Luzzena Parocchia Il Castello di Luzena, o Langena era

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Luzzena Parocchia Il Castello di Luzena, o Langena era
Ufficio per l’Arte Sacra ed i Beni Culturali
Diocesi di Cesena-Sarsina
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Note storiche da:
"Memorie della Diocesi e della città di Cesena"
del Canonico Giovanni Urtoller
a cura di Pietro Turci
Premessa
Si è ritenuto opportuno riportare a stampa un manoscritto sino ad ora sconosciuto e, quindi, mai citato in opere di studio e di storiografia.
Molte sono le notizie, riportate dal Canonico della Cattedrale di Cesena Giovanni Urtoller, apprendibili anche da altri autori, e maggiori sono, invece,
le particolarità riportate ancora sconosciute.
Meditata è stata la decisione di non rispettare le convenzioni per la trascrizione di manoscritti, lasciando immutati errori sia di grammatica sia di
sintassi, punteggiatura, toponimi non più correnti, sigle, abbreviazioni e unità di misura.
Luzzena Parocchia
Il Castello di Luzena, o Langena era posto sulla cima di un altro monte sulla destra Sponda del
Savio, e precisamente sopra la Villa Borello, ov’esiste attualmente la Torre Campanaria.
Di questo Castello nulla si ha di rimarchevole. Il solo Marchesi ne fa una piccola menzione
dicendo, che nelle vessazioni del Tiranno Ordelaffi vaneggiò anche Langena, ora dichiarandosi a
favore del Papa, ora di Ordelaffi.
Di sua fondazione, e di sua ruina nulla si ha: è però verosimile, che fosse fondato ai tempi delle
guerre civili, e distrutto da Francesco Ordelaffi, allora che scaricò la sua rabbia sopra Teodorano, e
Castelli del Contorno l’anno 1350.
Di questo Castello ora non vedesi, che un’ammasso di macerie, sopra le quali fu eretta una Torre
per la Campana del Popolo.
Contiguo alle mura di questo Castello eravi una chiesa dedicata a S. Martino Vesco. Turonense,
Oratorio publico annesso alla Pieve di S. Pietro in Solferino.
L’Emo. Tonti l’anno 1614 la dichiarò Parrocchia col titolo di Pieve: in questa occasione fu
soppressa l’antica Pieve di S. Pietro in Solferino; e convertita in Oratorio, fu dichiarato annesso di
Luzena.
Questa Chiesa fu accresciuta, ed ampliata dall’Arciprete D. Leonido Brisciani nel 1635:
nuovamente fu rifatta e ridotta in forma elegante a carico del Popolo l’anno 1720 quale fu benedetta
da Mr. Preposto Giuliano Galeffi per ordine di Mr. Fontana Vescovo di Cesena.
Ha la fonte battesimale, ma non la Predica in Quaresima. Questa chiesa forma una Croce, ed oltre
all’Altare Maggiore
• vi è quello del Rosario,
• e di S. Giuseppe con sue Capelle.
La Confraternita del Rosario fu eretta li 24 Agosto 1743.
Il Campanile a due Colonne è alto circa due piedi con
• una Campana di […] 27 senza Iscrizione.
Il Cattedratico è di Grano Be. 6. Orzo tti. 8,2 porcina Scudi 2,35.
Rettori di Luzena
1. R. D. Leonardus Brisciani Anno 1615.
2. R. D. Joannes Comandini de Luzena Anno 1646.
3. R. D. Antonius Bertozzi de Luzena Anno 1681.
4. R. D. Franciscus Fabbri Anno 1690.
5. R. D. Franciscus Turci de Casalbono Anno 1725.
6. R. D. Joan. Antus. Grilli, antea Parrochus Casalboni Anno 1759.
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7. R. D. Dominicus Battaglia de S. Victore in Valle Anno 1776.
8. R. D. Joan. Monticelli, antea Parrus. Rodiliani, inde S. Mariae Novae Anno 1791.
9. R. D. Jacobus Buda de Balignano Anno 1806.
10. R. D. Franciscus Magalotti, antea Parrochus Diolaguarda Anno 1826.
Oratorii
1. S. Pietro Apostolo in Solferino, nome desunto dal zolfo, che gran copia si estrae in questa
vicinanza, antichissima Pieve posta in Via Borello. Abbracciava anticamente Bora, Luzena,
Monte Cavallo, Leblancano, e Frazarotta; ed è molto presumibile che fosse una delle prime
chiese della Diocesi: certo è, che si ricorda prima del mille, e nell’anno 1290 era Pieve. Questa
ha dato un Parroco di grande dottrina chiamato Ghirardo. Fu esso Deputato dal Canc. Baldo
Preposto di Cesena ad agire con Acurisio, abbate della Rotonda, ed Amatore Canco. di S. Gio.
Battista di Ravenna per affari di grande importanza l’anno 1351. In memoria di sua antichità, e
Matricità conserva ancora la Predica Quaresimale. La manutenzione di essa, e la Festa di S.
Pietro sta a carico dell’Arciprete di Luzena. Ha il Campanile con
• una sola Campana di […] 170 ed è a tetto.
Ha pure tre Altari,
• il secondo dè quali appartiene ai Morellini con Quadro di S. Andrea;
• ed il terzo ai Bertozzi con quadro di S. Catterina.
Rettori di questa Pieve
1. R. D. Hugo Archipr. Plebis S. Petri in Sulferino Anno 1290.
2. R. D. Ghirardus: ex rogit. Jacobi Ranucci An. 1354. et Ex Arche: Ravenn: Anno 1351.
3. R. D. Zaninus Cancus. Cathedralis Anno 1361.
4. R. D. Angelus Jacobi de Monte Veclo Anno 1461.
5. R. D. Michael Simonis de Luzena Anno 1490.
6. R. D. Petrus Orofici Caesen. Anno 1512.
7. R. D. Dominicus Rambacana Anno 1526.
8. R. D. Franciscus Ferri de Monte Cogrutio Anno 1528.
9. R. D. Vincentius Corni de Roversano Anno 1530.
10. R. D. Lambertus Lamberti de Ravenna Anno 1532.
11. R. D. Bartolomeus Ridolfi Anno 1558.
12. R. D. Joannes Abara de Rodiliano Anno 1560.
[….]
Seguono i Rettori di S. Martino in Luzena
[…]
[…]
2. S. Tecla in Villa Leblancano assai antica: nel 1290 esisteva, ed aveva il suo Rettore denominato
Rainierius Rector Ecclesiae Reblancanae.
• Ha il Campanile con una piccola Campana,
ed è annesso di Langena, il di cui Arciprete ha obbligo di celebrare in quest’Oratorio Messe
annue tto. 24.
3. Reblancano. Questo Castello era sulla sommità del Monte, ora denominato Monte Cavallo di
questo Castello nulla si legge nelle Storie, se non che si arrese al Legato Pontificio allora, che si
era dichiarato del partito di Ordelaffi Tiranno.
4. Frazzarotta. Anche Frazzarotta era un piccolo Castello posto in Parrocchia di S. Pietro in
Solferino sopra la Villa Borello: l’anno 1320 fu preso da Sacchetto dè Branchi, Fusco, e
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Claudello degli Ortighini fuoriusciti Cesenati, avendovi prestato ajuto Roberto Malatesta Conte
di Giazzolo, essendo Podestà di Cesena Ferantino di Malatestino Malatesta.