regolamento d`istituto - Einstein

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regolamento d`istituto - Einstein
I S T I T U TO D’ IS T R U Z I O N E SU P E R IO RE
COMMERCIALE “ALBERT EINSTEIN” – ALBERGHIERO “ANTONIO NEBBIA”
Cod. fiscale: 80011310424 Cod. istituto: ANIS00800X
Sede Alberghiero: Via Abruzzo, s.n. - 60025 Loreto (AN)
Sede Commerciale: Via San Francesco, 34 – 60025 Loreto (AN)
Tel. 0717507611 (sei linee telefoniche) – Fax 0717507660
Email: [email protected] – www.einstein-nebbia.it
REGOLAMENTO
D’ISTITUTO
Approvato dal Consiglio d’Istituto con delibera del 24.11.2008
Member of the Association of European Hotel and Tourism Schools
INDICE
FONTI NORMATIVE
PRINCIPI ISPIRATORI
TITOLO I - ORGANIZZAZIONE RAPPORTI ISTITUTO/ALUNNI
SEZIONE A - DIRITTI DEGLI STUDENTI
ART. 1 - Diritti
SEZIONE B - ENTRATA ED USCITA ALUNNI
ART. 2 - Accesso all'Istituto
ART. 3 - Permanenza nell'Istituto
ART. 4 - Vigilanza durante l'intervallo
ART. 5 - Accesso e vigilanza durante le attività pomeridiane
ART. 6 - Uscite dall'aula durante le ore di lezione
ART. 7 - Entrate ed uscite fuori orario
ART. 8 - Assenze e giustificazioni
ART. 9 - Assenze ingiustificate
ART. 10 - Registrazione numero assenze e comunicazione alle famiglie
ART. 11 - Libretto personale dello studente
ART. 12 - Uscita alunni
ART. 13 - Attività alternative per gli alunni che scelgono di non avvalersi dell’insegnamento
della religione cattolica
ART. 13 bis - Viaggi e visite di istruzione
SEZIONE C - UTILIZZO DEGLI SPAZI, DEI LABORATORI, DELLA BIBLIOTECA E DELLE
PALESTRE
ART. 14 - Accesso a palestre o strutture esterne
ART. 15 - Uso degli spazi esterni
ART. 16 - Uso degli spazi interni
ART. 17 - Utilizzo dell’aula magna
TITOLO II - COMUNICAZIONI SCUOLA/FAMIGLIA
SEZIONE A - MODALITÀ DI COMUNICAZIONE
ART. 18 - Modalità comunicazioni docenti con studenti e genitori
ART. 19 - Modalità comunicazioni Preside con studenti e genitori
ART. 20 - Servizi amministrativi
ART. 21 - Informazione alle famiglie
SEZIONE B - CONTROLLO ASSENZE E REGISTRAZIONI AMMNISTRATIVE
TITOLO III - ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI E DEI GENITORI
SEZIONE A - ASSEMBLEE DI ISTITUTO DEGLI ALUNNI
ART. 22 - Modalità di convocazione
ART. 23 - Svolgimento assemblee
ART. 24 - Assemblee di Classe
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SEZIONE B - ASSEMBLEE DI ISTITUTO DEI GENITORI
ART. 25 - Assemblee dei genitori
TITOLO IV - NORME RIGUARDANTI LA DISCIPLINA
SEZIONE A - DOVERI DEGLI STUDENTI
ART. 26 - Doveri degli studenti
SEZIONE B - PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
ART. 27 - Accertamento delle infrazioni
ART. 28 - Elenco sanzioni
ART. 29 - Convertibilità delle sanzioni
ART. 30 - Comunicazioni alle famiglie
ART. 31 - Organi che emettono provvedimenti disciplinari
ART. 32 - Istituzione della commissione disciplinare
ART. 33 - Applicazione delle sanzioni
ART. 34 - Tabella sanzioni
ART. 35 - Comportamenti collettivi
ART. 36 - Doveri del sanzionatore
ART. 37 - Riconoscimenti e gratificazioni
SEZIONE C - IMPUGNAZIONI
ART. 38 - Organo di Garanzia interna
ART. 39 - Impugnazioni
ART. 40 - Organo di Garanzia esterno
SEZIONE D - DISPOSIZIONI FINALI DEL TITOLO IV
ART. 41 - Disposizioni finali
TITOLO V - PUBBLICITÀ DI ATTI E DOCUMENTI
SEZIONE A - CALENDARIO DI MASSIMA DELLE RIUNIONI/PUBBLICAZIONE VERBALI
ART. 42 - Programmazione annuale delle riunioni degli organi collegiali
ART. 43 - Pubblicazione dei verbali delle riunioni
TITOLO VI - DISPOSIZIONI FINALI
ART. 44 - Pubblicazione regolamento di istituto
ART. 45 - Modifiche al regolamento
ART. 46 - Rinvio
ALLEGATI: TABELLA SANZIONI
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FONTI NORMATIVE DI RIFERIMENTO
-
COSTITUZIONE ITALIANA
DECRETI DELEGATI D.P.R. nn 416-418-419 e 420 del 31-5-1974 con relative modifiche ed
integrazioni
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 7 giugno 1995 sulla "CARTA
DEI SERVIZI SCOLASTICI"
TESTO UNICO delle disposizioni legislative vigenti in materia d'istruzione, relative alle scuole
di ogni ordine e grado, approvato con D.L. 16 Aprile 1994 n° 297
C.C.N.L. COMPARTO SCUOLA VIGENTE
D.P.R. 249/98 - Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria
D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 - Regolamento recante modifiche ed integrazioni al
D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti
della scuola secondaria
PRINCIPI ISPIRATORI
-
UGUAGLIANZA
L'I.T.C. – I.P.A. intende garantire assoluta parità di trattamento a tutti gli alunni escludendo
qualsiasi discriminazione per motivi di sesso, razza, religione, opinioni politiche, etnia, lingua,
condizione psicofisiche e socio economiche.
-
IMPARZIALITÀ
Gli operatori dell'Istituto agiscono secondo criteri di obbiettività ed equità per garantire
correttezza ed efficienza del servizio.
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REGOLARITÀ
La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l’impegno delle istituzioni collegate,
garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, anche in situazioni
di conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge ed in
applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.
-
TRASPARENZA
L'I.T.C. – I.P.A. assicura la massima semplificazione delle procedure al fine di garantire una
informazione completa e trasparente.
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PARTECIPAZIONE
L'Istituto promuove e favorisce una gestione partecipata della scuola nell'ambito degli organi
collegiali e delle attività extra scolastiche ponendosi come centro di promozione culturale,
sociale e civile.
-
EFFICIENZA
Le attività dell'Istituto si ispirano a criteri di efficienza ed efficacia attraverso la flessibilità
nell'organizzazione dei servizi amministrativi, dell'attività didattica e dell'offerta formativa
integrata con le istituzioni, gli enti culturali ed il mondo del lavoro.
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TITOLO I - ORGANIZZAZIONE RAPPORTI ISTITUTO / ALUNNI
SEZIONE A - DIRITTI DEGLI STUDENTI
Art. 1 - DIRITTI
1 - Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e
valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee,
valorizzando le inclinazioni personali degli studenti e sviluppando anche iniziative autonome;
2 - La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello
studente alla riservatezza;
3 - Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita
della scuola;
4 - Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola attraverso
un dialogo costruttivo tra Dirigente Scolastico, Docenti ,Alunni, Genitori e personale ATA;
5 - Lo studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva volta ad attivare un
processo di autovalutazione ai fini di un miglior rendimento;
6 - Nelle decisioni rilevanti ai fini della organizzazione della scuola gli studenti possono, anche su
loro richiesta, essere consultati;
7 - Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento e di scelta tra le attività curricolari
integrative, aggiuntive facoltative offerte dalla scuola e organizzate secondo tempi e modalità che
tengano conto delle esigenze degli studenti;
8 - Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della loro vita culturale e religiosa; la Scuola
favorisce iniziative volte alla accoglienza e alla realizzazione di attività interculturali;
9 - La Scuola si impegna ad assicurare progressivamente :
- un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona ed un servizio educativodidattico di qualità;
- offerte formative aggiuntive e integrative;
- iniziative concrete di recupero e di sostegno;
- la salubrità e la sicurezza degli ambienti, adeguati a tutti gli studenti, in particolare ai
portatori di Handicap;
- la disponibilità di una adeguata strumentazione tecnologica;
- servizi di sostegno alla salute e alla assistenza psicologica;
10 - Gli studenti esercitano il diritto di riunione e di assemblea secondo quanto previsto dal
Regolamento di Istituto;
11 - La Scuola garantisce il diritto di associazione tra gli studenti al suo interno e l'utilizzo dei locali
secondo quanto previsto dai regolamenti interni, favorendo anche il legame con gli ex-studenti e
le loro associazioni
SEZIONE B - ENTRATA E USCITA ALUNNI
Art. 2 - ACCESSO ALL'ISTITUTO
1 - L’orario scolastico delle lezioni è così stabilito:
08.00 – 13.45
2 - Gli studenti potranno accedere all'Istituto nei 10 minuti che precedono l'inizio delle lezioni nelle
rispettive sedi.
3 - Gli studenti pendolari, che per effetto degli orari dei mezzi di trasporto raggiungono l’istituto in
anticipo, potranno essere ospitati nei locali adibiti a questo scopo ( corridoio d’ingresso) sotto la
sorveglianza dei collaboratori scolastici.
4 - Gli studenti accedono alle classi 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni.
5 - I docenti sono tenuti ad essere presenti in aula al suono della campanella, contrattualmente
tenuti ad essere presenti in aula in sede 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni, subentreranno,
quindi, nella vigilanza per l'intera durata del proprio orario di servizio.
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Art. 3 - PERMANENZA NELL'ISTITUTO
1 - Gli spostamenti delle classi, previsti dall'orario delle lezioni, dovranno avvenire in ordine e senza
ritardi, sotto la vigilanza dei collaboratori scolastici
2 - Quando gli studenti escono dall’aula per raggiungere i laboratori o altri locali, i collaboratori
scolastici cureranno che l’aula sia chiusa.
3 - Al cambio dell'ora le classi attenderanno l'arrivo del docente all'interno dell'aula, sotto la
vigilanza del docente non impegnato in un altra classe o dei collaboratori scolastici.
4 - Gli alunni non presenti in classe all’arrivo dell’insegnante saranno annotati sul registro di classe,
dopo la terza annotazione di mancata puntualità in aula, l’insegnante subentrante trascriverà sul
registro di classe la nota disciplinare che farà controfirmare dal Dirigente Scolastico o da un suo
collaboratore.
5 - All'inizio delle lezioni, subito prima e durante l'intervallo, al cambio dell'ora ed al termine delle
lezioni, i collaboratori scolastici in servizio avranno cura di essere regolarmente presenti nei posti
loro assegnati (eventualmente sospendendo altre attività in corso) per collaborare con i docenti
nell'azione di vigilanza.
6 - Non sono ammessi spostamenti con mezzi propri durante l’orario delle lezioni.
Art. 4 - VIGILANZA DURANTE L'INTERVALLO
1 - La vigilanza degli alunni durante l'intervallo spetta al docente in servizio nella classe nell'ora
precedente.
2 - L'adempimento di detto obbligo comporta per il docente la presenza in aula o in prossimità
dell'aula assegnata alla classe.
3 - I collaboratori scolastici coadiuveranno i docenti nella detta funzione di vigilanza curando di
essere presenti nelle rispettive postazioni nei 10 minuti d'interruzione delle attività didattica. La
vigilanza si intende estesa anche ai locali adibiti a bagni.
4 - È severamente proibito allontanarsi dall'Istituto durante l'intervallo ed usare qualsiasi mezzo di
locomozione all'interno dell'area di pertinenza della Scuola durante l'orario scolastico. Eventuali
infrazioni daranno luogo a sanzioni di tipo disciplinare.
Art. 5 - ACCESSO E VIGILANZA DURANTE LE ATTIVITÀ POMERIDIANE
1 - Dopo la fine delle lezioni la permanenza nell'Istituto è consentita soltanto agli studenti
impegnati in attività pomeridiane.
2 - Tali studenti saranno ospitati esclusivamente in apposito locale adibito a tale uso.
3 - I collaboratori scolastici in servizio cureranno di approntare il locale e di vigilare sugli studenti
che dovranno tenere comportamenti corretti e responsabili.
4 - In ogni caso la permanenza in Istituto da parte degli alunni dovrà ispirarsi a criteri di massima
correttezza e senso di responsabilità, nel rispetto di persone e cose e nel rispetto dei regolamenti
vigenti.
5 - Gli studenti possono riunirsi nei locali della scuola, al di fuori dell’orario scolastico, per incontri
destinati ad attività di interesse culturale, sociale, e formativo. Il programma di tali incontri deve
essere presentato al Dirigente scolastico, che verifica sia la validità delle proposte, sia l’esistenza
della compatibilità di tali proposte con l’orario di servizio del personale docente e non docente.
Art. 6 - USCITE DALL'AULA DURANTE LE ORE DI LEZIONE
1 - Le uscite dall'aula dovranno essere limitate il più possibile ed i relativi permessi saranno
concessi dal docente in casi di effettiva necessità. I docenti consentiranno l'uscita ad un solo
alunno per volta.
2 - Gli alunni potranno recarsi negli uffici della Segreteria e del Dirigente Scolastico soltanto dalle
ore 10,00 alle ore 12,30.
Art. 7 - ENTRATE ED USCITE FUORI ORARIO
1 - La frequenza alle lezioni è obbligatoria.
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2 - Le entrate in ritardo dovranno essere limitate al massimo onde consentire un regolare e
corretto svolgimento delle lezioni (e comunque non oltre la prima ora di lezione salvo che l’alunno
documenti di essere stato sottoposto ad analisi, visite o cure mediche in orari determinati o per
disservizi dei mezzi di trasporto pubblici )
2 BIS - Le entrate in ritardo per motivi di trasporto sono autorizzate dietro richiesta scritta del
genitore
per l’alunno minorenne, dell’alunno stesso se maggiorenne, accompagnata dalla
fotocopia dell’abbonamento del mezzo di trasporto.
3 - Le entrare in ritardo entro 5 minuti saranno autorizzate dal docente della prima ora.
4 - Le entrate oltre i 5 minuti sono consentite dal Dirigente Scolastico o dai Collaboratori delegati,
mediante presentazione del libretto personale dello studente, firmato da un genitore, per i
minorenni o dallo stesso studente se maggiorenne e annotate sul registro di classe dal docente
subentrante. In ogni caso la richiesta dovrà indicare una chiara e specifica motivazione. Nel caso di
mancanza del libretto personale lo studente dovrà giustificare il ritardo il giorno successivo.
5 BIS - le entrate oltre la prima ora di lezione non sono autorizzate , salvo che l’alunno se
minorenne sia accompagnato dal genitore, e se maggiorenne documenti di essere stato sottoposto
ad analisi, visite o cure mediche in orari determinati o per disservizi dei mezzi di trasporto pubblici
o per contatti telefonici con la famiglia .
5 - Dopo il quinto ritardo l’alunno, se minorenne, potrà essere ammesso in Istituto solo se
accompagnato da un genitore o comunque per conferma telefonica del genitore se maggiorenne
per conferma telefonica del genitore.
6 - I permessi di uscita anticipata per gli alunni minorenni saranno concessi solo in presenza di un
genitore o in casi eccezionali per conferma telefonica del genitore e sono consentite
esclusivamente con permesso del D.S. o di un suo collaboratore e annotate sul registro di classe
dal docente subentrante.
7 - È sempre prevista l'annotazione sul libretto personale dello studente.
8 - Gli alunni maggiorenni potranno uscire anticipatamente presentando richiesta sul libretto
personale ed idonea documentazione (impegnativa per visita medica, convocazioni presso uffici od
enti etc.). Uscite fuori orario hanno carattere di eccezionalità e sono consentite esclusivamente con
permesso del D.S. o di un suo collaboratore e annotate sul registro di classe dal docente
subentrante.
9 - Per coloro che praticano attività sportiva a livello agonistico, le richieste di uscita anticipata
devono essere documentate di volta in volta o con una richiesta scritta delle Società di
appartenenza per tutto l’anno scolastico. La documentazione dovrà contenere la indicazione del
giorno e dell'ora della convocazione. Le variazioni dovranno essere comunicate alla scuola.
10 - La richiesta di uscita anticipata deve essere consegnata in presidenza entro il termine
dell’intervallo.
11 - I docenti segnaleranno al coordinatore di classe gli studenti che utilizzano entrate e uscite
fuori orario per evadere le valutazioni. Tali comportamenti avranno ripercussioni sulle valutazioni
finali e sul voto di condotta
Art. 8 - ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI
1 - Le assenze devono essere debitamente giustificate il giorno stesso del rientro a scuola
mediante esibizione al docente della prima ora, del libretto personale dello studente dal quale
risulti specifica motivazione e sottoscrizione, del genitore per i minorenni, dello studente stesso se
maggiorenne. In mancanza di detta giustificazione lo studente sarà ammesso alle lezioni ed avrà
l'obbligo di presentarla entro il terzo giorno successivo altrimenti l’assenza risulterà ingiustificata.
2 - Per le assenze causate da malattia di durata superiore a cinque giorni dovrà essere presentata
certificazione medica di avvenuta guarigione, senza la quale l'alunno non verrà riammesso alle
lezioni. Gli alunni che hanno accesso ai laboratori di sala e di cucina dovranno specificare, nel
certificato medico, l’idoneità di accesso agli stessi.
3 - Il docente della prima ora provvederà ad annotare sul registro di classe l'avvenuta
presentazione del certificato e consegnerà lo stesso in segreteria per essere allegato al fascicolo
personale dell’alunno.
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4 - Ogni cinque assenze è necessario confermare le giustificazioni (o) con la presenza del genitore
e in casi eccezionali (o) con la conferma telefonica al D.S. o ad un suo collaboratore i quali
annoteranno l’avvenuta giustificazione sul registro di classe.
Ogni cinque assenze, i maggiorenni giustificano (direttamente) tramite conferma telefonica del
genitore all D.S.o o a un suo collaboratore.
5 - Il coordinatore di classe avvisa periodicamente o in caso in cui lo ritenga necessario
telefonicamente la famiglia o informa la stessa mediante comunicazione scritta con lettera
sull’andamento delle assenze degli studenti.
Art. 9 - ASSENZE INGIUSTIFICATE
1 - Sono considerate ingiustificate:
- le assenze collettive, qualora le motivazioni non siano state opportunamente discusse
anticipatamente con il Dirigente Scolastico;
- le assenze la cui motivazione non risulti valida e/o non chiaramente espressa;
- le assenze non giustificate entro i termini previsti dall'art. 8 del presente Regolamento.
2 - Tali assenze sono sanzionate ai sensi degli artt. dal 26 al 37 del Titolo IV del presente
Regolamento.
Art. 10 - REGISTRAZIONE NUMERO ASSENZE E COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE
1 I servizi di Segreteria provvedono mensilmente al conteggio delle assenze effettuate da ciascuno
alunno e, qualora queste siano superiori a cinque (numero prefissato). Il coordinatore di classe ne
dà comunicazione alle famiglie a mezzo lettera inviata per posta.
Art. 11 - LIBRETTO PERSONALE DELLO STUDENTE
1 - La Segreteria Didattica rilascia il libretto personale, debitamente compilato, con le seguenti
modalità:
- per gli alunni delle prime classi, unitamente alla presentazione della domanda di iscrizione, il
genitore dovrà personalmente ritirare il libretto ed apporre la firma sul libretto stesso;
- per gli alunni della classi 2ª,3ª,4ª,5ª, il genitore (o l'alunno se maggiorenne) dovrà
personalmente ritirare il libretto previa apposizione della firma sul libretto entro la data di
inizio dell'anno scolastico.
2 - Il genitore, che deposita la propria firma in Segreteria, avrà cura di far apporre la firma al
coniuge sul libretto nel caso che essa si renda necessaria.
3 - La Segreteria Didattica, in corso d'anno e con analoga procedura, rilascia il duplicato del
libretto personale nei seguenti casi:
a) smarrimento;
b) sottrazione;
c) completamento spazi.
4 - Per gli alunni minorenni il duplicato stesso potrà essere rilasciato esclusivamente alla presenza
di uno dei genitori.
5 - La Segreteria Didattica avrà cura di tenere aggiornato l'elenco dei duplicati rilasciati e di
annotare sul secondo libretto la scritta “duplicato”.
Art. 12 - USCITA ALUNNI
Al termine delle lezioni l'uscita degli alunni dovrà avvenire in modo ordinato sotto la vigilanza del
personale docente in servizio all'ultima ora, in concorso con i collaboratori scolastici presenti alle
diverse uscite del plesso scolastico.
Art. 13 - ATTIVITÀ ALTERNATIVE PER GLI ALUNNI CHE SCELGONO DI NON AVVALERSI
DELL'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
1 - La scuola mette a disposizione degli alunni che decidono di non avvalersi dell'insegnamento
della religione cattolica, il locale della Biblioteca o altra aula per lo svolgimento di libera attività di
studio e/o ricerca.
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2 - Su richiesta sottoscritta, da un genitore se l'alunno è minorenne, o dallo stesso alunno se maggiorenne, la scuola rilascia autorizzazione ad entrare alla seconda ora o ad uscire, (con obbligo di
rientro se la richiesta non è relativa) all'ultima ora di lezione.
Art. 13 BIS – VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE
1 - La durata dei viaggi di istruzione delle classi prime e seconde è di un giorno; delle classi terze e
quarte la durata è di tre giorni, delle classi quinte la durata è sei giorni
2 - La durata dei viaggi di istruzione relativi ai progetti inseriti nel POF e approvati dal Consiglio di
classe è correlata all’attuazione del progetto.
3 - per le modalità di effettuazione dei viaggi e visite, dalla progettazione, allo svolgimento e al
monitoraggio e valutazione, si rimanda al regolamento gite.
SEZIONE C - UTILIZZO DEGLI SPAZI, DEI LABORATORI, DELLA BIBLIOTECA E DELLE PALESTRE
Art.14 - ACCESSO A PALESTRE O STRUTTURE ESTERNE
1 - È assolutamente vietato utilizzare da parte degli alunni minorenni, nei trasferimenti dalla scuola
alle strutture esterne (a puro titolo esemplificativo, Palazzetto dello sport, piscina, teatro) e
viceversa, mezzi propri. Coloro che utilizzeranno mezzi propri saranno sottoposti a procedimenti
disciplinari.
2 - Gli alunni minorenni, per raggiungere le strutture esterne a piedi o con bus - navetta, saranno
accompagnati da un docente o da un collaboratore scolastico.
3 - Le classi che hanno lezione di Educazione fisica alla prima ora si troveranno direttamente al
Palazzetto dello sport o in palestra. Gli alunni minorenni che utilizzano mezzi propri dovranno
parcheggiarli nel cortile della scuola.
4 - Gli alunni delle classi che hanno lezione nell’ultima ora e che usufruiscono di mezzi di trasporto
pubblico sono autorizzati ad aspettare il termine delle lezioni presso il Palazzetto dello sport. Tutti
gli altri sono obbligati a tornare a scuola.
Art. 15 - USO DEGLI SPAZI ESTERNI
1 - Personale scolastico ed alunni sono tenuti ad un utilizzo razionale degli spazi esterni destinati a
parcheggio, nel rispetto non solo delle norme di sicurezza, ma anche di una generale correttezza di
comportamento al fine di consentire a tutti di sostare e fare manovre senza intralci e difficoltà.
2 - I mezzi di trasporto individuali dovranno essere parcheggiati in maniera ordinata.
3 - All'inizio ed al termine delle lezioni, l'accesso e l'afflusso dei mezzi dovranno svolgersi a bassa
velocità e con la massima prudenza: eventuali comportamenti incauti saranno sanzionati
disciplinarmente.
Art. 16 - USO DEGLI SPAZI INTERNI
1 - Nei locali dell’Istituto non è consentita alcuna distribuzione o affissione di volantini, ciclostilati,
stampe e simili rivolti alla mera pubblicità economica, se non espressamente autorizzati dal
Consiglio d’Istituto.
2 - È data facoltà al Dirigente Scolastico di autorizzare l’affissione e la distribuzione di manifesti e
locandine riguardanti manifestazioni culturali, scolastiche, sportive e ricreative organizzate da enti
pubblici o associazioni aventi fini di interesse generale.
3 - È del pari vietato l’ingresso di persone estranee nei locali dell’Istituto. I collaboratori scolastici
sono tenuti a garantire il rispetto di tale norma, permettendo l’ingresso solo a quanti dimostrino di
avere una precisa motivazione od autorizzazione del Dirigente Scolastico.
4 - È vietato sostare nelle scale antincendio.
5 - È vietato fumare in tutti i locali dell’istituto compresi i bagni.
Per ogni altro aspetto della normativa antifumo si rinvia alla circolare emanata dal D.S.
6 - Per l’uso dei laboratori si rinvia ai Regolamenti specifici dei Laboratori informatici, a quello dei
Laboratori linguistici, a quello dei laboratori di sala, cucina, ricevimento e palestra che costituiscono parte integrante del presente Regolamento.
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7 - Per l’uso della Biblioteca si rinvia al Regolamento specifico, che costituisce parte integrante del
presente Regolamento
Art. 17 - UTILIZZO DELL’AULA MAGNA
1 - La messa in funzione , la manutenzione e il controllo delle attrezzature sono di competenza del
personale tecnico.
2 - Per l’uso dell’Aula Magna si rinvia al Regolamento specifico ,che costituisce parte integrante del
presente Regolamento.
TITOLO II - COMUNICAZIONI SCUOLA / FAMIGLIA
SEZIONE A - MODALITÀ DI COMUNICAZIONE
Art. 18 - MODALITÀ COMUNICAZIONI DOCENTI CON STUDENTI E GENITORI
I docenti comunicheranno con studenti e genitori nei modi sottoelencati:
- Settimanalmente, di mattino, durante l'ora di ricevimento programmata e comunicata entro
la prima settimana dell'entrata in vigore dell'orario definitivo;
- Nei giorni dei Colloqui Generali programmati dal Collegio dei Docenti all'inizio dell'anno
scolastico e comunicati alle famiglie.
Art. 19 - MODALITÀ COMUNICAZIONI PRESIDE CON STUDENTI E GENITORI
1 - Il Dirigente Scolastico riceve, genitori ed alunni, nei giorni e nelle fasce orarie debitamente
comunicate.
2 - I genitori potranno comunicare col Dirigente Scolastico anche in orari diversi previo appuntamento telefonico.
Art. 20 - SERVIZI AMMINISTRATIVI
Gli uffici di Segreteria sono aperti al pubblico negli orari comunicati con appositi avvisi. Specifiche
fasce orarie sono previste per studenti e docenti dell'Istituto.
Art. 21 - INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE
1 - La scuola provvede a fornire tutte le comunicazioni alle famiglie con una delle seguenti
modalità:
a) - circolare letta in classe ed eventualmente affissa negli appositi spazi dell'Albo d'Istituto;
b)- comunicazione scritta consegnata personalmente all' alunno;
c) - lettera scritta recapitata per posta;
d) - a mezzo telefono.
2 - Eventuali riduzioni d'orario delle lezioni, dovute allo svolgimento di Assemblee Sindacali del
personale scolastico o Assemblee Studentesche d'Istituto, sono rese note alle famiglie con
preavviso scritto consegnato agli alunni.
3 - In caso di sciopero del personale scolastico, il Dirigente Scolastico comunicherà alle famiglie,
almeno 5gg prima dell'effettuazione dello sciopero, le prevedibili modalità del funzionamento del
servizio scolastico, ivi compresa l'eventuale sospensione dell'attività didattica, così come previsto
nelle disposizioni del vigente C.C.N.L. del comparto scuola.
4 - Comunicazioni da parte del coordinatore di classe sono previste in casi eccezionali di:
- informazione indifferibile sullo stato di profitto particolarmente negativo dell'alunno;
- notizia immediata su assenze apparentemente ingiustificate;
- stati di malessere improvviso.
5 - A fini informativi sono disponibili, all'interno dell'Istituto, appositi spazi per:
- bacheca sindacale;
- bacheca degli studenti;
- bacheca didattica.
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TITOLO III - ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI E DEI GENITORI
SEZIONE A - ASSEMBLEE DI ISTITUTO DEGLI ALUNNI
"Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per
l'approfondimento dei problemi della scuola e della società, in funzione della formazione culturale e
civile degli studenti (art. 13, comma 1° D. L.vo 16.04.1994 n. 297)".
Art. 22 - MODALITÀ DI CONVOCAZIONE
1 - I rappresentanti degli studenti, costituiti in Comitato studentesco di Istituto provvedono, entro
il mese di novembre, alla programmazione delle Assemblee di Istituto, dando indicazione ,di
massima, di date ed argomenti da trattare. In alternativa le richieste di assemblea potranno essere
presentate con almeno 15 giorni di anticipo sulla data prevista.
2 - Detta programmazione dovrà essere preventivamente presentata al Dirigente Scolastico e
trasmessa, in visione, al Consiglio di Istituto unitamente al regolamento per il funzionamento delle
Assemblee medesime. Il Dirigente Scolastico, in particolare, verificherà che argomenti e contenuti
all'o.d.g. rispecchino le finalità previste dalla legge e riportate all'inizio della presente Sezione e che
le assemblee ricadano in giorni diversi della settimana.
3 - Non possono essere indette assemblee nel mese conclusivo delle lezioni.
Art. 23 - SVOLGIMENTO DELLE ASSEMBLEE
1 - Qualora non ci fossero locali idonei all'interno dell'Istituto, le assemblee potranno svolgersi
anche in strutture esterne (centri ricreativi, teatri, sale convegni o sale cinematografiche) con la
partecipazione, eventuale, di esperti di problemi sociali e culturali o anche con la proiezione di
filmati e documentari relativi agli argomenti all'o.d.g., indicati nella programmazione di cui
all'articolo precedente.
2 - Le Assemblee si svolgeranno secondo modalità che garantiscano l'esercizio democratico dei
diritti dei partecipanti.
Alle medesime possono assistere, oltre al Dirigente Scolastico o ad un suo delegato, i docenti che
lo desiderino.
3 - Il Dirigente Scolastico ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o di
constatata impossibilità di ordinato svolgimento della assemblea.
4 - In ogni caso non sussiste obbligo per i docenti di vigilanza degli studenti.
5 - Gli studenti potranno fare rientro alle proprie abitazioni al termine dell’assemblea anche nel
caso in cui questa venisse sciolta dagli organizzatori prima dell’ora in cui hanno normalmente fine
le lezioni non prima delle ore 12,00.
Art. 24 - ASSEMBLEE DI CLASSE
1 - Le assemblee di classe si svolgono secondo le modalità previste dalle disposizioni di legge
vigenti.
2 - La convocazione dell’assemblea di classe, autorizzata dal Dirigente Scolastico, deve essere
richiesta dagli studenti con un preavviso di due giorni. In caso di urgenza, il preavviso è ridotto ad
un giorno .
3 - Relativamente all’assemblea di classe i docenti in servizio, anche qualora non vi assistano,
hanno compiti di vigilanza e, nel caso vi siano manifestazioni turbolente, possono sospendere
l’assemblea stessa e riprendere l’attività didattica.
Copia dei relativi verbali viene trasmessa al Coordinatore di classe, il quale ne comunica il
contenuto al Consiglio di Classe e lo conserva nel faldone del C.d.C.
SEZIONE B - ASSEMBLEE D'ISTITUTO DEI GENITORI
Art. 25 - ASSEMBLEE DEI GENITORI
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1 - I genitori degli studenti della Scuola hanno diritto di riunirsi in assemblea di classe e generale di
istituto.
2 - La prima assemblea di classe è convocata dal Dirigente Scolastico entro i termini previsti dalla
legge affinché i genitori designino i loro rappresentanti nel Consiglio di classe. Successivamente le
assemblee di classe sono convocate dai genitori del consiglio di classe.
3 - L’assemblea generale dei genitori è convocata obbligatoriamente dal Dirigente Scolastico in
preparazione alle elezioni per il rinnovo della rappresentanza nel Consiglio di Istituto.
4 - I rappresentanti dei genitori possono esprimere un Comitato dei Genitori dell'Istituto che
provveda alla convocazione delle assemblee.
5 - Qualora le stesse si svolgano nei locali dell'Istituto, data ed orario di svolgimento devono
essere concordate di volta in volta con il Dirigente Scolastico.
TITOLO IV - NORME RIGUARDANTI LA DISCIPLINA
Le norme contenute nel presente Titolo fanno riferimento al "Regolamento recante lo statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria", approvato con DPR n° 249 del 24 / 06 /
1998, così come modificato con D.P.R. n°235 del 21/11/2007.
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa, tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità degli studenti e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica
nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a
vantaggio della comunità scolastica.
SEZIONE A - DOVERI DEGLI STUDENTI
Art. 26 - DOVERI DEGLI STUDENTI
Gli studenti sono tenuti a:
1 - frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio;
2 - ad avere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti del Dirigente Scolastico, dei
docenti, di tutto il personale della scuola, dei loro compagni;
3 - ad evitare atteggiamenti (intimidazioni, offese, prevaricazioni, uso di un linguaggio volgare,
etc.), che impediscano un regolare svolgimento dell’attività didattica e il dialogo tra le varie
componenti della scuola, nel rispetto dei principi della democrazia e della libertà di espressione, di
pensiero, di coscienza e di religione.
4 - a non offendere con bestemmie, espressioni ed atteggiamenti i principi e i valori religiosi e
morali, nonché le diverse culture etniche.
5 - ad osservare scrupolosamente le disposizioni organizzative, di sicurezza e di igiene anche
personale all’interno dei diversi laboratori (a solo titolo di esempio: cucine, sala bar e ristorante)
previste dai regolamenti di istituto, dalle norme di legge vigenti e dalle direttive impartite dagli
organismi superiori (Ministro, Ufficio Scolastico Regionale, Sindaco, Dirigente Scolastico, Docente,
etc. );
6 - ad utilizzare in modo corretto, in attinenza con le attività didattiche, seguendo le direttive
impartite dal docente e nel rispetto dei regolamenti specifici, le strutture, i laboratori, i macchinari
ed i sussidi didattici messi a disposizione dalla scuola;
7 - a non arrecare danni al patrimonio della scuola;
8 - a condividere la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e ad averne cura;
9 - ad avere cura della propria persona e di indossare un abbigliamento quotidiano decoroso
anche in considerazione delle figure professionali formate nell’Istituto;
10 - a tenere spento il telefono cellulare e comunque a non utilizzarlo mai durante le lezioni.
SEZIONE B - PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
Art.27 - ACCERTAMENTO E ANNOTAZIONI DELLE INFRAZIONI
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1 - Gli accertamenti delle infrazioni ai doveri indicati nel presente regolamento vengono fatti:
- dal personale docente tramite trascrizione sul registro personale ;
- dal personale docente tramite nota sul registro di classe e comunicazione al Dirigente
Scolastico;
- dal personale ATA tramite comunicazione al Docente della Classe, dal Responsabile dei
Laboratori, della Biblioteca, della palestra e delle varie strutture scolastiche e dal Dirigente
Scolastico.
- dal Dirigente Scolastico tramite (trascrizione) nota sul registro di classe.
2 - Eventuali danni e ammanchi di qualsiasi natura dovranno essere segnalati da colui che li rileva,
per iscritto, al Dirigente Scolastico e, una volta accertati, saranno addebitati ai responsabili o alle
classi frequentanti l'aula o il laboratorio.
Art. 28 - ELENCO SANZIONI
1 - Le Sanzioni sono individuali e si ispirano a criteri di proporzionalità e gradualità.
2 - Quando l’esame dei fatti sanzionabili non consenta di individuare singoli responsabili, anche per
la manifesta complicità della classe o del gruppo, la sanzione sarà applicata ad ogni singolo
componente la classe o il gruppo coinvolto.
a) Ammonizione verbale (con eventuale annotazione sul registro personale del docente);
b) Ammonizione scritta annotata sul registro di classe ed applicata dal Docente o dal
Dirigente Scolastico con eventuale comunicazione scritta e/o convocazione dei genitori;
c) Esclusione dalle visite di istruzione con obbligo di frequenza in classi parallele, sanzione di
tipo individuale applicata dal Consiglio di classe, nella componente allargata agli alunni e ai
genitori;
d) Annullamento, riduzione, modifica delle visite di istruzione, sanzione applicata alla classe od
al gruppo coinvolto, comminata dal Consiglio di Classe plenario;
e) Esclusione dalla partecipazione a borse di studio, stage, scambi culturali con l’estero,
attività sportive, ricreative, applicata dal Dirigente Scolastico, sentito il Consiglio di Classe
plenario;
f) Obbligo di attività di studio e di approfondimento individuale su argomenti connessi con il
tipo di infrazione commessa applicata dal Dirigente Scolastico. Tale lavoro è obbligatorio e
non è valutabile ai fini del profitto, ma ai fini del regolare adempimento della sanzione
comminata;
g) Allontanamento temporaneo dalle lezioni per periodi non superiori a quindici giorni per
gravi o reiterate infrazioni (da 3 a 5 note) irrogata dal Consiglio di classe, nella componente
allargata agli alunni e ai genitori, con o senza obbligo di frequenza a giudizio dello stesso
Consiglio di Classe;
h) Allontanamento dalle lezioni per periodi superiori a quindici giorni o a tempo indeterminato
per reati gravi irrogata dal Consiglio di Istituto, sentito il Consiglio di classe.
i) Risarcimento e/o riparazione del danno quantificato irrogato dal Dirigente Scolastico sentito
il D.S.G.A.
l) Obbligo di ripristinare l’ambiente danneggiato (pulire, lavare, raccogliere carte, tinteggiare,
etc.) irrogata dal Dirigente Scolastico sentito il D.S.G.A.
Art. 29 - CONVERTIBILITÀ DELLE SANZIONI
In alternativa alle sanzioni di cui all’art. 28 lo studente potrà svolgere, al di fuori dell’orario di
lezione, attività compensative in favore della comunità scolastica decise dalla stessa autorità che
le ha disposte.
Art. 30 - COMUNICAZIONI ALLE FAMIGLIE
Avendo i provvedimenti disciplinari finalità educativa ed essendo gli stessi volti al ripristino di
rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, delle infrazioni e delle relative sanzioni verrà
data comunicazione ai genitori, verbalmente in sede di colloquio per le sanzioni a), b), e con
comunicazione scritta per tutte le altre.
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Art. 31 - ORGANI CHE EMETTONO PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
Premesso che a norma del D.P.R.249 del 24.06.1998, così come modificato dal D.P.R. 235 del
2007, gli organi deputati ad emettere provvedimenti disciplinare devono essere organi collettivi e
non individuali, possono emettere provvedimenti disciplinari:
1. Docente e Dirigente scolastico;
2. Docente, Coordinatore di Classe e Dirigente scolastico;
3. Il “Consiglio di classe” nella componente allargata alunni e genitori fino a quindici giorni di
sospensione;
4. Il “Consiglio d’Istituto” oltre i quindici giorni di sospensione.
Art. 32 - ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE DISCIPLINARE
I compiti della Commissione Disciplinare sono da intendersi attribuiti a docente, D.S., Consiglio di
Classe e Consiglio di Istituto, come indicato nel precedente articolo, secondo le rispettive
competenze.
Art. 33 - APPLICAZIONE DELLE SANZIONI
1 - L’organo competente adotterà tra le sanzioni elencate al precedente art. 28, quella proporzionata alla gravità dell’infrazione disciplinare, ispirandosi per quanto possibile, al principio della
riparazione del danno.
2 - Sono considerati aggravanti la recidiva, le trasgressioni commesse in attività che si svolgono
fuori dall’Istituto (visite di istruzione, stage, manifestazioni, …) i comportamenti contrari alle norme
di sicurezza.
3 - Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte
dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 34 - TABELLA SANZIONI
Per quanto riguarda la corrispondenza dei comportamenti scorretti e le sanzioni si rinvia alla
tabella allegata.
Art. 35 - COMPORTAMENTI COLLETTIVI
L’astensione collettiva dalle lezioni, in quanto lesiva del dovere di frequentare regolarmente le
lezioni e tale da impedire il regolare svolgimento delle attività didattiche, influisce sul voto di
condotta; nell’irrogazione della sanzione si terrà conto sia dell’eventuale dibattito collegiale
sviluppato preventivamente (attenuante), sia della recidività (aggravante).
Art. 36 - DOVERI DEL SANZIONATORE
1 - L'organo competente ad irrogare le sanzioni è tenuto ad invitare preliminarmente lo studente
ad esporre le proprie ragioni sulla infrazione contestata.
2 - Tale esposizione potrà essere fatta verbalmente, all'interno della classe, privatamente , per
iscritto per le sanzioni punibili con un provvedimento di sospensione dalla frequenza delle lezioni.
3 - Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del
profitto.
4 - In nessun caso può essere sanzionata né direttamente, né indirettamente, la libera espressione
di opinioni correttamente manifestate e non lesiva dell'altrui personalità.
5. - In caso di allontanamento dello studente dalla comunità scolastica dovranno essere prese
iniziative atte a mantenere un rapporto con lo studente e i suoi genitori tali da preparare il rientro
nella comunità scolastica.
6 - A tal proposito il Dirigente Scolastico o il Coordinatore del Consiglio di Classe informerà per
iscritto lo studente e la famiglia sulle motivazioni e sulla sanzione e con essi concorderà
eventualmente le iniziative relative.
Art. 37 - RICONOSCIMENTI E GRATIFICAZIONI
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Gli alunni che nel corso dell’anno scolastico si sono distinti per l’impegno profuso e i risultati
raggiunti nelle attività curricolari ed extracurricolari potranno ricevere riconoscimenti da parte
dell’Istituto Scolastico su decisione del Dirigente Scolastico previo parere del Consiglio di classe.
SEZIONE C - IMPUGNAZIONI
Art. 38 - ORGANO DI GARANZIA INTERNA
1 - È istituito un Organo di Garanzia Interno alla Scuola composto dal Dirigente scolastico che lo
presiede, da due genitori designati dal Consiglio di Istituto tra i non appartenenti alla giunta
esecutiva, da due Docenti designati dal Collegio dei Docenti, da un rappresentante ATA designato
dall'Assemblea degli ATA, da due Studenti designati dal Comitato Studentesco.
2 - Tale organo (viene rinnovato annualmente) e decide, su richiesta degli studenti o di chiunque
vi abbia interesse, sulle sanzioni disciplinari di cui al presente regolamento e sui conflitti che
sorgono all'interno della scuola in merito alla applicazione delle norme di disciplina contenute nel
presente regolamento.
3 - I componenti dell’organo di garanzia che decadono per trasferimento dalla sede di servizio o
per conclusione del mandato di rappresentanza vengono sostituiti con nomine effettuate secondo
le modalità stabilite dal comma 1.
Art. 39 - IMPUGNAZIONI
Contro l'irrogazione delle sanzioni di cui all'art. 28 del presente regolamento è ammesso ricorso
entro quindici giorni dalla ricevuta comunicazione, all’Organo di garanzia di cui all’art. 38, che
dovrà pronunciarsi nei successivi 10 giorni.
L’organo di garanzia decide con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti.
Art. 40 - COMPITI DEL DIRETTORE DELL’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE E DELL’ORGANO DI
GARANZIA ESTERNO
1 - Il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale, o un dirigente dal medesimo delegato, decide,
previo parere dell’apposito organo di garanzia regionale, in via definitiva sui reclami proposti dagli
studenti o da chiunque vi abbia interesse contro le violazioni dello Statuto delle Studentesse e degli
Studenti della Scuola secondaria di cui al DPR 249/1998, così come modificato dal D.P.R. 235 del
2007
2 - La decisione viene assunta ai sensi e secondo le modalità previste dall’art.5) del DPR 249/1998,
così come modificato dal D.P.R. 235 del 2007.
SEZIONE D - DISPOSIZIONI FINALI DEL TITOLO IV
Art. 41 - DISPOSIZIONI FINALI
Le norme contenute nel presente Titolo sono adottate e modificate previa consultazione degli
studenti e copia di esse viene fornita a tutti gli studenti dell'Istituto.
Per quanto non espressamente previsto nel presente regolamento si fa riferimento alle disposizioni
di legge vigenti.
TITOLO V - PUBBLICITÀ DI ATTI E DOCUMENTI
SEZIONE A - CALENDARIO DI MASSIMA DELLE RIUNIONI - PUBBLICAZIONE VERBALI
Art. 42 - PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELLE RIUNIONI DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Il Dirigente Scolastico provvede all'inizio di ogni anno scolastico alla programmazione, secondo
criteri stabiliti dal Collegio Docenti, delle riunioni di Collegio Docenti e Consigli di Classe, anche ai
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fini della definizione degli obblighi contrattuali dei docenti in ordine alle attività di carattere
collegiale.
Art. 43 - PUBBLICAZIONE DEI VERBALI DELLE RIUNIONI
1 - Delle riunioni di tutti gli organi collegiali viene redatto verbale a cura di un Segretario designato
tra i componenti degli stessi.
2 - I verbali delle riunioni del Consiglio d'Istituto e del Collegio Docenti, nel termine massimo di
dieci giorni, dovranno essere pubblicizzati mediante affissione di copia all'Albo d'Istituto.
3 - I verbali delle riunioni dei Consigli di Classe saranno a disposizione presso la Segreteria
Didattica per consultazione e copie.
TITOLO VI - DISPOSIZIONI FINALI
Art. 44 - PUBBLICAZIONE DEL REGOLAMENTO D'ISTITUTO
Al presente regolamento sarà data adeguata pubblicità mediante affissione all'Albo d'Istituto.
Art. 45 - MODIFICHE AL REGOLAMENTO
Per l’approvazione delle modifiche al presente regolamento sono necessari almeno due terzi dei
presenti al Consiglio d'Istituto.
Art. 46 - RINVIO
Per quanto non espressamente previsto nel presente regolamento d'Istituto e nei regolamenti
particolari, il cui elenco è depositato presso la Segreteria dell'Istituto, valgono le norme di legge
vigenti.
Il presente Regolamento è stato approvato dal Consiglio d’Istituto con delibera del 24.11.2008
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TABELLA ALLEGATA
A
Comportamenti
Annotazioni
Sanzioni a norma art. 26
Scarsa frequenza alle lezioni,
scarso impegno, ritardi.
Assenze ingiustificate.
Atteggiamenti di disturbo durante
la lezione, comportamenti
scorretti nei confronti di
insegnanti, compagni di classe e
personale scolastico.
Nota sul Registro
Ammonizione verbale e/o scritta
e avviso alla famiglia
Obbligo di attività di studio e di
approfondimento individuale,
con produzione di specifici
elaborati
Uso di cellulari, compact disc ed
altri dispositivi del genere durante
le lezioni
B
Reiterazione dei comportamenti
di cui al punto A.
Organo
competente
Docente e
Dirigente
Scolastico
Applicazione della specifica
normativa per la violazione del
divieto di uso di cellulari ed altri
dispositivi elettronici (di cui alla
C.M 30/15.03.2007)
Nota sul Registro
e sul fascicolo
personale
dell’allievo
A mero titolo di esempio:
mancanza di cura e rispetto
dell’ambiente scolastico (locali,
attrezzature, cortili e parcheggi
ecc.)
Violazione degli obblighi relativi
all’igiene personale e dei prodotti
nonché violazione degli specifici
obblighi di comportamento nei
laboratori di produzione e
somministrazione cibi e bevande
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Ammonizione scritta, avviso alla
famiglia e una tra le seguenti
attività di reinserimento
educativo:
attività di collaborazione
nei lavori di segreteria,
pulizia di locali della
scuola e/o piccola
manutenzione,
frequenza di corsi di
formazione su tematiche
di rilevanza sociale e
culturale,
attività di volontariato
nella comunità scolastica
o presso enti esterni
previamente individuate
dalla scuola
Docente,
Coordinatore
di classe e
Dirigente
scolastico
C
Gravi e/o ripetuti comportamenti
di cui ai punti A e B.
Nota sul Registro
e sul fascicolo
personale
Oltre al risarcimento del danno
Sospensione fino a 15 giorni
(con o senza allontanamento
dalla comunità scolastica) ed
esclusione dalle visite di
istruzione con obbligo di
svolgimento di una delle attività
di reinserimento educativo di
cui al punto precedente.
Consiglio di
Classe nella
componente
allargata ad
alunni e
genitori
Nota sul Registro
e sul fascicolo
personale
Oltre al risarcimento del danno,
la sospensione oltre 15 giorni e
temporaneo allontanamento
dalla comunità scolastica,
Esclusione dalle visite di
istruzione con obbligo di
svolgimento di una delle attività
di reinserimento educativo di
cui al punto precedente.
Consiglio di
Istituto
A mero titolo di esempio:
Provocare liti con gli alunni
Aggredire verbalmente e
rispondere in modo scorretto a
compagni e personale scolastico
docente e non docente
Arrecare offesa alle istituzioni,
alla sensibilità religiosa e
culturale altrui
Provocare danni a strumenti e
sussidi didattici
Non avere la giusta cura e il
rispetto all’ambiente scolastico.
D
Gravi e/o ripetuti comportamenti
di cui ai punti A, B e C, di
notevole gravità e che integrino
fatti di reato (Art. 4 – comma 9 e
9bis DPR 249 del 1998).
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