la storia dei portieri

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la storia dei portieri
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LA STORIA DEI PORTIERI
Il portiere di calcio è un ruolo particolare in quanto molto diverso da quello degli altri
componenti della squadra, infatti è l’unico autorizzato a giocare con le mani ed è per
questo anche definito “SOLO” in quanto, a differenza degli altri calciatori, nessun
altro dei suoi compagni può parare al suo posto e lo è anche in allenamento, quando
deve sottoporsi ad allenamenti ben precisi per migliorare il suo modo di muoversi tra i
pali, afferrare o respingere la palla, posizionarsi correttamente rispetto alla porta,
saper uscita per sventare i cross avversari e tanto altro…
In Italia, dai primi anni del novecento ad oggi, un gran numero di forti portieri ha
giocato nelle squadre di serie A e ha contribuito alle tante vittorie dei propri Club, a
livello nazionale ed internazionale.
Le ottime scuole che sono nate nel nostro Paese, hanno perfezionato in modo rapido le
lacune che i primi portieri avevano riguardanti la posizione, le uscite, la presa, il
tuffo…
Tra i migliori portieri italiani bisogna ricordare: De Simoni, De Prà, Combi, Sentimenti
IV, Ghezzi, Sarti, Albertosi, Zoff, Bordon, Zenga, Tacconi, Peruzzi, Toldo e Buffon.
Un breve cenno va fatto per Michelangelo Rampulla, ex portiere di serie A, capace di
segnare un goal su azione in una partita di campionato, e uno dei pochi ad aver parato
due rigori in un solo match di serie A. Tra gli Italiani anche Massimo Taibi, fu autore
di un goal in una partita del nostro campionato.
Con questo non si deve pensare che al di fuori del nostro Paese non ci siano stati, o
non ci siano anche oggi, portieri di buon calibro. La storia ci insegna che molti portieri
stranieri hanno reso grandi le proprie squadre di Club e le Nazionali.
Tra i nomi illustri che hanno contribuito a dar lustro a questo meraviglioso ruolo
ricordiamo: il Russo Lev Jashin (considerato il miglior portiere di tutti i tempi),
l’Inglese Gordon Banks, lo spagnolo Ricardo Zamora, il Danese Peter Schmeichel, il
tedesco Oliver Kahn, l’italiano Gianluigi Buffon e l’attuale portiere tedesco del Bayern
Monaco Manuel Neuer.
Il portiere è da sempre definito come "lo spericolato" della squadra, in quanto senza
paura deve essere pronto ad affrontare gli avversari che si presentano all’interno
della sua area di porta. Rapidità, giusta posizione, e una buona tecnica sono le
caratteristiche principali necessarie per diventare numeri uno.
Un ultimo cenno va fatto per i portieri che si sono contraddistinti anche per il loro
modo bizzarro di interpretare questo ruolo. Da ricordare lo stravagante Higuita,
portiere colombiano più volte goleador e amante delle "parate da circo" cioè, mosse
acrobatiche utilizzate per effettuare grandi interventi. Il messicano Campos, piccolo
ma agilissimo nelle uscite (per lo più spericolate), battitore dei rigori, e amante delle
divise fosforescenti. Per finire con il paraguaiano Chilavert, portiere-immagine della
sua Nazionale, esperto nel calciare punizioni e rigori.
IL MIGLIORE: LEV JASHIN
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Lev Jashin è nato a Mosca il 22 Ottobre 1929. Nella sua meravigliosa carriera, dopo
l’esordio del 1950, ha giocato nella Dinamo Mosca fino al 1971. Era soprannominato “IL
RAGNO NERO” in quanto la sua divisa era sempre e completamente di color nero.
Wikipedia apre così, con questa citazione, il profilo del portierone russo. A parlare è
Sandro Mazzola, al termine di un Italia-URSS del Novembre 1963. E' forse la
fotografia più bella per raccontare cosa voleva dire trovarsi di fronte a Lev Yashin:
<<lo guardai cercando di capire dove si sarebbe tuffato e solo tempo dopo mi resi
conto che doveva avermi ipnotizzato. Quando presi la rincorsa vidi che si buttava a
destra, potevo tirare dall'altra parte, non ci riuscii. Quel giorno il mio tiro andò dove
voleva Yashin.»
Famiglia povera ed infanzia difficile per il giovane Lev, che già a 12 anni si ritrova a
lavorare in fabbrica, al posto dei colleghi più anziani impegnati in Guerra. Gli aneddoti
attorno a lui si sprecano in questo periodo. C'è chi dice che i colleghi gli lanciassero
per gioco dei bulloni e lui, già abilissimo, non se ne facesse scappare uno. C'è chi dice
che in realtà fosse il padre ad "allenarlo" in questo modo. Fatto sta che il suo
talento si è fatto presto strada all'interno della Dinamo Mosca. A chiudergli le porte
della prima squadra però, c'era l'ingombrante figura di Khomic, la Tigre, titolare
inamovibile di quella Dinamo. Il suo fisico e le sue mani tuttavia, non potevano essere
dispersi e così venne subito arruolato come portiere della squadra di hockey, altra sua
grandissima passione, ed i risultati non tardarono ad arrivare, con il titolo sovietico
conquistato nel 1953.
L'anno dopo, complice un infortunio di Khomic, diventa titolare nella squadra di calcio
e da quel punto in poi la Tigre viene ben presto dimenticata. Siamo nel 1954 ed è
incredibile pensare che Yashin ha già 25 anni e nessuna "vera" esperienza nel calcio.
Ma di talento ne possiede in quantità industriale e i fatti lo dimostreranno.
Rileggendo statistiche e pagine di storia salta subito all'occhio un dato a dir poco
stratosferico: in tutta la sua carriera, il portierone russo colleziona ben 400 presenze
tra Dinamo Mosca ed URSS, lasciando la sua porta inviolata in ben 207 occasioni!
Inoltre ipnotizza gli avversari sui calci di rigore parandone ben 86 e non subendo goal
dagli undici metri per un totale di 150 volte (considerando anche i penalty che vennero
calciati fuori dallo specchio della porta).
Attorno a lui girano anche alcune leggende buffe come quella che era solito portare in
campo due cappelli, uno da mettere ed uno da piazzare dietro la porta; o quella che lo
vede raccogliere un quadrifoglio nei pressi della porta dopo ogni rigore parato.
Una leggenda in carne ed ossa, una raccolta infinita di aneddoti e fatti curiosi, ma
soprattutto un portiere mai visto prima di allora. Un portiere capace di interpretare il
ruolo già in maniera moderna, comandando la propria difesa, uscendo spesso anche
fuori area per rilanciare il contropiede. Un concentrato di riflessi ed agilità all’
interno di un corpo gigante.
E' finora l'unico portiere di calcio ad aver vinto il "Pallone d'oro" (1963). Ha esordito
in Nazionale nel 1954 Russia-Svezia 1-0. Ha totalizzato 78 presenze con la maglia
della nazionale russa. Ha partecipato a quattro Campionati del Mondo
(1958-1962-1966-1970). Ha vinto un Campionato Europeo per Nazioni con la Russia nel
1960. Ha vinto un oro Olimpico a Melbourne nel 1956 con la sua Nazionale. Ha
collezionato 326 presenze nella serie A Sovietica, tutte con la Dynamo Mosca,
vincendo sei scudetti e due volte la Coppa Sovietica. A coronamento del suo
incredibile talento, è’ stato eletto dalla FIFA miglior portiere del XX secolo.
LE CURIOSITA’ SUI PORTIERI
Il primo goal realizzato da un Portiere nella storia del Calcio, risale al 25 Marzo 1882.
Dal portiere James McAulay Durante una gara ufficiale tra le Nazionali di Scozia e
Galles, terminata 5 a 0 per gli Scozzesi,
Il record mondiale di gol realizzati in carriera da un Portiere è stato stabilito dal
paraguaiano Luis Chilavert…. In totale sono 67 le reti segnate in carriera, 45 delle
quali su calcio di rigore e molti su calcio di punizione.
Il primo Portiere ad aver realizzato un gol nel Campionato di Serie A, è stato Lucidio
Sentimenti IV, numero 1 della Juventus negli anni '40. Lucidio realizzò il suo primo
goal, su rigore contro l'Atalanta nel 1945. Negli anni precedenti aveva messo a segno
4 reti ma giocando da attaccante.
Il primo goal su azione di un Portiere in Serie A, è stato realizzato da Michelangelo
Rampulla durante i minuti di recupero della partita Atalanta-Cremonese (gara del
23-02-92 risultato 1-1).
Il Più giovane Portiere italiano esordiente in Nazionale è lo Juventino Gianluigi Buffon.
Gigi ha fatto la sua prima apparizione in Nazionale a 19 anni e 9 mesi, nella parita del
29 Ottobre 1997 Russia-Italia 1-1, gara di qualificazione ai Mondiali del 1998.
Il primato di "Portiere più giovane esordiente nel mondo. è detenuto da Gianluca
Pacchiarotti, che ha debuttato nella seria A italiana il 10 Marzo 1980 nella gara
Perugia-Pescara 1-0. Gianluca, che militava nel Pescara, il giorno del suo esordio aveva
esattamente 16 anni e 192 giorni.
Il primato assoluto di Imbattibilità per un Portiere professionista è di 1816 minuti ed
è detenuto da Geraldo "Mazarópi" nato il 27 Gennaio 1953, portiere Brasiliano
militante nel Vasco Da Gama, squadra della Serie A brasiliana.
Il Portiere più anziano ad aver vinto un Mondiale di Calcio è l'italiano Dino Zoff….Ha
vinto, da capitano, i Mondiali di Spagna nel 1982 all'età di 40 anni e 4 mesi.
Il record di gol subìti nella Serie A italiana da un Portiere è stato stabilito da Lucidio
Sentimenti IV detto "Cochi", Sentimenti IV milita in Serie A negli anni tra il 1942 ed
il 1953 risultando a fine carriera il portiere in assoluto più battuto nel campionato
italiano: ben 545 reti subite in 443 partite complessive in Serie A. Ha militato nella
Juventus, nella Lazio, nel Modena e nel Torino.
Il Portiere più grasso della Storia del Calcio professionistico è stato l'Inglese Willie
Henry Foulke, detto "Fatty", il quale pesava la bellezza di 141 Chilogrammi ed era alto
1 metro e 90 cm. Willie nacque nel 1874 e morì nel 1916. Nella sua carriera gioco in
Premiere League con il Chelsea.
Fonti per questo articolo: il sito internet www.storiedicalcio.altervista.org e Wikipedia