LOUISETTE Io non ero contento quando mamma, mi ha detto che

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LOUISETTE Io non ero contento quando mamma, mi ha detto che
LOUISETTE
Io non ero contento quando mamma, mi ha detto che una sua amica sarebbe venuta a casa a prendere il thè
insieme alla sua bambina. Io non amo le bambine. Sono stupide, non sanno giocare ad altra cosa che alla
bambola e al mercante e piangono sempre. Sicuramente, anch’io piango, qualche volta, ma è per cose gravi,
come quella volta quando il vaso del salone si è rotto e papà mi ha sgridato e questo non era giusto perché
io non l’avevo fatto apposta e poi quel vaso era bruttissimo ed io so bene che papà non ama che io giochi alla
palla dentro casa, ma fuori pioveva.
“Tu sarai ben gentile con Louisette, mi disse mamma, è una graziosa bambina ed io voglio che tu sia educato
con lei.”
Quando mamma vuole mostrare che io sono ben educato, lei mi veste con la giacca blu e la camicia bianca
ed io ho l’aria di un burattino. Io dissi a mamma che mi piacerebbe più andare con i compagni al cinema a
vedere un film di cow-boys, ma mamma mi ha dato uno sguardo come chi non ha voglia di ridere.
“E ti prego di non essere brutale con questa bambina, altrimenti, avrai a che fare con me, disse mamma,
capito?” Alle quattro, l’amica di mamma è venuta con la sua bambina. L’amica di mamma, mi ha
abbracciato, lei mi disse, come tutti, che io ero un gran ragazzo, e mi disse anche: “ Ecco Louisette.”
Louisette ed io ci siamo guardati. Lei aveva dei capelli biondi, con delle trecce , degli occhi blu, un naso
ed un vestito rosso. Ci siamo dati la mano velocemente. Mamma ha servito il thè, e questo, era molto buono,
perchè quando c’è qualcuno per il thè, ci sono anche dei dolci al cioccolato e si possono riprendere due volte.
Durante la merenda , Louisette ed io non ci siamo detti niente. Abbiamo mangiato e non ci siamo guardati.
Quando abbiamo finito, mamma ha detto : “ Adesso,i ragazzi, andate a divertirvi. Nicolas, accompagna
Louisette nella tua camera e mostrale i tuoi bei giocattoli.” Mamma disse questo con un bel sorriso, ma
contemporaneamente mi ha dato uno sguardo come chi non ha voglia di ridere. Louisette ed io siamo andati
nella mia stanza, e là, io non sapevo cosa dirle. E’ Louisette che disse: “ Tu hai la faccia da scimmia.”
Questo non mi è piaciuto, ed allora gli risposi: “ E tu non sei che una ragazzina!” ed ella mi dette uno
schiaffo. Avevo una gran voglia di mettermi a piangere, ma mi sono trattenuto, perché mamma voleva che
io fossi ben educato, allora gli ho tirato una delle trecce, e lei mi dette un calcio alle caviglie. Bisognava che
gridassi “ uhi, uhi “ perché faceva male. Gli avrei dato uno schiaffo, quando Louisette cambiò discorso, lei
mi disse: “ Allora, questi giochi, me li mostri?” Io le dissi che erano giochi da ragazzo, quando lei prese il
mio orso di peluche, quello che avevo rasato per metà una volta. Io l’avevo rasato a metà soltanto, perché il
rasoio di papà non aveva resistito. “ Tu giochi alla bambola?” mi domandò Louisette, e poi si mise a ridere.
Gli tirai una treccia e Louisette alzò la mano per mettermela in faccia, quando la porta si aprì e le nostre
mamme sono entrate. “ Allora ,bambini, disse mamma, vi siete divertiti? – Oh, si signora!” disse Louisette
con gli occhi spalancati e poi lei ha battuto le sue ciglia velocemente e mamma l’ha abbracciata dicendo : “
Adorabile, sei adorabile ! Sei veramente un piccolo pulcino!” e Louisette lavorava duro con le sue sue ciglia.
“Mostra i tuoi bei libri illustrati a Louisette”, mi disse mamma, e l’altra mamma disse che noi eravamo due
piccoli pulcini, e se ne andarono. Io presi i miei libri dall’armadio e li detti a Louisette, ma lei non li guardò,
li gettò in terra, anche quello dove c’erano tanti indiani e che era terribile: “ Non mi interessano i tuoi libri ,
mi disse Louisette, tu hai qualcosa di più divertente?” e poi guardò nell’armadio ed ha visto il mio aereo, la
civetta, questo qui ha un elastico, che è rosso e vola. “Lascialo, gli dissi, non è per le bambine questo mio
aereo!” io cercai di riprenderlo ma Louisette si spostò. “ Io sono l’invitata, lei ha detto, io ho diritto di
giocare con tutti i tuoi giocattoli, e se tu non sei d’accordo, chiamerò mia madre!” Io non sapevo più cosa
fare, io non volevo che lei rompesse il mio aereo, ma non avevo voglia che chiamasse sua madre perché
avrebbe fatto delle storie. Mentre ero lì a pensare, Louisette fece girare l’elica per caricare l’elastico e poi
lanciò l’aereo. Lei lo lanciò dalla finestra della mia camera che era aperta, e l’aereo partì. “Guarda cosa hai
fatto, gridai. Il mio aereo è perduto!” e mi misi a piangere. “Non è perduto il tuo aereo, stupido, mi disse
Louisette, guarda, è caduto nel giardino, andiamolo a cercare.”
Noi siamo scesi nel salone e domandai a mamma se potevamo uscire a giocare nel giardino e mamma disse
che faceva troppo freddo, ma Louisette batté le ciglia e gli disse che voleva vedere i bei fiori. Allora mia
madre disse che lei era un adorabile pulcino e che dovevamo coprirci bene per uscire. Bisogna che io
apprenda bene, a battere le ciglia, ha l’aria di funzionare terribilmente questo trucco! Nel giardino io raccolsi
l’aereo, non aveva niente , fortunatamente, e Louisette mi disse : “ Che si fa? Non lo so, gli risposi, tu volevi
vedere i fiori, guarda, ce ne sono un sacco da tutte le parti.” Ma Louisette mi disse che se ne infischiava dei
miei fiori e che erano miseri. Io avevo desiderio di colpirla sul naso, a Louisette, ma non ho osato perché la
finestra del salone dava sul giardino, e nel salone c’erano le mamme. “ Io non ho dei giochi qui, tranne il
pallone nel garage.” Louisette mi disse che era una buona idea. Cercammo il pallone, ed ero sorpreso, io
avevo paura che i compagni mi vedessero giocare con una bambina. “ Tu ti posizioni tra gli alberi, mi disse
Louisette, e cercherai di parare il pallone.” Mi fece ridere, Louisette, e poi prese la rincorsa e, boom! Un
tiro terribile. La palla, non ho potuto fermarla e frantumò il vetro della finestra del garage.
Le mamme sono uscite da casa correndo . Mia madre ha visto la finestra del garage ed ha capito tutto subito.
“Nicolas! Mi disse, invece di giocare a dei giochi brutali, faresti meglio ad occuparti dei tuoi invitati,
soprattutto quando sono gentili come Louisette!” Io ho guardato Louisette, lei stava più lontano, nel
giardino, nell’intento di annusare le begonie. La sera, sono stato privato del dessert, ma questo non fa
niente, è simpatica, Louisette, e quando sarà grande si sposerà.
Lei ha un tiro terribile!