macchine e trattori

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macchine e trattori
COMPONENTI Sospensioni gruppo Adr
CARE, VECCHIE,
ROBUSTISSIME BALESTRE
LA TECNOLOGIA STA
RIVOLUZIONANDO I RIMORCHI
AGRICOLI INTRODUCENDO
SOSPENSIONI SEMPRE PIÙ
SOFISTICATE. SE PERÒ C’È DA FAR
FATICA E CI SI VUOL GARANTIRE
CONTRO LE AVARIE, LA BALESTRA
RESTA ANCORA LA MOLLA PRINCIPE
LE SOSPENSIONI A BALESTRE SONO
FORNITE DA ADR ANCHE IN VERSIONE
“KB” CON SUPPORTI DI ACCIAIO
FUSO ANZICHÉ DI LAMIERA
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U
na volta i trattori erano rigidi,
cioè del tutto privi di sospensioni. L’unico comfort proposto all’operatore era costituito dal sistema di molleggio del sedile che
però si staffava direttamente al
carro. Erano i tempi dei cosiddetti trattori pedanati, mezzi che oggi sono un ricordo, ma che solo fino a una decina di anni
fa erano ancora proposti a chi avesse voluto acquistare un trattore risparmiando al
massimo. Oggi ai pedanati si sono sostituiti i trattori piatta formati, fermo restando
che anche questi ultimi stanno sempre più
riducendo il proprio peso commerciale a fa-
vore dei cabinati, a conferma di un trend
evolutivo sempre più orientato alla tutela
dell’operatore cui si lega anche il progressivo diffondersi degli assali anteriori sospesi, altra soluzione tecnica che una decina di
anni fa veniva vista più quale gadget che
non quale contenuti funzionale. In realtà
la presenza delle sospensioni gioca anche
a favore della produttività, tant’è che anche le attrezzature trainate e i rimorchi in
particolare nell’ultimo decennio hanno vissuto una sempre più marcata evoluzione
tecnologica che, oggi, li ha portati a disporre di sospensioni oleopneumatiche ad assetto costante e pilotabili elettronicamente del tutto simili a quelle delle berline di
lusso. Così equipaggiati e grazie anche alla presenza di sistemi di sterzo automatici,
i moderni trailer assicurano prestazioni velocistiche di assoluto rilievo, limitate spesso più da un Codice della Strada che non
ha saputo evolversi con pari rapidità piuttosto che da vere problematiche tecniche.
Un salto di qualità dunque, ma che non è
esente da problematiche economiche e funzionali. Le sospensioni più avanzate costano
infatti parecchio, accettano sovraccarichi limitati, necessitano di manutenzione perio-
03 / 2015
LE SOSPENSIONI MODULARI SERIE “KW” PROPOSTE DA ADR POSSONO DISPORRE DI BALESTRE
PARABOLICHE O MULTILAMA ABBINANDOSI AD ASSI A SEZIONE TONDA O QUADRA
dica e in caso di avaria fermano il cantiere
di lavoro. Proprio per questi motivi quando
si deve “lavorare duro” e senza avere troppo tempo da dedicare al controllo delle sospensioni, molti operatori nel momento in
cui devono acquistare un rimorchio preferiscono che disponga ancora delle vecchie e
care balestre, molle che il gruppo Adr, oggi leader in Europa nella costruzione di assi
e sottocarri agricoli, non ha mai ritirato dal
proprio listino nonostante questi proponga
oggi i sistemi di sospensione più evoluti del
settore. Riunite nella linea di prodotto siglata “Kw”, le sospensioni a balestra Adr assicurano la massima stabilità del traino, avanzano elevate capacità di carico, richiedono
minime manutenzioni e risultano estremamente versatili in termini di possibilità di utilizzo grazie alla loro composizione modulare e alla possibilità di essere equipaggiate
sia con balestre paraboliche sia con le tradizionali multilama. Il Gruppo lombardo ha
voluto differenziare l’offerta in quanto l’impiego di una balestra parabolica o multilama non deve legarsi a fattori di “moda” o
alla velleità di voler ridurre le masse non sospese, ma deve essere frutto di studi mirati che tengano conto delle caratteristiche
del veicolo, delle sue condizioni di esercizio,
della sua velocità e delle modalità di carico.
È noto infatti che la balestra parabolica, più
leggera e performante, è però anche molto più reattiva alle asperità del terreno né
si possono applicare tout court le esperienze maturate nell’auto alle macchine agricole o operatrici. Le prime propongono infatti spesso distribuzioni delle masse a pieno
carico che alzano notevolmente i baricentri e che quindi possono mettere in crisi
una sospensione parabolica. L’elasticità e
la reattività di tale componente può infatti dar luogo a comportamenti in curva difficilmente controllabili dal trattore che, come
è noto, ha sempre una massa molto inferiore a quella del rimorchio. La particolare
costruzione delle sospensioni “Kw” supera
tali problematiche accostando alla possibilità di scegliere la tipologia di molla ritenuta
più opportuna anche ingombri ridotti e una
elevata rigidità che conferisce stabilità e si-
curezza al veicolo e collabora a ottimizzare
le caratteristiche dello chassis. Tutta la parte strutturale della sospensione è realizzata
con lamierati ad alta resistenza per conferire
all’insieme la massima affidabilità anche in
condizioni di lavoro estreme, obiettivo però perseguito senza perdere di vista la necessità di contenere le masse per minimizzare le tare dei rimorchi. Un pratico sistema
di bielle consente di ottimizzare il comportamento dinamico della sospensione realizzando una trazione ribassata che equilibra
il rimorchio in fase di frenata. I componenti meccanici vincolati mediante giunti elastici senza manutenzione e i perni supportati
da silent bloch assorbono inoltre vibrazioni e urti fra ruote e terreno. Il risultato è
una marcia confortevole e sicura, con poche reazioni al gancio del trattore per una
minor usura dei pneumatici e una velocità del mezzo superiore a quella realizzabile
con altre sospensioni a balestre grazie alla maggiore stabilità che si traduce in una
miglior tenuta di strada. La modularità dei
gruppi “Kw” consente inoltre di realizzare
passi diversi, mille e 400 a mille e 850 millimetri per far fronte a tutte le esigenze di
carico per asse che la gamma dei prodotti Adr consente di utilizzare, fino al limite di
portata massima potenziale di 48 tonnellate realizzata dai sistemi “Tridem”. Il basso
profilo delle balestre consente infine di ridurre di circa dieci centimetri lo spazio necessario per alloggiare la sospensione sotto il telaio, lasciando così al progettista la
libertà di ottimizzare le strutture riducendo
ulteriormente il peso a vuoto del rimorchio.
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