Scioperi alla Carrefour, Fiege e Frigoscandia
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Scioperi alla Carrefour, Fiege e Frigoscandia
Modena, 02 aprile 2014 CONTINUANO LE PROTESTE NELLA LOGISTICA Il sindacato autonomo SI Cobas e i vertici del corriere BRT (BARTOLINI) hanno siglato un accordo sulla movimentazione interna delle piattaforme distributive in tutto il territorio nazionale. Avvio sperimentale fino a dicembre 2014. La vertenza del sindacato autonomo alla Bartolini è iniziata nel 2013 e si è conclusa nei giorni scorsi con la firma di un'intesa nazionale su malattia, infortunio, istituti contrattuali e ticket restaurant, simile a quelle già attuate con altre grandi imprese, come GLS, TNT, DHL Express e SDA. L'accordo vale per tutti i 180 impianti di BRT nella Penisola e prevede un percorso sperimentale che sarà verificato dalle parti il prossimo dicembre. Questo accordo quadro dovrà essere sottoscritto anche dai consorzi e cooperative che operano nei vari magazzini. In questa fase, nota il SI Cobas "Abbiamo scelto di concentrarci sugli aspetti più rilevanti della condizione del socio lavoratore, accantonando per ora gli aspetti concernenti i cambi di cooperative, i livelli di inquadramento, la facoltà di scegliere se essere socio o dipendente". I punti più importanti, secondo quanto riferisce il sindacato, sono: Malattia e infortunio: dal 1° aprile 2014 sarà riconosciuta la "carenza malattia" e "carenza infortunio" per i primi tre giorni al 100% della retribuzione, nella misura di un evento per ogni trimestre. Pasti: dal 1° maggio 2014, in tutti gli impianti dove non viene già erogato il ticket restaurant, esso sarà corrisposto sulla base dell'effettiva presenza, pari a tre euro al giorno per prestazioni superiori alle quattro ore. Istituti contrattuali: dal 1° aprile 2014 ai lavoratori con contratto a tempo pieno saranno calcolati gli istituti contrattuali (13°, 14°, ROL, Ex Fest., Ferie) anche sulle ore mancanti per arrivare alle 168 ore, nella misura del 70%, mentre da gennaio del 2015 questi istituti saranno erogati nella misura del 100%. Relazioni sindacali: l'accordo definisce sia un percorso di relazioni sindacali che rispettino la normale procedura nell'inviare preventivamente comunicazione dell'avvio dello stato di agitazione con richiesta di incontro, salvo casi di estrema gravità, sia l'agibilità sindacale e il diritto ad accedere ai permessi sindacali per i delegati, avendo come riferimento l'articolo 41 del CCNL, pur non essendo il SiCobas e l'Adl Cobas firmatari del CCNL. Scioperi alla Carrefour, Fiege e Frigoscandia Proseguono le proteste del sindacato autonomo Cobas nelle piattaforme logistiche. I presidi alle piattaforme della Gdo francese sono proseguiti a Pieve Emanuele e a Santa Cristina, mentre altre iniziative sono avvenute a Frigoscandia di Cornaredo e Fiege di Borruso di Brembio. Resta alta la tensione nella logistica del Nord Italia, a causa di alcune vertenze attuate dal sindacato autonomo SI Cobas in diverse piattaforme dove operano cooperative di facchini per conto di alcuni grandi nomi della Grande Distribuzione Organizzata e della logistica per conto terzi. In particolare, negli ultimi giorni le proteste si sono focalizzate in Lombardia e Piemonte. Ben tre presidi sono avvenuti sabato 29 marzo in altrettanti impianti di smistamento di Carrefour: due gestiti da Kuehne & Nagel a Santa Cristina (Pavia) e Cameri (Novara) e una a Pieve Emanuele (Milano). A Santa Cristina, il sindacato contesta un cambio d'appalto, dopo ben quattro scioperi avvenuti nel solo mese di dicembre 2013. Il primo aprile la gestione della movimentazione interna sarà rilevata dal consorzio Cbs, che oggi incontrerà i rappresentanti del SI Cobas. Questi hanno annunciato che se l'incontro avrà esito negativo, sarà attuato un picchetto ai cancelli proprio martedì 1° aprile. A Cameri, il sindacato protesta contro la mancata applicazione del CCNL Logistica, con conseguenti "enormi differenze salariali, assunzioni e licenziamenti continui e utilizzo strutturale del cottimo". Dopo la protesta, è stato indetto un incontro con Kuehne & Nagel mercoledì 2 aprile, dove si dovrebbe discutere di entrambe le piattaforme gestite per conto di Carrefour. Infine, si registra un nuovo blocco – il terzo in dieci giorni – alla piattaforma Carrefour di Pieve Emanuele (Milano), dove il sindacato contesta al consorzio Geco venticinque licenziamenti avvenuti durante il cambio d'appalto. In questo caso, il sindacato ha rifiutato la proposta di un nuovo incontro in Prefettura e prosegue la protesta. Un'altra vertenza avviata dal SI Cobas coinvolge Frigoscandia, che il 27 marzo ha subito uno sciopero nella piattaforma di Cornaredo (Milano), che svolge distribuzione del fresco per alcune catene della Gdo. Anche in questo caso, è avvenuto un cambio di appalto nella movimentazione interna dalla cooperativa Cogema alla Sigi, che comporta il licenziamento di quindici persone. "I licenziamenti sono arrivati per una contestazione disciplinare su discordanze di orario a lavoratori che sono presenti da tantissimi anni nel sito di Frigoscandia, senza mai avere avuto un provvedimento", spiega una nota del SI Cobas. Quindi, il sindacato ha proclamato uno sciopero che ha ricevuto anche il sostegno di alcuni facchini della Bartolini di Sedriano. Alle 13 è stato tolto il presidio dopo la convocazione in Prefettura e le trattative per il reintegro dei licenziati sono in corso. Cambia d'appalto anche alla Fiege di Borruso di Brembio, in provincia di Lodi, dove lo stesso Si Cobas riconosce che viene applicata "buona parte del CCNL", dopo una dura vertenza che nel 2008 ha visto quindici giorni consecutivi di sciopero. Il sindacato chiedeva il mantenimento dei posti di lavoro e delle condizioni economiche finora maturate. Dopo alcune ore di sciopero il 28 marzo, la situazione è tornata alla normalità dopo avere ottenuto garanzie sulla continuità e sull'apertura della trattativa su malattia e infortunio Sciopero degli autisti alla Koiné La sera di giovedì 27 marzo 2014, il sindacato autonomo Federazione Autisti Operai ha organizzato il fermo dei conducenti della società di autotrasporto e logistica Koiné presso quattro piattaforme. Presidio a Madone. Altre vertenze in atto nell'autotrasporto veneto. Secondo quanto comunica il sindacato Fao, hanno aderito allo sciopero – che dovrebbe proseguire fino alle 22:00 di domenica 30 marzo – non solo i novanta iscritti alla sigla, su un totale i 330 autisti, ma anche "diversi lavoratori non iscritti" delle quattro sedi principali della Koiné, ossia Madone, San Giorgio in Bosco, Calenzano e Fiumicino. A Madone è avvenuto anche un presidio, cui ha partecipato una cinquantina di persone. Durante questa azione, i lavoratori hanno distribuito volantini e ha attuato un fermo a intervalli dei camion navetta dei vettori esterni. Una nota della Fao spiega che l'azione è organizzata per protestare "Per retribuzioni adeguate e riduzione del superlavoro che genera disoccupati, nonché contro l'esternalizzazione dei servizi". Durante i giorni scorsi, la federazione Autisti Operai ha avviato vertenze anche alla Fratelli Zamboni di Udine, contro la mobilità causata dal passaggio di ramo ad altra azienda, alla Guerra Trasporti di Caldiero (Verona) e alla Donati di Ravenna. Invece, è stato firmato un accordo alla Bonmartini di Verona per il pagamento degli stipendi arretrati.