Pera

Transcript

Pera
Nelle giornate d’Accoglienza, che avevano come tema
“PARTYAMO”, abbiamo avuto l’occasione di riflettere
sul tema degli alimenti, dello stare a tavola, della
condivisione….
Riflettendo sulla morale del racconto “La zuppa di
sasso”, abbiamo realizzato la ricetta per la nostra
ZUPPA DI CLASSE.
Abbiamo poi analizzato alcune poesie di Roberto Piumini ad
argomento “cibo”(dalla raccolta NON PIANGERE CIPOLLA) e abbiamo
provato a riprodurle parlando dei nostri cibi preferiti.
Poesie di Piumini:
Le nostre poesie
FORMAGGIO
PANE
OLIO
CIOCCOLATO
MIELE
SALSA DI POMODORO
PASTASCIUTTA
COTOLETTA
MELA
PESCA
UVA
PERA
MARMELLATA
GELATO
CRESPELLA
NOCE
MORA
FICO
FICO
MELA
PIZZA
CECI
MORA
ZUCCA
PIZZA
Clicca sulle parole sottolineate per leggere i nostri lavori
VINO
MUFFIN
PIZZA
TORTA DELLE PROMESSE DI QUINTA C
Prendiamo una classe di 20 ragazzi,
aggiungiamo una massiccia dose di
ASCOLTO ( che non basta mai…), una
manciata abbondante di BUONA
VOLONTÀ, un pizzico di
COLLABORAZIONE, un cucchiaio colmo di
RIFLESSIONE e uno di
CONCENTRAZIONE mescolare bene fino
ad ottenere un composto omogeneo.
Prima di continuare, montiamo a neve tutta
l’AMICIZIA che abbiamo, per renderla solida
e duratura.
Versiamo mezzo litro di ENTUSIASMO: sarà
quello che ci aiuterà ad ottenere buoni
risultati; amalgamiamo il tutto.
Mettiamo l’impasto in forno e con
PAZIENZA aspettiamo che cuocia.
Decoriamo la torta con BONTÀ,
ALLLEGRIA, VIVACITÀ q. b.; ci mettiamo
anche un pizzico di AIUTO RECIPROCO e
di CAPACITÀ DI SOPPORTAZIONE.
Lasciamo raffreddare con UBBIDIENZA . La
ricopriamo con il SILENZIO per renderla più
delicata e piacevole e la tagliamo.
BUONA QUINTA!
TORNA
Formaggio
Formaggio detto cacio,
ti mastico o ti bacio?
Munta la mucca
riempito il secchio
dal latte spesso
filtrato il grasso
colato il siero
brodo leggero
aggiunto sale
fatto posare
premuto tondo
forma di mondo
tenuto d'occhio
fatto un po' vecchio
fiorito odore forte sapore.
Mio tenero formaggio,
t'accarezzo o t'assaggio?
R. PIUMINI
Questa poesia è caratterizzata dai due versi
iniziali e finali in rima; sono formulati sotto
forma di domanda. Nella parte centrale ci sono
rime e assonanze; qui il poeta elenca le azioni
e i passaggi per ottenere il formaggio.
Noi l’abbiamo reinterpretata così…..
TORNA
PANE
Francese, filone, rosetta
chi più ne ha, più ne metta…
Raccolte le spighe dorate
da paglia e pula mondate
i chicchi son macinati
farina nei sacchi pigiata
con lievito e acqua mischiata
la pasta poi viene infornata
diventa caldo e croccante
un buon profumo fragrante
viene nei negozi portato
pronto per venir consumato
da solo, imbottito, a scarpetta:
chi più ne sa , più ne metta.
CLASSE QUINTA C
TORNA
MIELE
Miele dolce, miele dorato
Dal nettare sei stato creato;
ape operosa
che succhia ogni cosa
il tiglio odoroso
o castagno ombroso
in alveare portato
e in cellette consumato.
Miele, miele nutriente
Ne apri un vasetto e non rimane niente!
FEBE, MARIA VITTORIA, DENIS, FEDERICO
TORNA
OLIO
Olio d’oliva, con attenzione ti osservo:
ti consumo o ti conservo?
Prese le olive
nelle torchie spremute
succo filtrato
bene imbottigliato
Liquido d’oro
che sembra un tesoro
a tavola condisce
un bel piatto di pesce.
Per condimento o per frittura
lui sempre ci rassicura.
BENEDETTA, GAIA, LUCA, MANUEL
TORNA
MARMELLATA
Alla fragola, alla ciliegia o all’albicocca…
Quale delle tre metto in bocca?
Frutta matura
raccolta in natura
lavata con cura
tagliata a pezzetti
con zucchero a etti
e succo di limone
cuoce nel pentolone
subito invasettata
per esser conservata.
Alla fragola, alla ciliegia o all’albicocca…
Sei mia, nessuno ti tocca!
GIULIA; SIMONA; ALESSANDRO; RICCARDO
TORNA
SALSA DI POMODORO
Salsa di pomodoro
Ti cucino o ti adoro?
Colti i pomodori
rossi tesori
per bene lavati
a pezzi tagliati
a mano spremuti
a lungo bolliti
subito invasettati
pronti per essere gustati.
Pomodoro passato
Sei cotto e mangiato.
ALICE, AURORA, ANDREA, BRYAN
TORNA
VINO
Vino rosso, vino bianco
Di guardarti non mi stanco.
Grappoli colti
nel tino spremuti
succo profumato
nelle botti conservato
nel bicchiere mio versato
rallegra il palato
Oh nettare degli dei,
dimmi quanto buono sei!
BEATRICE, LORENZA, CHRISTIAN, DANIEL
TORNA
Cioccolata
La cioccolata è quando
la prendi in mano
nella sua carta tutta colorata.
La cioccolata è quando
tolta la carta
la trovi nella sua pelle argentata.
La cioccolata è quando
tolto l'argento
tocchi la sua durezza profumata.
La cioccolata è quando
ne stacchi un pezzo
e la mano ti resta un po' macchiata.
La cioccolata è quando
la metti in bocca
e ci affondi i denti da pirata.
La cioccolata è quando
sulla tua lingua
si scioglie sapor di cioccolata.
R. PIUMINI
TORNA
Questa poesia è caratterizzata.
dall’introduzione ad ogni strofa della
frase “LA CIOCCOLATA è QUANDO”
seguita da una azione che rimanda ad un
dato sensoriale. Rielaborare questo testo
è stato uno dei lavori più divertenti
PASTASCIUTTA
La pastasciutta è quando
Scolata dall’acqua
Il vapore invade la cucina
La pastasciutta è quando
versata nel piatto
la condisci con la salsina.
La pastasciutta è quando
Sopra ci nevica
di parmigiano una grattatina.
La pastasciutta è quando
Mescolandola piano
Già senti in bocca l’acquolina
La pastasciutta è quando
Gustandola
Esclami: “ Grazie, mammina!”
CLASSE V C
TORNA
GELATO
Il gelato è quando
d’estate lo scegli
nella vetrina tra gusti illimitati.
Il gelato è quando
pensandoci
ti vengono pensieri colorati.
Il gelato è quando
lo lecchi
e i denti li senti ghiacciati.
Il gelato è quando
lo si mangia
con gli amici in spiaggia sdraiati.
FEBE, MARIA VITTORIA, DENIS, FEDERICO
TORNA
MUFFIN
Il muffin è quando
stai impastando
e senti la sua morbida farina
Il muffin è quando
messo nel forno
il profumo invade la cucina
Il muffin è quando
Lo togli dal forno
e senti subito l’acquolina.
Il muffin è quando
lo zucchero a velo
lo ricopre come una crosticina
Il muffin è quando
lo tagli a metà
per fare colazione la mattina.
BENEDETTA, GAIA, LUCA, MANUEL
TORNA
COTOLETTA
La cotoletta è quando
la immergi nell’uovo
e già senti il suo odore.
La cotoletta è quando
la butti nell’olio
sprigionando un gran calore
La cotoletta è quando
la metti delicatamente nel piatto
e ammiri il suo bel colore
La cotoletta è quando
la mastichi
e senti il suo gran sapore
ALICE, AURORA, ANDRE, BRYAN
TORNA
CRESPELLA
La crespella è quando
la fai saltare
nella padella
La crespella è quando
la schiacci
e ne esce la nutella.
La crespella è quando
arrotolata
è ancora più bella.
La crespella è quando
confondi il sapore
con quello di frittella.
La crespella è quando
la mangi
e ti sembra di toccare una stella.
BEATRICE, LORENZA, CHRISTIAN, DANIEL
TORNA
PIZZA
La pizza è quando
stendi
la sua pasta appiccicosa.
La pizza è quando
la condisci
con la salsa deliziosa.
La pizza è quando
aggiungi
la mozzarella freddolosa.
La pizza è quando
la inserisci nel forno
per farla diventare calorosa.
La pizza è quando
la sforni
esclamando: “È gustosa”
GIULIA; SIMONA; ALESSANDRO; RICCARDO
TORNA
Mela
C'era una volta
cosa rotonda
cara merenda
dentro la buccia
gialla o rossa o verde
aspriccia con semi bruni
emme di matura
e come Eva
elle di luna
a come Adamo
frutto proibito
palla d'amore
oro su tela
dolce rossore
cuore di mela.
R. PIUMINI
TORNA
La struttura di questo testo si presenta così:
una prima parte dove il frutto viene presentato;
una seconda in cui è presente un acrostico;
una terza in cui si evidenziano i riferimenti culturali
che questo frutto porta con sé (il peccato originale, la
mela d’oro “Per la più bella” ecc.)
Non è stato facile riprodurre questa poesia!
PESCA
C’era una volta
buona a tutte l’ore
a forma di cuore
buccia vellutata
polpa profumata
nocciolo rugoso
Pi come pelosetta
E di estate
Esse come spuntino
Ci come calore
A di abbondanza
può esser nettarina
o noce o saturnina
pesca buona e saporita
io ti guardo e …sei già finita.
CLASSE V C
TORNA
UVA
C’era una volta
grappolo d’oro
caro spuntino
sano e genuino
verde o viola
piccoli acini
minuscoli semi
U come uguali
VI come vino
A come acini
frutto gustoso
decoro autunnale
grappolo appeso
viola sapore
verde dolcezza
FEBE; MARIA VITTORIA, DENIS, FEDERICO
TORNA
FICO
C’era una volta
goccia dolcissima
polpa granulosa
buccia verdina
arancio, rossa e giallo
EFFE di fresco
I di impeccabile
C di costoso
O di orto
frutto autunnale
nascosto da foglia
arcobaleno
ti mangio in un baleno
BENEDETTA, GAIA, LUCA, MANUEL
TORNA
NOCE
C’era una volta
nello scrigno duro
pellicina fastidiosa
croccantezza un po’ amara
da gustare ogni volta.
ENNE di natura
O come ovale
CI di calorie
E di estremamente dura.
Ovale rugoso,
cibo da roditore
grande sapore
scorta invernale.
GIULIA; SIMONA; ALESSANDRO; RICCARDO
TORNA
FICO
C’era una volta
verdastra goccia
stracolma di semi
dolce pensiero
EFFE come fantastico
I come inimitabile
CI come corposo
O come ovale.
Frutto dolcissimo
stilla zuccherina
polpa appiccicosa.
ALICE, AURORA, ANDRE, BRYAN
TORNA
MORA
C’era una volta
chicchi abbracciati
cibo selvatico
mani violacee
bocca truccata
EMME di macchia
O come ornata
ERRE come rovo
A come astuta
frutto segreto
nel bosco raccolto
gioia per gli uccellini
e per i piccoli bambini.
BEATRICE, LORENZA, CHRISTIAN, DANIEL
TORNA
Pera
La pera non è rapa
o rapanello o porro:
la pera, a quanto pare,
è opera più rara.
La pera non s'adopera
per fare pappe a papere
o riparar da vipere
o per parar pericoli.
La pera non si sperpera
in povere parole:
neppure a imparare
a fare pari o dispari.
La pera appare pura
già pronta per l'assaggio:
il contadino ignora
che è buona col formaggio.
R. PIUMINI
TORNA
In questa poesia la parola PERA è presente molte
volte, anche all’interno di altre parole.
Ci sono anche moltissime ALLITTERAZIONI,
cioè il ripetersi delle stesse lettere (P e R).
Molto divertente da leggere, piuttosto difficile da
imitare…
MELA
La mela non è lama,
o melone, o mallo;
la mela non la molli,
ma l’offri a chi l’ama.
La mela non è male,
anzi non fa ammalare;
mangiala, allora,
e dirai: “Ne voglio ancora”
CLASSE V C
TORNA
MORA
La mora non è amara
né rame, né aroma.
La mora per ammarare
dal ramo si deve staccare.
La mora non sa di mare:
è di color catrame
ma non ti fa ammalare
FEBE; MARIA VITTORIA, DENIS, FEDERICO
TORNA
CECI
I ceci non son Cechi
o cicale o ciccia.
I ceci sono cibi
con cui cenano i Cinesi
I ceci si cercano in città
tra cemento e concime
I ceci con le cozze
non piacciono alle cimici
BENETETTA; GAIA; LUCA, MANUEL
TORNA
ZUCCA
La zucca non è zecca
o zuppa o zucchina.
La zucca zitta zitta
di zucchero si inzuppa.
Si tuffa nella pozza
e dopo puzza, puzza;
di pizzo si profuma
e se un pazzo se la pappa
diventerà di pezza.
GIULIA; SIMONA; ALESSANDRO; RICCARDO.
TORNA
PIZZA
La pizza non è zappa!
Solo una pazza la usa per pizzo;
la pizza fatta a pezzi
nei pozzi non la inzuppi;
la zuppa con la pizza
fa impazzir gli zoppi
che di zip son zeppi.
ALICE, AURORA, ANDRE, BRYAN
TORNA
PIZZA
La pizza non è puzza,
solo un pazzo la butterebbe nel pozzo
Non è neanche zuppa
per pizzicar pizzoccheri.
La mangia anche la puzzola
anche se a pezzi piccoli;
la pizza dolce e salata
in un attimo te la sei già mangiata.
BEATRICE, LORENZA, CHRISTIAN, DANIEL
TORNA