capitolato tecnico
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AFFIDAMENTO “ESECUZIONE ATTIVITÀ RELATIVE A DI RILIEVI DI CARATTERE IDROLOGICO, IDROGEOLOGICO, FINALIZZATI DELLE AL GEOFISICO SUPPORTO ED DEGLI IDROCHIMICO STUDI PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI DI SALVAGUARDIA DELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO NELLA REGIONE PUGLIA” CAPITOLATO TECNICO INDICE 1 FINALITA’ DELL’AFFIDAMENTO .................................................................................3 2 PROGRAMMA DELLE INDAGINI IN SITO ....................................................................4 2.1 3 Scelta dell’ubicazione pozzi ........................................................................................4 OGGETTO DELL’AFFIDAMENTO ................................................................................12 Verifica di idoneità dei punti d’acqua .......................................................................13 Rilievi piezometrici ...................................................................................................13 Rilievi idrometrografici .............................................................................................13 Prove di portata su pozzi esistenti .............................................................................13 Rilievi della radioattività naturale gamma dei terreni interessati da pozzi ...............13 Rilievi dei parametri chimico-fisici lungo la colonna idrica di pozzi e piezometri ..14 Misure della velocità di filtrazione delle acque di falda............................................14 Campionamenti delle acque di falda in condizioni statiche e dinamiche per analisi chimiche, microbiologiche ed isotopiche ..................................................................14 3.9 Determinazione di quota assoluta di caposaldo di riferimento .................................15 4 SPECIFICHE TECNICHE DELLE TIPOLOGIE DI ACCERTAMENTI IN SITO DA 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 3.8 ESEGUIRE .........................................................................................................................15 4.1 Rilievo del livello statico di falda da eseguirsi in pozzi o piezometri con freatimetro elettrico. .....................................................................................................................15 4.2 Registrazioni idrometrografiche in pozzi o piezometri .............................................15 4.3 Carotaggio della radioattività naturale gamma dei terreni ........................................15 4.4 Misura della velocità di filtrazione con metodo pozzo singolo e correnti verticali ..15 4.5 Misura del tempo impiegato da un tracciante, immesso in un pozzo o in un piezometro posto a conveniente distanza da un altro pozzo sottoposto ad emungimento, per raggiungere il pozzo in pompaggio. ............................................16 4.6 Esecuzione di prove portata su pozzi senza impianto di sollevamento .....................17 4.7 Esecuzione di prove portata su pozzi attrezzati con impianto di sollevamento ........17 4.8 Rilievo parametri chimico-fisici durante le prove portata .........................................18 4.9 Rilievo della temperatura, della conducibilità elettrica, dell’ossigeno disciolto e del potenziale redox delle acque presenti nei pozzi ........................................................18 4.10 Prelievo di campioni d’acqua in condizioni statiche per analisi chimiche. ...............19 4.11 Prelievo di campioni d’acqua di falda in condizioni dinamiche da pozzi in emungimento da sottoporre ad analisi chimiche, microbiologiche ed isotopiche. ....19 4.12 Determinazione di quota assoluta di caposaldo.........................................................20 5 MODALITA’ DI ESPLETAMENTO DELL’INCARICO ................................................20 2 di 20 1 FINALITA’ DELL’AFFIDAMENTO Finalità dell’affidamento è la esecuzione di rilievi di carattere idrologico, idrogeologico, geofisico ed idrochimico, finalizzati alla caratterizzazione delle locali caratteristiche idrodinamiche dell’acquifero, del grado di mobilità delle acque di falda, delle modalità di circolazione delle stesse, nonché alla individuazione degli eventuali fattori di rischio naturali e derivanti dalle attività antropiche che possano pregiudicare lo stato qualitativo delle acque sotterranee destinate al consumo umano. L’art. 94 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. che sostanzialmente mantiene le prescrizioni dell' art. 21 del D.Lgs 156/99 e s.m.i., affida alle Regioni l’individuazione delle aree di salvaguardia. Le aree sono distinte in zone di tutela assoluta, di rispetto e di protezione; queste ultime perimetrate all’interno di bacini imbriferi e delle aree di ricarica della falda. Lo stesso articolo definisce le caratteristiche generali di ciascuna zona in base alle quali viene regolamentato l’uso del territorio e sancito il divieto per l’insediamento di attività ritenute di potenziale rischio per il mantenimento della qualità delle acque ad uso potabile. I criteri di delimitazione delle singole zone sono contenuti nelle “Linee guida per la tutela della qualità delle acque destinate al consumo umano e criteri generali per l’individuazione delle aree di salvaguardia delle risorse idriche di cui all’art. 21 del D. Lgs. 152/99”, pubblicate sulla G.U. n. 2 del 31/01/2003. Considerando le peculiarità del territorio pugliese, sia sotto il profilo morfologico che idrogeologico e l’elevata vulnerabilità intrinseca che contraddistingue gli acquiferi, si è ritenuto opportuno procedere nella definizione delle zone di protezione secondo il criterio idrogeologico. Con riferimento alla disposizione del Presidente della Regione Puglia dell' 11/05/05, l'Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale Puglia, sentito il parere dell' Acquedotto Pugliese S.p.A, ha redatto un elenco aggiornato delle opere di captazione da interessare nello studio sulle aree di salvaguardia. I pozzi selezionati sono quelli che attualmente non risultano dismessi ovvero che non siano suscettibili di prossima dismissione alla luce dei criteri di individuazione e delimitazione delle aree di salvaguardia secondo il D.Lgs. 152/06 e s.m.i.. L'elenco fa riferimento a 133 pozzi, localizzati prevalentemente nell’area salentina e subordinatamente murgiana, con una portata totale di emungimento pari a 2784,6 l/s. 3 di 20 2 PROGRAMMA DELLE INDAGINI IN SITO La conoscenza dettagliata delle caratteristiche idrogeologiche dell’acquifero rappresenta, in un acquifero carsico, una precondizione per la definizione sia della vulnerabilità intrinseca della risorsa sia della vulnerabilità delle fonti d’approvvigionamento. L’attività di monitoraggio è stata progettata ed organizzata al fine di ottenere tutti gli elementi utili per la ricostruzione delle predette caratteristiche. 2.1 Scelta dell’ubicazione pozzi Risulta attualmente attivo sul territorio pugliese il “Sistema di monitoraggio quantitativo e qualitativo dei corpi idrici sotterranei della regione Puglia”, costituito da una rete di controllo regionale per il monitoraggio delle acque sotterranee, avviato nel 2007 e finalizzato all’attivazione della “fase conoscitiva” ai sensi dell’all. 1 del D.Lgs.152/99 e s.m.i.. Tale rete è costituita da circa 370 pozzi di monitoraggio, in parte utilizzati per campionamenti in condizioni dinamiche, in parte per l’esecuzione di campionamenti in condizioni statiche e profili multi-parametrici, ed altri funzionanti come stazioni di rilevamento piezometrico. Presso i punti acqua selezionati vengono effettuate, con cadenza semestrale, oltre alle misure dei principali parametri fisico-chimici quali temperatura, conducibilità elettrica specifica, ossigeno disciolto e potenziale di ossido-riduzione, analisi sui parametri chimici e microbiologici, secondo quanto prescritto dal D. Lgs. 152/99 e s.m.i.. Il protocollo di monitoraggio adottato per la rete di controllo regionale può essere assunto a modello di base per le indagini da eseguirsi presso le aree delimitate per gli studi in parola: occorre tuttavia ricordare che la scala di indagine della predetta rete è quella regionale. Le scelte metodologiche per la definizione della vulnerabilità delle fonti di approvvigionamento e la delimitazione delle aree di rispetto e tutela non possono purtroppo, come già illustrato, essere basate solo sulle risultanze di misure condotte presso i pozzi della rete regionale, in quanto non è possibile, né consigliabile, estrapolare a scala delle opere da proteggere informazioni che possono solo indicare il comportamento “medio” su una scala enormemente più ampia. Di qui la necessità di procedere ad indagini di dettaglio. Il principale fattore che ha condizionato la selezione dei punti di indagine della rete di monitoraggio di dettaglio è stato la scelta di non realizzare nuovi pozzi in considerazione del ragguardevole numero di perforazioni già presenti sul territorio regionale: si è considerato che fosse possibile realizzare una rete sulla base dei punti acqua esistenti e già censiti. La individuazione dei punti della rete di controllo strumentale esistente è stata preceduta da una fase ricognitiva delle opere di captazione esistenti di proprietà pubblica e privata, i primi appartenenti ai diversi Enti e Consorzi pubblici ricadenti nel territorio regionale, gli altri presenti nei Data Base delle captazioni dichiarate al Genio Civile. Nella selezione dei pozzi si è scelto, laddove possibile, di prediligere punti acqua di proprietà pubblica, risultando più semplice ottenere autorizzazione ad effettuare operazioni di campionamento ai fini conoscitivi. Inoltre si è considerata la maggiore frequenza con cui, a fianco delle informazioni geografiche ed anagrafiche, questi pozzi sono corredati da informazioni di carattere idrogeologico e chimico con un maggior livello di attendibilità. Condizione necessaria affinché le misure in pozzo siano rappresentative dei processi naturali di flusso e trasporto è che i campionamenti vengano effettuati in condizioni statiche lungo tutto lo spessore saturo intercettato dai pozzi. Sfortunatamente, data la limitata disponibilità di tecniche 4 di 20 adeguate, solo alcuni parametri chimico-fisici possono essere agevolmente misurati in continuo con sonde lungo il profilo del pozzo; diversamente, la composizione chimica ed isotopica delle acque sotterranee deve essere rilevata in laboratorio e quindi la relativa informazione può essere ottenuta solo con riferimento a tratti discreti della colonna idrica. In ogni caso, sia i profili lungo la verticale del pozzo sia i campionamenti discreti a varie profondità non possono che essere discontinui nel tempo: nella pratica non è possibile conoscere in maniera continua nel tempo alcuno dei parametri chimico-fisici misurabili, a meno di riferirsi a profondità fisse e limitatamente a quei parametri per cui si dispone di sonde specifiche. Durante le operazioni di ricognizione dei pozzi disponibili, sia in fase di consultazione del Data Base sia durante i rilievi di campo, si è incontrata un’oggettiva difficoltà nel reperire pozzi ove fosse possibile effettuare i campionamenti in condizioni statiche. Infatti, nonostante i pozzi pubblici e privati siano numerosissimi, la maggior parte di questi é dotata di impianto di sollevamento che impedisce l’ingresso delle sonde e dei campionatori. Presso queste opere è possibile solo il campionamento in condizioni di esercizio: in questo caso, non solo non è possibile effettuare misure piezometriche o log termosalinometrici, ma anche le misure dei parametri chimico-fisici ed isotopici possono essere condotte solo su campioni prelevati in condizioni dinamiche che, per loro natura, riferiscono delle caratteristiche medie delle acque richiamate dal volume acquifero interessato dal pompaggio. A seguito delle suddette considerazioni, una prima selezione di punti acqua è stata effettuata consultando il Catasto delle opere di captazione, realizzato in occasione della redazione del Piano di Tutela delle Acque, e le informazioni relative a pozzi esistenti acquisite durante i rilievi di campo; dopo aver classificato i punti acqua sulla base dell’effettivo uso, sono stati selezionati quelli non attrezzati con impianto di sollevamento o non funzionanti, in quanto idonei al campionamento statico. Per alcune aree nelle quali si riteneva necessario un punto di campionamento statico, laddove, invece, non è stato possibile identificare pozzi che risultassero liberi, è stata comunque prevista la possibilità di operare presso le opere stesse con rimozione e successivo riposizionamento degli impianti di sollevamento. Per completare la rete di monitoraggio di dettaglio sono stati selezionati, tra i pozzi disponibili per campionamento dinamico, quelli che potrebbero fornire informazioni maggiormente significative; la scelta dei punti da inserire nella rete è quindi scaturita da un’analisi sia dell’ubicazione dei pozzi sia delle informazioni disponibili per ciascuno di essi, condotta secondo i criteri sotto elencati: definizione di una maglia omogenea di riferimento con numero di punti acqua variabile in accordo con l’estensione delle aree in studio; integrazione e arricchimento delle informazioni fornite dalla rete di monitoraggio regionale, tralasciando punti acqua ubicati in aree laddove la necessaria copertura informativa risulta già fornita dalla rete esistente; inclusione nella rete di stazioni di monitoraggio già attrezzate o attive all’interno delle aree delimitate per le quali esistano serie storiche di riferimento; selezione di alcuni punti di controllo nelle aree comprese tra i centri di pericolo e i pozzi AQP, finalizzati ad un controllo diretto dell’influenza dei primi sulla qualità delle acque delle opere di prelievo; definizione di punti di controllo sulla base della loro vicinanza a forme carsiche superficiali, che, per quanto già illustrato, sono da considerarsi alla stregua di centri di pericolo ed il cui 5 di 20 ruolo nel trasferimento degli inquinanti dalla superficie del suolo e/o dall’eventuale epicarso, in particolare se si considera che spesso esse si accompagnano a discontinuità di origine tettonica di variabile importanza, non è ancora definito. Va sottolineato che un posizionamento dei punti di controllo secondo tale criterio è stato considerato strategico ai fini dell’applicazione di future misure di protezione dinamica; inserimento di punti di monitoraggio in aree prossime ai limiti dei depositi di copertura, al fine di trarre informazioni sull’esistenza di connessioni laterali tra acquiferi superficiali ed acquifero profondo; predilezione di pozzi la cui penetrazione nell’acquifero risulti maggiore rispetto agli altri punti acqua all’intorno, così da avere informazioni per un tratto dello spessore dell’acquifero che risulti il più esteso possibile; selezione di punti di campionamento che siano classificati ad uso domestico o industriale, evitando i pozzi utilizzati a scopi irrigui i quali, in dipendenza della tipologia di coltura insediata, possono risultare attivi solo in alcuni periodi dell’anno. Infine, sono stati opportunamente selezionati punti acqua, in corrispondenza di alcune vore di alveo attive, che risultassero liberi da impianto di sollevamento da attrezzare con registratori idrometrografici; si intende con ciò monitorare in continuo gli effetti dell’alimentazione superficiale dei bacini endoreici tributari di queste forme carsiche, deducendo informazioni sulla loro connessione con l’acquifero profondo e sul contributo fornito in termini di alimentazione. Nella TAB.1 è riportato l’elenco dei punti acqua da interessare con le indagini. Va precisato che tale elenco, in considerazione di eventuali modificazioni nell’uso dei punti acqua da parte dei relativi soggetti titolari, potrà subire variazioni. Comunque è da ritenersi indicativo della tipologia ed allocazione geografica dei punti acqua stessi. All’avvio delle attività di rilevamento, sulla scorta della verifica in sito delle situazioni, verrà definito l’elenco dei punti acqua utilizzando a tal fine le informazioni relative ad altri punti acqua (di riserva) esistenti sul territorio e già considerati nello studio. Tabella 1 X - Gauss Boaga fuso est 2674822 2673915 2672217 2679611 2621662 2621876 2619370 2619560 2675477 2676048 2675076 2674638 2662333 2673401 2683315 Y - Gauss Boaga fuso est 4527461 4525329 4523945 4541590 4557465 4559438 4559745 4556537 4547395 4548586 4549141 4548068 4549748 4547658 4540067 Prov. BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA foglio catastale Comune ACQUAVIVA DELLE FONTI ACQUAVIVA DELLE FONTI ACQUAVIVA DELLE FONTI ADELFIA ANDRIA ANDRIA ANDRIA ANDRIA BARI BARI BARI BARI BITONTO BITRITTO CASAMASSIMA 73 83 particella catastale 106 614 550 2 333 1 31 6 di 20 X - Gauss Boaga fuso est 2680522 2681126 2671452 2682663 2680778 2680494 2677484 2677845 2641693 2699646 2699646 2694418 2692521 2714213 2712755 2707226 2708774 2705890 2707446 2713894 2684534 2686457 2660034 2707359 2706446 2705417 2704474 2704905 2706104 2685829 2692228 2686152 2645662 2646006 2643679 2644372 2615086 2613926 2613125 2612620 2750331 2732617 2734074 2731372 Y - Gauss Boaga fuso est 4536302 4540728 4526469 4541567 4512130 4514868 4516520 4513061 4519328 4495502 4495502 4541832 4543845 4523555 4521609 4535761 4533764 4533074 4531724 4524433 4542439 4542686 4547377 4536984 4537778 4537437 4534458 4535950 4536628 4539998 4541825 4538370 4551950 4553377 4551785 4555151 4535091 4535276 4535923 4534646 4477645 4485967 4486025 4484630 Prov. BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BA BR BR BR BR Comune CASAMASSIMA CASAMASSIMA CASSANO DELLE MURGE CELLAMARE GIOIA DEL COLLE GIOIA DEL COLLE GIOIA DEL COLLE GIOIA DEL COLLE GRAVINA IN PUGLIA MASSAFRA MASSAFRA MOLA DI BARI MOLA DI BARI MONOPOLI MONOPOLI MONOPOLI MONOPOLI MONOPOLI MONOPOLI MONOPOLI NOICATTARO NOICATTARO PALO DEL COLLE POLIGNANO A MARE POLIGNANO A MARE POLIGNANO A MARE POLIGNANO A MARE POLIGNANO A MARE POLIGNANO A MARE RUTIGLIANO RUTIGLIANO RUTIGLIANO RUVO DI PUGLIA RUVO DI PUGLIA RUVO DI PUGLIA RUVO DI PUGLIA SPINAZZOLA SPINAZZOLA SPINAZZOLA SPINAZZOLA ERCHIE FRANCAVILLA FONTANA FRANCAVILLA FONTANA FRANCAVILLA FONTANA foglio catastale particella catastale 51 10 81 140 184 156 120 320 48 1334-1335 166 438 17 346 18 284 43 51 17 21 23 44 371 260 38 363 16 259 55 54 25 28-32 177 158 133 266 181 112 7 di 20 X - Gauss Boaga fuso est 2732076 2798479 2797606 2799080 2803542 2804080 2803020 2803236 2777834 2805381 2806307 2801199 2774905 2776719 2775202 2795791 2795275 2795252 2797162 2775775 2777032 2776640 2775519 2777364 2779259 2780232 2780342 2779502 2802728 2808221 2806535 2805997 2805037 2807688 2791152 2788506 2790823 2792393 2793184 2790534 2787978 2789588 2800501 2792387 Y - Gauss Boaga fuso est 4482733 4422532 4423219 4424107 4421224 4420509 4420862 4419871 4468232 4449873 4448818 4459644 4475198 4476195 4476591 4461837 4461016 4462946 4461267 4471309 4470933 4469911 4469223 4469028 4469394 4469283 4470447 4471043 4457575 4455717 4454683 4457094 4458382 4453319 4434410 4435004 4435294 4435691 4434575 4437931 4433634 4434235 4452839 4463469 Prov. BR LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE Comune S. MARZANO DI S.GIUSEPPE ACQUARICA DEL CAPO ACQUARICA DEL CAPO ACQUARICA DEL CAPO ALESSANO ALESSANO ALESSANO ALESSANO ARNESANO BAGNOLO DEL SALENTO BAGNOLO DEL SALENTO CALIMERA CAMPI SALENTINA CAMPI SALENTINA CAMPI SALENTINA CAPRARICA DI LECCE CAPRARICA DI LECCE CAPRARICA DI LECCE CAPRARICA DI LECCE CARMIANO CARMIANO CARMIANO CARMIANO CARMIANO CARMIANO CARMIANO CARMIANO CARMIANO CARPIGNANO SALENTINO CARPIGNANO SALENTINO CARPIGNANO SALENTINO CARPIGNANO SALENTINO CARPIGNANO SALENTINO CARPIGNANO SALENTINO CASARANO CASARANO CASARANO CASARANO CASARANO CASARANO CASARANO CASARANO CASTRIGNANO DE' GRECI CAVALLINO foglio catastale 188 17 14 7 18 29 17 particella catastale 15 58 188 161 416 430 48,57-61, 13 2 81 189 38 40 318 696 8 145sub2 3 10 10 26 22 24 25 20 12 17 37 22 1396 78 124 223 1056 51 505 1 14 650 5 5 23 19 509 10 e 30 8 di 20 X - Gauss Boaga fuso est 2789013 2796586 2798343 2796940 2798268 2797058 2797980 2797776 2797219 2797241 2797359 2795976 2804303 2792923 2791554 2795214 2787264 2785392 2782830 2782859 2783252 2781379 2782289 2780880 2807584 2785852 2783613 2783139 2784300 2788732 2786341 2782913 2785043 2781418 2793985 2798838 2797566 2795783 2788807 2787509 2786634 2806232 2808060 2805241 Y - Gauss Boaga fuso est 4439442 4450624 4452139 4452322 4449414 4448814 4452739 4451187 4450889 4445763 4451574 4451183 4448932 4448019 4446325 4447388 4450994 4452348 4444668 4447566 4446468 4446496 4447608 4447220 4442646 4471334 4475932 4472830 4477813 4475744 4474301 4473875 4473487 4472742 4468529 4453883 4459253 4459579 4436710 4437375 4435287 4465326 4464342 4463298 Prov. LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE Comune COLLEPASSO CORIGLIANO D'OTRANTO CORIGLIANO D'OTRANTO CORIGLIANO D'OTRANTO CORIGLIANO D'OTRANTO CORIGLIANO D'OTRANTO CORIGLIANO D'OTRANTO CORIGLIANO D'OTRANTO CORIGLIANO D'OTRANTO CORIGLIANO D'OTRANTO CORIGLIANO D'OTRANTO CORIGLIANO D'OTRANTO CURSI CUTROFIANO CUTROFIANO CUTROFIANO GALATINA GALATINA GALATONE GALATONE GALATONE GALATONE GALATONE GALATONE GIUGGIANELLO LECCE LECCE LECCE LECCE LECCE LECCE LECCE LECCE LECCE LIZZANELLO MARTANO MARTIGNANO MARTIGNANO MATINO MATINO MATINO MELENDUGNO MELENDUGNO MELENDUGNO foglio catastale particella catastale 17 13 962 123 47 30 12 236 1 190 494 183 136 29 155 175 12 25 188 709 1 15 3 90 584 1915 15 35 51 26 15-31-33 9 di 20 X - Gauss Boaga fuso est 2806086 2802477 2809107 2805525 2802484 2803491 2805176 2804371 2803513 2780591 2787904 2787051 2787270 2786203 2784981 2779953 2779407 2780977 2785745 2785347 2786292 2783857 2808041 2809018 2806161 2808891 2798682 2801505 2798780 2772013 2791528 2792938 2791669 2792592 2793515 2791849 2801867 2793869 2795377 2794386 2793823 2793510 2794316 2793713 Y - Gauss Boaga fuso est 4460408 4462283 4444236 4445702 4445474 4446666 4447216 4445072 4444271 4452150 4442301 4444305 4441405 4444128 4443352 4474628 4476373 4474252 4438094 4441258 4439034 4437967 4441450 4441147 4440216 4442333 4421109 4419589 4428913 4476225 4462056 4461756 4460097 4460919 4461127 4461222 4440607 4449769 4453198 4453194 4452062 4451897 4459919 4456744 Prov. LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE foglio catastale Comune MELENDUGNO MELENDUGNO MINERVINO DI LECCE MURO LECCESE MURO LECCESE MURO LECCESE MURO LECCESE MURO LECCESE MURO LECCESE NARDO' NEVIANO NEVIANO NEVIANO NEVIANO NEVIANO NOVOLI NOVOLI NOVOLI PARABITA PARABITA PARABITA PARABITA POGGIARDO POGGIARDO POGGIARDO POGGIARDO PRESICCE PRESICCE RUFFANO SALICE SALENTINO SAN DONATO DI LECCE SAN DONATO DI LECCE SAN DONATO DI LECCE SAN DONATO DI LECCE SAN DONATO DI LECCE SAN DONATO DI LECCE SCORRANO SOGLIANO CAVOUR SOLETO SOLETO SOLETO SOLETO STERNATIA STERNATIA particella catastale 6 13 12 1 84 117 13 44 18 5 268 294 5 s.strad. 12 1 99 6 13 296 1 34 19 5 7 10 683 495 14 414 3 23 98 115 6 72 10 di 20 X - Gauss Boaga fuso est 2785018 2780970 2781721 2783916 2784269 2797605 2798153 2798488 2798204 2795554 2797494 2796557 2796557 2684215 2681590 2681966 2681966 2679935 2681590 2680238 2682362 2681482 2709100 2706455 2708366 2730369 2728582 2728703 2727730 2749402 2698921 2701174 2698237 2697665 2697665 2701174 2699524 2684898 Y - Gauss Boaga fuso est 4476953 4477024 4475436 4442107 4439522 4467639 4468622 4467998 4466575 4454287 4454358 4453428 4453428 4495904 4495507 4497705 4497705 4498124 4495507 4496033 4496547 4498978 4497711 4498178 4499074 4474192 4475495 4473384 4476492 4476111 4494669 4495865 4495732 4498033 4498033 4495865 4497214 4497938 Prov. LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE LE TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA TA Comune SURBO TREPUZZI TREPUZZI TUGLIE TUGLIE VERNOLE VERNOLE VERNOLE VERNOLE ZOLLINO ZOLLINO ZOLLINO ZOLLINO CASTELLANETA CASTELLANETA CASTELLANETA CASTELLANETA CASTELLANETA CASTELLANETA CASTELLANETA CASTELLANETA CASTELLANETA CRISPIANO CRISPIANO CRISPIANO LIZZANO LIZZANO LIZZANO LIZZANO MANDURIA MASSAFRA MASSAFRA MASSAFRA MASSAFRA MASSAFRA MASSAFRA MASSAFRA PALAGIANELLO foglio catastale particella catastale 30 41 11 15 44 29 161 3 145 443 70 64 64 52 70 67 55 ex 33 1 1 59 33 70-171 48 33 29 16 9 6 13 1 66 58 46 41 39 39 46 202-196 641 27 233 168 79 88 32 236 49 46-48 27 30 30 46 11 di 20 3 OGGETTO DELL’AFFIDAMENTO Il servizio oggetto dell’affidamento è costituito dalle seguenti attività: verifica di idoneità dei punti d’acqua; rilievi piezometrici; rilievi idrometrografici; prove di portata su pozzi esistenti; rilievi della radioattività naturale gamma dei terreni interessati da pozzi; rilievi dei parametri chimico-fisici lungo la colonna idrica di pozzi e piezometri; misure della velocità di filtrazione delle acque di falda; campionamenti delle acque di falda in condizioni statiche e dinamiche; determinazione di quota assoluta di caposaldo di riferimento. Con cadenza trimestrale l’Affidatario fornirà un “Rapporto intermedio delle attività” che rappresenterà l’avanzamento delle stesse e conterrà i dati relativi ai risultati già disponibili. Al termine delle attività dovranno essere redatti una “Relazione tecnica finale” ed un “Rapporto di sintesi sulle attività svolte” dovranno essere riportati i risultati ottenuti. Tutti i dati dovranno essere forniti sia in versione cartacea, sia su supporto magnetico in n. 2 copie, comprensive di relazione esplicativa sulle metodiche adottate. Tutte le attività dovranno altresì essere svolte nel rispetto della vigente normativa in materia di sicurezza (D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.); l’Affidatario dovrà pertanto approntare tutte le misure (igieniche, di protezione collettiva ed individuale, di emergenza ecc.) necessarie a svolgere in completa sicurezza le varie tipologie di attività, sia per il proprio personale incaricato sia per il personale esterno (personale della Sogesid S.p.A. o altro Ente interessato) che potrà essere presente durante l’esecuzione del servizio. Preliminarmente l’Affidatario procederà alla verifica dell’idoneità dei punti d’acqua e successivamente, in accordo con il Direttore dell’Esecuzione del Contratto, o da tecnico da lui delegato, verranno definiti i diversi punti dove effettuare i prelievi e le prove. Successivamente l’Affidatario dovrà redigere un cronoprogramma delle attività, da trasmettere, almeno 15 giorni prima dell’avvio delle attività, alla Sogesid S.p.A. ed all’ARPA Puglia. In particolare, nel formulare il programma dei campionamenti, l’Affidatario dovrà considerare quanto segue: il numero di campioni che dovranno pervenire presso i predetti DAP dovrà essere: di massimo 8 campioni giornalieri per DAP (max 16 in totale), per un totale di 30 campioni a settimana per DAP (max 60 in totale); la consegna dei campioni avverrà nei giorni di lunedì e mercoledì dalle ore 8,30 alel ore 12,00 e nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 8,30 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00; tassativamente, ai fini di una corretta determinazione dei parametri chimici e microbiologici, la consegna dei campioni dovrà avvenire massimo entro le 20 ore dal campionamento con trasporto refrigerato. Nel seguito vengono descritte le diverse tipologie di accertamenti previsti e indicate le frequenze indicative degli stessi, in relazione alle finalità dello studio. 12 di 20 3.1 Verifica di idoneità dei punti d’acqua Preventivamente all’inizio delle attività l’Affidatario, con il supporto della Sogesid S.p.A., provvederà a verificare l’idoneità dei punti acqua individuati all’esecuzione dei rilievi previsti ed alla eventuale sostituzione, con altri pozzi da ricercare nelle aree adiacenti, in caso di impedimenti all’esecuzione degli accertamenti programmati. Resta a carico dell’Affidatario l’acquisizione dei permessi di accesso ai siti di indagine ove sono ubicati i punti acqua da interessare con le indagini. L’Affidatario si impegna a trasmettere, con almeno 15 giorni di anticipo, il programma di dettaglio delle indagini alla Sogesid S.p.A. ed al responsabile dell’ARPA Puglia, incaricata, quest’ultima, dell’esecuzione delle determinazioni analitiche di laboratorio sui campioni idrici da prelevare a cura dell’Affidatario. I campioni prelevati nelle province di Bari, BAT e Foggia andranno consegnati al laboratorio del Dipartimento Ambientale Provinciale (DAP) di Foggia; mentre quelli prelevati nelle province di Brindisi, Taranto e Lecce andranno consegnati al DAP di Lecce. L’Affidatario potrà ritirare dal laboratorio del DAP di competenza, che provvederà a renderli disponibili almeno 5 giorni prima del previsto inizio dei campionamenti, i contenitori per il prelievo dei campioni necessari, bonificati presso la sede del laboratorio stesso. 3.2 Rilievi piezometrici Tali rilievi, in numero indicativo di 212, andranno condotti su almeno 50 punti acqua, rappresentati da pozzi e piezometri di proprietà pubblica o privata. In particolare i cicli di rilievi piezometrici avverranno in quattro periodi dell'anno coincidenti: con la fine dei periodo di ricarica degli acquiferi (febbraio-marzo); con il periodo di massimo sfruttamento irriguo della falda (giugno-luglio); con la fase finale del periodo irriguo (agosto-settembre); con l’inizio delle piogge invernali (ottobre). Per alcuni punti acqua, di particolare significatività, si potrà prevedere, a discrezione della Sogesid S.p.A., di aumentare la frequenza dei rilievi al fine di poter meglio caratterizzare il regime idrologico dei corpi idrici in aree di particolare interesse. 3.3 Rilievi idrometrografici Tali rilievi andranno condotti su 6 punti acqua, opportunamente selezionati in prossimità di alcune vore d’alveo attive e altre zone di interesse ai fini dello studio, che risultassero liberi da impianto di sollevamento da attrezzare con registratori idrometrografici. 3.4 Prove di portata su pozzi esistenti Tali prove, finalizzate alla valutazione delle locali caratteristiche idrodinamiche dell’acquifero, saranno eseguite su pozzi (indicativamente n. 14 pozzi) esistenti, già dotati di impianto di sollevamento ovvero liberi da impianto. In tale ultimo caso, si provvederà ad installare temporaneamente un impianto di sollevamento completo dei relativi sistemi di misura dei livelli e delle portate. Nel corso della prova verranno, inoltre prelevati campioni delle acque estratte, da sottoporre a successive analisi di laboratorio e, ove significativi, verranno rilevati sistematicamente i parametri chimico-fisici delle stesse acque al fine di valutare modificazioni delle caratteristiche al variare del regime di emungimento. 3.5 Rilievi della radioattività naturale gamma dei terreni interessati da pozzi Tale rilievo sarà limitato a talune situazioni litostratigrafiche complesse (indicativamente n. 6), in quanto la radioattività naturale gamma dei terreni è legata al loro contenuto di elementi 13 di 20 radioattivi quali uranio, torio e l'isotopo del potassio k40. Il potassio k40 è presente, in concentrazioni diverse, in diversi tipi litologici ed in particolare nelle argille che sono più radioattive delle sabbie, dei calcari e di altre rocce sedimentarie. 3.6 Rilievi dei parametri chimico-fisici lungo la colonna idrica di pozzi e piezometri Tali rilievi, indicativamente in numero di 67, consentono di misurare, lungo la verticale dell’acquifero, parametri che risultano dei significativi traccianti di talune caratteristiche del sistema acquifero (ad esempio: temperatura → aree di alimentazione / livelli di circolazione più attiva) o di altri fenomeni (ad esempio: conducibilità elettrica → equilibrio acque dolci acque salate / sovrasfruttamento). 3.7 Misure della velocità di filtrazione delle acque di falda Tale tipo di indagine, da eseguirsi su circa 30 punti acqua, consente di valutare la reale mobilità delle acque di falda, che nel loro moto trasportano e diluiscono anche i corpi inquinanti che, in maniera diretta o indiretta, raggiungono l’acquifero. Pertanto, la velocità di filtrazione è da considerarsi un parametro fondamentale atto a caratterizzare il comportamento delle falde nei confronti degli inquinanti. La stessa indagine consente, inoltre, di rilevare le eventuali correnti verticali che si instaurano tra i livelli acquiferi intercettati, allorquando questi risultano caratterizzati da differenti carichi piezometrici, messi artificialmente in comunicazione dal pozzo. 3.8 Campionamenti delle acque di falda in condizioni statiche e dinamiche per analisi chimiche, microbiologiche ed isotopiche Come meglio esposto in precedenza tali campionamenti, nel numero indicativo di 916, che interesseranno oltre 200 punti acqua, sono mirate a stabilire correlazioni tra le attività antropiche che si esplicano sul territorio, le caratteristiche idrogeologiche/geomorfologiche dell’area in esame e la risorsa idrica sotterranea. Per quanto attiene in particolare alle analisi chimiche e microbiologiche, queste verranno curate dall’ARPA Puglia. I campioni prelevati nelle province di Bari, BAT e Foggia andranno consegnati al laboratorio del Dipartimento Ambientale Provinciale (DAP) di Foggia, mentre quelli prelevati nelle province di Brindisi, Taranto e Lecce andranno consegnati al DAP di Lecce. Si ribadisce che per il programma dei campionamenti, l’Affidatario dovrà tener presente che: il numero di campioni che dovranno pervenire presso i predetti DAP dovrà essere: di massimo 8 campioni giornalieri per DAP (max 16 in totale) per un totale di 30 campioni a settimana per DAP (max 60 in totale); la consegna dei campioni avverrà nei giorni di lunedì e mercoledì dalle ore 8,30 alle ore 12,00 e nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 8,30 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00; tassativamente, ai fini di una corretta determinazione dei parametri chimici e microbiologici, la consegna dei campioni dovrà avvenire massimo entro le 20 ore dal campionamento con trasporto refrigerato. L’Affidatario potrà ritirare dal laboratorio del DAP di competenza, che provvederà a renderli disponibili almeno 5 giorni prima del previsto inizio dei campionamenti, i contenitori per il prelievo dei campioni necessari, bonificati presso la sede del laboratorio stesso. 14 di 20 3.9 Determinazione di quota assoluta di caposaldo di riferimento Tali rilievi, che interesseranno indicativamente n. 47 punti acqua, sono finalizzati alla ricostruzione dei carichi piezometrici della falda. 4 SPECIFICHE TECNICHE DELLE TIPOLOGIE DI ACCERTAMENTI IN SITO DA ESEGUIRE 4.1 Rilievo del livello statico di falda da eseguirsi in pozzi o piezometri con freatimetro elettrico. La misura del livello statico in pozzi o piezometri dovrà essere eseguita con apposito freatimetro elettrico con cavo avvolto su argano a mano o motorizzato, in grado di assicurare una precisione della misura dello 0,05% del valore misurato. Le misure andranno riferite al punto quotato altimetricamente coincidente con il boccaforo del pozzo o del piezometro. I livelli statici rilevati in sito andranno riportati in appositi tabulati sia come profondità dal piano di riferimento che in quota assoluta riferita al l.m.m.. 4.2 Registrazioni idrometrografiche in pozzi o piezometri l’attivazione stazioni idrometrografiche in pozzi o piezometri comprendente: installazione di registratore idrometrografico da utilizzare per rilievi in continuo in pozzi o piezometri con le seguenti caratteristiche: acquisitore su memoria solida da 32K con convertitore A/D a 12 Bit in contenitore stagno IP68; sensore piezoresistivo di tipo relativo con corpo in titanio, sensibilità 0.1 cm, precisione 1 cm, fondo scala 20 m; intervallo di misura programmabile da 1 min a 24 ore; memoria non volatile con capacità >130.000 dati; batteria al litio di lunga durata; rimozione dell’apparecchiatura a fine rilievi. scarico mensile dei dati registrati dalla singola stazione idrometrografica, comprendente la elaborazione degli stessi in formato grafico e la fornitura dei dati su supporto magnetico. 4.3 Carotaggio della radioattività naturale gamma dei terreni Il carotaggio dovrà essere eseguito in perfori con diametro compreso tra 50 e 350 mm utilizzando sonda a scintillazione, in grado di rilevare la radiazione naturale gamma emessa dai terreni mediante un cristallo allo ioduro di sodio, asservita ad un sistema di acquisizione e registrazione dati. Tutti i dati rilevati verranno salvati su supporto magnetico per le successive elaborazioni e dovranno essere trasmessi alla Sogesid S.p.A. in forma tabellare e grafica. 4.4 Misura della velocità di filtrazione con metodo pozzo singolo e correnti verticali Tali rilievi vengono espletati con l’impiego di traccianti scelti in funzione della natura litologica dei terreni, della qualità delle acque presenti e della presunta velocità di deflusso. Per la specifica esecuzione si prevede di effettuare il tracciamento della colonna idrica presente nel pozzo su più tratti definiti inizialmente con l’attenta osservazione del carotaggio effettuato 15 di 20 con la perforazione, del log, della radioattività naturale gamma dei terreni e dell’attento esame del log termoconduttometrico. In base a tali primi risultati si valuterà l’opportunità di estendere ulteriormente la prospezione alla totalità della colonna idrica presente nel pozzo. Per l’espletamento dei rilievi: si dovrà disporre di idonea attrezzatura per la preparazione, diluizione, trasporto, immissione e rilevazione del tracciante impiegato; il tracciante impiegato concordato con la D.L. e con la consulenza potrà essere di tipo elettrolita, colorante o radioattivo qualora sussistono le condizioni per un suo corretto impiego. In quest’ultimo caso il lavoro dovrà essere svolto nel rispetto della vigente normativa in materia. Il rilievo consisterà nella determinazione della variazione nel tempo della concentrazione del tracciante immesso nei vari orizzonti a causa della diluizione operata dal flusso idrico in senso orizzontale che verticale. La durata degli accertamenti è ovviamente in funzione dell’entità del flusso idrico sotterraneo. Le misure non dureranno meno di 48 ore. Le attrezzature da impiegare consistono in : sistema per la preparazione e diluizione del tracciante alle concentrazioni necessarie per i rilievi; sistema di immissione costituito da siringhe a comando meccanico per l’apertura controllata alle profondità prefissate; sonde di profondità per il rilievo nel tempo della variazione della concentrazione del tracciante; apparato di acquisizione dei valori della concentrazione del tracciante di tipo analogico o digitale; sistema di registrazione dei suddetti dati. Le misure dovranno essere elaborate in modo da fornire la distribuzione, lungo la colonna idrica, dei valori della velocità di filtrazione espresso in cm/giorno e delle correnti di tipo verticale, ascendenti o discendenti, espresse queste ultime in cm/h. 4.5 Misura del tempo impiegato da un tracciante, immesso in un pozzo o in un piezometro posto a conveniente distanza da un altro pozzo sottoposto ad emungimento, per raggiungere il pozzo in pompaggio. I pozzi da in cui effettuare il marcamento possono essere privi di rivestimento se le condizioni di stabilità delle pareti del perforo lo consentono, ovvero con rivestimenti di qualunque tipo purché fessurati nella porzione in falda. Tali rilievi verranno espletati, su indicazioni che saranno fornite dalla Sogesid S.p.A., con l'impiego di traccianti scelti in funzione della natura litologica dei terreni, della qualità delle acque presenti e della presunta velocità di deflusso. Per l'espletamento dei rilievi: si dovrà disporre di idonea attrezzatura per la preparazione, diluizione, trasporto, immissione e rivelazione del tracciante impiegato; il tracciante impiegato concordato con la D.L. e con la consulenza dell’ARPA Puglia potrà essere di tipo elettrolita, colorante o radioattivo qualora sussistono le condizioni 16 di 20 per un suo corretto impiego. In quest'ultimo caso il lavoro dovrà essere svolto nel rispetto della vigente normativa in materia. Il rilievo consisterà nella misurazione della concentrazione del tracciante, immesso in falda, sulle acque estratte dal pozzo in pompaggio. La durata degli accertamenti, ovviamente funzione dell’entità del flusso idrico sotterraneo, non sarà inferiore alle 24 ore. Le misure dovranno venire elaborate (con tabelle e grafici) in modo da fornire la ricostruzione della variazione nel tempo della concentrazione del tracciante. I dati rilevati dovranno essere forniti anche su supporto magnetico in formato compatibile con i più comuni programmi di elaborazione. Il programma di conduzione della prova dovrà venire preventivamente concordato con la Sogesid S.p.A.. 4.6 Esecuzione di prove portata su pozzi senza impianto di sollevamento Le prove di portata dovranno essere eseguite su pozzi liberi e non dotati impianto di sollevamento, di proprietà pubblica o privata, previa acquisizione dell’autorizzazione del proprietario, comprendente: installazione e rimozione di impianto di sollevamento idoneo all’estrazione di una portata fino a 20 L/s e prevalenza massima di 150 m, completo di sistema di misura dei livelli idrici nel pozzo (tubicino pneumatico o sonda piezoresistiva installati, a profondità nota, in prossimità del corpo pompa) e di sistema di misura delle portate di tipo elettromagnetico, tarato per il campo delle misure da effettuare; sistema di registrazione dei dati idrologici da acquisire nel corso della prova (portate e livelli idrici); predisposizione delle tubazioni occorrenti per l’allontanamento delle acque estratte nel corso della prova; predisposizione dell’alimentazione elettrica dell’impianto di sollevamento, anche con gruppo elettrogeno, se necessario; esecuzione della prova di emungimento, da eseguirsi, in regime di equilibrio stabilizzando minimo tre gradini di portata o in regime transitorio, secondo le indicazioni della D.L. della durata massima di 4 ore, esclusa la misura della risalita a fine prova, da prolungarsi fino al recupero di almeno l’85% della depressione dinamica. 4.7 Esecuzione di prove portata su pozzi attrezzati con impianto di sollevamento Le suddette prove andranno eseguite su pozzi già dotati di impianto di sollevamento e di sistema di misura dei livelli idrici nel pozzo (tubicino pneumatico o sonda piezoresistiva installata a profondità nota), di proprietà pubblica o privata, previa acquisizione dell’autorizzazione da parte del proprietario, comprendono: verifica della funzionalità dell’impianto di sollevamento e del sistema di misura dei livelli; attivazione del sistema di misura (pneumatico o piezoresistivo); installazione di sistema di misura delle portate di tipo elettromagnetico tarato per il campo delle misure da effettuare; installazione di sistema di registrazione dei dati idrologici da acquisire nel corso della prova (portate e livelli idrici); 17 di 20 predisposizione delle tubazioni occorrenti per l’allontanamento delle acque estratte nel corso della prova; predisposizione dell’alimentazione elettrica dell’impianto di sollevamento, anche con gruppo elettrogeno, se necessario; esecuzione della prova di emungimento, da eseguirsi, in regime di equilibrio stabilizzando minimo tre gradini di portata o in regime transitorio, secondo le indicazioni della D.L. della durata massima di 4 ore, esclusa la misura della risalita a fine prova, da prolungarsi fino al recupero di almeno l’85% della depressione dinamica. 4.8 Rilievo parametri chimico-fisici durante le prove portata Il rilievo dei parametri comprende: temperatura, C.E., pH, ossigeno disciolto e potenziale REDOX su acque fluenti al piano campagna nel corso delle prove di emungimento. Detti rilievi verranno eseguiti nel corso delle prove di portata da condurre sui pozzi trivellati; dovranno essere rilevati sistematicamente i valori della temperatura, della conducibilità, del pH, dell'ossigeno disciolto e del potenziale REDOX delle acque fluenti al piano campagna. A tal fine verranno impiegati idonei sensori e adeguate strumentazioni di rilevamento. Le apparecchiature da utilizzare per le misure dei suddetti parametri dovranno assicurare le seguenti precisioni e risoluzioni riportate di seguito: Parametro Temperatura Campo di misura -3 ÷ +50 Conducibilità 0÷64 Precisione °C 0.003 Risoluzione °C 0.0005 °C mS/cm 0.003 mS/cm 0.001 mS/cm 0÷50 ppm 0.1 ppm 0.01 ppm 0÷500 % sat. 1 % sat. 0.1 % sat. PH 0÷14 pH 0.01 pH 0.001 pH Redox -1000 ÷ -1000 mV 3 % 0.1 mV Ossigeno I dati dovranno essere registrati con intervalli di tempo tali da consentire una perfetta ricostruzione della evoluzione degli stessi nel corso della prova di emungimento. Detti rilievi dovranno avere la stessa durata delle prove di portata e comunque una durata congruente con gli eventuali altri accertamenti condotti in contemporanea. Nel corso della prova dovranno essere prelevati campioni delle acque di falda estratte da sottoporre a successive analisi di laboratorio A conclusione dei rilevamenti dovrà essere redatta apposita relazione riportante i dati rilevati sia sotto forma di tabella che di grafico. Rilievo della temperatura, della conducibilità elettrica, dell’ossigeno disciolto e del potenziale redox delle acque presenti nei pozzi Per il rilievo dei profili verticali di temperatura, conducibilità, pH, O2 disciolto, potenziale di ossidoriduzione si procederà su tutti i pozzi impiegando sonde multiparametriche e di certificato di taratura prima dell’inizio di ogni campagna, collegate ad un acquisitore. Le apparecchiature da utilizzare per le misure dei parametri suddetti dovranno assicurare le seguenti precisioni e risoluzioni riportate di seguito: 4.9 Parametro Campo di misura Temperatura -3 ÷ +50 Precisione °C 0.003 Risoluzione °C 0.0005 °C 18 di 20 Parametro Campo di misura Conducibilità 0÷64 Precisione Risoluzione mS/cm 0.003 mS/cm 0.001 mS/cm 0÷50 ppm ppm 0.01 ppm 0÷500 % sat. % sat. 0.1 % sat. PH 0÷14 pH 0.01 pH 0.001 pH Redox -1000 ÷ -1000 mV 3 % 0.1 mV Ossigeno 0.1 1 Verrà eseguita una prima misura sulla superficie dell’acqua quindi una misura ogni 50 cm fino al fondo del pozzo attendendo, ad ogni quota successiva, il tempo necessario alla stabilizzazione dei sensori in funzione dei tempi di risposta degli stessi. Prima dell’inizio dei rilievi dovrà essere misurato accuratamente il livello statico dell’acqua presente nel pozzo. Tutti i dati rilevati verranno salvati su supporto magnetico per le successive elaborazioni, dovranno essere trasmessi alla Sogesid S.p.A. in forma tabellare e grafica. 4.10 Prelievo di campioni d’acqua in condizioni statiche per analisi chimiche. Il prelievo dovrà essere eseguito lungo la colonna idrica dei pozzi piezometrici indicati dalla Direzione Lavori. Il prelievo dei campioni da sottoporre ad analisi chimiche verrà effettuato all’interno dei pozzi alla quota che sarà indicata dalla D.L.; si prevede che per alcuni pozzi potranno essere richiesti più campionamenti e quindi più serie di analisi. Per detti campionamenti dovranno essere utilizzati campionatori automatici con chiusura comandata dalla superficie costruiti in materiali inerte e non influenzanti le determinazioni chimiche successive. Tra un campionamento e l’altro i contenitori dovranno essere accuratamente lavati con acqua distillata. Per tutti i campionamenti e la conservazione dei campioni da sottoporre ad analisi dovranno comunque essere utilizzate le metodiche ufficiali pubblicate dall’ I.R.S.A. delle quali in fase di offerta dovrà essere data ampia descrizione citandone i numeri e i quaderni di riferimento. All’atto del prelievo, in situ, dovranno essere rilevati i valori della Temperatura, PH, Potenziale Redox ed O2 . 4.11 Prelievo di campioni d’acqua di falda in condizioni dinamiche da pozzi in emungimento da sottoporre ad analisi chimiche, microbiologiche ed isotopiche. I contenitori da utilizzare per il campionamento chimico dovranno essere accuratamente lavati con acqua distillata e sterilizzata. Andranno sterilizzate a mezzo fiamma le bocche di uscita del flusso d’acqua e quindi prelevati i campioni in contenitori sterili per le analisi microbiologiche. Indicazioni specifiche verranno fornite per i campionamenti di acque da sottoporre ad analisi isotopiche. Per i campionamenti e la conservazione dei campioni da sottoporre ad analisi dovranno comunque essere utilizzate le metodiche ufficiali pubblicate dall’I.R.S.A. delle quali in fase di offerta dovrà essere data ampia descrizione citandone i numeri e i quaderni di riferimento. 19 di 20 All’atto del prelievo, in situ, dovranno essere rilevati i valori della Temperatura, PH, Potenziale Redox ed O2 . 4.12 Determinazione di quota assoluta di caposaldo La determinazione di quota assoluta di caposaldo di riferimento con rilievo andrà effettuata con metodologia GPS doppia frequenza per un tempo di attesa non inferiore a 35 minuti con intervalli a 5 secondi con non meno di 5 satelliti in ricezione e GDOP o altro parametro < 6, con una compensazione sugli scarti quadratrici medi non superiore a 5 cm, rilevata dal grigliato IGM95 di riferimento, nella distanza massima di 10 Km. 5 MODALITA’ DI ESPLETAMENTO DELL’INCARICO Nell’espletamento dell’incarico l’Affidatario dovrà: utilizzare esclusivamente strumenti di misura tarati per l’esecuzione delle attività di propria competenza e fornire preventivamente copie delle suddette certificazioni al Responsabile indicato dalla Sogesid S.p.A.; utilizzare laboratori accreditati presso gli appositi organismi di competenza per l’esecuzione delle analisi che si rendessero necessarie per la corretta esecuzione delle attività oggetto del presente accordo esibendo a richiesta del personale della Sogesid S.p.A. , copie delle rispettive autorizzazioni; accettare integralmente l’attività di controllo messo in atto dalla Sogesid S.p.A.. secondo Procedure aziendali interne, redatte in conformità agli standard ISO 9001:2008 utilizzare software regolarmente licenziati esibendo a richiesta del personale della Sogesid S.p.A. copie delle rispettive certificazioni; utilizzare macchinari o attrezzature dotate di Marcatura CE secondo le vigenti normative comunitarie (es. Direttive Macchine 2006/42/CE recepita dal D.Lgs. 17/2010 e s.m.i.) esibendo a richiesta del personale della Sogesid S.p.A. copie delle rispettive certificazioni di conformità; gestire i rifiuti nel rispetto dell’art. 188 e segg del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. nonché consegnare al personale della Sogesid S.p.A. di riferimento, fotocopia della 4° copia del FIR esibendo a richiesta il registro di carico/scarico di cui all’art. 190 del citato D. Lgs; garantire (a proprie spese) l’esecuzione di tutte misure previste dal dal D. Lgs 81/08 e s.m.i. in materia di salute, sicurezza ed igiene sul lavoro. 20 di 20