L`impatto economico dei test genetici sul Servizio Sanitario
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L`impatto economico dei test genetici sul Servizio Sanitario
TITOLO: L’impatto economico dei test genetici sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN): valutazione dei percorsi diagnostico-assistenziali, stime di costi-efficacia e costi-utilità e analisi delle politiche sanitarie a livello europeo. ANALISI STRUTTURATA DEL PROGETTO Descrizione ed analisi del problema La Genomica in Sanità Pubblica (Public Health Genomics, PHG) è una nuova disciplina il cui obiettivo è quello di trasferire in maniera responsabile ed efficace tutte le conoscenze e le tecnologie basate sul genoma nel settore della sanità pubblica, affinché si realizzino nuove politiche sanitarie ed interventi di provata efficacia per la prevenzione, diagnosi e cura delle patologie complesse. L’integrazione della genomica in sanità pubblica ha la potenzialità di offrire numerosi benefici al sistema sanitario, ammesso che questa si realizzi in una cornice di evidence-based medicine, in cui si stabiliscano delle priorità e si istruiscano dei professionisti esperti. Attualmente uno degli aspetti cruciali che la PHG sta ponendo ai sistemi sanitari riguarda l’impatto economico relativo alla erogazione di test genetici predittivi e di suscettibilità a malattie complesse, e a tutti gli interventi ad essi collegati. Recenti lavori scientifici mostrano come i costi imputabili ad un’inappropriata erogazione di un test genetico di suscettibilità non siano ascrivibili al solo costo del test di laboratorio, ma anche al cosiddetto ‘effetto a cascata’. Gli utenti dei test, dopo aver ricevuto il risultato, hanno bisogno di informazioni da parte di personale medico qualificato al fine di comprendere le possibili conseguenze e scelte relative al risultato del test. Quando però questo non si verifica, o se il medico curante non è nelle condizioni di saper indirizzare chiaramente l’utente, inevitabilmente prestazioni sanitarie aggiuntive in buona parte inappropriate ricadono sul sistema sanitario. Appare pertanto fondamentale in un contesto di risorse limitate, una valutazione dei costi che il sistema sanitario sostiene per l’erogazione di test genetici predittivi e di suscettibilità, inclusi i percorsi diagnostico-assistenziali ad essi collegati, al fine di evitare che si sottraggano importanti risorse ad interventi di prevenzione di provata efficacia. Mancano infatti al momento dei dati circa i costi imputabili ai percorsi diagnostico-assistenziali legati ai test genetici predittivi e di suscettibilità sul territorio italiano, e la letteratura internazionale è altrettanto scarsa in tal senso. I principi e le tecniche di valutazioni economiche in sanità, come è noto, cercano di fornire ai decisori (politici, manager e professionisti) indicazioni sulla razionalità delle scelte in base ad una prospettiva economica. Il modello logico sottostante la razionalità economica è relativamente semplice: date risorse limitate occorre impiegarle per ottenere i massimi benefici possibili. Questo modello richiede l’identificazione e la misurazione dei benefici, operazione tutt’altro che semplice in molti ambiti. Il framework metodologico dell’analisi costi–efficacia e della sua variante analisi costi-utilità misura i benefici di salute in termini di anni di vita guadagnati e di anni guadagnati aggiustati per la qualità della vita (QALYs). Il risultato finale è il rapporto costo-efficacia (costi-utilità), che indica quanto costa un anno di vita guadagnato (eventualmente corretto per la qualità della vita) grazie all’intervento sanitario in questione. Sono stati proposti anche alcuni valori soglia di tale rapporto, che variano da 30.000 a 100.000 $ per anno di vita guadagnato, per stabilire se un dato intervento sanitario può considerarsi costo-efficace. La valutazione economica dei test genetici predittivi e dei test farmacogenetici è comunque ancora in una fase embrionale di sviluppo. L’importanza potenziale delle informazioni derivanti dalle valutazioni economiche dei test genetici predittivi e dei test farmacogenetici è tuttavia strategica, al fine di consentire l’inserimento appropriato di tali interventi sanitari nella pratica medica di sanità pubblica, inserimento che deve tenere in debito conto le evidenze scientifiche disponibili sia in merito all’efficacia che relativamente all’utilizzo ottimale delle risorse disponibili. Affinché sia favorita l’applicazione in ambito di prevenzione e cura delle conoscenze genomiche e ne siano definite le modalità d’uso più appropriate, è necessario infine che a livello centrale siano identificate linee d’indirizzo per i processi di sviluppo, diffusione ed implementazione. In tal senso l’Italia ha iniziato un percorso virtuoso, attraverso l’inserimento della medicina predittiva tra le macroaree di intervento del Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2010-2012, l’istituzione del Network Italiano di Genomica in Sanità Pubblica (GENISAP Network) e la stesura di un Piano Nazionale di PHG (in fase di pubblicazione). Tuttavia non sono disponibili informazioni in forma strutturata relative alle politiche sanitarie adottate negli altri paesi europei, e tali informazioni appaiono del tutto cruciali e strategiche. 1 Soluzioni proposte sulla base delle evidenze/prove scientifiche di provata efficacia Con questo progetto si vuole valutare l’impatto economico sul SSN dell’utilizzo di test genetici predittivi e di suscettibilità, agendo su tre linee strategiche: 1) Valutazione economica dei percorsi diagnostico-assistenziali in alcune regioni italiane relativamente ad alcuni test genetici predittivi e di suscettibilità. Questo obiettivo si focalizzerà sia su test genetici predittivi di efficacia e costo-efficacia dimostrata (almeno in alcune condizioni) sia su test genetici predittivi, la cui efficacia e costo-efficacia è relativamente scarsa o nulla. Per quanto riguarda i primi, l’analisi dei costi riguarderà BRCA 1 e BRCA 2 per il carcinoma mammario e APC per carcinoma colo-rettale ereditario. Tale scelta è motivata dalla prevalenza e dalla gravità delle patologie in questione e dal fatto che le evidenze di efficacia a fini preventivi di tali test sono di fatto già comprovate a livello internazionale. Relativamente ai secondi,l’analisi dei costi si focalizzerà sui test genetici per la trombofilia (pattern di 7 geni). Questi ultimi, infatti, sono al primo posto tra i test genetici più frequentemente erogati in Italia nel post-natale, e la cui evidenza in termini di efficacia e costo-efficacia non è ancora dimostrata. 2) Valutazione economica dei test genetici predittivi e dei test farmacogenetici: revisione sistematica della letteratura, valutazione della qualità metodologica e progettazione di un database di rapporti costi-efficacia e costi-utilità. Questo obiettivo verrà realizzato tramite: a) revisione sistematica della letteratura scientifica al fine di individuare gli studi primari relativi a valutazioni economiche effettuate sui test genetici predittivi e sui test farmacogenetici; b) valutazione della qualità metodologica degli studi primari effettuati, utilizzando scale validate in letteratura; c) inserimento dei risultati in un database che contenga i rapporti costi-efficacia e costi-utilità disponibili in letteratura dei test genetici predittivi e farmacogenetici, anche attraverso un tentativo di standardizzazione delle metodologie impiegate. Il database utilizzato a tal fine sarà quello in fase di elaborazione da parte dell’Istituto di Igiene dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nel contesto del progetto attuativo del PNP finanziato dal CCM alla Regione Lazio dal titolo “Test genomici predittivi: censimento in alcune regioni italiane per l’istituzione di un registro dell’offerta, e promozione di interventi formativi per i medici prescrittori” (biennio 2011-2012). Tale database dovrà essere sottoposto ad aggiornamento continuo e periodico. 3) Analisi dello scenario europeo relativo alle politiche sanitarie in ambito di Public Health.Genomics. Per ciò che riguarda le politiche sanitarie, mentre in Italia, come già detto, lo scenario in ambito di PHG appare quanto mai chiaro, meno evidenti sono le azioni intraprese a livello comunitario. Questo obiettivo verrà realizzato tramite due surveys: a) analisi delle politiche sanitarie in atto in alcuni paesi europei in ambito di PHG allo scopo di identificare le strategie di politica sanitaria esistenti (Survey A). Questa verrà condotta tramite un mapping exercise condotto nel contesto dell’Associazione Europea di Sanità Pubblica (European Public Health Association, EUPHA); b) in tutti i paesi europei in cui esistono Scuole di Specializzazione in Sanità Pubblica e/o Medicina di Comunità, verrà eseguita una survey per valutare la presenza di corsi di PHG nel percorso formativo o se almeno prevista una loro istituzione (Survey B). Fattibilità /criticità delle soluzioni proposte L’impegno richiesto dal presente progetto è tipicamente multidisciplinare (richiedendo l’apporto ed il contributo di diverse discipline operanti, a vario titolo, nel campo della PHG) e richiede capacità di networking sia a livello nazionale che europeo. L’unità operativa 1 (Università Sapienza di Roma) vede come referente il Prof. Paolo Villari, che attualmente è segretario generale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (S.It.I.), secretary general della Federation of European Accadamies of Medicine (FEAM, che attualmente ha tra i temi prioritari di ricerca la PHG) e vicepresidente della Section on Public Health Epidemiology di EUPHA. E’ inoltre componente, fin dalla sua istituzione, del GENISAP Network italiano (vedi sotto). L’unità operativa 2 (Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma) vede come referenti il Prof. Walter Ricciardi, attuale presidente di EUPHA e la Prof.ssa Stefania Boccia. La Prof.ssa Boccia dal 2006 coordina il Network Italiano di Genetica e Genomica in Sanità Pubblica (GENISAP Network, http://istituti.unicatt.it/igiene_1830.html), che coinvolge oltre 40 professionisti (genetisti, igienisti, economisti, bioeticisti, esperti di medicina di laboratorio, e farmacologi) provenienti dalle maggiori Università, Ospedali e Centri di ricerca in Italia. Dal 2006 è Partner dell’European Network of Public Health Genomics (PHGEN II) finanziato nell’ambito dell’FP6 e 7 EU (Bando Health). All’interno di GENISAP sono rappresentate la regione Emilia Romagna e Liguria nelle persone della Prof.ssa Elisa Calzolari e Dott.ssa Franca Dagna Bricarelli, che collaboreranno ai fini della realizzazione dell’obiettivo specifico 1. 2 L’unità operativa 3 (Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma) vede come referente il Prof. Bruno Dallapiccola, che a partire dagli anni ’80 gestisce, dapprima per conto della Società Italiana di Citogenetica Medica e di Genetica Medica e poi, dopo la loro fusione nella Società Italiana di Genetica Umana, i Censimenti nazionali dei test genetici e delle attività di Genetica Medica. I dati acquisiti dall’ultimo Censimento, relativo all’anno 2011, che saranno completati nel primo semestre del 2012, offriranno la base per elaborare parte delle stime oggetto del presente studio. L’unità operativa 4 è rappresentata dal Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria (CeRGAS) dell’Università Bocconi (referente Prof.ssa Rosanna Tarricone), che è ben noto per il suo prestigio nazionale ed internazione negli ambiti delle analisi di impatto dei percorsi diagnostico-assistenziali e delle valutazioni economiche in sanità. L’unità operativa 5 è infine rappresentata dall’Age.Na.S., che ha tra i sui compiti istituzionali la rilevazione e l’analisi dei costi e il monitoraggio della spesa sanitaria. Bibliografia - Boccia S, Ricciardi W. Challenges for the Italian Public Health Genomics Task Force. Italian Journal of Public Health, 2006;3:113-4. Carlson JJ, Henrikson NB, Veenstra DL e Ramsey SD. Economic analyses of human genetics services: A systematic review. Genetics in Medicine, 2005;8:519-523. Wong WB, Carlson JJ, Thariani R e Veentra DL. Cost effectiveness of pharmacogenomics. A critical and systematic Review. Pharmacoeconomics, 2010;28:1001-1013 Djalalov S, Musa Z, Mendelson M, Siminovitch K, Hoch J. A review of economic evaluations of genetic testing services and interventions (2004-2009). Genetics in Medicine, 2011;2:89-94. Cost-effictiveness analysis registry. https://research.tufts-nemc.org/cear4/ Antoñanzas F, Rodríguez-Ibeas R, Hutter MF, Lorente R, Juárez C, Pinillos M. Genetic testing in the European Union: does economic evaluation matter? European Journal of Health Economics, 2011.DOI 10.1007/s10198-011-0319-x Dallapiccola B, Torrente I, Agolini E, Morena A, Mingarelli R. A Nationwide Genetic Testing Survey in Italy, Year 2007. Genetic testing and molecular biomarkers, 2010;14:17-22. Boccia S e GENISAP Network. La genomica in Sanità Pubblica. Sintesi delle evidenze e delle conoscenze disponibili sull’utilizzo della genomica ai fini della prevenzione. http://istituti.unicatt.it/igiene_1830.html 3 OBIETTIVI E RESPONSABILITA’ DI PROGETTO Obiettivo generale Con questo progetto si intende valutare l’impatto economico sul SSN agendo su tre linee strategiche: 1) Analisi dei costi e valutazione dei percorsi diagnostico-assistenziali in alcune regioni italiane innescati da alcuni test genetici predittivi e di suscettibilità. 2) Valutazione economica dei test genetici predittivi e dei test farmacogenetici, attraverso una revisione sistematica della letteratura, analisi della qualità metodologica degli studi effettuati e progettazione di un database di rapporti costi-efficacia e costi-utilità. 3) Analisi dello scenario europeo relativo alle politiche sanitarie in ambito di Public Health Genomics. Obiettivo specifico - 1 Analisi dei costi e valutazione dei percorsi diagnostico-assistenziali in alcune regioni italiane innescati da alcuni test genetici predittivi e di suscettibilità. Questo obiettivo verrà realizzato congiuntamente da tutte le unità operative del progetto, attraverso un lavoro coordinato dall’unità operativa 2. La quantificazione dei costi legati alla erogazione dei test genetici e dei relativi percorsi diagnosticoassistenziali per BRCA 1 e BRCA 2 (carcinoma mammario), APC (carcinoma colo-rettale ereditario) e geni per la trombofilia può essere effettuata attraverso diversi approcci, la cui scelta è determinata in gran parte dai dati disponibili. In linea di massima, la quantificazione dell’impatto economico deve avvenire in due fasi distinte: a) determinazione dei percorsi diagnostico-assistenziali innescati dai test genetici sia in caso di esito positivo che in caso di esito negativo; le informazioni relative possono essere rilevate attraverso database già esistenti, interviste a testimoni privilegiati e a medici, surveys su campioni della popolazione; b) determinazione dei costi sostenuti per ciascuna prestazione diagnostico-assistenziale, stima complessiva del costo del percorso diagnostico-assistenziale innescato dal test genetico, stima globale dell’impatto economico sul SSN, anche in considerazione del numero attuale e potenziale dei test genetici effettuati. La determinazione della metodologia di lavoro, attraverso la valutazione comparativa delle diverse opzioni disponibili, sarà definita mediante riunioni ad-hoc coinvolgenti tutte le unità operative del progetto. Obiettivo specifico - 2 Valutazione economica dei test genetici predittivi e dei test farmacogenetici, attraverso una revisione sistematica della letteratura, analisi della qualità metodologica degli studi effettuati e progettazione di un database di rapporti costi-efficacia e costi-utilità. Questo obiettivo sarà realizzato congiuntamente dalle unità operative 1 e 4, con il coordinamento dell’unità operativa 1. La ricerca bibliografica sarà effettuata attraverso i database elettronici della letteratura e gli studi primari da includere nella valutazione saranno selezionati sulla base di criteri di inclusione predefiniti. Gli articoli saranno valutati in maniera indipendente da almeno due ricercatori, estraendo informazioni essenziali quali tipologia di malattia/problematica di salute, tipo di valutazione economica, tipologia di test genetico ed altri interventi, tipologia di costi considerati e prospettiva di analisi, risultati, analisi di sensibilità, etc. La valutazione della qualità metodologica degli studi primari sarà effettuata attraverso scale validate in letteratura. Sarà anche esplorata la possibilità di una standardizzazione delle metodologie impiegate. L’obiettivo finale è la costituzione di un database che contenga i rapporti costi-efficacia e costi-utilità disponibili in letteratura dei test genetici predittivi e farmacogenetici. La metodologia di lavoro sarà affinata mediante riunioni ad-hoc tra le unità operative 1 e 4 (strategia per la ricerca bibliografica, definizione dei criteri di inclusione, metodologie per l’estrazione dei dati e di valutazione). Obiettivo specifico - 3 Analisi dello scenario europeo relativo alle politiche sanitarie in ambito di Public Health Genomics. Questo obiettivo verrà realizzato congiuntamente dalle unità operative 1 e 2, con il coordinamento affidato all’unità operativa 1, attraverso lo svolgimento di due survey specifiche. a) Survey A. In collaborazione con la sezione di PHG afferente a EUPHA, verranno intervistati interlocutori privilegiati, individuati dai coordinatori delle cosiddette task force nazionali di PHG, istituite nel contesto del progetto europeo di PHG (PHG European Network, PGHEN II, http://www.phgen.eu/typo3/index.php). Al momento sono attivi 14 paesi europei tra cui l’Italia (http://www.phgen.eu/typo3/index.php?id=139). Ai coordinatori di tali task force e ai testimoni privilegiati verrà inviato un questionario strutturato ad hoc contenente domande relative alle priorità di ricerca in PHG e le policy governative centrali e/o locali messe 4 in atto o in previsione nel settore. Verrà anche specificatamente dedicata una sezione sui test genetici diretti al consumatore (direct to consumer genetic tests, DTC) b) Survey B. Questa verrà condotta in collaborazione con EUPHA e in particolare con l’Associazione Europea delle Scuole di Sanità Pubblica (Association of Schools of Public Health in Europe, ASPHER, http://www.old.aspher.org/). A tutte le Scuole di Sanità Pubblica italiane ed europee (identificate tramite ASPHER) verrà inviato un questionario strutturato che riporterà alcune domande relativamente alla presenza e durata di corsi di PHG nel percorso formativo. Laddove non siano presenti, sarà esplorata se vi è l’intenzione di istituirli o meno, con relative motivazioni. Unità operative coinvolte CAPO PROGETTO: Prof. Antonio Boccia – Direttore Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma UNITA’ OPERATIVE COINVOLTE Unità Operativa 1 Referenti Sapienza Università di Roma Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Prof. Paolo Villari – Professore Ordinario di Igiene Prof.ssa Maria De Giusti – Professore Ordinario di Igiene Dott.ssa Carolina Marzuillo – Ricercatore di Igiene Dott. Angelo Solimini – Ricercatore di Igiene Unità Operativa 2 Università Cattolica del Sacro Cuore - Istituto di Igiene Referente Prof. Walter Ricciardi - Professore Ordinario di Igiene Prof.ssa Stefania Boccia - Professore Associato di Igiene Dott. Walter Mazzucco- Dottorando di Ricerca in Economia e Gestione delle Aziende Sanitaria Prof. Elisa Calzolari – Regione Emilia Romagna, Componente GENISAP Network Compiti - Contributo alla realizzazione dell’obiettivo specifico 1 (analisi dei costi e valutazione dei percorsi diagnostico-assistenziali in alcune regioni italiane innescati da alcuni test genetici predittivi e di suscettibilità), in collaborazione con tutte le altre unità operative. - Coordinamento e contributo alla realizzazione dell’obiettivo specifico 2 (valutazione economica dei test genetici predittivi e dei test farmacogenetici, attraverso una revisione sistematica della letteratura, analisi della qualità metodologica degli studi effettuati e progettazione di un database di rapporti costi-efficacia e costiutilità), in collaborazione con l’unità operativa 4. - Contributo alla realizzazione dell’obiettivo specifico 3 (analisi dello scenario europeo relativo alle politiche sanitarie in ambito di Public Health Genomics.), in collaborazione con l’unità operativa 2. Compiti - Coordinamento e contributo alla realizzazione dell’obiettivo specifico 1 (analisi dei costi e valutazione dei percorsi diagnostico-assistenziali in alcune regioni italiane innescati da alcuni test genetici predittivi e di suscettibilità), in collaborazione con tutte le altre unità operative. - Coordinamento e contributo alla realizzazione dell’obiettivo specifico 3 (analisi dello scenario 5 Dott.ssa Franca Dagna Bricarelli – Regione Liguria, Componente GENISAP Network Unità Operativa 3 Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma Referente Prof. Bruno Dallapiccola – Responsabile Direzione Scientifica Dott.ssa Rita Mingarelli - genetista medico, coordinatore di OrphanetItalia Unità Operativa 4 Università Bocconi - CeRGAS Referente Prof.ssa Rosanna Tarricone – Professore Associato in Economia Aziendale Dott.ssa Amelia Compagni – Ricercatore in Economia Aziendale Unità Operativa 5 Age.Na.S. Referente Prof. Francesco Di Stanislao – Consulente Age.Na.S., Professore Ordinario di Igiene europeo relativo alle politiche sanitarie in ambito di Public Health Genomics.), in collaborazione con l’unità operativa 1. Compiti - Contributo alla realizzazione dell’obiettivo specifico 1 (analisi dei costi e valutazione dei percorsi diagnostico-assistenziali in alcune regioni italiane innescati da alcuni test genetici predittivi e di suscettibilità), in collaborazione con tutte le altre unità operative. Compiti - Contributo alla realizzazione dell’obiettivo specifico 1 (analisi dei costi e valutazione dei percorsi diagnostico-assistenziali in alcune regioni italiane innescati da alcuni test genetici predittivi e di suscettibilità), in collaborazione con tutte le altre unità operative. - Contributo alla realizzazione dell’obiettivo specifico 2 (valutazione economica dei test genetici predittivi e dei test farmacogenetici, attraverso una revisione sistematica della letteratura, analisi della qualità metodologica degli studi effettuati e progettazione di un database di rapporti costi-efficacia e costiutilità), in collaborazione con l’unità operativa 1. Compiti - Contributo alla realizzazione dell’obiettivo specifico 1 (analisi dei costi e valutazione dei percorsi diagnostico-assistenziali in alcune regioni italiane innescati da alcuni test genetici predittivi e di suscettibilità), in collaborazione con tutte le altre unità operative. 6 PIANO DI VALUTAZIONE OBIETTIVO GENERALE Indicatore/i di risultato Standard di risultato OBIETTIVO SPECIFICO 1 Indicatore/i di risultato Standard di risultato OBIETTIVO SPECIFICO 2 Indicatore/i di risultato Standard di risultato Valutazione dell’impatto economico dei test genetici sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN) attraverso esame dei percorsi diagnostico-assistenziali, produzione di stime di costi-efficacia e costi-utilità e analisi delle policy di PHG esistenti a livello comunitario. Report finale contenente i risultati delle analisi dei costi dei percorsi diagnostico-assistenziali legati ai test predittivi e di suscettibilità per carcinoma mammario, carcinoma colo-rettale ereditario e trombofilia; i risultati delle valutazioni economiche complete dei test genetici e farmacogenetici risultanti dalla letteratura; i risultati delle surveys sulle policy comunitarie in ambito di PHG Report finale validato da società scientifiche, esperti di Sanità Pubblica e di Economia Sanitaria Analisi dei costi e valutazione dei percorsi diagnostico-assistenziali in alcune regioni italiane innescati da alcuni test genetici predittivi e di suscettibilità. - Definizione puntuale della metodologia di lavoro - Determinazione dei percorsi diagnostico-assistenziali innescati dai test genetici con esito positivo e negativo (BRCA 1 e BRCA 2, APC, trombofilia) - Determinazione dei costi sostenuti per ciascuna prestazione diagnosticoassistenziale, stima complessiva del costo del percorso diagnosticoassistenziale innescato dal test genetico, stima globale dell’impatto economico del SSN Pubblicazione dei risultati su riviste scientifiche nazionali ed internazionali Valutazione economica dei test genetici predittivi e dei test farmacogenetici, attraverso una revisione sistematica della letteratura, analisi della qualità metodologica degli studi effettuati e progettazione di un database di rapporti costi-efficacia e costi-utilità. - Definizione puntuale della metodologia di lavoro (strategia per la ricerca bibliografica, definizione dei criteri di inclusione, metodologia per l’estrazione dei dati e di valutazione) - Definizione degli studi primari da includere nelle indagini - Valutazione della qualità metodologica - Estrazione dei dati ed eventualmente standardizzazione dei risultati - Produzione di un database con i rapporti costi-efficacia e costi-utilità disponibili in letteratura Pubblicazione dei risultati su riviste scientifiche nazionali ed internazionali 7 OBIETTIVO SPECIFICO 3 Indicatore/i di risultato Standard di risultato Analisi dello scenario europeo relativo alle politiche sanitarie in ambito di Public Health Genomics. - Realizzazione dei questionari per le due surveys - Identificazione degli interlocutori privilegiati in EUPHA da intervistare per la survey A - Invio dei questionari con adesione di almeno il 70% degli intervistati e relativa elaborazione dei dati - Identificazione alle Scuole di sanità Pubblica/Medicina di Comunità nazionali e comunitarie da intervistare per la survey B - Invio dei questionari con adesione di almeno il 70% degli intervistati e relativa elaborazione dei dati Pubblicazione dei risultati delle surveys su riviste scientifiche nazionali ed internazionali 8