lectio magistralis : disquisizione sulla lealta

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lectio magistralis : disquisizione sulla lealta
LECTIO MAGISTRALIS : DISQUISIZIONE SULLA LEALTA’
di Velina Filosofo
In questi giorni mi sono chiesto cosa significhi la parola lealtà e, prima di tutto, mi
sono andato a rivedere l’etimologia della parola per controllare se si discostasse
dall’idea che ho sempre avuto della stessa. LEALTA’ è parola che deriva dal latino
legalitas e indica una componente del carattere, per cui una persona obbedisce a
particolari valori di correttezza e sincerità anche in situazioni difficili, mantenendo le
promesse iniziali e comportandosi seguendo un codice etico personale prestabilito.
In altri termini, si può intendere per lealtà il grado di coerenza tra un comportamento
nella pratica e gli ideali a cui si attiene teoricamente una persona. Esempi di
comportamento leale sono per esempio non tradire o ingannare, non imbrogliare, la
coerenza nel comportamento anche quando provochi conseguenze sfavorevoli per se
stessi, il richiamarsi a valori condivisi, la riservatezza, il dare concretamente e non
solo a parole il buon esempio. Sembrando caratteristica personale che si richiama
spesso ai cosiddetti valori prestabiliti, ed essendo apparentemente più moderno ed
apprezzato primeggiare destreggiandosi nella precarietà, l'agonismo esasperato o
adattarsi alla vorticosa velocità delle trasformazioni culturali, la lealtà sembra
attualmente una virtù personale antiquata e in declino, quali altre come la
prudenza, il buon senso, l'onore o la correttezza. Di esempi pratici di lealtà se ne
possono trovare moltissimi nella storia e nell'arte: le figure per esempio di Orlando
nella battaglia di Roncisvalle o degli Spartani nelle Termopili, Penelope nell'Odissea,
Giobbe nella Bibbia, Socrate nel mondo classico. Pur essendoci (come Ulisse o il
perfidus Annibale) eroi che hanno ben poco di leale, la lealtà è generalmente la
caratteristica psicologica principale del genio e dell'eroe, tanto spesso ripetuta da
venire per esempio parodiata nel personaggio di Don Chisciotte della Mancia dello
spagnolo Miguel de Cervantes. Ed a proposito del “genio” (il più delle volte
incompreso) mi à venuto in mente un pensiero di J. Swift : “C’è un modo infallibile
per riconoscere un genio: contare tutti gli idioti che gli sbarrano la strada”.
Nella religione la lealtà è l'agire in sintonia con la volontà e l'intelligenza divina nel
superare i limiti e le debolezze umane, e caratterizza come detto il comportamento
dell'uomo santo, che nella sua sintonia con Dio è quindi un individuo illuminato dalla
intelligenza divina. Il comportamento leale è quindi sintomo di una superiore
conoscenza. Nello sport la lealtà sportiva è meglio conosciuta come fair play, e
durante le Olimpiadi diventa requisito essenziale e apprezzato nello svolgimento delle
gare. Nella Psicoanalisi la lealtà è un comportamento etico suscitato dal Super-io, a
sua volta introiezione delle figure parentali. È un elemento della personalità quindi
molto radicato e antico, che si tuffa nell'inconscio e che affonda le sue origini nella
prima educazione, intesa in senso ampio. Nei vari codici professionali di Deontologia
la lealtà è una virtù, perlomeno nominalmente, che nel professionista risiede sempre
ai primissimi posti, al pari della competenza e dell'aggiornamento. Nella politica la
lealtà pare non esistere e le persone che tentano di praticare questa virtù
sono umiliate, qualche volta derise, più spesso sfruttate. Infine, giusto per
togliermi qualche dubbio, ho controllato il dizionario dei contrari ho scoperto che alla
parola LEALTA’ si contrappongono le parole: ipocrisia, scorrettezza, infedeltà,
meschinità, finzione, tradimento. Quest’ultima parola è, nel pantheon della
negatività, quella che può rendere meglio, secondo me, lo stato d’animo di una
persona a cui sia stato fatto il torto di mancanza di lealtà ed il cui esempio principe
è il Giuda il quale, almeno lui, resosi conto del male fatto trovò un onorevole via di
espiazione nel suicidio ! Conclusione: diffidate di colui che non ha dimostrato lealta !
Per chi ha voglia di farsi una cultura…qualche citazione.
Chi è fedele nel poco lo è anche nel molto e chi è disonesto nel poco lo è anche nel
molto. (Gesù)
L'onestà è lodata da tutti, ma muore di freddo. (Giovenale)
La politica migliore è l'onestà. (Charles Spurgeon)
Perle di italica saggezza
Chi non si contenta dell'onesto, perde il manico e anche il resto.
Con la gente onesta bisogna agire onestamente.
Donna senza onestà non fu mai bella.
Dov'è gente onesta, è un bell 'abitare.
Gli onesti finiscono sempre bene.
Gli uomini onesti non temono né la luce, né il buio.
La parola di un uomo onesto val quanto la sua firma.
L'onestà è la miglior politica.
L'onestà sta bene anche in casa del diavolo.
L'uomo onesto mái non mente.
Nessun può esser savio e sicuro, se non chi è onesto.
Non tutti possono essere ricchi, ma tutti possono e devono essere onesti Un uomo onesto non
cessa di essere tale per l'abbaiar di un cane.
Ogni onest'uomo è un gentiluomo.
Tra onesti non c'è mai nulla da perdere.
Tre cose sono impagabili: salute, arte, onestà.