antinori: La sceLta deL trust a tuteLa deL patrimonio

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antinori: La sceLta deL trust a tuteLa deL patrimonio
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il corriere vinicolo n. 10
11 Marzo 2013
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Antinori: la scelta del trust a tutela del patrimonio
Novant’anni di tranquillità
La decisione della famiglia
di affidarsi a questo strumento
di origine anglosassone per blindare
proprietà e asset e garantire
la continuità aziendale, mettendola
al riparo da evenienze di ogni tipo.
A colloquio con il marchese Antinori
e la figlia Albiera
di Letizia Olivari
F
irenze. Una storia
di 26 generazioni
alle spalle, nessun passaggio del
testimone imminente, importanti progetti di
lunghissimo periodo: ecco il
momento giusto per pensare
con serenità al futuro dell’azienda di famiglia per altri 90 anni. è
così che Piero Antinori e le tre
figlie Albiera, Allegra e Alessia
hanno dato vita, dopo un lavoro
lungo un anno e mezzo, al Trust
Piero Antinori per preservare
l’azienda e il patrimonio familiare dalle insidie future, esterne e interne.
“Se si vogliono risolvere i problemi occorre saperli prevedere prima che si verifichino – ci
dice Piero Antinori, incontrato
nel palazzo di famiglia a Firenze insieme con la figlia Albiera
-. Uno dei motivi che ci hanno
spinto a prendere questa decisione sono stati gli esempi
molto tristi di aziende familiari
che per i dissidi e contrasti tra
parenti si sono sfaldate, come
la Mondavi in California. Noi
volevamo rafforzare il connubio famiglia e azienda, cercando una difesa dai pericoli che
si corrono quando le aziende si
ingrandiscono e le famiglie si
allargano. Non è un problema
attuale – prosegue il marchese
- perché la nostra famiglia non
è numerosa, le tre sorelle pur
diverse tra loro vanno d’accordo e amano l’azienda. Ma immaginando i possibili ostacoli
futuri alla continuità aziendale abbiamo pensato che questo
fosse il momento giusto per
trovare la soluzione migliore,
che nel nostro caso è stata individuata nel trust”.
Ovvero quel contratto, di diritto estero, che consente di vincolare per un periodo predeterminato, non superiore ai 90
anni, un patrimonio che viene
da quel momento gestito dal
trustee, o fiduciario, nominato dai protector nell’interesse
principale dei legittimi ere-
di allo scioglimento del trust
stesso (vedi box).
Uno scoglio psicologico
“Ora per 90 anni siamo tranquilli, nella speranza che alla
scadenza i futuri disponenti
siano d’accordo nel ricostituire
il trust - dice Antinori -. Certo
psicologicamente uno deve
accettare di spossessarsi della
proprietà dell’azienda che passa al trust. è una decisione che
può creare perplessità e che
bisogna metabolizzare”. Ma i
La nuova sede di Bargino
Da sinistra, Albiera, Piero, Allegra
e Alessia Antinori, nella nuova
cantina di Bargino (foto in alto
a sinistra, l'ingresso), inaugurata
lo scorso ottobre. Il vino è cuore
e parte integrante di un percorso
che attraversa la cantina
di fermentazione, la barricaia,
il museo, una libreria, una bottega
dei sapori (foto in alto a destra),
il ristorante, l'auditorium.
Tutto è all'insegna della circolarità
e della trasparenza, per scoprire
il piacere di "respirare e vivere"
il vino in tutte le sue fasi
LA COMPOSIZIONE DEL TRUST
Trust Piero Antinori
Che cosa è entrato
Nicola De Renzis
100%
Holding Palazzo Antinori Srl
Trustees
Laura Bartoli
Ferruccio Ferragamo
Protectors
100%
P. Antinori Spa
Piero Antinori
100%
Marchesi Antinori Srl
Albiera Antinori
Protectors
Allegra Antinori
Alessia Antinori
Renzo Cotarella
benefici in termini di stabilità
sono innegabili.
Le figure chiave del trust sono
i trustees, i fiduciari, nominati dai protectors, i guardiani.
I trustees intervengono, sulla
base delle regole fissate nell’atto costitutivo, ogni volta che
si presentano problematiche
aziendali o familiari, come
l’inserimento di membri di famiglia in ruoli dirigenziali o le
operazioni straordinarie della
società.
I guardiani del trust Antinori oggi sono i quattro membri
della famiglia e l’attuale amministratore delegato, Renzo Cotarella. “Lui ha un ruolo
particolare - spiega Antinori -.
è un manager estraneo alla famiglia dal punto di vista della
parentela e della proprietà, ma
si è immedesimato nell’azienda e nella famiglia. Per questo
motivo mi ha fatto piacere che
siamo stati tutti concordi nel
decidere di nominarlo guardiano”.
La scelta dei fiduciari
I trustees sono stati scelti con
molta attenzione, tre persone
legate da vincoli di amicizia alla
famiglia e con specifiche competenze: Ferruccio Ferragamo
ha un’esperienza manageriale, internazionale e famigliare
che garantisce l’equilibrio di
giudizio; l’avvocato Nicola De
Renzis ha esperienza legale e
fiscale, mentre l’avvocato Laura Bartoli ha contribuito in
modo determinante alla stesura dell’atto costitutivo. Atto che
è il terzo pilastro fondamentale
del trust, perché va costruito su
misura sulle finalità principali
che si vogliono perseguire, che
nel caso Antinori sono la continuità dell’impresa e il legame
sempre più stretto tra famiglia
e azienda.
“Nella scrittura dell’atto non
è stato semplice proiettarsi in
un futuro così lontano, di tre
generazioni - racconta Albiera
Antinori, oggi vicepresidente
di Marchesi Antinori Srl e
che cos'è il trust
Istituto anglosassone
a difesa dei patrimoni
L’istituto del trust (affidamento, in inglese) nasce nella cultura
anglosassone, ed è stato introdotto dal 1992 in Italia, con la
ratifica della convenzione dell’Aja del 1985. La costituzione di
un trust è un’operazione con la quale una persona (o anche più
d’una), detta disponente o settlor, affida alcuni o tutti i suoi beni
a un soggetto terzo, il trustee, affinché vengano amministrati,
gestiti e preservati a favore di uno o più beneficiari e per uno
scopo prestabilito. Il trustee potrà essere una persona di fiducia,
un ente (come una banca) che offre questo tipo di servizio o,
anche, una società senza fine di lucro. Al trustee si possono
affiancare uno o più protector, ovvero persone che controllino la
buona gestione del trust secondo i voleri del disponente.
Possono essere oggetto di trust tutti i beni mobili o immobili e
tutti i diritti reali che appartengono a persone fisiche o a società
(es. titolo di credito, conti bancari, somme di denaro, azioni,
quote di società immobiliari, preziosi, opere d’arte, quote di fondi
comuni d’investimento, immobili, autoveicoli, imbarcazioni,
mobili ed arredi). In un trust può entrare sia la piena proprietà
sia la nuda proprietà di un bene. La durata del contratto non può
superare i 90 anni, ma al termine il trust può essere ricostituito.
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Edizione 2012
Best Seller Award, New Holland sul podio
Il Best Seller Award 2012, tributo alle migliori performance commerciali in Italia, vede i trattori New
Holland come i più amati e scelti dagli agricoltori italiani. La premiazione, tenutasi alla fiera di Verona, ha
proclamato che il trattore in assoluto più amato si conferma il New Holland modello T5050. Seguono in
classifica altri quattro trattori sempre New Holland. Al secondo posto il T4050 Deluxe, al terzo, il T4050F
recentemente proclamato altresì “Best of Specialized 2013” (miglior trattore specializzato 2013). Al quarto
e al quinto posto troviamo due modelli della serie vincente T5000, rispettivamente il T5060 ed il T5070.
Marco Mazzaferri,
business director
New Holland Italia,
ritira il premio
Best Seller Award
antinori. novant'anni di tranquillità
un'opera di architettura nel cuore del chianti classico
Un'incisione sottile e profonda nella collina, come i Tagli di Lucio Fontana,
che apre a una dimensione nuova. Dentro la terra. è la nuova cantina
di Bargino, progettata dall'architetto Marco Casamonti. La porta di accesso
- due linee che paiono una bocca che dà il benvenuto - è quasi invisibile
dall'esterno, tutto è nascosto e interrato
de familiari hanno bisogno di
managerialità e competenza.
E questo le nuove generazioni
lo comprendono molto bene”,
spiega Antinori.
Oltre a ciò, l’atto si spinge a
contemplare forme di assistenza a membri della famiglia che
avessero problemi fisici o di altro genere, e di sostegno per chi
volesse investire in altri campi
imprenditoriali.
con tutta probabilità futura
presidente quando ci sarà il passaggio del testimone, come indicato dallo stesso marchese -.
Abbiamo dovuto affrontare tanti argomenti, alcuni anche molto delicati, e cercare di valutare
tutti gli aspetti. L’esercizio difficile è stato decidere chi dovrà
essere ritenuto beneficiario allo
scioglimento del trust. Abbiamo dovuto considerare tutte le
ipotesi cercando di immaginare
tutte le diverse eventualità”.
denza dei 90 anni, i trustees
possano decidere che l’azienda
debba andare a un solo ramo
della famiglia - aggiunge il
marchese -. In questo caso abbiamo dovuto inserire la possibilità di compensazione degli
altri eredi e gli strumenti per
garantirla”. E per questo motivo oltre all’intera proprietà
aziendale sono stati conferiti
al trust anche tutti i beni della
famiglia.
L’atto costitutivo stabilisce le
regole da rispettare per l’ingresso nell’azienda di famiglia
con ruoli decisionali da parte dei membri della famiglia.
“Non c’è un diritto acquisito,
perché sempre di più le azien-
Regole ferree,
in ingresso e in uscita
“è stato anche complesso considerare la possibilità che, in
caso di scioglimento alla sca-
Piero Antinori: "L’atto costitutivo
del trust stabilisce anche le regole
per l’ingresso in azienda,
con ruoli decisionali, dei membri
della famiglia. D'altronde,
le aziende familiari hanno sempre
più bisogno di managerialità
e competenza"
base della conoscenza dello
spirito dell’azienda e non solo
sui numeri”.
La forza e la debolezza delle
aziende familiari stanno proprio nella famiglia, che imprime il suo stile nell’anima del
prodotto e nell’organizzazione
dell’impresa.
Con il trust, la famiglia Antinori ha spinto avanti di altri
novant’anni questa influenza.
Indubbiamente un segnale di
grande attaccamento e fedeltà a ciò che nel tempo è stato
costruito, grazie ai numerosi
investimenti che si sono susseguiti negli anni, fino all’ultimo, importantissimo, della
costruzione della grande e avveniristica cantina di Bargino,
nel cuore del Chianti Classico.
“Una decisione che, se il trust
fosse stato già attivo, avrebbe dovuto essere sottoposta
alla sua valutazione, essendo
un investimento patrimoniale. Comunque, sono convinto
– conclude Antinori - che più
andremo avanti, più saremo
convinti di aver fatto la cosa
giusta, e credo che anche i
collaboratori abbiano colto la
maggiore stabilità che il trust
dà all’azienda”.
Le future generazioni
sotto esame
Dei cinque nipoti, tra i 2 e i 20
anni, i più grandi sono stati
coinvolti e hanno manifestato un particolare entusiasmo.
“Una responsabilità dei trustees sarà quella di conoscere
i ragazzi e di capirne le caratteristiche - spiega il marchese - perché la funzione più
delicata dei fiduciari è quella
di comprendere a fondo lo spirito dell’azienda, di conoscere
le nuove generazioni e seguire chi in particolare manifesterà il desiderio di entrare in
azienda. Per questo verranno
organizzate anche riunioni
informali in modo che quando dovranno essere prese delle
decisioni lo si possa fare sulla
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