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COME ALLA CORTE DI FEDERICO II OVVERO PARLANDO E RIPARLANDO DI SCIENZA SI POSSONO PREVEDERE I TERREMOTI? di Paolo Gasparini 9 SENECA E LA CATASTROFE CHE NON SI PUÒ PREVEDERE di Arturo De Vivo 11 RADON INDICATORE DEL TERREMOTO di Benedetto De Vivo 12 COME RIDURRE I DANNI PROVOCATI DAI TERREMOTI di Warner Marzocchi 14 INTERVISTA A RICHARD ALLEN 16 Da sempre si dibatte sulla prevedibilità dei terremoti Gli articoli degli incontri si trovano all’indirizzo www.comeallacorte.unina.it Paolo Gasparini è Professore ordinario di Fisica Terrestre presso la Facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. È Presidente di AMRA Scarl - Società Consortile - Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale. x x x x x x x x È stato: x Presidente della IAVCEI – International Association of Vulcanolgy Chemistry of the Earth’s Interior; x Direttore dell’Osservatorio Vesuviano; x Direttore del Gruppo Nazionale di Vulcanologia dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e della Protezione Civile. x Coordinatore Scientifico del “Centro Regionale di Competenza su Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale”, per lo sviluppo di metodologie innovative sul rischio ambientale. Direttore del Gruppo Nazionale di Vulcanologia dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia; Coordinatore dei due Comitati istituiti dalla Protezione Civile per la elaborazione dei Programmi Quadro triennali per lo sviluppo di tecnologie innovative applicabili alla riduzione dei rischi vulcanico e sismico; Coordinatore scientifico del Progetto della Unione Europea - Divisione XII “TOMOVES” (Tomografia sismica del Vesuvio); Leader di progetto del Progetto MAGSAT della NASA; Direttore del Progetto Finalizzato Geodinamica del CNR; Incaricato di corsi seminariali di Geofisica alla Scuola Normale di Pisa; Research fellow presso il Lawrence Radiation Laboratory at Berkeley, California, per ricerche sulle basse radioattività naturali (nuove metodologie); Professore invitato presso il Department of Geology della Rice University di Houston, Texas, per tenere corsi di “Spettrometria gamma e ricerche di uranio”. È stato Professore Visiting Professor presso: x x Mineralogisk Geologisk Museum di Oslo su invito del NTNF; Instituto Astronomico e Geofisico della Universidad de Sao Paulo, Brasile, su invito della FAPESP. È stato Membro di: x x x x x Comitato per le costruzioni in area sismica del Ministero dei Lavori Pubblici; Comitato Scientifico ATP GEODYNAMIQUE del CNRS-INAG (Francia); Comitato Scientifico istituito dal Governo Francese per la gestione dell’evacuazione delle Basse Terre dovuta alla minaccia di eruzione del vulcano Soufriere (Guadeloupe), Antille Francesi; Membro della Commissione Grandi Rischi della Protezione Civile per 15 anni. Facoltà della “ROSE School” (European School for advanced studies in Reduction of Seismic Risk) all’Università di Pavia. PUBBLICAZIONI Autore di più di 100 pubblicazioni nel campo della vulcanologia e sismologia. Oggi: x x x si occupa di early warning sismico e metodi di valutazione probabilistica di rischi naturali; è Consigliere Scientifico della Commissione della Ricerca; è membro del Comitato di valutazione della Hulmotz Association l’ente del Governo Tedesco che finanzia la ricerca sull’ambiente in Germania. COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Si possono prevedere i terremoti? SI POSSONO PREVEDERE I TERREMOTI? e con che intensità avverrà con precisione sufficiente da poter utilizzare la previsione a fini Paolo Gasparini di protezione civile, non è attualmente possibile. Professore di Geofisica Università degli Studi di Napoli Federico II Ricerche sulla previsione dei terremoti sono iniziate da decine di anni negli Stati Uniti, in Cina, in Russia, in Europa, in Giappone. Sono state cercate relazioni empiriche tra possibili precursori e terremoti, sono state effettuate Sappiamo dove avvengono e continueranno ad avvenire i terremoti. Possiamo anche calcolare la probabilità che, in un certo numero di anni, una determinata area sia investita da un terremoto di una data intensità. Questo tipo di valutazione è continuamente aggiornato per tutto il territorio italiano. Chiunque può ottenere questa informazione accedendo al sito www.bo.ingv.it/~earthquake/ITALY/forecasting, dove è riportata la probabilità che in dieci anni avvenga un terremoto di magnitudo superiore a 5 nelle varie aree del territorio italiano, e l’Appennino abruzzese risulta tra le aree a maggiore probabilità Questa informazione è la base sulla quale vengono elaborate le normative per le costruzioni in area sismica e deve servire da stimolo per verificare e rinforzare adeguatamente il patrimonio edilizio nelle aree maggiormente esposte. indagini di laboratorio e simulazioni al calcolatore dei processi di frattura delle rocce che producono i terremoti, ma i risultati sono ancora confusi. La relazione esistente tra sismi e possibili precursori è ancora un argomento di ricerca e di dibattito scientifico. Ad esempio l’interesse sul Radon come precursore dei terremoti è nato nel 1966, quando ci si è accorti che un forte terremoto avvenuto a Tashkent, nell’Uzbekistan, era stato preceduto da un aumento della concentrazione di questo gas nelle acque sotterranee. Immediatamente reti di misura sono state installate in varie zone sismiche della Terra e hanno mostrato risultati contraddittori e scarsamente utilizzabili. Il Radon in alcuni casi aumenta e in altri diminuisce prima dei terremoti, in altri casi le variazioni si presentano durante e non prima dei terremoti. Anche a Tashkent, un nuovo terremoto, ancora Dopo ogni terremoto che provoca vittime più forte, avvenuto circa dieci anni dopo non è l’opinione pubblica si chiede se era possibile stato prevederlo in base a fenomeni che lo hanno caratteristiche delle variazioni sono uguali per preceduto e terremoti di bassa e di alta energia. Un altro considerati dei che quindi precursori. potevano E nel essere caso del preceduto possibile da precursore precursori. è costituito Inoltre da le segnali terremoto dell’Aquila sono stati osservati due tipi elettro-magnetici anomali. Il metodo, che è stato di precursori: sciami di terremoti di media chiamato VAN dalle iniziali dei cognomi dei tre intensità che erano iniziati da alcuni giorni e un ricercatori che lo hanno proposto, non ha fornito aumento dell’emissione di Radon. Ma prevedere risultati statisticamente attendibili e, come il un terremoto nel senso di indicare quando, dove metodo del Radon, le variazioni sono poco Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II 9 COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Si possono prevedere i terremoti? sensibili all’energia del terremoto e alla sua teristiche della roccia in cui si sviluppa. I grandi distanza. terremoti sono prodotti da fratture lunghe decine Nonostante i pochissimi esempi di previsione premiata dal successo (il caso più famoso è la previsione del grande terremoto di Haicheng, Cina, nel 1976) dovuti a circostanze eccezionali, quali la particolare evidenza e la concomitanza di diversi precursori, nel complesso i progressi che si sono effettuati in questo campo sono modesti. Dopo i deludenti risultati ottenuti nell’area di Parkfield lungo la faglia di San Andreas, in California, dove era di km. Quello dell’Aquila è stato prodotto da una frattura lunga circa 12 km (quello dell’Irpinia dell’80 da una frattura lunga 40 km). La frattura si arresta resistente monitorare sismologi è possibili cominciata precursori, a farsi tra strada i la che non incontra riesce una a zona rompere. più E’ impossibile allo stato attuale prevedere, in base a fenomeni precursori, se un terremoto sarà grande o piccolo, perché è impossibile prevedere quando e se essa incontrerà un nucleo di roccia più resistente. stata montata una rete di sensori di diverso tipo per quando Il futuro della previsione dei terremoti è legato alla nostra conoscenza di come viene innescata e come si evolve una frattura convinzione che l’innesco e l’evoluzione di una nell’interno della Terra. Arrivare a porre sensori frattura nell’interno della Terra non è prevedibile il più vicino possibile a una potenziale sorgente perché il processo è caotico. Tra l’altro la sismica è l’obiettivo che si sta perseguendo in dimensione del terremoto dipende non solo California, in Giappone e si spera presto anche in dall’energia accumulata, ma anche dalle carat- Europa. Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II 10 COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Si possono prevedere i terremoti? INTERVISTA A RICHARD ALLEN remoti, ma solo occasionalmente. Questi “precursori” si osservano anche in molti casi in Professor of Seismology University of California - Berkeley cui non avviene un grande terremoto. Per esempio in California abbiamo continui sciami sismici, ma non tutti indicano che sta per accadere un terremoto. Cosa significa prevedere un terremoto? Prevedere un terremoto significa essere in grado di specificare il giorno, il luogo e l’intensità dell’evento atteso. È necessario specificare con Quali sono i metodi più efficaci per ridurre il rischio sismico? sufficiente precisione tutti e tre i summenzionati La cosa più importante è costruire edifici che parametri al fine di intraprendere qualsivoglia possano resistere alle scosse sismiche senza azione. Se si vuole evacuare una città, è collassare. Sappiamo come fare ciò, gli ingegneri necessario sapere con esattezza quale città sarà sanno cosa è necessario per prevenire il collasso colpita degli edifici. Questi requisiti sono parte delle e in quale giorno, e quando la popolazione potrà rientrare senza pericolo. norme per le costruzioni in zona sismica. È necessario fare sì che questi codici siano applicati Qual è lo stato dell’arte sulla possibilità di prevedere un terremoto? Oggi non è possibile prevedere un terremoto. La maggior parte dei sismologi concorda sul fatto Quale è il futuro della ricerca nel campo della previsione dei terremoti? che è molto improbabile che nel futuro prossimo È importante ricercare tutti i possibili precursori ciò sarà possibile. dei terremoti. È per questo che le reti sismiche sono importanti per monitorare gli sciami di terremoti, come anche che vengano effettuate Esistono altri casi, oltre il famoso terremoto cinese, nei quali è stata utilizzata la previsione per prevenire una catastrofe in termini di vite umane? altre osservazioni deformazioni geofisiche della superficie quali, le terrestre, etc. Dobbiamo fare un gran numero di osservazioni e utilizzarle per comprendere la fisica del processo Vengono indicati svariati precursori sismici che dei terremoti. Questo ci consentirà sia di capire possono indicare l’arrivo di un terremoto, tra cui meglio gli sciami sismici, le deformazioni della superficie preparati, ad esempio per costruire edifici che della Terra e diversi altri parametri incluso il possono resistere ai terremoti, sia per avere i Radon. Il problema è che nessuno di questi dati necessari se mai saremo in grado di “precursori” è stato osservato prima di tutti i ter- prevedere i terremoti. gli effetti dei terremoti ed essere Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II 11 COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Si possono prevedere i terremoti? SENECA E LA CATASTROFE CHE NON SI PUÒ PREVEDERE trattazione scientifica è motivo di consolazione: Arturo De Vivo ciò che serve a rinvigorire gli animi, che a noi “Tutto questo… è quanto attiene alle cause; ora interessa rendere più forti piuttosto che più Professore di Letteratura latina Università degli Studi di Napoli Federico II dotti; ma l’una cosa non può avvenire senza l’altra: l’animo infatti trae forza soltanto dai buoni studi, dall’osservazione attenta della natura” (nat. quaest. VI 32,1). È l’ignoranza a Lo studio dei terremoti è una materia che ingenerare paura in noi che osserviamo i appassiona il filosofo Seneca fin da quando in fenomeni naturali, è meglio perciò conoscere la gioventù pubblicò un volume sull’argomento. verità per non avere paura; e la verità è che il Pertanto, dopo che nel 62 abbandona la politica terremoto è una catastrofe “che non si può né e si congeda da Nerone, egli ritorna alla scienza evitare, né prevedere” (nat. quaest. VI 1,10 e, quaestiones quae nec evitari nec provideri potest). L’errore (Ricerche sulla natura), dedica il sesto libro al più grande è ritenere che esistano località esenti terremoto: è un vero e proprio trattato in cui dal rischio sismico, giacché la natura non ha mette nella creato nulla di immobile e di eterno. Eppure, conoscenza scientifica del fenomeno. D’altra secondo Seneca, non c’è maggiore conforto di parte, fronte alla morte che la nostra condizione nell’ambito a il delle frutto tutti recente sconvolto i suoi sisma che calamità come il terremoto se le cause più banali saldare coerentemente lo sforzo conoscitivo con possono eliminarci? In una serie crescente di l’intento pedagogico. La scienza per Seneca, paradossi, come può Stoici, il filosofo arriva a dire che può essere disgiungersi dalla morale: il fine ultimo della addirittura esaltante che sia la stessa terra a ricerca sulla natura è quello di determinare un venire sopra di noi. La consapevolezza della progresso delle menti nella perfetta interazione inevitabilità della morte e il disprezzo della di È morte stessa sono le armi che il saggio ha contro significativo che le sezioni dedicate all’admonitio ogni paura, anche di quella del terremoto. morale (proemio e epilogo) siano più di un terzo Seneca non tace alcuno degli effetti catastrofici del libro che nella sezione centrale contiene la del sisma su uomini e cose e li descrive con trattazione teorico-scientifica. grande efficacia: “Tutti sono in preda al terrore studioso scientifico e Campania aveva dramma di quelle popolazioni gli consentono di sapere della 62 mortale: perché dovrebbero atterrirci le grandi ogni città del progressi il per alcune Naturales antico, sapere e non etico. tipica dell’argomentazione degli L’obiettivo di Seneca, che osserva gli quando gli edifici scricchiolano e la rovina si effetti catastrofici del sisma campano, è quello di annuncia. Allora tutti si gettano fuori a precipizio liberare gli uomini dalla paura del terremoto, che e abbandonano le proprie case e si rifugiano è la all’aperto. A quale riparo rivolgerci, a quale conoscenza delle cause naturali del fenomeno. aiuto, se il mondo stesso si spacca, se ciò che ci La scienza diventa, perciò, remedium doloris, la protegge e ci sostiene, su cui poggiano le città, poi la paura di morire, attraverso Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II 12 COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Si possono prevedere i terremoti? che alcuni hanno detto il fondamento del mondo, za, che è riconoscimento delle cause naturali del si spacca e vacilla” (nat. quaest. VI 1,5). terremoto e si traduce perciò in un senso di Paradossalmente rispetto nei confronti dell’ordine della natura e in così grande catastrofe Seneca fa la sua professione di fede nella scien- dell’ambiente. Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II 13 COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Si possono prevedere i terremoti? RADON INDICATORE DEL TERREMOTO è possibile la presenza di uno strato di rocce serpentinizzate) non sarà necessariamente vero Benedetto De Vivo per un terremoto che si dovesse verificare in Professore di Geochimica ambientale Università degli Studi di Napoli Federico II altre parti. Se non vi sono, per esempio, faglie sismogenetiche profonde che “pescano” laddove si producano fluidi (per effetto, ad es., dei processi L’utilizzo del radon come premonitore dell’approssimarsi di un evento sismico è ampiamente riportato nella letteratura scientifica mondiale. Ma le anomalie di radon possono essere utilizzate in modo deterministico per prevedere un terremoto? Il radon nel caso di un terremoto si sprigiona soprattutto per effetto del processo di serpentinizzazione cui vengono sottoposte alcune rocce in profondità durante i processi, sia compressivi che distensivi, di di serpentinizzazione), è molto improbabile che il radon possa essere utilizzato come precursore. Per L’Aquila la Protezione Civile avrebbe dovuto tenere in doveroso conto i dati di Giuliani, in considerazione della presenza di sciami sismici che duravano da tempo nella zona e date le indicazioni di un esperimento in corso per la previsione a medio termine svolto da un team internazionale guidato dal sismologo Giuliano Panza e descritto in dettaglio in una pubblicazione (Peresan et al., 2005). porzioni profonde della crosta terrestre. Durante Le difficoltà decisionali la Protezione cui deve far tali processi si determina la produzione di fluidi, fronte fra i quali idrogeno e radon. Il radon, essendo assolutamente inerte, è scarsamente interessato dai processi di preconcette che escludano a priori qualsiasi equilibrio chimico ed é considerato indicatore di contributo utile alla “previsione” di catastrofi che terremoti a causa della sua elevata mobilità, mettano a rischio migliaia di vite umane. Un della velocità della sua produzione naturale e falso allarme è sempre meglio che un allarme anche perché la strumentazione necessaria per mancato, come si è verificato a L’Aquila! In un suo ed campo delicato, come quello della Protezione economica. Il picco della concentrazione di radon Civile, le certezze dogmatiche possono essere si molto pericolose e foriere di future, anche monitoraggio verifica, dell’evento è molto usualmente, sismico, semplice alcune come ore misurato prima da peggiori Civile non giustificano l’arroccarsi su posizioni tragedie nel prossimo futuro: mi Gioacchino Giuliani, prima del terremoto di riferisco al rischio Vesuvio. Ad esempio nel caso L’Aquila. La corrispondenza fra anomalie di del Vesuvio, la posizione scientifica ufficiale radon e terremoto non sempre però si verifica e “garantisce” la certezza della quindi non sempre il radon può essere utilizzato un’eruzione con largo anticipo come indicatore (precursore) del costruzione terremoto. della più previsione e grande avalla di la struttura Tutto dipende dalle caratteristiche geologico- ospedaliera dell’Italia meridionale (Ospedale del strutturali del territorio, per cui quello che si è Mare) in piena zona a rischio vulcanologico, a verificato a L’Aquila (dove al di sotto della crosta 7,5 km dal cratere. Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II 14 COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Si possono prevedere i terremoti? La Protezione Civile dovrebbe riflettere sul fatto allocata in una zona di sicurezza ASSOLUTA. La che: 1) la previsione di un’eruzione del Vesuvio, politica con largo anticipo, è basata su valutazioni vulcanologia non è una scienza esatta e che probabilistiche non su certezze assolute; 2) certe scelte dovrebbero essere fatte in base a un’opera pubblica, quale un Ospedale, andrebbe criteri conservativi e di prudenza. dovrebbe essere informata che Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II 15 la COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Si possono prevedere i terremoti? COME RIDURRE I DANNI PROVOCATI DAI TERREMOTI pericolosità) e quindi si forniscono indicazioni Warner Marzocchi grado di resistere agli eventi sismici aspettati in importanti per stabilire criteri di costruzione in ogni zona. Ciò è importantissimo, poiché, anche Professore di Fisica del vulcanismo INGV - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in mancanza di una previsione deterministica del terremoto, è senz'altro possibile progettare edifici ed infrastrutture che resistano a scosse simili a quella recente in Abruzzo e anche Dopo ogni terremoto, con il suo tributo di vittime e distruzione, l'intera società s’interroga su come sia possibile prevenire o comunque mitigare gli effetti di tali catastrofi. Una domanda emerge frequente: è possibile prevedere i terremoti? Per dare una risposta è prima necessario prevedere. Se definire con il significato previsione si di intende l'identificazione precisa – e con un anticipo sufficiente per mettere in sicurezza le persone minacciate dall'evento – di quando e dove avverrà un terremoto e quanto sarà grande (la maggiori. Sempre con le stime probabilistiche è possibile identificare le aree più probabili dove avverranno forti scosse di assestamento dopo un sisma. Inoltre, usando le primissime informazioni strumentali disponibili pochi istanti dopo l'occorrenza di un terremoto (early warning system) è possibile prevedere probabilisticamente lo scuotimento del terreno in selezionati punti sensibili con alcuni secondi di anticipo in modo da fermare per tempo i treni, sospendere l'erogazione di gas, mettere in sicurezza una centrale nucleare, eccetera. Per il futuro, nessuno può dire con cosiddetta previsione deterministica), la risposta oggi è no, non è possibile. Sebbene pochi certezza ricercatori deterministicamente i terremoti, magari osser- sostengano che le previsioni deterministiche siano oggi una realtà tramite prive di un qualsiasi fondamento scientifico, poiché non esiste alcuna prova quantitativa a loro sostegno. mai riusciremo a prevedere vando precursori finora non ancora osservati. l'osservazione di precursori – fenomeni che anticipano un terremoto – tali affermazioni sono se Di certo, non sorprenderebbe se, anche migliorando molto sismologiche, la le nostre previsione conoscenze deterministica rimanesse una chimera. Spesso l'essere umano è guidato dalle proprie speranze piuttosto che Ciò che realisticamente si può fare con le dalla ragione; nessuno si sorprende che il gioco conoscenze scientifiche attuali sono le previsioni dei probabilistiche, cioè possiamo dire con che imprevedibili, poiché ciò è l'essenza del gioco e probabilità un terremoto di una certa magnitudo quindi avverrà in un determinato intervallo di tempo e terremoto di spazio. In questo modo si identificano le aree divertente, ma i processi che lo generano sono che verranno più probabilmente colpite da forti molto più complessi di quelli del gioco dei dadi o terremoti del nei prossimi decenni (mappe di dadi o del lotto, del lotto siano divertimento. non è e un L'occorrenza gioco, quindi, intrinsecamente né forse, di un tantomeno anch'essi Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II 16 COME ALLA CORTE DI FEDERICO II Si possono prevedere i terremoti? intrinsecamente imprevedibili. Ciò che invece è precisamente realistico attendersi è un miglioramento sostan- Anche ziale della conoscenza dei processi fisici e geo- d’imprevedibilità ineliminabile, saremo in grado logici e della capacità di misurare parametri rile- di ridurre significativamente i danni provocati da vanti, in modo da stimare più accuratamente e un terremoto. così, le probabilità nonostante di un accadimento. certo grado Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa Università degli Studi di Napoli Federico II 17