Retinite Procoli.FH11
Transcript
Retinite Procoli.FH11
PRIMO PIANO A cura di Ugo Procoli* L' ERG Multifocale: un esame specifico dell' occhio Fig 1. Retinografia di un paziente affetto da retinite pigmentosa ono passati oltre 60 anni da quando Karpe strumento di diagnosi della malattia, ma anche di dimostrava la compromissione stadiazione, valutazione del decorso clinico, della dellElettroretinogramma (ERG) in pazienti prognosi visiva e di misurazione della risposta ad affetti da retinite pigmentosa (RP). eventuali trattamenti terapeutici, la assoluta bassa Da quella data non si contano i lavori pubblicati sul ampiezza del voltaggio elicitabile ne limita in maniera fondamentale contributo dellERG nella diagnosi di notevole il suo utilizzo a questi scopi. Ulteriore limite RP, risultando lesplorazione elettrofiosiologica retinica della metodica è limpossibilità di ricavare una tipicamente compromessa sin dalle fasi precoci della stimolazione topograficamente determinata a causa dei malattia. fenomeni di riflessione luminosa endoculare (strayLERG misura la risposta elettrica della retina ad light) che rendono lERG tradizionale una risposta una stimolazione luminosa flash attraverso limpiego retinica bioelettrica di massa. di elettrodi applicati, previa anestesia topica, a livello Va inoltre ricordato come lapparato visivo non del fornice congiuntivale o della superficie corneale. rappresenti un sistema lineare, cioè un sistema Un singolo flash a bassa intensità di luce blu elicita la rappresentabile in un insieme di equazioni di primo risposta dei bastoncelli; una più intensa luce flash bianca grado con un numero x di variabili, ma un sistema elicita la risposta combinata di coni e bastoncelli ed influenzato da interazioni spaziali e temporali che, aumentando la frequenza temporale della stimolazione allorquando viene ad essere stimolato, fornisce risposte a 30 Hz è possibile isolare una risposta espressione scaturite da interazioni esponenzialmente più numerose della funzionalità dei coni. Mediante singola e complicate. stimolazione flash bianca ad una iniziale onda a negativa, Per venire incontro a questa esigenza Sutter nel espressione della iperpolarizzazione dei fotorecettori, 1991 mise a punto un modello matematico di fa seguito una onda b positiva espressione della stimolazione detto m sequence, capace di realizzare depolarizzazione delle cellule dello stato nucleare una stimolazione detta multifocale che fornisse una interno. perimetria obiettiva dei potenziali elettroretinografici Pazienti con RP hanno una compromissione o evocati visivi. La msequence è una sequenza dellampiezza della temporale pseudorisposta dei coni e random di +1 s e 1 bastoncelli ed un s che modula uno Per l Erg Standard si usa un aumento nel tempo periodico tra apparecchio denominato Granzfelfd, stimolo latenza delle risposte uno e due possibili una semisfera bianca che produce stesse. Lentità della stati. La principale compromissione può proprietà matematica dei flash luminosi che stimolano la variare da modesta della sequenza-m è la retina e ne inducono la risposta (come nelle forme stimolazione dominanti) a totale indipendente di ogni (come nelle forme singola casella, mentre recessive o X-linked) (Fig 1). in passato si era usata la sequenza per le diverse aree, Pur essendo stato proposto lERG non solo come ma in modo desincronizzato. Lo stimolo può alternare pugliasalute - quattordici - gennaio 2008 tra bianco e nero o può rimanere dello stesso colore. La tecnica di registrazione si basa su di uno stimolo strutturato presentato su di un monitor. Ciascuno stimolo è rappresentato da 61 esagoni adiacenti che aumentano di superficie, per controbilanciare le variazioni di densità dei coni, dal centro alla periferia . In circa 4 minuti vengono presentati oltre 16.000 stimoli non correlati tra loro e registrati mediante normali elettrodi. La metodica dellERG multifocale (mf-ERG) messa a punto da Sutter consente inoltre di esaminare la zona maculare suddividendola in esagoni variabili da un minimo di 61 ad un massimo di 204 a seconda delle necessità esplorative ed è possibile verificare la buona corrispondenza topografica dei tracciati ottenuti e la riproducibilità degli stessi. Lesame viene condotto in midriasi farmacologica con lo stimolo presentato su un monitor ad alta definizione di 19 pollici, la luminanza media è mantenuta a 100 cd/m2, il contrasto è selezionato tra l85% ed il 98%. Ciascun singolo esagono cambia di colore alternativamente da bianco a nero, in modo pseudo-random ogni 13.3 millisecondi, con una frequenza di 75 Hz. A ciascun occhio viene anteposta la correzione ottica per vicino ed il paziente in visione binoculare è invitato a fissare la zona centrale dello stimolo indicata da una mira. Gli elettrodi esploranti sono posizionati nel fornice congiuntivale inferiore, quelli di riferimento a livello dei canti esterni e lelettrodo di massa a livello frontale. La durata dellesame è di circa 4 minuti, essendo necessarie 8 sequenze di stimolo di 30 secondi ciascuna, per occhio. Il software fornisce una sequenza diversa per ogni registrazione. In tal modo è possibile stimolare una zona localizzata della retina, mentre la altre sono adattate dalla luminanza media costante degli esagoni fermi. Sempre attraverso il software è possibile gestire due tipi differenti di stimolazione con lottenimento di due differenti tipi di risposte dette 1° o 2° ordine di Kernel. Il 1° ordine di Kernel è una risposta di luminanza ed è strettamente legata alla msequenze: a tale risposta contribuiscono principalmente i fotorecettori. Il 2° ordine di Kernel è una risposta di derivazione temporale ed è legata al rapporto tra due msequence shiftate di un valore x di tempo [M* (M>>1)], tale risposta la si deve invece al contributo dello strato plessiforme esterno. Per ciascun esagono è possibile ricavare un tracciato caratterizzato da unonda N1 negativa ed unonda P1 positiva di cui si misura lampiezza differenziale (nV/deg2). La rappresentazione grafica dei tracciati ottenuti può avvenire in modo grezzo con i tracciati dei singoli esagoni (Fig. 3), mediante una rappresentazione grafica bidimensionale a scala di colori o tridimensionale (Fig. 5). È possibile inoltre una rappresentazione topografica dei risultati mediante anelli concentrici, o mediante Fig 1. ERG statico tradizionalmente piatto rilevabile in questa patologia pugliasalute Fig 3. Mf - ERG grezzo settori o singoli gruppi di anelli selezionati dalloperatore. Gli stessi dati possono poi essere confrontati con la popolazione normale (differenziale) o con precedenti rilevazioni nello stesso individuo. Nel periodo compreso tra Febbraio 2006 ed Fig 5. Mf - ERG grezzo in tridimensionale Ottobre 2007 presso lU.O. Oftalmologia 2 del Policlinico di Bari, in collaborazione con lAssociazione Pugliese per la Retinite Pigmentosa, abbiamo esaminato 104 pazienti affetti da retinite pigmentosa (75 uomini 29 donne) la cui età media era di 47 anni (minima 7 massima 66). Tutti i pazienti, nellambito del protocollo di visita, venivano sottoposti a visita oculistica con determinazione del residuo visivo corretto, campimetria computerizzata, ERG e mf- ERG. In 97 di questi pazienti non era possibile ricavare un segnale biolettrico differenziabile dal rumore di fondo mediante ERG tradizionale. In 85 era possibile ottenere una risposta campimetrica centrale ed in 101 pazienti era possibile ottenere una risposta multifocale. Il controllo clinico, campimetrico ed elettroretinografico multifocale, eseguito con cadenza annuale, è stato completato in 17 pazienti. Lanalisi statistica mediante i test per dati appaiati ha evidenziato un peggioramento significativo tra arruolamento e primo controllo. Come tutte le metodiche anche lmf-ERG presenta dei limiti rappresentati dalla opacizzazione dei mezzi diottrici, dalledema maculare e dalla capacità di fissazione (correlata al residuo visivo) dello stimolo. Va comunque segnalato come sia pur in mancanza di specificità per lRP il mf-ERG rappresenta una tecnica esplorativa oggettiva e di facile esecuzione di fondamentale importanza per il monitoraggio dellevoluzione della malattia. La sempre più larga diffusione di altre metodiche strumentali quali la tomografia ottica confocale (OCT), lautofluorescenza e lelettroretinogramma da pattern (P-ERG) consentirà un approccio più completo e dettagliato al fine dello studio dei meccanismi patogenetici alla base di questa patologia. * Componente Com. Scient. dell'Ass. Pugliese Retinite Pigmentosa Docente Medico I livello - U.O. Oftalmologia 2 - Policlinico Bari - quindici - gennaio 2008