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SettoreEducazione
CATALOGODELLAFORMAZIONE
LaFondazioneIsmuèenteaccreditatoperlaformazionepressoilMIUR
Sede: via Copernico 1, 20125 Milano, 20121 Milano C.F. 97128780158
Telefono 02 6787791 Fax 02 67877979 email: [email protected] web: www.ismu.org
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Pianodiformazioneperdocenti,educatori,dirigentiscolastici,
operatoriemediatorilinguistico-culturali
IlnuovoCatalogodellaFormazioneelaboratodalSettoreEducazionedellaFondazioneISMU
raccogliepercorsiformativirivoltiapersonaledocenteedirettivodiistituzioniscolasticheed
extra-scolastiche,astudentiegenitori,aformatorieresponsabilidellepoliticheformative,a
operatoriculturaliemuseali,amediatorilinguistico-culturali.
Diseguitoalcunipercorsigiàsperimentatiattivabilisurichiestadiistitutiscolasticioentidel
terzosettorepergruppididocentieoperatori.
Ulterioripercorsiformativipotrannoessereco-progettatiinbaseaibisogniformativispecifici
dichilirichiede.
Indicedeipercorsiformativi
1. Pedagogiaedidatticainterculturalefrateoriaeprassi
p.3
2. InsegnareitalianoL2aadulti.Percorsodibase
p.4
3. InsegnareitalianoL2abambinieragazzi.Percorsodibase
p.5
4. InsegnareitalianoL2aadultimigranti:approccio interculturaleaigruppi
p.6
5. Plurilinguismoinaula:italianoL2eapprendentiarabofoni
p.7
6. Plurilinguismoinaula:italianoL2eapprendentisinofoni
p.8
7. Formareleclassi:unpercorsodiconoscenzaediaccoglienza
p.9
plurilingueemultilivello
testdiingressoecorsidilinguaitalianaperadultimigranti
8. InsegnareitalianoL2adadultiimmigrati nonalfabetizzati escarsamente
p.10
scolarizzati
9. Oltreiltesto.insegnareitalianoL2attraversol’utilizzodellesequenze
p.11
filmiche.Viagginellestorie.frammentidicinemapernarrare
10. LerisorsedigitaliperinsegnareitalianoL2:comeutilizzarelerisorse
p.13
11. EducareallacittadinanzaneipercorsidiitalianoL2peradulti migranti
p.14
12. UnostrumentodelConsigliod’Europapermigliorarelaqualitàdell’offerta
p.15
esistenti ecomecrearnedinuove
formativaneicorsidiitalianoL2.Guidaall’autovalutazioneperglienti
erogatoridicorsidilinguapermigrantiadulti
13. Educareallacittadinanzaattraversoilpatrimonioculturale
p.16
14. Iservizieducativi perl’infanziacomeluogodiintegrazione
p.17
Aicorsistiverrannopresentatiefornitistrumentiematerialididattici,bibliografieesitografierelative
aitemitrattati.
ÉquipeformatoriSettoreEdicazione:
CostanzaBargellini,AlessandraBarzaghi,SimonaBodo,SilvanaCantù,ElisabettaCicciarelli,Mara
Clementi,EricaColussi,AntonioCuciniello,GabriellaLessana,SilviaMascheroni,MargheritaSquaiella,
MarilenaVimercati,CristinaZanzottera.
LaFondazioneISMUèenteaccreditatoperlaformazionepressoilMIUR.
1.PEDAGOGIAEDIDATTICAINTERCULTURALE
FRATEORIAEPRASSI
L’approccio interculturale è ormai ritenuto indispensabile non solo nelle scuole in cui sono
presentialunniegenitoriprovenientidapaesidiversi,maneicontestieducativiingenerale,
intesicomelaboratoridellasocietàplanetaria.L’educazioneinterculturalefavorisceinfattiil
superamento dell’etnocentrismo e dei pregiudizi, promuove il decentramento cognitivo e la
conoscenzadellediversitàculturali,semprepiùcaratterizzantilascuolaelasocietàitaliane.
Obiettivi
• Ripensareisaperieimetodidiinsegnamento,afrontedelletrasformazioniculturali
dellasocietàcontemporanea;
• offrirecoordinateteoriche,strumentieattivitàpraticherelativeall’educazione
interculturale.
Destinatari
Ilpercorsoformativoèrivoltoadocentidellescuolediogniordineegradoedituttele
discipline,educatorieoperatoriculturali.
Articolazionedelpercorso 4incontridi3oreciascuno
1°incontro
L’educazioneinterculturalecomeeducazionealcambiamento:unarisorsaperfarescuola
nellasocietàplurale.
Oltreglistereotipieipregiudizi:lacomunicazioneinterculturale.
2°incontro
Comeprogettareinotticainterculturale.
Esempidiesperienzeepratichedidatticheinnovativeeinclusive.
3°incontro.
Laparolacomeluogod’incontro.Narrazionidalmondo:fiabe,letteraturaevideo.
Laboratoritematiciparalleli:
A–Fiabedanarrare,fiabedavedere
B–Narrazioniletterarieenarrazionifilmiche
C–Cinemaedidatticainterculturale
4°incontro.
Incontridilingueeculture:riflessioniedesperienze.
Plurilinguismo:sfidaerisorsaeducativa.
Modalitàdilavoro
Formazioneteorica,conapprocciodialogico,esercitazioniemomentilaboratorialisulle
tematiche oggettodelpercorso.
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2. INSEGNAREITALIANOL2AADULTI
Percorsodibase
La proposta formativa affronta il tema dell’insegnamento dell’italiano L2 agli adulti e si
propone sia di fornire le coordinate teoriche di base riguardanti la glottodidattica e
l’approccio interculturale nell’insegnamento dell’italiano L2, sia di far conoscere I testie i
materialididatticidifferenziatiperlivellidicompetenzalinguistica.
Obiettivi
• Conoscerelefasidiapprendimentodellalinguaseconda;
• conosceremetodologieetecnichedifacilitazionedell’apprendimentoedi
semplificazionedeitesti;
• conoscerelerisorseeimaterialididatticidifferenziatiperlivellieperlingued’origine
degli apprendenti.
Articolazionedelpercorso 4incontridi3oreciascuno
1°incontro
Apprenderel’ItalianoL2inetàadulta: risorse,strategieecriticità.
IlQCER(QuadroComuneEuropeodiRiferimentoperlelingue):unostrumentoper
programmare, valutare,certificare.
2°incontro
L’apprendimentodiunalinguaseconda:l’interlinguae lacorrezionedeglierrori.Esercitazioni.
3°incontro
Lafacilitazionedell’apprendimentodell’italianoL2elasemplificazionedei testi:tecniche
e metodologie.Esercitazioni.
4°incontro:
Testi, materiali didattici e risorse web, differenziati per livelli di competenza e lingue
d’origine rivoltigliapprendentiadulticonlivellidicompetenzadaA0aB1.
Modalitàdilavoro
Gliincontriprevedonomomentifrontaliedesercitazioniapiccoligruppi.
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3.INSEGNAREITALIANOL2ABAMBINIERAGAZZI
Percorsodibase
L’insegnamento dell’italiano L2 in ambito scolastico si colloca nello sviluppo diun curricolo
di educazione plurilingue e interculturale per tutti. La proposta formativa si propone di
condividere alcune coordinate concettuali e di declinarle nella prassi didattica, con
riferimento ai diversi profili degli studenti, alle fasce di età, ai differenti contesti di
insegnamento - classe generale e laboratorio di italiano L2 - al ruolo dei docenti e delle
famiglie.
Obiettivi
• Sostenereunaconoscenzaconsapevolerispettoalletematicheaffrontate sottoilprofilo
delle competenzeglottodidattichee professionali;
• conoscereeorientarsifrastrumentietestirivoltiaduetipologiedidestinatari:gli
studentie idocenti.
Articolazionedelpercorso 5incontridi3oreciascuno
1°incontro
IlQuadroComuneEuropeodiRiferimentoperlelingue:un’ideadilingua,diapprendimento,di
livelli.
2°incontro
Insegnareaibambini(3-10anni):didatticadell’italianoL2econtestidiapprendimento.
3°incontro
Insegnareagliadolescenti:didatticadell’italianoL2econtestidiapprendimento.
4°incontro:
ProgettarepercorsidiItalstudio:strategieecriticità.
5°incontro:
Strumentietesti:orientarsi,selezionare,adattare.
Modalitàdilavoro
Gli incontriprevedono momentifrontali e spazi diconfronto riflessivo a partiredalle
esperienze professionalideipartecipanti.
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4. INSEGNAREITALIANOL2AADULTIMIGRANTI:
APPROCCIO INTERCULTURALEAIGRUPPIPLURILINGUEEMULTILIVELLO
Lapropostaformativaaffrontailtemadell’insegnamento dell’italiano L2 aglistranieriadulti
e si propone di fornire ai docenti elementi utili alla gestione di gruppi plurilingue e
multilivello.
Obiettivi
• Fornire le coordinate teoriche di base riguardanti la glottodidattica e l’approccio
interculturalenell’insegnamentodell’italianoL2;
• calibrare in modo più efficace la programmazione delle attività didattiche in base ai
bisognidiversificatidegliutenti;
• orientare alle risorse disponibili per l’insegnamento, alla scelta di testi e materiali
didatticirivoltiaglistranieriadulti,differenziatiperlivellidicompetenzalinguisticae
perlingued’originedegliapprendenti;
Articolazionedelpercorso 4incontrida3oreciascuno
1°incontro
InsegnareitalianoL2ingruppiplurilingueeplurilivellocostituitidaadultiincontesto
migratorio.
2°incontro
Testdiingressoestrumentiperl'accoglienza.
3°incontro
Strumentiperprogrammareevalutare:dalQuadroComuneEuropeoallaGuidaper
l’autovalutazionedellaqualitàdeicorsi.
4°incontro
Orientareallerisorsedidattiche.
Modalitàdilavoro
Formazioneteorica,conapprocciodialogico,esercitazioniemomentilaboratorialisulle
tematiche oggettodelpercorso.
Possibilitàdiapprofondimentoconipercorsi5e6.
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5.PLURILINGUISMOINAULA:
ITALIANOL2EAPPRENDENTIARABOFONI
Il percorso formativo mira ad introdurre gli insegnanti di Italiano L2 alla conoscenza di
alcuni aspettifondamentalidellalinguaaraba,senzatrascurareglielementiditipoculturale,
alloscopodi promuovereall’internodelcontestoformativoilvaloredelladifferenza.
Obiettivi
• Illustrare la pluralità del mondo arabo-islamico sia in termini sociali che religiosi,
destrutturandostereotipiepregiudizi;
• valorizzareilconcettodiplurilinguismo;
• mettere a confronto l’Italiano L2 e l’arabo, al fine di analizzarne le strutture,
approfondirela conoscenza della relazione tra le due lingue e programmare percorsi
di insegnamento/apprendimentoconparticolaripuntidiattenzione.
Articolazionedelpercorso
3incontridi3oreciascuno
1°incontro
Aspettiantropologiciepedagogicidelmondoarabo-islamico.
2°incontro
Approcciointerculturaleallelingue:l’araboegliarabofonineipercorsidiItalianoL2.
3°incontro:
ItalianoL2earabo:lingueaconfronto.
Modalitàdilavoro
Gliincontriprevedonomomentifrontaliedesercitazioniapiccoligruppi.
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6.PLURILINGUISMOINAULA:
ITALIANOL2EAPPRENDENTISINOFONI
IlpercorsoformativomiraadintrodurregliinsegnantidiItalianoL2 allaconoscenzadialcuni
aspetti fondamentali della lingua cinese, senza trascurare gli elementi di tipoculturale,allo
scopodiaiutareidocentiacomprendereibisognispecificidegliutenticinesi.
Obiettivi:
• Valorizzareilconcettodiplurilinguismo;
• mettereaconfrontol’ItalianoL2eilcinese,alfinedianalizzarnelestrutture,
approfondire la conoscenza della relazione tra le due lingue e programmare
percorsi di insegnamento/apprendimentoconparticolaripuntidiattenzione.
Articolazionedelpercorso
2incontridi3oreciascuno
1°incontro
La“linguacinese”:continuitàedemigrazione
L’incontro si propone di approfondire la conoscenza della cultura cinese per quanto
riguarda l’aspettolinguisticoeilprocessomigratorio.
2°incontro
LinguacineseL1elinguaitalianaL2
L’incontro propone un confrontotralalinguacinese(L1)elalinguaitaliana(L2),
analizzandolestrutture,lesomiglianze eledifferenzeperfacilitarelacomunicazione
interlinguistica.
Modalitàdilavoro
Gliincontriprevedonomomentifrontaliedesercitazioniapiccoligruppi.
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7.FORMARELECLASSI:UNPERCORSODICONOSCENZAEDIACCOGLIENZA
Testdiingressoecorsidilinguaitalianaperadultimigranti
Il corso intende offrire indicazioni e strumenti operativi per condurre i test di ingresso per
la formazione di classi nei corsi di lingua italiana rivolti ad adulti migranti. Partendo dai
testi di riferimento per l’individuazione dei contenuti specifici per ogni livello di corso,
quali il “Profilo della linguaitaliana”, il “Sillabodi riferimentoper i livellidicompetenza in
italianoL2:livelloA1eA2”el’ “Attestato ADA”, viene presentato un modello sperimentato
di test di ingresso, se ne mostra l’articolazione in fasi e si offrono strumenti specifici e
flessibilidautilizzare.
Obiettivi
• Pianificarel’accoglienza:definireprocedure,approcciometodologicoestrumentidi
valutazione;
• conoscereefamiliarizzareisillabidiriferimento;
• rifletteresuicriteridicreazionedelleclassiesullastrutturazionedeitestdiingresso;
• cogliereglielementichecaratterizzanoilprofilodeglistudentitrailivelliA0eA2;
• fornirestrumentioperativipercondurreitestdiingresso.
Articolazionedelpercorso
3incontridi3oreciascuno
1°incontro
Icriteridicreazionedelleclassi,lastrutturazionedeitestdiingressoconriferimentoaitesti
chiaveper l’individuazionedeicontenutispecificideicorsi.
2°incontro
Ilcolloquioelavalutazionedellaproduzioneoraleescritta.
3°incontro
AnalisieconfrontoditipologieditestdiingressoperilivelliA0/A1/A2.
Modalitàdilavoro
Ogni incontro è caratterizzato dall’alternanza tra approfondimento tematico e momenti
laboratoriali. Ad ogni corsista verrà fornito uno strumento operativo per condurre i test di
ingressonellapropriarealtà.
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8.INSEGNAREITALIANOL2ADADULTIIMMIGRATINONALFABETIZZATI
ESCARSAMENTESCOLARIZZATI
Imparareunanuovalinguanellasituazionediimmigrazione èun’impresaarduaecomplessa
e lo è tanto più per coloro che, donne e uomini, scarsamente o non alfabetizzati nella loro
lingua madre, si iscrivono aicorsidiitaliano per rispondereaitanti bisogniche ilvivere in
unasocietàrichiede.
Ilpercorsoha l’obiettivo di rendere consapevoli idocentidiitalianoL2che alla specificità
dell’apprendimento dell’italiano da parte di questa utenza particolarmente fragile,
corrispondeunaspecificitàdell’insegnamento.
Obiettivi
Gliincontri,a partiredall’individuazionedelprofilo linguistico individualeedalladefinizione
dei bisogni, indicheranno le fasi, i tempi, le criticità dell’apprendimento, le attenzioni da
dedicare, le metodologie,gli strumentididattici,anchemultimedialiche,intrecciandooralità
e scrittura, sosterranno in modo efficace lo sviluppo delle competenze di letto-scrittura
funzionali allavitaadultanelpaesed’immigrazione.
Articolazionedelpercorso
4incontridi3oreciascuno
1°incontro
Caratteristicheebisognidegliapprendentiscarsamenteononalfabetizzatiinlinguamadre.
Attenzionipedagogichedaattivare,indicazioni estrumentiperleprovedientrata ela
definizionedeilivelli.
2°incontro
Losviluppodellacomprensioneedellaproduzioneoraleeilpercorsodiapprendimentodella
letto-scrittura.
Nodiproblematici,metodologiaestrumenti.
3°incontro
Analisi dei bisogni e percorsi specifici per apprendenti donne analfabete o
scarsamente alfabetizzate.
Ilmetodoautobiografico.
Comecostruireunaunitàdidattica.
4°incontro
Presentazionedi materialididattici,anchemultimediali.Analisieesercitazioni.
Modalitàdilavoro
Gli incontri prevedono momenti frontali ed esercitazioni in piccoli gruppi e la
distribuzione di bibliografieesitografiemirateagliargomentitrattati
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9.OLTREILTESTO.INSEGNAREITALIANOL2
ATTRAVERSOL’UTILIZZODELLESEQUENZEFILMICHE
ViagginelleStorie.Frammentidicinemapernarrare
Grazie all’utilizzo delle tecnologie nella didattica delle lingue, oggi è possibile un approccio
glottodidattico multimediale che preveda l’interazione dipiù mezzi dicomunicazione in uno
stesso contestoformativo.
Nel caso specifico, il percorso è finalizzato ad utilizzare il cinema come mediatore di
relazione, di dialogo e di sviluppo delle competenze linguistico-comunicative in contestidi
apprendimentoformalediitalianoL2.
Lo strumento che verrà utilizzato sarà il cofanetto multimediale “Viaggi nelle storie.
Frammenti di cinema per narrare”, realizzato da Fondazione Ismu, Agis Lombarda e
Regione Lombardia. Tale strumento, composto da 4 DVD accompagnati da una guida
didattica su CD, contiene più di 250 sequenze su temi significativi per la conduzione di
lezionidiitaliano:crescere,famiglia,lavoroe migrare.
Obiettivi
• Accrescerelacompetenzaprofessionaledeidocentinell’utilizzointegratodistrumenti
pergestirel’apprendimentodiunalinguasecondaconunapprocciointerculturale;
• sviluppareunacompetenzaspecificanell’utilizzodellesequenzefilmichenei
contestimulticulturaliediapprendimentodell’italianoL2;
• orientarsinelleproposteeditorialirelativeall’utilizzoditestiematerialifilmiciperla
didatticadell’italianoL2.
Articolazionedelpercorso
4 incontridi3 oreciascuno
1° incontro
Sequenze filmiche e didattica interculturale: presentazione delkit multimediale “Viaggi nelle
storie. Frammentidicinemapernarrare”.
Fra il primo e il secondo incontro siprevede che i corsisti approfondiscano la conoscenza delle
potenzialitàdidattichedellostrumentoeacquisiscanolacapacitàdiorientarsiautonomamente
tra imaterialidisponibili.Asupportodell’attivitàrichiestaverrannoforniteindicazionidilavoro.
2°incontro
Lepotenzialitàdellesequenze:dallemappeconcettualialleattività.
3°incontro
Come lavorare con la classe a partire dalla sequenza: attività e proposte metodologiche (I
parte).
4°incontro
Come lavorare con la classe a partire dalla sequenza: attività e proposte metodologiche (II
parte).
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Modalitàdilavoro
Ilpercorso prevede momenti interattividi scambio e di analisi di modellidi didattizzazione
e di esemplificazioni di percorsi didattici a partire dalle sequenze filmiche contenute nel
kit multimediale “Viaggi nelle storie. Frammenti di cinema per narrare”. Fra il primo e il secondo incontrosaràdata inprestitoad ogni partecipanteunacopiadel
kit in modo da permettere l’esplorazione dello strumento secondo le indicazioni-guida
proposte.
Saranno indicatebibliografie e sitografie specifiche e verranno analizzate e fornite schede
per facilitare la programmazione, l’osservazioneeladocumentazionedelleattività.
Al termine del percorso saranno distribuiti il kit multimediale e la pubblicazione relativa
alla sperimentazionedellostessoadogniscuolapartecipante.
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10.LERISORSEDIGITALIPERINSEGNAREITALIANOL2:
COMEUTILIZZARELERISORSEESISTENTIECOMECREARNEDINUOVE
Il corso si configura quale opportunità formativa per aiutare i docenti, partendo dalla
propria didattica, a individuare come le risorse digitali possano facilitare e migliorare
l’apprendimento.
La proposta tiene conto del fatto che i contesti nei quali i docenti di italiano L2 si
trovano a operare sono molto diversi: si passa da situazioni in cui sono disponibili LIM e
laboratori con computerdotatidiconnessionea internetasituazioniincuinonc’èrete,ma
neanchestrumentazione adeguata,cuiqualcunosopperisceutilizzandoilpropriopcportatile.
Perquestoilpesodelletematichepropostesaràcalibratoinbasealleesigenzedeicorsisti.
Ilcorso, basato su un approccio laboratoriale, si articola in4 incontrida 3 ore ciascuno in
presenza e in scambi virtuali tra un incontro e l'altro tramite forum di discussione sulle
tematichetrattate.
Obiettivi
• Individuare le modalità di utilizzo delle risorse digitali presenti sulla piattaforma
dell’ISMU
Parliamoci chiaro allo scopo di facilitare e migliorare
l'insegnamento/apprendimentodella linguaitalianacomeL2;
• identificare quali ambienti in rete e strumenti software sono adeguati alle proprie
attivitàe modalitàdidattiche;
• ricercare risorse e produrne di nuove grazie all’uso degli ambienti/strumenti che i
docenti vorrannoimparareausare.
Articolazionedelpercorso
4 incontridi3 oreciascuno
1°incontro
Fare didattica nella tecnologia. Le risorse digitali di “ Parliamoci chiaro”: condivisione,
riuso, copyrightelicenzaCreativeCommons
Esercitazione:registrarsisullapiattaformamoodleISMU,compilareilproprioprofilo,
navigaretralerisorse digitalipresentiinpiattaforma:livelliA0,A1,A2,B1,PatenteeItaliano
perillavoro.
2°e3°incontro
Repositorydirisorsedidattiche.ApproccioaHotPotatoesperrealizzarenuoverisorse. Approccio
aThinglinkperlacreazionediimmagini interattiveanimate.
Esercitazione:ricercarematerialinelwebperl'insegnamentodell'italianodautilizzareper
creare semplicirisorsedigitalidaproporreaipropriutenti.
4°incontro
ApproccioaZaptionperlacreazionedivideointerattivi.
Esercitazione:ricercarematerialinelwebperl'insegnamentodell'italianodautilizzareper
creare semplicirisorsedigitalidaproporreaipropriutenti.
Modalitàdilavoro
Gliincontriprevedonomomentifrontaliedesercitazioniapiccoligruppi.
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11.EDUCAREALLACITTADINANZANEIPERCORSIDIITALIANOL2
PERADULTIMIGRANTI
L’educazione alla cittadinanza viene perseguita in modo esplicito o implicito in tutti i
corsi di Italiano L2. La conoscenza degli aspetti socio-culturali della società italiana, oltre
a non essere scindibile dall’insegnamento della lingua, è infattidifondamentale importanza
perglistranieri, in quanto permette diaffrontare questionispecifiche legate allavoro e agli
aspettipraticidella vita quotidiananelpaesediaccoglienza.
Questo percorso di formazione si pone l’obiettivo prioritario di accrescere la competenza
professionale dei docenti nell’utilizzo di testi e materiali didattici differenziati, volti a
coniugare l’apprendimentolinguistico eletematichesocioculturalipiù vicinealleesperienze
edesigenzedegli stranierinelpaesed’immigrazione.
Obiettivi
• Farconoscerestrumentiematerialididatticidieducazioneallacittadinanza
differenziatipergenere,linguaggielivellidicompetenzalinguistica;
• fornirelecoordinatedibaseperlafacilitazioneelasemplificazionedimaterialispecifici
di educazioneallacittadinanza.
Articolazionedelpercorso
2 incontridi3 oreciascuno
1° incontro
Materiali e strumenti di educazione alla cittadinanza: analisi per tematiche, linguaggi e
livelli di competenzalinguistica.
2°incontro
La facilitazione dell’apprendimento e la didattizzazione dei materiali autentici sui temi
prioritari dell’Educazioneallacittadinanza.
Modalitàdilavoro
Gliincontriprevedonomomentifrontali,esercitazionie lavoriapiccoligruppi.
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12.UNOSTRUMENTODELCONSIGLIOD’EUROPAPERMIGLIORARELAQUALITÀ
DELL’OFFERTAFORMATIVANEICORSIDIITALIANOL2
Guidaall’autovalutazioneperglientierogatoridicorsidilinguapermigrantiadulti
Ilpercorso formativo intende presentare ai docenti proposte di modalità di lavoro per una
valutazione riflessiva e costruttiva del funzionamento della propria scuola, del proprio
operato, del proprio stile di lavoro e di relazione con gli studenti. Lo strumento di
riferimento sarà la “ Guida all’autovalutazione”delConsiglio d’Europa,elaboratadaRichard
Rossnerpersostenereglientiche eroganocorsidilinguaealtricorsirivoltiamigrantiadulti
efinalizzataavalutarelaqualitàditutti gliaspettidellorolavoro.Laguidatraelesueorigini
da una lista di controllo Eaquals (Evaluation and Accreditation of Quality in Language
Services – Valutazione e Certificazione di Qualità nei Servizi Linguistici) riferita a una
griglia di valutazione internazionale per la formazione in lingua straniera utilizzata dai
maggiori enti di insegnamento delle lingue (British Institute, Goethe Institute, Istituto
Cervantes…).
Obiettivi
• Sperimentare un percorso monitorato diautovalutazione dell’efficacia e della qualità
dei corsiattivatidiitalianoL2;
• acquisireunacompetenzametodologicadigestionedellostrumento.
Articolazionedelpercorso
4 incontridi3 oreciascuno
1°incontro
Presentazioneeanalisidella“Guidaall’autovalutazione”: cos’èl’autovalutazionediistituto;
lineeguidaperl’autovalutazioneeapproccioconsigliatoperl’utilizzodellostrumento.
2°incontro
Primoutilizzoesperimentazionedellaguidasuiseguentitemi:
-
ibisognideimigrantiadultinell’apprendimentolinguisticoeirisultatiattesideicorsiofferti; programmazione,pianificazionedell’insegnamentoedell’apprendimentodellalingua.
3°incontro
Proseguimentodellasperimentazionedellostrumentosuiseguentitemi:
-
risorseestruttureeducative:materialiestrumentididatticiutilizzatie/omessiadisposizione;
sosteneregliallievinelloropercorsodiapprendimento:metodi,contenutididatticie
competenze deidocenti.
4°incontro
Monitoraggio e consulenza presso la sede della scuola con il gruppo di lavoro (in data da
definirsi).
Modalitàdilavoro
Dopo una prima presentazione dello strumento, il gruppo di lavoro verrà accompagnato a
un utilizzo operativo/sperimentale delle griglie proposte per familiarizzare con l’approccio
metodologico e gestire successivamente in autonomia il processo di autovalutazione. A
ogni partecipante verrà fornita una copia della “Guida all’autovalutazione” del Consiglio
d’Europa.
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13.EDUCAREALLACITTADINANZAATTRAVERSOILPATRIMONIOCULTURALE
Dal2005laFondazioneIsmusidedicaallostudioeallapromozionedelpatrimonioculturale
come nuovafrontieraperl’integrazione.
Le azioni previste nell’ambito del progetto “Patrimonio e Intercultura” ricadono in due
ambiti principali:
a) la creazione e il potenziamento del sito dedicato, la prima risorsa on-line in Italia e
in Europa specificamente rivolta all’educazione al patrimonio in chiave
interculturale (www.patrimonioeintercultura.ismu.org)
b) lapromozionediparadigmiprogettualieoperativiall’avanguardia,attraversopercorsi
di formazione e ricerca-azione, giornate di studio, pubblicazioni, co-progettazione di
percorsi interculturaliincollaborazioneconistituzionimuseali.
Obiettivi
• Introdurreipartecipantiallepratichedieducazionealpatrimonioinchiave
interculturaleche sisonoandatesviluppandoneimuseiitalianinegliultimianni;
• promuovere il valore delpartenariato con i musei e altre istituzionideputate alla
tutela e valorizzazionedelpatrimonio;
• attivare una riflessione tra i rappresentanti di diversi contesti istituzionali,in
modo da integrareprospettive,testimonianze,competenzeprofessionalidifferenti;
• presentareinchiaveriflessivaalcunicasidistudioparticolarmentesignificativi;
• avviarelaprogettazionepartecipatadi un’esperienzaspendibileall’internodel
proprio contestoistituzionaleeprofessionale.
Articolazionedelpercorso
3 incontridi3 oreciascuno
1°incontro
Incontro dedicato a tracciare una panoramica sui possibili approcci all’educazione al
patrimonio in chiave interculturale come nuova risorsa per l’integrazione e lo sviluppo di
nuove cittadinanze; a partire da una rilevazione di esperienze e bisogni dei partecipanti,
discussionedicasidistudio e riflessionisulpartenariatoeducativo-culturale.
2°e3°incontro
Sulla base delle esperienze pregresse di cui i partecipanti sono portatori, e alla luce delle
conoscenze apprese nell’incontro precedente, si avvierà una progettazione partecipata che
avrà quale esito la messa a punto di una struttura progettuale articolata in alcune voci
fondamentali (destinatari; obiettivi; azioni; strategie; …). Tale esito di prodotto sarà
trasferibile all’interno dei contestiistituzionalieprofessionalideipartecipanti.
Modalitàdilavoro
Formazione teorica, con approccio dialogico, integrata a momenti laboratoriali di
progettazione.
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14.ISERVIZIEDUCATIVIPERL’INFANZIACOMELUOGODIINTEGRAZIONE
I servizi educativi per l’infanzia accolgono oggi moltissimi piccoli stranieri nati qui che,
insieme alle loro famiglie, sollecitano gli asili nido e le scuole dell’infanzia a esplorare con
più attenzione i temidellacuradeipiccoliincontesticulturalidifferenti,lerappresentazioni
culturalidell'infanzia, letappedellacrescita,ladiversitàdegliinputeducativiprecoci.
Gli incontri, rivolti agli educatori dei servizi educativi per l’infanzia, hanno l’obiettivo di
metterea confrontoe farconosceremodelli educativi,modalità di cura e di accudimento
che fanno riferimento a cornici culturali differenti: il nome, il corpo, il cibo, il sonno, i
riti, le scelte linguistiche, il narrare, sono alcuni dei tanti snodi che fanno parte di tutte le
infanzie ma sono declinati in maniera diversa e compongono quel mosaico del mondo
bambino "al plurale" che deve essere conosciuto, scambiato, scomposto e ricomposto
all’interno dei servizi educativi per l’infanzia, che diventano così luoghi privilegiati di
incontro, conoscenza reciproca,scambio e integrazione.
Obiettivi
• Implementarelecompetenzeinterculturalidelleeducatriciedeglieducatori;
• migliorare il rapporto genitori-educatorioffrendo strumentidi lettura delle
diversità culturali;
• proporremodalitàestrumentiperinsegnarel’italianoL2aipiccoliemantenerelaL1;
• offriremomentidiconoscenza,riflessioneeprogettazionedipercorsidiintegrazione
tra lefamiglieitalianechestraniere.
Articolazionedelpercorso
Finoa6 incontridi2oreciascuno
1°incontro
Accogliereibambinistranierielelorofamiglieneiservizieducativiperl’infanzia.
Inuovibisogninellascuolamulticulturaleemultilingue.Tipologiadeiminoristranieri
presentiin Italiaconparticolareriferimentoainatiqui,agliadottati,aifiglidicoppiamista.
Lefamigliestraniere:tipologia,vulnerabilitàeattenzionidadedicare. Strumentiperaccoglierebambiniefamigliestraniere.
2°incontro
L’accudimentoeletecnichedimaternageincontesticulturalidifferenti. Ledonneimmigrate:tipologie,storieepercorsimigratori.
Essere genitori nel paese di immigrazione: come viene modifica la funzione genitoriale.
Nascere:lagravidanza,ilparto,laconcezionedelneonato,l’accudimento,lecure,iriti. Laconcezionedell'infanziaedelletappe dellacrescita
Gli incidentiinterculturali:acosasonodovuti,comegestirli.
3°incontro
L’italianoL2deipiùpiccoli:comesiapprende,comesiinsegna
Modalitàdiapprendimentodiunalinguaseconda.
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Metodologie perinsegnareL2aipiccoli:materialiestrumenti. Ilbilinguismoel’importanzadelmantenimentodellaL1.
IndicazionipermantenerelaL1esvilupparelaL2.
4°incontro
Sguardiinterculturalisullaletteraturaperl’infanzia.
Illibroqualestrumentorelazionaledicrescitaaffettivaecognitiva.
Ipersonaggiponte,iprincipalipersonaggidellefiabenelmondo. Analisidialcunitesticontagliointerculturalededicatiaipiùpiccoli.
Individuazionedipistediletturaepercorsiconilibridelloscaffaleinterculturale. IlprogettoNatiperleggere.
5°incontro
Costruire integrazionetragenitoriitalianiestranierineiservizieducativiperl’infanzia
Presentazionedialcuniprogettisperimentatia Milanoinalcuniservizi educativiper
l'infanzia per promuoverelaconoscenzael'integrazionetragenitoriitalianiestranieri.
Individuazioneemessaincomune dialtriprogettigiàsperimentatiodaideare.
6°incontro
Ilvissutodelladisabilitànell’esperienzamigratoria
Il concetto di salute e malattia, disabilità, dolore e sofferenza: come cambiano a seconda
del contestoculturale diriferimento.
Bambinidisabilieimmigratiascuola:ilvissutodeigenitori,lerispostedelleistituzioni.
Metodologia
Ogniincontroèseguito da dibattito e messa in comune di esperienzevissute dai
partecipanticonbambiniefamiglieimmigrate.
Sarannoindicatebibliografie,sitografieefilmografie relativeagliargomentitrattati.
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Corsidaattivaresurichiestapressol’entechelirichiede
L’attivazione dei percorsi formativi e i relativi costi vanno concordati contattando la
responsabileperlaformazione:
CristinaZanzottera
Tel.02.67877943
Mail:[email protected]
CorsiinprogrammapressoFondazioneIsmu
AlcunideipercorsiformativisarannopropostipressolaSedediFondazioneIsmu(ViaGalvani
16, Milano) nel corso dell’a.s. 2015/2016 e saranno attivati al raggiungimento di un numero
minimodiiscritti.
PertutteleinformazionisuicorsiinprogrammasivedailsitoIsmuallapagina
http://www.ismu.org/formazione-educazione/
ÉquipeformatoriSettoreEdicazione:
Costanza Bargellini, Alessandra Barzaghi, Simona Bodo, Silvana Cantù, Elisabetta Cicciarelli,
Mara Clementi, Erica Colussi, Antonio Cuciniello, Gabriella Lessana, Silvia Mascheroni,
MargheritaSquaiella,MarilenaVimercati,CristinaZanzottera.
LaFondazioneISMUèenteaccreditatoperlaformazionepressoilMIUR.
Sede: via Copernico 1, 20125 Milano, 20121 Milano C.F. 97128780158
Telefono 02 6787791 Fax 02 67877979 email: [email protected] web: www.ismu.org
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