4 la battaglia del 20 luglio 1860

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4 la battaglia del 20 luglio 1860
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LA BATTAGLIA DEL 20 LUGLIO 1860
I - LA SICILIA E I MILLE DA QUARTO A MILAZZO
APRILE
4 - Il moto della Gancia di Francesco Riso: represso a Palermo, continua nel retroterra
12 - Rosolino Pilo e Giovanni Corrao in Sicilia
27 - Il telegramma cifrato da Malta di Nicola Fabrizi e le due interpretazioni di Crispi
MAGGIO
5 - La partenza dei Mille da Quarto
11 - Lo sbarco a Marsala e la “protezione inglese”
14 - Il proclama di Salemi: Italia e Vittorio Emanuele
15 - La battaglia di Calatafimi e i picciotti
27 - L’attacco garibaldino a Palermo
GIUGNO
6 -Le truppe borboniche di Palermo lasciano la Sicilia
17 - Il gen. Medici sbarca coi reggimenti Malenchini e Simonetta
22 - La colonna di Medici da Palermo verso Messina
27 - Francesco II annuncia Costituzione, tricolore, separazione della Sicilia da Napoli
LUGLIO
5 - Medici arriva a Barcellona accolto festosamente
12 - Medici sposta il campo a Merì
15 - Bosco occupa Milazzo
19 - Garibaldi sbarca a Patti con nuove truppe e raggiunge il campo di Merì
II - MILAZZO DA APRILE AL 19 LUGLIO
APRILE
9 - Dimostrazioni antiborboniche a Barcellona e a Milazzo
Il cap. Amendola si chiude nel castello con la guarnigione di 150 uomini. Allarme notturno… per gli asinelli
MAGGIO
16 - Il console francese di Messina: Milazzo è “insorta”
22 - La guarnigione sostituita da un battaglione di linea e da una compagnia di artiglieria (700 u.) del magg. Cuccione
28 - Contatti di Giovanni Filocamo e Antonino Zirilli del Comitato segreto di Milazzo con quello di Messina
- Una parte dei milazzesi lascia la città.
GIUGNO
– Il Comitato invia a Palermo Stefano Cambria con un messaggio per Garibaldi
10 – Nella zona di Barcellona si insedia la “Legione Garibaldi” del messinese Domenico Martines
22 – Il reggimento del col. Torrebruna (1300 uomini, 132 cavalli, 4 cannoni) sostituisce le truppe di Cuccione
26 – Il governatore garibaldino della Provincia Pancaldo nomina presidente del Comune il vice-console sardo F. C.
Bonaccorsi, che non accetta.
LUGLIO
Giovedì 5 -Medici precedendo le truppe della sua colonna, entra a Barcellona, accolto festosamente.
Ricognizione di Medici nella Piana guidato da milazzesi (Zirilli) che gli forniscono informazioni e carte
Venerdì 6 -Medici osserva, da S. Lucia le strade della piana e compie una ricognizione fino a Gesso
Sabato 7 -Su 14 cocchi i notabili milazzesi guidati da Stefano Zirilli vanno a rendere omaggio a Medici col tricolore
e un messaggio patriottico per i barcellonesi.
-Medici affida a Zirilli l’incarico di contattare Torrebruna per un “accomodamento onorevole
Lunedì 9 -Incontro nella Piana fra Medici e Torrebruna e stipula di una Convenzione scritta da Zirilli: se entro 24 ore non
arriveranno rinforzi ai borbonici, questi si ritireranno nel castello e i garibaldini occuperanno la città.
Martedì 10-Arriva sul Brésil il reggimento del col. Pironti (1400 uomini) che sostituisce quello di Torrebruna
-La colonna Medici guidata da Malenchini e Simonetta entra a Barcellona.
-Il cap. Anguissola comandante del Veloce, che aveva scortato il Brésil, non lo riporta a Messina ma
raggiunge Palermo, consegnandolo a Garibaldi, che lo ribattezza Tuköry e lo affida al cap. Liparachi.
Giovedì 12 -Il governatore borbonico di Messina, Clary, scrive al ministro Pianell che Milazzo “insulta la guarnigione”
-Medici sposta le sue truppe (circa 2600 uomini) a Merì. Quartier generale nella casa del sac. Gaetani
-Zirilli continua a fornire a Medici preziose informazioni.
Sabato 14 -Il col. Bosco viene inviato a Milazzo da Clary con tre battaglioni di fanteria, uno squadrone di cavalleria,
una batteria di artiglieria, con l’ordine di difendersi senza attaccare, secondo le direttive del governo.
La notte sosta a Spadafora.
Domenica 15 -La mattina il Comitato di Milazzo invia a Medici un carro carico di viveri
-Prima di mezzogiorno Bosco, allarmato da notizie su una forte presenza garibaldina, ad Archi lascia la
strada e piega verso la spiaggia di levante.
-Valutazione di questa decisione di Bosco.
-A mezzogiorno i milazzesi vedono la colonna Bosco avvicinarsi lungo la spiaggia di ponente, e tutti, tranne
il Comitato segreto e i consoli dei paesi stranieri, lasciano rapidamente la città -per terra e per marerifugiandosi al Capo. Gravi disagi e fame.
-Bosco entra nella città deserta: il Quartier generale a S. Francesco, le truppe al Quartiere e a S. Papino.
-Requisizione di viveri e di alloggi per gli ufficiali
Lunedì 16 -Bosco requisisce due mulini a levante
Martedì 17-Bosco proclama lo stato d’assedio e il coprifuoco e assicura il rispetto di beni e persone.
Mercoledì 18 -Bosco annuncia la concessione della Costituzione e invita i milazzesi a rientrare fiduciosi in città
Martedì 17 -Notte: ricognizione dei garibaldini verso Milazzo e breve fuoco di fucileria.
Battaglia di Corriolo
-Mattina: il magg. Maringh con 1500 uomini e 70 cavalli va a occupare Archi.
Scontro coi garibaldini a Corriolo. Ritirata con prigionieri. L’ira di Bosco per il ritiro.
-Pomeriggio: il col. Marra torna a occupare Archi. Nuovo scontro coi garibaldini a Corriolo.
-Notte: Bosco raggiunge il contingente ad Archi e poi ordina il ritiro.
- Due “vittorie” borboniche seguite da due ritirate ?
Mercoledì 18 -Cosenz arriva a Merì sotto rovesci di pioggia. Tornato il sereno,c’è un ecclisse di sole.
-Ricognizione di Bosco al Capo e presidio di 400 uomini
-I milazzesi inviano un carro di viveri ai garibaldini a Merì
-Le popolane Francesca Garufi e Santa Palermo beffano i borbonici portando munizioni a Merì.
-Garibaldi parte da Palermo sulla “City of Aberdeen”
Giovedì 19 -Ricognizione di Bosco nella Piana e collocazione di avamposti.
-Notte: Garibaldi nella notte sbarca a Patti con 2000 uomini;
-Mattina, precedendo le truppe, passa festeggiatissimo per Barcellona, e si insedia a Merì; raggiunge
a S. Lucia Medici e Cosenz, osserva il futuro campo di battaglia, pranza coi frati,
-Sera: Garibaldi rientra a Merì; cena, promuove Medici, Bixio, Carini e Cosenz, studia le carte topografiche.
La notte prima della battaglia
-I garibaldini intercettano un messaggio di Bosco per Clary. Il cavallo di Medici.
-Notte: l’incontro notturno fra Bosco e Zirilli; le illazioni del borbonico Buttà e il racconto di Zirilli.
Zirilli, rientrato da Merì, trova un invito di Bosco. Le ragioni personali di esso. Il tentativo di mediazione di
Zirilli e il rifiuto di Bosco
-Clary informa Bosco che non può mandare rinforzi.
-Bosco colloca truppe e artiglieria fuori delle mura: a levante da Casazza a S. Giovanni; al centro dal Ponte a
Contura; a levante dall’Angolo ai Mulini.
-Dopo mezzanotte Medici viene informato di questi movimenti.
Venerdì 20 -Alle 3,30 viene data la sveglia nel campo di Merì.
-All’alba partono da Merì due colonne dirette a S. Pietro e Grazia.
III- LA BATTAGLIA DEL 20 LUGLIO
1- I PROTAGONISTI: Garibaldi e Bosco
2- LE FORZE IN CAMPO
Bosco. Circa 3600 uomini: 3 battaglioni di fanteria, uno squadrone di cavalleria e una batteria di artiglieria. Più 1400
della guarnigione Pironti. Totale di 5000. Sono le migliori truppe borboniche, ma in parte sono disperse (Spadafora,
Capo) o non utilizzate (Pironti).
Garibaldi. Circa 5500 uomini, ma sono truppe senza esperienze e spesso raccogliticce, senza cavalleria e artiglieria, in
parte giunte durante la battaglia.
3- IL CAMPO DI BATTAGLIA
4- LO SCHIERAMENTO DELLE TRUPPE DI BOSCO
5- IL PIANO DI GARIBALDI
Le fasi della battaglia
6- FRA CONTURA E S. PIETRO
7- L’ATTACCO BORBONICO DAI MULINI
8- LA RISPOSTA DI GARIBALDI
9- LO SCONTRO ALL’ANGOLO. Il sacrificio di Alessandro Pizzoli nel racconto del Piaggia
10- LO SCONTRO ALLA TONNARA. La “lotta di giganti” di Dumas e il racconto di Garibaldi. La lapide di Pascoli.
11-DAL PONTE A PORTA MESSINA
12-LA DIFESA BORBONICA DI PORTA MESSINA
13-L’ULTIMA CARTA DI BOSCO: LA CAVALLERIA
14-IL TUKÖRY E LA CAVALLERIA DI BOSCO
15-IL TUKÖRY E IL CASTELLO
16-LA RITIRATA DI BOSCO
17-I GARIBALDINI OCCUPANO MILAZZO. Matteo Nardi. L’assedio al Castello. Il sonno di Garibaldi a S. Maria M.
IV- DOPO LA BATTAGLIA
VENERDI 20
Notte: il saccheggio; chi e perché
SABATO 21
a- La colazione di Garibaldi all’alba a S. Maria Maggiore
b- L’arresto dei saccheggiatori
c- Il processo al cap. Liparachi
d- Le cure ai feriti, la sepoltura dei morti
e- L’assedio al Castello
f- Bosco chiede che Clary tratti la capitolazione del Castello
g- L’ospitalità milazzese agli ufficiali garibaldini
h- Garibaldi pone il suo Quartier generale nel palazzo Proto (piano del Carmine)
i- Garibaldi riceve De Pretis e lo nomina pro-dittatore
l- La goletta di Dumas lascia Milazzo
DOMENICA 22
a-L’arrivo delle navi francesi e il tentativo di mediazione, le dure condizioni di Garibaldi e il dignitoso rifiuto di
Bosco.
b-La “Bella Gigogin” e la processione blasfema
c-Le nuove sollecitazioni di Bosco a Clary per trattare la capitolazione
d-Le disposizioni del ministro Pianell per la capitolazione e l’evacuazione delle truppe
LUNEDI’ 23
a-L’o.d.g. di Garibaldi e l’ammonimento alle truppe
b-L’arrivo delle navi napoletane e le trattative
c-Il col. Anzani firma la condizioni di resa
MARTEDI’ 24
Nel pomeriggio inizio dell’imbarco delle truppe napoletane
MERCOLEDI’ 25
a-Il completamento dell’imbarco e l’uscita di Bosco
b-L’arrivo nel porto della squadra navale sarda
c-La partenza delle truppe napoletane e l’occupazione garibaldina del Castello
GIOVEDI’ 26
Garibaldi chiede a Bertani truppe e armamenti
VENERDI’ 27
a-Mattina: Garibaldi riceve Litta Modigliani, latore di due lettere di Vittorio Emanuele
b-Pomeriggio: Garibaldi lascia Milazzo per Messina
V- PROBLEMI E CONSIDERAZIONI
1-L’importanza storica della battaglia per l’Unità d’Italia
2-La denigrazione dell’Unità d’Italia e di Garibaldi da parte dei “revisionisti” e dei neo-borbonici
3-La descrizione vivace ma partigiana di Buttà
4-Chi volle lo scoppio della battaglia
5-Il problema dell’inferiorità numerica delle truppe di Bosco
6-Il preteso tradimento di Clary: i suoi limiti e le direttive del governo; il suo impegno filo-borbonico
7-Il preteso appoggio della mafia, dei piemontesi e degli inglesi ai garibaldini a Milazzo
8-La correttezza e l’eroismo di Bosco e i suoi errori: la sua interpretazione del ruolo assegnatogli, la deviazione
ad Archi, il rapporto con Pironti, la dispersione delle truppe, il ritiro nel “castello”, gli appelli a Clary
9-La reazione di Garibaldi davanti alle gravi perdite subite: l’odg e l’ammonimento alle truppe, il processo al
cap. Liparachi, l’ingeneroso diktat a Bosco, il rammarico per la scarsa conoscenza dei luoghi
10-Il contributo dei patrioti milazzesi, la loro delusione e la loro lealtà patriottica.