Le rose nel fango delle Piccole Figlie Gazzetta di Parma
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Le rose nel fango delle Piccole Figlie Gazzetta di Parma
6 novembre 2014 Pagina 7 Gazzetta di Parma Sanità privata LETTERA ALLA CITTA' LE SUORE RINGRAZIANO I PARMIGIANI, DAI GIOVANI SPALATORI A CHI HA INVIATO OFFERTE. Le rose nel fango delle Piccole Figlie Fondata da don Agostino Chieppi. II S' intitola «Le rose nel fango» la lettera di ringraziamento alla città delle Piccole Figlie. La toccante missiva è accompagnata da una foto di un mazzo di rose sporche di fango, sistemato su un tavolo all' interno della casa di riposo «Villa Chieppi», una delle realtà più colpite dall' alluvione assieme alla vicina casa di cura di via Po. «Sono ormai trascorsi quasi venti giorni dall' esondazione del Baganza scrivono le suore . Alcuni hanno ancora nel cuore lo strazio dei ricordi, le grida di aiuto, altri continuano a sognare ciò che poteva accadere, come un incubo». «Guardando indietro, come Famiglia Religiosa prosegue la lettera sentiamo il bisogno di dire il nostro sentitissimo grazie. Prima di tutto alla Madonna, che dalla Grotta di Lourdes, tra i poliambulatori el' ospedale Piccole Figlie, ha partecipato al nostro dolore e ha impedito che ci fossero perdite umane! Questo è stato il dono più bello. Il secondo pensiero è per tutti quelli che ci sono venuti incontro». Le suore non si sono mai sentite abbandonate dai parmigiani. «Abbiamo sentito un forte abbraccio daparte ditante persone si legge nella lettera delle Piccole Figlie che cihannofatto tanto più piacere quanto più non ce le aspettavamo, sono venute spontaneamente e gratuitamente, con pale e stivaloni. Questo ci ha riempito di stupore. Sono stati così vari i tipi di aiuto che abbiamo ricevuto, che c' è il pericolo di lasciare fuori qualcuno, perché la realtà supera la fantasia». Un particolare ringraziamento le religiose lo rivolgono agli «angeli del fango». «Non scorderemo mai le centinaiadi giovani"angeli del fango" sottolineano le Piccole Figlie che si sono rotti la schiena per aiutare tutti. Hanno spalato fango,vuotato scantinati, trasportato a spallamobili e masserizie, pulito cortili, vuotato cisterne con passamano di secchi. Ma anche tanti altri si sono fatti vivi. C' è stato chi ha portato sporte di cibo alle so relle malate alluvionate, il pasto ai ragazzi volontari, chi ha dato una mano nelle pulizie e smistamento, chi si è interessato per fare mercatini o vendite di beneficenza. Abbiamo visto arrivare giovani, pensionati, padri e madri di famiglia, stranieri, associazioni e gruppi di vario genere e come hanno aiutato noi, si volgevano anche agli altri alluvionati del quartiere». Tanti hanno offerto aiuti economici, tra loro anche un bambino di sette anni, che ha donato i suoi risparmi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 6 novembre 2014 Pagina 7 < Segue Gazzetta di Parma Sanità privata «Ringraziamo anche quelli che hanno inviato offerte, anche piccole, ma significative dichiarano le suore come quella delbambino di sette anni che ha rotto il suo prezioso salvadanaio o i docenti che si sono autotassati o i singoli che hanno inviatoun aiuto restando anonimi». Le Piccole Figlie ringraziano tutti, offrendo in cambio la loro preghiera. «A tutti il nostro grazie proseguono le religiose il dono della nostrapreghiera, come atto di riconoscenza». «I gesti di amore conclude la letteradiringraziamento alla città sono come le rose del nostro giardino, nel fango appaiono ancora più belli e ci dicono la bontà di Dio». LUCA MOLINARI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2