Visualizza pdf - Rifredi 2000 Calcio ASD

Transcript

Visualizza pdf - Rifredi 2000 Calcio ASD
SCHEDA INFORMATIVA PER I PORTIERI DI TUTTE LE LEVE
REALIZZATA DA PAGANELLI ENRICO
1
Ciao a tutti ragazze e ragazzi.
L’aspetto tattico di oggi parla del:
CALCIO D’ANGOLO
Il riferimento è ai calci d’angolo (chiamati più comunemente corner) a favore degli
avversari e che la nostra squadra è costretta a subire; quindi parleremo delle varie
posizioni ed atteggiamenti della difesa e, logicamente del portiere che, come in altre
situazioni di calci piazzati (palle inattive) deve sapere come meglio posizionarsi e come
meglio posizionare e comandare i compagni, specie quelli del reparto difensivo.
Ovviamente qualche cenno al regolamento:
come per tutti i calci piazzati e quindi quando l’arbitro fischia per assegnare il corner
alla squadra avversaria, il fischio con cui ha fermato l’azione è valido anche per
riprenderla; per cui è possibile che per vari motivi, gli avversari decidano di battere in
modo veloce (magari con un passaggio corto) il calcio d’angolo, quindi è richiesta la
massima attenzione di tutta la squadra e del portiere per evitare il naturale momento
di rilassamento dovuto all’interruzione dell’azione di attacco che si stava subendo.
In pratica vale la stessa regola che avevo già citato per i calci di punizione.
Nella stragrande maggioranza dei casi, gli avversari preferiscono gestire questa
importante azione d’attacco con calma, per sfruttare al meglio una situazione che
potrebbe portarli alla segnatura; pertanto il portiere e la difesa hanno un pochino di
tempo (non troppo) per piazzarsi ed organizzarsi, al fine di evitare di subire il gol e
cercare di entrare in possesso palla per una rapida ripartenza, sfruttando lo
sbilanciamento avversario in attacco.
Normalmente l’intenzione degli avversari è quella di realizzare una sorta di “disordine”
in area di rigore, specie se hanno a disposizione giocatori bravi ed abili nel gioco aereo
(colpo di testa, tiro al volo ecc.); ma anche se dispongono di giocatori capaci nel tiro da
fuori e dentro l’area di prima intenzione, per cui con vari movimenti creano uno
smarcamento di un compagno che ricevendo la palla dal corner o da un rinvio,
troverebbe tutto il tempo per calciare direttamente in porta.
Adesso entriamo nel cuore del problema e facciamo le dovute distinzioni:
1. Calcio a cinque contro cinque
2. Calcio a sette contro sette (anche sei contro sei)
3. Calcio a undici contro undici (anche nove contro 9)
1. Nel calcio a 5 non c’è molto da dire. Difficilmente chi attacca, mette una palla alta
in area perché sarebbe troppo facile preda del portiere; di solito la battuta del
corner prevede un passaggio basso all’indietro per il tiro da fuori, oppure sempre
basso ma forte in area per cercare l’inserimento dell’attaccante sul primo palo oppure
sperare in una deviazione fortuita in porta anche da parte dei difensori.
SCHEDA INFORMATIVA PER I PORTIERI DI TUTTE LE LEVE
REALIZZATA DA PAGANELLI ENRICO
2
La grandezza non eccessiva della porta consiglia di non mettere un nostro giocatore
sul primo palo (fanno eccezione i bimbi più piccolini ma solo per un problema di
proporzioni ed anche per avvicinarli al calcio a sette dal punto di vista tattico);
pertanto il portiere si posizionerà sul primo palo a distanza di mezzo braccio dallo
stesso e senza superarlo in avanti verso il corner, per non scoprire la porta.
I nostri compagni: essendo in quattro direi che uno rimane in zona avanzata, dentro la
nostra metà campo ma pronto per il contro piede ed anche per tenere impegnato in
marcatura l’avversario che così non può avanzare; uno davanti al calciatore che batte il
corner (che sarà messo a distanza dall’arbitro), col compito di impedire la battuta
forte in area di rigore; gli altri due in marcatura stretta sugli attaccanti ma sempre
rivolti verso il campo, col doppio compito di controllare avversari e direzione del
pallone per essere pronti ad intervenire.
Il portiere, nella posizione che abbiamo sopra descritto, dovrà tenere i piedi non
rivolti a chi batte il corner, ma in diagonale verso l’ipotetico vertice dell’area di rigore;
i suoi compiti saranno di:
o Disporre e chiamare i compagni nelle giuste posizioni e marcature
o Intervenire, se possibile in presa, nel caso la palla arrivi alta o bassa nella sua
zona d’intervento, e far partire rapidamente l’attacco
o Spostarsi rapidamente verso il centro porta nel caso di passaggio basso fuori
area od anche in area ma non raggiungibile
o Mantenere una posizione del corpo piuttosto bassa per prepararsi al tiro o
possibile deviazione ravvicinata, che consente di vedere la palla tra le gambe dei
vari giocatori e di intervenire più facilmente
Vediamo un disegno esemplificativo:
Calcio 5 contro 5
SCHEDA INFORMATIVA PER I PORTIERI DI TUTTE LE LEVE
REALIZZATA DA PAGANELLI ENRICO
3
Da notare la posizione del portiere che, come detto non è completamente rivolto verso
chi batte il corner, ma mantiene una posizione detta anche a “spina di pesce”, ossia il
corpo è disposto di 3/4 rispetto al tiratore e gli sarà sufficiente girare solamente la
testa per controllare la partenza della palla.
NOTA BENE: questa postura del corpo è quella di partenza, e vale per tutte le
situazioni su calcio d’angolo; molto importante assimilarla bene sia per il calcio a 5 che
a 7 che ad 11, pur variando le posizioni che andremo di seguito a spiegare, perché ci
consente di intervenire meglio su tutte le traiettorie possibili e di recuperare più in
fretta la posizione in porta in caso di tiro dalla distanza.
2. Nel calcio a sette le cose si complicano un pochino.
Il campo più grande e la porta decisamente più larga portano ad una maggiore varietà
di soluzioni da parte di chi attacca, per cui portiere e compagni devono essere attenti,
pronti ed allenati sulle varie traiettorie e movimenti degli avversari possibili.
Ripartiamo dai nostri compagni: sono in sei giusto?
Uno come per il calcio a cinque, in zona d’attacco tiene impegnato il difensore
avversario e rimane pronto per un eventuale rinvio della difesa o rilancio del portiere.
Tre quasi sicuramente in marcatura stretta sugli attaccanti avversari, sempre col
corpo rivolto verso il campo (mai rivolgersi verso la porta perché in caso d’intervento
per anticipare, si rischia l’autogol e alla meno peggio si regala un altro corner; inoltre
si può disturbare l’uscita eventuale del portiere).
Uno sul primo palo, oppure davanti a chi batte il corner (messo a distanza dall’arbitro);
l’ultimo deve stare in una posizione intermedia sul limite dell’area di rigore per
prevenire il tiro da fuori o per intercettare palloni alti o bassi calciati nella sua zona.
In alcuni casi i Vostri allenatori, specie nella stagione in cui si gioca 6 contro 6, non
vogliono il compagno sul palo o davanti a chi batte, per cui il portiere deve cambiare
ulteriormente la sua posizione, che prevede una maggiore copertura della zona del
primo palo, predisponendo i compagni in modo da coprire maggiormente il secondo palo,
nel caso in cui la traiettoria dovesse scavalcarlo.
Ricapitolando, in tutto questo scrivere abbiamo elencato tre possibili situazioni:
•
•
•
Compagno sul primo palo
Compagno davanti a chi batte il corner
Nessun compagno sul palo o davanti al battitore
Vediamo sui disegni cosa esce fuori:
SCHEDA INFORMATIVA PER I PORTIERI DI TUTTE LE LEVE
REALIZZATA DA PAGANELLI ENRICO
4
Disposizione col compagno sul primo palo.
Zone intervento
del gioc. 1° palo
Zone intervento
del portiere
Dalla disposizione (vale sia a destra che a sinistra), si possono notare le varie zone
d’intervento di portiere e compagni.
Il compagno sul primo palo, oltre ad intervenire su palloni calciati verso di lui (a meno
che la parabola non lo scavalchi, per cui c’è il portiere), deve anche intervenire su
palloni bassi o a mezz’altezza calciati a circa un metro dalla sua posizione, anticipando
così l’inserimento dell’attaccante sul primo palo.
I compagni in marcatura, oltre a controllare gli attaccanti di competenza per
intervenire prima di loro sulla palla, devono fare in modo che non si avvicinino troppo al
portiere, in modo da garantire una zona libera dove lo stesso possa uscire nel caso in
cui la palla arrivi in quella zona.
Il compagno al limite dell’area deve stare attento all’avversario posizionato fuori per
non farlo tirare e deve stare pronto a conquistare la palla per rilanciare l’azione di
attacco sfruttando il compagno rimasto in avanti.
Il portiere deve rimanere fermo nella posizione che abbiamo detto è a “spina di pesce”
e leggermente più avanzata rispetto al normale (c’è il compagno sul primo palo infatti),
pronto ad intervenire in uscita (con chiamata “MIA!!!” non dimentichiamolo), specie
sull’eventuale palla alta che arrivi nella sua zona, cercando per quanto possibile la
presa per rinviare all’attaccante pronto ad andare in porta.
SCHEDA INFORMATIVA PER I PORTIERI DI TUTTE LE LEVE
REALIZZATA DA PAGANELLI ENRICO
5
Disposizione col compagno davanti a chi batte il corner.
L’assetto dei quattro compagni della difesa e dell’attaccante nostro non cambia.
Cambia la posizione del portiere che risulterà leggermente più avanzata rispetto al
centro della porta (con il compagno sul palo e leggermente arretrata), ma sempre con
qualche passo in più fuori dalla porta rispetto al normale per intervenire sia su palloni
alti che bassi. Il compagno davanti a chi batte il corner dovrà impedire che la palla
passi tra lui e la riga di fondo campo e, cercando di intercettare i palloni nelle sue
vicinanze, disturbare il battitore avversario in modo da obbligarlo a calciare lontano
dall’area di rigore o con traiettoria alta, per facilitare l’uscita al portiere.
In tutti e due i casi il compagno che mandiamo sul palo o davanti a chi batte va scelto
tra quelli che non hanno paura del pallone e che siano “attivi” ed attenti per
intercettare le traiettorie che entrano nella zona di loro competenza. Il portiere
dovrà guidarli nel modo giusto, affinché non facciano dei movimenti in anticipo, prima
che parta la palla, che li porterebbe fuori posizione, creando scompiglio nella difesa
ed obbligare il portiere a dei recuperi di posizione non previsti.
SCHEDA INFORMATIVA PER I PORTIERI DI TUTTE LE LEVE
REALIZZATA DA PAGANELLI ENRICO
6
Disposizione senza nessun compagno sul palo o davanti a chi batte.
In questa posizione aiuta il
portiere coprendo le spalle ed il
secondo palo
In questa posizione rimane al limite
dell’area pronto a far partire
l’eventuale azione d’attacco
Nel disegno ho utilizzato una situazione di gara nel periodo in cui si gioca sei contro
sei, per semplificare le cose, ma anche in sette non cambia nulla.
In questo caso, se l’allenatore ha deciso questa disposizione tattica difensiva, cambia
decisamente la posizione del portiere, che dovrà portarsi molto più vicino al primo
palo, ma sempre ad una distanza di circa un metro verso l’interno porta; sempre
qualche passo fuori dai pali e sempre con la classica posizione a “spina di pesce” (piedi
e corpo rivolti verso il vertice dell’area, testa voltata verso chi batte).
Sarà proprio il portiere che dovrà intervenire sui palloni calciati bassi, alti e a
mezz’altezza nella zona del primo palo e recuperare velocemente la posizione, in caso
di traiettorie a scavalcarlo o che arrivino fuori area di rigore.
Come si vede nel disegno rimane un nostro compagno libero da marcature che potrà
occupare due differenti posizioni: una a copertura del secondo palo per intervenire sui
cross a scavalcare il portiere; l’altra al limite dell’area per intercettare la palla e far
partire l’azione eventuale di contropiede.
Questo ovviamente deve essere deciso negli spogliatoi prima dell’inizio gara di
concerto con l’allenatore e coi compagni.
SCHEDA INFORMATIVA PER I PORTIERI DI TUTTE LE LEVE
REALIZZATA DA PAGANELLI ENRICO
7
Passiamo al calcio vero e proprio: undici contro undici.
NB: come nel calcio a “sette”, valgono gli stessi esempi di quando si gioca a “sei”; nel
calcio ad “undici” valgono più o meno gli stessi esempi di quando si gioca a “nove”.
La porta è la più grande che potete trovare:
larghezza 7metri e 32centimetri; altezza 2metri e 44centimetri, non male vero?
Campo molto grande, area di rigore di conseguenza più grande, con molti più compagni
ed avversari al suo interno a fare movimento e disturbo durante la battuta del corner.
Dove sta il vantaggio? Innanzi tutto che è tutto più grande anche per gli avversari,
per cui anche la battuta del corner è molto più distante dall’area e dalla porta.
Inoltre per forza di cose le traiettorie, alte o basse che siano, saranno più lente e
quindi avremo più tempo per organizzarci e per intervenire.
In pratica avremo una serie di situazioni quasi simili al calcio a “sette” con aumento
delle distanze, con aumento della disposizione dei giocatori e con traiettorie dei
palloni in generale più lente e di più facile “lettura” per i conseguenti interventi.
Di seguito metto qualche disegno a titolo d’esempio, di quelle che sono le posizioni e le
situazioni più classiche che si possono verificare, anche se poi come spesso dico e
scrivo, ogni partita fa storia a se, così come ogni squadra ha le sue caratteristiche
difensive, per cui ci possono essere molte altre situazioni da affrontare e che
andranno gestite al momento facendo fede della esperienza acquisita con le varie
gare, campionati e tornei giocati oltre che al normale adattarsi al tipo di avversario
che in quel momento si sta affrontando.
Il primo disegno che incontriamo è la posizione “classica” della difesa in situazione di
corner. Due compagni rimangono in zona d’attacco pronti al contro piede. Un compagno
sul palo come in situazione a “sette”; uno sul vertice dell’area di porta (anche chiamata
area piccola) col compito di intercettare i palloni che arrivano in quella zona; gli altri
compagni in marcatura in varie posizioni a seconda di come si posizionano gli avversari.
È chiaro che ci possono essere più attaccanti in area di rigore e meno dal limite; come
possono avanzare i difensori avversari per colpire di testa ed in questo caso i nostri
attaccanti “scendono” in difesa ad aiutare nelle marcature ecc. ecc. Il tutto a seconda
della situazione del momento e del tipo di squadra che si affronta.
Esempio concreto: siamo quasi a fine gara, stiamo vincendo con un gol di scarto; corner
per gli avversari che si butteranno tutti in area per cercare il pareggio e non si
interessano più della copertura difensiva; in tal caso tutti i nostri compagni devono
difendere cercando le marcature più strette ed attente possibili, così come il portiere
mantenere calma, sangue freddo e coraggio nell’uscita per intercettare un pallone che
potrebbe portare alla vittoria finale.
SCHEDA INFORMATIVA PER I PORTIERI DI TUTTE LE LEVE
REALIZZATA DA PAGANELLI ENRICO
8
Calcio 11 contro 11 posizione “classica”.
SCHEDA INFORMATIVA PER I PORTIERI DI TUTTE LE LEVE
REALIZZATA DA PAGANELLI ENRICO
9
Calcio 11 contro 11 posizione con giocatore sul palo + uno davanti alla battuta.
.
SCHEDA INFORMATIVA PER I PORTIERI DI TUTTE LE LEVE
REALIZZATA DA PAGANELLI ENRICO
10
Calcio 11 contro 11. Posizione più “moderna”: nessuno sul 1° palo; uno davanti a chi
batte il corner; portiere in posizione più abbassata sulla porta; un compagno sul
vertice dell’area piccola; tutti gli altri in marcatura.
SCHEDA INFORMATIVA PER I PORTIERI DI TUTTE LE LEVE
REALIZZATA DA PAGANELLI ENRICO
11
Quest’ultima posizione, senza dubbio molto più all’avanguardia rispetto a quelle più
classiche, si vede raramente utilizzata e comunque viene adottata da squadre
professionistiche (Club e Nazionali) di alto tasso tecnico e tattico dove,
l’affiatamento della difesa, le caratteristiche del portiere (specie nella gestione delle
uscite) e le prove fatte in allenamento raggiungono un livello di qualità decisamente
elevato.
Tanto per fare degli esempi: il Chelsea spesso utilizza questo schema difensivo, così
come il Barcellona, il Real Madrid e le Nazionali di Spagna ed Italia ma, ovviamente
parliamo di giocatori e portieri tra i migliori del mondo che oltre alle loro
caratteristiche e qualità elevate, provano e riprovano molte volte negli allenamenti,
oltre che a studiare ogni qual volta l’avversario prima di affrontarlo.
Nonostante ciò anche queste squadre non utilizzano sempre e comunque questo tipo di
schema, ma sanno adattarsi al tipo di partita e cambiare velocemente l’organizzazione
del reparto difensivo anche durante la gara.
Tornando a Voi portieri, al di là degli esempi che spero Vi servano per avere una
traccia indicativa su alcune situazioni che potrebbero verificarsi e per ragionare su
quale disposizione preferireste adottare, volevo rendere chiaro il concetto che sul
corner, così come nei vari calci piazzati siete gli assoluti protagonisti sia per la
gestione dei compagni, sia per il successivo probabile intervento che sarete chiamati
ad eseguire.
Ogni gara giocata ed ogni situazione vissuta (anche con un possibile Vostro errore)
rappresenta un bagaglio allenante veramente notevole e sarà ciò che Vi permetterà di
gestire sempre meglio le gare, le emozioni, i compagni, le parate e soprattutto gli
errori che spesso vengono vissuti come un fallimento, quando invece devono diventare
la spinta positiva per correggersi e far meglio la prossima volta.
Ribadisco che oltre alla posizione di partenza, riveste un ruolo fondamentale l’utilizzo
della voce (ferma e decisa) non solo per gridare “MIA” in caso di uscita, ma anche per
guidare i compagni e dare sicurezza e tranquillità a tutto il reparto.
Il portiere già nello spogliatoio, senza interrompere il Mister, deve intervenire e dire
come vuole organizzare la difesa e chi vuole nelle varie posizioni, concordandolo coi
compagni e con l’allenatore, in modo univoco e senza possibilità di dubbi o incertezze
che potrebbero rivelarsi fatali al momento del bisogno sul campo.
Tutto il resto spetta a Voi con l’allenamento, la volontà ed il coraggio che Vi
contraddistingue, provare a mettere in pratico ciò che ho scritto e che spero sia utile.
Saluti a tutti,