Fino al 1.II.2001 WEB PROJECT 8

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Fino al 1.II.2001 WEB PROJECT 8
15 dicembre 2000 delle ore 08:10
Fino al 1.II.2001
WEB PROJECT 8
Il Total Museum of Contemporary Art di Seoul lancia l’annuale rassegna di artisti emergenti. Questa
volta però il curatore Marc Voge dedica l’intera iniziativa alla Web Art con otto nuovi progetti…
Il “Project 8”, esposizione annuale di otto artisti
contemporanei, si trasferisce nel cyberspazio e
diventa “Web Project 8”. Marc Voge, curatore
dell’iniziativa, dimostra di comprendere
piuttosto bene le caratteristiche specifiche
dell’arte telematica e realizza un evento fruibile
esclusivamente on line. Come spiega nella
(troppo) lunga introduzione, il ruolo dell’istituzione
museale nei confronti dei net.artisti si trasforma
in una semplice opera di committenza e
promozione culturale. Poiché, ovviamente, non
c’è alcuna differenza tra la fruizione di un’opera
di net.art dal proprio pc o da quello installato in
un museo, la linea curatoriale scelta è
ineccepibile. Il Total Museum ha commissionato
ai singoli artisti la realizzazione di un nuovo
webproject (dietro un compenso di circa 1000
dollari) che rimarrà comunque di esclusiva
proprietà del creatore sia durante che dopo
l’evento.
Tra gli otto progetti spiccano nomi noti e
affermati come Jodi.org, Alexei Shulgin e
Superbad, ma anche quattro nomi nuovi scelti
tra giovani e creativi artisti coreani come
Young-hae Chang e Candy Factory. Il lavoro di
Jodi è assolutamente geniale e conferma ancora
una volta l’importanza di questa realtà ormai
‘mitica’ dell’arte on line. Joan Heemskerk e
Dirk Paesmas hanno realizzato un browser
chiamato “CO.KR” che si connette in
automatico con tutti i domini che contengono
una parola di due lettere seguita dal suffisso “co.
kr”. Dopo aver scaricato la versione zippata del
programma, possiamo assistere alla generazione
automatica di un coloratissimo collage animato
di stralci di html in continuo movimento.
Il russo Alexei Shulgin realizza invece
“Muzzle”, un lavoro forse fin troppo semplice
che conferma comunque la sua programmatica
adesione ad una linea “low tech”. “Hamster
dream” di Superbad è la naturale prosecuzione
del già noto sito di Ben Benjamin, colorato e
fitto di riferimenti al mondo della tv e della
pubblicità. Tra le novità il progetto migliore è
di sicuro “Heavy Industries” di Young-hae
Chang, già vincitore del SFMOMA Webby
Award, ma risulta interessante anche il lavoro
di Candy Factory che vi permetterà anche di
iniziare una simpatica corrispondenza con
l’artista nipponica Gaku Tsutaya, che offre il
suo volto e la sua attiva collaborazione al
progetto rispondendo alle e-mail degli utenti.
Sono inoltre presenti lavori di Diane Bertolo,
Olia Lialina e Jeong-hwa Choi.
Una curiosità: al momento di contattare Jodi.
org, Marc Voge si confuse e spedì l’e-mail al
‘clone’ di jodi realizzato da 0100101110101101.
ORG e si dichiarò entusiasta dell’opera
ricevuta.
Scoperto l’errore, tuttavia, si rimangiò l’offerta
e si affrettò a contattare i “veri” jodi,
evidentemente più interessato ad avere in
mostra le superstar della net.art che a
promuovere progetti innovativi (senza nulla
togliere al meraviglioso browser di jodi).
Un’occasione persa, secondo me.
Articoli correlati:
Testo contenente l'e-mail spedita da Voge a
0100101110101101.ORG
Jodi.org: un sito che è un'opera d'arte
Desktop is: un progetto di Alexei Shulgin
0100101110101101.ORG: Non arte ma
artivismo
Superbad: il monello del Web design
Link:
www.totalmuseum.org/webproject8.html
Valentina Tanni
indice dei nomi: 0100101110101101.ORG,
Valentina Tanni, Alexei Shulgin
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