PROGRAMMA ELETTORALE DELLA COALIZIONE CHE SOSTIENE

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PROGRAMMA ELETTORALE DELLA COALIZIONE CHE SOSTIENE
COMUNE DI NETTUNO
ELEZIONI COMUNALI 26 e 27 MAGGIO 2013
PROGRAMMA ELETTORALE
DELLA COALIZIONE
CHE SOSTIENE LA
CANDIDATURA A SINDACO
DI CARLO EUFEMI
Sta nascendo una nuova Nettuno
1. UNA CITTÁ DI CUI ESSERE FIERI
La città di Nettuno ha vissuto un lento e costante declino negli anni.
Il senso del decoro e la dignità, il rispetto e la responsabilità: tutto è stato messo in discussione in
nome di azioni politiche scellerate e rivolte agli interessi di pochi, anziché all’intera comunità.
Per questo ora è giunto il momento di compiere un profondo sforzo per ripartire, restituendo un ruolo
e un valore al merito e alla competenza, contribuendo con fiducia e ottimismo al bene di Nettuno.
Abbiamo sviluppato incontri, confronti con i cittadini; abbiamo raccolto i bisogni della gente e cercato
di individuare le priorità della città. L’idea ricavata è che si sente forte una “emergenza Nettuno”.
Per questo abbiamo costruito un progetto di rilancio con persone desiderose di mettersi al servizio
di Nettuno senza interessi personali, guidate solo da passione e amore per la propria città.
Persone che hanno condiviso l’idea rivoluzionaria di rendere Nettuno una città Normale, una città
di cui essere fieri.
Noi vogliamo una città Normale, guidata da un gruppo dirigente che abbia competenze, conoscenze,
esperienze, freschezza e correttezza.
Normale è avere risposte immediate e certe da parte della macchina amministrativa, normale è garantire
i diritti dei cittadini; normale è rendere pulita e presentabile la città, pulito il mare, più fruibili i pochi arenili
liberi; normale è pretendere che la casa comunale sia un palazzo di vetro trasparente; normale è porsi
il problema dell’assistenza ai più anziani e ai bisognosi; normale è l’integrazione delle periferie.
La nostra azione politica, rivolta a mettere insieme persone e contenuti, ha declinato cinque
“P”: “P” come Progetto politico, che comprenda tutti coloro che non si riconoscono nell’attuale
Amministrazione; “P” come Programma, costruito giorno dopo giorno ascoltando i cittadini che
hanno espresso voglia di partecipazione; “P” come Persone: abbiamo coinvolto nella nostra
coalizione persone con competenze, esperienza, passione civile e spirito di servizio. Persone
innamorate della propria città; “P” come Pulizia: pulizia morale, intellettuale, relazionale, nel rispetto
di se stessi, degli altri e dei valori fondamentali della società; “P” come Prospettiva d’avvenire: per
creare le condizioni affinché tutti possano riconoscersi in un progetto che garantisca un futuro alla
città, ai nostri figli e alle generazioni future.
Nettuno deve tornare a essere una comunità viva, coesa, competitiva e propositiva.
Desideriamo il riscatto della nostra città, vogliamo richiamare nel nostro progetto chi è aperto al
dibattito intenso e costruttivo, cittadini e cittadine delusi, per restituire l’orgoglio ai tanti nettunesi
feriti, e renderli protagonisti del Cambiamento che porterà la nostra amata Nettuno a rinnovarsi e
a riconquistare la normalità persa da tempo.
Noi abbiamo un piano per la crescita della Città, per creare occupazione e puntare alla rinascita di Nettuno.
2. REGOLE CERTE E UGUALI PER TUTTI
Perché una città funzioni, bisogna stabilire un sistema di regole condiviso e uguale per tutti,
all’interno del quale la sicurezza venga declinata non solo come repressione di fatti criminali,
invocando la presenza di più forze dell’ordine, ma – soprattutto - in termini di prevenzione e di
educazione alla legalità.
In questo senso rilanciare Nettuno vuol dire innanzitutto operare un oculato taglio degli sprechi e delle
spese superflue, i cui risparmi verranno utilizzati per la riduzione ai minimi possibili dell’Imu e di altre
imposte con l’approvazione di un regolamento per le esenzioni rivolte alle fasce sociali più bisognose.
Il rispetto delle regole prima di tutto, per questo è necessario creare un programma di governo
rivolto al recupero dell’evasione delle imposte e delle tasse comunali.
Sarà attivato, di concerto con il Tavolo permanente sulla sicurezza e i rappresentanti delle forze
dell’ordine, l’adeguamento dei servizi di videosorveglianza, utili ed essenziali per la sicurezza
urbana, che saranno integrati attraverso azioni educative con scuole e forze dell’ordine e verteranno
sui temi della legalità e della sicurezza.
Sempre nel quadro di un rispetto delle regole in nome della legalità, la nuova Amministrazione si
attiverà per richiedere i beni confiscati alla criminalità, presenti sul territorio, da destinare ad attività
sociali e di interesse pubblico.
3. EFFICIENTE E TRASPARENTE: UN COMUNE CHE FUNZIONA
L’organizzazione attuale della città è burocratica, dispendiosa, inefficiente: occorre ammodernare
la struttura amministrativa e i servizi a essa collegati e potenziare i servizi online.
In questa azione rientra il dimezzamento delle spese degli organi istituzionali, insieme alla
ricognizione finanziaria dell’Ente e alla messa in chiaro della situazione debitoria; si renderà
necessario definire i principali contenziosi legali, riorganizzare uffici e servizi assegnando
responsabilità a tutto il gruppo dirigente e non a pochi favoriti.
Il Comune deve essere una macchina amministrativa che funziona, anche attraverso la
qualificazione permanente dei dipendenti e il riconoscimento delle carriere. Occorrerà quindi
un’attenta valutazione dei dirigenti, delle posizioni organizzative e del personale con l’assegnazione
di indennità accessorie e di risultato legate esclusivamente al merito e agli obiettivi raggiunti.
Un Comune efficiente deve contare anche su un sistema di gestione digitalizzata della pubblica
amministrazione, il cosiddetto “e-government”. Ciò consentirebbe di ottenere, attraverso l’uso di
moderni sistemi informatici, l’ottimizzazione del lavoro dell’Ente.
Efficienza è anche il potenziamento di personale e mezzi di polizia locale unito al coordinamento dei servizi
di Protezione civile, allo scopo di rafforzare l’attività di prevenzione e messa in sicurezza del territorio.
Un discorso a parte va riservato al capitolo “trasparenza”.
È necessario istituire un “catalogo di trasparenza” che consenta a tutti di conoscere, comprendere
e partecipare, abbattendo il muro della burocrazia.
Trasparenza intesa come mezzo per consentire l’informazione e il controllo dei cittadini sull’operato
della pubblica amministrazione, ponendo in tal modo i cittadini al centro dell’azione amministrativa.
Per questo noi prevediamo la pubblicazione online, con linguaggio comprensibile e non burocratico
di tutte le spese per settori e uffici; la pubblicazione della situazione patrimoniale degli eletti a inizio
mandato, con aggiornamento annuale.
In pratica l’Amministrazione riconoscerà a ciascun cittadino il diritto di consultare tutte le informazioni
riguardanti: la composizione della macchina amministrativa e della pianta organica; le presenze
e il comportamento di voto degli eletti all’interno del consiglio comunale; le proposte presentate
da ogni singolo consigliere comunale; curriculum vitae, indirizzi di posta elettronica e numero
di telefono di servizio dei dirigenti, degli amministratori e dei consiglieri comunali; registro delle
imprese e dei fornitori, albo dei professionisti.
4. NASCE UNA NUOVA CITTÀ: RIDISEGNARE PER RIQUALIFICARE
È necessario riformare la struttura della città, valorizzarne le qualità e porsi come obiettivo primario il
rilancio della città policentrica. Per riqualificare occorre distribuire le funzioni nei luoghi in cui si vive e si
lavora, ricreare equilibrio tra il terziario e il residenziale, potenziare le infrastrutture telematiche, riusare
gli spazi e il patrimonio esistente (pubblico e privato) e, non da ultimo, riqualificare l’arredo urbano.
Lo strumento per attuare questo disegno può essere un documento strategico, che porterà alla
stesura di un piano strutturale, in grado di accompagnare la revisione della normativa urbanistica
comunale. Ciò dovrà favorire lo sviluppo socio-economico del nostro territorio, tenendo sempre
conto dell’attuale crisi economica.
Tale piano strategico scaturirà da un lavoro condiviso tra i vari attori pubblici e privati, che dovranno
condividere una visione di futuro per il nostro territorio, ridefinendo il posizionamento sulla scena
provinciale, regionale e nazionale. In questo contesto troveranno spazio le differenti rappresentazioni
dei problemi e delle priorità, i diversi bisogni anche contrapposti, e la messa a punto delle strategie
necessarie. Saranno definiti i possibili progetti, le risorse necessarie e disponibili, ma soprattutto si
raccoglieranno le assunzioni di responsabilità dei diversi partecipanti pubblici e privati. Questa nuova
fase di partecipazione “orizzontale” coinvolgerà Enti, Istituzioni, forze sociali, economiche, culturali e
ambientali: in pratica i cittadini tutti, con il fine di delineare una prospettiva di sviluppo, attraverso una
precisa analisi degli aspetti positivi da valorizzare e delle criticità esistenti da risolvere.
Il documento strategico e l’adozione di un piano urbano del traffico, dovranno essere studiati di
concerto con un efficiente sistema di sicurezza stradale. Si rende perciò primaria la revisione
dei punti critici della viabilità urbana, con eventuali inversioni del transito, compresa la revisione
delle rotatorie, ridisegnandole al fine di garantire la sicurezza viaria e pedonale, quest’ultima al
momento alquanto a rischio (in quanto i pedoni si trovano ad attraversare quasi sempre all’interno
delle rotatorie). In questo quadro rientra anche la sistemazione di strade, piazze, cunette, fossi e la
pubblica illuminazione; l’installazione di semafori in prossimità di incroci pericolosi; l’eliminazione
delle barriere architettoniche in tutti gli spazi pubblici e di uso pubblico.
Il piano urbano del traffico dovrà prevedere la risoluzione del problema “parcheggi”. Questi
dovranno essere tangenziali al centro urbano, serviti da autobus “navetta”, preferibilmente a
trazione elettrica, che colleghino alla fascia centrale costiera.
I servizi insufficienti e la burocrazia tutt’altro che razionale e imparziale, rappresentano dei forti
ostacoli al disegno di una nuova città. Per questo la riqualificazione deve considerare anche la
semplificazione delle procedure amministrative, attraverso la creazione dello Sportello unico per
l’edilizia telematico e il potenziamento dello Sportello unico per le attività produttive.
Si dovrà poi procedere alla conclusione dell’istruttoria delle pratiche di condono edilizio (pervenute ai
sensi delle leggi: 47/1985, 724/1994 e 326/2003), rappresentando contemporaneamente la mappa
degli abusi, intorno ai quali si dovrà ridisegnare la variante speciale per il recupero urbanistico dei
nuclei edilizi abusivi che dovrà dotare di tutti i servizi richiesti le aree così determinate. Occorrerà
anche un programma di rottamazione urbana che comprenda la demolizione e ricostruzione di
vecchi edifici, non più rispondenti alle norme edilizie-urbanistiche, con premi di cubatura allo scopo
di non consumare altro suolo.
La città nuova dovrà tenere conto di tutte le opere avviate che rischiano di rimanere incompiute.
L’esame dello stato dei procedimenti relativi alla Piscina comunale e al Teatro comunale, sarà
necessario allo scopo di giungere al completamento delle opere entro il mandato del sindaco.
Per quanto riguarda il Parcheggio di piazzale Berlinguer, bisognerà esaminare la situazione degli
atti amministrativi compiuti e valutare, qualora necessario e possibile, la modifica degli atti stessi,
restituendo all’immediato uso pubblico l’intera piazza, previo progetto di riqualificazione.
La scarsa attenzione riservata ai quartieri e alle periferie ha causato l’abbandono delle stesse,
per le quali diventa urgente un piano di riqualificazione a partire dal completamento delle opere di
urbanizzazione primaria (fogne, gas, luce e strade). In questo senso, per decidere la priorità degli
interventi, sarà utile attuare il decentramento amministrativo con l’istituzione dei consigli di quartiere
che rendano partecipi della cosa pubblica anche i cittadini che non possono raggiungere il centro.
Nel piano di riqualificazione delle periferie rientra anche la ricognizione dello stato di utilizzazione
dell’intero quartiere artigiano, la verifica delle convenzioni e l’eventuale individuazione di spazi
scarsamente utilizzati o utilizzati in maniera impropria, individuando ulteriori spazi da assegnare al
fine di favorire lo start up di nuovi soggetti imprenditoriali, privilegiando le giovani imprese ad alta
innovazione e il reintegro nel mondo del lavoro di soggetti svantaggiati.
Riqualificare la città di Nettuno vuol dire preoccuparsi della sua qualità urbana, e quindi riqualificare
il lungomare e gli accessi cittadini; aggiornare il piano del colore e il piano di arredo urbano;
individuare una nuova area per il mercato settimanale e riqualificare i mercati rionali; verificare
l’attuazione della toponomastica e della numerazione civica; promuovere il risparmio energetico a
partire dagli edifici pubblici.
La qualità urbana dipende anche da azioni mirate come: la campagna di adozione di spazi cittadini
da parte di privati per la riqualificazione e la manutenzione del verde e delle aree pubbliche;
l’indizione del bando per l’affidamento di esercizi di manutenzione di aree ristoro e attrezzate nei
parchi cittadini e aree verdi; la revisione del regolamento per l’occupazione del suolo pubblico,
calmierando il più possibile i costi, e aumentando la vigilanza sulla corretta gestione dello stesso.
E ancora la repressione del “Cartello Selvaggio” e l’adozione di un nuovo Piano Pubblicità;
l’abbattimento degli ecomostri in zone di pregio; il trasferimento dell’attuale deposito del Co.tral
con conseguente definizione e utilizzo dell’area per scopi culturali e sociali.
La linea ferroviaria merita un discorso a parte. La riqualificazione delle aree di proprietà della
Ferrovia, anche attraverso convenzioni, renderebbe fruibile per usi pubblici gran parte delle
superfici disponibili nel “cuore della città”, valutando anche l’ipotesi di uno spostamento della
stazione ferroviaria a ridosso della galleria verso Anzio, valorizzando e convertendo il tratto che si
renderebbe libero dal transito ferroviario. Tale ipotesi potrebbe essere attuata anche in funzione del
progetto del raddoppio del binario nel tratto Campoleone-Anzio, già avviato dalla Regione Lazio.
Il piano di riqualificazione tiene conto anche dell’ipotesi della realizzazione di un nuovo cimitero in
area esterna che potrà comprendere nuovi servizi: sala per la cremazione e spazi per la sepoltura
di defunti di religione diversa.
5. TURISMO E CULTURA PER UNA CITTÀ IN EUROPA
Il potenziamento degli interventi al servizio del turismo e della cultura è fondamentale per il rilancio
della città. Nettuno conserva un ricco patrimonio di beni monumentali e ambientali che devono
essere valorizzati; per attuare interventi al servizio del turismo è urgente proteggere la sua vocazione
agricola e le produzioni tipiche, consentendo così anche al settore del commercio di rinnovarsi.
La promozione dell’intero centro cittadino, compreso il centro storico antico, come “Centro commerciale
naturale” faciliterebbe l’inserimento di nuove attività commerciali di qualità, così come la creazione di
vetrine di prodotti locali, compresi ristoranti a Chilometro Zero, dove si possono consumare i numerosi
prodotti del territorio, valorizzando anche la produzione agricola di Nettuno. Tale promozione porterebbe
la riduzione dei costi di energia e la valorizzazione dei tanti produttori locali nel campo enogastronomico
e favorirebbe la revisione del piano di arredo urbano comunale e del piano del colore.
L’esclusività del borgo medioevale, può essere valorizzata anche di giorno con la creazione di una
cittadella “Arts and Crafts”, con botteghe artigianali di mestieri e prodotti enogastronomici tipici e
con un modello di ospitalità originale qual è l’ “albergo diffuso”, tipica forma di ricettività turistica di
centri storici di interesse artistico e architettonico.
Il piano di promozione turistica deve considerare le risorse del territorio e favorire lo sviluppo di
un turismo culturale, attraverso il potenziamento del turismo museale; un turismo religioso, con
la progettazione di itinerari turistico-culturali che leghino l’aspetto religioso (Santuario di Santa
Maria Goretti) alle tradizioni del paese; un turismo della memoria (Cimitero americano; luoghi
dello sbarco); un turismo nautico, con la condivisione del progetto waterfront urbano integrato
e lo sviluppo di una cultura dell’accoglienza; un turismo congressuale, con l’obiettivo di una
destagionalizzazione dei flussi e un incremento indotto anche sull’offerta complessiva della città in
termini di ricettività, commercio, cultura.
Rientrano nel piano di rilancio culturale e turistico della città anche l’apertura della biblioteca
comunale; il sostegno alle attività degli Oratori, alle Associazioni culturali e ai Comitati Festeggiamenti
Patronali; l’organizzazione di eventi culturali e di spettacoli; la definizione di politiche territoriali di
sviluppo d’intesa con i Comuni limitrofi e altri Enti (Costa dei Miti); la creazione di percorsi di
pescaturismo; la pianificazione di collegamenti marini diurni e notturni tra Anzio e Nettuno: da
Torre Astura a Tor Caldara; la creazione di punti di ormeggio per la piccola diportistica e i pescatori
sportivi; la realizzazione di un’area per l’alaggio pubblico; la sistemazione e la messa in sicurezza
degli impianti sportivi; il sostegno alle Associazioni sportive e la realizzazione di Poli di eccellenza
per la ginnastica, per il tiro a volo e per il golf d’intesa con le Federazioni sportive; la realizzazione
di una NTC (Nettuno Turist Card), una card rivolta al turista e che dia a questo agevolazioni per
hotel e ristoranti; la creazione di un’agenzia “comunale” di marketing il cui compito sarà quello di
realizzare marketing plan volti alla promozione del territorio e alla trasformazione di Nettuno in un
vero e proprio brand da utilizzare nel mercato turistico nazionale ed internazionale; la realizzazione
di eventi soprattutto fieristici e sportivi attraverso la ristrutturazione delle strutture esistenti e la
creazione di un vero e proprio centro expo; ipotizziamo la creazione della “Casa della Cultura e
del Tempo libero” che potrebbe trovare la sua location all’interno della stazione ferroviaria, già
pressoché dismessa. Al suo interno potrebbero trovare sede le Associazioni culturali della città,
mentre nell’androne e negli spazi annessi, potrebbero svolgersi manifestazioni culturali di vario
genere, come mostre, seminari, dibattiti, presentazione di eventi, libri e altro.
Turismo vuol dire anche valorizzare e promuovere Nettuno come “Città del Baseball”, orgoglio e
biglietto da visita di ogni nettunese.
6. LA SCUOLA AL PRIMO POSTO
Rimaste a lungo senza un assessore nominato che se ne occupasse, le scuole di Nettuno
avrebbero di certo meritato più attenzione.
Noi prevediamo un piano urgente di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza di tutte le
scuole; la costruzione di un nuovo Istituto comprensivo a servizio dei quartieri periferici; la riduzione
delle liste d’attesa per le scuole dell’infanzia con l’apertura di nuove sezioni, e una maggiore
attenzione agli asili nido; il potenziamento dei servizi di assistenza per alunni diversamente abili
e con bisogni educativi speciali; il sostegno ai Piani per l’offerta formativa (POF) delle scuole e ai
progetti speciali di valenza educativa; il sostegno agli alunni bisognosi; l’assegnazione agli alunni
meritevoli di borse di studio a riconoscimento del loro successo.
Il piano per le scuole deve comprendere anche l’ottimizzazione del servizio di trasporto scolastico,
con l’introduzione del servizio “Pedibus”: mobilità alternativa con fermate predefinite e segnalate da
appositi cartelli, dedicata principalmente agli scolari per raggiungere la scuola a piedi, educandoli
così a una cultura ambientale e salutistica.
È necessaria inoltre l’approvazione del nuovo piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche,
razionalizzando e ottimizzando il sistema senza sacrificare gli organici esistenti.
In tale piano deve essere prevista la realizzazione di un Campus Scolastico esterno al centro
cittadino, raggiungibile con percorsi protetti (pista ciclabile, percorsi pedonali e simili, servito da
linee del servizio pubblico).
7. COLLEGHIAMO NETTUNO AL MONDO
La città nuova che auspichiamo deve essere una città accessibile e collegata al resto del mondo.
La costruzione di un nuovo sito internet, agile e di facile consultazione, contenente tutti i servizi on line per
il cittadino, non solo è utile all’interno della rete cittadina, ma può fungere anche da vetrina della città. Si
rende necessario anche un ampliamento del campo rete wifi accessibile in diverse parti della città.
Due iniziative possono trovare finanziamento attraverso i fondi messi a disposizione dall’Unione
europea con il progetto Smart Cities 2014/2020:
Creazione di un hub periferico alla città, dove si possono intercettare tutte le merci (escluse le
deperibili) destinate alle attività commerciali e ai privati presenti nel centro urbano, provvedendo
successivamente a concordare con i destinatari, attraverso sms o mail, le modalità e i
tempi delle consegne che saranno effettuate esclusivamente con mezzi elettrici, riducendo
contemporaneamente i costi di energia, l’inquinamento dell’aria e consentendo una migliore qualità
della vita ai residenti, che vedrebbero ridotto il traffico nel centro urbano. Inoltre, questo sistema
potrebbe risolvere il problema di magazzinaggio sentito da molti commercianti, che potrebbero
utilizzare tale hub come deposito per le loro attività.
Creazione di un percorso cittadino di bus intelligenti, con itinerari prestabiliti, che possono collegare,
in una prima fase, il centro ai quartieri con partenze a ridosso dei parcheggi da realizzare nelle
adiacenze del centro cittadino.
Il potenziamento dei trasporti pubblici con Roma, entroterra e litorale, è fondamentale per rendere
più vivibile e visitabile la città. Si rende necessario ripensare la mobilità ottimizzando tutte le
modalità di trasporto collettivo (treno, autobus, taxi, battelli via mare) e individuale (automobile,
motocicletta, bicicletta, a piedi). Ciò significa anche stabilire intese con i Comuni vicini per integrare
i servizi su ferro, gomma e acqua, mettendo a disposizione degli utenti il biglietto integrato per
l’utilizzo dei servizi.
L’azione per migliorare la qualità della vita cittadina va completata con un robusto piano di piste
ciclabili e aree e percorsi pedonali.
Un’intelligente mobilità urbana ed extraurbana è fattore propulsivo della crescita e dell’occupazione,
oltre che un elemento determinante per lo sviluppo sostenibile.
8. PIÙ VICINI E SOLIDALI CON CHI HA BISOGNO
Il Comune deve essere al servizio dei cittadini e delle famiglie, dal punto di vista del sociale,
della solidarietà, di una maggiore efficienza dei servizi sanitari e con una particolare attenzione ai
minori, agli anziani e ai soggetti con disabilità.
L’attuazione puntuale del Piano di zona sociale va rivolta in particolare alla prevenzione del disagio
minorile, ai servizi per le fasce sociali più deboli, e al sostegno delle iniziative delle associazioni di
volontariato che abbiano ricadute concrete.
È necessario inoltre definire misure a sostegno delle famiglie; ridefinire la fruizione di mense e
trasporto scolastico; potenziare il Polo affido territoriale; istituire il servizio per malati di Alzheimer;
sostenere le iniziative del centro anziani aprendo altre sedi nei quartieri ad alta densità abitativa.
La casa di riposo comunale “Tosi” deve mantenere la destinazione originaria, modernizzando
funzioni e servizi anche per rispetto di chi contribuì per mantenerla in vita.
I servizi ospedalieri esistenti devono essere salvaguardati, potenziando i servizi sanitari di base
sul territorio e aprendo anche una farmacia comunale. In tale contesto rientra il potenziamento del
Poliambulatorio “Urbano Barberini” con l’istituzione di un presidio di prossimità (Primo soccorso).
Per l’avvio di attività imprenditoriali e/o per far fronte a spese d’emergenza nei confronti di soggetti
vulnerabili dal punto di vista sociale ed economico, sarà istituito lo sportello per il Microcredito, in
convenzione con banche locali.
Per la lotta al randagismo e la tutela degli animali, saranno avviate campagne di prevenzione
dell’abbandono; sterilizzazioni convenzionate; realizzazione di un canile intercomunale progettato
con concezioni moderne e civili (oasi del benessere animale), anche con l’obiettivo di fungere da
centro di recupero degli animali.
9. AMBIENTE: UNA RISORSA DA TUTELARE
Il lento declino che ha investito Nettuno è stato determinato anche da una mancata valorizzazione
delle sue risorse, prima fra tutte l’ambiente.
Occorrerà un piano di corretto utilizzo della risorsa “mare”, attraverso la valorizzazione delle
spiagge, la riqualificazione del waterfront, l’utilizzo innovativo di sistemi come la “tecnospiaggia”
(promuovendo inoltre la realizzazione di spiagge libere attrezzate tramite la revisione del Piano
di utilizzazione degli arenili – PUA – d’intesa con le associazioni balneari), la realizzazione di un
impianto di acquacultura.
Inoltre, d’intesa con la Regione Lazio e le associazioni di categoria dei concessionari, sarà attuato
il piano di lotta all’erosione delle spiagge, evitando di sperperare ulteriormente denaro pubblico
con interventi tecnicamente errati.
Tutelare l’ambiente vuol dire anche riqualificare e valorizzare alcune importanti e storiche aree della città:
Bosco di Foglino
Potrebbe diventare un grande “parco cittadino” con all’interno piste ciclabili, percorsi pedonali e
aree attrezzate per la sosta e il picnic nel rispetto dell’ambiente e nel contatto con la natura.
Villa Borghese
La gestione di quest’area è in capo alla Provincia di Roma. Si potrà chiedere la gestione in capo
al Comune di Nettuno e l’area potrebbe quindi essere utilizzata per eventi di grande qualità e
risonanza nazionale e internazionale.
Torre Astura
La sua singolarità ambientale, storica e archeologica suggerisce di avanzare richiesta per
l’inserimento dell’intero comprensorio tra i siti del patrimonio mondiale dell’Unesco in quanto area
paleolitica di eccezionale importanza (ne è la prova il ritrovamento di “Nello”); area ricca di resti di
ville romane, peschiere, resti di porto romano; area di importanza storico-architettonica con la torre
di Astura; area naturalistica eccezionale, già considerata SIC, Sito di importanza comunitaria, dalla
Comunità europea. Tale idea deve essere accuratamente approfondita e concertata con il parco
nazionale del Circeo, i comuni di Latina e Anzio, la Regione Lazio e i Ministeri competenti.
Altre aree da riqualificare: il laghetto Granieri; la bonifica del parco Loricina, con l’inserimento di aree
attrezzate per il gioco dei bambini; il Sughereto e la Pineta della Campana, d’intesa con la proprietà.
Rientrano nel piano di tutela ambientale anche la risistemazione e moltiplicazione delle alberature
cittadine; la realizzazione di parchi attrezzati avviando campagne educazionali; la rimozione
sistematica di discariche abusive; l’apertura di isole ecologiche sul territorio; la riduzione dei rifiuti
e il miglioramento della raccolta porta a porta; la creazione di orti urbani (o orti sociali) per dare a
tutti la possibilità di possedere e coltivare i prodotti della terra per sé e per i propri familiari, e per
contribuire a trasferire conoscenze e competenze dai più anziani ai più giovani; l’ampliamento e
l’ottimizzazione dell’impianto di depurazione delle acque; l’apertura di una vertenza con la società
Acqualatina a tutela degli utenti, sia per la garanzia sulla qualità dell’acqua che per il recupero di
quanto stabilito con il referendum nazionale.
10.IL FUTURO DELLA CITTÀ: CRESCITA E SVILUPPO ECONOMICO
Tutti i punti precedentemente illustrati sono tasselli fondamentali per la crescita e lo sviluppo del territorio.
Tali idee per far crescere Nettuno saranno la base dello sviluppo di politiche attive che guardino alla
città nel suo insieme e alla possibilità di renderla nuova, fruibile, accessibile a tutti e finalmente in grado
di sfruttare tutte le sue potenzialità ambientali, turistiche, commerciali, culturali e sportive.
Questa città ha bisogno di raggiungere due obiettivi primari: tornare alla normalità e avere come
missione la ricerca costante della crescita.
L’analisi dei punti di forza e di quelli di debolezza del territorio ha permesso di pensare a una
possibile strategia di sviluppo che punti a rivitalizzare l’economia mettendo “a sistema” sia gli
interventi regionali, sia quelli nazionali che comunitari.
L’obiettivo principale è quello di restituire più favorevoli prospettive di occupazione, migliorando al
tempo stesso i redditi delle famiglie.
Gli strumenti per favorire la ripresa economica del territorio sono: gli incentivi, i servizi reali, gli
strumenti tradizionali per lo sviluppo e una disponibilità finanziaria. Accanto a questi strumenti
il territorio deve essere in grado di fornire servizi efficienti, per incentivare gli investimenti sul
territorio e l’occupazione giovanile.
A questo scopo l’Amministrazione si doterà di un ufficio dedicato alla ricerca di finanziamenti per
opere e servizi attraverso bandi regionali, nazionali e comunitari.
Si è pensato per questo a una riduzione di tariffe e aliquote di pertinenza delle imprese commerciali e
artigiane allo scopo di incentivare migliorie e investimenti a favore delle stesse; alla semplificazione
delle procedure amministrative per imprese e aziende che investono sul territorio per produrre
occupazione e nuovo lavoro. Quanto ai giovani invece, l’istituzione del COL (Centro orientamento
al lavoro) e un albo comunale al quale potranno iscriversi i giovani laureati.
Senza dubbio il progetto di rinascita di Nettuno, dovrà tenere conto del difficile momento di crisi
economica che stiamo attraversando, ma anche della possibilità di sfruttare al meglio tutte le
risorse presenti per uno sviluppo sostenibile.
In conclusione affermiamo che, accanto al disegno di un nuovo sistema della viabilità,
all’emergenza di parcheggi e al potenziamento dei collegamenti, dovrà esserci un costante lavoro
di valorizzazione dei beni monumentali e ambientali, un maggior impulso al turismo e l’utilizzo di
politiche di marketing territoriale in stretta collaborazione con i Comuni limitrofi.
Tutto questo dovrà essere svolto con l’obiettivo di uno sviluppo che può e deve portare lavoro,
come risultato di politiche di crescita e punto di arrivo di una formazione finalizzata ad apprendere
professioni e competenze.
CODICE ETICO
L’aggregazione politica che sostiene la candidatura di Carlo Eufemi, si è data un codice etico: un
sistema di regole basato sulla lealtà e la trasparenza che chiama in causa l’effettiva competenza da
parte dell’aspirante politico negli incarichi accettati e nell’esclusivo interesse volto al bene dei cittadini.
I cittadini che si metteranno a disposizione della propria città avranno i seguenti obblighi e si
impegneranno solennemente a rispettarli:
1. Candidarsi e accettare incarichi per cui si è interessati e competenti ed espletarli nel solo
interesse dei cittadini nettunesi.
2. Rinunciare a ogni incarico che possa interferire con la funzione pubblica assunta, ovvero, entrare
in conflitto d’interesse con la stessa.
3. Dichiarare esplicitamente, durante la vigenza dell’incarico, l’eventuale insorgenza di conflitti
di interessi e porvi rimedio rinunciando, se di interesse per la collettività, all’incarico assunto.
4. Non sfruttare l’incarico ricoperto per ottenere trattamenti personali di favore, anche se marginali.
5. Evitare forme di nepotismo e/o favoritismi nell’assegnazione a terzi di mandati, incarichi ovvero
altre funzioni.
6. Accertare o far accertare, senza ombra di dubbio, che ogni commessa, mandato o incarico
siano assegnati in modo trasparente e imparziale, con un buon rapporto costo/qualità/beneficio,
e che gli stessi siano monitorati con diligenza nel loro svolgimento.
7. Tutelare la dignità delle persone, il rispetto dell’ambiente, dei beni pubblici e delle risorse comuni.
8. Mantenere un decoroso comportamento pubblico e privato, in linea con l’istituzione che si rappresenta.
9. Non intrattenere relazioni con persone e organizzazioni che agiscono ai confini o fuori della legalità.
10.Mettere a disposizione il proprio certificato penale per evidenziare assenza di condanne per
reati fiscali, ovvero commessi contro la pubblica amministrazione.
11.Non accettare regali, di qualsiasi importo o natura, che possano trovare ragione nello
svolgimento dell’incarico.
12.Collaborare lealmente con le istituzioni e gli elettori, affinché gli impegni assunti nell’interesse
dei cittadini siano onorati.
13.Dire sempre la verità ai propri cittadini, buona o cattiva che sia.
14.Correttezza nei confronti delle altre candidate e degli altri candidati e capacità di condurre un
confronto elettorale basato sul rispetto delle idee altrui.
15.Rispetto assoluto del documento programmatico del Sindaco e dei Rappresentanti e
svolgimento del mandato in un’ottica di massima coesione con il Sindaco e la Coalizione.
Nettuno, 26 Aprile 2013