TESTO E FOTO DI Sirio Passioni Working people 89

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TESTO E FOTO DI Sirio Passioni Working people 89
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Working people
TESTO E FOTO DI Sirio Passioni
89
sempre comunicata all’allievo facendo notare le motivazioni in modo tale che
l’allievo) e curando che l’attrezzatura venga riportata nel modo corretto e al
cominci a capire cosa è meglio per lui. Controllare che il trasporto prima di
suo posto. Saluti finali e fissare se ci sarà la prossima lezione.
tavola e poi di vela sia corretto, il montaggio del piede e della vela nel piede sia
PROBLEMI COMUNI
sicuro.Mostriamo dove è meglio entrare e perché e infine come portare
∞ L’allievo non riesce a partire, è fermo contro vento.
Il secondo capitolo del nostro collaboratore e istruttore windsurf VDWS, Sirio Passioni. Questa volta vediamo come far eseguire al nostro allievo i
l’attrezzatura in acqua e fuori dall’acqua.
primi metri con la sua tavola a vela, passo dopo passo le regole da seguire per la prima lezione.
FASE 3 - PRATICA IN ACQUA
Farlo ripartire dalla posizione di base facendo fare tutti i movimenti con calma
La prima cosa da fare è lavorare con l’equilibrio e la tranquillità dell’allievo, se
distendere il braccio dell’ albero verso la prua.
CAPITOLO 2 - CORSO BASE (adulti e bambini da 8 anni circa)
LA PRIMA LEZIONE: PARTENZA E VIRATA
3) Infine si controlla se c’è qualcuno davanti a noi e se tutto va bene si afferra il
boma con la mano posteriore (di poppa) mantenendo l’anteriore sull’albero. Le
di fronte a noi c è una persona molto timorosa e magari poco sportiva allora
Oppure controllare che, se quanto detto sopra è corretto, la posizione delle
Questa è senza dubbio la lezione più importante, la prima, quella che lascerà il
braccia avranno la larghezza delle spalle e si può chiudere la vela piano piano
sarà fondamentale spendere più tempo con giochi di equilibrio sulla tavola
gambe, se la gamba dietro è distesa il peso è tutto arretrato e il risultato è che
badando che prima di chiudere la vela, tavola e vela siano a 90 gradi e far
segno, positivo o negativo che sia, nella testa dell’allievo.
con un angolo tra vela e tavola non maggiore di 45 gradi in caso contrario la
magari anche senza vela. Spesso accade che l’allievo che sale per la prima
la tavola orza contro vento.
In riferimento all’apprendimento a gradini, esposto nel numero
vela non andrà. Il braccio anteriore andrà disteso verso prua e quello
volta sulla tavola reagisca concentrando tutta la sua attenzione sull’equilibrio
∞ Nella virata la tavola non gira. Fare abbassare la vela vicino all’acqua e
precedentemente, la prima lezione prevede quindi:
posteriore flesso. La schiena dritta o leggermente indietro e lo sguardo a prua!
dimenticandosi tutto ciò che abbiamo spiegato precedentemente, questo black
badare che l’allievo giri intorno all’albero solo quando la vela comincia a
∞ conoscenza dei nomi delle varie parti del materiale
∞ Ancora più importante della partenza si spiegherà la virata o giro di 180°.
out dura qualche secondo, è importante avere pazienza e non bombardare
toccargli la gamba. È utile suggerire all’allievo di avere sempre i piedi paralleli
∞ riconoscere il vento
Questa manovra è la più importante da imparare all’inizio perchè se non si
l’allievo di informazioni in questo momento. Preso confidenza il passo
alla vela mentre gira. Se è un bambino fare attenzione che la pinna della tavola
∞ trasportare tavola e vela rispetto al vento
vira… non si torna, ecco perché sarà la prima ad essere provata in acqua dagli
successivo sarà la virata, almeno 8-10 volte così da esser sicuri che quando
base non sia troppo lunga e di conseguenza la forza della vela non è
∞ sicurezza in acqua e fuori
allievi, inoltre è un ottimo esercizio per far prendere confidenza con la tavola.
partirà saprà virare e l’obiettivo è raggiunto. A virata effettuata è il momento di
abbastanza forte da contrastare la resistenza della pinna. Tagliare la pinna o
∞ virata elementare o giro di 180 gradi della tavola
L’aiuto di un simulatore che simula il movimento della tavola sarebbe l’ideale
farlo partire; se il vento è da terra consiglio di utilizzare una corda intorno ai 10
prendere una tavola scuola più piccola.
∞ partenza e posizione del corpo
ma in assenza di quello una vecchia tavola con una corda in prua ci permetterà
mt di lunghezza legata in modo tale da non creare fastidio all’allievo. In ogni
ATTENZINE! Con vento forte la virata risulterà molto più lunga e difficile,
∞ conoscenza dei propri limiti.
di simularle il tutto con un po’ più di sforzo.
caso spiegare all’allievo che l’indipendenza in acqua è una delle cose più
consiglio in queste condizioni di provarla con l’allievo più e più volte a terra.
FASE 1 - TEORIA A TERRA
1) Dalla posizione di andatura si ritorna alla posizione di base, ma la mano di
importanti guardando quindi sempre dove si trova e capendo che quando è
∞ L’allievo non riesce a stare in piedi sulla tavola.
poppa rimane sul boma mentre la mano di prua sul’albero, i piedi al centro e
troppo lontano è tempo di tornare a nuoto e riprovare. Rendere l’allievo
Controllare che la tavola sia abbastanza grande per lui, altrimenti assecondarlo
∞ Dopo le adeguate presentazioni con i nuovi allievi, si comincia mostrando loro
le gambe flesse. Ci tengo a far notare la funzione di questa azione, la mano sul
indipendente facendoli imparare i propri limiti è un metodo di insegnamento
nei movimenti tenendogli la tavola senza vela, farlo giocare e prendere
tavola e vela. I vari nomi senza omettere nessuna delle parti che nomineremo
boma permette una miglior esecuzione dell’intera manovra anche con vento
molto professionale e siamo sicuri che ovunque andrà non metterà a rischio se
confidenza ricordandoci che il corpo umano si abitua a tutto. Ci vorrà solo più
durante la lezione (poppa, prua, boma, cima di recupero, etc…) ma anche senza
forte, altri tipi di virata con mani sulla cima di recupero o solo sull’albero non
stesso e… anche la nostra reputazione… Concluderemo la nostra lezione con le
tempo e pazienza ma mai scoraggiarlo!
esagerare con nomi di cose per loro al momento inutili (balumina, centro di
hanno dato gli stessi benefici in tutte le condizioni di mare e vento come in
considerazioni finali su quello che si è visto accennando quello che si vedrà
Nel prossimo capitolo vedremo la seconda lezione del corso principianti. Grazie
deriva, etc…).
questo caso.
nella prossima, ovvero che si imparerà a direzionare la tavola, (ingolosendo
e buon vento!
∞ Si procede mostrando come riconoscere da che parte arriva il vento (una
2) Ora si abbassa la vela con la bugna quasi a toccare l’acqua, l’allievo con le
bandiera è l’ideale) e infine come portare la vela facendo notare cosa accade
gambe flesse e, solo in questo caso con la schiena piegata, una volta
se la si trasporta nella maniera scorretta (quindi sempre albero al vento!!!).
individuata la poppa spingerà la vela verso di essa girando con i piedi intorno
∞ Si arriva al simulatore e si comincia a mostrare come salire sulla tavola:
all’albero cercando di avere i piedi sempre paralleli alla vela, attendendo il
1) Posizionare tavola e vela a “T” (90 GRADI).
movimento della tavola e non anticipandolo. Più la vela sarà bassa migliore
2) Rispettare sempre la sequenza rispetto al vento (vento, allievo, tavola, vela) e
sarà la virata in quanto il baricentro velico sarà nel punto ottimale per far
salire al centro della tavola con le ginocchia prima e i piedi poi a cavallo del
ruotare la tavola.
piede dell’albero.
3) Quando la vela ritorna nella posizione a “T” con la prua nelle nuove mura la
3) Prendere la cima di recupero (che non dovrà essere tesa come una
virata sarà terminata e l’allievo tornerà in posizione di base.
baionetta altrimenti il recupero sarà più fastidioso…) e, con la schiena dritta e
Si conclude parlano di sicurezza, il salvagente obbligatorio per tutti nessuno
le gambe ancora piegate, recuperare la vela dall’acqua per poi alzarsi in piedi.
escluso. Infine si simula cosa fare se la vela cade al contrario in acqua e si
4) Posizione di base o partenza: le mani entrambe sotto il boma sull’albero con
avverte l’allievo di non mollare mai la vela quando cade, ma se succede, dovrà
le braccia distese, le gambe leggermente flesse e i piedi ovviamente a cavallo
mettere entrambe le mani sopra la testa quando risale dall’acqua per non
del piede dell’albero, tavola e vela fanno un angolo di 90 gradi, far notare che in
prenderla in testa.
questa posizione la vela indica la direzione in cui va il vento.
FASE 2 - PRATICA!
∞ Dopo la posizione di base è il momento mostrare come regolare il boma e
come partire. Dalla posizione di base ci si orienta, si individua la poppa e si
Posizione a “T”.
Posizione di inizio virata.
Esercizi di equilibrio.
Ora è il momento della verità… Il massimo sarebbe ricercare un punto con
eseguono 3 movimenti:
acqua abbastanza piatta, ma in assenza di questo dovremo spendere solo più
1) Ci si sposta con un passo verso la poppa e i piedi che fanno una “L” con il
tempo per l’equilibrio. A seconda del tipo di lezione che andiamo a fare, del
piede anteriore (di prua) che punta verso il piede dell’albero. Larghezza delle
tempo rimasto e delle persone che abbiamo davanti (delle quali ci saremo già
gambe come quella delle spalle.
fatti un’idea dopo il simulatore), decideremo quante tavole utilizzare,
2) Si porta l’albero verticale e ben dritto davanti al naso girando il busto verso
generalmente per la prima lezione una tavola e vela ogni due o tre persone è
la prua.
l’ideale. La scelta di tavola e vela (criterio descritto nel capitolo precedente) va
Posizione base.
Posizione dei piedi durante la virata.
Posizione di andatura.
Posizione di andatura dopo la virata.