5 - Versione Classica del Sito

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5 - Versione Classica del Sito
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Giovedì 24 settembre 2009 1 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Pagina 40 ANGIONI
Vasco sta
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 226
arrivando in Gazzetta
Domani alle 16.30 la videochat su Gazzetta.it. Mandate le vostre domande
SERIE A I nerazzurri vincono (3-1) giocando bene. A segno anche Lucio e Lavezzi
I MAGNIFICI DUE
Eto’o e Milito stendono il Napoli in 5 minuti: l’Inter è prima (per ora)
La Fiorentina ferma la Samp. Stasera Juve a Genova: fuori Giovinco
Partenza sprint dell’Inter (l’argentino era in
fuorigioco) e partita in discesa. Jovetic e Gilardino: Firenze sorride. Juve: c’è Camoranesi.
LE ALTRE DI NATALE FA FELICE UDINE
Il Milan cade
Palermo-Roma
diluvio e gol: 3-3
Pagine 2-3-5-6-12-13-14-15
il commento
LE GRANDI FANNO COSI’
Impresa del Parma: 2-1 alla Lazio
Atalanta-Catania (0-0): incidenti tra
tifosi nel prepartita, arrestati 3 ultrà
di ALESSANDRO DE CALO’
Le grandi squadre, adesso, fanno così. Barça,
Real, quelle là. Danno subito una sportellata
all’avversario e poi trasformano il campo in
un piano inclinato per giocarsela con la
superiorità del gatto sul topo. L’Inter si mette
nella scia. Eto’o impiega lo stesso tempo di
un Ronaldo per la zampata dell’1-0. Milito lo
segue a ruota, col treno di Lucio. Dopo
mezz’ora, i nerazzurri sono sul 3-0 col povero
Napoli. Fatta. Per una notte è sorpasso.
Pagine 8-9-10-11-16-17-18-19-20
SERIE A
PARTITE
Atalanta-Catania
0-0
Bari-Cagliari
0-1
Bologna-Livorno
2-0
Fiorentina-Samp
2-0
Inter-Napoli
3-1
Lazio-Parma
1-2
Palermo-Roma
3-3
Siena-Chievo
0-0
Udinese-Milan
1-0
Oggi
ore 20.45
Genoa-Juventus
SEGUE A PAGINA 2
IL ROMPI PALLONE
di Gene Gnocchi
w
Maradona è uscito trasformato
dalla clinica per dimagrire.
Ora ha quattro orecchini in meno.
(5a giornata)
CLASSIFICA
Inter
Juventus*
Sampdoria
Fiorentina
Parma
Genoa*
Udinese
Chievo
Roma
Lazio
13
12
12
10
10
9
8
7
7
7
Milan
Bari
Palermo
Bologna
Siena
Cagliari
Napoli
Catania
Livorno
Atalanta
7
6
5
5
4
4
4
2
2
1
*Una partita in meno
Diego Milito, 30 anni, 5 gol in 5 gare festeggia felice con Samuel Eto’o, 28 anni, terza rete in campionato NEWPRESS
L’INSERTO IN REGALO CHIEDETELO
F.1 KIMI «DIMENTICATO»
CICLISMO MONDIALI
LIGA BATTUTO IL VILLARREAL (2-0)
Auto: tutte le novità
del salone di Francoforte
Montezemolo:
«Massa rimane»
Gioia Cantele
Crono d’argento
Real, risposta al Barça
con Ronaldo e Kakà
ALLEGATO DI 16 PAGINE
Pagine 26-27
Pagine 30-31
Pagina 24 RICCI
9 771120 506000
90 9 2 4>
il Caffè dei Campioni
2
R
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 5a GIORNATA
P
IL FILM DELLA PARTITA
Tre squilli nerazzurri
per avvertire Ferrara:
partita chiusa subito
dalla prima
di
ALESSANDRO DE CALO’
T
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LE GRANDI
FANNO COSI’
Era dal 4-0 nel derby col Milan che non si
vedeva giocare l’Inter così. Bene? Bene è una
parola grossa, anche se i progressi sono
evidenti. Guardando il bicchiere mezzo vuoto
è evidente che mancano ancora fluidità e
velocità nella circolazione di palla; manca il
dominio del campo e del gioco, si possono
migliorare gli schemi d’attacco. Ma la parte
mezza piena dello stesso bicchiere ci dice che
l’Inter sta facendo grandi progressi, che in un
modo o nell’altro — almeno in Italia — riesce a
scardinare qualunque difesa. Gioca a strappi
e percussioni, a tratti irresistibili.
Resta ancora molto lontana dal calcio sublime
che Messi e Ibra fanno vedere in ogni partita
dei blaugrana, compresa l’ultima esibizione a
Santander. Mourinho, che ieri era
squalificato, deve lavorare ancora molto per
dare un gioco convincente ai campioni. Ma
intanto l’Inter — come detto — cresce e può
coccolarsi la sua nuova super coppia gol:
Eto’o e Milito si integrano felicemente. Il
camerunese è un drago. L’argentino continua
a tenere viva la sua media record (anche se il
gol era viziato da offside). Il terzo sigillo,
firmato da Lucio su corner battuto da
Sneijder, fa capire quale sia il peso dei nuovi
acquisti nell’economia della squadra.
La sfida di San Siro era un test molto
importante per Donadoni e il suo Napoli. Al
di là del risultato, il verdetto resta negativo.
Troppi buchi neri in una squadra che resta al
di sotto delle sue potenzialità: difesa fragile,
attacco che non punge, personalità da
definire. E 7 punti in meno dello scorso
campionato. Stanno arrivando giorni decisivi
per l’ex citì, la panchina comincia a scottare.
Ciro Ferrara, che tifava Napoli e contava su
un colpaccio a San Siro degli azzurri, deve
sbagliare poco o nulla stasera a Marassi col
Genoa, se vuole realizzare il contro-sorpasso
della Juve sulla banda Mourinho. Non sarà
facile, perché Gasperini è in cerca di rivincite
dopo la sconfitta col Chievo. Un netto
successo della Juve — magari fatto con una
sportellata subito e poi il controllo sul piano
inclinato — spingerebbe definitivamente lo
sprint scudetto nell’alveo di un lungo slalom
parallelo tra nerazzurri e bianconeri. Corsa a
due, come in Spagna.
A proposito di Real. Negli stessi minuti in cui
Kakà sigillava con un rigore il successo dei
blancos sul Villarreal di Rossi, il suo vecchio
Milan — col ripescato Ronaldinho — andava a
picco in Friuli contro l’Udinese. Decisivo Di
Natale, come sempre. Milan lento,
prevedibile, con un gioco involuto che non
frequenta corsie laterali. Il contrario della
Fiorentina, che liquida la Samp di Cassano
con due gol esemplari: cross da destra di
Marchionni e guizzo di Jovetic; cross di Vargas
da sinistra e zuccata vincente di Gilardino. I
kappaò di Milan e Samp sono le due grandi
trappole scattate in questo turno di metà
settimana. Palermo e Roma impattano (3-3) in
una sfida bella e pazza, inondata dalla
pioggia. Antonio Conte debutta a Bergamo con
un pari e un’espulsione. A Bari, Allegri trova
Nené e fa decollare il Cagliari. Può essere la
sorpresona della A, come l’anno scorso.
2’ p.t.
5’ p.t.
32’ p.t.
Il gol di Samuel Eto’o, 28 anni, al terzo gol in questo
campionato: su calcio d’angolo, colpo di testa di Samuel
e per il camerunese è facile segnare sotto porta IANUALE
Il gol di Diego Milito, 30 anni, a segno per la quarta giornata
di fila: scatto di Maicon centrale, assist per l’argentino che
scatta sul filo del fuorigioco e poi batte De Sanctis PEGASO
Il gol di Lucio, 31 anni, alla prima rete con la maglia
nerazzurra: sul calcio d’angolo con Sneijder, il brasiliano
salta più in alto di tutti e va a segno REUTERS
Inter
SORPASSINO
Eto’o e Milito
a segno in 5’
Mou è primo
Il Napoli parte male, Lucio fa il tris, inutile gol
di Lavezzi. E ora tocca alla Juve rispondere
LUIGI GARLANDO
INTER
GIUDIZIO
3 1
NAPOLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dL’Inter è tornata a dor-
777
MARCATORI Eto’o (I) al 2’, Milito (I) al 5’, Lucio (I) al 32’, Lavezzi (N) al 37’ p.t.
(4-3-1-2)
(3-5-2)
Julio Cesar; Maicon, Lucio (dal 44' s.t.
Cordoba), Samuel, Chivu; J. Zanetti,
Cambiasso, Stankovic; Sneijder (dal 1'
s.t. Muntari); Eto'o (dal 45' s.t.
Mancini), Milito.
De Sanctis; Santacroce (dal 15' s.t.
Aronica), Cannavaro, Contini; Maggio
(dal 23' Denis), Gargano, Bogliacino
(dal 39' Pazienza), Hamsik, Zuniga;
Lavezzi, Quagliarella.
PANCHINA Toldo, Santon, Vieira,
Balotelli.
PANCHINA Iezzo, Grava, Cigarini,
Hoffer.
ALL. Baresi (Mourinho squalificato)
ALLENATORE Donadoni.
ESPULSI nessuno.
ESPULSI nessuno. AMMONITI
Stankovic per gioco scorretto,
Maicon per proteste.
AMMONITI Contini, Bogliacino per
gioco scorretto.
ARBITRO Trefoloni di Siena.
NOTE paganti e incasso non comunicati; abbonati 35.207, quota di 751.042
euro. In fuorigioco 1-2. Angoli 6-7. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 4’.
POSSESSO PALLA
INTER 57%
CROSS
NAPOLI 43%
TIRI IN PORTA
IIIIIII
INTER 7
INTER 14
NAPOLI 27
TIRI FUORI
IIII IIIII
NAPOLI 4
INTER 5
IIII
NAPOLI 4
MOMENTI CHIAVE
PRIMO TEMPO 3-1
SECONDO TEMPO
c GOL!
23' Diagonale di Samuel che viene
sporcato in angolo.
3’ Corner di Sneijder, sponda di
Samuel ed Eto’o spinge in rete.
c GOL! 5’ Milito, in fuorigioco, imbuca un
assist di Maicon.
c GOL! 32’ Lucio schiaccia di testa su calcio
d’angolo di Sneijder.
c GOL! 37’ Lavezzi corregge un tiro di Contini.
41' Eto’o prova dalla distanza: alto.
46' Denis si libera e calcia da fuori
senza trovare la porta.
mire nel suo letto di campione
d’Italia. Oggi potrà essere superata, ma essersi addormentata
ieri in testa alla classifica, da sola, per la prima volta nella stagione è particolare non banale,
che metterà pressione alla Juve. Tre gol, gioco in crescita,
una convincente esibizione di
forza. Eto’o (terzo gol) e Milito
(quinto in 5 partite) ci hanno
messo cinque minuti a demolire un Napoli sconcertante, franato come l’asfalto dei quartieri Spagnoli. De Laurentiis, prima del match, aveva garantito
che questo non è tempo di processi. Di questo passo (terza
sconfitta, tre sole squadre alle
spalle) arriveranno presto.
La chiave Gli undici del Napoli
sono entrati in campo leggeri e
fatali, come le tante modelle
che in questi giorni vagano per
Milano con la cartina della città
in mano. Nell’azione del primo
gol, Samuel fa sponda, Milito
sfiora, Cambiasso tocca, Eto’o
segna e gli avversari guardano,
come statuine in San Gregorio
Armeno. Milito raddoppia in
fuorigioco, ma l’assist di Maicon taglia una difesa di burro.
Quando Lucio sale a incornare
il terzo, siamo di nuovo in San
y
Gregorio Armeno con i pastorelli Santacroce e De Sanctis. Lo
sciagurato approccio del Napoli ha sbilanciato il match: sotto
di due gol dopo cinque minuti.
A San Siro non si sfila, si lotta.
Soprattutto se hai davanti gente alla Maicon.
OGGI
Napoli spaesato Ma le carenze
del Napoli non sono solo nella
testa. Donadoni organizza la resistenza rinunciando a Cigarini
(Datolo in tribuna, addirittura)
per il più combattivo Bogliacino, ma dopo cinque minuti deve uscire dalla trincea. Hamsik
non prende in mano la bandiera e la truppa fa una faticaccia a
creare qualcosa, anche perché
il 3-5-2 è malato per costituzione: vorrebbe spingere in fascia
alla ricerca di cross, ma un attaccante (Lavezzi) corre puntando più la bandierina che la
porta e l’altro (Quagliarella)
non è una torre. Non a caso, i
due soli pericoli nascono da angoli: il colpo di testa di Quagliarella (17’) e il gol di Lavezzi
(37’). Dalla panchina non arrivano scosse e il Napoli sembra
più preoccupato di contenere
che di reagire. Donadoni osa il
4-3-3 con Denis (fuori Maggio)
solo a metà ripresa, quando l’Inter controlla una partita già
chiusa.
POSTICIPO
E SESTA
GIORNATA
(ore 20.45)
Genoa-Juventus
SABATO 26
Sampdoria-Inter
(ore 18)
Livorno-Fiorentina (ore 20.45)
DOMENICA 27
ore 15
Catania-Roma
Chievo-Atalanta
JuventusBologna
Lazio-Palermo
Napoli-Siena
Parma-Cagliari
Udinese-Genoa
Milan-Bari
(ore 20.45)
Inter sciolta Sia chiaro, l’Inter
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LA MOVIOLA
di ANTONELLO CAPONE
w
Il Principe felice
25 «Che partenza
Ora forza Genoa»
2
I NUMERI
Pace Collina-Mourinho. Milito fuorigioco
Collina in tribuna a San Siro,
anche se di Trefoloni si sa tutto.
Non fa mai nulla a caso: proprio
l’Inter ha contestato a tutti i livelli
il disastroso e sordo
arbitraggio della quaterna di
Cagliari (Orsato, Giachero,
Comito; Velotto). Alla fine stretta
di mano con Mourinho. Al 2’ il
gol di Eto’o è regolare: su tocco
di Cambiasso è sempre tenuto in
gioco da De Sanctis e
Santacroce. Sul secondo gol, tre
minuti dopo, fuorigioco di Milito
proteso con tutto il busto oltre
Santacroce al momento
dell’assist di Maicon (foto SKY):
sbaglia Padovan. Al 20’ stop di
petto di Maicon e non di mano:
attento Trefoloni. Al 25’ e al 30’
fuorigioco di Hamsik: sì, Copelli
azzecca. Ripresa: calcetto di
Stankovic, spallata di Contini,
battibecco: giallo a entrambi.
le gare di fila
dell’Inter
senza perdere
a San Siro (18
le vittorie e
7 i pareggi); in
queste partite i
nerazzurri hanno
segnato 49 reti,
quasi due per
ogni confronto
Diego Milito, 30 anni, e Samuel
Eto’o, 28 anni, ancora
protagonisti: in appena 5’
hanno chiuso a San Siro la
pratica Napoli INSIDE
4
le gare
consecutive
in cui Milito è
andato a segno
(ripetendo così
l’impresa dello
scorso anno
quando ci
riuscì tra la 10a
e la 13a): 29 gol
in 36 gare in A
7
le vittorie
di fila a San
Siro dell’Inter
contro il Napoli,
con un bottino
di 19 reti segnate.
Su 64 confronti
sono 43
i successi
dell’Inter
e solo 7 del Napoli
0
le vittorie del
Napoli nelle
ultime 17 partite
in trasferta: 14
sconfitte e 3
pareggi per gli
azzurri che non
vincono da 11
mesi, 1-0 a Roma
contro la Lazio il
26 ottobre 2008
non ha ricevuto un regalo dal
Napoli. Ha fatto tanto per meritarsi i tre punti, a cominciare
dalla feroce determinazione iniziale, che è sempre un merito
morale, per una squadra che ha
vinto tanto. E stavolta c’è stato
anche il gioco, che è scivolato
con tranquillità non solita. Merito anche del mite Baresi che a
bordo campo non ha trasmesso
tensioni? Fate voi. Straripante
Maicon, in crescita Cambiasso,
impressionanti, al solito, i due
davanti. Ma più per la mole di
gioco che per i gol. I ripiegamenti di Eto’o, che si presta per
l’uno-due catapultando avanti
Maicon o Stankovic, stanno diventando una caratteristica di-
3
R
stintiva e impediscono alla
squadra di spezzarsi in due, tra
mediana e attacco, come accadeva con Ibra. La sensazione?
Questa è una squadra in crescita che presto potrebbe prendere il largo. La Juve è costretta a
dare una risposta forte. Difficilmente stasera Mourinho preferirà i calamari alla tv.
Milito: «I 5 gol? Merito anche dei compagni.
Non mi aspettavo un inizio simile»
MIRKO GRAZIANO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dUn’Inter formato der-
by, che però questa volta azzecca anche la partenza. Approccio da belva affamata, Napoli
addentato, scosso e poi finito
nel giro di mezzora. Almeno fino a stasera la banda Mourinho
si gode la testa della classifica,
gradino che conquista senza il
suo tecnico in panchina e grazie ai due fenomeni là davanti.
Apre Samuel Eto’o, da «rapinatore». Chiude, di fatto, Diego
Milito.
Il toro e il leader Il Principe è
una calamita, mette giù qualsiasi pallone, anche il rilancio più
sbilenco: segna, fa salire la
squadra, si esalta nel fare a
sportellate e butta dentro il suo
quinto gol in campionato. Più
Toro che Principe, segna da
quattro gare consecutive. Accanto a lui, quello che si può
tranquillamente definire un leader naturale, Samuel Eto’o, elegante come una pantera, umile
come una formica operaia e carismatico come il Re delle Foresta. Non a caso un Leone indomabile. Tenero, però, nell’abbracciare prima della gara i ragazzini di Inter Campus, e in
particolare i Leoncini camerunesi. Eto’o è al suo quarto gol
stagionale (uno in Supercoppa
italiana). Non solo bomber, però: anche delizioso uomo assist, centrocampista aggiunto e
all’occorrenza mediano della
«peggior» specie. Capito perché dalle parti di San Siro la
partenza di Ibra è passata quasi inosservata? Il Genio di
Malmoe è un fenomeno, fra i
tre più grandi attaccanti del
mondo, ma Moratti ha probabilmente trovato il miglior modo possibile per
sostituirlo. Nove gol in
due, «e una felicità sincera nel giocare in
una squadra così — di-
s
Cuore
Rossoblu
Che peccato
non poter
essere a
Marassi a
vedere i miei ex
compagni e fare
il tifo per loro
contro la Juve
Milito e Eto’o
festeggiati da
Stankovic
IMAGE SPORT
ce Milito —. Non me l’aspettavo un inizio così, anche dal punto di vista personale. Ma il merito va condiviso con i compagni.
Abbiamo giocato un primo tempo spettacolare, quasi perfetto.
Poi, abbiamo invece un po’ sofferto nella ripresa, ma è normale accusare un minimo di fatica».
«E tifo Genoa» Pratica Napoli
chiusa in un battibaleno, «grazie a un approccio deciso alla
gara. Siamo partiti finalmente
fortissimi, con mentalità e atteggiamento perfetti. L’avevamo preparata così e siamo stati
bravi a portare la teoria in campo. Era una partita importante
per noi, bello vincerla giocando
anche bene. Cresciamo giorno
dopo giorno, miglioriamo in
concretezza e qualità. Lo scudetto? Non si può parlare di discorso chiuso tra Inter e Juve».
E ora «un po’ di riposo, perché
sabato c’è già un’altra gara piuttosto difficile contro la Sampdoria». Già a Marassi, dove però
domani il «suo» Genoa può regalare all’Inter il sorpasso «ufficiale» sulla Juventus. Ride
Milito, parte del cuore è ancora rossoblu, «ma non potrò essere in tribuna a tifare per i miei ex compagni.
Di certo, lo farò in tv, perché è la squadra per cui ho
giocato molto tempo. Ho
grandissimi ricordi e tanti
amici lì, quindi tiferò sempre Genoa». Eto’o è invece
già proiettato alla Samp, «è
infatti ora che in campionato io segni anche fuori casa, visto che finora i gol
sono arrivati tutti a San
Siro». Ma l’obiettivo numero uno «per me è
sempre quello di aiutare la squadra. E’ fondamentale il lavoro mio e di Milito là davanti, la pressione
deve sempre essere alta, è
così che arrivano le occasioni migliori».
4
R
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
HOTELPHILOSOPHY
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
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SERIE A 5a GIORNATA
«Che Inter, ci è riuscito tutto»
Mou in tribuna e in silenzio, parla il d.t. Branca: «Mi occupo di calcio anch’io...»
LUCA TAIDELLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dLa prima di Josè Mou-
rinho in tribuna a San Siro si
consuma in silenzio nel box acquario del presidente Moratti.
Squalificato dopo l’espulsione
di Cagliari — a Catania l’unico
altro stop in serie A —, l’uomo
di Setubal per un tempo manda
in bianco le telecamere come i
suoi attaccanti fanno in campo
con Santacroce & C. Cinque minuti prima dell’intervallo prende l’ascensore della tribuna e dà
un punto di riferimento prezioso e chi lo bracca. Infatti a inizio
secondo tempo viene immortalato dietro una vetrata, appena
sopra a Collina, il designatore
degli arbitri che saluta quando,
senza aspettare il recupero, l’uomo di Setubal lascia il box e anticipa i suoi ragazzi nello spogliatoio. Muto come un pesce. E come il vice Baresi.
Branca Come a Cagliari, davanti ai microfoni si presenta infatti
il d.t. tecnico Marco Branca, costretto a dribblare le polemiche
sia per il fuorigioco sul gol di Milito («Era un’azione molto rapida, non facile da decifrare») sia
per la seconda assenza consecutiva di una voce tecnica: «Io mi
occupo di calcio, non di tennis
— la reazione di Branca — e credo di poter rappresentare l’In-
ter. Eravamo molto motivati
per alzare la qualità del nostro e
gioco e ci è riuscito tutto ciò che
avevamo provato. Bello essere
di nuovo in testa, importante
aver vinto ancora in una fase in
cui si gioca parecchio». Concetti simili a quelli espressi da Muntari, subentrato nell’intervallo a
Sneijder, vittima di un affaticamento all’anca. «Nessun problema per l’esclusione di Cagliari
— spiega il ghanese —. Io continuo a lavorare in allenamento,
poi più avanti vedremo. Il Tottenham? Non ne so nulla, ora sono all’Inter e voglio ritrovare la
forma migliore. Contro il Napoli volevamo partire forte e vincere giocando bene. Siamo primi
dei bianconeri? Non ne abbiamo di nessuno. Avere una coppia come Eto’o e Milito che davanti alla porta non sbaglia mai
è un gran vantaggio».
Josè Mourinho, 46 anni, in tribuna
a San Siro (nel cerchio): vicino a
lui Pierluigi Collina, 49 anni SKY
in classifica e non guasta, domani (oggi, ndr.) guarderemo il
match della Juve come loro
avranno visto il nostro. Paura
Moratti Prima della gara aveva
parlato Massimo Moratti: «Siamo agli inizi. Più che mettere
pressione alla Juve abbiamo il
dovere di vincere le partite e giocare bene, anche se è dura perché dobbiamo trovare un’identità malgrado i tanti cambiamenti e un calendario che non consente neanche allenamenti tattici intensi durante la settimana.
Milito? Un grande acquisto, come quello di Motta». Il campo
gli darà ragione.
Il maxiposter Gazzetta di Eto’o
(ma c’è anche quello di Milito) in
vendita in edicola a 9,99 euro più
il prezzo del quotidiano
LE PAGELLE
di ANDREA ELEFANTE
INTER MAICON A VALANGA, MILITO NON SBAGLIA MAI
7,5
Killer in 5’, poi un’ora di
accademia e il resto da
ragioniere.
Eto’o e Maicon
sono decisivi
R 7,5 L’ALLENATORE
Le percussioni di
Maicon creano
superiorità
numerica, i
movimenti di Eto’
aprono varchi ai
centrocampisti.
Baresi (Mourinho squalificato)
h 8 IL MIGLIORE
Eto’o
Lui si sgola in panchina, Mourinho gode in
tribuna: la testa non è svuotata come a
Cagliari, le gambe sono piene di benzina, i
meccanismi cominciano a funzionare, la
concentrazione torna alta. Prima letale e poi
compatta, è l’Inter come la vuole Mou.
A Barcellona sono in sollucchero, ma lui è una
gioia per gli occhi (quel tunnel di tacco...)
e per i compagni. Il prototipo dell’attaccante
completo: il gol spaccapartita, le sponde
perfette, il tourbillon che stordisce. E grazia
pure De Sanctis. (Mancini s.v.)
6,5
7,5
7
7
6
6,5
6,5
6,5
6
8
6
s.v.
Julio Cesar
Maicon
Lucio
Samuel
Chivu
Zanetti
Cambiasso
Stankovic
Sneijder
Milito
Muntari
Cordoba
Riflessi
d’oro sulla
schiacciata
di testa di
Quagliarella,
c’è quando ci
prova Zuniga e
sempre in
uscita.
Da lì dietro,
se la gode.
Torna valanga,
quasi in
trance: slalom,
lanci, cross,
percussioni
sulla fascia e
centrali. Fa
segnare
e se avesse
segnato lui,
sarebbe venuto
giù San Siro.
Parte malino,
poi decolla:
scavalcato da
Quagliarella,
scavalca
Santacroce
quando è il
momento del
suo primo gol
interista.
Poi si mette a
governare.
Di nuovo al suo
posto, testa al
posto giusto:
quel tocco con
la fronte è il
primo mattone
per l’1-0,
dunque crea e
poi conserva.
Quagliarella lo
frega solo una
volta.
Non dà tregua
a Lavezzi
quando
galleggia dalla
sua parte,
ma sul gol non
è al suo posto
e fra l’altro
lascia troppo
spazio a
Contini per la
sponda.
Hamsik non
è in serata, ma
c’è del suo: lo
tampina, gli
toglie aria,
non lo fa
ragionare.
E Maicon si
sente ancora
più libero, tanto
lì dietro c’è
Pupi.
Cagliari era un
caso, una
tappa di
assestamento;
quella di ieri di
ripartenza: il
contachilometri
va, lui apre la
valvola del
pressing
nerazzurro.
Correre,
aiutare,
accorciare i
reparti ormai
gli piace quanto
provare a far
gol (e ci va
ancora vicino).
Quando Lavezzi
si alza, trova
Deki che
ringhia.
Ancora non è
lui, quello del
derby: gli
manca lo
spunto sul
breve,
l’ispirazione
continua. Però i
corner del
primo e terzo
gol li calcia con
il pennello.
Gioca tenendo
in mano il
prontuario della
prima punta:
quarto gol di
fila, un quasi
assist per
Eto’o, sempre il
movimento
giusto. E
quando gli porti
via la palla?
San Siro
all’inizio ce l’ha
con lui, ma
stavolta deve
ricredersi:
quando se lo
ritrova alle
calcagna
Maggio si
spegne, ora
deve solo
ritrovare il 100%
delle energie.
Pochi minuti:
serve solo
attenzione e lui
ce la mette.
Come sempre.
NAPOLI SANTACROCE SBAGLIA TUTTO, MAGGIO SI SALVA
4,5
Un quarto d’ora di
buona reazione
dopo il 2-0, e stop.
Tutto per tutto
con tre punte
S 4,5 L’ALLENATORE
Dal 22’ s.t. tre
punte con
Denis a destra,
Quagliarella a
sinistra e
Lavezzi che si
butta dentro.
Donadoni
h 6 IL MIGLIORE
Lavezzi
Se davvero è sotto esame, la prima
interrogazione è andata male: perché fuori
Cigarini? Datolo non serviva neanche in
corsa? E la squadra è preparata a gestire le
situazioni di palle inattive? Non poteva essere
il 4-3-3 finale il rifugio di tutti i peccati.
Consolazione da poco, ma San Siro gli porta
bene: interrompe un digiuno-gol lungo più di
sei mesi, ma non solo, perché è l’unico che si
muove anche senza palla e quando gli arriva —
già, ma quando? — fa qualcosa di non banale,
che assomigli a una scossa.
5
4
5
4,5
6
4,5
5
4,5
5
5
6
5,5
De Sanctis
Santacroce
Cannavaro
Contini
Maggio
Gargano
Bogliacino
Hamsik
Zuniga
Quagliarella
Aronica
Denis
Il pallone gli
balla davanti
sull’1-0 e
pare incerto —
vado, non
vado? — anche
nell’azione del
3-0. Esce alla
disperata su
Eto’o, e gli
va bene.
Coscienza
sporca sui tre
gol: c’è lui su
Samuel, si
muove male ed
è messo è
peggio sul 2-0,
poi Lucio gli
salta in testa.
E arranca pure
quando prova
a uscire.
Il meno peggio
del trio allo
sbando, ma
anche lui è
complice del
black out sul
primo gol.
Contiene i
danni quando
fa muro su
Snejider.
Maicon arriva
a giocargli in
faccia e non è
che si limita ad
affrontarlo:
lo martoria.
Un po’ meglio
nella ripresa,
ma quei
due là davanti
si erano placati.
Il migliore dei
primi 45’: i
palloni che
mette in mezzo
sono quasi tutti
buoni. Posizione
imperfetta
nell’azione del
2-0, nella
ripresa è meno
frizzante e
preciso.
La prima falla
che si apre lì in
mezzo: perde
palloni in serie,
invece di
prendere per
mano la
squadra le fa
smarrire la
strada. Poi si
scuote, ma è
tardi.
Preferito a
Cigarini, ma non
fa quel mestiere:
più che
ragionare e far
ragionare prova
a sbattersi,
ma in maniera
scomposta,
senza
lucidità (vedi
2-0).
(Pazienza s.v.)
Proprio lui,
trotterella
apatico,
inconcludente,
senza qualità.
Come se
avesse perso
la bussola della
personalità: in
trasferta gli
succede
spesso.
Spinge in
tribuna Datolo,
e in teoria
dovrebbe
perlomeno
coprire più di
lui: dovrebbe,
perché Maicon
non lo vede mai.
Più alto nella
ripresa, poi
laterale destro.
Calibra male il
primo colpo di
testa, non il
secondo: sulla
sua strada però
c’è Julio Cesar
ed è come se
perdesse
coraggio. Il
resto, è qualche
sprazzo qua e
là.
Quando entra,
Maicon ha già
dato il meglio:
si mette lì e
almeno lui non
sbraca, del
resto fare il
laterale di una
difesa a
quattro è il suo
mestiere.
Sposta poco,
ma entra a
partita già
compromessa
e non è
facile fare a
sportellate o
giocare sui
centimetri con
gente come
Lucio, Samuel
e Cordoba.
TERNA ARBITRALE: TREFOLONI 6 Con lui il Napoli non aveva mai perso ma non è colpa sua, anche perché sul fuorigioco di Milito (2-0) è Padovan a «tradirlo».
Lui amministra bene il resto, a cominciare dalla distribuzione dei cartellini gialli. Copelli 6,5; Padovan 5
6
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GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 5a GIORNATA
«Si va avanti con Donadoni»
De Laurentiis arrabbiato per la sconfitta: «Ma non si può cambiare un allenatore ogni 4 partite»
MIMMO MALFITANO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dUna resa senza condi-
zioni. La notte di San Siro oscura il Napoli, lo rende piccolo piccolo e ne mette a nudo le lacune strutturali. E’ arrabbiato, Aurelio De Laurentiis. Il suo rientro da Los Angeles coincide con
la terza sconfitta su altrettante
trasferte giocate finora. Lui
non ci sta. Ma opta per la prudenza, per quella razionalità
che non gli appartiene. D’altra
parte, una reazione diversa sarebbe stata pienamente giustificata: lui ha da difendere un centinaio di milioni investiti negli
ultimi 3 anni per rendere competitiva la squadra che in queste prime 5 giornate di campionato ha dimostrato tutt’altra roba. E la considerazione fatta da
Donadoni alla vigilia della gara
non è stata casuale: «In classifica siamo in ritardo», aveva detto.
Inquieto La batosta di Milano
l’ha turbato. Al di là del risultato, è stato l’atteggiamento della
squadra che non gli è andato
giù. Una difesa fatta a fette da
Eto’o e Milito, mentre a centrocampo Gargano e Bogliacino sono stati travolti dalla potenza fisica degli avversari. Avrebbe potuto regalargli un sorriso, il gol
di Lavezzi che mancava da 6
mesi. Ma De Laurentiis non ha
saputo nascondere la delusione. Niente provvedimenti forti,
per il momento. L’aveva preannunciato prima della gara e l’ha
confermato nel dopo partita:
«Non è tempo di esoneri», ha
detto parlando di un eventuale
avvicendamento in panchina.
Dunque, per il momento Donadoni non si discute: «E’ lui che
Il tecnico è sereno:
«Io non temo nulla,
è una decisione che
deve prendere
il presidente»
deve prendere la decisione, io
non temo nulla» ha spiegato il
tecnico. Per il momento, appunto, perché il presidente vuole arrivare alla sosta del campionato per fare un primo bilancio.
Resta chiaro che insieme con
l’allenatore rischia il posto pure
il d.g. Pier Paolo Marino, colui
che per l’ennesima volta non è
riuscito a completare l’organico nonostante le richieste esplicite fatte da Donadoni. «Ci vuole pazienza e non bisogna farsi
prendere dall’emotività che
spesso porta a decisioni sbaglia-
te. Non possiamo pensare di
esonerare un allenatore ogni
4-5 partite», ha commentato il
presidente.
Avanti così... Si andrà avanti
senza sorprese, allora. «Abbiamo molti giocatori nuovi, c’è bisogno di tempo per metterli insieme e trovare le intese». Vuole concedere pure qualche attenuante, De Laurentiis, ai suoi:
«Queste partite servono per misurare bene il valore della squadra. Con Reja eravamo un passo avanti, perché si lavorava insieme da anni. Di Donadoni posso comunque dire che è un uomo serio e un tecnico preparato». La notte milanese qualche
indicazione gliel’ha fornita, comunque. Gli ha confermato la
fragilità della difesa, 10 gol in 5
partite; gli ha ribadito quanto
sia confusionario il centrocampo dove Bogliacino è stato preferito a Cigarini, uno degli investimenti più cospicui fatto sul
mercato estivo, finito troppo in
fretta in panchina, mentre Datolo ha trovato posto soltanto
in tribuna. Infine, gli ha evidenziato la leggerezza dell’attacco:
nonostante Quagliarella e Lavezzi si continua a fare fatica
sotto porta. E Donadoni alla fine ammette: «In campo troppo
timorosi e titubanti, ma abbiamo evitato la goleada».
CONTRO CORRENTE
Maradona
promuove
Donadoni
MILANO Maradona ha lasciato
l’Italia. Ieri si è imbarcato su un
volo diretto in Argentina, dove
dovrà risollevare il destino della
sua nazionale a caccia del
Mondiale. Prima di partire, il c.t.
argentino è stato intercettato
da Sky che in un primo
momento aveva comunicato
«che lo scudetto lo vincerà la
Juve». Frase corretta in seguito
dallo stesso ufficio stampa
dell’emittente: «Chi vincerà il
campionato? E’ dura, è dura...».
Ecco la vera versione. Altre
parole da c.t.: «Ho visto tante
partite, in Italia si gioca bene.
Deluso dall’Argentina? No,
come sempre continuiamo la
nostra corsa». Ma Diego, come
al solito, va controcorrente.
Stavolta sul Napoli: «Mi piace
come gioca la squadra di
Donadoni». Peccato, che
Maradona non abbia visto la
sconfitta con l’Inter a San Siro.
Forse avrebbe cambiato idea,
prima di fare i complimenti agli
azzurri...
Ezequiel Lavezzi, 24 anni (a sin.), consolato da Diego Milito, 30 anni IPP
LA DONAZIONE DOPO LA MORTE DI 3 OPERAI DELLA SARAS A MAGGIO
Dai Moratti 600 mila euro
alle famiglie delle vittime
MARIO FRONGIA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SARROCH (Cagliari) dSeicentomila euro spalmati in vent’anni
per ciascuna famiglia. I Moratti hanno mantenuto la promessa fatta ai funerali di Luigi Solinas (24 anni), Daniele Melis
(29) e Bruno Muntoni (56): le
famiglie dei tre operai morti
negli impianti della Saras, riceveranno 30 mila euro l’anno fino al 2029. Un gesto di beneficenza che, in quanto tale, la famiglia Moratti avrebbe preferito passasse in silenzio.
La donazione Ma sabato scorso
l’incontro tra i rappresentanti
dell’azienda petrolifera e i familiari degli operai non è passato inosservato. Nel piccolo
municipio di Villa San Pietro,
il paese delle vittime a 15 chilometri da Cagliari, con il sindaco Muntoni a fare gli onori di
casa, la commozione pian piano ha travolto un po’ tutti.
La tragedia Solinas, Melis e
Muntoni sono morti il 26 maggio scorso. Lavoravano per la
Comesa, una ditta esterna specializzata che si occupa di manutenzione della raffineria dei
Moratti. I tre erano impegnati
nella bonifica di una cisterna
del Mild Hydro Cracking. Si
pensa siano stati uccisi dal-
L’ADDIO OGGI I FUNERALI A MILANO
L’Inter ricorda Achilli
Vinse lo scudetto nel ’71
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ra, cresciuto nelle giovanili dell’Inter, Marco Achilli non aveva giocato tanto con la prima
squadra: appena un paio di stagioni (1967-68 e 1970-71),
ma questo gli era bastato per
riuscire a vincere uno scudetto
e collezionare, tra campionato
e coppe, 11 presenze e 2 reti.
Altra storia Oltre all’Inter,
Achilli in carriera ha indossato
anche le maglie di Varese,
Monza (2 stagioni) e Livorno.
Non riuscendo a sfondare nel
calcio, decise di abbandonare
e riprendere gli studi.
MILANO dIl cordoglio dell’Inter
per Marco Achilli. L’ex attaccante nerazzurro è scomparso
martedì a Milano, aveva 60 anni: ieri è stato ricordato con affetto dal club interista sul proprio sito. Oggi, alle ore 11, nella chiesa Immacolata e S. Antonio in via Kolbe a Milano si
svolgeranno i funerali.
Un po’ nerazzurro Figlio di Camillo Achilli, capitano e bandiera dell’Inter nel Dopoguer-
l’azoto o dall’idrogeno solforato dopo aver cercato di salvarsi
l’un l’altro. Il condizionale è
d’obbligo tanto che è ancora in
corso un’indagine della magistratura e sono sotto inchiesta
i vertici della raffineria. Comunque vada, la donazione
dei Moratti ha colpito nel segno. La raffineria riveste un
ruolo chiave nello scenario industriale isolano. Oltre ai quasi due milioni donati dai Moratti, alle famiglie delle vittime sono arrivati anche 14 mila euro:
il frutto di una colletta promossa dai dipendenti Saras. In memoria dei tre operai, dirigenti
e colleghi hanno rinunciato a
un giorno di stipendio.
Il presidente Massimo Moratti, il consiglio
d'amministrazione e il collegio sindacale, i dirigenti, i collaboratori, gli allenatori e i giocatori di
F.C. Internazionale, ricordano
Marco Achilli
Marco Achilli, 60 anni INTER.IT
ex calciatore nerazzurro campione d'Italia
1970/71. - Milano, 23 settembre 2009.
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
7
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8
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GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 5a GIORNATA
S
IL FILM DELLA GARA
Anche due pali
una traversa e
Pato sconsolato
Milan buio pesto
34’ p.t.
Nesta, qui in azione con Floro
Flores, su un calcio d’angolo, stacca
di testa e colpisce la traversa ANSA
Il gol di Totò Di Natale, 31 anni che ha dato all’Udinese la vittoria sul Milan. Per l’attaccante è la settima rete in questo inizio di campionato LAPRESSE
14’ s.t.
Dopo 14’ della ripresa, Leonardo
cambia: un irriconoscibile Pato lascia il
posto a Ronaldinho. E piange RICHIARDI
Nessuno inventa,
il gioco non si vede
Fa festa Di Natale
I rossoneri pagano un errore difensivo e non riescono a pungere
L’Udinese vince sfruttando la maggiore velocità. Flamini espulso
DAL NOSTRO INVIATO
UDINESE
GIUDIZIO
1 0
NICOLA CECERE
MILAN
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
77
MARCATORE Di Natale al 22’ p.t.
39’ s.t.
Un minuto dopo essere stato ammonito,
Flamini entra a gamba tesa su Inler:
secondo giallo e rosso LAPRESSE
(4-4-2)
(4-3-1-2)
Handanovic; Isla (dal 27’ p.t. Basta),
Coda, Domizzi, Lukovic; Lodi (dal 38’
s.t. Sammarco), D’Agostino, Inler,
Pepe (Sanchez dal 32’ s.t.); Floro
Flores, Di Natale.
Storari; Oddo, Nesta, Kaladze,
Zambrotta; Gattuso (dal 15’ s.t.
Abate), Pirlo, Flamini; Seedorf; Inzaghi
(dal 28’ s.t. Huntelaar), Pato (dal 14’
s.t. Ronaldinho).
PANCHINA Belardi, Felipe, Zimling,
Corradi.
PANCHINA Dida, Onyewu,
Jankulovski, Favalli.
ALLENATORE Marino.
ALLENATORE Leonardo.
ESPULSI Flamini al 39’ s.t. per doppia
ammonizione (gioco scorretto).
AMMONITI Nesta e Seedorf per gioco
scorretto.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Di Natale per gioco
scorretto, Coda per proteste.
ARBITRO Banti di Livorno.
NOTE spettatori paganti 7.039 per un incasso di 196.777 euro, abbonati non
comunicati. Angoli 3-6. In fuorigioco 2-3. Recuperi 3’ p.t., 4’ s.t.
POSSESSO PALLA
UDINESE 38%
PASSAGGI RIUSCITI
MILAN 62%
TIRI IN PORTA
IIIIIIII
UDINESE 8
UDINESE 74.8%
MILAN 85.5%
TIRI FUORI
IIII IIII
MILAN 4
IIIIIII
UDINESE 4
MILAN 7
MOMENTI CHIAVE
44’ s.t.
Ronaldinho entra al 14’ s.t. e nel
finale spaventa Handanovic con un
rasoterra sul primo palo LAPRESSE
PRIMO TEMPO
SECONDO TEMPO
21’ Diagonale di Floro Flores, in tuffo Storari.
5’ Di Natale s’invola in contropiede e supera di
destro Storari: pallone respinto dal palo.
c GOL!
22’ Isla sfonda a destra e prende il
palo, sulla ribattuta è pronto Di Natale.
34’ Nesta su angolo stacca di testa: traversa.
40’ Floro Flores al tiro, di un soffio a lato.
35’ Huntelaar dai sedici metri: alto.
44’ Spunto in dribbling di Ronaldinho con tiro
rasoterra, il portiere si salva di piede.
UDINE d«Vinci per noi, magica
Udinese» all’inizio e alla fine
«Tramontate stelle» con l’imperioso acuto di Pavarotti:
«vincerò, vincerò, vincerò». Al
Friuli cambia la musica, il Milan non si diverte (e vince)
più: i bianconeri di casa si impongono con merito. D’altra
parte, essendo ospite, era impossibile per Galliani reperire
la trionfale musichetta della
Champions, quella che dà la
carica: svanita la magia da spogliatoio, la squadra rossonera
si è dissolta. Primo tiro, da lontano, al 47’ (Flamini).
Senza ritmo La vera occasione
per pareggiare, con Ronaldinho (toh, chi si rivede), all’89’. Nel mezzo un innocuo titic-titoc a ritmi da allenamento. Unico capace di cambiare
passo, il giovane Abate. Partito in panca, come Dinho, e poi
calato in campo dopo un’ora
per cercare di rianimare la situazione. Clamorosa bocciatura per Pato, inesistente. Pippo
mai servito: il primo problema
è davanti. Ma, attenzione, le
colpe vanno cercate a centrocampo, sulle fasce: non si gioca. O, perlomeno, non si è in
grado di portare avanti manovre pericolose, efficaci. Tutto
scontato, tutto insopportabilmente lento, con cross dalla
trequarti: una pacchia per i difensori friulani.
La chiave L’Udinese colpisce
presto, grazie allo sfondamento di un terzino sulla corsia
Manca una pressione
efficace dagli
esterni. Pirlo e
Seedorf vengono
sempre circondati
Festa per Antonio Di Natale LIVERANI
mancina presidiata da Zambrotta e Kaladze. Isla, non Cristiano Ronaldo o Messi, sbuca
nel cuore dell’area dopo azione personale e prende il palo,
sulla ribattuta il più lesto è Di
Natale. Reazione del Milan?
Un angolo sul quale Nesta svetta di testa cogliendo la parte
superiore della traversa: prodezza personale. Pasquale Marino, che ripresenta il modulo
di Napoli (4-4-2) per avere un
centrocampista in più, ordina
ai suoi di insistere. E in apertura di ripresa Di Natale s’invola
da metà campo, semina persino Nesta e sull’uscita di Storari lo stadio urla gol mentre la
palla sbatte sul palo e se ne va.
Questo episodio fortunato insieme con il successivo innesto di Dinho e Abate potrebbero ridare slancio alla squadra
di Leonardo.
Milan spuntato Di solito le partite girano proprio su questi episodi avversi e l’Udinese, ricordandosene, si rintana nella
propria metà campo. Dinho e
Abate creano un po’ di vivacità, ma intorno c’è il deserto.
Entra pure Huntelaar, per un
Inzaghi che ha ricevuto solo
un pallone decente, da Dinho,
vanificato da fuorigioco millimetrico. Di Huntelaar si ricorda un tiro alto da fuori area e
un tentativo di spaccata, in verità difficile da realizzare: difatti non gli riesce. Continua a
mancare una pressione efficace dagli esterni, Seedorf e Pirlo non ne vengono a capo sempre circondati da troppi avversari. C’è un’incursione di Zambrotta fermata in extremis a
centro area con tiro di Seedorf
ribattuto e infine l’azione personale di Ronaldinho chiusa
da un rasoterra sul primo palo, giusto dov’era il portiere.
Poco, no?
Cin cin Udine Dopo il pari con
grossi rimpianti di Napoli, la
formazione di casa si rilancia
con questi tre punti griffati Di
Natale: unendo tecnica a rapidità di esecuzione, Totò è stato il migliore in campo. Leonardo, ammirandolo, avrà pensato: quand’è che i miei si muoveranno a questa velocità?
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Alla fine Leo
ammette:
«Son deluso»
Il tecnico prova a difendere i
suoi: «Ho visto cose positive»
DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
UDINEdAlla vigilia della tra-
Ronaldinho entra al posto
di Pato nell’ultima mezzora:
è del brasiliano l’unica
vera occasione
creata dai rossoneri
sferta di Udine Leonardo ha
ammesso che nella preparazione delle partita dedica molta
attenzione ai rivali e alla loro
disposizione tattica. Ieri sera,
però, avrà sicuramente capito
che il suo primo problema non
è come giocano gli avversari,
ma come gioca il Milan: male.
E soprattutto in modo inconcludente: a parte la traversa di
Nesta su palla inattiva, i rossoneri hanno tirato solo da lontano, anzi da lontanissimo. Più
che una scelta, è sembrata la
mossa della disperazione.
Ottimismo L’analisi di Leonardo, però, non è negativa: «Abbiamo fatto una buona partita, siamo partiti con ordine e
personalità. Poi abbiamo com-
messo un errore sul gol lasciando spazio per l’inserimento di
Isla, l’Udinese è passata in vantaggio e ha potuto esprimere il
suo gioco di rimessa. Il nostro
secondo tempo è stato ottimo,
la sconfitta brucia ma non può
cancellare le cose positive che
ho visto. Il possesso palla è stato buono e siamo stati bravi anche quando era l’Udinese a manovrare: non abbiamo subito
molto, solo qualche contropiede quando eravamo sbilanciati in avanti. Non siamo stati
brillanti, ma non posso dire
che abbiamo fatto male».
Mancano i gol Il dubbio della
vigilia riguardava l’attacco: Pato o Ronaldinho? Alla fine, dopo aver provato Dinho nell’ultimo allenamento, Leonardo
ha scelto l’imbarazzante Pato
che ha confermato di vivere
un periodo di crisi profonda.
Molto meglio ha fatto Ronaldinho nella ripresa, dimostran-
do che forse avrebbe meritato
di essere impiegato da titolare
come sembrava alla vigilia.
Più in generale, al Milan mancano i gol: ne ha segnati appena tre in cinque partite, solo
Atalanta e Livorno finora hanno fatto peggio. «E’ vero - conferma Leonardo -, facciamo
pochi gol, ci manca il guizzo
finale come già dimostrato in
altre partite, la manovra è lenta e nel finale c’è stata poca organizzazione. Pato fatica a trovare lo spazio, è sempre molto
marcato, ma non è solo colpa
sua e non so se c’è anche un
aspetto psicologico da analizzare per spiegare questo suo
momento. Nell’intervallo ho
parlato ai ragazzi ipotizzando
anche i cambi che avremmo
potuto fare. Ronaldinho è entrato bene in partita, Huntelaar ha provato a svolgere il
suo compito in area. Comunque la classifica resta corta e
noi dobbiamo essere bravi a
gestire questa sconfitta: non
può condizionarci in nessun
modo».
Delusione Messo di fronte a responsabilità che sono sue ma
non solo sue, Leonardo fa quasi tenerezza. Oggi attaccarlo
sarebbe troppo facile. Però anche lui, per difendere il Milan
e se stesso, sa che questo è il
momento delle decisioni drastiche. Alla fine, in sala stampa, mentre il pullman è già acceso per portare la squadra in
aeroporto Leo cede e confessa: «Sì, sono deluso come dopo il derby». Non abbia paura
di dirlo, anche ad alta voce:
per rialzarsi davvero il Milan
ha bisogno di accorgersi di essere caduto pesantemente.
s
HA DETTO
9
R
«UDINESE PER LA VITA»
Per il Niguarda
in ricordo
di Cannavò
V
Leonardo
«La sconfitta
brucia, noi
abbiamo fatto una
buona partita.
E un ottimo
secondo tempo»
V
su Galliani
«È amareggiato
ovviamente,
ma è d’accordo
con me: ci manca
sempre il guizzo
in avanti»
UDINE (m.m.) In ricordo di
Candido Cannavò. È stato
presentato ieri il nuovo
progetto di «Udinese per la
vita» che, su volontà della
signora Giuliana Pozzo, è stato
intitolato all’ex direttore della
«Gazzetta dello Sport» (foto
LaPresse). La Onlus contribuirà
all’allestimento di un’ala del
centro clinico Nemo
all’ospedale Niguarda di Milano.
La presentazione, introdotta
dalla lettura di una lettera del
figlio di Cannavò, Alessandro,
ha visto la partecipazione del
professor Mario Melazzini,
direttore scientifico del Centro
Clinico Nemo, colpito 4 anni fa
dalla Sla. L’Udinese era
rappresentata da Giampaolo e
Giuliana Pozzo, dal d.g.
Gasparin e dai giocatori
Ferronetti e Pasquale, che a
nome del club hanno donato
una somma alla fondazione
Borgonovo. La signora Giuliana
ha promesso: «Se l’Udinese
andrà in Uefa devolveremo una
grossa cifra al Centro Nemo».
10
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GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 5a GIORNATA
LE PAGELLE
di ANDREA SCHIANCHI
UDINESE ISLA SI INSERISCE, INLER ANNULLA SEEDORF
6,5
Squadra compatta e
ordinata che fa della
velocità il punto di forza
Floro Flores
suggeritore
R 6,5 L’ALLENATORE
Floro Flores
svaria e parte
qualche metro
dietro Di Natale,
creando spazi
e dettando
assist
Marino
h 7 IL MIGLIORE
Di Natale
Il 4-4-2 si rivela una mossa azzeccata:
consente alla squadra di restare unita e
compatta, e garantisce costanti rifornimenti
agli attaccanti. Forse un po’ ritardate le
sostituzioni: nella ripresa l’Udinese era in
riserva di ossigeno.
Timbra il gol-vittoria con un’azione da cestista
(prende il rimbalzo dal palo e la butta dentro).
Intelligente nell’innescare i compagni
lanciati in velocità e nel capire quando
si deve tenere il pallone. Sbaglia il 2-0
calciando sul palo. LAPRESSE
6
6,5
6
6
6
5
6
6,5
5,5
6
6
Handanovic
Isla
Coda
Domizzi
Lukovic
Lodi
D’Agostino
Inler
Pepe
Floro Flores
Basta
5,5
Sanchez
Puntuale nelle
uscite alte,
reattivo nel
finale quando
ribatte una
conclusione da
due passi di
Ronaldinho.
Alle
«telefonate» da
fuori area
risponde con
sicurezza.
L’azione dell’1-0
è frutto di una
sua sgommata
sulla destra,
con finta e tiro.
Bravo negli
inserimenti,
appena vede lo
spazio, e
preciso quando
pressa. Esce
per infortunio.
Non soffre gli
attaccanti
rossoneri
anche perché
questi non
vengono mai
serviti a
dovere.
Marcare Pato e
Inzaghi è molto
facile: basta
incollarsi alle
loro caviglie.
Organizza il
reparto con
sapienza ed
esperienza.
Non va mai in
affanno,
nemmeno nella
ripresa quando
l’Udinese
abbassa il
baricentro e
arretra un po’
troppo.
A sinistra si
occupa delle
avanzate
(piuttosto rare)
di Oddo. le
argina con
tempismo e ha
le energie per
proporsi anche
in avanti. Non
sempre preciso
nei cross al
centro.
Fa l’esterno
destro di
centrocampo,
ma non
azzanna come
vuole Marino. I
piedi non sono
dolcissimi e
spesso i
passaggi sono
fuori misura.
(Sammarco
s.v.).
Meno ispirato
del solito, ma
comunque in
crescita.
Disciplinato nel
distribuire il
gioco e nel
governare la
manovra. Utile
in fase di
ripiegamento,
soprattutto nel
finale.
Mediano
vecchio stile,
nel primo
tempo s’incolla
a Seedorf e
non gli fa mai
vedere la palla,
costringendolo
ad arretrare.
Annullare il
fantasista è un
merito non da
poco.
Schierato da
esterno sinistro
di centrocampo,
non imprime
sprint alla
partita.
Potrebbe
partire spesso
in velocità, ma
non trova mai il
tempo giusto.
Pasticcia negli
appoggi.
Innesca Isla in
occasione del
gol dell’1-0.
Abile a giocare
da boa, cioè a
rientrare e fare
da perno per gli
inserimenti
dalle fasce dei
compagni.
Meno utile da
prima punta.
Chiamato in
causa per
l’infortunio di
Isla, se la cava
mettendoci
molta
attenzione. Per
non rischiare
spedisce anche
il pallone in
calcio d’angolo
o in fallo
laterale.
Il peperino va
in campo nel
finale e ha la
possibilità di
scappare via in
contropiede,
ma per
egoismo non
serve il pallone
ai compagni
smarcati.
MILAN STORARI SICURO, PATO NON NE AZZECCA UNA
5
Gioco lento, zero
fantasia e corse sulle
fasce, punte abuliche
Dinho prova
a inventare
S 5 L’ALLENATORE
Nella ripresa
fuori Pato e
dentro Dinho
come seconda
punta con
compito di
inventare
Leonardo
h 7 IL MIGLIORE
Nesta
Se Abate è stato uno dei migliori domenica
contro il Bologna, perché non riproporlo
dall’inizio? Non ci venga a raccontare la storia
del turnover per un ragazzo di 22 anni. E
schierare Pato in queste pessime condizioni
non ha senso logico.
Tiene su il reparto da solo e di più non gli si
può proprio chiedere. Dall’inizio della stagione
non ha ancora rifiatato, eppure non pare
avverta gli sforzi. Va in anticipo, ruba palloni e
imposta l’azione: ne avesse, Leonardo, di
giocatori come lui. FOTOPRESS
7
5
5,5
5
5
6
5
5,5
4,5
5
6,5
6,5
Storari
Oddo
Kaladze
Zambrotta
Gattuso
Pirlo
Flamini
Seedorf
Pato
Inzaghi
Ronaldinho
Abate
Altra
prestazione da
incorniciare:
blocca su Floro
Flores, devia su
Sanchez, esce
con sicurezza.
Ma se lui è uno
dei migliori,
vuol dire che
qualcosa nel
Milan non
quadra.
Potrebbe
schiacciare
l’acceleratore e
mettere sulla
difensiva Pepe
che lo teme.
Invece resta
guardingo e,
quando prova
ad affondare, è
meglio
dimenticare il
risultato.
Si fa bere in un
fazzoletto da
Isla sull’azione
del gol. Poi
cresce
andando a
fermare di testa
Floro Flores e
garantendo
sicurezza a
tutto il reparto.
Sfiora il gol
di testa.
L’impressione è
che gli manchi
la forza per
arrivare sul
fondo e
crossare come
gli capitava una
volta. Non
riesce mai a
superare gli
avversari e in
difesa non è
impeccabile.
Tanta grinta,
tanto agonismo,
però non basta
per costruire
un’azione
decente. Molto
falloso, viene
graziato
dall’arbitro che
non lo
ammonisce.
Viene sostituito
a metà ripresa.
Prova a
dirigere il coro,
però si accorge
presto che i
compagni
fanno scena
muta. Tenta un
paio di lanci in
verticale sui
quali Pato
dorme. Nel
finale si sposta
a sinistra.
Pasticcia in
fase di
costruzione e
non è sempre
preciso nelle
chiusure.
Inoltre, quando
c’è bisogno di
fare l’ultimo
sforzo, becca
due
ammonizioni
sciocche.
Va in difficoltà
appena sente il
fiato di Inler sul
collo. Non
riesce mai a
inventare
qualcosa di
buono per gli
attaccanti.
Spreca
malamente un
tiro nel primo
tempo.
Il Papero deve
aver perso
l’aereo che
riportava a
casa il Milan da
Siena: da
allora, infatti,
non ne azzecca
una. Dribbling
sbagliati, poca
corsa, nessun
aiuto alla
squadra.
Fare il
centravanti nel
Milan è un
lavoro bestiale
perché arrivano
pochi palloni
giocabili. Lui,
però, stavolta,
non ha il guizzo
vincente cui ci
ha abituato.
(Huntelaar
5,5).
Resta in
panchina fino a
metà ripresa e
appena entra si
vede che ha
voglia di farsi
notare. Innesca
Inzaghi, prova
la conclusione
ravvicinata,
perlomeno si
sbatte.
Quando va in
campo si vede
che ha un
passo diverso
rispetto ai
compagni:
corre, pressa,
crossa,
recupera. Che
faccia troppo
per le abitudini
del Milan?
TERNA ARBITRALE: BANTI 5 Non commette errori gravi, tuttavia dimostra di non avere sempre la partita in pugno. Sbaglia spesso sugli interventi a centrocampo, si lascia avvicinare dai giocatori
che protestano (brutta abitudine italica), non li tiene a distanza o non li punisce, e grazia un fallosissimo Gattuso. Cariolato 6,5; De Luca 6,5
SENZA PACE DOPO IL DITO MEDIO AI TIFOSI CHE LO INSULTAVANO
Stavolta l’arbitro Busacca è vittima: di Internet
Un video lo accusa
di aver fatto pipì in
campo in Qatar:
«Mai successo»
FABIO LICARI
per la finale di Champions
2009 Barcellona-Manchester
Utd, tra i candidati per la finale mondiale 2010, è stato coinvolto in una storiaccia inventata da Internet. Che qualcuno
gli voglia del male e abbia cercato di approfittare della situazione? O un tipo spiritoso?
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dUna settimana così Massimo Busacca la ricorderà a lungo. Non bastava quel gesto
— il dito medio rivolto ai tifosi
del Baden in coppa di Svizzera
— che ha fatto il giro del mondo (e causato tre turni di stop
per lui in campionato). No.
L’arbitro di origine italiana,
40 anni, tra i top Fifa, scelto
In Qatar Il sospetto c’è, se ricostruiamo l’accaduto. Sabato
12 settembre Busacca arbitra
una partita in Qatar: Al Gharrafa-Al Khor. Un giocatore accusa: ha fatto pipì in campo.
Possibile? Una cosa è perdere
la calma con i tifosi, un’altra
— per un internazionale del
suo livello — lasciarsi andare
a gesti del genere. L’inchiesta
si conclude con una multa di
5000 rial (1000 euro) per il
giocatore e con le scuse ufficiali sul sito federale. In Europa
non se ne sa niente. Storia già
chiusa. Sembra almeno.
Strano video Invece, un paio di
giorni dopo il fattaccio del dito, qualcuno fa circolare su Internet un video della partita,
con il corpo di Busacca semicoperto da una «toppa» nera, nelle parti basse, proprio come se
stesse facendo pipì. Le immagini non dimostrano niente, al
contrario: i giocatori si disinteressano all’arbitro. Eppure
spuntano sul web anche frasi
di Busacca tipo «scusate, ho
avuto un problema fisiologi-
co, ero indisposto». Frasi mai
pronunciate dall’arbitro.
se domani uno volesse fare di
peggio?».
«Una falsità» Busacca, raggiunto al telefonino, è comprensibilmente agitato dall’eccesso
di attenzioni che gli sono rivolte in questi giorni: «Davvero
non capisco: in Qatar ho arbitrato più volte e mi conoscono. Non è successo proprio
niente, quel giocatore è già stato punito per aver detto una cosa falsa. È sospetto che il video
sia venuto fuori dopo la storia
del dito alzato, per la quale mi
sono già scusato. Adesso sono
preoccupato: è bastato far circolare quelle immagini per
screditare una persona, senza
controllare, senza verificare. E
Tifosi e arbitri Diventa poi un
fiume in piena quando rivive
l’episodio del dito medio.
Quel giorno Busacca ha sbagliato, e non può negarlo, ma
aggiunge: «Spero che il mio caso serva di lezione. Io pagherò: è stato lo sbaglio di un funzionario che non è un dio immune da errori. La solidarietà
ricevuta mi ha dato coraggio.
Quelli che mi hanno insultato,
invece, saranno ancora allo
stadio: si tratta di una piccola
frangia, una minoranza che fa
male al calcio e della quale il
calcio potrebbe fare volentieri
a meno».
Massimo Busacca, 40 anni AFP
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 5a GIORNATA
Blackout attacco
Pato all’asciutto
dalla prima partita
Nemmeno Inzaghi sblocca l’astinenza rossonera
Nella ripresa Ronaldinho porta un po’ di vivacità
la famiglia, mamma compresa. Ieri ci si aspettava di vederlo in campo, ma ancora è rimasto fuori. «In questo momento
l’allenatore lo vede più come
seconda punta che come trequartista, e come seconda punta preferisce Pato. Ma il giudizio probabilmente non è irreversibile né immutabile», ha
detto Adriano Galliani prima
della partita. «Potrebbe anche
entrare». E infatti è entrato Ronaldinho, e si è portato dietro
un’energia repressa che se non
altro ha spezzato il languore.
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSANDRA BOCCI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
UDINE dTre gol in quattro parti-
te, e detto così non sembrerebbe neppure male. Peccato che
in queste quattro partite ce ne
sia una di Champions League,
durante la quale Filippo Inzaghi ha segnato una doppietta.
Il bilancio di campionato per il
Milan è un arido gol negli ultimi tre turni. E non è che considerando le prime due giornate
(Siena, derby) la situazione
migliori.
Scena muta Il Milan di Leonardo, di un ex giocatore universale che ama l’attacco, va
avanti un po’ così, con pochi
gol e molta sofferenza, aggrappato alle grandi prestazioni del suo difensore centrale ritrovato, Alessandro Nesta, e del suo portiere riscoperto, Marco Storari. Intorno, cose buone in ordine sparso. Il
gol di Seedorf contro il Bologna, la bella giornata della
coppia brasiliana Ronaldinho-Pato in apertura di stagione, a Siena. Ma Pato appunto non segna dal quel giorno, quando gli è riuscita una
doppietta che ha fatto gridare
al miracolo, ecco che il Milan
ha subito sostituito nel migliore dei modi Kakà. Invece il ragazzo si è fermato a Siena e
dividerlo dal fratello maggiore Ronaldinho non ha dato i
frutti sperati. Senza Dinho, il
Milan ha battuto il Bologna
grazie alla personalità di Seedorf e agli spunti di Abate.
Senza Dinho, il Milan ha fatto
scena muta a Udine. Poi è entrato lui, con una grande rab-
Alexandre Pato, 20 anni AP
Appena un gol nelle
ultime quattro gare
di campionato, per
giunta realizzato da
un centrocampista.
Le uniche note
positive restano
Nesta e Storari
bia addosso. Ma forse era già
troppo tardi per rimediare.
Scelte Ronaldinho è rimasto ai
margini la settimana scorsa
per via di una febbre sulla quale molti hanno ironizzato, anche perché poi il giocatore si è
presentato a San Siro con tutta
Guizzi Con il suo occhio clinico
Ronaldinho ha scovato Inzaghi, che però era in fuorigioco
di pochi centimetri, si è conquistato qualche calcio di punizione, ha dato qualche calcione
agli avversari. Con una frenesia che non è bastata per pareggiare, ma se non altro per far
capire che Ronaldinho, la pietra dello scandalo, il preferito
di Berlusconi, il dazio da pagare per ogni allenatore, non ha
intenzione di ritirarsi (ha già
smentito le voci arrivate dalla
Catalogna) e non vuole abbonarsi alla panchina.
Ancora turnover Per Pato,
l’enigma ragazzino, c’è la prevedibile difesa di Galliani: «E’
partito bene, poi ha giocato un
pochino meno bene, ma Pato
c’è». Fisicamente presente, assente alla voce gol. E da oggi
riparte la giostra del turnover,
per vedere se prima o poi qualche attaccante si sblocca. Se
non altro, a Udine non si è sentito il mantra «siam venuti fin
qua per vedere segnare Kakà»
che ormai insegue il Milan, deprimente, un po’ dappertutto.
UDINESE IL CAPITANO DEI FRIULANI ANCORA UNA VOLTA PROTAGONISTA
Orgoglio Di Natale
«Anche noi abbiamo
tanti campioni...»
E il tecnico Marino
se lo coccola felice:
«Totò in ogni gara
ci regala prodezze»
DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
UDINE dQuando al 5’ della ripresa Di Natale grazia Storari
e colpisce il palo, qualche tifoso dell’Udinese teme la beffa.
Spesso, infatti, sopravvivere a
un match-point cambia lo stato d’animo di chi insegue così
come sprecarlo condiziona il
resto della gara di chi è in vantaggio. Quella di Udine è la
classica eccezione: dopo lo
scampato pericolo i bianconeri hanno mantenuto ordine ed
equilibrio controllando senza
affanni la sterile pressione del
Milan.
Orgoglio Totò E Antonio Di Natale può festeggiare il settimo
gol di questa sua bellissima stagione: «Complimenti a tutta la
squadra, il risultato è giusto.
In settimana il presidente ci
aveva criticato perché è un tifoso, ma sa che a questo gruppo
non si può dire nulla. Il Milan
è una squadra molto forte, ma
anche noi abbiamo molti campioni. Io non mi pongo obiettivi, voglio solo far bene per portare in alto l’Udinese». Anche
Pasquale Marino si gode la vit-
toria: «E’ sicuramente una bella soddisfazione perché la
squadra ha interpretato bene
la gara dimostrando una condizione in crescita. Di Natale?
Con lui c’è un rapporto di reciproca stima: credo che Totò
sia poco pubblicizzato rispetto
ad altri per le cose che fa in
ogni gara. Io sono orgoglioso
di lui e me lo tengo stretto».
Gli infortunati La cattiva notizia della bella serata dei bianconeri è l’infortunio muscolare di Isla, subito dopo la splendida azione che ha generato il
gol decisivo. Oggi, dopo i primi esami, si valuterà la situazione e si ipotizzeranno i tempi di recupero. Marino può
consolarsi con il recupero di
Zapata, ieri in tribuna per un
fastidio agli adduttori ma probabilmente pronto per domenica. Buone notizie anche per
quanto riguarda Asamoah: il
centrocampista, operato di
menisco il 10 agosto, è tornato
da Barcellona e dopo la sosta
dell’11 ottobre dovrebbe essere disponibile.
11
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12
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GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 5a GIORNATA
FIORENTINA
GIUDIZIO
2 0
SAMPDORIA
777
MARCATORI Jovetic al 25' p.t.; Gilardino al 21' s.t.
4-2-3-1
4-4-2
Frey; Comotto (dal 18' s.t. Jorgensen),
Kroldrup, Gamberini, Gobbi; Zanetti
(dal 23' s.t. Montolivo), Donadel;
Marchionni (dal 29' s.t. Santana),
Jovetic, Vargas; Gilardino.
Castellazzi; Stankevicius (dal 7' s.t.
Ziegler), Rossi, Gastaldello, Zauri;
Padalino (dal 12' s.t. Pozzi), Tissone,
Palombo, Mannini (dal 17' s.t. Poli);
Pazzini, Cassano.
PANCHINA Avramov, Mutu, Natali,
Pasqual.
PANCHINA Guardalben, Lucchini,
Bellucci, Franceschini.
ALLENATORE Prandelli.
ALLENATORE Del Neri.
ESPULSI nessuno.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Vargas per gioco falloso.
AMMONITI Gastaldello e Palombo per
gioco falloso.
ARBITRO Morganti di Ascoli Piceno.
NOTE paganti 5.958, incasso di 105.539,40 e 20.349 abbonati, quota di
443.148,50. Angoli 7-4. In fuorigioco 6-1. Recuperi: p.t. 1'; s.t. 4'.
POSSESSO PALLA
FIORENTINA
58% SAMPDORIA
PASSAGGI RIUSCITI
42%
TIRI IN PORTA
80% SAMPDORIA
66%
TIRI FUORI
IIIIIIII
FIORENTINA
FIORENTINA
IIIII IIIIII
8 SAMPDORIA
5
FIORENTINA
II
6 SAMPDORIA
2
MOMENTI CHIAVE
PRIMO TEMPO 1-0
SECONDO TEMPO
3' Girata volante di Cassano su
angolo di Palombo: Frey devia.
c GOL! 25' Perfetto cross di Marchionni per
Jovetic che di testa batte Castellazzi.
30' Respinta d'istinto di Frey su conclusione
ravvicinata di Mannini.
32' Girata volante di Pazzini: controlla Frey.
9' Contropiede di Vargas: conclusione
di sinistro, Castellazzi devia.
13' Gran tiro in corsa di Marchionni
respinto di pugno dal portiere della
Samp.
c GOL! 21' Cross dalla sinistra di Vargas e
deviazione di testa vincente di Gilardino.
Orgoglio Fiorentina
Samp: addio vetta
Jovetic e Gilardino stendono la capolista con due colpi di testa
Prima sconfitta per i blucerchiati che scivolano al secondo posto
LUCA CALAMAI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZE dLui in nazionale gio-
ca. Ed è il pupillo di un certo
Dejan Savicevic. Il Genio. Nella notte in cui Cassano e la
Samp incappano nel primo
passo falso stagionale brilla il
talento di Jo-Jo Jovetic. Il gioiello che Corvino, quindici mesi fa, rubò a Real Madrid e
Chelsea. Jovetic realizza il gol
che sblocca la partita poi regala la giusta adrenalina a una
Fiorentina uscita barcollante
dalla doppia sconfitta Lione-Roma. Finisce 2 a 0, un ri-
sultato che consente alla squadra di Prandelli di ricostruirsi
una classifica da zona Champions. Oggi il pianeta viola giocherà un'altra partita importante. Il Consiglio d'amministrazione straordinario indicherà le linee future. Nessun
passo indietro sulla voglia di
restare nel calcio. Potrebbe
cambiare il ruolo di Andrea
Della Valle costretto a una
maggiore presenza all'interno
della Tod's. La Samp saluta la
testa della classifica. Ma la
squadra è solida. Può puntare
a un campionato ambizioso.
Antonio Cassano, 27 anni, a terra, come la sua Sampdoria LIVERANI
LE PAGELLE
FIORENTINA 7
FREY 7 Cassano subito, Mannini e
Pazzini poi: miracoli, certezze.
COMOTTO 6,5 Lotta con Mannini,
e anche Padalino: vince lui.
JORGENSEN 6 Aiuta negli appoggi
e c’è quando bisogna stuccare.
KROLDRUP 6,5 Non è imperioso
ma sa fare cose precise.
GAMBERINI 6,5 Attenzione e
anticipo. Pazzini può solo sognare.
GOBBI 6,5 Massima attenzione,
massima resa, giocatore-garanzia.
DONADEL 7 Rabbia lucida,
propositiva e grande dinamismo
ZANETTI 7 L’esperienza che fa la
differenza: bene con Donadel.
MONTOLIVO 6 Ormai dovrà fare
turnover con Zanetti.
di MATTEO DALLA VITE
MARCHIONNI 7 Insistente,
imprevedibile, sempre dentro il
match con colpi e cambi-campo.
SAMPDORIA 5,5
h
IL MIGLIORE
6,5 PALOMBO
SANTANA 5,5 C’è e s’impegna, ma
la lucidità per fare gol manca.
CASTELLAZZI 6 Tenta anche di
arginare il mare. Para almeno 4
palloni veri, poi però resta fermo
sull’1-0 e piegato sul bis.
IL MIGLIORE
h 7,5 JOVETIC
STANKEVICIUS 5 Fa rigore (non
visto) su Jo-Jo. E soffre.
TISSONE 5,5 Schiacciato fra
Donadel e Zanetti.
Mostruosamente cresciuto,
concreto, puntuto, talentuoso. Il
ragazzo piace a mezza Europa, ma
sarà il futuro-Mutu.
ZIEGLER 5,5 Va a sinistra, ma non
cambia la musica: viene percosso.
MANNINI 5,5 Parte a un razzo:
Comotto, Gobbi e Frey lo murano.
GASTALDELLO 5 Jo-Jo colpisce
troppo solo.
POLI 5,5 E’ bravo, si sa: ma non
riesce ad arginare.
VARGAS 7 A Roma non c’era, s’è
visto: percuote dirimpettai e fascia
come fossero un tappeto leggero
leggero. Un assist e mezzo. Lusso.
M. ROSSI 5 le occasioni sono
troppe, Castellazzi para tanto:
ergo...
PAZZINI 5,5 Appena ha una palla
vera la gira. Frey c’è, lui poco.
GILARDINO 7 Il gol che fa dire la
cosa giusta: non tradisce mai.
All. PRANDELLI 7 E’ tornato il suo
calcio-allegria, rapido, ficcante.
Disegna la miglior Fiorentina.
ZAURI 5 Fra Vargas e Marchionni
trattasi di serata devastante.
PADALINO 5,5 Fumoso e confuso.
POZZI 5,5 Mezza palla al 30’ s.t.
non sfruttata.
La chiave Mutu si, Mutu no?
Mutu no. Scelta coraggiosa
quella di Prandelli. Uno come
il rumeno non si manda volentieri in panchina. Mutu, però,
non è più lui da quando il contenzioso con il Chelsea di Abramovich è diventato una guerra. E allora via libera a Jovetic
che ha l'argento vivo addosso.
E' l'anima spensierata della
Fiorentina. Una freschezza
che regala ritmo e corsa alla
squadra di Prandelli. Al 25' Jovetic va a deviare di testa in rete un perfetto assist di Marchionni. Jo-Jo è imprendibile.
Al 29' obbliga Stankevicius a
un fallo da rigore che solo il
mediocre Morganti non vede.
E al 43' obbliga Castellazzi a
un mezzo miracolo sbucando
all'improvviso dietro a due avversari imbambolati.
Grande Frey A proposito di portieri: dall'altra parte della barricata c'è Frey che distribuisce
l'abituale razione di miracoli.
Già perché la Samp del primo
tempo è sempre in gara. Nei
primi 15’ impedisce alla Fiorentina di ragionare con un
pressing altissimo. Poi, dopo il
gol prova a reagire. Frey deve
superarsi su una conclusione
in corsa di Mannini (30') e su
All. DEL NERI 5,5 Frey gli rovina la
serata, ma la sua Samp, quella
vera e croccante, dura poco.
TERNA ARBITRALE: MORGANTI 4 Può bastare quel rigore netto Stankevicius-Jovetic? Può bastare. GRILLI 5,5; CARRER 5.
Testa di Gila Cassano è più «presente» in avvio di ripresa: arretra di qualche metro il suo punto di partenza per poter giocare più palloni. Il problema è
trovare i giusti terminali. Padalino e Mannini, i due esterni,
non vanno oltre il compitino.
Non a caso, al 12', Del Neri si
gioca Pozzi, la terza punta,
proprio al posto di Padalino
passando al 4-3-1-2 con l'ex attaccante dell'Empoli piazzato
dietro Cassano e Pazzini. La
Fiorentina, però, non si limita
a difendersi. Vargas e Marchionni arrivano al tiro dopo
rapide azioni di contropiede.
Il peruviano è un carrarmato
sulla corsia di sinistra. Macina
terreno e avversari. E al 21',
dopo aver danzato in mezzo a
tre avversari, confeziona un
cross perfetto per Gilardino
che di testa batte Castellazzi.
La fotocopia del gol messo a segno contro il Cagliari. E' il «pugno» del kappaò. Anzi, nel finale è Castellazzi a evitare la
goleada.
CHAMPIONS LEAGUE
Due turni di stop per Gila
Pronto il ricorso con video
Semplicità, profondità,
essenzialità: è giocatore pieno di
tante belle cose.
CASSANO 5,5 Pronti-via, girata
da quasi gol. Ha sempre una
giocata utile e giusta, ma non è in
una serata da Fantantonio.
una girata al volo di Pazzini
(32'). Samp protagonista, insomma, anche se Cassano è un
po' meno Cassano. Anticipato
e spesso innervosito dai difensori viola.
FIRENZE (m.d.v.) Oggi la Fiorentina
deciderà se ricorrere o meno
contro i 2 turni di squalifica inflitti
a Gilardino (nella foto AP) dalla
Commissione disciplinare della
Uefa per la gomitata a Toulalan
nella prima partita di Champions
League con il Lione, avvalendosi
dell’ausilio di un video. Il ricorso
non è automatico né scontato,
ma è più che probabile. In
mattinata il club viola riceverà le
motivazioni dalla Uefa e deciderà.
Il referto dell’arbitro Vink è stato
decisivo: l’apertura del gomito è
considerata condotta violenta,
ma è evidente che Gilardino non
ha neppure sfiorato il francese
che, anzi, ha simulato le
conseguenze di un colpo ben più
grave. La Fiorentina, ora e nel più
che probabile ricorso, potrà
utilizzare le immagini televisive:
l’obiettivo è di ridurre di una
giornata la squalifica che, in caso
di conferma, costringerebbe
l’attaccante a saltare la sfida
interna col Liverpool e quella in
Ungheria contro il Debrecen.
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Prandelli su Jo-Jo S
coccole e futuro
«Sarà importante»
13
R
L’APPUNTAMENTO
Oggi il CdA
IL FILM DELLA PARTITA per decidere
Dominano i viola su Cittadella
Un gol per tempo e presidente
e la Samp crolla
«E’ riuscito a trovare la posizione giusta».
Il montenegrino : «Dedico il gol ai compagni»
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO GRIMALDI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZE dPer cancellare le nuvole. Per ritrovare la via maestra. E per molti altri motivi ancora. Questo è un successo che
pesa (e tanto) per i viola per ribadire a se stessi che la serataccia contro la Roma all’Olimpico
è stata solo uno sciagurato episodio. Jovetic ha acceso il Franchi, Marchionni ha sparato sassate dalle parti di un super Castellazzi, Gilardino ha chiuso la
sfida, mentre Cassano è finito
sotto i colpi di Kroldrup.
Euforia viola
Alberto Gilardino, 27 anni,
festeggia il suo terzo gol in
campionato e la vittoria che ridà
speranze alla Fiorentina dopo le
sconfitte di Lione in Champions
e di Roma coi giallorossi RATTINI
L’uomo della sfida Il montenegrino della squadra di Prandelli
ha riacceso la luce per la Fiorentina: «Sono molto contento: tutta la squadra ha giocato una
splendida partita. Dedico il mio
gol ai compagni». Ma sarebbe
stato tutto vano senza i tre punti: «Per fortuna abbiamo vinto
dopo due brutte sconfitte. E tra
tre giorni c’è un’altra partita»,
in anticipo a Livorno. Difficile
spiegare, però, anche per Jovetic, quale sia stata la chiave del
ritorno alla vittoria: «Tutti ci
siamo espressi su ottimi livelli,
e lo dimostra il fatto che avrem-
E Gilardino raggiunge
Mazzola: 116 gol in A
Del Neri: «Abbiamo
preso il primo gol su
un’azione banale»
mo potuto vincere con un punteggio più ampio». Gioia anche
per Prandelli: «Abbiamo giocato una gara di ottimo livello. Jovetic ha fatto una bella partita,
ma è riuscito a trovare la posizione giusta soprattutto nel secondo tempo. Può diventare un
giocatore importante. L’assen-
za del presidente Andrea Della
Valle? Gli ho parlato, era contento della prestazione, ci ha
fatto capire che è sempre vicino
alla squadra». Poi, sulle voci di
dimissioni dello stesso Della
Valle: «Sono in imbarazzo a rispondere, perché non ho avuto
alcun tipo di notizie in questo
senso». E su Gilardino: «Conta i
gol in allenamento, Gilardino,
figuriamoci se non sa di avere
raggiunto Mazzola a livello di
reti in A (116, ndr)».
Voltare pagina Diversa la situazione per i blucerchiati. Hanno
perso una battaglia, ma sabato
contro l’Inter sarà tutta un’altra
storia. Del Neri non fa drammi:
«L’importante sarà rimanere sereni, come eravamo stati dopo
le vittorie. Abbiamo preso il primo gol su un’azione banale, ma
non eravamo fuori dimensione. Sabato affronteremo una
gara difficile con il giusto spirito».
25’ p.t.
Il montenegrino Jovetic colpisce di
testa e batte Castellazzi. E’ il primo
vantaggio della Fiorentina AP
21’ s.t.
Nella ripresa Vargas s’impossessa
di un pallone sulla sinistra e crossa
per Gilardino che firma il raddoppio
FIRENZE (m.d.v) Perché poi
l’altra partita andrà in onda
oggi: è in programma il Cda
straordinario della Fiorentina, il
primo indetto nell’era Della
Valle. La sede della riunione
dovrebbe essere Firenze, ma di
certo c’è che la proprietà non
ha alcuna voglia di
disimpegnarsi dalla Fiorentina.
All’ordine del giorno ci sono
temi importanti come le
«cariche sociali» e la «gestione
della società», e tra le varie
ipotesi anche quella che, per
impegni aziendali con la Tod’s, il
presidente Andrea Della Valle
possa fare un passo indietro
con la conseguente nomina di
un altro numero uno.
L’altro tema importante
riguarda il futuro della Cittadella
viola: verrà valutata la proposta
fatta lunedì scorso in consiglio
comunale dal sindaco Matteo
Renzi, ovvero l’idea di poter
costruire Violaland nella zona
Castello, a nord della città.
Assieme agli altri 9 consiglieri,
Diego e Andrea Della Valle (c’è
chi ipotizza che possano essere
in videoconferenza da Milano)
esprimeranno il proprio
consenso o dissenso sull’idea
proposta dal primo cittadino
fiorentino.
14
R
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A IL POSTICIPO DI STASERA
S
IL ROSSOBLÙ
Galeone come
maestro. Teatro,
che passione
Gian Piero Gasperini è nato a
Grugliasco, in provincia di Torino
il 26 gennaio 1958. Ha giocato come
centrocampista nella Juve, nella
Reggiana, nel Palermo, nella Cavese,
nella Pistoiese, nel Pescara, nella
Salernitana e nella Vis Pesaro. Ha
allenato le giovanili della Juve e il
Crotone, prima di arrivare al Genoa.
Sposato con Cristina, ha due figli:
Davide ed Andrea. Vive a Pineta di
Arenzano, in provincia di Genova.
1
MODULO 3-4-3
2
MAESTRI GALEONE
3
HOBBY SCI, TEATRO
4
AUTO BMW X5
5
DIPLOMA ISEF
6
TESI AL CORSO DI COVERCIANO
TECNICA APPLICATA
(VOTO 107)
7
CONTRATTO
FINO AL GIUGNO 2012
8
INGAGGIO DA 1,2 FINO A 1,4
A STAGIONE
9
RISTORANTI PREFERITI
LOCALI AI MACELLI
DI SOZIGLIA (GE)
2
4
9
1
le vittorie
di Gasperini
contro la Juve
nelle sei
partite
disputate: 3-2
a Marassi l’11
aprile scorso
Gasperini
& Ferrara
5
IL BIANCONERO
Il modello è Lippi
Da Coverciano
è uscito con 110
2
Così si sfidano
gli incantatori
di Genoa e Juve
4
9
Stili diversi e destini incrociati per i due tecnici
che a Marassi provano ancora a stupire
GIAMPIERO TIMOSSI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dCiro Ferrara il mare se l’è trovato davanti a casa. E’ quello
che sta dentro il golfo di Napoli. Gian Piero Gasperini il mare
lo ha annusato nella pescheria
di mamma Antonietta, ma non
gli bastava. Allora si è imbarcato, ha lasciato Grugliasco e Torino. Le prime onde, tirando calci a un pallone, le ha incontrate
a Palermo e Pescara. La prima
panchina, da «grande», guardava lo Ionio, in faccia a Crotone.
Da qui è partito per Genova e
x
le vittorie
consecutive
in serie A per
il Genoa di
Gasperini prima
del k.o.
di domenica
contro il Chievo
S
GIAN PIERO GASPERINI
JUVE A UN TECNICO
SENZA ESPERIENZA
Ho detto che Juve e Milan
avevano scelto tecnici
senza esperienza, ma non
era una constatazione ad
personam. E stavolta sarà
solo una sfida Genoa-Juve
ha conquistato il Mar Ligure.
Ce l’ha fatta, ma è stato un bel
viaggio. Estate 2009, altre
spiagge, altri discorsi. Ferrara
era la terza via, la rotta più conosciuta, ma anche la più rischiosa. Gasperini era la prima
alternativa. Si sono sfiorati, dopo la cacciata di Ranieri dalla
Juventus. Si incontreranno questa sera e sarà la prima volta.
C’è Genoa-Juventus, tra i muri
rossi del Ferraris, dove va a
sbattere il vento che arriva dal
mare. Ciro è la nouvelle vague,
gli anta-allenatori, l’onda dei
quarantenni nel nuovo calcio
italiano. Gasperini di anni ne
la pillola
di NICOLA BRUNI
GENOVA
PER NOI
Genoa-Juve:
(Mar)assi
in vetrina.
ha 51. Era la nouvelle vague
del calcio italiano. Prima che
l’austerity diventasse un incentivo per la carica degli anta-allenatori. Ferrara era un difensore, qualità nella quantità, voglia di costruire qualcosa di importante. Ma incarichi da guastatore. Ora il guastatore guida
una Maserati, bianca e nera. Gasperini faceva il centrocampista, raffinato, forse un po’ «leggerino», ma euclideo. In campo
raggiungerà la Serie A. Ma la vera gloria sarà quella della panchina. Il centrocampista raffinato fa volare il Grifone: scelte
sue e della sua società, decise,
senza fronzoli.
Le origini Gasperini entrò nel
N.A.G.C della Juventus quando
aveva 9 anni. Bianconero dentro. Quando sente dire che il Toro è la squadra della sua città
storce il nasone. A Gessi Adamoli, nel libro Figurine Rossoblù, ha appena raccontato:
«Prendiamo l’esempio del Combi, non c’è stata una mobilitazione simile a quella per il Filadelfia... Anche il Combi ha la
sua storia. Era lo stadio dove si
sono allenate generazioni di
campioni». Gian Piero lo juventino ama il Genoa. E i genoani
lo amano. Ferrara è cresciuto
nel Napoli, ha giocato nel Napoli, ha vinto (anche) nel Napoli.
Partenopeo, con orgoglio, senza spocchia. Ferrara il napoletano ama la Juventus. E gli juventini lo amano. Nella storia dei
popoli del pallone, Genoa e Napoli sono sempre stati vicini tra
loro. Lontani dalla Juventus.
Il bivio Ciro e Gian Piero tirano
dritti. Anche quando l’approdo
sembra lo stesso. Quest’estate,
per esempio, c’era da trovare
l’allenatore per la nuova Juventus. La prima alternativa era il
tecnico del Genoa. Legato però
al Grifone dalla passione e da
un contratto, fino al giugno
2012. Però piaceva, assai. Per
quello che aveva fatto, anche alle giovanili della Juve. E per
quello che stava facendo: riportare il Grifo in una piena dimensione europea. Vincere e convincere, con il suo 3-4-3. Un modulo che non era la soluzione
perfetta per sistemare il trequartista Diego, botto bianconero da 25 milioni. Intanto Ci-
ro stava a studiare: l’obiettivo
Champions lo aveva centrato,
non restava che aspettare. Lui,
un modulo tutto suo, non lo
aveva ancora sperimentato. In
due partite, un campionato fa,
aveva ereditato da Ranieri un
4-4-2, con qualche malanno di
fine stagione. Per 180’ si è adeguato, quindi ha messo il trequartista al centro del suo
4-3-1-2. Un centrocampo a
«rombo», che è anche il nome
di un pesce e così per un napoletano tutto torna. Così la terza
via è diventata la prima scelta.
Vincente, subito.
x
6
le vittorie
di Ferrara in sei
gare di
campionato: tra
i tecnici Juve,
meglio all’esordio
solo Carcano
e Trapattoni
CIRO FERRARA
PUO’ DARE FASTIDIO
CHE IO ALLENI QUI
Alla categoria degli
allenatori appartengo a
pieno titolo. So che sedersi
sulla panchina della Juve
può dare fastidio, è una
panchina molto ambita
L’escalation Quando Ferrara è
stato riconfermato, quando lo
ha saputo, come si è sentito? «Il
più adatto, semplicemente», dice lui, alla vigilia. Così la sfida è
già iniziata. Gian Piero, da Pegli, fa sapere che «non sarà una
sfida tra allenatori, ma tra Genoa e Juventus». Però aveva già
constatato, «senza dare giudizi
ad personam», che due squadre
blasonate come Juve e Milan
aveva scelto allenatori «senza
esperienza come Ferrara e Leonardo». Nel pomeriggio che precede il primo incontro, ecco la
replica da Vinovo: «Ci tengo a
precisare che alla categoria degli allenatori appartengo a pieno titolo. Mi rendo conto che sedersi sulla panchina della Juve
possa dare fastidio, è una panchina molto ambita». Così parlò Ciro, nome corto, che più corto non si può. Sbagliarlo o tagliarlo è impossibile. Gian Piero è nome composto. L’errore è
sempre dietro l’angolo, da
Gianpiero a Giampiero, se ne
vedono di tutti colori. Anche
per questo, la prima alternativa
e la terza via sono due mondi e
due mari. Così vicini, così lontani.
1
l’unico pari
di Ferrara sulla
panchina Juve:
col Bordeaux
Ciro Ferrara è nato a Napoli l’11
febbraio 1967. Ha giocato come
difensore nel Napoli e nella
Juventus e adesso è alla sua prima
esperienza da allenatore nella Juve.
Sposato con Paola, ha tre figli:
Giovambattista (detto Giovi), Paola
e Benedetta. Vive in Via Carlo
Alberto, nel centro di Torino.
1
MODULO 4-3-1-2
2
MAESTRI LIPPI
3
HOBBY NAUTICA, MUSICA
4
AUTO MASERATI COUPÈ
5
DIPLOMA ISEF
6
TESI AL CORSO DI COVERCIANO
DIFFERENZE TRA
MARCATURE A ZONA
E A UOMO (VOTO 110)
7
CONTRATTO
FINO AL GIUGNO 2011
8
INGAGGIO 1,2 A STAGIONE
9
RISTORANTI PREFERITI
DA CIRO (LOCALE DI SUA
PROPRIETÀ), PIZZERIA
REGINA MARGHERITA.
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
15
R
QUI GENOA TANTI DUBBI ANCORA PER GASPERINI
QUI JUVENTUS FERRARA PENSA AL 4-4-2
Crespo in pole
per il ruolo
di centravanti
Kharja in regia
Fuori Giovinco
Fasce affidate
a Camoranesi
e De Ceglie
Sculli e Palacio
esterni d’attacco.
L’ex Palladino
pronto a subentrare
ALESSIO DA RONCH
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOVA dNon mancano i dubbi
per Gian Piero Gasperini, condizionato dal turnover, dagli infortuni, dalla squalifica di Criscito e persino dall’importante
recupero di Palladino. Quel che
è certo è che il tecnico non potrà assolutamente seguire la
traccia della scorsa stagione,
quando, a Marassi, superò la Juventus per 3 a 2. Rispetto a quella sfida mancheranno troppi
protagonisti, prima di tutto
Thiago Motta, autore di una
strepitosa doppietta, mentre
Palladino, che aveva messo a segno l’altra rete, non dovrebbe
essere in grado di partire da titolare.
Tre dubbi Degli undici titolari di
quell’impresa stasera a inizio
partita dovrebbero essercene
in campo soltanto quattro: due
difensori, Biava, Bocchetti, un
centrocampista, Mesto, e un attaccante, Sculli. Dovrebbe restare, invece, fermo il punto di
partenza tattico: contro la Juve, infatti, Gasperini ha sempre
schierato ali vere, anche nelle
sfide disputate a Torino. Niente
Mesto in attacco insomma, ma
Palacio e Sculli. È aperto il ballottaggio tra Crespo e Floccari,
con il primo leggermente favorito per il ruolo di centravanti, come Kharja dovrebbe esserlo su
Milanetto a centrocampo e Mesto su Modesto sulla fascia sinistra. Dubbi che il tecnico scioglierà soltanto poco prima del
fischio d’inizio, dopo la rifinitura in programma stamattina.
Di uguale rispetto alla scorsa
stagione ci sarà invece la cornice di pubblico, entusiasta dopo
l’avvio positivo e sempre pronto a sostenere in maniera coreografica il Grifone.
Hernan Crespo, 34 anni REPOPRESS
Paolo De Ceglie, 23 anni IMAGE SPORT
In avanti il tandem
Amauri-Iaquinta.
Diego e Del Piero
tornano domenica
ve. Diego a Marassi non ci sarà,
staff tecnico e medico hanno
programmato un rientro soft in
vista della trasferta di Champions contro il Bayern, un tempo domenica contro il Bologna,
così come per Del Piero.
DAL NOSTRO INVIATO
Cambio modulo Giovinco per caratteristiche tecniche è l’alternativa a Diego, lo è stato con la
Lazio, Bordeaux e Livorno. Questa sera la «formica atomica» rischia la panchina. Di fronte ad
un avversario solido, muscolare, in casa Juve si pensa ad irrobustire il reparto cambiando
modulo, 4-4-2 con De Ceglie e
Camoranesi esterni, Felipe Melo e Marchisio centrali a centrocampo. «Giovinco? Non è una
bocciatura ma una scelta tecnica» ammette Ferrara. «Cambiare modulo non lo vedo come un
segno di debolezza, se mai di rispetto dell’avversario e di intelligenza. A Genova sarà molto
dura, l’ultima gara l’abbiamo
persa la scorsa stagione contro
di loro».
FRANCESCO BRAMARDO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VINOVO (To) dIl Bisagno non re-
gala gamberi di fiume da una
vita e nemmeno acciughe nonostante lo sbocco nel porto di Genova. Mourinho e Cobolli Gigli
dovranno accontentarsi per
una sera di un pasto frugale. Ciro Ferrara sorride ma non abbocca a battute o polemiche, ha
altro a cui pensare. In 10 giorni
Genoa, Bologna, Bayern Monaco e Palermo sono tanta roba.
C’è tensione nell’aria, un Genoa affamato, vecchie ruggini
tra società e tifoserie, e poi quella storia nella storia, con Gasperini l’ex che in estate ha accarezzato il sogno di allenare la Ju-
16
R
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 5a GIORNATA
x LE PAGELLE
HANNO
DETTO
di MASSIMO CECCHINI
PALERMO 6,5
RUBINHO 5 Vede passare sulla sua testa l’angolo di
Pizarro del raddoppio e causa uno sciagurato rigore.
CASSANI 6 Duella con Vucinic e corre tra il fango.
V
Ranieri
Svantaggiati
dal campo,
nel secondo
tempo è stata
pallanuoto
KJAER 6,5 Elegante e roccioso, salva anche sulla linea
su Taddei.
GOIAN 5,5 Per l’esordio in A gli capitano brutti clienti
come Totti e Vucinic, logicamente patisce un po’.
BALZARETTI 6 Duello rusticano con Taddei.
NOCERINO 6 Soffre nel mettere la museruola a Pizarro,
però migliora e segna il primo gol in Serie A.
MIGLIACCIO 6 Fatica con Brighi che gli sta sui piedi e
con Burdisso che gli segna sopra la testa, poi cresce.
BRESCIANO 6 In attacco si vede poco, però fa legna.
SIMPLICIO 6,5 Mette lo zampino in entrambi i gol
rosanero: due i suoi assist a Miccoli.
BLASI 6 Entra e dà solidità al Fort Apache finale.
Francesco Totti, 32 anni, realizza a due minuti dal novantesimo il rigore assegnato per atterramento di Okaka da parte di Rubinho: 3-3 SAYA
Il Palermo ci sguazza
La Roma sta a galla
Nel pantano del Barbera finisce 3-3: Totti su rigore acciuffa il pari
DAL NOSTRO INVIATO
PALERMO
ROMA
3
3
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-2
MARCATORI Brighi (R) al 20’, Budan
(P) al 40’, Burdisso (R) al 45’, Miccoli
(P) al 46’ p.t.; Nocerino (P) all’11’, Totti
(R) su rigore al 43’ s.t.
PALERMO (4-3-1-2) Rubinho; Cassani, Kjaer, Goian, Balzaretti; Migliaccio,
Nocerino, Bresciano; Simplicio (dal
29’ s.t. Blasi); Budan (dal 31’ s.t. Mchedlidze), Miccoli. PANCHINA Sirigu, Bovo, Bertolo, Pastore, Succi.
ALLENATORE Zenga.
ROMA (4-3-1-2) Julio Sergio; Cassetti (dal 16’ s.t. Motta), Burdisso, Juan,
Riise; Taddei, De Rossi, Pizarro (dal
36’ s.t. Okaka); Brighi (dal 12’ s.t. Fathy); Vucinic, Totti. PANCHINA Lobont, Mexes, Guberti, Menez.
ALLENATORE Ranieri.
ARBITRO Rocchi di Firenze.
ASSISTENTI Romagnoli - Nicoletti.
ESPULSI nessuno. AMMONITI Goian,
Migliaccio, Rubinho e Kjaer (P) per gioco scorretto: Totti (R) per proteste;
Budan (P) e Okaka (R) per c.n.r.
NOTE Spettatori paganti 4.741 per un incasso di 64.970 euro; abbonati 16.370, quota
237.200 euro. Angoli 4-8. Fuorigioco 6-3. Tiri in porta 7+1 palo-8. Tiri fuori 5-5. Recuperi: p.t. 2' e s.t. 4'.
MAURIZIO NICITA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PALERMO dLa partita che non
t’aspetti. Perché con una pioggia che flagella per ore il prato
della Favorita in una sfida più
da palla ovale e da piloni, spuntano le gemme di Francesco
Totti e Fabrizio Miccoli. Il capitano romanista apre con un
gran colpo di tacco-assist e
mette il sigillo sul pari con un
rigore pesantissimo da tirare
quando mancano spiccioli alla
fine, tredicesima rete stagionale. La trottola salentina imperversa ed entra da protagonista
in tutti i gol realizzati dal Palermo. Un pari che può lasciare recriminazioni. Ma tutti meritano un applauso perché su un
campo al limite della praticabilità non tirano mai indietro la
gamba.
Il motivo Entrambe le squadre
interpretano al meglio la gara,
trovando comunque colpi e soluzioni non facili visti gli imprevedibili rimbalzi. Meglio la Roma nel primo tempo, perché
Ranieri cambia poco (Brighi
per Perrotta) e le geometrie
funzionano nonostante il fango. Nella ripresa invece si trasforma il Palermo e va vicino
alla vittoria per la freschezza
del suo centrocampo (Zenga
cambia 5 uomini rispetto a domenica). Peccato per i siciliani
che Rubinho, il peggiore in
campo, esca maldestramente
su Okaka che non è diretto verso la porta: rigore ineccepibile, inevitabile il 3-3. Per il portiere di casa l’uscita è un problema, visto che sull’1-2 di Burdisso su angolo è spettatore
nell’area piccola.
Palermo vecchia guardia Dopo
la brutta sconfitta di Parma,
Zenga ritrova la sua squadra,
almeno sotto il profilo caratteriale. Perché la mediana antica
— con Nocerino (al primo gol
in A), Migliaccio e Bresciano
— ha meno fantasia ma più
muscoli e determinazione. E
appare anche più fresca nella
ripresa quando i rosa prendono il sopravvento di fronte a
De Rossi e compagni, non proprio gli ultimi arrivati. Un Mic-
coli scoppiettante fa il resto
senza dimenticare quel Budan, alla prima da titolare, che
segna per la seconda volta davanti al suo pubblico. I nuovi,
Pastore & c., possono attendere.
Roma resiste La prima frenata
in campionato per Ranieri non
può essere una bocciatura. I
giallorossi passano per due volte in vantaggio e commettono
l’ingenuità di farsi rimontare
subito. Però anche senza il miglior De Rossi i romani non perdono la bussola e continuano a
macinare geometrie semplici e
possibili, proprio come vuole
la nuova guida tecnica. Detto
di Totti, piace molto l’interpretazione di Riise: il norvegese
sbaglia veramente poco, come
del resto il danese Kjaer sull’altro fronte. Intanto la Roma insieme ad Alemanno convoca la
conferenza stampa (martedì)
per il nuovo stadio, ma il sindaco della capitale incontra anche il possibile acquirente, l’imprenditore farmaceutico Angelini. Barlumi su un futuro nero
come il cielo di Palermo.
V
Miccoli
Grande gara:
siamo soddisfatti,
peccato per i 3
punti. Complimenti
a tutta la squadra
BUDAN 6,5 Fa a sportellate in area e la sorte lo premia
col gol.
MCHEDLIDZE 5,5 Entra per Budan, lo fa rimpiangere.
MIGLIORE
h 7,5 ILMICCOLI
La sua è una doppietta virtuale (una pozzanghera gli
nega il primo gol), innesca anche il tris. Unico.
All. ZENGA 6,5 Il turnover regala gamba a una squadra
operaia.
ROMA 6,5
JULIO SERGIO 6 Sfortunato su Budan, improvvido su
Miccoli, attento in tutte le altre situazioni.
V
Zenga
Avevamo
pregustato
la vittoria: alla
fine ci rimane
l’amaro in bocca
CASSETTI 5 Stringe i denti, ma Miccoli lo fa dannare.
MOTTA 6 Entra e fa la sua specialità: spingere.
BURDISSO 6,5 Il suo primo gol in giallorosso è da
attaccante vero, la carambola del primo pari rosanero,
invece, è da Mr. Bean. Solido.
JUAN 5,5 Sbaglia un paio di anticipi. Rugginoso.
RIISE 6,5 Il tempo all’inglese giova ad una prova
attenta. Innesca il primo vantaggio giallorosso.
TADDEI 6,5 Prova di sacrificio, privata del gol negatogli
da Kjaer.
DE ROSSI 6 Smista il traffico senza brillare neppure su
Simplicio. Suo l’assist per il rigore su Okaka.
PIZARRO 6,5 Defilato sulla sinistra cuce il gioco. Non
copre Nocerino in occasione del tris rosanero.
OKAKA 6,5 Lotta ed è decisivo nell’azione del rigore del
pari.
BRIGHI 6,5 Un gol da incursore puro e tanto lavoro in
mediana.
FATY 5,5 Entra per Brighi: è generoso ma fa
confusione.
h
IL MIGLIORE
7 TOTTI
Assist di tacco per Brighi, punizioni guadagnate e rigore
nel diluvio. Sicuri che sia da criticare?
VUCINIC 6 Senza fortuna, però tira da tutte le posizioni.
All. RANIERI 6,5 Squadra logica a cui ha dato un’anima.
TERNA ARBITRALE:
ROCCHI 5 Ferma
Miccoli lanciato a rete e non vede un placcaggio
di Balzaretti su Totti. Non convince.
Romagnoli 5 - Nicoletti 6
DOPO DUE ANNI DI STOP MA POTREBBE FINIRE NEI GUAI PER LE DICHIARAZIONI NON AUTORIZZATE RILASCIATE NEGLI ULTIMI TEMPI
Paparesta: «Collina, chiamami. Sono pronto»
Visite mediche ok,
l’ex arbitro vuole
rientrare: «Colpe?
Sì, ma ingigantite»
MAURIZIO GALDI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA d«Se c’è una volontà di
farmi rientrare, nel massimo
dello spirito di collaborazione,
io sono pronto, altrimenti è sufficiente che spieghino il motivo per cui non c’è questa volontà. Non è obbligatorio fare l’arbitro, farò un’altra cosa».
Gianluca Paparesta esce sereno dall’Istituto di medicina dello sport dell’Acqua Acetosa, lo
accompagna il professor Carlo
Tranquilli che dirige l’equipe
che ha curato i test medici. Si
sente pronto a tornare, ma sulla scrivania del Procuratore arbitrale c’è un voluminoso fascicolo con le dichiarazioni rilasciate da Paparesta negli ultimi tempi alle televisioni, copia
di quanto pubblicato sul suo
blog e anche le interviste di ieri
saranno vagliate: il regolamento dice che i tesserati non possono rilasciare dichiarazioni
non autorizzate.
Tutto a posto «Ho fatto le visite
mediche che sono propedeutiche all’attività agonistica.
Adesso aspetto solo di essere
chiamato dall’Aia. Io sono già
disponibile e pronto a tornare
in campo, visto che le visite
hanno dato esiti positivi. Ora
mi auguro di tornare già da domani (oggi per chi legge, ndr),
dato che c’è il raduno degli arbitri, e spero, nella massima serenità, che il designatore Collina mi chiami».
Due anni di stop «Ci sono dei fatti oggettivi — spiega —. Sono
stato l’unico arbitro completamente prosciolto dalla Procura di Napoli oltre un anno fa.
La giustizia ordinaria mi ha
prosciolto, quella amministrativa ha detto che non dovevo
essere estromesso. Per me era
importante dimostrare che
non c’era nessun motivo per
non continuare la mia attività». Il fischietto barese ricono-
sce le sue responsabilità. «Non
guardo le colpe degli altri —
chiarisce —. Sicuramente ci sono state anche delle mie responsabilità, ma credo che siano state un po’ troppo ingigantite. Sicuramente ci tenevo a dimostrare l’estraneità agli addebiti che mi erano stati fatti. Sono stati i magistrati per primi
ad escludermi completamente. Ho la massima fiducia nelle
persone che tanto hanno dato
al mondo arbitrale. Da parte
mia non c’è nessuna ostilità».
Fischia
DANIELE
TU diTOMBOLINI
Se un giocatore effettua la
rimessa laterale più indietro da
dove è uscito il pallone, cosa fai?
Gianluca Paparesta, 40 anni, esce dall’Istituto di medicina e dello sport ANSA
RISPOSTA nella pagina delle lettere
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
17
R
#
SERIE A 5 a GIORNATA
LE PAGELLE
GLI SCONTRI PULLMAN ASSALTATO DAGLI ULTRÀ ATALANTINI PRIMA DELLA PARTITA, FERITO UN POLIZIOTTO
di FRANCESCO CARUSO
Agguato ai tifosi del Catania: tre arrestati
DAL NOSTRO INVIATO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BERGAMO dRissa tra le tifoserie prima di Atalanta-Catania.
Gli incidenti hanno portato all’arresto di tre ultrà atalantini
di 27, 30 e 35 anni: dovranno
rispondere di rissa e violenza.
Da vagliare le posizioni di altri due giovani. Contuso negli
scontri un poliziotto, che si è
fatto medicare al pronto soccorso ed è stato dimesso con
una prognosi di sette giorni. A
fine partita, anche i tifosi del
Catania (un centinaio) sono
stati condotti in questura per
accertare eventuali responsabilità.
Agguato Tutto è avvenuto attorno alle 19, tra via Pinetti e
via Crescenzi, a poche centinaia di metri dallo stadio Atleti
Azzurri d’Italia. Un gruppo di
tifosi atalantini su una Fiat
Bravo e motorini hanno teso
un’imboscata a quelli del Catania, una cinquantina, a bordo
di un pullman, che pare viaggiasse senza scorta. I teppisti
hanno lanciato bottiglie e sassi contro l’autobus, che si è fermato permettendo ai catanesi
di scendere. Una signora ha
sentito gente urlare e si è affacciata al balcone della sua
casa. «Ho visto dei giovani
che gridavano e si insultavano, poi hanno iniziato a strattonarsi e a picchiarsi. A quel
punto ho chiamato il 113, la
polizia è arrivata subito», ha
raccontato. C’è stato un breve
scontro a cinghiate prima che
le forze dell’ordine riportassero la calma. I tifosi del Catania
sono così potuti risalire sull’autobus e hanno regolarmente assistito alla partita, men-
tre in una via vicina sono stati
fermati tre ultrà atalantini. La
notizia si è subito diffusa tra
altri duecento tifosi nerazzurri, sbucati all’improvviso dalla zona del Lazzaretto, vicino
al piazzale antistante la curva
Sud. Gli atalantini hanno inscenato una protesta al grido
di «ultrà liberi», alcuni hanno
parlato con le forze dell’ordine chiedendo l’immediato rilascio dei loro amici.
Clima caldo Durante la partita
dalla Curva Pisani si è alzato
lo stesso slogan inneggiante
alla liberazione dei quattro tifosi. Situazione tesa, ma senza incidenti, anche dopo il match. Circa trecento ultrà hanno raggiunto la questura urlando slogan contro le forze
dell’ordine, poi si sono dispersi.
La polizia impegnata a contenere i tifosi atalantini WWW.ECODIBERGAMO.IT
Brodino per l’Atalanta
Conte riparte col rosso
I bergamaschi non tirano fuori la carica necessaria per invertire la rotta,
il nuovo tecnico è espulso. Meglio il Catania: Morimoto spreca nel finale
ATALANTA
CATANIA
to, il resto della carriera in A dovrebbe essere migliore.
0
0
GIUDIZIO 7
ATALANTA (4-4-2) Consigli; Garics,
Bianco, T. Manfredini, Bellini; Padoin,
Caserta (dal 25’ s.t. Ceravolo), Guarente, Valdes; Doni (dal 28’ s.t. Tiribocchi),
Acquafresca. PANCHINA F. Coppola,
Pellegrino, Layun, Radovanovic, Tiboni. ALLENATORE Conte
CATANIA (4-2-3-1) Andujar; Potenza,
Silvestre, Spolli, Capuano; Carboni
(dal 32’ s.t. Izco), Biagianti (dal 40’ s.t.
Plasmati); Martinez (dal 25’ s.t. Llama)
Delvecchio, Mascara; Morimoto. PANCHINA Campagnolo, Augustyn, Bellusci, Ricchiuti. ALLENATORE Atzori.
ARBITRO De Marco di Chiavari.
ESPULSI Conte (allenatore Atalanta) al
43’ s.t. per proteste.
AMMONITI Silvestre (C), Martinez (C),
Del vecchio (C), Spolli (C), Bellini (A) Acquafresca (A), Bianco (A), Manfredini
(A) gioco scorretto, Doni (A) simulazione, Andujar (C) c.n.r.
NOTE spettatori 3172 , incasso 48670 . Abbonati 7980, quota 101.692,63. Tiri in porta 5-3.
Tiri fuori 3-3. Angoli 6-6. In fuorigioco 0-3.
Recuperi 1’ p.t., 4’ s.t.
DAL NOSTRO INVIATO
PIERFRANCESCO ARCHETTI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BERGAMOdÈ una ovvietà sostenere che un allenatore non possa cambiare una squadra in due
giorni: se ne ha le capacità, è la
squadra che deve decidere di
trasformarsi da sola in 48 ore.
L’Atalanta ci riesce solo in minima parte, non prendendo gol
per la prima volta; ma nonostante sedute raddoppiate e diete avviate in fretta, il debutto di Antonio Conte viene banalizzato da
uno 0-0 che sarà sì il primo punto del torneo, però non è quel
prorompente riscatto che doveva scaturire da tre fattori: 1)
tempesta in panchina. 2) impro-
Antonio
Conte, 40
anni,
neoallenatore
dell’Atalanta.
La sua prima
partita si è
chiusa con
un’espulsione
per proteste
ANSA
ATALANTA 5,5
ponibile prestazione a Bari. 3)
piena responsabilità alla squadra, in uno scontro diretto. Il
quarto fattore si chiama Catania, che ottiene il minimo auspicato coprendo discretamente il
campo, rafforza la credibilità
del tecnico Atzori e quasi si porta via il successo se Morimoto
non avesse tremato nelle due
migliori chance, a match quasi
concluso. Così deve accontentarsi come i rivali di una gara
senza subire reti, una novità.
I motivi L’esito comunque è corretto e ribadisce che sistemi d’attacco molto affollati non sono sinonimo automatico di gol. Spesso le squadre (con più frequenza il Catania) sono piazzate con
il 4-2-4, però restano uomini
messi in avanti per costruire la
difesa. Invece che le opportunità e i boati d’area, si vedono tanti passaggi indietro per non finire nelle mascelle dell’avversario pressante. Quando si esaurisce la forza per questo lavoro,
cioè vicino al 90’, ecco le discussioni e i dispiaceri. Detto di Morimoto (che reclama anche un
rigore), va citata sull’altro fronte una rete impedita per fallo
(giusto) a Tiribocchi e un mani
da rosso (fuori area) del portiere Andujar già ammonito. È
l’87’ e magari non sarebbe successo niente, però la curiosità rimane come lo sbaglio dell’arbitro. Conte si lamenta troppo e
finisce fuori: espulso al debut-
Nuova Atalanta Se non può rivoltare il sistema, perché anche
l’ultima versione di Gregucci si
basava sul 4-4-2 preferito da
Conte, il nuovo allenatore prova con gli uomini. Bianco in difesa per l’infortunato Talamonti, Valdes sui lati (sinistra) per
Ceravolo e Caserta in mezzo al
fianco di Guarente. La collocazione di Doni è da seconda punta. La fase difensiva regge, ma
le ripartenze sono scontate; le
difficoltà di Guarente (primo
tempo)e Caserta (dopo), unite
alla mancanza di profondità
sui corridoi, lasciano alla retroguardia ospite il tempo del controllo. Soltanto Valdes, nei primi 45’, riesce un paio di volte a
evadere sull’esterno per il tiro.
Nella ripresa invece va vicino al
palo di testa. Le occasioni migliori restano quelle di Doni:
una girata attenuata da Spolli,
una punizione deviata in tuffo
da Andujar. Anche quando entrano Tiribocchi (per Doni) e
Ceravolo (per Caserta, con Padoin esterno) il prodotto non
cambia.
Catania avanti Atzori ha coraggio nello spostare in avanti l’asse centrale: Carboni e Biagianti rimangono a guardia della difesa, mentre Delvecchio si unisce ai compari d'attacco. Spesso così sono in 4 a cercare di
sfondare: se Morimoto è la punta più avanzata, Mascara e Martinez (male) allargano il campo e Delvecchio si inserisce da
secondo centravanti. Tanta esagerazione non porta però all’assedio dell’area. È una intensa
esercitazione di pressing. E
quando arriva la chiamata giusta, il giapponese non la sente.
f.c.
w
I NUMERI
9
Gli ammoniti
della gara tra
Atalanta e
Catania. Cinque
gialli per i
nerazzurri e
quattro per i
rossoblù
1
Le partite da
allenatore di
Antonio Conte
da allenatore in
serie A che
all’esordio
colleziona la sua
prima espulsione
1
Le reti
segnate
dall’Atalanta dopo
cinque giornate
di campionato.
Sette, invece,
sono le reti
subite
CONSIGLI 6 Non deve compiere
parate di rilievo, Morimoto lo
grazia 2 volte.
GARICS 6 Se la cava svolgendo
una partita ordinata.
IL MIGLIORE
h 6,5 BIANCO
L’ex rossazzurro registra bene la
sua difesa.
MANFREDINI 6 Concede poco
spazio a Morimoto e sventa sul
finire un pericolo proprio dalla
testa del giapponese.
BELLINI 6 Rimane ancorato dietro
intimorito da Martinez.
PADOIN 5,5 Non utilizza quasi mai
la fascia e si perde del tutto nella
ripresa.
CASERTA 5,5 Tradito forse
dall’emozione, l’altro ex etneo si
vede assai poco.
CERAVOLO 5,5 Non fa certo
meglio di chi sostituisce.
GUARENTE 6 Ordine e un buon
lavoro di contenimento, ma
limitata l’azione di spinta.
VALDES 6 Un paio di guizzi nel
primo tempo e poi svanisce.
DONI 6 Una buona occasione non
sfruttata e una gran punizione per
guadagnarsi la pagnotta.
TIRIBOCCHI 5 Il suo ingresso in
campo non modifica la storia della
gara.
ACQUAFRESCA 5 Un’entità
estranea nel corpo della squadra:
non riesce mai ad incidere.
All. CONTE 5 Non trova la svolta
che cercava e macchia con
l’espulsione l’esordio in A.
CATANIA 6
IL MIGLIORE
h 6,5 ANDUJAR
Una magnifica parata su punizione
di Doni ma fortunato
nell’occasione del mani fuori area.
POTENZA 6 Se la sbriga con
disinvoltura, segnalato in crescita
rispetto alle precedenti uscite
SILVESTRE 6 Questa volta
nessuna amnesia contrariamente
alle precedenti occasioni.
SPOLLI 6,5 Dà sicurezza all'intero
reparto senza sbavature, il suo
inserimento nella difesa etnea è
ormai compiuto
CAPUANO 6 Qualche sgroppata
delle sue ma non è ancora al
massimo. Da lui ci si aspetta di più.
CARBONI 6,5 Corre e recupera
palloni come al solito. Dovrebbe
provare qualche lancio in
profondità in più. (Izco s.v.)
BIAGIANTI 6 Cerca di illuminare il
gioco ma con alterno rendimento.
(Plasmati s.v.)
MARTINEZ 5,5 Non riesce a
ripetere la bella prestazione di
domenica contro la Lazio,
evanescente.
LLAMA 5,5 Un inserimento che
non muta la storia della gara.
DELVECCHIO 6 Combatte
dall'inizio alla fine e si sfianca in un
duro lavoro di cucitura dei reparti.
MASCARA 6 Ammirevole per
dedizione e sacrificio ma rimane
troppo lontano dalla porta.
MORIMOTO 5,5 Molto movimento
e buone iniziative ma sbaglia sul
finire un altro paio di clamorose
occasioni.
All. ATZORI 6 Torna al modulo
che preferisce ma gli è mancato
un pizzico di fortuna (leggi
occasioni di Morimoto).
TERNA ARBITRALE: DE MARCO
5: Non vede un mani di Andujar
fuori area. SEGNA 6
STALLONE 5
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GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
#
SERIE A 5a GIORNATA
Bojinov-Amoruso
sgonfiano la Lazio
cia un'altra partita. La Lazio con
il modulo 3-3-3 e Parma che nella ripresa comanda il gioco, sprecando almeno tre occasioni (palo
di Amoruso al 2', paratona di Muslera su Amoruso al 26', regalo di
Bojinov al 28') per vivere un tranquillo tramonto di gara. Guidolin
azzecca tutto, ma inserisce troppo tardi Paloschi.
Prima vittoria esterna per il Parma di Guidolin
Decisivo il rosso a Kolarov a fine primo tempo
I gol Morale: i giochi si fanno nell'
altra partita, quella che si gioca
ad armi pari. Il Parma, che Guidolin presenta con il modulo 3-5-2 e
diverse forze fresche, prepara la
rete. La Lazio, dove Ballardini insiste con Matuzalem e lascia Foggia in panchina, fa la fine del tonno. Gli emiliani cercano la porta
due volte nei primi dieci minuti
(6' Dzemaili e Bojinov all'8'): è il
segnale che per la Lazio è in arrivo una brutta serata. Al 20', il gol
che scatena la rabbia di Ballardini. Contrasto Dzemaili-Baronio a
metà campo. Il laziale resta a terra. Il georgiano rilancia il gioco.
Amoruso serve Zenoni, cross e
Bojinov, di sinistro al volo, buca
Muslera. I laziali sono furibondi
per la mancanza di fair play degli
emiliani. Guidolin si scusa: per
dovere di cronaca va detto che
aveva gridato ai suoi di buttare
via il pallone. Si riparte con i nervi tesi. Al 41' Mariga interviene
ingenuamente su Cruz e Velotto
fischia il rigore. Zarate piazza il
cucchiaio e torna la tranquillità.
L'1-1 ha il fiato corto. La difesa
laziale, dove Siviglia si è arreso al
35', balla il tango. E quando Bojinov punta Muslera, Kolarov può
solo stenderlo. Rigore sacrosanto, gol di Amoruso e i giochi sono
finiti. Il Parma sale, la Lazio si ferma e inaugura la prima crisi della
stagione.
STEFANO BOLDRINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA dViva le statistiche, abbas-
so il bel calcio. Lazio-Parma lancia la squadra di Guidolin nei
quartieri nobili del campionato e
affossa i «ballardiniani»: dopo un
agosto sfavillante, un settembre
nero. Nel tabellino dei marcatori
finiscono tre personaggi illustri,
reduci da un lungo digiuno. L'ultimo gol in A di Bojinov risaliva al
7 maggio 2006. Record di Amoruso che segna con l'undicesima maglia in A (Padova, Juve,
Perugia, Napoli, Como, Modena, Messina, Reggina, Toro,
Siena e Parma). Il redivivo Zarate non lasciava il segno in campionato dal 20-5-09.
La chiave Ma l'episodio chiave è
l'espulsione di Kolarov al 40'. Il
serbo travolge Bojinov nell’area
piccola. Velotto fischia il rigore e
ammonisce Kolarov. Il rigore è solare e poteva starci anche il rosso
diretto, ma Kolarov protesta, si fa
scappare qualche parolina di
troppo e becca anche il rosso.
Amoruso firma il rigore e comin-
La rete del 2-1 realizzata su rigore da Nicola Amoruso, 35 anni INSIDE
1-2
LAZIO-PARMA
GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-2
MARCATORI Bojinov (P) al 20', Zarate (L) su
rigore al 41', Amoruso (P) su rigore al 46'
p.t.
LAZIO (4-3-1-2) Muslera; Lichtsteiner,
Diakité, Siviglia (dal 34' p.t. Cribari), Kolarov; Dabo, Baronio (dal 30' s.t. Meghni),
Mauri; Matuzalem (dal 1' s.t. Foggia); Cruz,
Zarate. ALL. Ballardini. PANCHINA Bizzarri, Radu, Del Nero, Inzaghi.
ESPULSI Kolarov al 45' p.t. per doppia ammonizione (gioco falloso e proteste). AMMONITI Mauri gioco pericoloso, Dabo gioco
scorretto, Foggia proteste; Paloschi comp.
non regolamentare.
PARMA (3-5-3) Mirante; Dellafiore (dal
24' s.t. Paci), Zaccardo, Lucarelli; Zenoni,
Mariga, Dzemaili (dal 31' s.t. Morrone), Gal-
NOTE spettatori 30 mila circa. Tiri in porta:
6-5. Tiri fuori: 3-7. In fuorigioco: 0-2. Angoli:
1-2. Recuperi: 3' p.t.; 3' s.t.
loppa, Castellini; Bojinov, Amoruso (dal 37'
s.t. Paloschi). ALL. Guidolin. PANCHINA Pavarini, Antonelli, Lunardini, Lanzafame.
ARBITRO Velotto di Grosseto.
LE PAGELLE
di STEFANO CIERI
LAZIO 5
PARMA 6,5
MUSLERA 6 Incolpevole sui gol,
bene su Amoruso nella ripresa.
MIRANTE 6 Attento sui tiri di
Zarate e nelle uscite.
LICHTSTEINER 6 Uno dei pochi
che lotta fino alla fine.
DELLA FIORE 6 Tiene la posizione
senza strafare.
DIAKITE 5 Male sul primo gol e in
altre occasioni.
PACI 6 Torre utilissima sulle palle
alte nel finale.
SIVIGLIA 6 Si arrende dopo
mezzora per una contrattura.
ZACCARDO 6,5 Bravo anche
nell’insolita posizione di centrale
della difesa a tre. Non sbaglia nulla.
CRIBARI 5 Errori di posizione,
molle in troppi interventi.
KOLAROV 4 Causa il rigore,
l’arbitro lo grazia (solo giallo),
riesce a farsi espellere lo stesso
per proteste.
DABO 5 In difficoltà sin dall’inizio.
h
IL MIGLIORE
6 BARONIO
LUCARELLI 6 Qualche momento di
difficoltà, ma riesce a cavarsela
sempre.
ZENONI 6,5 L’assist per Bojinov e
altre discese.
DZEMAILI 6,5 Prezioso nel cucire
difesa e attacco.
MORRONE 6 Un baluardo nel
concitato finale.
Prova a tenere in mano la squadra
anche in una serata difficile.
MARIGA 6 Provoca ingenuamente
il rigore, ma poi si fa perdonare.
MEGHNI 5,5 Qualche sprazzo,
troppo poco.
h
MAURI 5,5 Corre molto, combina
poco. Meglio nella ripresa.
MATUZALEM 5 Stanco e in non
perfette condizioni: sbaglia
Ballardini a farlo giocare.
FOGGIA 5,5 Entra nella ripresa,
ma stavolta non incide.
IL MIGLIORE
7 GALLOPPA
Bravissimo in entrambe le fasi.
Pressa senza sosta, costruisce e
finalizza pure.
CASTELLINI 6 Lavoro oscuro, ma
utile.
CRUZ 5 Si procura il rigore, nulla
più.
AMORUSO 6,5 Trasforma il rigore,
un palo e non capitalizza la
possibile palla del 3-1.
(Paloschi s.v.)
ZARATE 6 Torna al gol ed è il solo
laziale a impensierire di tanto in
tanto Mirante.
BOJINOV 7 Sblocca il risultato e
si procura il rigore del 2-1.
Bentornato.
All. BALLARDINI 5 Sbaglia a
insistere sempre sugli stessi.
E gestisce male i cambi.
All. GUIDOLIN 6,5 Il 3-5-2 imbriglia
la Lazio. Unico neo: tarda un po’
a buttare dentro Paloschi.
TERNA ARBITRALE: VELOTTO 5,5 Qualche dubbio sul rigore della
Lazio, gestione poco convincente. GHIANDAI 6 - GIORDANO 6
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 5a GIORNATA
LA STORIA IN CAMPO A SIENA IL FIGLIO DI UNO DEI PARA’ CADUTI IN AFGHANISTAN
Il doppio regalo per il piccolo Martin
SIENA d L’avevamo visto tre
ne che ha commosso tutti. Ieri
Martin, emozionato ma con la
stessa tristezza negli occhi, era
in tribuna a Siena, ospite della
sua squadra.
giorni fa, jeans, polo azzurra e
gli occhi che a stento trattenevano le lacrime. Tre giorni fa
Martin Fortunato ha salutato
per l’ultima volta papà Antonio, il capitano morto nell’attentato di Kabul, con il basco
rosso dei parà e la mano a mo’
di saluto militare: un’immagi-
Il regalo Martin ha 7 anni, abita
a Badesse, a pochi chilometri
da Siena, e adora il calcio. Gioca portiere nella scuola calcio
Siena Nord, tifa Siena e domenica s’è arrabbiato molto per la
sconfitta con la Sampdoria.
Quando la società l’ha saputo,
ha deciso di invitarlo al Fran-
DAL NOSTRO INVIATO
FABIANA DELLA VALLE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
chi in occasione della gara con
il Chievo. Martin è arrivato con
mamma Gianna e un amico di
famiglia, Manuel Torracca. Ha
fatto l’ingresso in campo con le
squadre e prima del fischio
d’inizio ha ricevuto un omaggio: le maglie dei due portieri
Curci (che gli ha regalato anche i guanti) e Sorrentino, e un
mazzo di fiori per mamma
Gianna. Poi Martin ha guardato la partita, accomodandosi in
tribuna. Un pizzico di normalità in mezzo a tanto dolore.
Tra Chievo e Siena
è soltanto corsa
Errori e pressing per 90’: uno 0-0 inevitabile
Le uniche emozioni nel finale della partita
SIENA
CHIEVO
0
0
GIUDIZIO77
SIENA (4-3-2-1) Curci; Terzi (dal 27’
s.t. Rosi), Ficagna (dal 46’ s.t. A. Rossi), Brandao, Del Grosso; Vergassola,
Codrea, Fini; Ghezzal; Maccarone, Calaiò (dal 24’ s.t. Jajalo). ALLENATORE Giampaolo. PANCHINA Pegolo,
Ekdal, Paolucci, Reginaldo.
CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino; Frey,
Yepes, Morero, Mantovani; Luciano,
Iori, Pinzi; Bentivoglio (dal 30’ Marcolin); Bogdani (dal 32’ Granoche), Pellissier (dal 46’ s.t. Ariatti). ALLENATORE Di Carlo. PANCHINA Squizzi,
Mandelli, Sardo, Abbruscato.
Mario Yepes, 33 anni, affronta Emanuele Calaiò, 27 anni LAPRESSE
DAL NOSTRO INVIATO
ESPULSI nessuno.
FABIO BIANCHI
AMMONITI Codrea (S), Ghezzal (S) e
Rosi (S) per gioco scorretto.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ARBITRO Stefanini di Prato
NOTE spettatori paganti 769, incasso
di 6.714 euro; abbonati 8.444, quota
di 64.522 euro. Angoli 3-6. Tiri in porta 3 (con 1 palo)-3 (con 1 palo). Tiri fuori 6-4. In fuorigioco 2-1. Recuperi: 2’
primo tempo, 4’ secondo tempo
SIENAdQualche brivido, alla fine. Tanta noia, all’inizio. Molto pressing, dall’inizio alla fine. Certo, le partite spettacolari sono un’altra cosa. Anche
quelle di qualità. Visti di rado
tanti lanci lunghi, e sbagliati,
in serie A. Il Siena fa un passo
indietro a livello di gioco rispetto persino alle sconfitte
(col Milan), il Chievo solo a livello di risultato. Dopo due vittorie, un pari gli va anche. Eppure nel misero conto delle oc-
casioni è avanti 3-1: una spizzicata di Luciano che Curci respinge sopra la traversa, una
zuccata sul palo, esterno, di
Pellissier (199 presenze col
Chievo, record di Lanna uguagliato) dal corner di Marcolini
e una legnata di Granoche
troppo centrale. Il Siena trova
un palo di Codrea per una mezza papera di Sorrentino. Stop.
Finisce come si sospettava già
dopo venti minuti: senza reti e
senza divertimento. E di certo
è il Siena che non andrà a letto
contento.
La chiave A moduli speculari,
Martin Fortunato ai funerali ANSA
col trequartista anomalo dietro le due punte (Ghezzal e
Bentivoglio) meglio il Chievo.
In difesa ha concesso quasi nulla, a centrocampo ha prevalso
per 60 minuti con un pressing
intelligente e in attacco ha provato a pungere col preciso intento di non scoprirsi. Il Siena
non ha trovato spazi sulle fasce e in mezzo ha fatto parecchia confusione per lunghi
tratti. Il solo Maccarone provava a combinare qualcosa. Ma
ci ha giusto provato. In tutto il
primo round solo Luciano è andato vicino la gol. La sfida si è
data una svegliata nella ripresa, causa gli spazi più larghi e i
cambi. Ma è stato ancora il
Chievo, a rendersi più pericoloso. Forse, con più determinazione, poteva anche scapparci
la terza vittorie consecutiva.
Chievo quadrato Per i mussi volanti le buone notizie prevalgono sulle cattive. L’assetto di
squadra è ormai definito e si
scopre che hanno pure ottimi
rincalzi. Bentivoglio e Iori,
esordio in A alla tenera età di
27 anni, danno più qualità in
mezzo. E Granoche, il vice di
Bogdani (per ora), quando entra è sempre molto incisivo.
Ormai la partenza falsa è un
lontano ricordo.
Siena deludente Di contro,
Giampaolo ha qualche problema da risolvere. Il suo Siena è
bloccato sui 3 punti conquistati a Cagliari. Questa era una gara da vincere e lui ci ha provato, inserendo il buon Jajalo
dietro le punte, togliendo l’inconsistente Calaiò e spostando più avanti Ghezzal. Qualcosa di meglio sì è visto ma non
abbastanza. È a centrocampo,
assoluzione per Vergassola a
parte, che bisogna lavorare.
Martin, 7 anni, con la divisa del Chievo prima del calcio d’inizio LAPRESSE
LE PAGELLE
SIENA 5
h
IL MIGLIORE
6,5 CURCI
Si fa trovare pronto sia sulla
spizzata di Luciano sia sul tiro di
Granoche.
TERZI 5,5 Un paio di cross degni
di nota, ma si vede davvero poco
in avanti.
ROSI 5 Falsa partenza per lui,
Entra e si fa subito ammonire.
FICAGNA 5,5 Insicuro in alcune
situazioni
(A. Rossi s.v.)
BRANDAO 6 Copre bene la sua
zona di campo.
DEL GROSSO 6 Spinge più di
Terzi, ma nella foga a volte è
impreciso.
di F.D.V.
CHIEVO 6,5
SORRENTINO 5 Un’uscita
avventata, poi lo salva il palo sul
tiro di Codrea.
FREY 6 Tenere Maccarone non è
compito facile, lui non sfigura.
IL MIGLIORE
7 YEPES
h
Una granitica certezza. Difende e
comanda il reparto. Con il Pirata
non si passa.
MORERO 6 Dà una grossa mano a
Yepes: mai in sofferenza.
MANTOVANI 6 Diligente, in avanti
si vede poco ma copre bene.
LUCIANO 6,5 È il solito esagerato,
corre, crossa, tira e ogni tanto
perde la misura. Ma sono peccati
veniali rispetto a quanto fa.
VERGASSOLA 6 Tiene in vita il
centrocampo e s’inserisce appena
può.
IORI 6,5 Ordine e geometrie. E
prova pure il tiro da fuori. Non
male per uno che non aveva mai
giocato in serie A.
CODREA 6 Parte piano, poi il
guizzo nel finale.
PINZI 6 Arretrato al posto di
Marcolini, fa il lavoro sporco.
FINI 5,5 Mai nel vivo del gioco.
Non è la sua partita.
BENTIVOGLIO 6,5 Batte tutti gli
angoli e pronti, via mette una bella
palla per Bogdani. Dà qualità al
centrocampo.
GHEZZAL 5,5 Un’entrataccia su
Iori, un simil pallonetto e poco
altro.
MACCARONE 6 Si sbatte più di
tutti, ma non ha la bacchetta
magica.
CALAIÒ 5 Mai pericoloso.
Abbandona Maccarone a se
stesso.
JAJALO 6,5 Quando entra lui, il
Siena diventa più vivace ma non
sfonda.
All. GIAMPAOLO 5,5 La sua
squadra non riesce mai a essere
pericolosa.
MARCOLINI 6 Entra e mette lo
zampino nel palo di Pellissier.
BOGDANI 6 Un’occasione all’alba
della partita, poi si vede poco.
GRANOCHE 6 Sostituisce Bogdani
e cerca subito il gol. Il tiro c’è.
PELLISSIER 6,5 Un sinistro fuori
di un soffio e un palo. Il simbolo del
Chievo non tradisce mai.
(Ariatti s.v.)
All. DI CARLO 6,5 La striscia
positiva non s’interrompe,
nonostante il turnover. Lancia Iori
e non sbaglia.
TERNA ARBITRALE: STEFANINI 6,5 Partita facile, giuste le
ammonizioni. Rubino 6; Altomare 6.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 5a GIORNATA
Portanova
e Di Vaio
Bologna
sorride
Livorno deludente, gli emiliani
trovano due spunti e vincono
la prima partita stagionale
BOLOGNA
LIVORNO
2
0
GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Portanova (B) al 35’
del p.t.; Di Vaio (B) all’8’ del s.t.
BOLOGNA (4-4-2) Viviano; Raggi,
Portanova, Britos, Lanna; Vigiani (dal
42’ s.t. C. Zenoni), Mutarelli (dal 7’ p.t.
Mudingayi), Mingazzini, Gia. Tedesco
(dal 12’ s.t. Valiani); Zalayeta, Di Vaio
PANCHINA Colombo, Casarini, Adailton, Osvaldo. ALLENATORE Papadopulo.
LIVORNO (4-3-1-2) De Lucia; Perticone, Knezevic, Miglionico, Vitale;
Marchini, D. Moro (dal 1’ s.t. Bergvold), A. Filippini (dal 14’ s.t. Tavano);
Candreva; C. Lucarelli (dal 20’ s.t. Dionisi), Danilevicius PANCHINA Benussi, Diniz, Pieri, Pulzetti. ALLENATORE Russo-Ruotolo.
ARBITRO Bergonzi di Genova.
AMMONITI Britos (B) per gioco scorretto, Marchini (L) per proteste.
NOTE paganti 1.869, incasso 41.711; abbonati 12.583, quota 167.654. Tiri in porta 4 (un
palo)-4. Tiri fuori 4-7. In fuorigioco: 4-9. Angoli: 5-2. Recuperi: 2’, 4’.
Dici Nené
e il Cagliari
si accende
Cade il Bari
Pugliesi sconfitti in casa con
una rete della punta brasiliana.
E’ il primo successo per i sardi
BOLOGNA 6,5
LIVORNO 5
VIVIANO 6 Para su Candreva, nel
finale è sicuro sulle conclusioni di
Marchini e Vitale.
DE LUCIA 5 Il fendente di Di Vaio
gli passa sotto le gambe.
RAGGI 6 Riscatta la magra di San
Siro.
h
IL MIGLIORE
7 PORTANOVA
Mette a segno un gran gol e poi fa
il suo dietro, una grande tenuta su
ogni pallone.
PERTICONE 6 Dalle sue parti gli
avversari non fanno paura.
KNEZEVIC 5,5 Bruciato da Di Vaio
sul 2-0.
MIGLIONICO 5 Sovrastato
nell’azione del primo gol.
VITALE 5,5 Si vede solo alla fine
quando impegna Viviano.
BRITOS 6,5 Riemerge bene dopo
un avvio difficile.
MARCHINI 6 Si danna l’anima, uno
dei pochi che fa gioco.
LANNA 6 Non ha più paura di
giocare.
MORO 5,5 Una tenue presenza,
sostituito all’intervallo.
VIGIANI 6,5 Tanta corsa sulla sua
fascia (Zenoni s.v.).
BERGVOLD 5,5 Il suo inserimento
non porta benefici.
MINGAZZINI 6 Fa l’assist del
primo gol.
FILIPPINI 5,5 Si spegne alla
distanza.
MUTARELLI s.v. S’infortuna
subito, ingiudicabile.
TAVANO 6 Inserito troppo tardi,
prova ad animare l’attacco.
MUDINGAYI 6 Reintegrato ci
mette la solita quantità, può
crescere.
h
GIA. TEDESCO 5,5 Gioca fuori
ruolo, non entra mai nel vivo del
gioco.
VALIANI 6 Tiene la posizione.
ZALAYETA 6 Spizza a Di Vaio la
palla del raddoppio.
DI VAIO 6,5 Si aiuta col braccio e
torna al gol, primo bersaglio da
capitano.
All. PAPADOPULO 6,5 La prima
vittoria della stagione gli toglie
molta pressione esterna.
IL MIGLIORE
6 CANDREVA
Parte subito forte, è il più vivace
dei suoi.
DANILEVICIUS 5 Un’ombra
davanti, come ex non si fa
rimpiangere.
LUCARELLI 5 Due volèe fuori
misura e null’altro da ricordare.
DIONISI 5,5 Non si vede, non
punge.
All. RUSSO-RUOTOLO 5 Tre ko e
un solo gol all’attivo: sono numeri
da paura.
TERNA ARBITRALE: BERGONZI 6 Dubbi su un mani di Vitale, sul 2-0
l’assistente non segnala il braccio di Di Vaio. G.Bianchi 6; Di Pinto 5.
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORI Nenè (C) al 32’ s.t.
BARI (4-4-2) Gillet; A. Masiello, Ranocchia,
Bonucci, S. Masiello; Alvarez (dall’11’ s.t. Langella), Donati, Gazzi (dal 39’ s.t. De Vezze),
Rivas (dal 21’ s.t. Kutuzov); Barreto, Meggiorini. PANCHINA Padelli, Diamoutene, Stellini, Greco. ALLENATORE Ventura.
CAGLIARI (4-3-1-2) Marchetti; Marzoratti, Canini, Astori, Agostini; Dessena, Parola,Lazzari; Cossu (dal 35’ s.t. Biondini); Jeda
(dal 44’ s.t. Barone), Matri (dal 28’ s.t. Nenè).
PANCHINA Lupatelli, Sivakov, Ragatzu,
Larrivey. ALLENATORE Allegri.
AMMONITI Astori (C), Donati (B), Dessena
(C), Bonucci (B) per gioco scorretto, Agostini (C) per comportamento non regolam.
NOTE paganti 7.077, incasso di 139.213 euro; abbonati 13.154, quota di 161.707 euro.
Tiri in porta 4-4. Tiri fuori 3-6. Angoli 4-4.
Fuorigioco 0-1. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’.
DAL NOSTRO INVIATO
SEBASTIANO VERNAZZA
GIUSEPPE CALVI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
tificato, la strana coppia Russo-Ruotolo si incarta, e sopra
la panchina del Livorno già si
ode un volteggiare di corvi. Il
Bologna vince una specie di
spareggio salvezza, ma che errore commetterebbe Papadopulo se pensasse di aver risolto ogni problema. La partita è
stata mediocre e il Bologna
l’ha vinta perché Portanova e
Di Vaio hanno trovato due
spunti vincenti.
Cori anti-Moggi e contro i Menarini dalla curva: «Noi non
siamo amici di Moggi», il più
gettonato.
di ANDREA TOSI
GIUDIZIO 777
DAL NOSTRO INVIATO
BOLOGNA dIl Papa salva il pon-
LE PAGELLE
CAGLIARI
La chiave Il Livorno ha preso
due gol su palle inattive. Il primo su corner: Portanova ha sovrastato Miglionico e ha sbattuto dentro il cross di Mingazzini. Il secondo su rimessa laterale di Raggi: Zalayeta di testa
ha prolungato per Di Vaio, che
si è aggiustato l’attrezzo con
un braccino. Poi lo scatto alla
Bolt, il tiro e il pallone che si è
infilato sotto le gambe di De
Lucia. Passi per l’1-0, Portanova è uno specialista del colpo
di testa e una rete così può capitare di incassarla. Il 2-0 però
no: su rimessa laterale la difesa deve essere schierata e reattiva.
Striscia il rilassamento, in casa amaranto. Brutto segno.
Bologna Ci sono delle certezze. Il portiere Viviano: difficile
che conceda qualcosa e con
margini di crescita. I due centrali difensivi, Britos e Portanova: assortiti bene, duri, in collegamento continuo. E Di Vaio
sta per tornare quello dei mesi
scorsi perché è guarito dalla
tallonite. Portiere, stopper,
centravanti. La spina dorsale
c’è, bisogna abbellire il contorno. La fascia sinistra, per esempio: Giacomo Tedesco non ha
il passo dell’esterno e come laterale fa fatica.
Livorno Non funziona la difesa, non convince l’attacco. Danilevicius, il cocco del presidente Spinelli, e Lucarelli sembravano Britos e Portanova,
ma a rovescio: mal combinati,
per nulla dialoganti. Tavano
in panchina per turnover, e
vabbé. Il risultato? Una fase offensiva imbarazzante, alimentata soltanto dagli spunti di
Candreva, provato in avvio come trequartista, e da qualche
percussione di Marchini. Troppo poco, e Spinelli ha detto:
«Abbiamo fatto dieci passi indietro».
0
1
ARBITRO Calvarese di Teramo.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Marco Di Vaio, 33 anni, attaccante del Bologna LIVERANI
BARI
Anderson Miguel Nenè, 26 anni, punta brasiliana del Cagliari APP
LE PAGELLE
di GAETANO IMPARATO
BARI 5,5
CAGLIARI 7
GILLET 6 Una paratona su Lazzari,
beffato da Nenè solo davanti la
porta.
MARCHETTI 6,5 Sventa la
fiondata di Meggiorini. Lucido.
A. MASIELLO 5,5 Indeciso,
spesso in difficoltà nell’uno contro
uno.
RANOCCHIA 5,5 Frena Matri,
liscia sul gol di Nenè, cerca il pari.
h
IL MIGLIORE
7 BONUCCI
Pilastro solido, gioca di piede e di
cervello.
S. MASIELLO 6 L’indispensabile, e
lo fa benino.
ALVAREZ 6 Il più lucido negli
attacchi e qualche bel numero.
LANGELLA 5,5 Entra, ma incide
pochissimo sulla fascia.
DONATI 5,5 Un po’ le manette a
Cossu, un po’ di regia.
GAZZI 5,5 Il gioco gli gira intorno,
e lui vi entra di rado. (De Vezze
s.v.)
RIVAS 5,5 Carbura poco, un
tiraccio insidioso.
MARZORATTI 6 Si sgancia,
martella, furbissimo sul gol di
Nenè.
CANINI 6,5 Qualche toppa evita
strappi non rammendabili.
ASTORI 6,5 Nasconde Barreto, ai
suoi e ai...baresi.
AGOSTINI 6 Si propone,
volenteroso, poi Alvarez inizia a
mordere.
DESSENA 6,5 Furbo a gestire gli
equilibri in mediana, sfiora il gol.
PAROLA 6 Pensa a fare la diga, i
fronzoli li lascia ad altri.
IL MIGLIORE
7 LAZZARI
h
Tra interdizione e attacchi, due
rasoterra da brividi.
COSSU 7 Duracell, libero svariare
e graffiare sui due lati.
BIONDINI 6 I mattoni per la diga
salva risultato negli ultimi 15
minuti.
KUTUZOV 5,5 Va centrale, crea
qualche spazio e nulla più.
JEDA 6 Troppo statico, ma
confeziona l’assist gol (Barone
s.v.)
BARRETO 5 Cerca la giocata di
fino tra cingolati. Nullo.
MATRI 6,5 Inizia ipnotizzando
A.Masiello, poi cala.
MEGGIORINI 5,5 Pochi palloni,
poca gloria. Meglio esterno nel
finale.
NENE’ 7 Entra e s’inventa il «dai e
vai» della vittoria.
All. VENTURA 5,5 In tre giorni un
Bari irriconoscibile, che nella
ripresa non torna mai a galla.
All. ALLEGRI 7 Prima Lazzari e
Matri, poi la mossa Nenè: scelte
logiche per la prima vittoria dopo 3
stop di fila.
TERNA ARBITRALE: CALVARESE 6 Deciso, equilibrato, non tentenna
sul rigore chiesto dal Bari. Iannello 6; Di Fiore 6
BARI dSulla speranza del Cagliari, c’è sempre più il marchio brasiliano. Rapida e concreta, la squadra di Allegri imbavaglia il Bari e conquista la
prima, meritata vittoria in
campionato. Dopo i due gol segnati, entrambi su rigore, da
Jeda, ecco la firma di Nenè, 4
minuti dopo il suo ingresso in
campo, reattivo e abile a sfruttare un buco di Ranocchia, su
cross di Jeda. Alla squadra sarda riesce bene il tentativo di...
imitazione del Bari (al primo
k.o.), studiato nella sua esibizione più spettacolare nella
precedente sfida con l’Atalanta. Pressing asfissiante a tutto
campo e manovra articolata a
uno o due tocchi, così il Cagliari non fa giocare gli avversari.
Con Meggiorini preferito a Kutuzov, il Bari non incide, in particolare gli esterni Alvarez e Rivas mai s’accendono per dettare assist.
Ragnatela Cagliari Tenendo Parola, sostituto dello squalificato Conti, vertice basso del rombo e Cossu molto più «alto»
del solito (spesso da punta centrale) per bloccare sul nascere
i fraseggi tra Ranocchia e Bonucci, Allegri limita le originarie fonti della costruzione di
Ventura. Per 25’ il Cagliari praticamente nasconde la palla
agli avversari, concedendo appena qualche ripartenza, più
dalle parti di Rivas, visto che
Alvarez mai riesce ad accelerare. Nel primo tempo il progetto dei rossoblù si vanifica al limite dell’area del Bari, perché
il vivacissimo Matri è male accompagnato da Jeda. Così, il
Cagliari, supportato talvolta
anche dalle incursioni di Marzoratti, può andare al tiro solo
dalla distanza, con Agostini,
Cossu e Dessena. I biancorossi
arrivano a pungere solo con
iniziative individuali, di Rivas
e Alvarez.
Bari, passo indietro Molle sulle
gambe, evidentemente stanca
dopo l’exploit sull’Atalanta, la
formazione di Ventura non ha
rapidità di esecuzione, l’azione è spesso prevedibile. Anche
nella ripresa, con gli inserimenti di Langella e Kutuzov, il
Bari punge poco, a parte un sinistro di Meggiorini. E, anzi,
continua a subire l’iniziativa
del Cagliari, pericoloso con
Dessena e Lazzari prima del
colpo vincente di Nenè.
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
CLASSIFICA
RISULTATI
5
a
TA
RNA
GIO
ATALANTA-CATANIA
0-0
BARI-CAGLIARI
Nené (C)
0-1
BOLOGNA-LIVORNO
Portanova (B), Di Vaio (B)
2-0
FIORENTINA-SAMPDORIA
Jovetic (F), Gilardino (F)
2-0
GENOA-JUVENTUS
stasera, ore 20.45
INTER-NAPOLI
3-1
Eto'o (I), Milito (I), Lucio (I), Lavezzi (N)
LAZIO-PARMA
1-2
Bojinov (P), Zarate (L) rigore, Amoruso
(P) rigore
PALERMO-ROMA
3-3
Brighi (R), Budan (P), Burdisso (R), Miccoli
(P), Nocerino (P), Totti (R) rigore
Concorso n. 75 del 23 settembre 2009
TOTOCALCIO
X.2.1.1.1.2.X.X.1.2.1.1.1.oggi
MONTEPREMI
431.689,57 €
LE QUOTE
quote non disponibili
TOTOGOL
1.1.2.2.4.3.4.1.1.4.4.2.3.oggi
MONTEPREMI
3.440.645,84 €
LE QUOTE
quote non disponibili
Concorso n. 76 del 26 settembre 2009
TOTOCALCIO
E TOTOGOL
1 Sampdoria - Inter
2 Livorno - Fiorentina
3 Albinoleffe - Crotone
4 Empoli - Cittadella
5 Frosinone - Torino
6 Grosseto - Brescia
7 Lecce - Mantova
8 Padova - Gallipoli
9 Salernitana - Ascoli
10 Sassuolo - Cesena
11 Vicenza - Triestina
12 Birmingham City - Bolton
13 Blackburn Rovers - Aston Villa
14 Fulham - Arsenal
0-0
UDINESE-MILAN
Di Natale (U)
1-0
PROSSIMO TURNO
sabato 26 settembre Sampdoria-Inter (ore
18), Livorno-Fiorentina (ore 20.45), domenica 27 settembre, ore 15 Catania-Roma, Chievo-Atalanta, Juventus-Bologna, Lazio-Palermo, Napoli-Siena, Parma-Cagliari, Udinese-Genoa, Milan-Bari (ore 20.45)
2
La Moviola
CONCORSI
DELLA
GIORNATA
SIENA-CHIEVO
I marcatori
PARTITE
SQUADRE
PUNTI
IN CASA
RETI
FUORI
RIGORI
PUNTI
IN CASA FUORI TOTALE DIFF. FAVORE CONTRO 2007-2008 E
RETI
DIFFERENZA
TOTALE
G. V. N. P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S. F. S. F. S.
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3
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3
6
5
1
POSIZIONE
STAGIONE
2007-2008
ULTIME
QUATTRO
GARE
10 (+3)
9 (+3)
4 (+8)
7 (+3)
in B
6 (+3)
10 (-2)
5 (+2)
7 (=)
12 (-5)
9 (-2)
in B
9 (-4)
3 (+2)
5 (-1)
0 (+4)
11 (-7)
10 (-8)
in B
3
6
17
10
in B
13
3
14
10
1
6
in B
6
18
14
20
2
3
in B
VVVV
VVV=
VVVP
VVPV
VPVV
VVP=
PVNV
PVVN
PVVN
VPNP
PNVP
NNVP
PNPN
NPPV
VPPN
PPPV
VPNP
PPNN
PNPP
9 (-8)
6
PPPN
T. R. T. R.
INTER
JUVENTUS
SAMPDORIA
FIORENTINA
PARMA
GENOA
UDINESE
CHIEVO
ROMA
LAZIO
MILAN
BARI
PALERMO
BOLOGNA
SIENA
CAGLIARI
NAPOLI
CATANIA
LIVORNO
13
12
12
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10
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11
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4
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9
7
9
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5
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0
ATALANTA
1
3 0 1 2 2 0 0 2 5 0 1 4 0 2 1 5 1 7
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0 0 1 0
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2
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0
1
0
3
1
0
U DIRETTAMENTE IN CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U DIRETTAMENTE IN EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE IN SERIE B.
A parità di partite giocate la nostra classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1o punti negli scontri diretti. 2o differenza reti negli scontri diretti. 3o differenza
reti globale. 4o gol segnati. 5o ordine alfabetico.
BARI-CAGLIARI 0-1
Al 18’ s.t. contatto tra Matri
e Donati: Calvarese non dà
rigore: sembra prenderci.
BOLOGNA-LIVORNO 2-0
Secondo gol del Bologna di
Di Vaio da annullare: si por-
7 RETI Di Natale (2) (Udinese)
5 RETI Milito (1) (Inter)
4 RETI Totti (2) (Roma)
3 RETI Pellissier (Chievo); Gilardino
(Fiorentina); Eto’o (1) (Inter); Cruz (1)
(Lazio); Hamsik (Napoli); Mannini (Samp)
2 RETI Jeda (2) (Cagliari); Morimoto
(Catania); Jovetic (Fiorentina); Floccari
(2) (Genoa); Diego e Iaquinta (Juventus);
Pato (Milan); Quagliarella (Napoli); Budan
e Miccoli (1) (Palermo); Paloschi
(Parma); De Rossi (Roma); Padalino e
Pazzini (Sampdoria); Calaiò (Siena)
1 RETE: Bellini (Atalanta); Allegretti,
Alvarez, Barreto, Donati, Kutuzov e
Rivas (Bari); Di Vaio, Osvaldo e
Portanova (Bologna); Nenè (Cagliari);
Biagianti, Martinez e Mascara (1)
(Catania); Bogdani, Marcolini (1) e Pinzi
(Chievo); Mutu (Fiorentina); Biava,
Crespo, Criscito, Kharja (1), Mesto,
Moretti e Zapater (Genoa); Lucio,
Maicon, Stankovic e Thiago Motta
(Inter); Caceres, Felipe Melo, Marchisio
e Trezeguet (Juventus); Rocchi e Zarate
(1) (Lazio); C. Lucarelli (Livorno); Seedorf
(Milan); Lavezzi (Napoli); Cavani e
Nocerino (Palermo); Amoruso (1),
Bojinov, Galloppa, A. Lucarelli e
Zaccardo (Parma); Brighi, Burdisso,
Mexes, Riise e Taddei (Roma); Cassano,
Gastaldello e Palombo (Sampdoria); Fini,
Ghezzal, Maccarone e Reginaldo (Siena);
Floro Flores (Udinese)
RETI in questo turno 19 (3 rigori);
in totale 122 (17 rigori).
SQUADRA IDEALE
Di Vaio, c’è mani
Errori a Firenze
ATALANTA-CATANIA 0-0
Al 17’ Morimoto va in gol:
gioco fermo per fuorigioco.
Al 41’ entrata scomposta di
Guarente: palla e travolge
Morimoto. Era rigore. Al 52’
Doni cade in area ma l’arbitro lo ammonisce per simulazione. Al 73’ entra a gamba tesa: salvato. 79’: Andujar appena ammonito per
perdita di tempo calcia via il
pallone con stizza: niente
rosso. 86’: Andujar tocca
con le mani fuori area, manca il secondo giallo. Conte
protesta e vede il rosso. De
Marco male.
21
R
ta avanti il pallone con il
braccio: De Pinto dovrebbe
vedere (Bergonzi pure).
FIORENTINA-SAMP 2-0
Sullo 0-0 Cassano fermato
in area da Kroldrup: Morganti fa correre, ma sarebbe
rigore (10’). Sull’1-0 Stankevicius sbilancia Jovetic che
sta staccando di testa: rigore netto, non per Morganti.
Nel finale di gara Jovetic
lanciato da Vargas è fermato per fuorigioco: non c’è.
LAZIO-PARMA 1-2
Sul gol dell’1-0 al 21’ Baronio perde palla a centrocampo su pressing di Dzemaili e
resta a terra, Guidolin chiede ai suoi di buttare la palla
fuori invece arriva l’1-0 di
Bojinov. Contatto Mariga-Cruz, non sembra netto,
Velotto dà rigore. Bojinov
solo davanti a Muslera, da
Il fallo di mano di Di Vaio prima del secondo gol del Bologna SKY
dietro la forbice di Kolarov
è esagerata ed evidente. Più
del contatto che gli procura
il giallo (poi rosso per proteste) oltre al rigore.
PALERMO-ROMA 3-3
Totti lanciato a rete placcato a palla lontana da Balzaretti: Totti protesta, Rocchi
ammonisce lui. Ok il 2-2 di
Miccoli: Simplicio tenuto in
gioco da Riise. Rubinho a valanga sul terreno bagnato
su Okaka: rigore ok.
SIENA-CHIEVO 0-0
Yepes chiede rigore per un
mani di Ficagna: non c’è,
Ghezzal costretto a cambiare la maglietta, strappata.
UDINESE-MILAN 1-0
Gol:Oddo tiene in gioco
Isla. Ripresa: al 21’ Inzaghi
in fuorigioco di pochissimo.
E pochi minuti dopo Di Natale. Al 26’ Ronaldinho
scambia con Zambrotta, Domizzi «para» col ginocchio.
Seedorf protesta, ma il mani proprio non si vede. Poco
chiaro il primo giallo a Flamini (al 38’), netto un minuto dopo il secondo: gamba
tesa su Inler.
NAZIONALE
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GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
GDL
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Gio Di Luglio
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GDL
800-667020
COMMUNICATIONS
24
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GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fSPAGNA / Le due grandi favorite continuano
MONDO
il testa a testa al vertice a punteggio pieno
IL FENOMENO DI UNA BELLEZZA ASSOLUTA LA SECONDA RETE DELL’ARGENTINO AL RACING
ll capolavoro
del genio Messi
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MADRID d (f.m.r.) Il Messi di
sempre. Strabiliante, inarrestabile in campo, defilato, umile
fuori. Martedì sera l'argentino
ancora una volta ha strappato
applausi segnando due reti magnifiche al Racing, tanto che il
Sardinero si è alzato in piedi
per tributargli una sentita stan-
ding ovation al momento del
cambio con Iniesta. Quando è
uscito lo stadio aveva ancora
negli occhi la sua prodezza: ricevuta la palla da Xavi in posizione defilata sulla destra, si è
accentrato con rapidità tagliando il campo in orizzontale. E
quando, sempre restando fuori
dall’area, si è trovata all'altezza del dischetto del rigore ha
lasciato partire un siluro di sinistro che è andato dritto all’incrocio. Dietro di lui, seminati o
impietriti dal cambio di passo,
tre avversari. Era il quarto gol
del Barça, il suo secondo personale.
Profilo basso Messi è stato protagonista su tutti i giornali
(«Enormessi» titolava in prima
El Mundo Deportivo): « Il Pallone d'oro? Io penso solo a fare il
mio lavoro, se non me lo danno
non succede nulla». E poi, sul
piano tattico: «Già lo scorso anno il mister mi ha dato la libertà di muovermi per cercare la
gazza&play
GUARDA LIONEL
SUL TUO CELLULARE
Inquadra* il codice oppure
invia un SMS al
34 04 34 34 34 con 3001
Z
posizione dove mi trovo meglio, in mezzo o largo. A me
piace accentrarmi per andare a scambiare la palla con
chi sta in mezzo». Su Ibra: «Ci
stiamo ancora conoscendo anche se l'adattamento è facilitato dalla sua grande qualità». In
4 turni di Liga i due hanno già
fatto 9 reti, il Barça 14.
Ibra sta bene A proposito: niente di grave la distorsione alla caviglia destra sofferta martedì a
Santander. Salterà sabato il
Malaga in campionato, tornerà
martedì in Champions contro
la Dinamo Kiev.
*Per le
istruzioni
vai nella
sezione
Altri mondi
alla fine
del giornale
Leo
Messi,
argentino,
22 anni
AFP
Il gran gol di Messi al Racing, il secondo personale nel 4-1 finale: nessuno è riuscito a fermare l’argentino che, dopo un lungo dribbling, ha scagliato la botte vincente (disegno di Roberto Rinaldi)
Ronaldo+Kakà: il Real
risponde al Barça
L’uno-due mette k.o. il Villarreal, il portoghese dà
spettacolo, ma il gioco è lontano da quello dei catalani
VILLARREAL
REAL MADRID
0
2
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Cristiano Ronaldo (R) 2'
pt; Kakà (R) rig. 28' st
VILLARREAL (4-4-2) Diego Lopez 7;
Angel 5, Godin 6, Gonzalo Rodriguez
5, Capdevila 6; Cazorla 6 (32' st Jonathan Pereira 5), Eguren 6, Bruno 6,
Cani 5 (32' st Marcano 6); Rossi 6,5
(21' st Pires 5), Nilmar 5. ALLENATORE Valverde 5 PANCHINA Oliva, Javi
Venta, Marcos Senna, Llorente.
REAL MADRID (4-1-4-1) Casillas 6;
L.Diarra 6,5, S.Ramos 7, Albiol 6, Marcelo 6; Gago 7; Granero 6, Guti 7 (37'
st M.Diarra s.v.), Kakà 6 (30' st Van
der Vaart 5), Cristiano Ronaldo 7; Higuain 5,5 (20' st Raul 5). ALLENATORE Pellegrini 6 PANCHINA Dudek,
Drenthe, Benzema.
ARBITRO Mejuto Gonzalez 6,5
AMMONITI Gonzalo Rodriguez (V), Guti (R),
Gago (R), Bruno (V), Angel (V), L. Diarra (V)
ESPULSI Gonzalo Rodriguez (V) al 35' p.t.
per doppia ammonizione
FILIPPO MARIA RICCI
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VILA-REAL (SPAGNA)dMessi chia-
ma, Ronaldo risponde, Barcellona e Real Madrid continuano
la loro corsa a braccetto. Stessi
punti, 12 dopo 4 giornate, ma
risultati e sensazioni offerte
molto differenti. Dopo il 4-1
del Barça al Racing ecco il 2-0
del Madrid al Villarreal, rivale
quotato ma in crisi d'identità e
con soli 2 punti (10 in meno di
Real e Barça) dopo 4 giornate:
altro che outsider per la vittoria
in Liga. «Non abbiamo l'obbligo di giocare come il Barça»,
aveva detto Pellegrini alla vigilia del suo ritorno a Vila-real,
ed effettivamente così è stato:
per il Madrid nessuna traccia
del dominio assoluto mostrato
la sera prima dal Barcellona a
Santander e una vittoria travagliata nonostante il Villarreal
sia rimasto in 10 dal 35' per
l'espulsione di Gonzalo Rodriguez.
La risposta Tempo 100 secondi
e Ronaldo, forse pensando alle
prodezze di Messi, s’inventa un
gran gol. La fascia è diversa, la
sinistra rispetto alla destra dell’argentino, uguale la velocità,
la tecnica e la precisione nel tiro che chiude una progressione
brillante. Diego Lopez non può
far nulla, per Ronaldo 5 gol in
Liga come Messi e la soddisfazione di aver segnato (7 centri)
in tutte le 5 partite del Madrid.
Real grigio Il portoghese di nuovo convincente, Kakà nuovamente appannato. Pellegrini,
costretto a schierare Lass Diarra dietro a destra per l'infortunio di Garay nel riscaldamento,
ha lasciato in panchina Raul e
Benzema provando un 4-1-4-1
con Gago davanti alla difesa e
Guti e Granero a dare una mano a Kakà e Ronaldo. Risultato
magro: poco possesso, poco gioco salvo qualche fiammata.
Ottimo Rossi Il Villarreal è stato
sostenuto quasi esclusivamente dalla grande vitalità di Giuseppe Rossi abbandonato però
al suo destino dal brasiliano Nilmar e incredibilmente sostituito con Pires al 66’. Un cambio
incomprensibile, e in 5’ la gara
era chiusa: fallo di mano di Angel su cross di Marcelo, Kakà
trasforma il rigore segnando la
sua prima rete stagionale. La
Galassia avanza e non prende
gol per la terza partita di fila,
ma per il momento il Barça è
un’altra cosa.
y
LIGA
LA
SITUAZIONE
4a giornata
SivigliaMajorca 2-0,
SantanderBarcellona 1-4,
XerezDeportivo 0-3,
ValladolidOsasuna 1-2,
Atletico MadridAlmeria 2-2,
EspanyolMalaga 2-1,
VillarrealR.Madrid 0-2,
TenerifeAth.Bilbao 1-0,
GetafeValencia
Classifica
L’abbraccio tra Cristiano Ronaldo, 24, e Kakà, 27 AP
IN EGITTO
Oggi al via il Mondiale U.20
Domani Italia-Paraguay
(v.cla.) Pronti, via: ecco il futuro. Parte oggi ad
Alessandria, in Egitto, l’edizione 2009 del
Mondiale Under 20. Gara inaugurale per i padroni
di casa, che sfidano Trinidad e Tobago (ore 20,
diretta Sky Sport 3). Si gioca per il girone A,
quello degli azzurrini di Francesco Rocca, che
debuttano domani al Cairo (ore 16) contro il
Paraguay, forse il rivale più tosto del girone
(sono 6 gruppi da 4, passano agli ottavi le prime
due e le 4 migliori terze). Assente l’Argentina, è il
Brasile il favorito (anche per gli scommettitori):
poi Germania, Spagna e Nigeria, ma gli azzurrini
non partono troppo indietro.
Barcellona, Real
Madrid 12,
Siviglia,
Ath.Bilbao 9,
Valencia,
Maiorca 7,
Deportivo,
Espanyol,
Tenerife 6,
Almeria 5,
Valladolid,
Osasuna, Gijon,
Santander 4,
Malaga, Getafe,
Real Saragozza
3, Villarreal,
A.Madrid 2,
Xerez 0
INGHILTERRA
La Premier a Platini
«Fair play finanziario
irrealizzabile»
Il direttore generale
Scudamore attacca
il piano dell’Uefa.
Coppa: ok Chelsea
LUCA PISAPIA
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sea e Queens Park Rangers. Dopo il finale di partita giocato domenica in Premier contro il Tottenham, Fabio si è disimpegnato bene in attacco per 90' sfiorando più volte il gol. Buone notizie per Ancelotti anche dal debutto stagionale del nuovo acquisto Zhirkov e di Joe Cole, al
rientro dopo 9 mesi dall’infortunio. Gol vittoria di Kalou al 52'.
LONDRAdIl direttore generale
della Premier League, Richard
Scudamore, ha definito «irrealistica» e bocciato senza mezzi
termini la proposta di fair play
finanziario avanzata il mese
scorso da Platini. «Se si vuole
stabilire che un club può spendere solo quello che guadagna
— dice Scudamore — allora bisognerebbe uniformare le entrate, la pressione fiscale, le sovvenzioni statali nella costruzione degli stadi, le quote ingresso
degli stranieri nei diversi paesi
europei: un progetto irrealizzabile».
Male Macheda Sfortunata la prima stagionale per Macheda nel
Manchester Utd. Partito titolare nella sfida contro i Wolves,
Ferguson — che lo aveva bacchettato perché poco presente
agli allenamenti e troppo in giro con le nazionali — l'ha fatto
uscire dopo mezz'ora per riequilibrare la squadra in seguito all’espulsione di Da Silva. United
che passa con il gol di Welbeck
servito da Owen (66'). Travolgenti in trasferta il Tottenham
con tripletta di Crouch e l'Everton che affossa lo Hull.
Ok Kalou Intanto ieri sera, nel
terzo turno di Carling Cup, Fabio Borini ha esordito dal primo minuto nel derby tra Chel-
RISULTATI Aston Villa-Cardiff 1-0,
Chelsea-Qpr 1-0, Hull-Everton 0-4, Preston-Tottenham 1-5, Manchester
Utd-Wolverhampton 1-0
taccuino
BELGIO
MONDIALE IN BRASILE
Dacourt allo Standard
Un po’ d’Italia nel 2014
LIEGId L'ex centrocampista di Roma e Inter, Olivier Dacourt, ha firmato un contratto di un anno col club
belga dello Standard Liegi.
dUna società italiana, la Value Partners Management Consulting, è stata scelta come consulente strategico dal governo brasiliano per il Mondiale 2014.
BRASILE
Test dna per Ronaldo
RIO DE JANEIROd Ronaldo dovrà
effettuare il test del Dna per verificare la paternità di un bimbo di 4 anni,
figlio di una donna brasiliana, Michele Umezu, che dice di aver avuto
una relazione con lui nel 2004.
COPPIA GERMANIA
Wolfsburg fuori
dEliminate diverse grandi dai sedicesimi di coppa di Germania: il Wolfsburg (2-3 a Colonia), Leverkusen
(1-2 a Kaiserslautern), l’Hertha (ai rigori col Monaco 1860).
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fIrregolarità nell’iscrizione ai campionati:
IL CASO
nel mirino della Disciplinare due club di B
Crotone e Gallipoli
trovano l’handicap
Illeciti amministrativi: -2 e -1 di penalizzazione
Sono state punite anche 10 società di Lega Pro
MAURIZIO GALDI
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ROMA d Dodici squadre su
y
SONO 12
I CLUB
PUNITI
SERIE B
Crotone (-2
punti); Gallipoli
(-1)
PRIMA
DIVISIONE
Girone A
Perugia e
Figline (-1)
quattordici deferite sono state
penalizzate dalla Disciplinare
per illeciti amministrativi relativi alle iscrizioni ai campionati: due sono squadre di serie B
(Crotone che ha avuto due
punti e Gallipoli un punto),
dieci le società di Lega Pro penalizzate e tra queste la sanzione maggiore tocca al Catanzaro con tre punti, le altre (Barletta, Colligiana, Legnano, Pro
Sesto, Vibonese, Perugia, Figline, Igea e Rodengo) ne hanno
avuto solo uno. Inibizioni per i
dirigenti. Sono state invece
prosciolti l’Alghero e il Foggia
(difeso dall’avvocato Eduardo
Chiacchio).
Serie B La Disciplinare, presieduta da Sergio Artico, oltre alle penalizzazioni ha previsto
in B l’inibizione per 7 mesi di
Giovanni Vrenna e Giancarlo
Antonio Martucci, rispettivamente vicepresidente e amministratore delegato del Crotone e 2 punti di penalizzazione
alla società calabrese, da scontare nella stagione in corso. Il
Gallipoli è stato penalizzato di
un punto e il suo amministratore unico, Vincenzo Barba, inibito per 6 mesi.
SECONDA
DIVISIONE
Girone A
Rodengo,
Legnano e Pro
Sesto (-1)
Girone B
Colligiana (-1)
Girone C
Catanzaro
(-3); Barletta,
Igea e
Vibonese (-1)
Giuseppe Giannini, 45 anni. Martedì la prima vittoria del Gallipoli in B LEZZI
Inibiti anche molti
dirigenti. Assolte
Alghero e Foggia. Il
presidente del
Legnano si dimette
per protesta
Lega Pro La penalizzazione
maggiore in Lega Pro è toccata
al Catanzaro al quale sono stati inflitti tre punti di penalizzazione inoltre è stato inibito per
otto mesi l' amministratore
unico Pasquale Bove e alla società è stata inflitta una ammenda di 1.500 euro. Nel Perugia sono stati inibiti per otto
mesi l'amministratore unico
Leonardo Covarelli e per sei
mesi i dirigenti Marco Scarpel-
loni e Maria Luisa Mattiacci alla società è stata inflitta una
ammenda di 1.500 euro. Nel
Figline sono stati inibiti per sei
mesi il presidente Bernardo
Farrugio e i dirigenti Maria
Grazia Farrugio e Vittorio Casucci. Nell’Igea (che ha scelto
il nuovo allenatore: è mauro
Zampollini) sono stati inibiti
per sei mesi l'amministratore
unico Tommaso Donato e il dirigente Antonino Grasso. Nel
Rodengo inibiti per sei mesi il
presidente Alessandro Ferrari
e i dirigenti, all'epoca dei fatti,
Mario Spada, Mario Pezzotti e
Massimo Frassi. Nella Colligiana inibito Fabio Biancucci per
sei mesi; nella Pro Sesto puniti
Elisabetta Pasini, Giuseppe Pasini, Luca Pasini, Giulia Colombi e Pierfrancesco Gallizzi per
sei mesi; nel Legnano inibito
Giuseppe Resta per sei mesi e
venti giorni; nella Vibonese è
toccato a Santo Gurzillo, Francesco Patania, Gregorio Figliano, Giuseppe Caffo e Massimo
Colistra per sei mesi; nel Barletta Franceso Saverio Sfrecola inibito per sei mesi.
Reazioni «Fin qui abbiamo fatto bene e lavorato, continueremo a farlo per riprenderci questo punticino che ci hanno tolto», reagisce il tecnico del Gallipoli, Giuseppe Giannini. E anche il presidente del Crotone,
Salvatore Gualtieri, annuncia
che la società è pronta a fare
ricorso. «Per quanto ci riguarda — afferma — ritenevamo
di essere in regola, perché nel
giugno 2009 avevamo proceduto ad una transazione fiscale con l'Agenzia delle entrate,
poi accordata, all'interno della quale appunto vi erano i
due importi contestati dalla Disciplinare». Anche in Lega Pro
ci sono le prime reazioni polemiche: il presidente del Legnano Pippo Resta si è dimesso
per protesta.
SERIE B Panchine a rischio
taccuino
GLI ALTRI TORINO
Menisco: Arma
fuori per un mese
R
Luca Gotti, 42
anni, allenatore
della Triestina,
reduce da tre
sconfitte
consecutive
(l’ultima col Lecce)
dTre panchine che traballano,
tre allenatori a rischio dopo le
sconfitte di martedì sera e che
sono stati salvati (forse) dal calendario: per loro, fiducia a
tempo. Sabato si gioca.
Gotti Brutto segno quando il
presidente Stefano Fantinel appare sul campo di allenamento
dopo una partita. L'appuntamento con la squadra si è puntualmente verificato: intuibile
il discorso fatto a al tecnico e ai
giocatori, anche se lontano da
orecchi indiscreti: «Non bisogna mollare, questa non è la vera Triestina, l'allenatore in questo momento non è in discussio-
s
TORINOd Arma ha una infiammazione della capsula meniscale, starà fuori poco meno di un mese. Sono tornati Belingheri e Pisano.
Reggina, Triestina e
Mantova cercano
di capire come
uscire dalla crisi
R
Walter Novellino, 56 anni, con la Reggina solo una vittoria
ne da parte della società». Parole che non hanno rassicurato la
tifoseria, scossa dalla improvvisazione dimostrata dal tecnico
nelle ultime partite. Comunque
si va avanti. Prossimo traguardo Vicenza, in casa di quel Rolando Maran che praticamente
esonerato dalla Triestina avrà i
suoi buoni motivi per cercare
sul campo la rivincita. Certo, pesa il 4-1 casalingo col Lecce:
per trovare un k.o. così pesante
bisogna tornare indietro di
vent’anni.
LE NUOVE CLASSIFICHE
In B il Crotone è penultimo
Catanzaro via dalla vetta
Ora il Gela è primo da solo
SERIE B
Due punti di penalizzazione per il Crotone, che ora è
penultimo. Un punto al Gallipoli, che scende a sette.
Ecco la classifica: Frosinone e Brescia p. 13; Torino,
Ascoli e Padova 12; Cesena 11; Ancona, Sassuolo e
Empoli 9; Lecce, Cittadella e Piacenza 8; Vicenza,
Modena e Triestina 7; Gallipoli (-1), Grosseto e
Reggina 6; AlbinoLeffe 4; Mantova 3; Crotone (-2) 2;
Salernitana 1.
PRIMA DIVISIONE
Girone A Un punto di penalizzazione per Perugia e
Figline. Gli umbri scendono a otto, mentre i toscani
vanno a tre. Questa la classifica: Cremonese p.12;
Novara 11; Varese e Lumezzane 10; Arezzo 9;
Pergocrema e Perugia (-1) 8; Foligno e Alessandria
7; Lecco 6; Monza, Sorrento, Benevento, Viareggio
e Como 5; Pro Patria 4; Figline (-1) 3; Paganese 2.
SECONDA DIVISIONE
Girone A Via un punto al Rodengo, che scende dal
quinto al settimo posto, al Legnano, che ora è
penultimo e alla Pro Sesto, già ultima. La nuova
classifica: Alghero p. 10; Sambonifacese e
Carpenedolo 9; Spezia e Pavia 8; Feralpi Salò,
Rodengo (-1), Villacidrese, Crociati Noceto,
Mezzocorona e Alto Adige 7; Canavese, Olbia e Pro
Vercelli 6; Valenzana e Pro Belvedere 4; Legnano
(-1) 3; Pro Sesto (-1) 2.
Girone B Una squadra penalizzata: la Colligiana. I
toscani perdono un punto e scendono a sette. La
classifica: Lucchese p. 12; San Marino e Carrarese
9; Nocerina, Prato, Sacilese e Sangiovannese 8;
Celano, Colligiana (-1) e Poggibonsi 7; Giacomense e
Sangiustese 6; Bassano, Itala San Marco e Gubbio
5; Fano e Bellaria 3; Pro Vasto 2.
Girone C I tre punti di penalizzazione fanno perdere
al Catanzaro il primato in classifica: il Gela rimane
da solo in vetta. Via un punto anche a Barletta, Igea
e Manfredonia. Questa la nuova classifica: Gela p.
13; Catanzaro (-3), Juve Stabia, Cisco Roma,
Monopoli e Cassino 10; Brindisi e Siracusa 9;
Normanna 6; Melfi e Scafatese 5; Vico Equense,
Barletta (-1) e Manfredonia 4; Igea (-1) 2; Vibonese
(-1) 1; Noicattaro e Isola Liri 0.
LEGA PRO
Novellino, Gotti e Serena
avanti tra molti dubbi
Novellino Walter Novellino sa
che la classifica è una delusione, ma va per la sua strada. Le
voci che lo vogliono esonerato
se non dovesse battere il Piacenza nel posticipo di lunedì sera,
non lo turbano. Il tecnico resta
al suo posto dopo aver incassata la fiducia del presidente Foti.
Intanto oggi riprende la preparazione al Sant'Agata.
25
R
REPORPRESS
Serena Anche il Mantova è stato a rapporto dal presidente ieri
alla ripresa della preparazione
dopo la sconfitta interna con
l'AlbinoLeffe. Alla presenza del
tecnico Serena, del dirigente
Poggi e del d.s. Magalini, Lori
ha richiamato i giocatori alle
proprie responsabilità, Al tecnico è stata ribadita la fiducia:
«Lo scorso anno ho cambiato
tre allenatori — ha detto Lori ai
giocatori — quest'anno non succederà, dunque nessuno pensi
a costruirsi degli alibi».
Michele
Serena, 39
anni, allenatore
del Mantova che
non ha ancora
vinto: 3 pareggi
e 3 sconfitte
IL GIUDICE SPORTIVO
Tre turni a Perna
con la prova tv
MILANOd Perna (Modena) è stato
squalificato con la prova tv perché
«colpiva con il gomito il capo dell'avversario», cioè Coralli dell'Empoli,
con un gesto intenzionale e violento
non visto dall'arbitro. Un turno a Di
Michele (Torino), Gissi (Triestina),
Lanzaro (Reggina), Piccioni (Sassuolo), Beati (Crotone) e Amoroso
(Ascoli). Diffidati Braiati (Vicenza),
Cherubin (Cittadella), Milani e Cosenza (Ancona), Nassi (Mantova),
Pederzoli (Gallipoli), Volpi (Reggina),
Fabiano e Vives (Lecce) e Troianiello (Frosinone). Multe: 10 mila euro
alla Triestina (perchè «in due occasioni e per pochi secondi» i tifosi
hanno rivolto cori razzisti).
PROSSIMO TURNO
Brescia a Grosseto
Padova col Gallipoli
d Sabato, ore 15.30: AlbinoLeffe-Crotone, Ancona-Modena (lunedì, ore 19), Empoli-Cittadella, Frosinone-Torino, Grosseto-Brescia,
Lecce-Mantova, Padova-Gallipoli,
Reggina-Piacenza (lunedì, ore 21),
Salernitana-Ascoli, Sassuolo-Cesena, Vicenza-Triestina.
La Lazio al Ravenna
«Una partita per
la famiglia di Filipi»
RAVENNAdLa Lazio ha proposto al Ravenna di giocare un’amichevole l’8 ottobre per raccogliere
fondi per la famiglia di Filipi, il giocatore morto
venerdì notte in un incidente stradale. L’iniziativa è partita dal d.s. laziale, l’albanese Tare e dal
tecnico Ballardini, che è romagnolo. Pure lo Spezia ha detto di essere disponibile a contribuire.
Classifica girone B Ternana e Portogruaro p. 12; Verona e
Pescara 9; Giulianova 8; Reggiana e Taranto 7; Ravenna*,
Foggia*, Spal e Cosenza 6; Pescina e Lanciano 5; Cavese,
Potenza e Rimini 4; Marcianise e Andria 3. (*una gara in meno).
SERIE D COPPA ITALIA
Pontedera: vandali in azione
Segato il palo di una porta
Momenti di tensione a Pontedera dove è stato segato il
palo di una porta. I risultati dei 32esimi di Coppa:
Pordenone-Concordia1-0; Quinto-Este 3-1;
Jesolo-Vecomp 5-0; Castelsardo-Budoni 1-0;
Tritium-Insubria 0-2; Renate-Colognese 3-0;
Solbiatese-Caratese 1-2; Voghera-Derthona 1-0;
Casale-Settimo 5-7 d.r.; Acqui-Savona 0-1;
Lavagnese-Sarzanese 5-0; Castellarano-Russi 0-3;
Pontedera-Ponsacco 0-1; Fortis-Sestese 2-4 d.r.
Sansepolcro-Santarcangelo 0-1; Castel Rigone-Città di
Castello 2-0;Viterbese-Gavorrano 2-1; Flaminia-Cynthia
0-2; Boville-Rondinelle 2-0; Fiorenzuola-Montichiari 5-4;
Recanatese-Rieti 7-5 d.r.; Santegidiese-Chieti 0-4; R.
Curi-L'Aquila 3-5 d.r.; Bojano-Campob. 1-2; Angri-Pianura
3-4; Francavilla-Casarano 3-4 d.r.; Rossanese-Sapri 5-6
d.r.; Rosarno-Acicatena 5-3 d.r.; Nissa-Modica 5-6 d.r.;
Matera-Pisticci 3-0; Pomigliano-Neapolis 1-2;
26
R
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
CASO SINGAPORE I DOCUMENTI
SenzaFreni
di
PINO ALLIEVI
W
P
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Piquet jr
I PROTAGONISTI
La comicità
di un fatto
gravissimo
Accadono cose strane in F.1.
Succede ad esempio che
Ecclestone, dopo aver fatto
di tutto per togliersi di
mezzo Briatore (i veri motivi
del dissidio tra loro non li
conosceremo mai) se ne
esca, in una intervista al
quotidiano spagnolo El
Mundo, con una
dichiarazione commovente:
«Mi aspettavo una sanzione
meno pesante per lui, le
scuse avrebbero dovuto
aiutarlo». Sono quei
rimpianti postumi che si
hanno con l’avversario
spacciato. Una parola di
conforto, al pari di una
sigaretta, costa poco e non si
nega a nessuno. Un altro
aiuto a Briatore era venuto
dal presidente della
federazione spagnola, Carlos
Gracia, presente al Consiglio
Mondiale: «La sanzione a
Briatore mi è parsa
eccessiva, non c’era una
chiara evidenza per
incriminarlo e non ha avuto
la possibilità di difendersi».
Nei verbali del processo che
pubblichiamo in questa
pagina si scoprono tante
cose. Ad esempio, come si
sia trattato di una indagine
confusa, un pochino
superficiale, tanto da
suscitare il sospetto che si
volesse andare a cercare
proprio nel manager
piemontese il capro
espiatorio di un disegno
venuto da lontano.
Non è nostra intenzione
ergerci a difensori di
Briatore, pretendiamo di
essere imparziali dinanzi a
un fatto così grave e oscuro.
Ma è comunque strano che
sia l’inchiesta Fia sia quella
interna Renault escludano
una responsabilità di Flavio.
Poi, dal nulla, compare il
fantomatico Mister X che
(sembra), interrogato al
telefono, determina la
radiazione a vita di Briatore.
Una cosa troppo comica per
essere credibile: quando
conosceremo il vero ruolo
ricoperto da Paperino e
dalla Banda Bassotti?
IMMUNITÀ
Nelsinho:
«Mi hanno
detto di andare
a sbattere»
Nelson Piquet jr, 24 anni EPA
«Flavio Briatore e Pat Symonds
mi hanno detto di andare a
sbattere per influenzare
positivamente le prestazioni
della squadra. Io ho accettato e
ho innescato l’incidente. Pat mi
disse a che giro farlo per
adottare una strategia
aggressiva per Alonso. Flavio a
fine gara mi disse
discretamente grazie»
Pat Symonds, 56 anni, ex d.t Renault LAPRES
«Il Testimone X era lì
E ci ha spiegato tutto»
La sentenza del Consiglio Mondiale: «La sua deposizione è stata
confermata dalle parole del d.t. Symonds e da quelle di Piquet»
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dEcco uno stralcio della sentenza del Consiglio Mondiale
Fia sul caso Singapore 2008.
Testimone X In data 17 settembre (giovedì scorso) Renault F1
faceva riferimento all’esistenza di un altro membro del team (il Testimone X) che, benché non fosse egli stesso un cospiratore, era a conoscenza della cospirazione all’epoca del
GP Singapore 2008. Renault
F1 dichiarava nelle sue conclusioni che il Testimone X aveva
confermato che Briatore era a
conoscenza del piano di provocare deliberatamente l’incidente prima che questo venisse
messo in atto. Renault F1 dichiarava che il Testimone X
era un "informatore" all’interno del suo team e che se ne fosse stata rivelata l’identità, questo avrebbe potuto scoraggiare altre persone in una posizione analoga dal farsi avanti in
relazione a questa o altre vicende. La Fia pertanto concordava con Renault F1 che l’identità del Testimone X sarebbe stata rivelata soltanto al Presidente della Fia e ad alcuni consulenti legali della Fia.
Renault F1 inoltre consentiva
che il Testimone X fosse sentito da uno dei consulenti esterni della Fia, l’avvocato Paul
Harris. Per proteggere la sua
identità, il Testimone X non
viene identificato nella presente decisione. Anche il Testimone X ha testimoniato direttamente di essere stato presente
quando Briatore ha discusso il
piano con Symonds il giorno
prima della gara. Symonds
non ha messo in discussione
nulla di quanto riferito dal Testimone X e ha confermato la
propria partecipazione alla cospirazione. Renault F1 ha confermato chiaramente di ritenere Briatore direttamente e personalmente coinvolto.
Flavio Briatore è stato invitato
a partecipare alla riunione del
Consiglio Mondiale del 21 settembre 2009, ma ha declinato
l’invito sostenendo invece in
una lettera del suo legale di
non essere titolare di una licenza e di non dover riferire alla
Fia. Briatore ha ripetutamente
insistito nelle sue affermazioni
di non sapere nulla della vicenda. Tuttavia, alla luce delle prove schiaccianti, il Consiglio
non può accettare il resoconto
fornito da Briatore che occupava la posizione di massima responsabilità all’interno della
scuderia. Tutti i dipendenti
contavano su di lui per avere
una guida e un giudizio. Il Team Principal è anche la principale interfaccia tra una scuderia e la Fia. E’ particolarmente
deplorevole che non si sia mo-
w
I NUMERI
2
La Renault
resterà sotto
osservazione
per i prossimi
due anni: la
radiazione è
stata sospesa
sino a fine 2011
164
Le pagine
complessive del
dispositivo della
sentenza emessa
lunedì a Parigi
dal Consiglio
Mondiale
della Fia
strato più disponibile in quest’affare e che continui a negare il suo coinvolgimento.
Infine, Briatore era il manager
di Piquet jr. Non solo aveva
una responsabilità nei confronti della scuderia, aveva anche
la responsabilità di guidare e
assistere Piquet jr nella sua carriera e offrirgli consigli. Il Consiglio considera insoddisfacente che un Team Principal debba gestire un pilota perché ciò
può condurre al tipo di conflitto di interessi che qui è emerso
chiaramente. Considerati congiuntamente, i fattori summenzionati e la totale assenza di attenuanti hanno portato il Consiglio Mondiale a concludere
che Briatore non è una persona adatta a partecipare in nessun modo a nessuna attività degli sport motoristici sotto il controllo della Fia.
Piquet jr Il Consiglio reputa
chiaro dalle prove fornite da Piquet jr che egli ha partecipato
alla pianificazione dell’incidente. C’è una conferma significativa dell’affermazione di Piquet jr che l’incidente fosse deliberato, che comprende: l’ammissione di Symonds nell’ambito dell’indagine interna condotta da Renault F1 e nella sua
lettera al Consiglio datata 20
settembre 2009; il resoconto
delle discussioni tra Briatore e
Symonds fatto dal Testimone
X; i dati della telemetria pro-
dotti dal Dipartimento Tecnico della Fia; la deposizione di
Piquet resa al Consiglio il 21
settembre
Piquet jr ha affermato di avere
partecipato alla pianificazione
dell’incidente a causa del suo
stato di fragilità mentale provocato dalle difficoltà che incontrava nel riuscire a ottenere un contratto per correre con
la Renault F1 nella stagione
2009. Piquet jr afferma che la
pianificazione dell’incidente
gli fu inizialmente prospettata
da Symonds e Briatore in una
riunione la domenica pomeriggio immediatamente precedente il GP Singapore 2008. Symonds ha affermato, sia nell’audizione sia nella lettera del
20 settembre 2009 inviata al
Consiglio, che Piquet jr era stato il primo a suggerirgli di pianificare l’incidente. Pertanto il
Consiglio ha ricevuto due resoconti diversi in merito alla parte che ha avuto l’idea originaria di inscenare un incidente
deliberato. Piquet jr è stato avvisato in via informale, prima
di rendere la sua dichiarazione
il 30 luglio 2009, che avrebbe
goduto dell’immunità da una
sanzione individuale se collaborava pienamente all’indagine della Fia e forniva un resoconto dettagliato che fosse vero in coscienza e in fede.
(traduzioni di Simonetta
Santoro con Manuela Casa e
Piera Borga)
IL RETROSCENA L’INDAGINE INTERNA DELLA RENAULT SULLO SCANDALO
«Nessuna conclusione su colpe di Briatore»
«C’è stata una
cospirazione tra
almeno 2 persone:
Piquet e Symonds»
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dEcco una sintesi della inchiesta condotta dalla Renault al
suo interno, per mano dei rappresentanti legali Al Malek e
Andrew Ford, come risulta dalla lettera inviata il 4 settembre
da Pierre de Coninck, segretario generale Fia per lo sport, alla Renault F1 invitandola a
comparire al Consiglio mondiale per rispondere alle accuse
sulla cospirazione deliberata
con il pilota Piquet jr, nel procurare un incidente al GP di Singapore del 2008 per far entrare
in pista la Safety-Car a vantaggio dell’altro pilota, Alonso.
Dichiarazioni Renault F1, a seguito di proprie indagini, non
discute le imputazioni e gli accertamenti dei commissari Fia.
Renault F1 presenterà a voce le
sue conclusioni sulle attenuanti e non presenterà prove.
Renault F1 è sempre stata consapevole della gravità delle accuse ed il team ha collaborato
nelle indagini Fia. Renault F1
ha concluso (il 13 settembre),
che ci fu cospirazione tra almeno due persone: Nelson Piquet
Junior e il dt Pat Symonds. Renault F1 ha accettato il risultato dell’indagine Fia che non è
giunta ad alcuna «conclusione
sul fatto che il team principal
Briatore fosse a conoscenza o
fosse coinvolto». Idem «i Commissari non giungono alla conclusione che membri Renault
al di fuori di Piquet e Symonds
ed eventualmente il Briatore
fossero consapevoli dell’esistenza di piani per procurare
un incidente ma che almeno
un dirigente del Renault era
complice».
Renault F1 «non cerca attenuanti sulla base del fatto che
solo due persone sono state
coinvolte: la gravità della violazione non varia se hanno cospi-
Il presidente
di Renault F1,
Bernard Rey,
parla ai
giornalisti alla
fine del
Consiglio
Mondiale di
Parigi AP
rato due o tre persone». Ritiene che l’inchiesta dei commissari Fia e altri «è stata completa.
Non è un caso di illecito diffuso
ma del comportamento disonesto di un gruppo piccolo e isolato». «Le azioni dei cospiratori
erano talmente al di fuori dei
compiti per cui essi erano stati
assunti ed erano così contrari
agli interessi di Renault F1, che
non dovrebbero essere attribuite a Renault F1. E un caso di
cospiratori che hanno intrapreso una follia per conto propria». Tuttavia Renault accetta
le responsabilità in modo incondizionato.
Restiamo Dopo aver pensato al
ritiro Renault F1 e Casa Madre
hanno deciso di restare in F.1.
Infine «Renault si scusa senza
riserve per il grave incidente
ed i danni che ha procurato alla reputazione della F.1».
SE
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
CINQUE ANNI
RADIATO
Symonds
Briatore
«L’idea dell’incidente è stata
interamente concepita da
Nelson Piquet jr. E’ stato lui che
per primo mi ha avvicinato con
quella proposta. Quella notte
dello scorso anno a Singapore
ho commesso un errore di cui
non ho potuto immaginare le
conseguenze. L’ultima cosa che
avrei voluto fare era mettere a
repentaglio il team»
«Il 28 settembre 2008 ci fu il
GP di Singapore, in cui lui va a
muro. Fosse stato deliberato, il
giorno dopo gli avrei rinnovato
il contratto. Invece lo feci solo
all’ultimo GP dell’anno, in
Brasile. Gli ridussi l’ingaggio
inserendo la clausola che l’avrei
potuto licenziare se entro il GP
Germania 2009 non avesse
fatto il 40% dei punti di Alonso»
Flavio Briatore, 59 anni LIVERANI
27
R
Briatore
Fatto al telefono
4 l’interrogatorio
che lo ha messo ko
LE TAPPE
DELLA
VICENDA
L’incidente
Al 14˚ giro del GP
Singapore (28
settembre 2008),
Nelsinho Piquet
sbatte con la
Renault.
Interviene la
Safety Car, vince
Alonso.
Confessione
Il 30 luglio 2009
Piquet jr svela
alla Fia che
l’incidente fu
volontario: un
piano di Briatore
e Symonds.
Processo
Al GP Belgio (30
agosto) i
commissari
interrogano
Briatore,
Symonds e
Alonso.
Denuncia
L’11 settembre la
Renault e
Briatore
denunciano i
Piquet.
Sentenza
Lunedì la
sentenza:
Briatore radiato,
5 anni a
Symonds, 2 anni
con la
condizionale alla
Renault, immunità
a Piquet
Nel caso che scotta interviene Montezemolo:
«Spero che la condanna venga presto ridotta»
+PINO ALLIEVI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
la vignetta
dLa Formula 1 ieri era in viaggio per Singapore. Tutti verso
il luogo del delitto, dove lo
scorso anno, secondo la sentenza della Fia, si è consumato
il più grave degli scandali delle corse, col gran premio truccato dal trio Piquet-Symonds-Briatore e vinto da Alonso,
il quale era ignaro di tutto.
Chissà quali sensazioni proverà domani sera l’ex-campione
del mondo, girando sul tracciato incriminato e transitando
davanti alla fatidica curva 16
nella quale il suo compagno
andò volontariamente a
schiantarsi, per regalargli il
successo. Forse gli verrà da ridere, pensando a come sia stato possibile mettere in atto
una strategia del genere al
14˚ dei 61 giri della gara, con
tantissimi eventi imprevedibili che sono avvenuti dopo. Tra
i quali, clamoroso, il ko di Massa, che scattò in anticipo dal
pit stop (per l’ok del capo meccanico) trascinandosi il bocchettone della benzina. Il ritiro gli costò il mondiale.
di STEFANO FROSINI
Sulayem Fu un duro colpo per
la Ferrari, che però non ha l’intenzione di aprire un fronte.
Anche se il presidente Montezemolo, ieri, per la prima volta è intervenuto sul caso che
scotta: «Mi spiace molto umanamente per Flavio Briatore
che è stato uno dei protagonisti della F.1 degli ultimi 20 anni. Si tratta di una vicenda se-
ria e delicata ma spero e auspico che la condanna che ha ricevuto venga presto ridotta».
Intanto, proprio sul verdetto
di lunedì, emergono cose a dir
poco clamorose. La prima la
pubblica il quotidiano arabo
The National (ripreso dal
Guardian inglese), sul quale il
presidente dell’Automobile
Club degli Emirati Arabi Uniti,
Mohammed Ben Sulayem,
che è anche vice-presidente
della Fia ed era presente al
«processo» Fia, confida come
la decisione di infliggere alla
Renault solo una pena con la
condizionale, fosse stata presa
in anticipo. E dice: «Abbiamo
fatto le nostre negoziazioni
prima e ognuno è felice per il
risultato. Il verdetto è lieve e
hanno vinto tutti. Proteggere
gli investimenti di Abu Dhabi
(dove il 1˚ novembre si terrà
«Avremo una guida
brasiliana per il
resto riflettiamo»
Bell il capo Renault
PAUL SANTANDER
sostituirà Raikkonen. La Gazzetta già il 28 dicembre 2008
aveva dedicato all’argomento
una pagina con questo titolo:
«Alonso, c’è un accordo con la
Ferrari». Parlando di un impegno dal 2011 da anticipare di
una stagione in caso di cattivo
rendimento di Kimi. E così è
successo. Resta da decidere solo la data dell’annuncio: si parlava di Monza, poi di Singapore adesso i primi di ottobre.
Raikkonen potrebbe tornare
alla McLaren oppure, tramite
Mercedes, passare alla Brawn.
per la prima volta alla Ferrari
escono allo scoperto. E lo fanno con il presidente Montezemolo, intervenuto a Firenze all’apertura del nuovo master di
secondo livello in «Leadership
e analisi strategica» all’Istituto
di Scienze militari aeronautiche di Firenze,
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIl presidente della Ferrari,
Luca di Montezemolo, conferma Felipe Massa e «dimentica» Kimi Raikkonen. Dopo mesi di formule diplomatiche ed
equilibrismi dialettici («Abbiamo due ottimi piloti, siamo
contenti così, parlate pure tanto con le voci di mercato il rendimento di Kimi migliora...»)
Poche settimane «Avremo una
guida brasiliana — ha detto
Montezemolo riferendosi a
Massa — perché merita un’altra chance, visto che grazie a
Dio sta bene. Per il resto stiamo riflettendo sulla scelta migliore. Ma abbiamo tempo e
decideremo entro poche settimane». In realtà la scelta è già
stata presa: Fernando Alonso
Luca di Montezemolo, 62 anni ANSA
Il caso Briatore Montezemolo
a Firenze ha commentato anche l’affare Singapore che ha
messo sotto sopra la Formula
Processo Ma sarà giocoforza
che esca allo scoperto, visto
che i legali di Briatore, nel processo penale che chiederà alla
Corte di Parigi affinchè venga
annullata la sentenza sportiva, ne pretenderanno l’audizione. E’ solo Mister X che fa il
nome di Briatore come compartecipe alla riunione del piano criminoso, nessun altro.
Un testimone uscito ad hoc
per dare a Max Mosley la testa
che chiedeva. Il resto è banale
cronaca.
LA GUIDA
LA SORPRESA IL PRESIDENTE DELLA FERRARI A FIRENZE APRE LA PORTA AD ALONSO
«Confermo Massa, poi vedremo...»
l’ultima gara del mondiale,
ndr) per la F.1 è un mio dovere: è un grande show che ha
bisogno dei team. Vogliamo
tutti vedere la Renault».
E’ una cosa inaudita, come tante altre che si leggono nel dispositivo della sentenza. Ma è
grave che Ben Sulayem (che
era stato tra i commissari del
GP d’Ungheria dove si voleva
squalificare per una gara la Renault, per la ruota persa da
Alonso) sapesse in anticipo
che la Renault non sarebbe stata radiata.
C’è di più. Da alcune fonti
emerge un’altra indiscrezione
che, se vera, basterebbe da sola a invalidare (e ridicolizzare) il processo. Pare infatti che
il famoso Mister X (un ingegnere inglese), le cui dichiarazioni hanno portato alla condanna di Briatore e Symonds, sia
stato interrogato dagli inquirenti di Mosley solo per telefono. La Fia si è impegnata, come la Renault, a non rivelare
la sua identità.
1: «Le cose avvenute due anni
fa (il riferimento è alla spy
story con la McLaren; n.d.r.) o
qualche mese fa mi porterebbero a fare battute, ma non ne
faccio. Abbiamo vinto 8 titoli
su 10. Un team di settanta persone della Ferrari sta volando
a Singapore per il GP vinto
l’anno scorso dalla Renault.
Siamo in gara dal 1950 e non
ci siamo mai ritirati. Ci siamo
presi qualche anno di vacanza, come questo, perché le regole non erano chiare, ma torneremo in forze. Detto questo
la stagione non è ancora finita». Oggi intanto a Madrid
Montezemolo riceverà dal
quotidiano Marca il premio
«Marca Leyenda» come personalità dell’anno. Quanto alla
Renault, il ruolo (per ora) di
direttore del team passa al dt
Bob Bell, con Jean Jacques
Caubet managing director.
Domenica alle 14
c’è Singapore
su Rai 1 e Sky
Domenica si corre il GP
Singapore (5.067 m), 14ª gara (su
17) del Mondiale F.1. Previsti 61
giri per 308,950 km. È l’unico
gran premio notturno del
campionato: il via è previsto alle
20 (ora locale).
TV - Domani: ore 12-13.30 e
15.30-17 libere su Sky Sport 2.
Sabato: ore 13-14 libere; alle 16
le qualifiche. Diretta Sky Sport 2
dalle 13 e Rai2 dalle 16.
Domenica: alle 14 il via del GP:
diretta Rai1 e Sky Sport 2.
CLASSIFICHE - Piloti: 1. Button
80; 2. Barrichello 66; 3. Vettel 54;
4. Webber 51,5; 5. Raikkonen 40;
6. Rosberg 30,5; 7. Hamilton 27;
8. Trulli 22,5; 9. Massa 22; 10.
Kovalainen 20; 11. Alonso 20.
28
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GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SUPERBIKE
fGiornata di test al Mugello con inevitabili
scintille tra l’amico di Vale e il romano
Simoncelli e Biaggi
Lite nel box Aprilia
Marco più veloce di Max che fa ricontrollare i tempi:
«Li hanno truccati per pubblicizzare il suo debutto»
PAOLO GOZZI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SCARPERIA (Firenze) dBasteran-
no due giornate di prova al Mugello per dare l’assalto al Mondiale Superbike? Imola dirà la
verità nel fine settimana più atteso ma intanto Marco Simoncelli al debutto sull’Aprilia
RSV4 è già un caso. Non puoi
mettere il miglior amico di Valentino Rossi nel box di Max
Biaggi e sperare che tutto fili
liscio. Al termine della preparazione sul tracciato toscano
si è accesa la polemica su chi
avesse fatto il giro più veloce.
L’Aprilia ha diramato questi riferimenti: Simoncelli 1’53"40,
Biaggi 1’53"43. Tre centesimi
appena che non sono andati
giù al caposquadra che, chiesta una verifica all’ingegnere
dell’acquisizione dati, ha scoperto che in realtà SuperSic
era stato leggermente più lento, girando in 1’53"55. Lo stesso Simoncelli, a caldo, aveva
commentato questa prestazione prima di essere corretto dalla squadra. «Hanno truccato i
tempi per pubblicizzare il de-
butto di Marco, non è molto leale» ha puntualizzato Max che
ha preteso che la squadra correggesse il comunicato stampa già spedito. Il giorno precedente Simoncelli si era fermato a 1’54"1.
Leader Più veloce dei due galli
Aprilia è stato Noriyuki Haga,
autore di uno strepitoso
1’52"3 (con gomma soffice)
che rialza il morale della Ducati che sta compiendo uno sforzo tecnico notevole per riacciuffare per i capelli il Mondiale che a metà cammino era ipotecato. Il giapponese a Imola
avrà novità di motore e aerodinamica per recuperare i 18
punti (ne restano 150) all’astro nascente Ben Spies già
promosso dalla Yamaha in MotoGP. Ritroverà Simoncelli
che ha firmato per due anni
con la Honda di Fausto Gresini, ieri a bordo pista per seguire i primi passi a quattro tempi
del nuovo pupillo.
Neo papà Biaggi era arrivato al
Mugello in piena notte dopo
aver assistito nella sala parto
Marco Simoncelli, 22 anni, iridato 2008 in 250 MILAGRO
dell’ospedale di Montecarlo alla nascita della piccola Inès
«che ha gli occhi tagliati come
i miei». Tra una sessione e l’altra era apparso sereno e felice
«nonostante un fortissimo mal
di denti che non mi ha fatto
dormire. Non mi era mai successo, andrò a Bologna a farmi
una radiografia».
Biaggi, in pista solo una giornata, ha compiuto 60 passaggi
riprovando il nuovo forcellone introdotto al Nürburbring.
Che progressi Esaltato dal giocattolo a quattro tempi Simoncelli non si è neanche accorto
del caso che stava montando a
tre metri da lui. «Il primo giorno era stato un esperimento,
nel secondo abbiamo cominciato a preparare la gara» ha
spiegato l’iridato della 250.
«Ho fatto parecchie prove di
assetto, alcune positive ed altre meno, restando in pista a
lungo con le gomme consumate». In tutto ha compiuto 42 giri in 9 uscite, la più lunga di
sette passaggi. «Avrei voluto
montare una gomma soffice
per abbassare il limite quando
la moto ha avuto un problema
(motore a rischio cedimento,
n.d.r.) ma va bene così». Simoncelli oggi sarà ad Imola
per firmare autografi (alle 16)
e farsi un’idea della pista con
lo scooter: meglio di niente.
Chissà cosa penserà della nuova variante già bocciata per la
sua pericolosità da Biaggi e
molti altri piloti.
Pasini Altra giornata di test
con la Ducati MotoGP 2009
per Pasini con scivolata senza
conseguenze. Oggi altra giornata di apprendistato.
x LA GUIDA
HANNO
DETTO
R
Marco
Simoncelli
«Controllare la
sbandata è una
libidine. La
Superbike si
muove molto di
più della 250»
R
Max
Biaggi
«La piccola Ines
ha gli occhi
tagliati come i
miei»
Domenica a Imola
GP alle 12 e 15.30
Diretta su La7
Domenica a Imola (4.959 m) si
corre il GP Italia, 12ª tappa (su 14)
del Mondiale Superbike 2009.
ORARI - Oggi: dalle 14 paddock
aperto gratis per l'incontro coi
campioni nell'area show.
Domani: 12.45-13.45 libere;
16.16-17.15 qualifica 1.
Sabato: 10.45-11.30 qualifica 2;
14-14.45 libere; 15 Superpole.
Domenica: 9.20 warm up;
10.40 Superstock 1000;
12 gara 1 Sbk (21 g., km 103,656);
13.25 Supersport;
14.30 Stock 600;
15.30 gara 2 Sbk (21 giri).
BIGLIETTI - Domani: posto
unico 25 e. Sabato: prato,
Tribune Tosa B e Acque Minerali
D-E-F 50 e; Tribune Rivazza e
Arrivo 55 e; Tribuna partenza 65
e; paddock supplemento 35 e.
Domenica: prato 35 e; Tribune
Tosa B e Acque Minerali D-E-F
80 e; Tribune Rivazza e Arrivo 90
e; Tribuna partenza 100 e;
supplemento paddock 50 e.
Abbonamento tribune 3 giorni
120-145 e. Superbiglietto con pit
walk sabato-domenica 200 e.
IN TV - Su La7: sabato ore 10.45
qualifiche Superbike; ore 15
Superpole. Domenica:
11.45 gara-1; 15.15 gara-2.
CLASSIFICA MONDIALE
Piloti: 1. Spies (Usa-Yamaha)
punti 364; 2. Haga (Gia-Ducati)
346; 3. Fabrizio (Ita-Ducati) 289;
4. Rea (GB-Honda) 244; 5. Biaggi
(Ita-Aprilia) 224; 6. Haslam
(GB-Honda) 201; 7. Checa
(Spa-Honda) 177.
Marche: 1. Ducati p. 439; 2.
Yamaha 407; 3. Honda 347; 4.
Aprilia 231.
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MONDOMOTORI AUTO
Auto vincente sul mercato non
si cambia. La Panda 2009 ha
una sola novità esterna: la
mascherina più elegante e nello
stesso colore della carrozzeria
w
LA STORIA IL MARCHIO FA 100 ANNI
I NUMERI
1980
L’anno di
nascita della
prima Panda,
disegnata da
Giorgetto
Giugiaro. Aveva
due motori: 652
cmc e 903 cmc
1,5
Milioni di
vetture
prodotte dal
settembre del
2003 ad oggi.
Dati record nel
2009: vendute
285.000 vetture
la carrozzeria sono disponibili
quattro nuovi colori, dai nomi
divertenti: giallo birichino, azzurro cuor leggero, blu bastian
contrario e rosso arzillo.
Panda
Un motore ecologico
per restare vincente
Arriva la versione 2009 con il 1.2 già Euro 5
Nuovi colori: dal giallo birichino al rosso arzillo
CORRADO CANALI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dI dati di vendita sono in continua crescita ma qualche ritocco, dopo 6 anni, era necessario. Panda cambia pelle rimanendo fedele all’immagine di
vettura di grande personalità:
poche novità estetiche e tante
di sostanza per un modello che
dal lancio (settembre 2003)
ad oggi è stata prodotta in 1,5
milioni di unità e si appresta a
chiudere il 2009 come anno re-
cord con più di 285.000 vetture vendute. La crisi che spinge
verso le auto piccole e gli incentivi sono diventati un elisir di
giovinezza per la Panda.
Novità Cambiare poco il design
è sembrata la mossa vincente e
così la nuova Panda propone
di diverso solo una mascherina più elegante e in colore con
la carrozzeria di serie a partire
dalla versione Dynamic per la
due ruote motrici e dalla Climbing per la 4x4. Le barre porta-
tutto, color argento satinato, e
i nuovi copricerchi per la versione Dynamic entrano a far
parte della dotazione di serie.
Inoltre su tutta la gamma arriva un nuovo specchio retrovisore esterno più grande, con la
calotta che ora è in colore della
vettura: una soluzione proposta di serie per gli allestimenti
Dynamic, Emotion, Climbing e
Cross. I rivestimenti dell’abitacolo sono stati rinnovati: cambiano tessuti e tonalità. L’insieme è più elegante. Anche per
Nuova motorizzazione Arriva il
1.2 da 65 Cv, naturalmente Euro 5, accreditato di emissioni
di Co2 limitate ad appena 113
g/km: dunque ecologicamente impeccabile. Per il resto si
può scegliere tra motori a benzina, metano, gpl e gasolio,
con cilindrate comprese fra
1100 cmc e 1300 cmc e potenze rispettivamente da 54 a 100
Cv abbinabili a trasmissioni
manuali o sequenziale robotizzato Dualogic. Non mancano
le 4x4 con blocco differenziale
elettronico
(Electronic
Locking Differential) abbinato
all'ESP (Electronic Stability
Program).
1
La Panda
benzina/metano
ha venduto oltre
120.000 unità
dal 2007 a oggi.
Nel settore è il
modello più
venduto
Prezzi Sono praticamente invariati. Si parte dagli 8.850 euro
della versione di accesso al
mondo Panda, la 1.1 Actual
Eco, per arrivare ai 18.050 euro della 1.2 a metano Cross. Il
nuovo motore 1200 è proposto nel doppio allestimento Dynamic a 10.700 euro e Emotion a 12.500 euro. La versione gpl costa 12.500 euro, solo
200 in più rispetto a prima e,
infine, la super 1400 cmc a benzina da 100 Cv 13.750 euro,
100 euro in più.
Il nuovo marchio aggiorna i classici 4 anelli Audi
Audi, un mito
cominciato
con Nuvolari
La svolta con la trazione
integrale e le vittorie nei rally
Il trionfo a Le Mans nel 2000
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d È ad August Horch, ingegnere della Daimler-Benz, che si deve, il 16 luglio di cento anni fa, la
nascita di Audi. Un marchio che conserva nel nome
quello del fondatore: horch in tedesco significa
ascolta. Quando, nel 1909, il progettista fu costretto dal tribunale di Lipsia a dare un nome diverso al
secondo marchio di auto da lui fondato in 10 anni,
tradusse in latino il suo cognome. Poi, nel 1928,
Audi fu acquisita da Dkw e, nel 1932, i due marchi
si fusero in Auto Union con i 4 anelli come emblema.
Nuvolari L’auto simbolo dell’Auto Union fu la monoposto progettata da Ferdinand Porsche, con motore
posteriore a 16 cilindri a V di 45˚, abitacolo molto
avanzato e linea profilata. Realizzata in 4 serie dal
’34 al ’37, fu pilotata anche da Tazio Nuvolari. Dopo
la seconda guerra mondiale, la Casa fu prima assorbita (’58) da Daimler-Benz e poi ceduta (’65) a
Volkswagen. Nel ’69 la fusione Auto Union-Nsu in
Audi Auto Union NSU mentre a Ingolstadt fu avviata la produzione della F102, prima e unica Auto
Union progettata da Daimler-Benz. L’auto debuttò
nel ’65 come Audi 72. La numerazione si riferiva
alla potenza massima del motore 1.7 a benzina. Dalla 72 derivarono poi l’Audi 60 (1967), l’Audi 75
(1969), l’Audi 80 e la Super 90 (1966).
I successi L’auto di successo arriva nel 1972: la 80
è la prima ad adottare il processo anti-corrosione
grazie ad una vernice a base di polvere di zinco. Ma
la novità che cambia la storia dell’Audi fu Quattro
(’80) una trazione integrale permanente, progettata da Ferdinand Piech, nipote di Ferdinand Porsche. La Casa puntò al Mondiale rally dove debuttò
nell’81 vincendo il titolo costruttori nel 1982, il piloti nel 1983 con Mikkola, ed entrambi nel 1984. Gli
ultimi anni sono stati caratterizzati da modelli di
grande successo come la TT e l’A3 mentre nel 2000
l’Audi si aggiudicò la prima 24 Ore di Le Mans, rivinta 6 anni dopo con un diesel. Infine è del 2008 il
traguardo del milione di auto prodotte.
co.ca.
MOTO
L’antifurto? Piccolo e indistruttibile
Oggetti salva spazio
Da quello antisega e
antimazza al
bloccadisco sonoro
GIOVANNI CORTINOVIS
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dNegli ultimi 10 anni, complice l’aumento del parco circolante, i furti di motocicli sono
più che quadruplicati: da
11.207 nel 1996 sono diventati 45.969 (dato 2006, l’ultimo
disponibile) che sommati a
46.741 ciclomotori fanno un
totale di quasi 93 mila moto e
scooter rubati ogni anno. Per
contrastare il fenomeno, alle
tradizionali catene e agli antifurti sonori si sono aggiunti negli ultimi mesi nuovi sistemi
come i bloccacatena, i bloccamanubrio e i bloccadischi elettronici. I primi si fissano sia alla corona che alla catena, così
per muovere il veicolo bisogna
smontare ruota e pignone e
spesso non è sufficiente. Una
volta richiuso sta nei sottosella più angusti. Il prezzo va dai
60 euro del Block Bike prodotto dalla Block System ai 99 euro del To-Clamp della francese Lockfree.
Tre tipi di
antifurto.
Da sinistra: il
bloccacatena
Lockfree, il
bloccadisco
sonoro Abus
e il bloccamanubrio
antisega
La catalana CLM vende invece
3 diversi tipi di Bloccamanubrio (Blindado, Stahl e Chic)
in acciaio antisega e antimazza da applicare all’estremità sinistra del manubrio. Ne guadagna il comfort, perché rispetto
agli altri antifurti non obbliga
a piegarsi né si sporca non toccando mai il suolo: costa 120
euro.
Molto varia l’offerta, anche in
termini di prezzo, dei bloccadi-
schi sonori che si attivano in
caso di movimento o urto della moto: si va dai 30 euro del
Gemini ai 110 e dello Xena
XX14, passando per i 63 e dell’Oxford Boss e i 103 e dell’Abus Detecto.
Le differenze dipendono dai
materiali utilizzati, dalla frequenza e dall’intensità (fino a
110 dB) dell'allarme, dalle batterie impiegate e persino dalla
facilità di chiusura.
INCENTIVI DA 51 A 400 CMC
In Lombardia arrivano
i bonus da 200 a 1.080 e
Da lunedì 21 settembre sono operativi gli incentivi
della Regione Lombardia per l’acquisto di
motociclette e scooter targati omologati Euro 3, di
cilindrata compresa tra 51 e 400 cmc.
I contributi all’acquisto che verranno erogati sono
pari a: 200 e per l’acquisto di moto/scooter targati
nella fascia di cilindrata 51-200 cmc (280 e nel
caso di rottamazione di un ciclomotore o
motociclo Euro 0/Euro 1);
400 e per l’acquisto di moto, scooter o triciclo
targati nella fascia di cilindrata 201-400 cmc (480
e nel caso di rottamazione di un ciclomotore o
motociclo Euro 0/Euro 1);
1.000 e per l'acquisto di un mezzo a propulsione
elettrica o ibrida (1.080 e nel caso di rottamazione
di un ciclomotore o motociclo Euro 0/Euro 1).
Gli incentivi della Regione Lombardia potranno
sommarsi sia agli incentivi statali (bonus di 500
euro, incentivo statale alla rottamazione, valido
fino al 31 dicembre 2009), sia a iniziative di Case
costruttrici e concessionari.
30
R
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
CICLISMO MONDIALI DI MENDRISIO
C’è Cancellara
Chi fa secondo?
Lo svizzero pensa anche alla prova in linea di domenica
e oggi è favoritissimo a crono: «Solo io posso sbagliare»
DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MENDRISIO (Svizzera) dAlle 15.42
di oggi, sul palcoscenico del
Mondiale, sale l’attore protagonista: Fabian Cancellara. E’
lui, il ventottenne svizzero di
genitori lucani, l’uomo simbolo della rassegna iridata. Nella cronometro, il campione
olimpico sembra non avere rivali. Per lui parlano i numeri:
36 delle sue 60 vittorie le ha
ottenute nelle corse contro il
tempo e tra queste anche due
Mondiali. Come ha dimostrato anche recentemente alla
Vuelta, nel 2009 è parso una macchina da
guerra. Praticamente imbattibile.
s
UN RAZZO
S
Fabian
Cancellara, 28
anni, 36 crono
vinte, fra cui
l’oro olimpico e
2 mondiali
AP
per questo Fabian ha abbassato la guardia, tanto che martedì ha chiesto aiuto al suo team
manager, Bjiarne Riis, per allenarsi con lui dietro moto. Oggi i rivali più accreditati di
Cancellara sono il tedesco
Bert Grabsch, campione
uscente, e il britannico Bradley Wiggins, un fenomeno della pista che quest’anno s’è dimostrato grande anche al
Tour, concluso al 4˚ posto. Gli
outsider dovrebbero essere lo
statunitense Tom Zirbel e il canadese Svein Tuft. «Grabsch
sarà l’osso più duro — sostiene Cancellara — ma alla fine
posso sbagliare solo io. Comunque sarà dura per gli altri
arrivare vicino a me. Però attenzione: la gara non è
Spugna La sfida è
praticamente impossibile. E lo conferma la decisione
dello scozzese
David Millar,
che sabato, subito dopo la vittoria nella crono di Toledo alla Vuelta, ha gettato la spugna,
spiegando che lui
correrà solo la prova
in linea di domenica
per la manifesta superiorità del rivale. Ma il problema per Millar, e anche per Cunego, Valverde e tutta la compagnia che aspira a indossare
la maglia iridata ora sulle spalle di Ballan, è che Spartacus
sarà in gara pure domenica.
Non solo: è proprio quella la
maglia che lo attira di più.
«Punto a vincere due titoli
mondiali — conferma Cancellara, ora alla Saxo Bank e in
passato a Mapei e Fassa Bortolo — ma alla fine l’importante
è portare a casa qualcosa».
già decisa, perché basta un piccolo imprevisto per far saltare
tutto».
Altri Tra i 66 al via ci saranno
anche i kazaki Andrey Kasheckhin e Alexandre Vinokourov, i due «gemelli del doping», che hanno appena finito di scontare una squalifica
di due anni, rimediata quando correvano con la maglia
dell’Astana. L’Italia schiera il
bergamasco Marco Pinotti,
che scatterà alle 14.41. Dal
campione italiano, ci si può attendere una prestazione dignitosa, dal quinto al decimo posto. Sarà l’unico dei nostri in
gara. Avevamo infatti due posti a disposizione, ma a pochi
giorni dalle convocazioni è arrivata la notizia della positività all’Epo di Maurizio Biondo,
il milanese della Flaminia che
nei piani di Ballerini avrebbe
dovuto affiancare Pinotti. E il
c.t. ha deciso di non sostituirlo.
GIORNATA AZZURRA
E Lippi manda
gli auguri
a Ballerini
Allenamento differenziato ieri
per gli azzurri del c.t. Ballerini.
Basso ha pedalato per due
ore con gli altri, poi un’ora e
30’ dietro macchina. Per
Garzelli, Pozzato e Tosatto 6
ore e mezzo: 215 km. Per tutti
gli altri, a partire da Cunego, 5
ore e mezzo. Alla guida
dell’ammiraglia, non il c.t.
Franco Ballerini (che ha
ricevuto un graditissimo sms
di auguri da Marcello Lippi),
ma un Paolo Bettini alla fine
stanchissimo. Oggi
programma leggero per tutti
tranne che per Basso, che
farà 5-6 ore con qualche
richiamo di forza.
Dovere La vittoria in palio oggi è quasi un dovere nei confronti della sua gente, ma non
y
PINOTTI
UNICO
ITALIANO
La cronometro
professionisti
vedrà al via 66
corridori. Da
percorrere 49,8
km, pari a tre
giri del circuito
Dai Caraibi
Il primo a
scattare, alle
11.30, sarà
James Weekes,
37 anni, di St.
Kitts and Nevis,
l’isola caraibica
di Kim Collins
(oro ai Mondiali
di atletica 2003
sui 100) che qui
schiera anche
Reginald
Douglas. A
Varese 2008
vinse il tedesco
Grabsch
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d Più biciclette (18 milioni)
che residenti (16): è l’Olanda.
E allora non c’è da stupirsi se il
Paese di Van Gogh stia diventando una calamita per il ciclismo che conta. A cominciare
dalle partenze dei grandi giri:
Vuelta 2009 da Assen, Tour
2010 da Rotterdam. E il Giro
d’Italia 2010 non è da meno.
Programma La partenza da Amsterdam era stata già ufficializzata. E ieri, proprio nella città
olandese più famosa, Rcs Sport
SCANFERLA/
GHIALAMBERTI
La sfida di Novak
Senza una gamba
Nel 1996 il romeno
ebbe un incidente
stradale: «Si cade,
ci si rialza. Sempre»
DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GOLASECCA (Varese) dDei 66 iscrit-
Ore 11.42 I.
Gutierrez (Spa),
12.42 Bertogliati
(Svi), 13.42
Kashechkin
(Kaz), 14.40
Kiryienka (Bie),
14.41 Pinotti,
15.32 Boom
(Ola), 15.33
Vinokourov
(Kaz), 15.34
Brajkovic (Slo),
15.35 Boasson
Hagen (Nor),
15.36 Rabon
(Cec), 15.37 Tuft
(Can), 15.39
Martin (Ger),
15.40 Wiggins
(Gb), 15.41
Larsson (Sve),
15.42
Cancellara (Svi),
15.43
Grabsch (Ger)
ti alla cronometro professionisti, lui è l’unico a poter dire:
«Ho una buona gamba». Al singolare. Perché Carol Eduard
Novak, per gli amici Edy, 33 anni, romeno, moglie e tre figli,
laurea in Giurisprudenza, è il Pistorius del ciclismo: corre con
un arto artificiale. «La gamba
destra amputata dal ginocchio
in giù. Colpa di un incidente
d’auto, stupido». Era il ’96, veniva dalla Romania in Italia, in
macchina con i genitori, per allenarsi: pattinaggio su ghiaccio, velocità. Campione nazionale. «La strada era dissestata.
Nevicava. La macchina è slittata ed è finita contro un
guard-rail. Ma il guard-rail era
spezzato, ha sfondato la portiera e frantumato il piede».
In tv:
Rai3 dalle 15.25,
Eurosport dalle
11.30
Panico Un mese di ospedale e
l’operazione chirurgica. «Tornato a casa, mi è venuto il panico. Per vincerlo, l’unica cosa da
fare era ripartire con lo sport:
sfidare gli altri per sfidare me
stesso». Un altro mese e la protesi. «Ho scelto il ciclismo perché lo sforzo è simile a quello
del pattinaggio. Alla prima corsa sono stato battuto da una
donna. Non ci potevo credere.
Alla seconda mi sono preso la
rivincita».
Fabbrica di protesi Visto da fuo-
Amsterdam battezza
il Giro d’Italia 2010
[email protected]
Il romeno
Carol Novak,
33 anni, oro
agli ultimi
Mondiali di
paraciclismo
I migliori
L’EVENTO PRESENTATE LE PRIME TRE TAPPE DELLA CORSA ROSA. E L’OLANDA VINCE I MONDIALI 2012
CIRO SCOGNAMIGLIO
LA STORIA CORRE CON UNA PROTESI
— che organizza la corsa rosa
per conto della Gazzetta — ha
svelato i dettagli di una prima
settimana di maggio all’insegna di bici e feste col marchio
«Giromania!
Amsterdam
2010». Sabato 8 la prima tappa, una crono, scatterà e si concluderà sulla Museumplein,
piazza con vista sul Museo Van
Gogh. L’indomani, sempre dalla Museumplein, il via alla seconda frazione, che arriverà ad
Utrecht. Lunedì 10 maggio la
terza e ultima in Olanda: Amsterdam (quartiere Zuidas)-Middelburg. Il Giro era
già partito dall’Olanda (Groningen) nel 2002.
Iniziative Con «Giromania», in
ogni caso, si andrà oltre le tappe del Giro: cultura, moda e gastronomia saranno le colonne
di un progetto che coinvolgerà
le scuole come ha spiegato anche Franco Giordano, ambasciatore italiano in Olanda. «Giro e Amsterdam sono fatti l’uno
per l’altra», ha detto Carolien
Gehrels, assessore cittadino allo sport. «È con piacere, entusiasmo e orgoglio che abbiamo
suggellato questo matrimonio»
è stato il commento di Angelo
Zomegnan, direttore ciclismo
di Rcs Sport.
Mondiale Intanto ieri, visto che
va di monda di Olanda, la candidatura di Maastricht-Valkenburg si è aggiudicata l’organizzazione dei Mondiali 2012. Battute Hooglede-Gits (Bel) e Genova. Ma l’Italia è pronta a rifarsi per il 2013: è pronta Firenze.
ri, Novak non è un fenomeno:
un metro e 80, 71 kg. Visto da
dentro, lo è già di più: a riposo,
32-34 battiti del cuore in un minuto, come Fausto Coppi. Visto
camminare, va via regolare. Visto pedalare, va forte. «Fino al
2003 ho sempre e solo corso
con i normodotati, finché ho
scoperto che esistevano anche
le gare per i disabili. Ma al Comitato olimpico romeno non
ne sapevano niente. Su Internet mi sono informato e iscritto». Risultato: nel 2004 oro agli
Europei e 4˚ alle Paralimpiadi
di Atene. Altro risultato, ancora più importante: nel 2004 ha
fondato un’azienda specializzata nella fabbricazione di protesi.
Tutti insieme Stamattina Novak, dorsale 47, oro dieci giorni
fa ai Mondiali di paraciclismo,
scatta alle 12.36. «Mi basta partecipare e non arrivare ultimo.
Voglio solo dimostrare che volere è potere. Si può sempre cadere, ci si può sempre rialzare. E
poi camminare, correre, nuotare, pedalare. E tornare in gruppo. Non separati, ghettizzati,
differenziati. Ma insieme. Con
tutti gli altri». Tant’è che nel
2010 la Tusnad (un’acqua minerale), la squadra di ciclismo
Continental di cui è corridore e
proprietario, avrà anche sei corridori disabili (oltre a Novak,
tre italiani, uno spagnolo e un
ceco) e parteciperà a corse del
nostro calendario. Intanto Novak se la gode. Ieri, due ore buche tra dilettanti e donne, voleva provare il percorso. «Poi, però, strada facendo, ho incrociato Cancellara. Lui dietro moto,
io dietro di lui, dunque io dietro due moto. Come andava! E
soprattutto, dove andava? Mi
sono guardato intorno e ho capito: mi ero perso».
taccuino
CAMBIO D’ALBERGO
Valverde e la Spagna
evitano l’Italia
dNiente Italia per la Spagna. Ieri
pomeriggio la federazione spagnola ha comunicato che il team pro’
non alloggerà come previsto nei
pressi di Como, bensì a Lugano. La
squadra sbarcherà domani mattina a Zurigo e da lì proseguirà in auto fino all’albergo. La Spagna cerca così di evitare che qualcuno possa mettere pressione al suo capitano, Alejandro Valverde, squalificato dal Coni in Italia, e in attesa di
un doppio giudizio da parte del
Tas. Il tribunale di Losanna a ottobre si esprimerà riguardo al ricorso presentato dal corridore nei
confronti del Coni, un mese più tardi su quello presentato da Uci e Wada che chiedono che la pena di due
anni per l’Operacion Puerto venga estesa a tutto il mondo. Ma dietro il cambio pare ci sia anche una
motivazione politica: Madrid, candidata all’Olimpiade 2016, teme
che questo fatto possa danneggiare la sua immagine.
INFEZIONE POLMONARE
Cavendish rinuncia
alla prova in linea
dNiente Mondiale per Mark Cavendish. Il 24enne britannico dell’Isola di Man, re della Sanremo e
plurivittorioso 2009 con 23 centri,
ha rinunciato per un’infezione polmonare. Nonostante il circuito non
fosse adatto ai velocisti, Cavendish voleva partecipare anche per
far gruppo con i compagni in vista
dei prossimi Mondiali (Geelong
2010 e Copenaghen 2011) ben
più adatti a lui. Cavendish, rimasto
molto toccato dall’incidente stradale capitato all’amico e connazionale Bellis in Toscana (è ancora in coma), sarà sostituito da Ian Stannard.
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
R
CICLISMO MONDIALI DI MENDRISIO
Argento
LA GUIDA
Armstrong prima
E Bobridge vince
tra gli under 23
CRONOMETRO UNDER 23:
1. Jack BOBRIDGE (Australia) km
33,2 in 40’44", media 48,887;
2. Nelson Oliveira (Por) a 18";
3. Patrick Gretsch (Ger) a 27";
4. Kittel (Ger) a 34"; 5. Malori a
36"; 6. Balloni a 39"; 7. Dowsett
(Gb) a 43"; 8. Jarc (Slo) a 59"; 9.
Quaade (Dan) a 1’06"; 10. Veilleux
(Can) a 1’11"; 18. Boaro a 1’42";
partiti 65, arrivati 65.
Magica Cantele
«Non ero io
che pedalavo»
La varesina sorprende anche se stessa
al debutto nella crono: «Ma è solo l’inizio»
Noemi Cantele, 28 anni, con la campionessa del mondo Kristin Armstrong, 36 anni OMEGA
su strada. Prima c’era riuscita
(tra le élite) solo Alessandra
Cappellotto, bronzo nella crono a Lugano ’96.
DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI PERNA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MENDRISIO (Svizzera) dL’ha battu-
Corsa al buio «In gara non capivo niente. Non ero io che pedalavo — dice sorpresa Cantele,
28 anni e una laurea in Economia all’Università dell’Insubria
—. Ho corso senza riferimenti.
Non ho voluto contachilometri, cardiofrequenzimetro e radio. Solo il megafono con cui
mi parlavano dall’ammiraglia,
ma le urla dei tifosi coprivano
la voce. Finché, sulla seconda
salita, ho saputo che mi giocavo il podio. E allora ho dato tutto. Negli ultimi tre chilometri
ho anche vomitato, credo per
lo sforzo o la tensione». E chi
l’avrebbe detto, quando alla vigilia Noemi aveva dichiarato
che sarebbe stato «un grandissimo risultato finire tra le prime
dieci, anzi quindici». Invece ha
sorpreso se stessa. E l’espressione, mentre le rivali tagliavano
il traguardo una a una alle sue
ta solo Armstrong. Non Lance,
ma Kristin, che è una specie di
Cowboy in gonnella: stesso stile e frequenze di pedalata asfissianti. Per il resto, dietro all’americana campionessa olimpica e ora due volte iridata, la
vera vincitrice è stata Noemi
Cantele, capace di conquistare
un argento che fa gridare al miracolo.
Tutti puntavano sul bis di
Adriano Malori tra gli under
23, invece la prima giornata
dei Mondiali ha regalato la sorpresa della varesina, che finora
su strada aveva accumulato delusioni in serie, come il podio
sfiorato di Salisburgo 2006 e il
5˚ posto di Stoccarda 2007,
quando una transenna spostata dal vento la travolse nel giorno del trionfo della Bastianelli.
Scommessa Ci voleva la cronometro, specialità bistrattata in
Italia e trascurata in passato
dalla stessa Noemi, per spezzare l’incantesimo e trasformare
la graziosa ragazza che viaggia
su una Mini color cioccolato,
nella tigre che ieri ha messo dietro la danese Villumsen e le altre super favorite: Arndt, Soeder, Neben, Thurig, Pooley e
l’eterna Longo, decima a 50 anni. Il premio a una scommessa
(schierare anche la Guderzo:
18ª) fatta dal c.t. Dino Salvoldi, a cui mancava solo questa
medaglia dopo quelle in pista e
gazzetta.it
INTERVISTA AUDIO
LA GIOIA DELL’AZZURRA
Sul sito rosa speciale
Mondiale: statistiche,
curiosità, servizi e
l’intervista audio
a Noemi Cantele.
www.gazzetta.it/ciclismo
Noemi Cantele in azione ieri a Mendrisio BETTINI
spalle, sembrava dire: «Proprio
io?». «Ho esultato solo quando
è passata l’ultima. Il podio? Surreale, non ci credevo. Dedico
l’argento soprattutto a mio nonno Raffaele, che non c’è più e
che mi regalò la prima bici bordeaux con i parafanghi. Avrò
avuto 1 anno e la contendevo a
mio fratello Adriano, ma lui si
è arreso prima».
«Prima» iridata Un argento, a
due passi da casa, che sa di riscatto, dopo il 37˚ posto di Varese 2008. Per di più, era il suo
primo Mondiale crono. Solo improvvisazione? «La fortuna del
principiante», dice lei. «Ci lavorava dall’inverno. All’Olimpiade di Pechino aveva rinunciato
e io me l’ero presa», ribatte il
c.t. Savoldi. Comunque sia, la
Cantele s’è convinta (anche dopo la vittoria al debutto nel Tricolore di Imola) e ora promette
di continuare fino ai Giochi di
Londra 2012. «E’ andata così
bene che mi conviene» ammette Noemi, che ha festeggiato in
serata con il gelato al pistacchio arrivato dal negozio di
Nardello.
C’è voluto anche un «diverso
approccio mentale», frutto del
lavoro con il "motivatore"
Omar Beltran. Infatti Noemi
vorrebbe occuparsi proprio di
questo in futuro e farne una
professione. «Prima la crono
non mi piaceva. Qui sono partita felice e contenta di correrla.
Ma era solo un passaggio: la
corsa su strada di sabato è il vero obiettivo. Stanca? No, ora sono leggera. Sto volando».
8
LA
SCHEDA
CRONOMETRO DONNE ELITE:
1. Kristin ARMSTRONG (Usa) km
26,800 in 35’26", media 45,379;
2. Noemi Cantele a 55";
3. Linda Melanie Villumsen (Dan)
a 58"; 4. Arndt (Ger) a 1’24"; 5.
Soeder (Aut) a 1’28"; 6. Neben
(Usa) a 1’29"; 7. Antoshina (Rus) a
1’31"; 8. Whitten (Can) a 1’33"; 9.
Thurig (Svi) a 1’38"; 10. Longo
Ciprelli (Fra) a 1’48"; 18. Guderzo
a 2’33"; partite 41, arrivate 41.
ORO USCENTE SOLO 5˚
Malori piange
«Una giornata
al contrario»
MENDRISIO d (lu.pe.) A terra
S
Noemi Cantele è
nata a Varese il
17 luglio 1981 e
vive ad
Arcisate.
Corre per il
team svizzero
Bigla. Al
Mondiale, da
junior, era stata
bronzo a
Verona 1999
nella prova in
linea
LAUREATA
La Cantele è
laureata in
Economia
all’Università
dell’Insubria. E’
cresciuta con il
mito di Indurain
e il poster in
camera di
Gianni Bugno.
Ha avuto la
prima bici in
regalo ad un
anno.
sul marciapiede, con la bici appoggiata contro un cassonetto
e la mamma Alessandra che
gli passa la mano fra i capelli
per consolarlo. Lontano da tutti, Adriano Malori sfoga la sua
delusione in un pianto, dopo il
5˚ posto nella crono under 23
davanti alla sorpresa Alfredo
Balloni, battuto di soli 3" (18˚
Boaro a 1’42").
Nessun disastro: in fondo il podio del tedesco Gretsch era a
9". Però Malori, iridato di Varese 2008, partiva per il bis. E ci
è rimasto malissimo: la sua pedalata si è indurita quasi subito, sotto i rapporti esagerati.
«Il vero Malori — dice —
avrebbe vinto. Ma ho trovato
una giornata storta, sprecando un mese di sacrifici. Quest’anno mi è capitato in ogni
gara che contava. Mi consolo
pensando che il 2009 sta per
finire e l’anno prossimo sarò
tra i pro’». Troverà anche Jack
Bobridge, l’australiano che
aveva impressionato Armstrong al Tour Down Under e
che ieri ha vinto l’oro, dopo
l’argento nell’inseguimento su
pista ai Mondiali in Polonia
dietro a Phinney: nel 2010 passerà con il team inglese Sky.
32
R
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
TENNIS IN PASSERELLA A MILANO
Pennetta show
da modella
«Batterò anche
Serena»
COPPA DAVIS IL PRIMO TURNO 2010
Italia, buon sorteggio
C’è la Bielorussia
Il migliore degli
avversari è Ignatik,
n. 363. In doppio
gioca Mirniy
x
GABRIELLA MANCINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dE’ la prima tennista
italiana ad avere raggiunto lo
storico traguardo delle top
ten. Un risultato che sta cambiando la vita di Flavia Pennetta, più che mai al centro dell’attenzione dopo l’entusiasmante vittoria contro Vera Zvonareva agli Us Open e i sei match
point salvati. Amata dal mondo dello spettacolo e anche da
quello della moda. Tanto che
ieri, durante la settimana milanese ha aperto la sfilata di
Pin-up Stars con Belen e l’attrice Laura Torrisi. Costumino a
righe con gonnellino simil tennis, Flavia era emozionata e divertita. «Ero molto preoccupata per i tacchi, non ci sono abituata — dice ridendo — ma alla fine è andato tutto bene. Mi
sono allenata con mia sorella...».
HA DETTO
Non credevo che
entrare nella top
ten cambiasse
così tanto le cose.
Adesso vorrei
scalare ancora la
classifica, non
fermarmi qui
S
Sapevo che quello
di Justine non
sarebbe stato un
addio definitivo,
perché è ancora
giovane e perché
ha la grinta della
numero 1
Più emozionante la passerella
o il campo da tennis?
«Una partita di tennis, non c’è
dubbio. Hai 25.000 persone
che ti guardano e poi è la mia
passione! Nella moda è diverso, ero tesa perché è un ambiente diverso dal mio, ma se
riuscissi a conciliare gli impegni mi piacerebbe sfilare di
nuovo».
P
Per lei è un periodo d’oro e in
più è anche buona profeta:
aveva detto che Justine Henin
Flavia Pennetta,
27 anni, è numero
10 della classifica
mondiale OMEGA
Doppia sfida «E’ un buon sorteggio — ha commentato Corrado
Barazzutti, capitano azzurro di
Coppa Davis — bisognerà fare
attenzione a Mirnyi, anche se
ormai gioca solo il doppio, in
singolare il numero 1 è un giovane. La strada per il gruppo
mondiale è lunga, ma anche
l’eventuale secondo match con
Gli avversari Non ci sono precedenti contro la squadra bielorussa che nel 2004 ha raggiunto la semifinale e attualmente
non ha giocatori nella top 100.
Il numero 1 è il diciannovenne
Uladzimir Ignatik, numero 363
del mondo, impegnato nel circuito dei futures e battuto a inizio anno a dall’italiano Stefano
Ianni in due set. Il secondo singolarista nell’ultima sfida di Davis (contro la Macedonia) è stato il diciottenne Andrei Vasilevski, attualmente n. 1142 del
mondo.
Il miglior giocatore della squadra capitanata dall’ex giocatore Vladimir Voltchkov è Max
Mirnyi, trentaduenne di Minsk.
E’ attualmente numero 11 della classifica mondiale di doppio
(è stato numero uno nel giugno
2003). Non ha classifica in singolare (non gioca da circa un
anno), ma è stato numero 18
nell’agosto 2003. In singolare
ha vinto un titolo Atp a Rotterdam nel 2003, ha raggiunto le
finali di Stoccarda (2001),
Memphis (2005) e Nottingham
(2005), 36 i titoli in doppio.
SERIE B
SERIE A
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dL’Italia pesca la Bielorussia al
primo turno del gruppo 1 della
zona Europa-Africa e la sfida,
dal 5 al 7 marzo 2010, si giocherà in casa. In caso di successo
con la Bielorussia, l’Italia giocherebbe dal 7 al 9 maggio in
trasferta il secondo turno contro l’Olanda (bye al primo turno) dei giovani De Bakker e Galung e di Sluiter. In caso di sconfitta dovrebbero giocare uno
spareggio salvezza a settembre
2010. In caso di vittoria sull’Olanda sempre a settembre si
giocherebbe il playoff promozione per il tabellone mondiale.
«Il problema principale sono stati i
tacchi, mi ha allenato mia sorella
La Henin è tornata? L’avevo predetto»
sarebbe ritornata a giocare e
così è stato...
«Ma sì, l’avevo detto l’anno
scorso quando Justine aveva
annunciato il suo ritiro. Sentivo che non sarebbe stato un addio definitivo, perché è ancora
giovane e perché ha la grinta
della numero 1. Magari aveva
soltanto bisogno di pensare
un po’ di più alla sua vita privata, ci può stare che una persona debba riordinare le sue cose. Ma se la passione è ancora
intatta è giusto rientrare».
Può tornare anche a vincere?
«Certo, la Henin è una numero
uno, una campionessa vera,
tranne il torneo di Wimbledon
ha vinto tutto: avrà un bello stimolo per conquistarselo».
E lei adesso quali obiettivi ha?
«Io? Battere Serena... Eh sì,
l’appetito viene mangiando,
non credevo che entrare nella
top ten cambiasse così tanto le
cose. Adesso vorrei scalare ancora la classifica, non fermarmi qui».
Prossimi appuntamenti?
«Sono in partenza per Tokio,
poi Pechino e Mosca. Voglio
qualificarmi per il Masters».
Dopo questa esperienza pensa di cambiare il suo look in
campo?
«Credo di sì, prenderò ispirazione per inventarmi un look
nuovo quando gioco».
l’Olanda non è male. Peccato
perché non si tiene conto della
classifica dei giocatori ma dei
vecchi risultati, Per questo regolamento una sfida come Svizzera-Spagna si gioca al primo turno, sembra una follia».
Si gioca in casa
dal 5 al 7 marzo
Olanda al 2o turno
Un avvio stellare
c’è subito
Nadal-Federer
Austria, Slovacchia, Sud Africa,
Romania e Olanda hanno ricevuto
un bye e non giocheranno il 1o
turno del tabellone del Gruppo I
euro-africana. Le altre sfide del
primo turno: Polonia-Finlandia
(chi vince contro il Sud Africa),
Ucraina-Lettonia (con la Romania). Al 2o turno Austria-Slovacchia. Le date: il primo turno dal 5
al 7 marzo, il 2o dal 7 al 9 maggio,
lo spareggio per il gruppo Mondiale dal 17 al 19/9. I perdenti del 1o
turno giocano dal 9 all’11 luglio lo
spareggio per non scendere in C.
Rafael Nadal contro Roger
Federer, Spagna contro Svizzera:
è la sfida più interessante del
primo turno del Gruppo Mondiale
della Coppa Davis 2010. Si gioca
dal 5 al 7 marzo. Quarti dal 9 all’11
luglio, semifinali 17-19 settembre,
finale 3-5 dicembre.
Gli ottavi del Gruppo Mondiale:
Spagna-Svizzera; FranciaGermania; Russia-India;
Svezia-Argentina; CroaziaEcuador; Serbia-Stati Uniti;
Cile-Israele; Belgio-Repubblica
Ceca.
PALLAVOLO Europeo donne al via domani in Polonia
Guidetti il tedesco: «Le azzurre sono favorite»
ti lo fa quasi a ciclo continuo,
ma non incorre negli strali del
presidente del Coni, Petrucci,
perché in inverno guida il Günes Istanbul. Nostalgia?
lavolo – racconta Giovanni,
classe ‘72, c.t. della Germania –
a tavola tutti chiedono. C'è tutta una famiglia che mi supporta
e dà consigli. E spesso le mail di
mio padre (passati i 70 allena 4
volte la settimana i nipoti e i loro amici, n.d.r.) sono giuste. A
volte si sa cosa fare, ma è dura,
pensate al primo girone dell'Europeo…».
«L’Italia mi manca. Ma opportunità come queste che ho, a iniziare dalla Germania, sono
troppo ghiotte. La Nazionale
non la considero neppure un lavoro, per un appassionato è divertimento. E poi in Italia le cose sono molto diverse. Ci sono
pochi progetti e la maggior parte non mette il tecnico al centro. Non è solo una questione
economica, ma è possibile che
certi allenatori percepiscano come l'ottava-nona giocatrice? E
ancora penso che solo nel nostro Paese si lavori solo 6-7 mesi l'anno. All'estero, a iniziare
dalla Turchia, si sta in palestra
11 mesi. Anche quello è un segno dell’organizzazione, che
da noi si è persa».
Il c.t. della Germania
«Ma in Italia
lavorare è difficile»
DAL NOSTRO INVIATO
CLIC
C’E’ ANCHE CHIAPPINI
GUIDA LA TURCHIA
GIAN LUCA PASINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
WROCLAW (Polonia) dDalla Polo-
nia non sarà difficile seguire le
partite del figlio, ma quando la
Germania di Giovanni Guidetti
giocava il Grand Prix in Oriente, papà Adriano (illustre passato di giocatore e allenatore, in
una stirpe di pallavolisti modenesi) si buttava su qualsiasi sito
per vedere i match delle tedesche e per poter poi «redarguire» adeguatamente via mail il
figlio.
«Quando torno a casa per me è
impossibile staccare con la pal-
abbiamo più personaggi storici
come la Gruen, ma ci sono ragazze interessanti che stanno
costruendo il loro percorso. Il
terzo posto al Grand Prix (dietro Brasile e Russia) è un passaggio importante. Ora sogniamo di arrivare fra le prime 4, anche se onestamente sarà molto
complicato».
E’ difficile mantenere la concentrazione. La pallavolo è sempre
di più un gioco mentale?
Domani il via con l'Italia.
Tre sono i c.t. italiani in questo Europeo donne, tutti
a Wroclaw. Oltre a Guidetti con la Germania, Barbolini con l'Italia e Alessandro Chiappini con la Turchia
(sabato contro le azzurre).
«E’ la squadra più forte: può rinunciare a gente come Ferretti
o Rinieri, e resta competitiva
anche perdendo la Guiggi. E
poi c'è la competenza di Barbolini: le azzurre si sono ulteriormente rinforzate rispetto a due
anni fa. Hanno una panchina
lunghissima».
«Da quest’anno abbiamo introdotto il mental trainer, non voglio dire che i risultati li abbiamo ottenuti per questo, perché
sminuirebbe il lavoro tecnico,
ma ha la sua parte. Il volley è
stressante: non sbagliare la palla sul 23 pari è qualcosa che forse si può allenare».
Al contrario della Germania?
«Ci siamo rinnovati molto, non
Giovanni Guidetti, 37 anni TARANTINI
A proposito di allenare: Guidet-
ALTRE NOTIZIE
A PAGINA
37
&
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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GHIACCIO LA PROTAGONISTA
Nuova Kostner
«È più sicura
e completa»
Il giudice Pizzocari è tornato da Los Angeles
«Salti solidi e trottole centrate: tornerà super»
ANDREA BUONGIOVANNI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
A OBERSTDORF
dNessuno meglio di lui. Nessuno meglio di Paolo Pizzocari, giudice internazionale (anche olimpico) tra i più qualificati, può dire come sta procedendo il lavoro di Carolina Kostner a Los Angeles. Il 50enne
angiologo milanese la settimana scorsa, su «mandato» della
federghiaccio, ha trascorso alcuni giorni al Toyota Sports
Center di El Segundo, là dove l’azzurra ha trasferito i
pattini da ormai un paio di
mesi per essere seguita dal
grande Frank Carroll.
ZanforlinDegli Esposti
per i Giochi
OBERSTDORF (Ger) — Il 41˚
Nebelhorn Trophy, da oggi a
sabato, offre gli ultimi pass
olimpici per Vancouver.
L’Italia, che per ora conta su
due uomini, una donna e due
coppie di danza, cerca un
posto nelle coppie d’artistico
(oggi il corto, domani il libero).
Il compito spetta a Marika
Zanforlin-Federico Degli
Esposti, due settimane fa a
Milano vincitori di una sorta di
trials nel libero (92 punti
contro gli 85.3 di Kocon-Della
Monica e gli 84 di BertonHotarek). Saranno assegnati
quattro pass e il compito degli
ex campioni del mondo su
rotelle non è facile. Tra le 18
coppie iscritte, iridati tedeschi
Savchenko-Szolkowy
compresi, altre otto inseguono
l’obiettivo. Tra le più
pericolose quelle di Estonia,
Nord Corea, Polonia,
Slovacchia e Svizzera. In gara
anche il rientrante Stephane
Lambiel, che deve conquistare
il posto e nella danza gli
azzurri Pajardi-Caruso.
Come l’ha trovata?
«Bene, senz’altro migliorata, più avanti di quanto
potessi immaginare. Ha
due ottimi nuovi programmi e tecnicamente i progressi sono
evidenti. I salti soCarolina Kostner,
22 anni, in
allenamento. La
gardenese, leader
del ranking
mondiale Isu, è
vice campionessa
europa in carica e
la scorsa stagione
è anche stata
terza alla finale
del Grand Prix AP
no più sicuri, le trottole più
centrate e più veloci».
Al debutto, previsto per il
16-17 ottobre a Parigi con la
prima tappa del Grand Prix,
manca ormai poco: ha che punto è?
«L’appuntamento più importante della stagione, i Giochi
di Vancouver, è lontano cinque mesi. Sarebbe sbagliato essere al top già adesso».
Quindi?
«La gamma di salti, per esempio, non è ancora completa.
Credo che almeno per il momento, quella che era la combinazione triplo flip-triplo toeloop resterà triplo-doppio, così
come nel libero presenterà un
solo triplo flip e non due. Nel
triplo lutz, però, suo tallone
d’Achille, è diventata molto
più costante. Tecnicamente è
un salto rivoluzionato. Diciamo che ora le entra otto volte
su dieci».
Il suo modo di allenarsi è cambiato?
«Senz’altro. La novità più importante è che, contrariamente a prima e sulla scorta di
quanto avviene normalmente
in Nord America, ora prova tutti i giorni gli esercizi interi, dall’inizio alla fine. Non più a
"pezzi"».
Ha citato i programmi: come
sono?
«Entrambi molto adatti a lei,
ben interpretati e con sequenze di passi strepitose. Come si
sapeva sono proposti su musiche classiche: con note di Chopin e di Tchaikowski nel corto
e di Bach e Vivaldi nel libero.
Ma non sono affatto pesanti».
E le coreografie?
«Accattivanti. Merito anche di
Lori Nichol, la specialista canadese che la segue ormai da
qualche anno e che le ha costruite. Era a Los Angeles proprio nei giorni in cui c’ero io».
Carolina è serena?
«Mi è parso proprio di sì. Da
un punto di vista logistico la sistemazione è ideale. Frank
Carroll, assistito da Christa
Fassi, non ha bisogno di presentazioni. Gli impianti di allenamento sono perfetti e Carolina abita da sola non troppo
lontano, considerando le distanze californiane. Ha un’auto ed è molto indipendente».
Le è sembrata convinta?
x
ha detto
I METODI
La novità più importante?
Ora prova tutti i giorni gli
esercizi interi, dall’inizio alla
fine. Non più a "pezzi"
I NUOVI PROGRAMMI
Molto adatti a lei, su musiche
classiche, ben coreografati e
interpretati e con sequenze
di passi strepitose
LA SISTEMAZIONE
È ideale. Gli impianti di
allenamento sono perfetti.
Abita da sola vicino alla pista,
ha un’auto ed è indipendente
«Sì: dopo la controprestazione dei Mondiali, ha senz’altro
la possibilità di tornare subito
ai vertici, soprattutto in una
stagione importante come questo».
Non le pesa la lontananza dall’Italia?
«E’ tornata per circa una settimana a fine agosto. E riceve
spesso visite: mentre ero lì si
sono dati il cambio il mental
coach Daniele Popolizio e il fisioterapista delle sue Fiamme
Azzurre Andrea Benvenuti.
Domenica sarà raggiunta dalla manager Giulia Mancini. Sono stato a cena con Carroll,
con la Fassi e con la Nichol:
sanno che la federazione crede molto in lei. I rapporti saranno intensi e continui».
IL COACH
Carroll ha allenato pure la Kwan
Carolina Kostner, dopo otto
stagioni a Oberstdorf (Ger)
seguita da Michael Huth, è ora
allenata dall’ultrasettantenne
statunitense Frank Carroll (foto
Grazia Neri). Coach dal 1964,
negli anni ha portato al titolo
mondiale Linda Fratianne,
Michelle Kwan ed Evan
Lysacek, campione in carica.
BOXE Domani a Montreal (Canada) il Mondiale Wbc dei massimi leggeri
Pascal, lo sbruffone: «Branco sei spacciato»
«Farò di lui della
pasta con salsa
rossa, il colore del
suo sangue»
MASSIMO LOPES PEGNA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NEW YORK dJean Pascal fa lo
sbruffone: «Possiedo tutte le armi migliori per prenderlo a calci nel culo. E le userò per vincere questo match. Se avete fame, benissimo: farò di Branco
dell’ottima pasta con salsa rossa, il colore del suo sangue». Badabim! Se i suoi pugni saranno
pesanti come le parole, allora ci
sarà da stare in campana. Ma
Silvio Branco, 43 anni, due titoli mondiali e 70 match, non si
lascia intimorire da frasi ad effetto: «In tutti questi anni ne ho
sentite di cotte e di crude. E di
tipi come lui ne ho incontrati
tanti». E allora lo avverte: «Spero che sarai altrettanto bravo
sul ring, perché se no passi dei
guai».
Pascal si è fatto la fama dello
spaccone fin dai dilettanti (eliminato al primo turno all’Olimpiade del 2004), anche se a giugno, dopo la sorprendente vittoria ai punti con il romeno
Adrian Diaconu, ha aggiunto al
suo scarno curriculum (23 vittorie e 1 sconfitta) la corona mondiale Wbc dei massimi leggeri.
Così adesso straparla persino
con maggior arroganza: «Prevedo di metterlo k.o. molto presto, per cui non arrivate tardi».
Ambizione e realtà Il problema è
uno in Inghilterra, dove nel dicembre passato perse ai punti
contro Carl Froch per il titolo
Wbc dei supermedi.
Jean Pascal, 26 anni, haitiano-canadese, 23 vittorie e una sconfitta AP
che l’haitiano di nascita e canadese di adozione le spara grosse anche quando affronta argomenti più seri: «Voglio diventare il miglior pugile
pound-for-pound». Un’ambizione molto poco realistica: Pascal
è rapido, ma non un fenomeno.
Più facile che realizzi l’altro suo
sogno: «Dopo aver visto il film
Beverly Hills Cop, mi sono messo in testa di fare il poliziotto.
Chissà, magari dopo la carriera
sul ring». Fuori dal Canada lo
conoscono in pochi: appena
due incontri, uno in Florida e
Scorretto Paura di Branco?
«Via, non diciamo assurdità: sono molto più giovane, sono un
pugile intelligente e potente.
Lui è solo molto esperto e sporco. Che cosa voglio dire? Ho visto alcuni filmati e ho notato
che è capace di colpirti anche
quando sei col ginocchio a terra». Rincara la dose l’organizzatore della serata, Yvon Michel:
«Branco ti picchia mentre ti trattiene, usa i gomiti e pure le ginocchia e spinge». A due così
vorresti solo spaccare la faccia:
se Branco condivide, domani sera dentro al Bell Centre nel cuore di Montreal ne avrà la ghiotta occasione.
AL FISCO 5.6 MILIONI
Mayweather paga
la super multa
NEW YORK — Dopo aver
annientato Juan Manuel
Marquez sabato scorso, Floyd
Mayweather ha pagato il suo
debito con il fisco americano:
5.6 milioni di dollari, dopo che
l’Irs aveva minacciato di rifarsi
sulla borsa del campione.
Floyd, però, deve ancora
saldare 167 mila dollari alla JP
Morgan, per il pagamento di
una Mercedes Maybach 57S
acquistata nel 2007.
MONDIALI (r.g.) A Las Vegas,
Chris John (Ina, 43-0-2) difende
il titolo piuma Wba, battendo
Ricardo Juarez (Usa, 28-5-1).
Per l’interim leggeri Wbo,
Michael Katsidis (Aus, 26-2) ha
battuto split decision (2-1)
Vincente Escobedo (Usa 21-2).
34
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GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
BASKET
fIl presidente della Nsb e una moda che negli
Stati Uniti ha ormai preso piede da tempo
Napoli, il mercato
va su Facebook
Papalia comunica coi tifosi attraverso il social network
«Mi vuoi far prendere Marconato? Mica sono Moratti!»
MARIO CANFORA
MASSIMO ORIANI
dTrecento milioni di utenti, ossia cinque volte l’Italia. Facebook non è solo la più grande
comunità virtuale del mondo,
ma anche un modo, per alcuni,
di impostare una diversa strategia di comunicazione. Proprio
come fa nel basket Gaetano
Papalia, presidente di Napoli.
Ha quasi mille amici, dialoga
con i tifosi, racconta le trattative di mercato, con particolari inediti. Non risponde
praticamente mai al cellulare, affida tutto (o quasi) al
social network. In questo, è
l’unico presidente del massimo
campionato che si espone così.
Quesiti Ai tifosi di Napoli non par vero di trovare le risposte (soprattutto notturne) ai
quesiti nel giro di qual
che
ora. «Presidente ma è vero che
come scrive la Gazzetta abbiamo preso Adeleke?». E lui: «Sì,
è vero, dovremo comunque ve-
rificarne le condizioni fisiche
per via di un problema tendineo che risale allo scorso anno
e che sembra abbia ormai superato con un intervento di routine prima dell'estate. L’ingaggio è importante e
bisogna prendere tutte le cautele del caso». Unico. Meglio
pure di un freddo comunicato stampa.
Le cifre Nei giorni scorsi, lo hanno interrogato sul mercato, chiedendogli un centro forte
per dare smalto a una
squadra deboluccia:
«Mi vuoi far prendere
Marconato? E mica sono Moratti! Holland come numero tre? Mo’ me
vuò fa vattere (picchiare, ndr)
da Marcelletti... A proposito,
se continuate a dire che il coach
è un casertano, non si va da nessuna parte». C’è anche spazio
per le cifre della sua società.
Tutto su Facebook. «Sono venuto a Napoli perché qui intrave-
La pagina di Facebook di Gaetano Papalia, presidente
della Nsb Napoli. A sinistra, JR Reynolds CIAMILLO
NBA È IL NUOVO PROPRIETARIO
Nets al più ricco di Russia
Il magnate russo Mikhail Prokhorov ha raggiunto
un accordo per l’acquisto della maggioranza dei
New Jersey Nets e del 50% della nuova arena
che verrà costruita a Brooklyn. Prokhorov,
l’uomo più ricco di Russia, verserà 700 milioni di
dollari all’attuale proprietario, Bruce Ratner.
do prospettive di sviluppo che a
Rieti non c’erano. E per fare
questo passo ho finanziato personalmente la società regolarizzando l’iscrizione con mie risorse personali pari a 1.206.000
euro, in 4 erogazioni. Io, più di
avervi portato la serie A a Napoli, non posso fare». Tanti tifosi
non sono iscritti però a Facebook. «Ho aperto anche un forum sul sito della società, risponderò come sempre a tutti
— spiega —, come ho fatto a
Rieti sul muro dei tifosi della
Curva Terminillo, accettando
critiche, consigli, dialogando
con un confronto civile: non sono permaloso, a volte tengo a
polemizzare, mi incavolo, ma
poi finisce lì, senza rancore». E
sull’agibilità del Palabarbuto a
rischio: «Se ce ne fosse bisogno, mi ci metto pure io a fare il
carpentiere,
l’elettricista,
l’idraulico e il falegname...».
Negli States Anche negli Usa il
fenomeno dei social network
ha ormai invaso lo sport. Il commissioner della Nba, David
Stern, ha proibito ai giocatori
di usare Twitter durante le partite. Iverson nei giorni scorsi ha
annunciato in anteprima la firma con Memphis su Twitter. Allo stesso modo la futura moglie
di Lamar Odom ha ufficializzato ieri le nozze con l’ala dei
Lakers. Ma c’è anche chi esagera, come Robert Henson, linebacker dei Washington Redskins (Nfl) che sulla sua pagina Twitter ha insultato i tifosi
che avevano fischiato la squadra domenica, dicendo «voi restate dei poveretti che lavorano
da McDonald’s, io un milionario».
s
COSA SONO?
R
Facebook
è un social
network
che mette
in contatto
persone a cui si
chiede «l’amicizia»
R
Twitter
è un social
network: l’atleta
comunica con
brevi messaggi
(140 caratteri)
con tutti
ACCORDI FIP-LEGA
Meneghin
si sfoga
«Basta liti»
«Dalle parole non si
passa mai ai fatti»
dIl presidente Fip, Dino Meneghin, ha risposto ieri alle dichiarazioni di Marco Bonamico,
presidente della LegaDue, contrario all’introduzione di una
wild card che permetterebbe alla penultima di A di salvarsi pagando 500.000 euro alla squadra che sarebbe stata promossa. «Dispiace constatare che
dalle parole non si passi mai ai
fatti. Il dibattito sulla wild card
è stato lungo e approfondito.
Bonamico mi ha incontrato a
Roma la scorsa settimana, manifestando perplessità e formulando una proposta che valuterò in Consiglio».
Meneghin poi si sfoga: «Sono
mesi che tocco con mano l’impossibilità di assumere provvedimenti che non siano oggetto
di fuochi incrociati o veti, laddove le dichiarazioni sono improntate al bisogno di unità. Sono stato eletto per fare scelte,
non contro qualcuno, ma per il
movimento. Posso sbagliare,
verrò giudicato, avvicendato,
ma non posso sopportare di essere immobilizzato nella situazione attuale. Mi aspetto collaborazione, se la logica partecipativa al sistema federale non
si affermerà in fretta, avrà perso la pallacanestro italiana».
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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#
fDopo le false dichiarazioni del presidente
ATLETICA
federale che rischia di essere cacciato
«Semenya distrutta
come donna e atleta»
Daniels, tecnico dimissionario del Sud Africa: «La federazione
le ha rovinato la vita». Oggi decisione sul presidente Chuene?
CITTA’ DEL CAPO (S.Af)dE’ il giorno
della verità per l’atletica sudafricana, sulla graticola a causa
della vicenda di Caster Semenya. Mentre il Sascoc, il comitato olimpico nazionale, annuncia di aver aperto un’inchiesta
ufficiale, per Leonard Chuene
potrebbero essere le ultime ore
da presidente della federazione (Asa) anche se la situazione
non è così chiara. I test sul sesso
realizzati sull’atleta poco prima della partenza per i Mondiali, confessati dopo settimane di
dinieghi e solo grazie alle rivelazioni della stampa locale, pesano come un macigno su di lui,
deciso a dar battaglia per non
rassegnare le dimissioni. La sua
versione dei fatti, secondo cui
mentire sui test effettuati sulla
vincitrice degli 800 iridati sarebbe servito a proteggerla,
non convince l’opinione pubblica locale. Men che meno Wilfred Daniels, l’ex allenatore responsabile del mezzofondo dell’Asa, dimessosi a inizio settembre per protesta nei confronti
di come è stato gestito il caso.
Signor Daniels, lasciare la federazione non dev’essere stato
facile.
x
VOLEVANO LA MEDAGLIA
CHUENE? OGNUNO
TRAGGA LE CONCLUSIONI
E’ ancora in contatto con Caster? Come sta la ragazza?
«Affatto. Dopo 14 anni di lavoro appassionato a preparare
Mondiali e Olimpiadi, non è stata una decisione che ho preso a
cuor leggero».
Cosa l’ha scossa di più della saga Semenya?
«Il fatto che il problema non sia
stato gestito in maniera responsabile dalla federazione: nessuno ha preparato adeguatamente Caster all’assalto dei media a
Berlino e soprattutto sui test,
l’Asa non ha giocato a carte sco-
Karpov ruggisce
Kasparov trema
ma poi allunga
Prima partita
di ieri: alla
35a mossa
Kasparov,
nero, sposta
la torre
(f8-e8),
Karpov porta
la torre in a8
e il nero
abbandona:
dopo il
cambio delle
torri il bianco
promuove il
pedone d6 a
regina
dDopo la disastrosa giornata
d’avvio del match di Valencia,
in cui Karpov si è trovato sotto
2-0, quasi surclassato da Kasparov, ci si poteva aspettare un
crollo psicologico del vecchio
campione russo. Karpov ha invece dimostrato di avere i nervi
Ritiene che anche la Iaaf abbia
delle responsabilità?
«Mi limito a dire che i dubbi sono emersi solo dopo che la ragazza ha migliorato sensibilmente i propri personali, prima
di agosto nessuno aveva sollevato il problema. In più, la Iaaf
non ha mai comunicato quale
federazione abbia chiesto che
Caster venisse testata. Anche
questo non è stato corretto».
La federazione voleva una
medaglia e non ha esitato a
rovinarla. Quanto alle
spiegazioni del presidente
Chuene (foto Ap) ognuno può
trarre le proprie conclusioni
LA RIEDIZIONE DEL MONDIALE 1984 SUL 3-1
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
«E’ una decisione inspiegabile.
La federazione voleva una medaglia a tutti i costi e per questo
non ha esitato a rovinare la vita
di una ragazza. Quanto alle
spiegazioni di Chuene, ognuno
è maturo abbastanza per trarre
le proprie conclusioni».
L’opinione pubblica mondiale
ha il diritto di interrogarsi sul
sesso della Semenya?
Caster Semenya, 18 anni, ai Mondiali di Berlino AP
SCACCHI Ieri 1-1 a Valencia. Oggi chiusura
RICCARDO MAGRINI
Come mai l’Asa ha negato l’esistenza dei test fino a pochi giorni fa?
«Assolutamente. Ha violato le
sue stesse procedure. I test dovevano essere gestiti con discrezione e i risultati dovevano essere discussi con l’atleta e nessun
altro. E invece Caster ha conosciuto tutti i dettagli attraverso
stampa e tv».
MATTEO FAGOTTO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
perte, facendo credere alla Semenya che fossero esami antidoping».
ben saldi. Ha rigiocato la stessa
apertura di pedone di donna
scelta ieri nella prima partita.
Kasparov, che ne era uscito vincitore, non aveva alcun motivo
di cambiare.
La reazione Karpov però è riuscito ad ottenere un piccolo ma
solido vantaggio di posizione.
Alla 18ª mossa Kasparov ha rea-
gito com’è nel suo stile aggressivo. Ha sacrificato una torre su
un cavallo, contando sulla forza della sua coppia di alfieri in
campo aperto. Karpov si è difeso con freddezza e precisione,
come ai bei tempi, quando veniva chiamato il computer umano. Ha ribattuto colpo su colpo, andando però in ritardo. A
questo punto Kasparov ha giocato tutto sul fattore tempo,
giocando velocemente per non
fare pensare il suo avversario,
ma alla 36ª mossa, quando a
Karpov mancavano ormai solo
8" alla scadenza del tempo di
riflessione, è stato proprio Kasparov a commettere l’errore
decisivo. Karpov ha colto l’occasione e ha fatto la mossa vincente. Match riaperto.
Tempo tiranno Nella 4ª partita,
che ha riproposto le stesse prime 9 mosse della seconda, Karpov ha rafforzato l’arrocco,
squassato nel giorno precedente. La partita è andata via tranquillamente con un cambio di
donne che pareva preludere a
un finale pari. Dopo le prime
25 mosse i due giocatori erano
pari anche come tempo di riflessione, avendo consumato
entrambi 20 dei 25’ a disposizione. Kasparov cerca l’iniziativa, Karpov si difende, ma il suo
tempo si assottiglia, perde lucidità e alla 33ª mossa il tempo
scade e perde la partita. Siamo
ora sul 3-1 per Kasparov e oggi
si giocano le ultime 8 partite,
tutte «lampo», cioè di 5 minuti.
Un problema, per quel che si è
visto finora, soprattutto per
Karpov.
«Non la vedo da venerdì scorso.
Apparentemente bene, si sta
comportando con molta dignità, ma nessuno può sapere cosa
sta passando nella sua giovane
testa. A prescindere dai risultati dei test, dopo tutte le indiscrezioni e le insinuazioni a suo carico, nessun organizzatore di meeting la inviterà più ad alcun
evento. Mi auguro che ottenga
giustizia facendo causa a chi le
ha distrutto l’esistenza, Asa e
Iaaf prima di tutto».
y
DUE MESI
E UN CASO
INFINITO
IN GIAPPONE
Delusione Gay
A Kawasaki
non oltre 10"13
31/7
Caster
Semenya vince
gli 800 ai
campionati
africani juniores
in 1’56"73
19/8
A Berlino, sei
ore prima della
finale iridata
degli 800,
stravinta dalla
Semenya, la
Iaaf ordina una
serie di test per
sapere se la
ragazza è donna
a tutti gli effetti.
La federazione
sudafricana
nega di essersi
già attivata e
protesta
19/9
La federazione
sudafricana è
costretta a
scusarsi, dopo
aver ammesso
di aver
sottoposto
Caster a test il
7 agosto
KAWASAKI (Giap) — Tyson Gay
(foto Ap) non si ripete: lo
statunitense, dopo il 9"69 sui
100 di domenica a Shanghai,
secondo crono mondiale
all-time, a Kawasaki non va
oltre un 10"13. «Non ho certo
ottenuto il tempo che volevo —
ha detto —: il vento era a
favore, ma mi è parso di
correre contro un muro...».
Gay concluderà la stagione
domani a Daegu, in Sud Corea.
Uomini. 100 (+0.5): Gay (Usa)
10"13; Tsukahara 10"31. 400:
Kikaya (Con) 45"73. 110 hs
(-1.3): Thomas (Giam) 13"37.
400 hs: Sanchez (Dom) 48"91;
Narisako 49"41. Alto: Thomas
(Bah) 2.24. Peso: Hoffa (Usa)
20.21. Giavellotto: Wirkkala
(Fin) 82.60. Donne. 100 (-0.8):
Felix (Usa) 11"22. 100 hs (+0.3):
Felicien (Can) 12"74. 400 hs: T.
Williams (Usa) 55"31. Lungo:
Lebedeva (Rus) 6.60.
BASEBALL I Mondiali in Italia
TERZA FASE: AUSTRALIA BATTE OLANDA, CANADA OK
Usa, che potenza
E Cuba risponde
Oggi prima sfida
LA SFIDA IN TV
Gironi di semifinali (1a-2a giornata): Canada-Portorico 0-3 (lunedì);
ieri: Canada-Venezuela (a Chieti)
9-2, Australia-Olanda (a Grosseto)
5-2, Portorico-Usa (a Firenze) 0-3,
Taiwan-Cuba (a Nettuno) 0-8 (v.
Gonzalez 7rl-8so-1bb-3bv). Classifiche. Pool 1: Cuba 800 (4-1) Olanda
3-2 (600), Portorico 400 (2-3); Venezuela 0 (0-5). Pool 2: Usa 1000
(5-0); Canada 600 (3-2); Australia
400 (2-3); Taiwan 200 (1-4).
Oggi (ore 20): Usa-Cuba (a Nettuno,
dir. Eurosport2); Taiwan-Portorico
(a Chieti); Canada-Olanda (a Grosseto); Venezuela-Australia (a Firenze).
Domani (20): Cuba-Can (a Firenze);
Ven-Tai (a Grosseto); Aus-P. Rico (a
Chieti); Olanda-Usa (a Nettuno).
STEFANO ARCOBELLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dEra cominciato tutto con una
sconfitta per 9-13 a Resenburg
dal Venezuela (e a causa della
quale gli accoppiamenti per la
seconda fase purtroppo venivano sconvolti a scapito dell’Italia). Da quel 20 settembre tedesco, però, gli Usa hanno smesso
L’esterno Ike Davis, 22 anni, autore
di uno dei 3 fuoricampo di ieri della
nazionale Usa (totale 20) RATTI
di perdere ai Mondiali e ieri sera a Firenze battendo 3-0 Portorico si sono assicurati di fatto la
finalissima di domenica pomeriggio a Nettuno con due turni
di anticipo. Perché nella pool di
semifinale gli Usa imbattuti dominano la classifica con un margine di 2 successi e sono ormai
irraggiungibili. Anche se perdessero domani con l’Olanda e
stasera a Nettuno contro Cuba,
nella più attesa (e politicamente) calda delle sfide. La stessa
sfida che due anni fa a Taiwan,
gli americani vinsero ponendo
fine alla lunga striscia di trionfi
dei campioni della rivoluzione.
Fuoco E’ impressionante la potenza espressa in attacco dalle
mazze Usa come dimostrano i
20 fuoricampo, 3 ieri firmati da
Davis al 2˚ inning, da Coatts e
Weber al 5˚ e all’8˚ nel successo firmato da Redmond (toccato appena tre volte dalle valide
dei portoricani in 8 riprese).
Viaggiano tutti a medie sopra i
300, e soltanto il terza base Pedro Alvarez, seconda scelta del
draft di un anno fa, è fermo a
282. Quisquilie. E quasi, in risposta, i cubani hanno steso
Taiwan 8-0 con i fuoricampo di
Cepeda, Borrero e i 2 di Despaigne. Stasera «finale» anticipata
contro Cuba, che ieri ha messo
la sua ipoteca. Senza titolo nel
World Classic, agli Usa non resta che la Coppa del Mondo,
per la quale si stanno battendo
gli ex Major Coatts, Tiffee, Espineli, Wassermann e Childers.
Colpo aussie L’Australia intanto
ha spento a Grosseto gli ardori
olandesi chiudendo 5-2 col super terza base Hughes autore di
2 fuoricampo da 2 punti. Anche
il Canada si conferma solido e a
Chieti domina i venezuelani
9-2 (12-6 le valide, fuoricampo
di Bowman e dell’ex lanciatore
Loewen, tripli di Lawrie e Tosoni). Il Venezuela raccoglie solo
con il fuoricampo di Reyes: non
gli resta che tifare Cuba...
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI
ATLETICA
CRICKET: LE INDICAZIONI IN UN MANUALE IN VISTA DEL CHAMPIONS TROPHY
Il c.t. dell’India: «Fate sesso
Aumenta forza e aggressività»
Fa bene, certo che fa bene, anzi fa male non farlo. Gary Kirsten è il tecnico sudafricano
della nazionale di cricket dell’India e in materia di sesso
ha le idee chiare. Nel senso
che ai propri giocatori non
vieta nulla, anzi. Sabato la
sua squadra esordisce contro
il Pakistan nel Champions
Trophy, l’appuntamento internazionale più importante
dopo la coppa del Mondo appena iniziato in Sud Africa.
Durante la preparazione, Kirsten ha distribuito ai suoi giocatori un manuale elaborato
con Paddy Upton, psicologo-motivatore della squadra,
anch’egli ex giocatore sudafricano. I suggerimenti vanno
dal cibo, alle abitudini, alla
salute e anche al sesso.
PALLAMANO: A SALERNO
Sponsor contro
lo stalking
SALERNO — «Il primo gol che
faremo lo dedicheremo al progetto Arianna». Lo ha detto
Adriana Proseniak, allenatore
dell’Itc Ceramiche Salerno, alla
ministro delle Pari Opportunità
Mara Carfagna che ha promesso: «Quando gli impegni me lo
consentiranno verrò a incitarvi
e applaudirvi».
Il progetto Arianna è lo sponsor
della squadra femminile che
sulla maglia porterà il numero
verde 1522 nel campionato al
via sabato: si occupa dell’emersione e del contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne. «Una bella iniziativa di
sport a favore di problematiche
sociali — ha detto la ministro
— Sono contenta che l’iniziativa parta da Salerno, la mia città, e da una squadra femminile.
È con iniziative come queste
che un progetto cresce e raggiunge i suoi obiettivi. Sono gradite anche altre che non riguardino lo sport: ad ottobre ne lanceremo una per gli studenti». Il
numero verde 1522 è attivo tutti i giorni 24 ore su 24.
Giovanni Vitale
Ai Mondiali velocità di Haining, in Cina, Nicoletta Falcone ha conquistato l’argento
nella 200 crono. Uomini. 200: 1. Hebbrecht
(Bel) 16"450; 2. Causil (Col); 3. Mantia
(Usa); 20. Peruzzo; 24. A. Zanetti. 20.000
el.: 1. Mantia (Usa); 2. Swings (Bel); 3. Peter (N.Zel); 17. Rebagliati; 22. Zangarini.
Donne. 200: 1. Puello (Col) 18"169; 2. Falcone 18"319; 3. Rodriguez (Arg); 7. E. Zanetti
18"750. 20.000: 1. Berg (Ger); 2. Mendez
(Col); 3. Pan Yizhen (Taiwan); 9. Lardani;
11. Arcidiacono.
BOXE
CAMMARELLE 2o L’Aiba ha annunciato la
classifica individuale a punti dopo i Mondiali di Milano: in testa l’ucraino Vayl Lomachenko (57 kg) con 4100 punti, seguito da
Roberto Cammarelle (+91) con 3700. Nei
91 kg, Russo è 2o dietro il cubano Acosta
ma davanti al russo Mkhontsev, salito da
17o a 3o. Gli altri pugili al top sono Atoev
(Uzb, 75), Arroyo (P-R, 51), Dalakliev (54,
Bul), Valentino (60), Culcay Keth (Ger, 69)
e Beterbiev (Rus, 81).
ma. E poi: «Non avere rapporti sessuali per alcuni mesi causa una significativa diminuzione del livello di testosterone sia nei maschi che nelle
donne». E avanti con indicazioni illuminanti anche per i
single: «Una possibilità è fare
da soli immaginando di avere uno o più partner». Kirsten
e Upton fanno sul serio. Insieme a un altro socio, Dale Wil-
liams, hanno fondato uno studio di consulenza che hanno
chiamato «Performance zone» per aiutare singoli e gruppi nello sport e nel business.
Pacifici Quindi i loro assunti
sono motivati. Secondo loro
l’India è un Paese particolare
per le abitudini alimentari e
sociali che sono all’origine
dell’innata mancanza di ag-
gressività del suo popolo. Per
questo l’aumento di testosterone è auspicabile per l’attività agonistica, a maggior ragione per la loro squadra in
vista delle partite. «L’India —
scrivono i due — non è mai
stata una nazione aggressiva,
non ha mai dichiarato guerra
per prima». Fate l’amore, indiani, visto che non fate la
guerra.
IPPICA: DOMENICA
GP MERANO - (Gr. 1-steeple) - e
380.000, m 5.000: 1 Asselin (67 X.
Hondier); 2 Duero (67 J. Faltejsek); 3
Fils a Papa (67 P. Peprna); 4 Florestano (67 J. Vana Jr); 5 Herode Quercus
(67 J. Kousek); 6 Imbir (67 J. Korpas); 7
Kandinskiy (68 J. Bartos); 8 Le Bazin
(68 G. Adam); 9 Nikodem (67 J.
Myska); 10 Ocean d’OR (69 A. Blais); 11
Oscar des Pictons (69 M. Regairaz);
12 Royal Verrie (67 D. Berra); 13 Sharstar (69 R. Romano); 14 St Petersbourg (67 D. Columbu).
ARRIVANO I SOLDI Entro la fine della settimana, come riferisce Agipronews, arriverà la prima tranche dei
contributi all’Unire. I 75 milioni di euro
(sui 150 previsti dalla legge) sono stati
sbloccati dal ministero dell’Economia
e sono pronti ad entrare nelle casse
dell’Unire.
La vittoria di Sharstar (Raffaele
Romano) nel Merano 2008 GRASSO
HOCKEY PISTA
COPPE Sorteggio Eurolega. Girone A: Follonica, Matarò (Spa), Vic (Spa), St.Omer
(Fra). Girone B: Reus (Spa), Noia (Spa),
Candelaria (Por), Weil (Svi). Girone C: Bassano, Barcellona (Spa), Lloret (Spa), Quevert (Fra). Girone D: Valdagno, Porto (Por),
Cronenmberg (Ger), Iserlhon (Ger). In Coppa Cers così il 1˚ turno: Lodi-Noisy Le
Grand (Fra); Giovinazzo-Herne Bay (Gb);
Roller Bassano-Uttigen (Ger); Seregno-Vilanova (Spa).
IPPICA
Montecatini: 8-7-3-2-14
9a corsa - m 2040: 1 Duca Air (A. Greppi)
1.17; 2 George W Gar; 3 Inghels; 4 Imbro Oli
Sm; 5 Glauco; Tot.: 2,42; 1,82, 3,11, 2,24
(36,43). Quinté: e 6.440,05 alle 8 comb.
8-7-3-2-14. Quarté: e 725,71 alle 92 comb.
Tris: e 79,62 alle 3182 comb.
SECONDA TRIS 7-13-16 A Milano (m
1500): 1 Baloss (S. Mulas); 2 Blue Narnia; 3
Gypsy Biker; 4 Souwignon; Tot.: 12,85;
5,43, 8,53, 6,09 (526,48). Quota: e
6.038,44 alle 33 comb. 7-13-16.
GP Merano: tutti
contro Sharstar
Fatti i partenti della 70ª edizione del Gran Premio di Merano
di domenica. Tre cechi, un polacco e 4 francesi arriveranno
a Maia per cercare di battere il
nostro Sharstar. L’allievo di Paolo Favero è il netto favorito
della corsa e cerca un bis di
grande prestigio. Il più pericoloso degli stranieri dovrebbe
essere il transalpino Le Bazin,
allenato da Guillaume Macaire, capolista dei trainer d’ostacoli francesi e già vincitore del
Merano 2003 cin Tempo d’Or.
A destra la ministro Mara Carfagna
Mondiali, Falcone argento
(m.can.-pe.m.) I brasiliani Joao Gabriel
dos Santos (asta), Leonardo Elisario (triplo) e Fernanda Goncalves (lungo e triplo)
sono risultati positivi ad anabolizzanti ai
campionati sudamericani di Lima, Perù, in
giugno. Intanto la 38enne cubana naturalizzata spagnola Yesenia Centeno è stata
sospesa due anni per positività (anabolizzanti e diuretici). Tre volte campionessa
nazionale di 5000 (personale di 15’56") e
10.000 (32’48") tra il 2003 e il 2007, fu 45ª
nella maratona (2h31’) a Pechino 2008 .
YANKEES AI PLAYOFF Sempre presente
dal 1995 al 2007, ma fuori un anno fa, i NY
Yankees (26 World Series vinte) si sono
qualificati per i playoff grazie al 6-5 contro
Anaheim. Con un record di 96-56, a 10 partite dalla fine della stagione regolare, la
squadra di Girardi ha 6 vittorie di vantaggio su Boston nella East Division dell’American.
OGGI QUARTÉ A BOLOGNA All’Arcoveggio (inizio convegno alle 15) scegliamo Liri
Dra (18), Leone Jet (16), Lampante Rl (11),
Lobac (17), Lemonsid Glory (12) e Lloys’s
Bi (3).
Le immagini dei premi sono puramente indicative.
Testosterone Il quotidiano
«Hindustan Times» lo ha pubblicato e, naturalmente, la
parte che ha fatto sobbalzare
è quella relativa al sesso. Anche per la sua liberalizzazione, praticamente il suo incoraggiamento. «Fare sesso aumenta il livello di testosterone, che a sua volta aumenta
la forza, l’energia, l’aggressività e la competitività», dicono nel capitolo dedicato al te-
Doping: altri casi in Brasile
BASEBALL
Gary Kirsten, 42 anni, tecnico sudafricano della nazionale indiana di cricket dal 1o marzo 2008 AP
SECONDA TRIS A Roma (1ª corsa, ore 14)
indichiamo Lambo Play (8), Lovanio Jet
(15), Lusso (19), Laissez Faire (14), Leonardo Ans (17) e Lionel Dumper (13).
SI CORRE ANCHE Firenze (g. 15.25), Taranto (15.20), Chilivani (15.15), Ravenna
(11.24), Treviso (11.36).
LOTTA
MONDIALI Così ieri nella lotta libera ai
Mondiali di Herning (Dan). Uomini. 74 kg: 1.
Tsargush (Rus); 2. Chamsulvarayev (Aze);
3. Kumar (India) e Goudarzi (Iran). Donne.
48 kg: 1. Stadnyk (Aze); 2. Oorzhak (Rus);
3. So Sim Hyang (N.Cor) e Stadnik (Gb).
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NUOTO
Cagnotto campione Len
La Len annuncia i campioni dell’anno per
l’Europa. Nuoto: Britta Steffen, Paul Biedermann; fondo: Angela Maurer, Thomas
Lurz. Tuffi: Tom Daley, Tania Cagnotto.
Nuoto sincronizzato: Natalia Ishchenko
(Rus). Pallanuoto: Filip Filipovic (Ser) e Iefke van Bentum (Ola).
Miller continua
Tornerà
nel team Usa
Bode Miller annuncerà oggi
in una conferenza stampa a
Los Angeles la decisione sul
prosieguo della carriera. Fermo dai Mondiali di Val d’Isere di febbraio, quando tornò
negli Stati Uniti per festeggiare il primo compleanno
della figlia, in dubbio sul futuro in Coppa del Mondo,
Bode dovrebbe continuare
almeno per tutta la prossi-
ma stagione, Giochi invernali di Vancouver compresi, e
tornerebbe nella squadra
statunitense. Nelle due ultime stagioni Miller, 32 anni,
aveva un team privato e dormiva nel van privato, non
nell’hotel dei compagni di
squadra.
Alla conferenza stampa di
Los Angeles parteciperà anche Sasha Rearick, capo allenatore della squadra Usa.
«Se Bode vuole partecipare
ai Giochi di Vancouver dovrà gareggiare in Coppa del
Mondo e qualificarsi per il team olimpico» ha detto il capo della comunicazione di
Ussky, Tom Kelly.
RUGBY
ROUMIEU IN AZZURRO? Secondo Midi
Olympique, il tallonatore del Bayonne David Roumieu avrebbe un futuro in azzurro.
Ventisette anni, 25 presenze su 26 l’anno
scorso nel Top 14, il n.2 ex Castres potrebbe ottenere il passaporto perché ha il nonno paterno italiano. Domenica, nel completamento della 7ª di Top 14 contro Montpellier (vittoria 26-3) ha giocato 67’; Perugini/B dal 67’, Gower/B 80’.
PER PRATO (ri.te.) A Prato è arrivato Matias Narvaez, 28 anni, pilone argentino di
1.93 per 116 kg, dal Club Atletico di Cordoba. Sabato sarà in campo contro Viadana.
Ieri è partito il ricorso contro la penalizzazione di 5 punti per aver schierato per 2’
con Treviso lo squalificato Marco Giacci.
SOFTBALL
COPPA A CASERTA (m.c.) Dopo lo scudetto Caserta ha vinto la Coppa Italia sempre a spese di Forlì, nella Final Four di Legnano. Semifinali: Des Caserta-Europromo San Marino 7-0 (5o), Fiorini Forlì-Amga
Legnano 4-1. Finale: Caserta-Forlì 4-2.
TENNIS
Bucarest: Fognini avanti
Fabio Fognini è ai quarti del torneo di Bucarest dopo aver superato Nicolas Almagro
(n. 30 del mondo). Ora trova Montanes. A
Bucarest ieri ha annunciato il ritiro Andrei
Pavel, 35 anni, n. 122 del mondo ma n. 13
nel 2004, dopo la sconfitta al primo turno
da Cuevas. A Bucarest (Rom, 450.000 euro, terra), primo turno: Greul (Ger) b. Darcis (Bel) 7-5 6-3; Cuevas (Uru) b. Pavel
(Rom) 6-3 7-6 (2); secondo turno: Montanes (Spa) b. Granollers (Spa) 6-1 6-3; Fognini b. Almagro (Spa) 6-4 7-6 (3).
A METZ Primo turno (Fra, 450.000 euro,
cemento): Llodra (Fra) b. Zverev (Ger) 4-6
6-3 6-3; secondo turno: Korolev (Rus) b.
Istomin (Uzb) 3-6 7-5 7-6 (2); Kohlschreiber (Ger) b. Phau (Ger) 4-6 6-3 6-2.
DONNE A Tashkent (Uzb, 150.000 euro, cemento), primo turno: Govortsova (Biel) b.
Rodionova (Rus) 6-3 6-2; Peer (Isr) b. Ani
(Est) 6-1, 6-2; secondo turno: Shvedova
(Kaz) b. Ivanova (Rus) 7-5 6-2.A Seul
(S.Cor, 150.000 euro, cemento), primo turno: Hantuchova (Slk) b. Morita (Giap) 6-4
4-6 6-2; secondo turno: Chan Yung-Jan
(Taiwan) b. Pavlyuchenkova (Rus) 2-6 6-4
6-1; Rybarikova (Slk) b. Bammer (Aut) 6-1
7-5; Medina Garrigues (Spa) b. Shaughnessy (Usa) 6-3 6-1.
VELA
VOLVO RACE (r.ra.) Ericsson vincitore
dell’ultima Volvo Ocean con Ericsson 4
(Torben Grael) non parteciperà al giro del
mondo 2011. Una delle due barche (Ericsson 3) verrà venduta al consorzio italiano
che ha come skipper Giovanni Soldini e
che verrà presentato oggi allo Yacht Club
Italiano, a Genova: attesa la presenza di
John Elkann.
MONDIALE MELGES 32 (r. mal.) Vento da
nord-est sui 15 nodi e due prove a bastone per i 30 Melges 32 impegnati nel loro
primo Mondiale, l’Audi World Championship a Porto Cervo. Con un secondo e un
primo posto, l’italiano Team 93 (armatore/timoniere Recchi, tattico Mc Kee) guida
la classifica con 3 punti, seguito dall’inglese Red a 7, e dall’americano Bliksem a 8.
Regione Lombardia
PALLANUOTO
AZZURRINI A Creta (Gre), negli ottavi dell’Europeo Under 20, l’Olanda ha battuto la
Slovenia 10-5 e oggi affronterà l’Italia nei
quarti.
SCI ALPINO
ROTELLE
PALLAVOLO
Oggi il Tar su Forlì
(p.mart.) Oggi il Tar del Lazio si pronuncia
sul ricorso di Forlì. «Attendiamo le decisioni — ha detto il presidente federale Magri —
ci regoleremo di conseguenza, ma credo
che il campionato partirà domenica. Intanto Pineto ha ingaggiato due opposti, il bulgaro Miroslav Gradinarov e il cubano
Victor Perez Moreno. Sulle magliette campeggerà la scritta Abruzzo.
MONDIALE (gu.l.g.) Presentato ieri a Roma il ruolo affidato alla Infront che curerà
la ricerca degli sponsor per i Mondiali
2010: «L’obiettivo è di raggiungere 8 milioni di euro», ha detto il presidente Bogarelli. La Rai trasmetterà 78 gare, due al giorno in diretta su RaiSport Più, con i match
degli azzurri e la finale di Roma del 10 ottobre in analogico. In diretta anche il sorteggio il prossimo 28 ottobre.
A PIACENZA Piacenza, neopromossa in
A-1, ha ingaggiato con un triennale Anna
Kajalina, 18enne estone di 2.04, dal Narva
Galla SK.
AVVISO SPOSTAMENTO TERMINE
PRESENTAZIONE OFFERTE
Si rende noto che l’Azienda Ospedaliera
“M. Mellini” con sede in Chiari (BS), V.le
Mazzini, 4, c.a.p. 25032, tel. 030/7102763-364,
fax 030/7102757, ha spostato il termine di scadenza di presentazione delle offerte relative alla
procedura aperta per l’affidamento dei lavori
relativi all’Adeguamento strutturale ed impiantistico del P.O. di Iseo. Piano pluriennale
interventi in Sanità - IV Atto integrativo
ADPQ. Codici CIG: 034729875E - CUP:
B13B05000000002. Importo complessivo presunto, a base d’asta di Euro 3.849.229,70
IVA/esclusa. Pertanto, termine ritiro documenti
per redigere offerta: 09.10.2009 (12:00), anziché 21.09.2009 (12:00); termine presentazione
offerte 16.10.2009 (12:00), anziché 25.09.2009
(12:00); apertura delle offerte: 21.10.2009
(09:30), anziché 30.09.2009 (10:00). Gli atti di
gara, necessari per redigere l’offerta sono scaricabili dal sito internet: www.aochiari.it, link
info utili aziende/partners, Bandi e gare,
previa richiesta di apposita password all’indirizzo e-mail: [email protected];
(tel. 030/7102763-364- fax n. 030/7102757). Il
presente avviso è in corso di pubblicazione sulla
G.U.R.I (data di trasmissione e ricevimento
all’Ufficio Pubblicazioni della U.E: 17.09.2009).
Chiari, 24.09.2009
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Geom. Giuseppe Bardi
38
R
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
#
ALTRI MONDI
l’autobus acceso in sosta e poi cena a casa:
fLascia
autista denunciato ad Acerra (Napoli) per peculato,
interruzione di pubblico servizio e truffa aggravata
x NOTIZIE TASCABILI
il fatto del giorno / 5 domande 5 risposte
Politica e stampa
LA FRASE
DEL GIORNO I MAGISTRATI: «NO ALLE SANATORIE»
Scudo fiscale, ok tra le polemiche
Napolitano: «Valuterò il testo»
Ma perché
c’è polemica
su Santoro
e Annozero?
S
Corrado
Passera
(Ad Intesa
San Paolo)
Il calo del
nostro Pil è
da guerra: per
riprenderci
non ci
vogliono
colpetti, ci
vuole una
cosa grossa
positiva,
ci vuole
uno «choc»
Rai accusata di voler bloccare
Travaglio, il giornalista «star» del
Fatto andato a ruba ieri in edicola
Via libera del Senato tra le polemiche al decreto
correttivo che modifica l’ultimo pacchetto di misure anticrisi e che estende la sanatoria al falso
in bilancio. Il Pd ha lasciato l’aula. «Intollerabile
un così frequente ricorso a sanatorie», ha tuonato l’Associazione magistrati. «Valuterò il nuovo
testo», ha detto il capo dello Stato Napolitano.
POTENZA, L’INCHIESTA SUI SAVOIA
Vittorio Emanuele a giudizio
per associazione a delinquere
Vittorio Emanuele di Savoia è stato rinviato a
giudizio dal gup di Potenza, Luigi Barrella, per
associazione a delinquere finalizzata alla corruzione di pubblici funzionari. «Resto fiducioso nell’accertamento dei fatti», ha detto il Principe, che era stato arrestato il 16 giugno 2006
su richiesta dell’ex pm di Potenza, Woodcock.
COLPA DELLA PIOGGIA: 200 SFOLLATI
GIORGIO DELL’ARTI
[email protected]
a cura del service G.L. S.r.l.
Stasera riparte Michele Santoro (Annozero, su Raidue, intorno alle 21) e c’è un sacco di polemica.
1Perché?
La Rai non ha ancora fatto il
contratto a Marco Travaglio
(nella foto Lapresse in alto, con
Santoro) e il direttore di Raidue, nella conferenza stampa
dell’altro giorno, ha detto che
Annozero non gli piace…
2
Se è il direttore e il programma non gli piace, perché non
lo sopprime? Che direttore è?
Piano. C’era la conferenza
stampa e c’era questa questione del contratto di Travaglio.
Santoro ha detto qualcosa come: Travaglio sarà ad Annozero in ogni modo, magari come
ospite, «con o senza contratto,
a piedi, in bicicletta o in altra
maniera perché io non condivido il 50% delle cose che dice,
ma le deve dire». Il direttore di
Raidue, Massimo Liofredi —
nominato qualche settimana
fa — gli stava seduto vicino.
Santoro si è girato verso di lui,
gridando: «La situazione è di
una gravità inaudita, dovete
smetterla di dire bugie, quello
che dite è completamente falso, se vuoi puoi querelarmi». Il
direttore ha risposto: «No,
non ti querelo. Ma io "ospito"
la tua trasmissione sulla rete,
non l’ho scelta, non l’avrei voluta e non condivido il metodo, avrei preferito un confronto politico, tu giustamente fai
dell’inquisizione mediatica,
ma è anche giusto che io possa
dire che non sono d’accordo...».
3
Continuo a non capire. Se il direttore è il direttore e non condivide, perché non interviene? Condividere o non condividere non fa parte del suo mestiere? Se non ha il potere di
intervenire sul programma, allora è, almeno in certi casi,
una testa di legno. O no? Io mi
sarei dimesso o non avrei mai
accettato di fare quel mestiere lì.
Tutto giusto. Senonché: la Rai
è da sempre in mano ai partiti;
da quando (metà anni Settanta) gli spazi sono stati divisi
tra le forze politiche, ciascuno
ha rivendicato il diritto a far
da sé nell’area che gli era stata
assegnata; per farle un esempio: il consiglio d’amministrazione (emanazione dei partiti) non sceglie ancora i direttori di Raitre e del Tg3 perché
quella è area democratica e si
aspetta di vedere chi sarà il
nuovo segretario del Pd; una
volta Raidue era in mano al
Psi; adesso il Psi non esiste più
e si dice che quella rete dovrebbe essere almeno parzialmente appaltata alla Lega. L’assurdità della posizione di Liofredi
è perciò storica: qualunque altro direttore di rete si sarebbe
trovato impantanato nelle
stesse sabbie mobili, ben avvistabili già al momento della
nomina. In ogni modo, bisogna anche considerare che
Santoro è un caso specialissimo, prima di tutto per le sue
capacità professionali, poi per
le sue indubbie doti di istrione
e demagogo. La puntata di stasera si intitola «Farabutti» e,
partendo dall’espressione adoperata dal presidente del Consiglio nella puntata di Porta a
porta sull’Abruzzo, intende indagare sulla libertà di stampa.
Ospiti: Franceschini del Pd,
Bocchino del Pdl, i giornalisti
Belpietro, Concita De Gregorio, Mentana. E Travaglio, che
farà il suo editoriale gratis. Mi
permetto di aggiungere solo
che la libertà di stampa deve
però esistere, almeno in questo momento, dato che il programma va in onda e che ieri è
andato regolarmente in edicola il quotidiano Il Fatto, diretto
da Antonio Padellaro e con
Travaglio nelle vesti di star,
giornale che è e sarà antiberlusconiano senza se e senza ma.
In generale, il concerto mi pare troppo chiassoso per la situazione reale. So anche che il
chiasso è inevitabile finché esiste Berlusconi. E oltre tutto, in
questo modo, Santoro si fa
una gran pubblicità.
4
È giusto però che «Annozero»
Napoli, maxi-voragini
ai Quartieri spagnoli
vada in onda? È giusto che
non si faccia il contratto a Travaglio?
È giusto che Santoro vada in
onda e che nessuno lo censuri.
Come dubitare di questo? Sul
contratto di Travaglio ieri il direttore generale della Rai Masi è andato a riferire in Parlamento, spiegando che in Inghilterra e negli Stati Uniti la
televisione pubblica non ospiterebbe mai un programma
pregiudizialmente nemico del
governo. Masi imputa anche a
queste trasmissioni troppo
schierate l’evasione del 30%
del cosiddetto canone Rai, che
mi pare una valutazione discutibile. Ha poi fatto sapere di voler incontrare l’Autorità delle
comunicazioni prima di fare il
contratto a Travaglio: ci sono
state delle diffide in passato e
Masi non vuole subire multe
per gli squilibri informativi del
programma. La sanzione potrebbe toccare i 90 milioni
(3% del fatturato).
5
Com’è andato «Il Fatto»?
Straordinario successo in edicola, esaurito in moltissime
edicole. Oggi, invece di 140 mila copie, ne stamperanno 220
mila.
Crollo in pieno centro, martedì notte, a Napoli: tre grosse voragini — una fino a 20 metri di diametro (nella foto Ansa) — formatasi
per le forti piogge dei giorni scorsi, si sono
create in piazzetta San Carlo alle Mortelle,
nei Quartieri spagnoli. Per questo 50 famiglie (circa duecento persone) sono state costrette a lasciare 6 palazzi. Una prima voragine si è creata all’interno della chiesa San
Carlo alle Mortelle, dove il pavimento è del
tutto precipitato nella cavità sotterranea.
SCINTILLE NEL TALENT SHOW
X Factor: la Mori si arrabbia
Minaccia di lasciare il programma
Claudia Mori minaccia di lasciare X-Factor, il talent show di Raidue: non ha gradito la scelta degli
autori di mostrare ieri sera una sua foto di 30 anni
fa affiancata a una scattata nella precedente puntata. «Chiaro che a 65 anni non sono come allora:
è una cosa scorretta. È facile che da domani vi
dobbiate cercare un altro giudice», è sbottata.
SEI GIORNI DOPO LA STRAGE DI KABUL MILITARI ANCORA NEL MIRINO, STAVOLTA ATTACCO A HERAT
AVELLINO AVEVA 1702 ESEMPLARI
Afghanistan, un altro italiano ferito
Fermato con l’auto stipata
di migliaia di animali esotici
Un nostro parà
colpito a un braccio
in uno scontro a
fuoco: non è grave
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dResta ancora altissima la tensione in Afghanistan: ieri, appena sei giorni dopo il terribile attentato di Kabul nel quale sono
stati ammazzati sei paracadutisti della Folgore (Antonio Fortunato, Roberto Valente, Matteo Mureddu, Massimiliano
Randino, Giandomenico Pistonami e Davide Ricchiuto), il nostro contingente è finito nuova-
ed ora è ricoverato all’ospedale
militare di Herat, in attesa del
ritorno in Italia. Immediate le
reazioni politiche. Il Partito democratico ha chiesto che il Parlamento affronti al più presto la
discussione sulla missione in
terra afgana (alla Camera, è intervenuto Gianclaudio Bressa: «La nostra presenza è importante, ma il Parlamento deve
esprimersi»). Ha parlato anche
il ministro della Difesa, La Russa: «I nostri soldati sono stati
impegnati in un attacco violento ma si sono disimpegnati molto bene. Siamo tutti vicini al ferito. Parlare di Afghanistan in
Parlamento? Tutte le volte che
mi è stato chiesto l’ho fatto».
mente nel mirino degli insorti
afgani, fortunatamente con
conseguenze molto meno gravi: un soldato è rimasto ferito,
ma non rischia la vita.
Controllo Come confermato dal
comando militare italiano, le
forze di sicurezza afgane e i nostri militari «sono stati attaccati
in mattinata da insorti nella località di Shindad, nell’ovest dell’Afghanistan, mentre stavano
effettuando un’operazione congiunta mirata al controllo del
territorio». C’è stato uno scontro a fuoco, e uno dei parà è rimasto lievemente ferito a un
braccio: il militare avrebbe il gomito destro fratturato, non corre comunque pericolo di vita,
Un parà italiano in Afghanistan EPA
c.ang.
I finanzieri che lo hanno fermato sulla Napoli-Bari
a bordo della sua Multipla non hanno nascosto il
proprio stupore. Un uomo, proprietario nel
capoluogo pugliese di un negozio di animali
esotici, viaggiava con 1702 esemplari delle
specie più rare a bordo: camaleonti, tartarughe
marine, scoiattoli giapponesi, pappagallini e
anche topini bianchi (foto Ansa). Gli animali
esotici erano stipati in gabbie e scatole di
cartone nell’auto, bloccata
all’altezza del comune di
Montemiletto (Av), dalla
quale proveniva un odore
nauseabondo. L’uomo è
stato denunciato, molti
esemplari appartengono a
specie protette. Gli animali
erano stati acquistati nel
Napoletano: la vendita
avrebbe comportato un
guadagno di 20 mila euro.
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
in elicottero a Stoccolma: i ladri sorvolano il
fRapina
tetto di una banca, entrano da una finestra, svuotano le
casseforti e fuggono con il bottino. Fermato un uomo
Obama apre una nuova era
«Voglio pace e disarmo»
Storico discorso all’assemblea dell’Onu: «L’America vi dice: lavoriamo
insieme». E Berlusconi: «Contro la crisi, aboliamo i paradisi fiscali»
vio Berlusconi, che oggi sarà a
Pittsburgh per il G20. Il premier ha sollecitato, tra l’altro,
«un sistema globale di riserve
di materie prime per neutralizzare la speculazione», l’abolizione dei paradisi fiscali e un
modello di sviluppo basato «sul
rifiuto del protezionismo e sull’apertura dei mercati». I Paesi
poveri, secondo Berlusconi, devono ricevere aiuti solo se promuovono la democrazia e rispettano i diritti umani.
FRANCESCO RIZZO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dUna «nuova era di cooperazione» per «superare le divisioni del passato» e affrontare
quattro sfide globali: disarmo,
pace, tutela del clima e un’economia che crei opportunità per
tutti. Il presidente Usa Barack
Obama ha aperto la 64ª sessione dell’assemblea generale dell’Onu proponendo un’intesa fra
tutti i Paesi davanti a problemi
comuni. «La speranza e il cambiamento sono possibili ma
dobbiamo impegnarci per il reciproco rispetto. Chi ha criticato l’America in passato per avere agito da sola», con riferimento all’era Bush, «non può adesso aspettare che l’America da
sola risolva i problemi».
Impegni E così, sul tema delle armi nucleari, Obama (al debutto
davanti all’assemblea) riconosce il diritto di Iran e Nord Corea a «benessere e ricchezza»
ma senza che si crei «una minaccia alla sicurezza internazionale». Mentre a Israele e Palestina
chiede lo sforzo di «rilanciare i
39
R
Il presidente americano Barack Obama parla alle Nazioni Unite EPA
negoziati di pace senza precondizioni». Quanto agli impegni
della sua amministrazione,
spiega che «la democrazia non
può essere imposta dall’esterno» ma che l’America «non vacillerà mai negli sforzi di far rispettare il diritto dei popoli di
determinare il loro destino».
Il leader libico Gheddafi durante
il suo intervento fiume REUTERS
Mercati «Obama ha espresso
sentimenti e speranze che intendevo proporvi anche io», ha
esordito nel suo intervento Sil-
Fiume Ma «l’era della cooperazione» non trova tutti in sintonia. Nel suo intervento-fiume
(95 minuti) il leader libico
Gheddafi ha ringraziato l’Italia
per il risarcimento per il passato coloniale ma ha respinto la
Carta delle Nazioni Unite
(«non collaboreremo mai»), ha
descritto il Consiglio di Sicurezza come un feudo di poche potenze e ha chiarito che nessuna
nazione può intervenire negli
affari di altri Paesi, anche se sottomessi a una dittatura. Gheddafi ha pure elogiato Obama
(«un raggio di luce nel buio»).
Ma il presidente era già uscito.
w notizie senza
LA CRISI
MONDIALE
frontiere
di PIERLUIGI MAGNASCHI
90
I milioni
di poveri
Secondo il
Fondo Monetario Internazionale, la
crisi potrebbe
spingere 90
milioni di persone sotto la
soglia della povertà estrema
15
I miliardi
di prestito
La Banca
centrale
tedesca ha
accordato al
Fondo monetario un prestito di 15 miliardi di euro per
affrontare la
crisi economica
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
La super velocità
della Tav cinese
In soli tre anni la Cina realizzerà 13 mila km
di nuove linee ferroviarie ad alta velocità
(Tav). Per dare un’idea dell’eccezionalità del
progetto è sufficiente tenere presente che in
Italia, per realizzare un decimo delle linee, ci
si è messo 40 anni. L’exploit è stato reso
possibile anche dal fatto che la Cina aveva
già nei cassetti i progetti per 15 mila km di
linee Tav e che, per partire, attendeva solo il
via e i soldi del governo. Adesso, i soldi ci
sono perché, come ha detto il premier Wen
Jiabao a Dalian, la crescita va stimolata
dagli investimenti pubblici.
La prima linea Tav a vedere la luce unirà
Shanghai a Pechino dall’inizio del 2010. I
1300 km di distanza saranno percorribili in 5
ore contro le 12 che servono oggi. Imminente
è pure la linea di 350 km tra Shanghai e
Wuhan e Chengdu mentre è in fase di
appalto quella tra Canton e Hong Kong. Le
società che parteciperanno a questi
investimenti sono europee, la tedesca
Siemens e la francese Alstom, anche se la
Siemens è in testa. Non a caso ha venduto, a
inizio 2009, 100 convogli per la linea Tav
Pechino-Shanghai. Questi convogli saranno
montati in Cina perché il Paese vuole
acquisire la tecnologia per poi poter fare
da sola. Mentre il ministro delle ferrovie
cinese ha detto che la Cina ormai «dispone
della tecnologia ferroviaria più avanzata nel
mondo» e ha citato il fatto che, entro l’anno,
potrebbe essere testato un treno cinese
capace di raggiungere i 500 km all’ora.
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GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
L’offesa tra i concorrenti di un reality non costituisce
fdiffamazione:
l’ha deciso la Cassazione. Questi show
FERDI BERISA
VINCITORE DEL GF 9
«sollecitano il contrasto verbale tra i partecipanti»
Arriva Vasco
Domani la videochat
su Gazzetta.it (16.30)
Mandate le domande
La sua canzone più bella
Votatela con la Gazzetta
Da Albachiara a Vita spericolata: scegliete tra le 10 hit di Blasco
consigliate da Radio 105. Marco Galli: «Ogni brano è un simbolo»
CARLO ANGIONI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dTrent’anni di rock, 22 album,
un’infinità di concerti da ricordare, tantissime canzoni da primo posto. Ma qual è la più bella? Quella preferita dai suoi
fan? Vasco Rossi sarà domani
pomeriggio in Gazzetta, alle
16.30, per una videochat-evento su Gazzetta.it (mandate le
domande), così noi, con Radio
105, abbiamo scelto 10 dei suoi
successi più conosciuti. E li facciamo votare a voi (da oggi sul
nostro sito), per eleggere «la
canzone». Da Albachiara a Vita
spericolata, da Gli spari sopra a
Rewind. Dieci brani, appunto,
tutti con la loro storia. «Uno dei
più belli è Un senso — spiega
Marco Galli, deejay di Radio
105, in onda ogni giorno alle 7
con «Tutto esaurito» —: è uscito nel 2004, nell’album Buoni o
cattivi, ed è stato usato nella colonna sonora del film Non ti
muovere. È di certo il più intellettuale e filosofico di Vasco».
È uno dei brani per eccellenza
del 57enne rocker: «Contiene il
suo "testamento" iniziale ed è il
più trasversale dei suoi successi
— racconta Galli —: ha attraversato e attraversa ancora le
generazioni dei fan e oggi,
trent’anni dopo, è ancora presentissima». Un’altra indimenticabile è Vita spericolata: «È un
classico di Vasco, ma è più adatta ai 30-40enni ed è capita nel
profondo solo dai più "datati".
Il concetto di Steve McQueen non passa attraverso le
nuove generazioni, non
riesce a prenderle. Di
volta in volta, comunque, ogni suo vero singolo è diventato il
simbolo di qualco-
sa: come la storia, bellissima, di
Sally, che poi ha cantato benissimo anche Fiorella Mannoia».
Segreto Ma il segreto di Vasco
qual è? «È un cantautore del popolo, un artista da stadio. La
sua grandezza si vede davanti
ai fan, che cantano e quasi non
lo lasciano cantare. Il segreto è
essere riuscito a cavalcare l’onda del pubblico: lui assorbe
l’energia dalla gente e poi la restituisce indietro. Ora il tour
nei palazzetti sarà un esperimento strano, Vasco potrà avere una dimensione più "umana", vedere in faccia la gente, ed esprimere una
parte di sé che lui conosce bene ma noi
molto meno».
E DOMANI ESCE IL SINGOLO «AD OGNI COSTO»
Il 6 ottobre parte il tour indoor
Il via a Pesaro, durerà un anno
Respiri piano... Poi, ovviamente, c’è Albachiara, canzone nata
con il secondo album, Non siamo mica gli americani, del
1979. La sua creazione Vasco la
ricorda così: «L’ho scritta una
sera, a cena. Avevo passato il
pomeriggio con gli amici: spesso, capitava di andare nei boschi attorno a Zocca, andavamo a suonare e ci si divertiva».
Vasco Rossi,
57 anni, è nato
a Zocca, in
provincia
di Modena:
il suo primo
album è del
1978 DE LUCA
IL LIBRO «COLPA DEL TESTOSTERONE: È DIECI VOLTE IN PIÙ NEI MASCHI»
Lui è fissato col sesso
«Allora è normale...»
I Pease, celebre
coppia di psicologi,
svelano le diversità
tra uomo e donna
STEFANIA ANGELINI
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dSe lui vuole solo quello da
noi, allora non ci ama veramente? «Scordiamocelo. L’uomo è
fissato col sesso perché lo
vuole la natura: è colpa
del testosterone, che nei
maschi è 10 volte superiore rispetto alle donne». A
mettere pace nella guerra
sempre aperta tra i due sessi, è Allan Pease, psicoterapeuta australiano che, insieme alla moglie Barbara (anche lei psicoterapeuta), è
diventato uno dei mag-
Allan Pease,
australiano, guru
della comunicazione
di coppia
giori esperti mondiali dei rapporti di coppia. Forti di un matrimonio che dura da dieci anni
e sei figli, i Pease hanno scritto
15 bestseller tradotti in 51 lingue: 25 milioni di copie vendute. Il loro nuovo libro si intitola Perché gli uomini sono fissati col il sesso e le donne sognano l’amore (Rizzoli, 293
pagine, 17 euro). «Maschi e
femmine hanno circuiti celebrali che non sono cambiati in milioni di anni: l’uomo ha l’istinto
di trovare il maggior numero di
donne fertili possibili. Alla donna, invece, basterebbero due tipi di uomini: uno che la protegga e uno che le garantisca la trasmissione della specie». Ma trovare il partner ideale è possibile? «Basta fare un elenco di
ciò che volete in un rapporto, prima di cedere agli ormoni "impazziti". Che cosa
bisogna evitare? Gli uomini
in generale (ride, ndr). A
parte gli scherzi, non prendete decisioni sulla base dell’impulso ormonale: nella
fase dell’innamoramento,
che dura dai 3 ai 9 mesi, siete come drogati...».
Da ottobre a ottobre, dodici
mesi in tournée. Vasco Rossi
torna nei palazzetti dopo 20 anni
ed è già tutto esaurito: dopo
l’anteprima di venerdì 2, a
Mantova, riservata agli iscritti al
«Blasco Fan Club», Vasco farà il
debutto ufficiale quattro giorni
dopo (il 6) a Pesaro, dove si
esibirà per altre tre sere, e poi
andrà ad Ancona e Caserta.
Il tour internazionale «Europe
Indoor», nel 2010, toccherà
anche Milano (4 tappe a febbraio), Torino, Londra, Bruxelles,
Zurigo, Berlino e Barcellona.
Domani, intanto, arriva in radio il
nuovo singolo di Vasco, «Ad ogni
costo», cover di «Creep» dei
Radiohead con testo originale.
BIENNALE DOMANI 50 MUSICISTI «SUONANO» COL MOTORE DI UNA CARRERA
A Venezia un concerto
per Porsche e orchestra
Alcuni musicisti con la Porsche Carrera che «suona» domani a Venezia
FRANCESCO RIZZO
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d«Il suono del 12 cilindri Ferrari è una melodia irripetibile»,
sosteneva il grande direttore
d’orchestra Herbert von Karajan. Chissà cosa avrebbe detto del motore di una Porsche
Carrera del 1972, come quella
che domani alle 17, al Teatro al-
le Tese dell’Arsenale di Venezia
(informazioni su la biennale.org), sarà protagonista di
un’esibizione per automobile e
orchestra, Emergency Survival
Guide, su musiche del giovane
compositore russo Dmitri Kourliandski. Non solo i cilindri, ma
anche clacson, portiere e tergicristalli che, fatti «suonare» da
un «solista» specializzato, si me-
scoleranno agli strumenti di cinquanta musicisti della giovanissima Orchestra J Futura, per
inaugurare il 53˚ Festival internazionale di musica contemporanea della Biennale di Venezia, in cartellone fino al 3 ottobre.
Rumore «È una provocazione
che rimanda all’esaltazione futurista per la macchina. Ma il
compito della cultura è invitare
la gente a riflettere, non addormentare il pensiero come fa
spesso la musica commerciale
— spiega il direttore del Festival, Luca Francesconi, che ha
commissionato il brano —. La
tecnologia fa ormai parte della
nostra cultura e nella civiltà moderna il rumore si scontra e si
sposa con la musica, una musica forte e violenta come i tempi
che viviamo. La domanda per il
pubblico è: vogliamo soccombere o reagire? Vivere avvolti nel
frastuono delle città o tornare
nel silenzio della natura?». Certo non è la musica più ecologica
e pare che far defluire i gas di
scarico sia già stato un problema durante le prove.
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LETTERE
dite la vostra
Bianco e Nero
INDIRIZZO Via Solferino 28, 20121 Milano
Fax 02.62.82.79.17. Email: [email protected]
A cura di Antonio Di Rosa
Amauri, oriundi
e Giovinco
Mourinho su
Zaccheroni:
una risposta
studiata
su Google
Da grande tifoso interista seguo le dichiarazioni, mai banali, di Mourinho (foto Ansa). Le
sue opinioni su Zaccheroni mi
hanno confermato quello che
sospettavo: Mourinho prepara le conferenze stampa come
uno studente che va a fare un
esame. Sfido la grande maggioranza di tifosi interisti a ricordare che Zaccheroni era
l’allenatore dell’1 a 5 con l’Arsenal. Vedo il grande Josè davanti al pc, con Google, a digitare la parola Zaccheroni per
trovare argomenti utili a rispondere e contrattaccare.
Stessa tecnica per altre conferenze dove è chiarissimo che
arriva preparato. Un grande.
ad effetto e, alla fine, tirò fuori la
frase "ma io non sono un pirla".
Di uomini così non ne abbiamo
mai visti con una sola eccezione, il mitico Helenio Herrera, allenatore dell'Inter euromondiale. Anche lui amava far polemiche con giocatori e tecnici, caricava la squadra come pochi, godeva a far arrabbiare quelli che
sedevano sulla panchina avversa. Così è mister José. Talvolta
esagera, come fa in campo contro gli arbitri, perché scagliarsi
contro tutti non è divertente.
Ma il portoghese non è ipocrita,
a lui piace duellare su tutti i fronti. Sul piano dialettico ha pochi
competitors. L'unica arma vincente in mano ai destinatari delle invettive è l'ironia. Meglio sorridere e rispondere con una battuta che offendersi. D'altronde
il Mourinho allenatore quest'anno pur avendo la squadra più
forte è insidiato dalla Juve. E la
società bianconera ha scelto la
Nicodemo Liotti
Mourinho non fa mai nulla per
caso. Studia tutto, avversari in
campo e fuori dal campo. Non
so se si mette davanti a un computer alla ricerca dei dettagli
sui personaggi che lo criticano
anche perché ha un ottimo ufficio stampa che è in grado di trovare qualsiasi notizia su chiunque. Ricorda quando andò a lezione di italiano qualche mese
prima di approdare all'Inter? Voleva presentarsi con un colpo
IL TEMPO
strada della battuta divertente
per rintuzzare gli strali del portoghese. Ne vedremo delle belle
per tutto l'anno ma poi alla fine
quello che conta sono i risultati.
Cioè scudetto, Champions e
Coppa Italia. Mourinho non ama
essere punzecchiato. Le critiche sono per lui come un'allergia. Lo fanno diventar matto.
Dunque, replica colpo su colpo.
E se nessuno parla trova sempre il modo per interpretare il
ruolo di protagonista. Una volta
con gli arbitri, un'altra con un
suo giocatore birichino, o con
un presidente. E' difficile che
Mourinho offra zeru tituli. Con
lui si va a nozze. E, a essere sinceri, fino a quando si rimane nell'
ambito dell'ironia e della buona
educazione, non guasta un po'
di effervescenza in un calcio fin
troppo serioso. Più sorrisi e meno violenze. Se tutti abbracciassero questa filosofia, anche sugli spalti, ci divertiremmo di più.
Leggo alcune statistiche su
Amauri che parlano di un centravanti che nell’anno solare
2009 ha segnato appena un
gol tra campionato e coppe e
che è a secco dal febbraio scorso. Leggo di una Nazionale italiana che ha problemi in attacco e l'uomo della svolta dovrebbe essere Amauri. Per me
è un ottimo giocatore ma un
centravanti dovrebbe essere
valutato dalle reti che fa. Cos’ha di più rispetto agli attaccanti italiani che fanno gol e
aiutano la squadra (Gila, Pazzini, Balotelli, Iaquinta e compagnia)? E' straniero. Ha ragione Giovinco a dire che il suo
difetto è di essere italiano. Nel
Barcellona o nell'Arsenal
avrebbe più spazio. Perché
Messi è diventato un fuoriclasse e Giovinco è ancora una promessa? Forse perché Giovinco
non ha spazio nella Juve.
Jonata
Questa campagna contro gli
oriundi ha poco senso perché
Lippi sceglierà i migliori, non
quelli che hanno origini brasiliane e argentine. Camoranesi fu
convocato e portato in Germania perché era il più forte nel
suo ruolo non per altri motivi. Ribadisco che la frase di Giovinco
è impropria e offende tutti: il
suo allenatore e i suoi compagni. Non è vero che nel Barcellona o nell’Arsenal giocherebbe di
più. Se Giovinco crescerà la Ju-
ve lo metterà in campo sempre.
Del Piero a 17 anni si affermò nella Juve ma non era ancora titolare. Con la forza delle sue giocate si guadagnò i galloni. Quanto
ad Amauri è vero che sta segnando poco (è reduce da un
lungo infortunio primaverile)
ma è così possente e così incisivo che è difficile tenerlo fuori.
Segnerà.
La squalifica
di Criscito
E' corretto che un giocatore come Criscito prenda due giornate di squalifica (per un insulto
all’arbitro dopo l'ammonizione per un fallo) e invece Pieri
ne prende solo una per quel fallaccio su Gargano?
Pierluigi Manforte
Vale il rapporto dell’arbitro e
valgono le decisioni prese in
campo. Nel primo caso espulsione, nel secondo doppia ammonizione. Secondo me quando il fallo è grave il giocatore va espulso subito anche se la partita è
appena cominciata. Lo stesso
dicasi per gli insulti al direttore
di gara ma qui ci vorrebbe una
maggiore uniformità. E, per ora,
non c'è.
Giovanni Zecca
Ha ragione tanto è vero che il
presidente dell’Uefa Platini ha
stabilito che dal 2012 ogni società potrà spendere quello che ha
ricavato da vendite e altre entrate, nulla di più. Finalmente.
Valverde
e le regole
Da semplice lettore appassionato di ciclismo mi chiedo: come è possibile che Valverde
continui a correre nonostante
la squalifica comminata dal
Coni? Per molto meno Basso è
stato fermato per due anni.
Com'è possibile che la Spagna
tolleri un caso del genere?
L'Uci non ha nessun potere?
Gabriele Pecchi
La risposta è semplicissima: è
scandaloso che Valverde continui a correre. La Spagna non lo
ferma, l'Uci non lo ferma. Mi pare una giustizia dal doppio binario. Inconcepibile.
Fischia
DANIELE
TU diTOMBOLINI
I debiti
del Real
LA RISPOSTA
Leggo sulla Gazzetta che il Real Madrid ha 580 milioni di debiti. Chi parteciperebbe a una
gara dei 100 metri sapendo
Farai effettuare un’altra
rimessa dagli avversari
dalla posizione esatta.
www.meteo.it
LEGENDA
Oggi
Domani
Il Sole oggi
In Europa
Milano
Sole
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Rovesci
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Coperto
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Madrid
Istanbul
Roma
Lisbona
L’Aquila
Nebbia
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Parigi
Ancona
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che l’avversario è dopato? La
Champions League è falsata
da chiari casi di doping amministrativo.
a cura del Col. Giuliacci
Nuvoloso
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GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
43
R
TV E RADIO
I FILM DI STASERA
The Jackal
Correndo con le...
La mala educación Bobby Z
Resident Evil 3
Taxi driver
sDi M. C. Jones, con B. Willis
sDi R. Murphy, con A. Bening
sDi P. Almodóvar, con G. G. Ber-
sDi J. Herzfeld, con P. Walker
sDi R. Mulcahy, con M. Jovovi-
sDi M. Scorsese, con R. De Niro
(Usa, 1997) Un killer senza scrupoli viene assoldato dalla mafia
russa per un omicidio eccellente
(Usa, 2006) Anni 70: figlio di
una scrittrice è adottato dalla
strana famiglia di uno psichiatra
nal (Spa, 2004) Gli abusi subiti
anni prima in un collegio cattolico segnano la vita di un giovane
(Usa, 2007) Tim Kearney è un
ex marine finito in galera che si
presta a un’indagine antidroga
ch (Fra-Ger, 2007) Un virus micidiale minaccia il laboratorio
sotterraneo chiamato Alveare
(Usa, 1976) Un reduce del Vietnam fa il taxista a New York ma
non si riconosce nel suo Paese...
SPIONAGGIO Rete 4, alle 21.10
COMMEDIA Rete 4, alle 23.45
DRAMMATICO Premium Cinema, alle 21
AZIONE Rai 4, alle 21.10
HORROR Sky Cinema Hits, alle 21.15
DRAMMATICO Joi, alle 22.25
RADIO
IN CHIARO
RAIUNO
RAIDUE
RAITRE
CANALE 5
UNOMATTINA
TG1
VERDETTO FINALE
OCCHIO ALLA SPESA
TG1
LA PROVA DEL CUOCO
TG1 - TG1 ECONOMIA
FESTA ITALIANA
TG PARLAMENTO - TG1
TUTTI A SCUOLA
L'EREDITÀ
TG1
AFFARI TUOI
DON MATTEO 7
Fiction
23.15 TG1
23.20 PORTA A PORTA
0.55 TG1 - NOTTE
1.30 ESTRAZIONI DEL LOTTO
1.40 SOTTOVOCE
CARTOON FLAKES
TG2 MOTORI
NOTIZIE
I FATTI VOSTRI
TG2 - GIORNO
IL FATTO DEL GIORNO
ITALIA SU DUE
SCALO 76 TALENT
TG2 - RAI TG SPORT
X FACTOR
SQUADRA SPECIALE...
ESTRAZIONI DEL LOTTO
TG2 - 20.30
ANNOZERO
Attualità
23.20 TG2
23.35 RAIDUE PALCO
E RETROPALCO
1.00 LAS VEGAS
1.40 X FACTOR
IL CAFFÈ DI...
CULT BOOK
LA STORIA SIAMO NOI
GLI UOMINI DAL PASSO...
COMINCIAMO BENE
TG3 - RAI SPORT
COMINCIAMO BENE
TERRA NOSTRA
TG REGIONE - TG3
CICLISMO: MONDIALI
COSE DELL'ALTRO GEO
TG3 - TG REGIONE - BLOB
SOAP
FLASHPOINT
Telefilm
22.40 SURVIVORS
23.35 TG REGIONE - TG3
0.15 DOC 3
1.20 OFF HOLLYWOOD 2009
1.50 LA MUSICA DI RAITRE
6.00
7.55
8.00
8.40
11.00
13.00
13.40
14.45
16.20
18.50
6.45
7.00
10.00
11.00
11.30
12.00
13.30
14.10
16.35
17.00
18.50
20.00
20.30
21.10
7.00
10.00
10.45
11.00
13.00
14.00
14.45
16.40
18.05
19.00
19.35
20.25
20.30
21.05
6.30
8.05
8.15
9.05
10.45
12.00
12.25
13.05
14.00
15.25
17.00
19.00
20.10
21.10
20.00
20.30
21.10
23.30
0.24
0.25
1.30
2.00
PRIMA PAGINA
TRAFFICO
TG5 - MATTINA
MATTINO CINQUE
FORUM
TG5
SOAP
UOMINI E DONNE
POMERIGGIO CINQUE
CHI VUOL ESSERE
MILIONARIO
TG5
STRISCIA LA NOTIZIA
ALE E FRANZ SHOW
Varietà
AMORI E INCANTESIMI
TGCOM
METEO 5
TG5 - NOTTE
STRISCIA LA NOTIZIA
ITALIA 1
RETE 4
LA 7
CARTONI ANIMATI
TELEFILM
SECONDO VOI
STUDIO APERTO
STUDIO SPORT
CARTONI ANIMATI
TELEFILM
CARTONI ANIMATI
STUDIO APERTO
STUDIO SPORT
I SIMPSON
LOVE BUGS II
IL COLORE DEI SOLDI
GREY'S ANATOMY
Telefilm
23.00 ER - MEDICI
IN PRIMA LINEA
23.55 CHIAMBRETTI NIGHT
1.45 STUDIO APERTO
2.00 TALENT 1 PLAYER
7.05
9.45
11.30
11.40
12.30
13.30
14.05
15.10
16.10
16.40
18.55
19.35
20.30
21.10
TELEFILM
SOAP
TG4 - TELEGIORNALE
WOLFF UN POLIZIOTTO...
DETECTIVE IN CORSIA
TG4 - TELEGIORNALE
FORUM
HAMBURG DISTRETTO 21
SENTIERI
VENTO CALDO
TG4 - TELEGIORNALE
TEMPESTA D'AMORE
WALKER TEXAS RANGER
THE JACKAL
Film
23.45 CORRENDO
CON LE FORBICI
1.50 TG4
2.15 I VIAGGIATORI
DELLA SERA
7.00
10.15
10.25
11.30
12.30
13.00
6.30
8.55
12.15
12.25
13.00
13.40
15.00
17.25
18.30
19.00
19.25
19.50
20.30
21.10
CALCIO
19.40 EGITTO TRINIDAD & TOBAGO
Mondiali Under 20.
Eurosport
20.00 EGITTO TRINIDAD & TOBAGO
14.45 MONDIALE SU STRADA
Cronometro Uomini.
Dalla Svizzera. Raisport Più
15.25 MONDIALE SU STRADA
Cronometro Uomini.
Dalla Svizzera. Raitre
FOOTBALL
1.30
Mondiali Under 20.
Sky Sport 3, Sky Calcio 3
e Sky SuperCalcio
20.45 GENOA - JUVENTUS
Serie A.
Sky Sport 1, Sky Calcio 1
e Premium Calcio
BASEBALL
20.00 USA - CUBA
Mondiali, girone semifinali.
Eurosport 2
21.30 OAKLAND ATHLETICS TEXAS RANGERS
MLB. ESPN America
CICLISMO
11.30 MONDIALE SU STRADA
Cronometro Uomini.
Dalla Svizzera. Eurosport
SOUTH CAROLINA MISSISSIPI
NCAA.
Sky Sport 2 e ESPN America
TENNIS
11.00 ATP BUCAREST
Terzo turno. SuperTennis
11.30 CALCIO:
INTER - NAPOLI. Serie A.
12.00 CALCIO: FIORENTINA SAMPDORIA.
Serie A.
12.30 CALCIO:
UDINESE - MILAN.
14.00 BASEBALL:
ARIZONA
DIAMONDBACKS SAN FRANCISCO
GIANTS. MLB.
16.00 RUGBY:
SHARKS - CHEETAHS.
Serie A.
17.00 BASKET:
TROFEO LOMBARDIA.
Finale.
18.00 BASKET:
ANGELICO BIELLA ARMANI JEANS
MILANO.
Serie A maschile.
SKY SPORT 1
SKY SPORT 2
CALCIO: PALERMO ROMA. Serie A.
10.00 CALCIO:
CAGLIARI - INTER.
9.45
OROSCOPO
10.45 RUGBY: CANTERBURY TARANAKI.
Serie A.
National Provincial Championship.
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
Premier League.
16.30 BASEBALL:
ARIZONA
DIAMONDBACKS SAN FRANCISCO
GIANTS. MLB.
EUROSPORT
CICLISMO:
MONDIALI SU STRADA.
Cronometro Donne.
9.00
Gara 2.
Da Brno, Repubblica Ceca.
Serie A.
10.30 CALCIO:
UDINESE - MILAN.
AUTOMOBILISMO:
FERRARI CHALLENGE.
Guinness Premiership.
14.00 CALCIO:
MANCHESTER UNITED MANCHESTER CITY.
9.40
SKY SPORT 3
9.30
13.00 RUGBY: LEICESTER
TIGERS - NEWCASTLE
FALCONS.
Currie Cup.
Serie A.
14.00 CALCIO: PALERMO ROMA. Serie A.
14.30 CALCIO: FIORENTINA SAMPDORIA. Serie A.
18.30 CALCIO:
INTER - NAPOLI.
RUGBY:
SHARKS - CHEETAHS.
Currie Cup.
10.00 GOLF: AUSTRIAN
GOLF OPEN.
Pga European Tour.
18.30 BILIARDO:
MASTERS SHANGHAI.
Finale.
19.10 BILIARDO:
MASTERS SHANGHAI.
Finale.
PREMIUM
15.02
15.05
15.25
15.50
15.50
16.35
16.37
17.22
17.25
18.07
18.10
18.19
19.04
19.05
19.29
20.05
20.15
21.00
21.00
21.44
22.31
23.20
00.05
23/11 - 21/12
Ariete 7
Toro 6 -
Sagittario 8
Sebbene Marte vi
renda più elettrici d’un
tostapane, la Luna
risolleva umore e
vigore. E porta turgore
ormonale. Creatività
super nel lavoro!
L’economia blocca la
digestione. Ma non vi
manda in mezzo alla
strada. I pensieri
sfigo-camposanteschi
ostacolano l’ardor
carnale
IL MIGLIORE.
La Luna v’accende.
D’entusiasmo, di
fascino, d’ardore
sudombelicale. E
riattiva la fortuna.
Dritte e contatti sono
proficui.
Approfittatene!
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
Vergine 6
Bilancia 7 +
Scorpione 6
JACOPO GIACHETTI
La furbizia non vi
manca, il fascino
nemmeno, è che
sbucciate gli zebedei
pure agli abitanti di
Alpha Centauri: Marò,
basta! Rogne in casa…
Luna ok per tessere
contatti, spedire
curricula, viaggiare. E
fare un po’ la faccia di
glutei. La forma fisica
è sfigata, però cuccate
lo stesso.
I soldi entrano dalla
porta e escono dalla
finestra. Occhio.
L’amore è più obbligo
che piacere, la
fornicazione, però, il
contrario.
Il play della
Lottomatica Roma è
nato a Pisa il 7
dicembre 1983
(Sagittario). Ha
giocato a Montecatini
e Livorno
LE PAGELLE
DI ANTONIO CAPITANI
23.40
0.45
1.10
3.35
OMNIBUS
2' UN LIBRO
MATLOCK
ISPETTORE TIBBS
TG LA7 - SPORT 7
HARDCASTLE
AND MCCORMICK
OKINAWA
STAR TREK CLASSIC
ATLANTIDE
MURDER CALL
TG LA7
OTTO E MEZZO
ROBIN HOOD, PRINCIPE
DEI LADRI Film
VICTOR VICTORIA
TG LA7
25A ORA,
FESTIVAL DEL CORTO
OTTO E MEZZO
DIGITALE
TERRESTRE
LO SPORT IN CHIARO E SUL SATELLITE
IN DIRETTA
14.00
16.05
17.05
19.00
20.00
20.30
21.10
Radio 105
DUE UOMINI E 1/2 III. Joi
SEAQUEST. Steel
DUE UOMINI E 1/2 III. Joi
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COLD CASE. Joi
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IN PRIMA LINEA V. Joi
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WEST WING. Steel
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THE MENTALIST. Joi
SPEED RACER. Steel
ROYAL PAINS. Joi
THE CLEANER I. Joi
TAXI DRIVER. Joi
KNIGHT RIDER I. Steel
KNIGHT RIDER I. Steel
105 Friends
Alle 11, Tony e Ross ospitano
i cantanti e ballerini Arianna
e Michel Altieri (nella foto),
dal musical La bella e la bestia
Rmc
Anteprima News
Alle 20.30 Giusy Ferré (nella
foto) e Maurizio Di Maggio sulle sfilate milanesi: Armani e
Prada, Marras e Just Cavalli
La serie A in campo
Su Gazzetta.it tutti gli highlights
delle partite della 5ª giornata
del campionato di serie A
Sebastien Frey, portiere della Fiorentina
Il meglio della serie A
La moviola, i gol più belli e il
protagonista della 5ª giornata
Stella azzurra
Mondiali di ciclismo in Svizzera:
intervista a Noemi Cantene,
argento nella crono donne
Virgin Radio
Virgin Motel
Questa sera tra gli ospiti del
Virgin Motel ci sono Jimi
Hendrix (nella foto), Eagles e
Red Hot Chili Peppers
Sport Tg
Tutte le news sportive nel
telegiornale di Gazzetta.it
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
Gemelli 5,5
Cancro 7 +
Leone 7
Rendetevi autonomi,
perché gli altri vi
saranno utili come una
gastrite. La forma non
è granché, le trasferte
rompono, l’amore
stufa. Ussignùr…
Opportunità quasi
uniche si presentano
nel lavoro:
approfittatene. Ok i
soldi, voi siete i migliori
suini degli ultimi
centocinquant’anni…
Basteranno un paio di
azioni giuste e andrete
a rete. Nel lavoro e in
amore. Ma una partita
vinta non assicura lo
scudetto: siate
costanti.
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Capricorno 6 -
Acquario 7 -
Pesci 5,5
Ussignùr, non fate
altro che vedere
nemici ovunque. Che
però non esistono.
Smettetela. Le energie
non sono al minimo
storico. Ma quasi.
La password per
connettervi col
successo è soprattutto
una: «amici». Parole di
riserva: «clienti» e
«sponsor». Ma che
moscerie fornicatorie…
Il morale precipita e la
gente attorno vi fa
venir voglia di migrare
nel Wisconsin.
Sopportate. E occhio a
firmare carte. Ormone
inquieto…
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
DOLCEGABBANA.IT
44
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