Sta nascendo una nuova Nettuno

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Sta nascendo una nuova Nettuno
Sta nascendo una nuova Nettuno
...partendo da una missione: “Tornare alla normalità per ricominciare a crescere”.
1. UNA CITTÀ DI CUI ESSERE FIERI
La città di Nettuno ha vissuto un lento e costante declino negli anni.
Il senso del decoro, la dignità, il rispetto e la responsabilità sono state messe in discussione in
nome di azioni politiche scellerate e rivolte agli interessi di pochi anziché all’intera comunità.
Per questo ora è giunto il momento di compiere un profondo sforzo per ripartire, restituendo un
ruolo e un valore al merito e alla competenza, contribuendo con fiducia e ottimismo al bene di
Nettuno.
Abbiamo incontrato e ci siamo confrontati con i cittadini, raccogliendo i loro bisogni e cercando di
individuare le priorità della città. L’idea ricavata è che si sente forte un’ “emergenza Nettuno”.
Per questo abbiamo costruito un progetto di rilancio con persone desiderose di mettersi al servizio
di Nettuno senza interessi personali, guidate solo da passione e amore per la propria città.
Persone che hanno condiviso l’idea “rivoluzionaria” di rendere Nettuno una città Normale, una città
di cui essere fieri.
Noi vogliamo una città Normale, guidata da un gruppo dirigente che abbia competenze, esperienza,
energia, voglia di fare e integrità morale.
Normale è avere risposte immediate e certe da parte della macchina amministrativa; normale è
garantire i diritti dei cittadini; normale è rendere pulita e presentabile la città, pulito il mare, più
fruibili gli arenili liberi; normale è pretendere che la casa comunale sia un palazzo di vetro
trasparente; normale è porsi il problema dell'assistenza agli anziani e ai bisognosi; normale è
l'integrazione delle periferie.
La nostra azione politica, rivolta a mettere insieme persone e contenuti, ha declinato cinque “P”.
“P” come Progetto politico che, partendo dalla “normalizzazione”, punterà al rilancio economico
della nostra città; “P” come Programma, costruito giorno dopo giorno ascoltando i cittadini che
hanno espresso voglia di partecipazione; “P” come Persone, abbiamo coinvolto nella nostra
coalizione persone con competenze, esperienza, passione civile e spirito di servizio, persone
innamorate della propria città. “P” come Pulizia: pulizia morale, intellettuale, relazionale, nel
rispetto di se stessi, degli altri e dei valori fondamentali della società; “P” come Prospettiva
d'avvenire, per creare le condizioni affinché tutti possano riconoscersi in un progetto che
garantisca un futuro alla città, ai nostri figli e alle generazioni future.
Nettuno deve tornare a essere una comunità viva, coesa, competitiva e propositiva dove l'ottimismo
e il pensiero positivo siano i sentimenti predominanti.
Desideriamo il riscatto della nostra città, vogliamo richiamare nel nostro progetto chi è aperto al
dibattito intenso e costruttivo, cittadini e cittadine delusi, per restituire l’orgoglio ai tanti
nettunesi feriti, rendendoli protagonisti del Cambiamento che porterà la nostra amata Nettuno a
rinnovarsi e a riconquistare la normalità persa da tempo.
Noi abbiamo un piano per la crescita della Città, per creare occupazione e puntare alla rinascita di
Nettuno.
2. REGOLE CERTE E UGUALI PER TUTTI
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Perché una città funzioni, bisogna stabilire un sistema di regole condiviso e uguale per tutti,
all’interno del quale la sicurezza venga declinata non solo come repressione di fatti criminali,
invocando la presenza di più forze dell’ordine ma, soprattutto, in termini di prevenzione e di
educazione alla legalità.
In questo senso rilanciare Nettuno vuol dire innanzitutto operare un oculato taglio degli sprechi e
delle spese superflue, i cui risparmi verranno utilizzati per la riduzione ai minimi possibili di tutte
le imposte con l’approvazione di un regolamento per le esenzioni rivolte alle fasce sociali più
bisognose.
Il rispetto delle regole prima di tutto, per questo è necessario creare un programma di governo
rivolto al recupero dell’evasione delle imposte e delle tasse comunali.
Sarà attivato, di concerto con il Tavolo permanente sulla sicurezza e i rappresentanti delle Forze
dell’Ordine, il potenziamento dei servizi di videosorveglianza e il progressivo ampliamento della
illuminazione pubblica, utile ed essenziale alla sicurezza urbana, includendo i quartieri periferici
troppo spesso soggetti a fenomeni di microcriminalità e prostituzione. Tali attività saranno integrate
con azioni educative con scuole e Forze dell’Ordine e verteranno sui temi della legalità e della
sicurezza.
Sempre nel quadro di un rispetto delle regole in nome della legalità, la nuova Amministrazione si
attiverà per richiedere gli eventuali beni confiscati alla criminalità presenti sul territorio, da
destinare ad attività sociali e di interesse pubblico.
A tutela delle periferie saranno istituiti dei Centri di Sicurezza a livello di quartiere unitamente al
Centro Sanità e Ascolto per consentire di usufruire in tranquillità degli spazi comuni.
3. EFFICIENTE E TRASPARENTE: UN COMUNE CHE FUNZIONA
L’organizzazione attuale della città è burocratica, dispendiosa, inefficiente: occorre ammodernare la
struttura amministrativa e i servizi a essa collegati e potenziare i servizi online.
In questa azione rientra il dimezzamento delle spese degli organi istituzionali, insieme alla
ricognizione finanziaria dell’Ente e alla messa in chiaro della situazione debitoria; si renderà
necessario definire i principali contenziosi legali, riorganizzare uffici e servizi assegnando
responsabilità al gruppo dirigente e ai profili intermedi.
Il Comune deve essere una macchina amministrativa che funziona, anche attraverso la
qualificazione permanente dei dipendenti e il riconoscimento delle carriere. Occorrerà quindi
un’attenta valutazione dei dirigenti, delle posizioni organizzative e del personale con
l’assegnazione di indennità accessorie e di risultato legate esclusivamente al merito e agli obiettivi
raggiunti.
Un Comune efficiente deve contare anche su un sistema di gestione digitalizzata della pubblica
amministrazione. Ciò consente di ottenere l’ottimizzazione del lavoro dell’Ente.
Efficienza è anche il potenziamento di personale e mezzi di polizia locale unito al coordinamento
dei servizi di Protezione civile, attuando un Piano Organico che preveda il sostegno alle diverse
associazioni allo scopo di rafforzare l’attività di prevenzione e messa in sicurezza del territorio.
Un discorso a parte va riservato al capitolo “trasparenza”.
È necessario istituire un “protocollo di trasparenza” che consenta a tutti di conoscere, comprendere
e partecipare, abbattendo il muro della burocrazia.
Trasparenza intesa come mezzo per consentire l’informazione e il controllo dei cittadini
sull’operato della pubblica amministrazione, ponendoli in tal modo al centro dell’azione
amministrativa.
Per questo noi prevediamo la pubblicazione online, con linguaggio comprensibile e non
burocratico di tutte le spese per settori e uffici; la pubblicazione della situazione patrimoniale
degli eletti a inizio mandato, con aggiornamento annuale.
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In pratica l’Amministrazione riconoscerà a ciascun cittadino il diritto di consultare tutte le
informazioni riguardanti: la composizione della macchina amministrativa e della pianta organica; le
presenze e il comportamento di voto degli eletti all’interno del Consiglio comunale; le proposte
presentate da ogni singolo Consigliere comunale; curriculum vitae, indirizzi di posta elettronica e
numero di telefono di servizio dei Dirigenti, degli Amministratori e dei Consiglieri comunali;
registro delle imprese e dei fornitori, albo dei professionisti.
La valorizzazione dell’Ufficio relazioni con il pubblico provvederà ad abbattere qualsiasi ostacolo
di comunicazione tra il cittadino e l’amministrazione fornendo risposte chiare e tempestive.
4. NASCE UNA NUOVA CITTÀ: RIDISEGNARE PER RIQUALIFICARE
È necessario riformare la struttura della città, valorizzarne le qualità e porsi come obiettivo primario
il rilancio della città policentrica. Per riqualificare occorre distribuire le funzioni nei luoghi in cui si
vive e si lavora, ricreare equilibrio tra il terziario e il residenziale, potenziare le infrastrutture
telematiche, riusare gli spazi e il patrimonio esistente (pubblico e privato) e, non da ultimo,
riqualificare l’arredo urbano.
Lo strumento per attuare questo disegno è un documento strategico, che porterà alla stesura di un
piano strutturale, in grado di accompagnare la revisione della normativa urbanistica comunale. Ciò
dovrà favorire lo sviluppo socio-economico del nostro territorio, che terrà conto dell’attuale crisi
economica.
Tale piano strategico scaturirà da un lavoro condiviso tra i vari attori pubblici e privati, che
dovranno condividere una visione di futuro per il nostro territorio, ridefinendo il posizionamento
sulla scena provinciale, regionale e nazionale. In questo contesto troveranno spazio le differenti
rappresentazioni dei problemi e delle priorità, i diversi bisogni anche contrapposti e la messa a
punto delle strategie necessarie. Saranno definiti i possibili progetti, le risorse necessarie e
disponibili, ma soprattutto si raccoglieranno le assunzioni di responsabilità dei diversi partecipanti
pubblici e privati. Questa nuova fase di partecipazione “orizzontale” coinvolgerà Enti, Istituzioni,
forze sociali, economiche, culturali e ambientali, insomma i cittadini tutti, al fine di delineare una
prospettiva di sviluppo, attraverso una precisa analisi degli aspetti positivi da valorizzare e delle
criticità esistenti da risolvere.
Il documento strategico e l’adozione di un piano urbano del traffico, dovranno essere studiati di
concerto con un efficiente sistema di sicurezza stradale. Si rende perciò primaria la revisione dei
punti critici della viabilità urbana, con eventuali inversioni del transito, compresa la revisione delle
rotatorie, ridisegnandole al fine di garantire la sicurezza viaria e pedonale, quest’ultima al momento
alquanto a rischio (in quanto i pedoni si trovano ad attraversare quasi sempre all’interno delle
rotatorie). In questo quadro rientra anche la sistemazione di strade, piazze, cunette, fossi e la
pubblica illuminazione; l’installazione di semafori in prossimità di incroci pericolosi;
l’eliminazione delle barriere architettoniche in tutti gli spazi pubblici e di uso pubblico.
Il piano urbano del traffico dovrà prevedere la risoluzione del problema “parcheggi”. Questi
dovranno essere tangenziali al centro urbano, serviti da autobus “navetta”, preferibilmente a
trazione elettrica, che colleghino alla fascia centrale costiera.
In questo ambito assume priorità assoluta la risoluzione del problema “buca”, considerato il
fallimento del project financing affidato dalla precedente Amministrazione. Occorre da subito
riprendere possesso dell’area attraverso un’azione determinata nei confronti dell’impresa:
- revoca della concessione;
- ordinanza di rimessa in pristino dell’area a danno dell’impresa, con eventuale reperimento di
risorse per anticipare l’intervento;
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in subordine nuovo bando con assegnazione dell’area per la realizzazione di uno o più
parcheggi sul territorio cittadino (Area FS e altre) con obbligo di riqualificazione e rimessa
in uso di piazzale Berlinguer.
I servizi insufficienti e la burocrazia tutt’altro che razionale e imparziale, rappresentano dei forti
ostacoli al disegno di una nuova città. Per questo la riqualificazione deve considerare anche la
semplificazione delle procedure amministrative, attraverso la creazione dello Sportello unico per
l’edilizia telematico e il potenziamento dello Sportello unico per le attività produttive.
Si dovrà poi procedere alla conclusione dell’istruttoria delle pratiche di condono edilizio (pervenute
ai sensi delle leggi: 47/1985, 724/1994 e 326/2003), rappresentando contemporaneamente la mappa
degli abusi, intorno ai quali si dovrà completare l’iter delle varianti speciali per il recupero
urbanistico dei nuclei edilizi abusivi che dovranno dotare di tutti i servizi richiesti le aree così
determinate. Occorrerà anche un programma di rottamazione urbana che comprenda la
demolizione e ricostruzione di vecchi edifici, non più rispondenti alle norme edilizie – urbanistiche,
con premi di cubatura allo scopo di non consumare altro suolo. Sarà altresì necessario rivedere al
ribasso le stime degli immobili di proprietà comunale per consentirne il possibile acquisto agli
stessi affittuari.
La città nuova dovrà tenere conto di tutte le opere avviate attualmente incompiute. L’esame dello
stato dei procedimenti relativi alla Piscina comunale e al Teatro comunale, sarà necessario allo
scopo di giungere al completamento delle opere entro il mandato del sindaco, reperendo risorse
pubbliche e/o private (federazioni sportive, Enti di promozione culturale). Per quanto riguarda il
parcheggio di piazzale Berlinguer, bisognerà restituire all’immediato uso pubblico l’intera piazza.
La scarsa attenzione riservata ai quartieri e alle periferie ha causato l’abbandono delle stesse, per
le quali diventa urgente un piano di riqualificazione a partire dal completamento delle opere di
urbanizzazione primaria (fogne, gas, luce e strade) ma anche affrontare problemi ultradecennali
come, ad esempio, lo scheletro in cemento al lato del Santuario di Nostra Signora delle Grazie.
Dovranno essere utilizzati tutti gli strumenti legali a disposizione per addivenire a una
riqualificazione dell'area nell'interesse generale della città. Per decidere la priorità degli interventi,
sarà utile tenere in considerazione delle reali esigenze dei cittadini raccolte a livello.
Nel piano di riqualificazione delle periferie rientra anche la ricognizione dello stato di utilizzazione
dell’intero quartiere artigiano, la verifica delle convenzioni e l’eventuale individuazione di spazi
scarsamente utilizzati o utilizzati in maniera impropria, individuando ulteriori spazi da assegnare al
fine di favorire lo start up di nuovi soggetti imprenditoriali, privilegiando le giovani imprese ad
alta innovazione e il reintegro nel mondo del lavoro di soggetti svantaggiati.
Riqualificare la città di Nettuno vuol dire preoccuparsi della sua qualità urbana, e quindi
riqualificare il lungomare e gli accessi cittadini; integrare la Città con il Porto; aggiornare il
piano del colore e il piano di arredo urbano; individuare una nuova area per il mercato settimanale e
riqualificare i mercati rionali; verificare l’attuazione della toponomastica e della numerazione civica
che tanto danno ha fatto alle casse comunali e ai singoli cittadini; promuovere il risparmio
energetico a partire dagli edifici pubblici.
La qualità urbana dipende anche da azioni mirate come la campagna di adozione di spazi cittadini
da parte di privati per la riqualificazione e la manutenzione del verde e delle aree pubbliche; la
determinazione del bando per l’affidamento di esercizi di manutenzione di aree ristoro e attrezzate
nei parchi cittadini e aree verdi; la revisione del regolamento per l’occupazione del suolo pubblico
calmierando il più possibile i costi e la vigilanza sulla corretta gestione dello stesso.
E ancora la repressione del “Cartello Selvaggio” e l’adozione di un nuovo Piano Pubblicità;
l’abbattimento degli ecomostri in zone di pregio; il trasferimento dell’attuale deposito del Co.tral
con conseguente definizione e utilizzo dell’area per scopi culturali e sociali .
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La linea ferroviaria merita un discorso a parte. La riqualificazione delle aree di proprietà della
Ferrovia, anche attraverso convenzioni, renderebbe fruibile per usi pubblici gran parte delle
superfici disponibili nel “cuore della città”.
Il piano di riqualificazione tiene conto anche dell’ipotesi della realizzazione di un nuovo cimitero
in area esterna che potrà comprendere nuovi servizi: sala per la cremazione e spazi per la sepoltura
di defunti di religione diversa.
5. TURISMO E CULTURA PER UNA CITTÀ IN EUROPA
Il potenziamento degli interventi al servizio del turismo e della cultura è fondamentale per il
rilancio della città. Nettuno conserva un ricco patrimonio di beni monumentali e ambientali che
devono essere valorizzati; per attuare interventi al servizio del turismo è urgente proteggere la sua
vocazione agricola e le produzioni tipiche, consentendo così anche al settore del commercio di
rinnovarsi. L’unicità del Borgo storico, se reso sicuro e riqualificato con la condivisione di tutti gli
attori (residenti, commercianti, associazioni), può rappresentare un volano di sviluppo culturale,
turistico e di recupero delle tradizioni.
La promozione dell’intero centro cittadino, compreso il centro storico antico, come “Centro
commerciale naturale” faciliterebbe l’inserimento di nuove attività commerciali di qualità, così
come la creazione di vetrine di prodotti locali, compresi ristoranti a Chilometro Zero, dove si
possono consumare i numerosi prodotti del territorio, valorizzando anche la produzione agricola di
Nettuno. Tale promozione porterebbe la riduzione dei costi di energia e la valorizzazione dei tanti
produttori locali nel campo enogastronomico e favorirebbe la revisione del piano di arredo urbano
comunale e del piano del colore.
L’esclusività del borgo medioevale, può essere valorizzata anche di giorno con la creazione di una
cittadella “Arts and Crafts”, con botteghe artigianali di mestieri e prodotti enogastronomici tipici e
con un modello di ospitalità originale qual è l’ “albergo diffuso”, tipica forma di ricettività turistica
di centri storici di interesse artistico e architettonico. La creazione di un albo delle professionalità
artistiche e artigiane potrebbe supportare le scelte dell’amministrazione per ogni esigenza di
valorizzazione delle eccellenze locali.
Il piano di promozione turistica deve considerare le risorse del territorio e favorire lo sviluppo di un
turismo culturale, attraverso il potenziamento del turismo museale; un turismo religioso, con la
progettazione di itinerari turistico – culturali che leghino l’aspetto religioso (Santuario di Santa
Maria Goretti) alle tradizioni del paese; un turismo della memoria (Cimitero americano; luoghi
dello sbarco); un turismo nautico rilanciando e irrobustendo le sinergie tra Comune e il porto
turistico, con la condivisione del progetto waterfront urbano integrato e lo sviluppo di una cultura
dell’accoglienza; un turismo congressuale, con l’obiettivo di una destagionalizzazione dei flussi e
un incremento indotto anche sull’offerta complessiva della città in termini di ricettività, commercio,
cultura; un turismo sportivo che, oltre a valorizzare Nettuno come “Città del Baseball”, crei
intorno ai grandi eventi di sport un flusso costante di atleti e visitatori.
Rientrano nel piano di rilancio culturale e turistico della città anche l’apertura della biblioteca
comunale; il sostegno alle attività degli Oratori, alle Associazioni culturali e ai Comitati
Festeggiamenti Patronali; l’organizzazione di eventi culturali e di spettacoli; la valorizzazione e
promozione degli eventi per il recupero delle tradizioni storiche e culturali locali; la definizione di
politiche territoriali di sviluppo d’intesa con i Comuni limitrofi e altri Enti (Costa dei Miti); la
creazione di percorsi di pescaturismo; la pianificazione di collegamenti marini diurni e notturni
tra Anzio e Nettuno: da Torre Astura a Tor Caldara; la creazione di punti di ormeggio per la
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piccola diportistica e i pescatori sportivi; la realizzazione di un’area per l’alaggio pubblico; la
sistemazione e la messa in sicurezza degli impianti sportivi; il sostegno alle Associazioni sportive
e la realizzazione di Poli di eccellenza per la ginnastica, per il tiro a volo e per il golf d’intesa con le
Federazioni sportive; l’ipotizzabile creazione di un centro polifunzionale “Casa della Cultura e
del Tempo libero” che potrebbe trovare la sua location all’interno della stazione ferroviaria già
pressoché dismessa. Al suo interno potrebbero trovare sede le Associazioni culturali della città,
mentre nell’androne e negli spazi annessi, potrebbero svolgersi manifestazioni culturali di vario
genere come mostre, seminari, dibattiti, presentazione di eventi, libri e altro.
6. LA SCUOLA AL PRIMO POSTO
Noi prevediamo un piano urgente di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza di tutte le
scuole; la costruzione di un nuovo Istituto comprensivo a servizio dei quartieri periferici; la
riduzione delle liste d’attesa per le scuole dell’infanzia con l’apertura di nuove sezioni, e una
maggiore attenzione agli asili nido; il potenziamento dei servizi di assistenza per alunni
diversamente abili e con bisogni educativi speciali; il sostegno ai Piani per l’offerta formativa
(POF) delle scuole e ai progetti speciali di valenza educativa; il sostegno agli alunni bisognosi; agli
alunni meritevoli vanno assegnate borse di studio a riconoscimento del loro successo.
Il piano per le scuole deve comprendere anche l’ottimizzazione del servizio di trasporto scolastico,
con l’introduzione del servizio “Pedibus”: mobilità alternativa con fermate predefinite e segnalate
da appositi cartelli, dedicata principalmente agli scolari per raggiungere la scuola a piedi,
educandoli così a una cultura ambientale e salutistica.
È necessaria inoltre l’approvazione del nuovo piano di dimensionamento delle istituzioni
scolastiche, razionalizzando e ottimizzando il sistema senza sacrificare gli organici esistenti.
In tale piano deve essere prevista la realizzazione di un Campus Scolastico esterno al centro
cittadino, raggiungibile con percorsi protetti (pista ciclabile, percorsi pedonali e simili e, servito da
linee del servizio pubblico).
7. COLLEGHIAMO NETTUNO AL MONDO
La città nuova che auspichiamo deve essere una città accessibile e collegata al resto del mondo.
La costruzione di un nuovo sito internet, agile e di facile consultazione, contenente tutti i servizi
on line per il cittadino non solo è utile all’interno della rete cittadina, ma può fungere anche da
vetrina della città. Si rende necessario anche un ampliamento del campo rete wi – fi accessibile in
diverse parti della città.
Due iniziative possono trovare finanziamento attraverso i fondi messi a disposizione dall’Unione
europea con il progetto Smart Cities 2014/2020:
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Creazione di un hub periferico alla città, dove si possono intercettare tutte le merci
(escluse le deperibili) destinate alle attività commerciali e ai privati presenti nel centro
urbano, provvedendo successivamente a concordare con i destinatari, attraverso sms o mail,
le modalità e i tempi delle consegne che saranno effettuate esclusivamente con mezzi
elettrici, riducendo contemporaneamente i costi di energia, l’inquinamento dell’aria e
consentendo una migliore qualità della vita ai residenti, che vedrebbero ridotto il traffico nel
centro urbano. Inoltre questo sistema potrebbe risolvere il problema di magazzinaggio
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sentito da molti commercianti, i quali potrebbero utilizzare tale hub come deposito per le
loro attività.
Lo studio di fattibilità di tale iniziativa sarà oggetto di confronto con le categorie interessate
al progetto in modo da analizzarne in dettaglio i reali benefici.
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Creazione di un percorso cittadino di bus intelligenti, con itinerari prestabiliti che
possono collegare, in una prima fase, il centro ai quartieri con partenze a ridosso dei
parcheggi da realizzare nelle adiacenze del centro cittadino.
Il potenziamento dei trasporti pubblici con Roma, entroterra e litorale, è fondamentale per
rendere più vivibile e visitabile la città. Si rende necessario ripensare la mobilità ottimizzando tutte
le modalità di trasporto collettivo (treno, autobus, taxi, battelli via mare) e individuale (automobile,
motocicletta, bicicletta, a piedi). Ciò significa anche stabilire intese con i comuni vicini per
integrare i servizi su ferro, gomma e acqua, mettendo a disposizione degli utenti il biglietto
integrato per l’utilizzo dei servizi.
L’azione per migliorare la qualità della vita cittadina va completata con un robusto piano di piste
ciclabili e aree e percorsi pedonali.
Un’intelligente mobilità urbana ed extraurbana è fattore propulsivo della crescita e
dell’occupazione, oltre che un elemento determinante per lo sviluppo sostenibile.
8. PIÙ VICINI E SOLIDALI CON CHI HA BISOGNO
Il Comune deve essere al servizio dei cittadini e delle famiglie, dal punto di vista del sociale, della
solidarietà, di una maggiore efficienza dei servizi sanitari e con una particolare attenzione ai minori,
agli anziani, da considerare come risorsa preziosa, e ai soggetti con disabilità.
L’attuazione puntuale del Piano di zona sociale va rivolta verso queste esigenze come: la tutela
delle donne in gravidanza in condizioni di disagio sociale, i padri separati nelle stesse condizioni di
difficoltà, il rafforzamento del rapporto tra Comune e case famiglia, la prevenzione del disagio
minorile, i servizi per le fasce sociali più deboli, il sostegno delle iniziative delle associazioni di
volontariato che abbiano ricadute concrete.
Per quello che riguarda l’edilizia popolare è chiaro che le risorse Comunali non potranno coprire il
reale fabbisogno ma, sarà cura dell’Amministrazione, fare attenzione ai fondi regionali (per non
perderli come le precedenti amministrazioni) effettuando un’analisi concreta, almeno su base
biennale, del permanere dei requisiti di assegnazione degli immobili.
È necessario inoltre definire misure a sostegno delle famiglie; ridefinire la fruizione di mense e
trasporto scolastico; potenziare il Polo affido territoriale; istituire il servizio per malati di
Alzheimer e rinforzare il supporto alle famiglie con portatori di handicap così come gli affetti da
ludopatia e tossicodipendenza; sostenere le iniziative del centro anziani aprendo altre sedi nei
quartieri ad alta densità abitativa.
La casa di riposo comunale “Tosi” deve mantenere una destinazione coerente con quella
originaria, modernizzando funzioni e servizi in coordinamento con tutte le attività svolte nei centri
sociali di quartiere. Tutto questo anche per rispetto di chi contribuì per mantenerla in vita.
Parallelamente si potrà sviluppare un Progetto pilota di Cohousing per anziani, in edifici di
proprietà comunale unitamente al potenziamento degli interventi domiciliari e di mobilità per
consentire alle persone anziane di rimanere in famiglia garantendo il miglioramento della vita
individuale e sociale.
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I servizi ospedalieri esistenti devono essere salvaguardati, potenziando i servizi sanitari di base sul
territorio e aprendo anche una farmacia comunale. Tali servizi non dovranno minimamente essere
ridotti così come previsto dall’attuale politica a favore dei Castelli. In tale contesto rientra il
potenziamento del Poliambulatorio “Urbano Barberini” con l’istituzione di un presidio di prossimità
(Primo soccorso). Contestualmente diffondere la cultura degli strumenti salvavita come il
defibrillatore e far si che Nettuno possa essere nominata “Città Cardio Protetta” come tante altre
città italiane.
Per l’avvio di attività imprenditoriali e/o per far fronte a spese d’emergenza nei confronti di soggetti
vulnerabili dal punto di vista sociale ed economico, sarà istituito lo sportello per il Microcredito, in
convenzione con banche locali. Particolare attenzione sarà posta alla lotta contro l’usura affinché i
cittadini possano sentirsi protetti dalle istituzioni.
Per la lotta al randagismo e la tutela degli animali, saranno avviate campagne di prevenzione
dell’abbandono; sterilizzazioni convenzionate; realizzazione all’interno dell’ “Oasi del Benessere
Animale” di un canile intercomunale e di un gattile progettati con concezioni moderne e civili,
anche con l’obiettivo di fungere da centro di recupero degli animali, nonché un cimitero dedicato.
9. AMBIENTE: UNA RISORSA DA TUTELARE
Il lento declino che ha investito Nettuno è stato denotato anche da una mancata valorizzazione delle
sue risorse, prima fra tutte l’ambiente.
Occorrerà un piano di risanamento e corretto utilizzo della risorsa “mare”, partendo con
l’ampliamento e l’ottimizzazione dell’impianto di depurazione delle acque e proseguendo con la
valorizzazione delle spiagge con la creazione di spazi attrezzati per l’handicap e la completa
riqualificazione del waterfront utilizzando sistemi innovativi come la “tecnospiaggia”,
promuovendo la realizzazione di spiagge libere attrezzate, incluse aree dog beach, tramite la
revisione del Piano di utilizzazione degli arenili – Pua – d’intesa con le associazioni balneari, le
associazioni di salvamento e le autorità militari per quello che riguarda la fruizione dell’area del
poligono, la realizzazione di un impianto di acquacultura .
Tutte attività propedeutiche all’ambito riconoscimento internazionale della Bandiera Blu.
Inoltre, d’intesa con la Regione Lazio e le associazioni di categoria dei concessionari, sarà attuato il
piano di lotta all’erosione delle spiagge, evitando di sperperare ulteriormente denaro pubblico con
interventi tecnicamente inappropriati.
Tutelare l’ambiente vuol dire anche riqualificare e valorizzare alcune importanti e storiche aree
della città:
Bosco di Foglino
Potrebbe diventare un grande “parco cittadino” con all’interno piste ciclabili, percorsi pedonali e
aree attrezzate per la sosta e il pic nic nel rispetto dell’ambiente e nel contatto con la natura.
Villa Borghese
La gestione di questa area è in capo alla Provincia di Roma. Si potrà chiedere la gestione in capo al
Comune di Nettuno e l’area potrebbe quindi essere utilizzata per eventi di grande qualità e
risonanza nazionale e internazionale.
Torre Astura
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La sua singolarità ambientale, storica e archeologica suggerisce di avanzare richiesta per
l’inserimento dell’intero comprensorio tra i siti del patrimonio mondiale dell’Unesco in quanto area
paleolitica di eccezionale importanza (ne è la prova il ritrovamento di “Nello”); area ricca di resti di
ville romane, peschiere, resti di porto romano; area di importanza storico – architettonica con la
torre di Astura; area naturalistica eccezionale, già considerata Sic, Sito di importanza comunitaria,
dalla Comunità europea. Tale idea deve essere accuratamente approfondita e concertata con il parco
nazionale del Circeo, i comuni di Latina e Anzio, la Regione Lazio e i Ministeri competenti.
Altre aree da riqualificare: il laghetto Granieri; la bonifica del parco Loricina, con l’inserimento di
aree attrezzate per il gioco dei bambini; il Sughereto e la Pineta della Campana d’intesa con la
proprietà per la creazione di parchi avventura
Rientrano nel piano di tutela ambientale anche la risistemazione e moltiplicazione delle alberature
cittadine; la realizzazione di parchi attrezzati avviando campagne educazionali; la rimozione
sistematica di discariche abusive; l’apertura di isole ecologiche sul territorio; la riduzione dei
rifiuti e il miglioramento della raccolta porta a porta; la creazione di orti urbani (o orti sociali) per
dare a tutti la possibilità di possedere e coltivare i prodotti della terra per sé e per i propri familiari,
e per contribuire a trasferire conoscenze e competenze dai più anziani ai più giovani; l’ampliamento
e l’ottimizzazione dell’impianto di depurazione delle acque; l’apertura di una vertenza con la
società Acqualatina a tutela degli utenti per il consumo pagato a peso d'oro da parte dei cittadini,
per i lavori di risistemazione del manto stradale, che viene effettuato lungo le strade comunali e per
la garanzia sulla qualità dell’acqua nonché per il recupero di quanto stabilito con il referendum
nazionale.
10. IL FUTURO DELLA CITTA’: CRESCITA E SVILUPPO ECONOMICO
“Normalizzare” è la parola d'ordine per rendere nuovamente vivibile la nostra città, ma solamente
con una progettazione di sviluppo potremmo riportare Nettuno al livello di importanza che le
compete. Politiche attive che guardino alla città nel suo insieme e alla possibilità di renderla nuova,
fruibile, accessibile a tutti e finalmente in grado di sfruttare tutte le sue potenzialità ambientali,
turistiche, commerciali, culturali e sportive costituiranno le fondamenta per il rilancio del territorio.
Una possibile strategia di sviluppo dovrà fare leva sia su fondi pubblici (regionali, nazionali
comunitari) che privati.
A questo scopo l’Amministrazione si doterà di un ufficio dedicato alla ricerca di finanziamenti
attraverso bandi regionali, nazionali e comunitari sia per lo sviluppo del territorio, che per il
supporto alle eccellenze locali, e di un ufficio dedicato alle relazioni internazionali con la finalità
economico-commerciali avvalendosi anche delle possibili sinergie con le città gemellate.
Con lo stesso obiettivo di crescita e sviluppo si è pensato a una riduzione di tariffe e aliquote di
pertinenza delle imprese commerciali e artigiane allo scopo di incentivare migliorie e investimenti a
favore delle stesse; alla semplificazione delle procedure amministrative per imprese e aziende che
investono sul territorio per produrre occupazione e nuovo lavoro. Quanto ai giovani invece,
l’istituzione del Col (Centro orientamento al lavoro) e un albo comunale al quale potranno iscriversi
i giovani laureati.
Senza dubbio il progetto di rinascita di Nettuno, dovrà tenere conto del difficile momento di crisi
economica che stiamo attraversando, ma anche della possibilità di sfruttare al meglio tutte le risorse
presenti per uno sviluppo sostenibile.
In conclusione affermiamo che, accanto al disegno di un nuovo sistema della viabilità,
all’emergenza di parcheggi e al potenziamento dei collegamenti , dovrà esserci un costante lavoro
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di valorizzazione dei beni monumentali e ambientali, un maggior impulso al turismo e
l’utilizzo di politiche di marketing territoriale in stretta collaborazione con i Comuni limitrofi.
02/03/2016
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