Risposte totali: 325
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Con il Patrocinio di : i A.I.Pa.C i SACC i SNEQAS i S.I.Bio.C i S.I.Me.L i S.I.N. Analisi di immagini Risultati e commenti relativi al 2° esercizio del 7° ciclo - Caso Clinico Risposte totali: 325 IDENTIFICAZIONE IMMAGINI Risposte Corrette Scorrette Parzialmente corrette Non risposto Foto C-SU-11 Foto C-SU-12 Foto C-SU-13 Foto C-SU-14 N % N % N % N % 269 82.7 257 79.0 313 96.3 215 66.2 8 2.5 68 21.0 11 3.4 109 33.5 47 14.5 0 0.0 0 0.0 0 0.0 1 0.3 0 0.0 1 0.3 1 0.3 DIAGNOSI CLINICA Risposte Corrette Scorrette Non risposto Risposte valutabili* = 168 N % 146 86.9 21 12.5 1 0.6 *Sono state valutate solo le risposte dei Partecipanti che hanno identificato in modo corretto tutti i 4 elementi del sedimento presentati nel caso clinico. Foto C-SU-11 Identificazione Risposta corretta: eritrociti dismorfici ± acantociti, fornita da 269 partecipanti (82.7%). Risposte scorrette: 8 (2.5%), così distribuite: cristalli (6), cistina (1), leucociti (1). Risposte parzialmente corrette: 47 (14.5%), tutte dovute al fatto che gli eritrociti della figura sono stati riconosciuti come tali senza però alcun riferimento alla loro morfologia (dismorfica in questo caso). Mancata risposta: 1 (0.3%). Urinalysis – Analisi di Immagini del Sedimento – 2° esercizio 2007 – 23/06/2007 Pag. 1 di 3 Commento. La figura mostra chiaramente degli eritrociti dismorfici, alcuni dei quali sono degli acantociti. Essendo questo un programma educativo, pretendiamo (e non da adesso) che i partecipanti indichino sempre se si tratta di eritociti dismorfici (o glomerulari) o isomorfi (o non glomerulari). « Dura lex sed lex ». Foto C-SU-12 Identificazione Risposta corretta: cellule renali tubulari, fornita da 257 partecipanti (79.0%). Risposte scorrette: 68 (21.0%), le più numerose delle quali sono state: leucociti (22), cellule transizionali (20), cellule delle alte vie (7). Risposte parzialmente corrette: 0. Mancata risposta: 0. Commento. Le cellule tubulari renali della figura sono tipiche, essendo mononucleate e con un citoplasma granulare. Sono pertanto molto diverse dai leucociti polimorfonucleati, che hanno un nucleo plurilobato, ed anche dalle cellule transizionali sia degli strati profondi che superficiali dell’uroepitelio (vedi esercizi precedenti!). Per quanto riguarda «le cellule delle alte vie», questa terminologia non è più accettabile in quanto imprecisa (lo stesso vale per le cellule «delle medie vie» «delle basse vie»). Infatti, se per «alte vie» si intende il rene, è noto che oltre alle cellule tubulari, anche le cellule che rivestono i calici ed il bacinetto renale provengono dal rene, ed anche queste cellule si possono trovare nelle urine. Tuttavia, provenendo dall’uroepetelio, esse sono molto diverse dalle cellule tubulari!! Foto C-SU-13 Identificazione Risposta corretta: cilindro eritrocitario o cilindro ialino-eritrocitario, fornita da 313 partecipanti (96.3%). Risposte scorrette: 11 (3.4%), le più frequenti delle quali sono state altri tipi di cilindro (7) e gocce lipidiche (3). Risposte parzialmente corrette: 0. Mancata risposta: 1 (0.3%). Commento. Molto alta la percentuale di risposte corrette: molto bene !! Ricordo che il riscontro di cilindri eritrocitari in pazienti con microematuria isolata di natura sconosciuta permette di diagnosticare l’origine renale dell’ematuria con una specificità del 100%. Urinalysis – Analisi di Immagini del Sedimento – 2° esercizio 2007 – 23/06/2007 Pag. 2 di 3 Foto C-SU-14 Identificazione Risposta corretta: cilindro cereo, fornita da 215 partecipanti (66.2%). Risposte scorrette: 109 (33.5%), la più frequente delle quali è stata cilindro ialino (94). Risposte parzialmente corrette: 0. Mancata risposta: 1 (0.3%). Commento. Troppo alto il numero dei partecipanti che hanno identificato l’elemento della figura come cilindro ialino. I cilindri cerei hanno il tipico aspetto di «cera fusa», si distinguono nettamente rispetto al fondo del campo microscopico, hanno contorni «duri» e spesso indentati. Sono pertanto molto diversi dai cilindri ialini, che sono incolori e perciò difficilmente distinguibili dal fondo del campo microscopico, soprattutto quando si usi il microscopio in campo chiaro (vedi esercizi precedenti!). DIAGNOSI CLINICA Similmente a quanto viene fatto negli esercizi abituali (basati sull’identificazione di due elementi e sull’indicazione dell’associazione clinica per uno di essi), anche in questo caso sono stati valutati solo i partecipanti (168) che hanno identificato in modo corretto tutt’e quattro gli elementi delle foto. Di nuovo, “Dura lex sed lex”. Risposta corretta: sindrome nefritica acuta, fornita da 146 partecipanti (86.9%). Risposte scorrette: 21 (12.5%), le più numerose delle quali sono state: sindrome nefrosica (16) e insufficienza renale acuta da ipovolemia (pre-renale) (5). Mancata risposta: 1 (0.6%). Commento. Il caso clinico presentato (caratterizzato da: rapido peggioramento della funzione renale; insorgenza di ipertensione arteriosa; proteinuria di grado non nefrosico; sedimento con microematuria dismorfica di grado moderato, alto numero di cellule tubulari, cilindruria eritrocitaria e cerea) è un caso tipico di sindrome nefritica acuta. Questa condizione è dovuta a nefropatie di tipo glomerulare che alla biopsia renale hanno come caratteristica principale la proliferazione (cioè l’aumentato numero) delle cellule del glomerulo, con o senza fenomeni di necrosi glomerulare. Le nefropatie di questo tipo più frequenti sono: la nefropatia a depositi di IgA, la glomerulonefrite acuta post-infettiva, la glomerulonefrite membrano-proliferativa, la nefropatia lupica (classe III e IV), la glomerulonefrite extracapillare e/o necrotizzante pauci-immune. La risposta «sindrome nefrosica» non è corretta in quanto la proteinuria in questa condizione è per definizione >3.5 g/24 ore. La risposta «insufficienza renale acuta da ipovolema (pre-renale)» non è corretta in quanto in tale condizione il sedimento urinario non mostra l’eritrocituria e la cilindruria eritrocitaria. Giovanni B. Fogazzi Responsabile per il sedimento urinario della VEQ e-mail : [email protected] Urinalysis – Analisi di Immagini del Sedimento – 2° esercizio 2007 – 23/06/2007 Pag. 3 di 3