La Madonna dell`Oratorio CdG [ 160 KB ]

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Abbiamo la certezza che nel Signore Gesù abbiamo trovato tutto
e con lui la forza di risolvere i nostri problemi.
Non permettere che il peccato, la sfiducia, l’opportunismo,
i falsi miraggi o la vita facile, abbiano a condizionare il canto
della nostra giovinezza generosa.
Vergine santa,
facci sperimentare la grazia della tua misericordia
nel momento del buio e della lotta; aprirci il tuo cuore di Madre
per respirare la libertà dei veri figli di Dio,
per vivere senza compromessi e dignitosamente
il dono meraviglioso della vita.
Ti preghiamo per tutti i giovani del mondo
che sono alla ricerca della verità,
per quelli che sono vittime della miseria, del vizio e della violenza.
Ti preghiamo per coloro che ci vogliono bene, che vivono in unione con noi,
per gli amici e per tutti coloro che cercano una luce di fraternità e di speranza.
Aiutaci a vivere le nostre responsabilità nella nostra casa
e nel nostro ambiente con autentica coerenza,
alla scuola cioè del Vangelo di Gesù Cristo.
Affidiamo a te, Madre di grazia, il nostro impegno di lavoro,
il nostro domani di onestà, la nostra Comunità,
con la sincerità del nostro sacrificio.
Uniti tra di noi e con te, con un cuore solo,
noi ti diciamo vibranti di riconoscenza:
non abbandonarci Madre della speranza.
Amen.
Servo di Dio don Enzo Boschetti
COMUNITÀ CASA DEL GIOVANE - PAVIA
FONDAZIONE DON ENZO BOSCHETTI
COMUNITÀ CASA DEL GIOVANE – ONLUS
C.F. 96056180183 - IBAN IT61 V033 5901 6001 0000 0005 333
Via Lomonaco, 43 - 27100 Pavia - Tel. 0382 3814490
[email protected] - www.cdg.it
La Madonna dell’Oratorio CdG
DON ENZO,
LA MADONNA
E LA NASCITA DELLA
CASA DEL GIOVANE
Nel 1967, all’avvicinarsi del
mese di maggio, don Enzo
cerca un locale che possa ospitare i ragazzi della zona Ticinello - v.le Libertà per la recita
del Santo Rosario e per un po’
di istruzione religiosa. Parlandone con alcune persone, gli
viene offerto un negozio vuoto
in via De Pretis, “ma con l'impegno preciso che solo il sacerdote poteva rimanere nel negozio, mentre i ragazzi dovevano rimanere fuori oltre la
vetrata cioè sotto il portico”.
Il “Don” accetta e inizia il volantinaggio per far conoscere
l’iniziativa di quella breve funzione mariana. Il pomeriggio
del 1° maggio, inaspettatamente gli viene offerto, sempre in via De Pretis, un garage
inutilizzato.
“Mi sembrò un miracolo. Questa sistemazione era migliore
della precedente, perché dava
la possibilità ai ragazzi d'entrare e ne poteva contenere
fino a quaranta. Accettai, e
con il povero trasloco e dopo
aver messo un po’ di luce, alla
sera senz’altro indugio iniziammo il nostro incontro
mariano”.
“... ciò che mancava, nel ritrovo
di fortuna di via De Pretis, era
una statua della Madonna che
desse un minimo di senso religioso al garage dove si pregava e si cantava”.
Su iniziativa dei ragazzi viene
raccolta la somma necessaria
per l’acquisto di una statua della
Madonna, ma... parte della
somma viene rubata; i ragazzi si
impegnano ancora in una raccolta di offerte… “così potemmo
recarci a Milano, presso l'Ancora per acquistare la statua
della Madonna di Fatima che
portammo nel garage-cappella.
A Lei affidavamo i nostri progetti o i nostri sogni, con un
grande amore di figli”.
A metà maggio, circa, al “Don”
viene comunicato la sfratto e
l’invito a trovare un’altra soluzione per la lodevole iniziativa.
“... accettavamo lo sfratto dal
garage, ma non potevamo portare via la Madonna dalla
zona Ticinello: non si poteva
sfrattare la Madonna e il tanto
bene che si faceva, con relativo
entusiasmo dei ragazzi che
erano tra i grandi sostenitori”.
“Ero sicuro: la Madonna ci
avrebbe aiutato e solo Lei”.
Inaspettatamente, la stessa sera
della comunicazione dello
sfratto, al “Don” viene proposto
e ceduto per un affitto minimo
il seminterrato di via Privata
Faccioli. Dopo i lavori di sistemazione, viene trasportata la
statua della Madonna di Fatima, la stessa attualmente presente. Nasce così la Cappella
Sacro Cuore.
“Il servizio religioso iniziò regolarmente il 26 maggio 1967,
festa della Madonna Ausiliatrice, con una folla numerosa
di fedeli, meravigliati e entusiasti. Celebrò mons. Vescovo,
presenti il sign. Prevosto e
mons. Gandini”.
PREGHIERA ALLA MADONNA
Madonna della casa,
noi tuoi figli ti invochiamo perché ci ami.
Noi giovani ti amiamo perché sei la regina del nostro cuore,
la Madre potente, la speranza di noi tutti, la signora della casa,
il cuore della nostra Comunità, lo splendore della Chiesa.
Non ci sentiamo soli perché tu cammini con noi.
Ci sentiamo forti perché sei la nostra risurrezione.
Siamo contenti perché tu comprendi le nostre debolezze;
ci sentiamo uomini perché ci hai donato Cristo Signore,
nostra salvezza, nostra Via, Verità e Vita.
Non permettere che il fango del male, del materialismo,
del capitalismo, del consumismo, dell’egoismo
abbiano a spegnere la luce della fede, la gioia dei veri ideali umani e cristiani.
DON ENZO,
LA MADONNA
E LA NASCITA DELLA
CASA DEL GIOVANE
Nel 1967, all’avvicinarsi del
mese di maggio, don Enzo
cerca un locale che possa ospitare i ragazzi della zona Ticinello - v.le Libertà per la recita
del Santo Rosario e per un po’
di istruzione religiosa. Parlandone con alcune persone, gli
viene offerto un negozio vuoto
in via De Pretis, “ma con l'impegno preciso che solo il sacerdote poteva rimanere nel negozio, mentre i ragazzi dovevano rimanere fuori oltre la
vetrata cioè sotto il portico”.
Il “Don” accetta e inizia il volantinaggio per far conoscere
l’iniziativa di quella breve funzione mariana. Il pomeriggio
del 1° maggio, inaspettatamente gli viene offerto, sempre in via De Pretis, un garage
inutilizzato.
“Mi sembrò un miracolo. Questa sistemazione era migliore
della precedente, perché dava
la possibilità ai ragazzi d'entrare e ne poteva contenere
fino a quaranta. Accettai, e
con il povero trasloco e dopo
aver messo un po’ di luce, alla
sera senz’altro indugio iniziammo il nostro incontro
mariano”.
“... ciò che mancava, nel ritrovo
di fortuna di via De Pretis, era
una statua della Madonna che
desse un minimo di senso religioso al garage dove si pregava e si cantava”.
Su iniziativa dei ragazzi viene
raccolta la somma necessaria
per l’acquisto di una statua della
Madonna, ma... parte della
somma viene rubata; i ragazzi si
impegnano ancora in una raccolta di offerte… “così potemmo
recarci a Milano, presso l'Ancora per acquistare la statua
della Madonna di Fatima che
portammo nel garage-cappella.
A Lei affidavamo i nostri progetti o i nostri sogni, con un
grande amore di figli”.
A metà maggio, circa, al “Don”
viene comunicato la sfratto e
l’invito a trovare un’altra soluzione per la lodevole iniziativa.
“... accettavamo lo sfratto dal
garage, ma non potevamo portare via la Madonna dalla
zona Ticinello: non si poteva
sfrattare la Madonna e il tanto
bene che si faceva, con relativo
entusiasmo dei ragazzi che
erano tra i grandi sostenitori”.
“Ero sicuro: la Madonna ci
avrebbe aiutato e solo Lei”.
Inaspettatamente, la stessa sera
della comunicazione dello
sfratto, al “Don” viene proposto
e ceduto per un affitto minimo
il seminterrato di via Privata
Faccioli. Dopo i lavori di sistemazione, viene trasportata la
statua della Madonna di Fatima, la stessa attualmente presente. Nasce così la Cappella
Sacro Cuore.
“Il servizio religioso iniziò regolarmente il 26 maggio 1967,
festa della Madonna Ausiliatrice, con una folla numerosa
di fedeli, meravigliati e entusiasti. Celebrò mons. Vescovo,
presenti il sign. Prevosto e
mons. Gandini”.
PREGHIERA ALLA MADONNA
Madonna della casa,
noi tuoi figli ti invochiamo perché ci ami.
Noi giovani ti amiamo perché sei la regina del nostro cuore,
la Madre potente, la speranza di noi tutti, la signora della casa,
il cuore della nostra Comunità, lo splendore della Chiesa.
Non ci sentiamo soli perché tu cammini con noi.
Ci sentiamo forti perché sei la nostra risurrezione.
Siamo contenti perché tu comprendi le nostre debolezze;
ci sentiamo uomini perché ci hai donato Cristo Signore,
nostra salvezza, nostra Via, Verità e Vita.
Non permettere che il fango del male, del materialismo,
del capitalismo, del consumismo, dell’egoismo
abbiano a spegnere la luce della fede, la gioia dei veri ideali umani e cristiani.
Abbiamo la certezza che nel Signore Gesù abbiamo trovato tutto
e con lui la forza di risolvere i nostri problemi.
Non permettere che il peccato, la sfiducia, l’opportunismo,
i falsi miraggi o la vita facile, abbiano a condizionare il canto
della nostra giovinezza generosa.
Vergine santa,
facci sperimentare la grazia della tua misericordia
nel momento del buio e della lotta; aprirci il tuo cuore di Madre
per respirare la libertà dei veri figli di Dio,
per vivere senza compromessi e dignitosamente
il dono meraviglioso della vita.
Ti preghiamo per tutti i giovani del mondo
che sono alla ricerca della verità,
per quelli che sono vittime della miseria, del vizio e della violenza.
Ti preghiamo per coloro che ci vogliono bene, che vivono in unione con noi,
per gli amici e per tutti coloro che cercano una luce di fraternità e di speranza.
Aiutaci a vivere le nostre responsabilità nella nostra casa
e nel nostro ambiente con autentica coerenza,
alla scuola cioè del Vangelo di Gesù Cristo.
Affidiamo a te, Madre di grazia, il nostro impegno di lavoro,
il nostro domani di onestà, la nostra Comunità,
con la sincerità del nostro sacrificio.
Uniti tra di noi e con te, con un cuore solo,
noi ti diciamo vibranti di riconoscenza:
non abbandonarci Madre della speranza.
Amen.
Servo di Dio don Enzo Boschetti
COMUNITÀ CASA DEL GIOVANE - PAVIA
FONDAZIONE DON ENZO BOSCHETTI
COMUNITÀ CASA DEL GIOVANE – ONLUS
C.F. 96056180183 - IBAN IT61 V033 5901 6001 0000 0005 333
Via Lomonaco, 43 - 27100 Pavia - Tel. 0382 3814490
[email protected] - www.cdg.it