Relazione rivalutazione farmacia- con omissis
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Relazione rivalutazione farmacia- con omissis
AZENDA SPECIALE SEVIZI PUBBLICI LOCALI IPOTESI PROGETTUALI PER LA VALORIZZAZIONE DELLA FARMACIA COMUNALE 1 . 1 A N D A M E N TO FA R M A C I A C O M U N A L E I Bilanci degli ultimi anni dell’Azienda Speciale evidenziano, per quanto riguarda l’Assetto “Farmacia Comunale”, un costante trend negativo delle vendite, anche se esso risulta tutto sommato coerente con l’andamento generale del settore, in specie per quanto riguarda la situazione della Regione Toscana. Nelle relazioni di accompagnamento ai bilanci abbiamo sistematicamente evidenziato come le misure congiunturali poste in essere da Regione Toscana, abbiano inciso significativamente sulla quantità e sul valore delle ricette, con conseguente restringimento del margine operativo derivato dai prodotti farmaceutici dispensabili dietro ricetta medica; rispetto a questa situazione è emblematico che nel 2014, ad una sensibile riduzione delle ricette, abbia corrisposto un altrettanto significativo incremento delle ritenute regionali operate sulle stesse. Diverso ragionamento deve essere svolto per i prodotti (farmaceutici e non) che possono essere venduti liberamente, nel senso che se risponde al vero una maggiore consistenza del margine operativo di essi, è altrettanto vero che tale beneficio è stato fortemente contrastato dagli effetti negativi della recessione economica, in quanto è un dato di fatto come il fenomeno della contrazione dei consumi abbia finito per non risparmiare neppure bisogni primari come quello della cura della salute e della persona. Nel corso del 2015 si attende una timida ripresa dei consumi, la quale sarà comunque caratterizzata da una lenta progressione e risulterà in ogni caso condizionata dalla compresenza di altri fattori locali sopravvenuti, come la recente apertura di due farmacie nell’arco di pochi chilometri (Ponticelli e Santa Croce-Comunale 2), di cui una di esse è stata ubicata in diretta prossimità di una grande struttura di vendita, con evidenti riflessi anche sulla realtà commerciale del territorio di Castelfranco di Sotto, a partire dal ridimensionamento della locale Coop di consumo. 1 1 . 2 M I S U R E AT T U AT I V E Nel paragrafo che precede sono stati presi in considerazioni alcuni fattori di carattere esogeno, nel senso che sono la conseguenza di situazioni sulle quali non possiamo intervenire direttamente, mentre in questa sede ci interessa analizzare più attentamente la situazione interna, in maniera tale da individuare possibili ipotesi solutive, di carattere strategico, per una ripresa della farmacia comunale, seppure in un contesto ad essa poco favorevole. L’ubicazione della Farmacia Comunale rappresenta certamente un fattore di criticità, nel senso della scarsa capacità di essa di riuscire ad intercettare i principali flussi di traffico veicolare e perché si trova fuori dalla portata dei principali centri di aggregazione e di erogazione dei servizi presenti nel capoluogo; anche la presenza nelle vicinanze del plesso scolastico di via Magenta rappresenta un fattore positivo piuttosto sporadico e dagli effetti limitati. Altro elemento di criticità è rappresentato dalla distanza degli ambulatori medici, quasi tutti ubicati nella zona di influenza dell’altra farmacia privata; inoltre la reintegrazione del distretto sanitario all’interno del fabbricato principale di proprietà Ausl 11 di viale 2 giugno, ha privato la farmacia comunale di un interessante flusso di persone e di pazienti diretti agli ambulatori medici, anche di medicina di base, presenti nella struttura di Via Solferino. E’ evidente, infine, che l’andamento della farmacia comunale risulta anche direttamente e pesantemente condizionato da altri fattori negativi di carattere più prettamente gestionale, consistenti nella scarsa capacità di fidelizzazione della clientela, rispetto ai quali l’azienda ha predisposto, in separati atti di programmazione, specifiche misure di contrasto e di riorganizzazione della struttura per quanto riguarda la gestione delle risorse umane. Da quanto sopra esposto emerge la necessità di adottare iniziative concrete per un processo di valorizzazione della farmacia comunale e per un recupero di competitività che porti la stessa almeno ai livelli medi di fatturato delle altre farmacie pubbliche del comprensorio. In questa ottica torna di attualità la prospettiva della realizzazione di una “Casa Della Salute” (non presente a Castelfranco di Sotto) che, in accordo con l’Ausl 11, includa nelle soluzioni progettuali del centro sanitario anche la presenza della Farmacia Comunale, consentendo a quest’ultima di migliorare il proprio target commerciale in un contesto non fine a se stesso, ma funzionale alla realizzazione di un intervento di alto profilo dal punto 2 di vista dell’interesse pubblico, consistente nell’integrazione in un’unica struttura, di una pluralità di servizi di carattere sanitario destinati al cittadino. Anche nella prospettiva di una privatizzazione del ramo di Azienda “Farmacia Comunale” è assolutamente necessario evitare un deprezzamento della stessa ed impostare l’operazione di vendita sulla base di una concreta soluzione progettuale, accompagnata da un adeguato piano economico-finanziario e suffragata da un accordo sottoscritto tra le parti cointeressate, dal quale emerga un calcolo estimativo del futuro valore commerciale della farmacia comunale. In altre parole la base d’asta per la ricerca del socio privato, non dovrà essere quella data dal valore attuale del fatturato, ma quella che tenga conto anche dell’incremento potenziale dovuto ai predetto processo di valorizzazione 1.3 SCELTE DI SVILUPPO NEL NOVERO DEL SERVIZIO PUBBLICO Il CdA dell’Azienda Speciale ha espresso la convinzione che qualunque soluzione di sviluppo e di valorizzazione della Farmacia Comunale non debba prescindere dalla qualificazione pubblicistica di questo servizio di primaria rilevanza per il soddisfacimento dei bisogni della collettività, nel senso di intraprendere prospettive che non tengano conto del solo aspetto commerciale, ma che vadano nella direzione di scelte programmatiche rispettose delle peculiarità del servizio pubblico, come quella già enunciata di prevedere l’inserimento della farmacia comunale nell’ambito di una struttura di rilevanza pubblica che comprenda la casa della salute ed altri servizi di carattere prevalentemente socio sanitario. L’iniziativa per la realizzazione di una casa della salute come polo di aggregazione della medicina di base, unitamente alla erogazione di prestazione specialistiche e che riunisca in un unico contesto anche il servizio pubblico di farmacia comunale ed altre attività collaterali proprie, ad esempio, del mondo del volontariato, era stata promossa da questa azienda già nell’anno 2010 ed essa aveva incontrato l’interesse della dirigenza Asl, che aveva prospettato un’ambiziosa operazione di ristrutturazione ed ampliamento del predetto edificio di viale 2 Giugno. L’azienda Speciale aveva anche prodotto un primo studio di fattibilità dell’intervento, quando da parte dell’Asl è giunta la comunicazione di un superamento di tale ipotesi per un cambiamento delle strategie aziendali, che ha prodotto l’operazione inversa di una 3 riunificazione nell’immobile di viale 2 giugno anche dei servizi ambulatoriali erogati nell’edificio di via Solferino, attualmente sede della Società della Salute. Nonostante questa battuta di arresto, l’Azienda Speciale ha continuato a svolgere un’attività propositiva e di ponderazione degli interessi in campo, giungendo alla conclusione della piena sussistenza delle condizioni per una collaborazione istituzionale che vada nella direzione dell’intervento sopra delineato. 1 . 4 S C E LT E P R O G E T T U A L I Il CdA dell’Azienda Speciale ha sviluppato due soluzioni progettuali, sensibilmente diverse l’una dall’altra, anche per quanto riguarda gli scenari urbanistici, che presentano entrambe elementi di forza e punti di debolezza e che rispondono a criteri di impostazione e partono da approcci diversi rispetto all’obiettivo di valorizzazione della farmacia comunale. IPOTESI A) - ZONA CONAD OMISSIS I P O T E S I B ) - O R T O D I S A N M AT T E O Il punto di partenza di questa ipotesi è rappresentato dalla possibile utilizzazione e ristrutturazione, con destinazione d’uso socio-sanitaria, degli attuali volumi di proprietà del Comune di Castelfranco di Sotto, presenti all’interno del complesso edilizio pubblico denominato “orto di San Matteo” meglio conosciuti come ex spogliatoi ed attualmente utilizzati per attività diverse. L’ipotesi progettuale prevede l’utilizzazione dell’intera superficie coperta, complessivamente ammontante a circa 432 mq, comprensiva anche dell’attuale superficie esterna ai fabbricati ex spogliatoti aperta su tre lati e della superficie di intersezione tra i due fabbricati. L’intero volume potrebbe essere destinato ad ambulatori medici, sale di attesa ed altre strutture a servizio della Casa della Salute. 4 Inoltre si prevede l’utilizzazione, allo stesso scopo, del primo piano del fabbricato di via Solferino, già sede del distretto Asl ed attualmente occupato dagli uffici della società della salute, ristrutturato nel 2003 a cura dell’Azienda Speciale, con spese portate a scomputo del canone di affitto della farmacia. La superficie utile di detto piano ammonta a circa 312 mq. Si considera il mantenimento della Farmacia Comunale al piano terra dello stesso fabbricato avente una superficie di circa 250 mq. Da quanto sopra emerge che il totale della superficie disponibile ammonta a circa 1.000 mq. E’ evidente che le predette dislocazioni all’interno del comparto potranno essere oggetto di una diversa articolazione in sede di analisi e di sviluppo progettuale, frutto di diverse valutazioni tecniche, che potrebbero approdare, ad esempio, a ritenere funzionalmente e architettonicamente più consona la scelta di allocare la Farmacia Comunale nell’interno del predetto fabbricato ex spogliatoi. PUNTI FORZA Proprietà degli immobili interamente del Comune di Castelfranco di Sotto, parte dei quali già oggetto del sopra richiamato intervento di ristrutturazione edilizia da parte dell’Azienda Speciale Tempi piuttosto celeri di realizzazione (18-24 mesi) Nessun costo di acquisto e costi dell’intervento di ristrutturazione sensibilmente inferiori rispetto alla ipotesi sub a); Possibilità di concordare con il Comune di Castelfranco di Sotto ipotesi solutive analoghe a quelle già utilizzate per il precedente intervento di ristrutturazione. PUNTI DI DEBOLEZZA Permanenza della ubicazione della Farmacia Comunale in una zona sottratta alle principali direttrici del traffico veicolare e urbanisticamente piuttosto marginale rispetto ai centri residenziali. Frazionamento della Casa della Salute in due distinti comparti non comunicanti tra loro. 5 Caratteristiche intrinsecamente scadenti del fabbricato di via Solferino, limitata accessibilità al primo piano e scarsa capacità di intervento a causa dello stato e delle caratteristiche degli elementi strutturali dello stesso. P O S S I B I L I PA RT N E R ∗ ASL ∗ COMUNE DI CASTELFRANDO SI SOTTO U LT E R I O R I C O N S I D E R A Z I O N I L’intervento di ristrutturazione urbanistica ha come fattore centrale la diversa destinazione d’uso dei volumi e delle aree coperte dell’Orto di San Matteo, rappresentate dagli ex spogliatoi, mediante un intervento che preveda la riunificazione funzionale dei due blocchi edilizi e la riqualificazione dell’attuale superficie coperta mediante soluzioni di tamponatura della stessa, con conseguente realizzazione di ulteriori vani utili. La necessità del rispetto degli standard urbanistici dei parcheggi richiede, altresì, che venga fatta una verifica di quelli disponibili, in relazione all’aumento del carico urbanistico, con l’eventuale utilizzazione di una parte dell’ area esterna già destinata ad usi pubblici Dovendo pensare alla realizzazione di una “Casa della Salute” che risponda nel suo complesso a requisiti di modernità ed efficienza funzionale, non si può non considerare la necessità di un ammodernamento ed ampliamento della Farmacia Comunale, che attualmente presenta un’evidente squilibrio dimensionale tra magazzino ed area di vendita, così come si rende indispensabile un nuovo intervento edilizio di consolidamento e ristrutturazione dell’intero fabbricato di via Solferino. Allo stesso modo, è necessario che la soluzione progettuale vada nel senso di una riorganizzazione complessiva degli spazi che caratterizzano l’Orto di San Matteo, in maniera tale da assicurare al comparto le necessarie aree di sosta ed un adeguato sistema di circolazione veicolare. La prospettiva del beneficio economico atteso per la farmacia è sicuramente inferiore rispetto alla precedente ipotesi sub a), comunque compatibile con i minori costi 6 dell’intervento, sempre che l’Asl si renda disponibile a forme di co-finanziamento dello stesso. Il Cda, valutate le due soluzioni progettuali, ritiene che l’ipotesi sub b), “Orto di San Matteo”, presenti maggiori punti di forza ed evidenzi migliori profili di fattibilità; inoltre la stessa, anche se risulta articolata su più fabbricati non direttamente collegati tra loro, ha il pregio di intervenire su un comparto omogeneo che assume una spiccata valenza di carattere socio- sanitario (comparto della salute). A L L E G AT I 1. All 1 2. All 2 3. All 3 Relazione Tecnica (vedi intervento sub b) Aerofotogrammetria e Planimetria Rappresentazione catastale 4. All 4 5. All 5 Documentazione fotografica Planimetria Castelfranco di Sotto, 07/07/2015 f.to IL DIRETTORE GENERALE (Dott. Michele Parenti) Nota bene f.to Il Presidente (Enrico Quinti) Gli allegati 1) 2) 3) sono depositati presso l’Azienda Speciale e possono essere visionati negli orari d’Ufficio Ufficio: via Mazzini, 15 – Castelfranco di Sotto – orario: dal lun al ven 9,00 -13,00 – 15,30 – 18,30 sab 9,00 -13,00 7