La copertura della Fossa Interna vista ad inizio

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La copertura della Fossa Interna vista ad inizio
La copertura della Fossa Interna vista ad inizio ‘900 Durante buona parte del XIX secolo i cittadini milanesi proponevano a gran voce, per motivi igienico sanitari, la copertura dei navigli milanesi, opera peraltro già iniziata con il tratto morto detto di S. Gerolamo. E quindi in un tempo vicino a questo inizio di ‘900, secondo quanto riportato dagli “Atti della Commissione per lo studio della navigazione interna nella valle del Po ‐ Anno 1903”, la copertura della Cerchia Interna “si compirà nella sua totalità a grande vantaggio ed abbellimento della città”. Inoltre, fra le tante osservazioni formulate, “se si dovesse pensare quindi anche alla copertura completa della Fossa, senza provvedere in pari tempo a mantenere i diritti secolari della navigazione, le difficoltà sarebbero grandi, ed il distruggere quella via di unione fra le acque dell’Adda e quelle del Ticino, sarebbe un atto di barbarie e non di progresso”. All’epoca non si poteva quindi pensare alla soppressione della Fossa Interna di Milano senza sostituirla con un altro canale navigabile che ne avrebbe fatto le veci. L’idea di massima, suggerita dalla Commissione, era quella di un nuovo canale di circonvallazione, cingente la Milano che si stava ingrandendo e che si sarebbe staccato dal Naviglio Martesana nei pressi di Crescenzago verso sud‐ovest fino a ricongiungersi al Naviglio Pavese nei pressi di Conca Fallata. A questo punto, la Fossa Interna, non soppressa, ma coperta servirebbe solamente come canale apportante le acque alla bocche di erogazione in essa aperte […] “E davvero sembra che la località nei pressi di Crescenzago sia ricca di acque freatiche e la sua posizione altimetrica sia ottima per crearvi il capofonte alimentatore del canale stesso”. La spesa di esecuzione dell’opera è considerata rilevante, tenuto conto del valore dei terreni e dei frequenti attraversamenti delle strade irradianti da Milano, valutata in Lire 350.000 al chilometro, il che dà la somma totale in Lire 4.200.000. E’ stato anche calcolato il quantitativo di forza idraulica ricavabile dai salti del nuovo canale, ma la Commissione non ne tenne conto perché, nel caso di portata piccolissima, il disturbo arrecato agli utenti della stessa faceva si che risultasse poco appetibile. “È qui il luogo di esprimere il voto che gli interessi peculiari della riforma edilizia della città di Milano si sposino agli interessi generali delle vie di trasporto dell’alta Italia, si che, dalla loro unione scaturisca la soluzione del problema che ci siamo posto degno della sollecitudine dei governanti. La speranza è che dalla traccia eseguita si giunga alla soluzione che consigli di entrare nel campo pratico dell’esecuzione”. * Rielaborazione di Navigli Lombardi * Fonte: Ministero dei Lavori Pubblici ‐ Atti della Commissione per lo studio della navigazione interna nella valle del Po ‐ Anno 1903 – La Fossa Interna di Milano ‐ estratto da pag 95 a pag 101 * Il volume integrale è disponibile per consultazione in versione digitale c/o Ce.Doc. Navigli