente il 30 luglio
1940 aveva attaccato con successo il campo di volo di Amiens,nella regione della Piccardia, nel dipartimento della Somme.
Questi attacchi erano particolarmente utili e necessari per la difesa della Gran Bretagna aventi lo
scopo di tentare di alleggerire e di contrastare la pressione della Luftwaffe andando nei cieli sopra
i campi di volo tedeschi, in quanto nello stesso periodo si svolgeva l’epica Battaglia d’Inghilterra
(Battle of Britain) sostenuta prevalentemente dagli uomini ed aerei del RAF Fighter Command.
Una battaglia che avrebbe deciso le sorti future del Regno Unito, così come avvenne nei fatti poi
ampiamente dimostrato storicamente.
In contemporanea vi era un’altra battaglia in corso non meno importante, lo svolgersi di operazioni d’attacco contro il naviglio, dicasi navi, imbarcazioni e chiatte, approntato dai tedeschi nei porti
del Canale della Manica per passare dalla minaccia di invasione dell’Inghilterra a quello esecutivo
Unternehmen See Löwe14. Questi attacchi provocarono una sensibile riduzione di un buon 12%
della flotta da sbarco raccolta dai tedeschi.
I pianificatori delle missioni di bombardamento per la sopravvivenza degli aerei partecipanti si affidavano alle formazioni tipo Vic costituite da tre aerei disposti a V per ottenere un ottimale fuoco
di copertura, ma era evidente che la copertura più efficace era quella offerta dalle nuvole e sulla
bassissima quota di volo impostata.
Per bassissima quota si intende una quota di dodici metri ed a volte ancor più bassa in presenza di
aeree libere effettuando una navigazione facente riferimento ai campanili delle chiese ed alle torri
degli acquedotti. Più di una volta i Blenheims sono ritornati con la vegetazione incastrata nel ruotino di coda o con le estremità alari ammaccate e talvolta accorciate o con gli alettoni strappati.
Nella prevista operazione di bombardamento di Aalborg, i pianificatori della missione pensavano
che la copertura nuvolosa prevista dai meteorologici fosse sufficiente per la protezione della
formazione di dodici Bristol Blenheim Mk.IV, i quali alla quota di 8.000 ft. (2.440mt.) avvistarono la
costa danese nei pressi di Søndervig constatando che la copertura nuvolosa si era dissolta
lasciando la formazione in un cielo limpido da essere facilmente individuata, come effettivamente
avvenne da parte di un posto di osservazione tedesco, il quale allertava le difese anti-aeree e i
reparti da caccia rappresentati per l’occasione dai Bf.109E del 5./JG.77 dislocati ad Aalborg Est.
Questo reparto il 5./JG77 si era appena trasferito il 12 agosto dall’aeroporto norvegese di
Stavanger a quello danese di Aalborg Est.
Il Fronte Scandinavo era caratterizzato da ampi spazi, da coste incontrollabili e da territori
incontaminati favorendo una intensa attività aerea della RAF.
L’avvistamento della formazione di Bristol Blenheim Mk.IV fu facilitato a causa di un errore di navigazione, il quale fece percorrere alla formazione inglese una lunga rotta di avvicinamento allo
obbiettivo attraversando tutta la penisola danese dello Jutland. I sistemi di navigazione installati
sul Bristol Blenheim IV erano alquanto ridotti in quell’estate del ’40, suddetto giudizio d’insufficienza alla navigazione lo si poteva estendere a tutti gli aerei del RAF Bomber Command di allora.
All’inizio della WWII riferendosi specificamente agli anni ’39, ’40,’41, i navigatori non avevano
strumenti di guida atti a portarli con sicurezza sul bersaglio. Se potevano vedere il terreno si
orientavano con le mappe o se le stelle erano visibili si utilizzava il sestante per fare il punto
nautico per il rilevamento della rotta aiutandosi anche con l’utilizzo di radiogoniometri rudimentali
e poco validi.
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Fino al 1937 nella RAF la responsabilità della navigazione aerea era del pilota, solo dal 1938 ci si
rese conto di dover avere un membro dell’equipaggio addestrato specificatamente a tale compito.
Il metodo utilizzato inizialmente del calcolo della posizione era chiamato “dead reckoning”, letteralmente il calcolo della morte, in cui il navigatore teneva un registro della velocità e della
direzione dell’aereo, aggiornato in continuazione nei dati tratti dall’osservazione degli strumenti
del pilo- ta, apportando le dovute correzioni in funzione della velocità e della direzione del vento
con la conseguente deriva. La direzione del vento iniziale veniva comunicata dalla torre di
controllo all’equipaggio al decollo dell’aereo.
Di grande aiuto era l’osservazione diretta dall’alto di riferimenti certi quali: colline, coste, laghi,
fiumi, dighe, strade, chiese sempre se le condizioni meteo lo permettevano. A volte quando si
arrivava sul cielo delle città la ricerca dell’obbiettivo da individuare ed il successivo attacco
diventava arduo per la presenza di nuvole basse, nebbia al suolo, foschie persistenti, fumo dei
precedenti attacchi, nebbia artificiale prodotta dagli impianti nebbiogeni. A tutto questo vi era da
aggiungersi la eventuale presenza di palloni aerostatici a varie quote poste in vicinanza degli
obbiettivi.
L’ausilio della radio era utile quando si era prossimi ai cieli di casa per facilitare il ritorno alla propria RAF Station.
I quei primi anni di guerra aerea numerosi equipaggi si persero infilandosi in quelle acque gelide
del Mare del Nord.
Oltre ai sistemi di navigazione obsoleti ed insufficienti, vi erano altri equipaggiamenti carenti ed
inaffidabili come l’impianto ad ossigeno, il quale provocò nei componenti dell’equipaggio più di un
caso di anossia o il sistema di riscaldamento inefficace da attanagliare nel gran freddo l’intero
equipaggio con conseguente perdita di concentrazione nelle fasi più delicate della missione.
Non rari i casi di principio di congelamento agli arti. Su questo argomento il gran freddo che
pativano gli equipaggi si è sviluppata una fiorente aneddotica.
Ricercatissime erano le calze di seta, con il prezzo che avevano allora regolarmente prese alle
proprie ragazze, in quanto per le più economiche calze di nylon bisogna aspettare l’arrivo degli
Yankee of the 8th Air Force. Sopra di esse venivano indossate le pesanti calze di lana ed infine con il
piede così avvolto calzati gli stivali foderati di pelle.
Per le mani si indossavano regolarmente in successione tre paia di guanti di seta, di lana e di pelle.
Sopra al battle dress standard, la corta giubba che arrivava in vita, si portava una giacca di tela al
di sopra di essa il caldo morbido confortevole giaccone di pelle Greycar Sheepskin Flying Jacket con
interno di pelliccia o in alternativa foderato di agnello.
Talmente pratico ed elegante da essere ritratto in numerose foto d’epoca come abbigliamento
usuale dei generali Sir Bernard Law Montgomery, George S.Patton, Lucian Truscott e Maresciallo
Harold Alexander.
Più tardi arriveranno le ricercatissime tute di volo della Irving a due pezzi foderate di pelliccia, le
quali non erano state ancora distribuite a tutti gli equipaggi.
Nonostante tutto questo abbigliamento il freddo era ancora tanto nei membri di equipaggio come
più volte nei loro ricordi mi hanno raccontato i veterani, I quali per tutta la durata della missione
erano seduti sui loro seggiolini in posizione statica.
Nel campo delle carenze presenti nel Blenheim vi era da aggiungere la scarsità di blindatura nelle
parti vulnerabili dell’aereo e la presenza di un armamento difensivo a dir poco insufficiente
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Costituito da una mtg. Browning da 0,303in.(7,7mm) nella torretta dorsale alla quale verrà
aggiunta un’altra arma diventando binata e di una mtg. fissa Vickers o Browning da 0,303in.
posizionata nell’ala sinistra sparante in avanti.
Nonostante la situazione tattica si volgesse rapidamente a sfavore del No.82 Sqn. il Wg.Cdr.15 E.C.
de Virac Lant, comandante della formazione, decise di proseguire l’azione, la quale ebbe come
conseguenza un tragico risultato finale.(Vedere Tab.I,II,III)
Dei dodici Bristol Blenheim Mk.IV partecipanti, undici furono abbattuti nel volgersi di 24 minuti di
combattimento.
L’unico Blenheim Mk.IV salvatosi fu per cause tecniche provocato dal cattivo afflusso di carburante
ai carburatori dei motori radiali obbligando il pilota del Blenheim in vista della costa danese a
dover abortire la missione.
Questo suo comportamento fu messo in discussione, e conseguentemente posto sotto giudizio di
una Corte marziale, la quale in merito non poté emettere alcuna sentenza, in quanto il pilota morì
in azione prima della data fissata di comparizione davanti alla Corte marziale.
Dei trentatre membri di equipaggio partecipanti alla missione sopravvissero solo in tredici per
trascorrere il resto dei loro giorni nei campi di prigionia tedeschi fino alla fine della WWII.
L’equipaggio tipico di un Bristol Blenheim era formato da tre membri, così costituito, dal:
Comandante/pilota, osservatore/navigatore, ed operatore radio/mitragliere.
Ad Aalborg Ovest l’allarme fu dato. Da Aalborg Est decollarono su allarme alle 12h05 ora locale
due Schwärme16 (otto Bf.109E) del 5./JG.77 per intercettarli.
L’attacco dei Blenheim Mk.IV all’aeroporto di Aalborg Ovest ebbe inizio alle 12h15.
La quota di attacco tenuta relativamente bassa per essere sicuri di centrare i bersagli, dovuto al
fatto che il RAF Bomber Command all’inizio e nei primi anni della WWII non superava la media del
15% di bersagli fissi colpiti da media quota e il 3% in quello ad alta quota.
A tale proposito alcuni alti funzionari dell’Air Ministry avevano espresso un giudizio estremamente
critico sulla tecnologia della precisione nel puntamento da redigere una relazione chiamata
Rapporto Butt (così chiamato dal nome del suo autore), il quale esprimeva un giudizio alquanto
restrittivo, per cui volando di notte nel 1940/1941 con il solo ausilio di mappa e di bussola soltanto
un equipaggio su tre era in grado di sganciare il suo carico offensivo in un raggio di 5 miglia (8km)
dal bersaglio!
Inoltre si era rilevato che la totalità del carico offensivo trasportato era costituito da bombe inefficaci con basso potere distruttivo. Questa era la situazione nell’estate del ’40.
Chiamate GP General Purpose costituirono il tipo di bombe più usato nella prima fase della WWII
dal RAF Bomber Command, le quali rispetto a quelle utilizzate dalla Luftwaffe erano di ugual peso
ma con una potenza inferiore corrispondente alla metà.
Questo era dovuto dal fatto che le bombe di impiego generico GP General Purpose contenevano
una piccola percentuale di esplosivo poco potente l’amatolo invece di utilizzare il tritonal.
La modifica venne effettuata con un anno e mezzo di ritardo rispetto alle bombe tedesche.
Le GP General Purpose prodotte erano di diverso modello da 20, 40, 250, 500, 1000, 1.900, 4.000
lb. con un buon potere di penetrazione e ottima qualità balistica.
Il carico offensivo dei Bristol Blenheim Mk.IV nell’attacco ad Alborg era costituito prevalentemente
da GP250lb (113,5kg) e GP500lb (250kg).
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Lo scontro fu rapido e violento. Cinque Bristol Blenheims Mk.IV furono abbattuti nei pressi dello
aeroporto, gli altri sei tentarono di sfuggire ai Messerschmitt Bf.109E in direzione N/W.17
Degli undici Bristol Blenheims partecipanti all’azione, sei furono abbattuti dai Messerschmitt
Bf. 109E del 5./JG.77 e cinque dalla FlaK delle batterie 3/FlaK Abt.615 e 5/FlaK Abt.615.
I primi quattro Bristol Blenheim Mk.IV abbattuti furono assegnati all’ Obfw.18 Robert Menge, a cui
con queste vittorie gli furono accreditati tredici aerei abbattuti nella campagna Scandinava,
diventando il pilota da caccia con il maggior numero di vittorie di questo teatro operativo, senza
contare le quattro vittorie conseguite con il Messerschmitt Bf.109B2 del Jagdegruppe 88 (J88)
della Legio- ne Condor durante la Guerra Civile Spagnola.
Dopo questi successi venne trasferito allo JG26 volando più di una volta come gregario (wing man)
dell’ Obstlt.19 Adolf Galland Geschwaderkommodore dello Stab. JG26. Nel periodo in cui il II./JG.77
ha operato nel teatro danese e norvegese gli sono stati accreditati 79 vittorie con la perdita in
combattimento di 6 piloti.
Il II./jG.77 fu responsabile della difesa della costa meridionale occidentale norvegese ed anche di
quella danese, rappresentata dall’estremità settentrionale della penisola dello Jutland.
Comandati dal Hptm. Karl Hentschel decollarono dal loro aeroporto di Husum,Schleswig-Holstein,
arrivarono a scaglioni negli aeroporti di Aalborg e di Esbjerg in Danimarca per proseguire a nord
ino all’aeroporto di Tromsö oltre il circolo polare.
Di conseguenza i singoli Staffeln furono frazionati e distribuiti sui pochi campi di volo presenti.
L’ Oberfeldweber Menge dieci mesi dopo il 14 giugno 1941 fu abbattuto. Decollato dal campo di
Audembert, dipartimento Passo di Calais con il suo Messerschmitt Bf..109E-7 (W.Nr.6490) per
intercettare una formazione di aerei inglesi nello svolgimento della dodicesima Operation Circus20
mentre si stava portando in quota per contrastare l’azione avversaria veniva abbattuto dallo
Spitfire dello Sqd.Ldr .21 James “Jamie” Rankin comandante del No.92 Sqn. al quale gli furono
accreditate alla fine della WWII diciassette vittorie.
JG.77“Herz As”
("Ace of Hearts/Asso di Cuori"
Il No.82 Sqn. aveva già subito precedentemente una simile mattanza il 17 giugno 1940 per essere
poi ricostituito in brevissimo tempo per altre missioni e di fatto esserne nuovamente annientato.
I n quell’occasione dodici Bristol Blenheims Mk.IV al comando dello Sqn.Ldr. Paddy Delap
attaccarono mezzi corazzati tedeschi nella breccia di Gembloux, in direzione di Mons, ma
incapparono inun forte fuoco di sbarramento anti-aereo. Solo un Bristol Blenheim Mk.IV fu
abbattuto nell’azione diretta, ma gli altri dieci furono sopraffatti da quindici Messerschmitt
Bf.109E sopraggiunti.Anche in questa occasione le perdite in vite umane dei membri di equipaggio
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Obfw.Robert Menge
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Messerschmitt Bf.109E-4 2./JG.77
Mimetizzazione RLM01/71
Fronte Scandinavo
furono elevate, con venti vittime e solo tre aviatori fatti prigionieri. Il comandante Paddy Delap pur
ferito sopravvisse, venendo ricoverato in un ospedale parigino, mentre un altro membro
superstite salvatosi, pensò bene di percorrere a piedi i 95 km. che lo separavano da Parigi portandosi appresso per tutto il tragitto il paracadute!Forse timoroso di dover risarcire l’amministrazione
in caso di smarrimento paracadute.
L’irriducibile comandante del No.82 Sqn. nella persona del Wg.Cdr22 conte di Bandon, fedele al
motto latino del No.82 Sqn.:
Super Omnia Ubique / Su tutte le cose ovunque,
volle testardamente ricostituire lo Squadron, nonostante avesse ricevuto l’ordine di scioglierlo.
Tre giorni dopo partecipava a missioni di attacco, totalmente ignavo di quanto il destino avrebbe
presentato drammaticamente il conto nella giornata del 13 Agosto 1940 nei cieli danesi di Aalborg
Ovest.
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No.82 Sqn.
“Super Omnia Ubique”
Tutte le vittime inglesi dello sfortunato attacco all’aeroporto danese furono sepolte il 16 agosto
1940 nel cimitero di Vadum. Durante la cerimonia religiosa agli sfortunati aviatori britannici furono
resi gli onori militari da un picchetto armato della Luftwaffe.
Dopo la fine della WWII un gruppo di persone di Aalborg si diedero da fare per la raccolta di fondi
necessari a poter erigere un “muro” a perpetuo ricordo degli aviatori sacrificatesi nell’azione di
bombardamento. In un mese i fondi necessari furono raccolti e con l’aiuto di uno scalpellino locale fu eretto il “Memoriale del Muro” nel cimitero di Vadum.
Nel maggio del 2005 a 60 anni dall’evento le targhette con i nomi delle vittime sono state
sostituite con delle nuove di bronzo ad opera del Commonwealth War Graves Commission.
In occasione del recente Danish Air Show 2012 organizzato per i 100 Years della RDAF Royal
Danish Air Force svoltosi sulla AB Aalborg ho avuto la possibilità di visitare nella omonima città il
Garrison Museum.
E’ un’area museale costituita nel 2001 da un gruppo di appassionati, i quali hanno acquisito un
hangar per insediare nella cittadina di Aalborg il Garrison Museum, creando per l’occasione una
fondazione privata per poterlo aprire al pubblico il 22 giugno 2002.
In questo enorme hangar ricordo della IIWW di grande interesse storico con edifici laterali, eretto
nel 1940 dalle forze di occupazione tedesche adiacente all’Idroscalo-Seefliegerhorst Aalborg,
vengono contenuti tutti i vari componenti dell’organizzazione della difesa danese a partire dalla
fine
della IIWW ai giorni nostri, quali: Esercito, Aeronautica Militare, Guardia Nazionale, Polizia, e
Protezione Civile. Così pure in alcune parti del Garrison Museum è contenuta ed esposta una vasta
documentazione inerente all’occupazione tedesca dal 1940 al 1945.
Essendo stata Aalborg un’importante piazzaforte militare sin dal 1779 si è voluto anche suddetto
periodo documentarlo e trattarlo con dovizia di documenti e di reperti storici riferiti sempre alla
storia della difesa danese.
Pertanto cavalcando suddetta filosofia espositiva in una parte delimitata dell’hangar museale sono
stati raccolti ed esposti a perpetua memoria alcuni resti appartenenti al Bristol Bleheim Mk.IV
R3821 UX-N del Flt.Lt.23 Robert Hale con le relative foto degli sfortunati membri dell’equipaggio,
nonché planimetrie relative alla topomastica dell’allora aeroporto militare di Aalborg West, oltre a
giornali d’epoca in cui erano stati descritti gli eventi di quel fatidico e sfortunato 13 agosto 1940.
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Picchetto armato della Luftwaffe nel cimitero di Vadum per rendere gli onori
militari ai caduti inglesi
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Come si presenta Il “Memorial Wall” con le nuove targhe nel cimitero di Vadu
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13
Cause di abbattimento dei Bristol Blenheim Mk.IV del No.82Sqd. (tab.I)
R1933 / UX-C
R3800 / UX-X
R2772 / UX-T
R3821 / UX-N
R3829 / UX-S
T1827 / UX-H
R3802 / UX-A
R3824 / UX-R
R3913 / UX-M
T1889 / UX-L
R3904 / UX-F
Il R1933 è stato colpito ad una quota di 3.000ft. (915mt.) dai proiettili della
5/Flak Abt.615 posizionata presso Nørholmsvej Sud di Limfjorden. I colpi penetrati nella fusoliera spezzarono la sua sezione di coda. L’equipaggio non ha
avuto il tempo di sganciare le bombe.
E’stato colpito dalla batteria 5/Flak Abt.615 all’impatto dei proiettili il Blenheim
si è rovesciato sul dorso precipitando a Limfjrden vicino all’isola di Egholm.
Dopo aver sganciato le proprie bombe è stato attaccato dai Bf.109E. Motore
colpiti ed in fiamme. L’aereo è stato abbandonato dall’equipaggio precipitando
nelle acque poco profonde nei pressi dell’isola di Egholm.
Colpito dai proiettili della batteria 3/Flak Abt.615 si è schiantato ad Aalborg
West. Il suo carico di bombe esplose all’impatto con il terreno non essendo
riuscito l’equipaggio a sganciarlo prima.
Colpito ripetutamente si è schiantato a Torpet Kaer, Vadum.
Colpito da numerosi proiettili si schianta in un campo a un paio di km. ad est di
Kaas.
Colpito da numerosi proiettili dell’artiglieria c/a cade a poca distanza dal T1827.
Abbattuto dai caccia Bf.109E si è schiantato esplodendo nella piantagione
Tranum in località Koldmose.
Abbattuto dalla caccia si è schiantato esplodendo nella piantagione Tranum, in
località Koldmose a poca distanza dal R3824.
L’unico Blenheim a riuscire ad allontanarsi dopo il bombardamento di Aalborg
West prendendo la direzione del Mare del Nord. Il pilota F/Sgt. JE Oates si accorse che il livello di carburante sarebbe stato insufficiente per tornare in Inghilterra pertanto ritornò verso la Danimarca per compiere un atterraggio forzato,
effettuato a Vust sotto il fuoco dei caccia Bf.109E.
L’aereo è stato colpito sopra l’aeroporto di Aalborg West dalla Flak, schiantandosi a nord di Kongstedgard nei pressi di una fattoria agricola ad est da Aabybrg.
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Bristol Blenheim IV UX-N R3821 No.82 Sqn. Flt.Lt. Robert Hall
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Nomi dei Capo-equipaggio. Matricole e codici dei Bristol Blenheim Mk. IV No.82
Sqn. partecipanti all’attacco del Fliegerhorst Aalborg West 13 agosto 1940. (tab.II)
Tempo Inizio Attacco
0.14 htm
0.15 htm
0.16 htm
0.17 htm
0.18 htm
0.19 htm
0.20 htm
0.21 htm
0.22 htm
0.23 htm
0.24 htm
Bristol Blenheim
matricole/codici
R1933 / UX-C
R3800/ UX-X
R2772 / UX-T
R3821 / UX-N
R3829 / UX-S
R3904 / UX-F
T1827 / UX-H
R3802 / UX-A
T1934 / UX-R
R3913 / UX-M
T1889 / UX-L
Capo-equipaggio
Luogo di caduta
Plt.Off. DAJParfitt
Flt.Lt. TE Syms
F/Sgt. D.Blair
Flt.Lt. R.Hale
Sqn.Ldr.RN Wardle
Plt.Off. BTJ.Newland
Sqn.Ldr.NC Jones
Flt.Lt. RAG Ellen
Wg.Cdr. CE de V.Lart DSO
CW Wigley
F/Sgt. JE Oates
Restrup Enge
LimfJorden
Off Egholm
Aalborg West
Torpet Kaer, Vadum
Aabybro, a 2km. Est
Kaas, a 2km. Est
Kaas, a 2km. Est
Tranum Klit
Tranum Klit
Near Vust
Tabella comparative dei membri di equipaggio POW, KIA. (tab.III)
Bristol
Pilota/Capo equipaggio
Navigatore/Puntatore Operatore Radio/
Blenheim IV
Mitragliere
R3802 / UX-A
Flt.Lt. RAG Ellen
POW Sgt. VJ. Dance
POW Sgt. G.Davis
KIA
R1933 / UX-C
Plt.Off. Douglas AJ Parfitt KIA Sgt. Leslie R.Young KIA Sgt. Neaverson
KIA
R3904 / UX-F
Plt.Off. BTJ.Newland
POW Sgt. Cyril Ankers
KIA Sgt. K. Turner
KIA
T1827 / UX-H
Sqn.Ldr.NC Jones
KIA Sgt. TJ Cranidge
KIA Sgt. J. Bristow
POW
T1889 / UX-L
F/Sgt. JE Oates
POW P/O RM Biden
POW Sgt. T.Graham
POW
R3913 / UX-M CW Wigley
KIA Sgt. Arthur Patchett KIA Sgt.A.F.Morrison KIA
R3821 / UX-N
Flt.Lt. R.Hale
KIA Sgt. Oliver Ralston KIA Sgt.A. Boland
KIA
T1934 / UX-R
Wg.Cdr. CE de V.Lart DSO KIA Sgt. M, Gillingham KIA Sgt.A. Beeby
KIA
R3829 / UX-S
Sqn.Ldr.RN Wardle
POW Sgt. George Moore KIA Sgt. T. Girvan
KIA
R2772 / UX-T
F/Sgt. D.Blair
POW Sgt. Bill Magrath POW Sgt. B.Greenwood POW
R3800 / UX-X
Flt.Lt. TE Syms
POW Sgt. KH Wright
POW Sgt. E. Turner
KIA
Note: KIA Killed in Action – Ucciso in azione; POW Prisoners of War – Prigioniero di Guerra
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Wg.Cdr. CE de V.Lart DSO, comandante della formazione di Bristol Blenheim
Mk.IV in missione di bombardamento su Aalborg-West il 13 Agosto 1940
Copyright Robby Patriarca
Fotografia aerea del Fliegerhorst Aalborg-West 1940 con le infrastrutture generali presenti
hangars, barracks, strade (Garrison Museum.Aalborg)
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Flt.Lt.Robert Hale pilota del Bistol Blenheim Mk.IV R3821/UX-N R3821
Bristol Blenheim Mk.IV R3821/UX-N No.82 Sqn. pilotato dal Flt.Lt. R in pattugliamento lungo la
costa inglese
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L’osservatore/navigatore Sgt.Oliver Ralston del Bristol Blenheim
Mk.IV R3821 UX-N, fotografato nel giorno del suo matrimonio
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Il mitragliere Sgt.Alfred Edward Boland, terzo membro di equipaggio del Bristol Blenheim Mk. IV
R3821/UX-N ritratto con una tuta di volo Modello 1930 con colletto di pelliccia indossata sul suo
battle dress standard. Gli stivali di pelle sono del modello 1936. Il casco di volo è del Tipo B
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Resti del Bristol Blenheim Mk.IV T1889/UX-L nei pressi di Vust dopo il drammatico atterraggio
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Il Sgt. KH.Wright Navigatore/Puntatore del Bristol Blenheim Mk.IV R3800/UX-X sopravvissuto
ed assistito da ufficiali e sottufficiali della Luftwaffe dopo l’abbattimento del suo aereo
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Schieramento di Bristol Blenheim Mk.IV del No.82 Sqn. No.2 Group UX-A, UX-K, UX-O, UX-N,
sulla RAF Station Watton. Maggio 1940
Copyright Robby Patriarca
Particolari dei resti del Bristol Blenheim Mk.IV R3821/UX-N conservati presso il Garrison
Museum di Aalborg
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Copyright Robby Patriarca
Resti del Bristol Blenheim IV R3821/UX-N conservati presso il Garrison Museum di Aalborg
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21
NOTE
1 Generalleutnant corrispondente al grado di Tenente Generale o Generale di Corpo d’Armata.
2 La Wehrmacht nella Campagna di Danimarca ha perso per cause varie (morti,dispersi e feriti)
203 soldati, insieme a 12 carri armati persi, e 4 danneggiati, più diverse auto e moto. Un bombardiere danneggiato.Una nave saltata su una mina nel Great Belt Due soldati sono stati fatti temporaneamente prigionieri dai danesi nei brevi combattimenti svoltisi. L’OKW Ober Kommando der
Wehrmacht ha sempre nascosto le vere perdite per far si che la propaganda nazista facesse passare la Campagna di Danimarca come una semplice passeggiata.
3 Generaloberst corrispondente al grado di Colonello Generale o Generale d’Armata.
4 X Fliegerkorps:
X Fliegerkorps . Operazione Weserübung 09 Aprile 1940. Ordine di Battaglia.
Specialità
Unità
Tipo d’aereo
Quantità
Caccia
II./JG.77
Bf.109E
38
Bombardieri
KG.4,
He.111P
95
JU.88A
20
KG.26
He.111H
103
KG.30
Ju.88°
69
Ju.88C-2
6
KGr.100
He.111H
27
Ricognizione Costiera e
1°/Kü.Fl.Gr.106
He.115B/C
12
Anti-nave
1°, 2°/Kü.Fl.Gr.506
He.115B
11
He.115C
12
Distruttori (Zerstörer)
ZG.1
Bf.110C
32
I./ZG.76
Bf.110C
32
Stuka
I./StG. 1
Ju.87R
39
Trasporto
KG. zbV. 1
Ju.52
215
Trasporto
KGr.zbV.101
Ju.52
53
Trasporto
KGr.zbV.102
53
Trasporto
KGr.zbV.103
53
Trasporto
KGr.zbV.104
53
Antinave
KGr. zbV.105
Fw.200B/C
8
Trasporto
Ju.90
11
Trasporto
Ju.G-38
1
Trasporto
KGr. zbV.106
Ju.52
53
Trasporto
KGr. zbV.107
Ju.52
53
Anti-nave
KGr. zbV 108
Ju.52/See
13
JG. Jagdgeschwader.- Stormo da Caccia
KG.Kampfgeschwader – Stormo da Bombardamento
KGr.Kampfgruppe – Gruppo da Bombardamento
StG. Sturzkampfgeschwader – Stormo da Bombardamento in Picchiata
ZG. Zerstörergeschwader – Stormo di Distruttori
Kü.Fl.Gr. Küstenfliegergruppe – Gruppo di Ricognizione Costiera e lotta Antinave
KGr.zbV. Kampfgeschwader zur besonderen Verwendung – Stormo da Battaglia Compiti Speciali.
5 Generalmajor corrispondente al grado di Generale di Brigata o di Brigadier Generale.
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6 La 7.Flieger-Division nacque nel 1938 per raccogliere e comandare tutte le unità di paracadutisti
della Luftwaffe. Pronta al combattimento dal 1º settembre 1938 per essere impiegata nell’Operazione Grün (l’invasione della Cecoslavacchia) poi annullata a seguito dei risultati ottenuti dalla
Conferenza di Monaco.Nella Campagna di Polonia furono utilizzati alcuni reparti della 7.FliegerDivision impiegati come fanteria motorizzata.
Con l’Operazione Weserübung inerente all’invasione della Danimarca e della Norvegia la
7.Flieger-Division fu impiegata per conquistare ed occupare importanti aeroporti (es.:Aalborg,
Sola e Narvik),il ponte danese d’importanza strategica di Storstrøm e cruciali nodi stradali
(Dombås).
Il Fallschirmjäger Regiment 1 della 7.Flieger-Division era composto da:
I Bataillon su 4 cpg. 1^, 2^, 3^ e 4^
II Bataillon su 4 cpg. 5^, 6^, 7^ e 8^
III Bataillon su 4 cpg. 9^,10^,11^ e 12^
Nel marzo 1944 viene costituito un nuovo III Battaglione, mentre l’originario viene utilizzato
per costituire la nuova 3^ Fallschirmjäger Division.
Durante le operazioni in Danimarca nell’aprile 1940, la 4^/I Btg.viene impiegata per occupare
Aalborg e Falster come fanteria specializzata e non come paracadutisti, mentre la 1^e 2^cpg.
vengono paracadutate sull’aeroporto di Oslo-Fornebu e la 3^cpg.su quello di Stavanger-Solaüber.
7 General der Fallschirmtruppe significa Generale comandante delle Truppe Aviotrasportate in
inglese Airborne. Corrispondente al grado di Tenente Generale o di Air Marshal.
8 Hptm. Hauptann corrispondente al grado di Capitano
9 I./ZG.1 - I Gruppe/ Zerstörergeschwader 1 equipaggiato con il Bf,110C. Durante l’Operazione
Weserübung alcuni Bf.110C del I/ZG.1 guidati dal Hptm.Wolfgang Falck la mattina di lunedì 9
aprile hanno mitragliato e distrutto al suolo cinque Fokker D.XX e dieci Fokker C.V-E danesi
presenti sulla base aerea di Værløse. L’unico Fokker D.XXI riuscito a decollare fu abbattuto dal
Hptm.Wolfgang Falck, il suo settimo ed ultimo abbattimento. A titolo informativo Falck è considerato il padre della Nachtjagd Caccia Notturna Tedesca avendo organizzato il sistema della di
fesa notturna del Reich con il Generale Josef Kammhuber. L’Oblt.Victor Molders, fratello del più
famoso “asso” Werner Mölders, prese consegna dell’aeroporto di Aalborg dopo la conquista e lo
atterraggio dei Bf.110C del I./ZG.1. I Bf.110C rimasero stanziati sull’aeroporto di Aalborg per
circa un mese adempiendo al loro compito con pattugliamenti anti-bombardieri RAF e scorta diretta ai Ju.52/3m..
10 Generalfeldmarschall corrispondente a quello di Maresciallo dell’Aria.
11 Flak acronico di FlugabwehrKanone/Cannone Contraerei. Da cui FlaK Fliegerabwenhrkanonen/
/Artiglieria contraerea.
12 Lt.Cdr Lieutenant Commander grado della RN Royal Navy corrispondente a Cap. di Corvetta.
13 Air Chief Marshal o ACM è un grado esistente nella RAF equivalente ad un Generale a quattro
stelle traducibile in Maresciallo Capo dell’Aria, in questo caso lo ACM Charles Portal è il
Commander-in-Chief of RAF. A questo grado è immediatamente precedente lo Air Marschal o
AM equivalente ad un Generale a tre stelle corrispondente a Gen. di Squadra Aerea.
14 Unternehmen Seelöwe nome in codice tedesco all’Operazione Leone Marino/Operation Lion
Sea per l’invasione dell’Inghilterra durante la WW2 dalla Germania.
15 Wg.Cdr. Wing Commander grado inglese della RAF corrispondente a Tenente Colonello.
16 Lo Staffel da caccia era suddiviso in tre Schwarme di quattro aerei ciascuno.
Lo Schwarm da caccia era suddiviso in due Rotten da due aerei ciascuno in considerazione che la
Rotte era l’unità tattica base di combattimento costituita da un capo-pattuglia (leader) ed un gregario (wing man). Lo Schwarm era conosciuta come formazione delle quattro dita (finger-four):
il medio è il Leader, l’indice è il Wing man del Leader, l’anulare è il Secondo Leader, il mignolo
è il Wing man del Secondo Leader. La quale si può scomporre in due Rotten.
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23
Lo Schwarm era la formazione standard della Luftwaffe studiata e sviluppata durante la Guerra
Civile di Spagna. Due coppie di caccia costituite da un Leader (Capo-formazione) che attacca e
da un secondo che lo protegge con posizioni controvertibili.
Lo Schwarm da bombardamento l’unità base era la Kette costituita da tre aerei da Bombadamento più Ketten costituivano lo Schwarm.
17 I nomi dei piloti tedeschi decollati su allarme del 5./JG77:
OFW. R.Menge, Fw.W.Petermann, Gefr. R.Schmidt, Uffz. H.Frose, Oblt. E.Friedrich,
Uffz.H.Eissler Gefr. Esser..
18 Obfw. Oberfeldweber corrispondente al grado di Maresciallo.
1
23.07.1938
2
3
4
5
07.10.1938
01.11.1938
11.05.1938
12.04.1940
Cronologia abbattimenti del Obfw.Robert Menge
Tipo di aereo abbattuto Località/Nazione
Reparto
dell’abbattimento Luftwaffe
Polikarpov I-16 Rata
Spagna
1./J88
Condor
Legion
PolikarpovI-16 Rata
Spagna
“
Curtiss
Spagna
“
Polikarpov I-16 Rata
Spagna
“
HP.Hampden
Kristiansand (N) II./JG.77
6
12.04.1940
Hp.Hampden
Kristiansand
(N)
7
30.05.1940
Lockheed Hudson Mk.I
Stavanger
(N)
8
13.06.1940
Blackburn Skua Mk.II
Trondheim
(N)
“
9
13.06.1940
Blackburn Skua Mk.II
Trondheim
(N)
“
10
21.06.1940
Bristol Beaufort Mk.I
Bergen
(N)
“
11
09.07.1940
Bristol Blenheim Mk.IV
Stavanger
(DK)
“
12
09.07.1940
Bristol Blenheim Mk.IV
Stavanger
(DK)
“
13
31.07.1940
BristolBlenheim Mk.IV
Aalborg
(DK)
“
14
13.08.1940
Bristol Blenheim Mk.IV
Aalborg
(DK)
“
15
13.08.1940
Bristol Blenheim Mk.IV
Aalborg
(DK)
“
16
13.08.1940
Bristol Blenheim Mk.IV
Aalborg
(DK)
“
17
13.08.1940
Bristol Blenheim Mk.IV
Aalborg
(DK)
“
18
04.04.1941
Supermarine Spitfire IIA
W.Dover
(GB)
19
09.06.1941
Supermarine Spitfire IIA
E. Dover
(GB)
No. Data
“
5./JG.77
3./JG.26
“
Reparto
Avversario
Aviazione
Repubblicana
“ “
“ “
“ “
No. 44 Sqn. RAF
Bomber Command
No. 50 Sqn. RAF
Bomber Command
No.269 Sqn.RAF
Coastal Command
No.800 NAS/FAA
Fleet Air Arm
HMSArk Royal
No.800 NAS /FAA
Fleet Air Arm
HMSArk Royal
No. 42 Sqn.RAF
Coastal Command
No. 57 Sqn.RAF
Coastal Command
No. 57 Sqn.RAF
Coastal Command
No. 114 Sqn.RAF
Bomber Command
No. 82 Sqn.RAF
Bomber Command
No 82 Sqn.RAF
Bomber Command
No .82 Sqn.RAF
Bomber Command
No. 82 Sqn.RAF
Bomber Command
No. 91 Sqn.RAF
Fighter Command
No. 74 Sqn.RAF
Fighter Command
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19 Obstlt. Oberstleutnant grado tedesco corrispondente a Tenente Colonello.
20 Operazione Circus denominazione in codice di un tipo di “Operazione” della RAF consistente
nella scorta ad una formazione di bombardieri per attirare la Luftwaffe in combattimento.
21 Sqn.Ldr. Squadron Leader grado inglese della RAF corrispondente a Maggiore.
22 Wg.Cdr. Wing Commander corrispondente al grado di Tenente Colonello. Il conte di Bandon
futuro Air Marshal.
23 Flt.Lt. Flight Liutenant grado della RAF corrispondente a Capitano.
Scheda Tecnica Bristol Blenheim IV
Apparato Propulsore: 2 Bristol Mercure XX 9 cilindri stellari raffreddati ad aria E da 920 hp,
elica a tre pale a passo variabile.
Dimensioni: lungh.13,04 m; altezza 3,91 m; ap.alare 17,17 m.
Pesi: a vuoto 4445 kg; a pieno carico 6537 kg.
Prestazioni: vel.max.428 km/h a 3595 m.; vel.croc. 354 km/h, quota max.operativa 8.230 m; raggio d’azione 2.340 km.
Armamento: II – mtg. Browning da 7,7 mm (0,303 inch) nella torretta dorsale e in quella inferiore del muso; I da 7,7 mm nell’ala sx.; .454 kg. di bombe nella stiva interna, e 145 kg.di bombe ai
travetti esterni.
Equipaggio: 3 uomini: pilota, bombardiere-navigatore, operatore radio-mitragliere.
Nella versione Bristol Blenheim IV furono introdotte numerose modifiche al fine di ottenere non
solo un miglioramento nelle sue caratteristiche generali, ma anche incrementare le sue capacità
difensive.
Il muso fu allungato per dare più spazio al Navigatore/Puntatore assumendo una configurazione
asimmetrica. L’armamento difensivo fu aumentato aggiungendo una seconda mtg.Browning nella
torretta dorsale con l’aggiunta opzionale di un pacchetto di due mtg. da 0,303in. Browning sotto il
muso manovrate dall’Osservatore/Puntatore per la difesa dell’aereo dagli attacchi provenienti dalle
quote inferiori. Complessivamente le mtg. salivano a cinque.
La produzione totale del Type Mk.IV fu di 3961 aerei a cui vanno inclusi 676 esemplari costruiti in
Canada sotto il nome di Bolingbroke.
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