pianificazione collegiale offerta formativa triennale

Transcript

pianificazione collegiale offerta formativa triennale
ISTITUTO COMPRENSIVO “Vincenzo Pagani ” Monterubbiano
COMUNI di ALTIDONA, CAMPOFILONE, LAPEDONA, MONTERUBBIANO, MORESCO PEDASO
Via O. Murani, 4 - 63 825 Monterubbiano (FM)
Tel. 0734/59161 - P. IVA: 81002700441 codice univoco: UFCPSR
e mail: [email protected] [email protected]
URL: www.icpagani.gov.it
* * *
ATTO INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
AL COLLEGIO DOCENTI
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTO il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 recante: la “Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” che
attribuisce al dirigente scolastico potere di indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola;
VISTO l’art.25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali sull'ordinamento
del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” che attribuisce al dirigente scolastico, quale
garante del successo formativo degli alunni, autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di
valorizzazione delle risorse umane, per assicurare la qualità dei processi formativi, per l’esercizio della
libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e
per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni;
TENUTO CONTO delle esigenze e della programmazione delle iniziative educative e culturali presentate
dagli Enti Locali e dai Servizio socio-sanitari del territori;
TENUTO CONTO delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali,
sociali ed economiche operanti nel territorio;
TENUTO CONTO delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e dagli utenti sia in
occasione degli incontri informali e formali (ricevimenti scuola famiglia, riunioni organi collegiali …), sia
attraverso gli esiti la valutazione annuale della qualità percepita promossa dalla scuola;
TENUTO CONTO degli esiti dell’autovalutazione di Istituto e, nello specifico, delle criticità indicate nel
Rapporto di AutoValutazione (RAV) - relativamente all’adozione di pratiche didattiche centrate ancora
troppo sulla lezione frontale e su modalità di apprendimento passivo da parte degli alunni (ascolto della
spiegazione, risposta a domande, esposizione e restituzione nella verifica) – e delle piste di
miglioramento individuate (innovazione delle pratiche didattiche e sperimentazione di modelli mediati
dalla ricerca per l’allestimento di ambienti di apprendimento significativi, sfidanti e motivanti) che
saranno sviluppate nel Piano di Miglioramento parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta
Formativa;
VISTI i risultati delle rilevazioni nazionale degli apprendimenti restituiti in termini di misurazione dei
livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e regionale e , limitatamente ai dati di
scuola, a parità di indice di background socio-economico e familiare;
TENUTO CONTO delle riflessioni emerse nelle occasioni di confronto sui dati di misurazione forniti
dall’INVALSI; delle esigenze condivise di innovazione delle pratiche di insegnamento verso modelli
orientati allo sviluppo di ambienti di apprendimento attivi, laboratoriali, cooperativi, orientati allo
sviluppo di competenze di base, disciplinari e trasversali; degli esiti progressivamente sempre più positivi
ottenuti nelle classi che stanno sperimentando modalità che pongono al centro dei processi l’alunno
attivo, costruttore, ricercatore in situazioni di problem solving di apprendimento strategico e
metacognitivo;
1
ISTITUTO COMPRENSIVO “Vincenzo Pagani ” Monterubbiano
COMUNI di ALTIDONA, CAMPOFILONE, LAPEDONA, MONTERUBBIANO, MORESCO PEDASO
Via O. Murani, 4 - 63 825 Monterubbiano (FM)
Tel. 0734/59161 - P. IVA: 81002700441 codice univoco: UFCPSR
e mail: [email protected] [email protected]
URL: www.icpagani.gov.it
* * *
CONSIDERATE le criticità rilevate nei consigli di classe rispetto ai comportamenti di alcuni alunni e ai
risultati di apprendimento medio - bassi registrati nelle classi;
CONSIDERATE le iniziative promosse negli anni per l’innovazione metodologico - didattica e per il
miglioramento della qualità dei processi di insegnamento e di apprendimento (“Curricolo verticale”,
“Didattica della matematica”, Didattica per competenze: skill for life”, “Didattica orientativa”, “I disturbi
specifici dell’apprendimento. Recupero nelle aree di letto scrittura e logico-matematica”, “La LIM nella
didattica”, …) e delle sollecitazioni continue offerte sia in situazioni collegiali formali (team, consigli di
classe e collegio dei docenti nelle sue articolazioni), sia negli incontri informali in ufficio e presso le sedi
di servizio;
ATTESO CHE l’intera comunità professionale docente è coinvolta nei processi di riforma che stanno
interessando la scuola e nella contestualizzazione didattica delle ultime Indicazioni Nazionali per il
curricolo 2012, che orientano verso l’innovazione delle pratiche didattiche attraverso la valorizzazione
di:
metodologie didattiche attive (operatività concreta e cognitiva), individualizzate (semplificazione,
riduzione, adeguamento dei contenuti per garantire i traguardi essenziali irrinunciabili) e personalizzate
(momenti laboratoriali diversificati che valorizzino stili e modalità affettive e cognitive individuali);
modalità di apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta;
situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari) e
approcci meta cognitivi (modi di apprendere individuali, autovalutazione e miglioramento,
consapevolezza, autonomia di studio);
RITENUTO di dover richiamare i suggerimenti già forniti in diverse occasioni, coerentemente con quanto
sollecitato a livello nazionale, con le attese delle famiglie degli alunni, con le responsabilità di tutti
(dirigente e docenti), nel comune intento di ricercare e sperimentare modalità e strategie efficaci per la
realizzazione del successo formativo di tutti gli alunni titolari di bisogni educativi comuni e talvolta
speciali;
AL FINE di offrire suggerimenti e mediare modelli e garantire l’esercizio dell’autonomia didattica del
Collegio dei docenti e la libertà di insegnamento dei singoli docenti, intesa anche come libertà di ricerca
e innovazione metodologica e didattica e di contribuire alla piena realizzazione di diritti
costituzionalmente riconosciuti (libertà di insegnamento, diritto allo studio-successo formativo);
dirama il seguente atto di indirizzo al Collegio dei docenti orientativo della pianificazione dell’Offerta
Formativa Triennale e dei processi educativi e didattici
Pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale
A. Pianificare un’Offerta Formativa Triennale (POFT) coerentemente con i traguardi di apprendimento e
di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012, con le esigenze del
contesto territoriale, con le istanze particolari dell’utenza della scuola.
B. Finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al contrasto della
dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione, al potenziamento dell’inclusione scolastica e del
diritto al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura educativa e didattica speciale per gli alunni che
manifestano difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse (deficit, disturbi, svantaggio);
all’alfabetizzazione e al perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori
per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana; alla individualizzazione e alla personalizzazione delle
esperienze per il recupero delle difficoltà, per il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del
merito.
2
ISTITUTO COMPRENSIVO “Vincenzo Pagani ” Monterubbiano
COMUNI di ALTIDONA, CAMPOFILONE, LAPEDONA, MONTERUBBIANO, MORESCO PEDASO
Via O. Murani, 4 - 63 825 Monterubbiano (FM)
Tel. 0734/59161 - P. IVA: 81002700441 codice univoco: UFCPSR
e mail: [email protected] [email protected]
URL: www.icpagani.gov.it
* * *
all’alfabetizzazione e al perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori
per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana; alla individualizzazione e alla personalizzazione delle
esperienze per il recupero delle difficoltà, per il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del
merito.
C. Orientare i percorsi formativi offerti nel PTOF al potenziamento delle competenze linguistiche,
matematico-logiche, scientifiche e digitali, allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e
democratica e di comportamenti responsabili; al potenziamento delle competenze nei linguaggi non
verbali (musica, arte, educazione fisica, tecnologia);
D. Prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva , aperta al territorio
e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale.
E. Prevedere un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere osservabili e valutabili i
processi e le azioni previste nel POFT.
Pianificazione educativa e didattica e innovazione delle pratiche di classe
F. Preparare sempre prima la lezione e i materiali didattici necessari per le esercitazioni degli alunni e
arrivare in classe organizzati. In questa fase è indispensabile decidere i diversi momenti della lezione, i
materiali necessari, l’organizzazione dell’aula o degli altri spazi utilizzati, la sistemazione dei materiali e
delle attrezzature, le metodologie didattiche da utilizzare nelle diverse fasi, le strategie di
semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti di apprendimento in presenza di alunni in
difficoltà, gli strumenti compensativi, le misure dispensative e l’adeguamento della valutazione in
presenza di situazioni di bisogno educativo speciale rilevate (disabilità, disturbi di apprendimento, gravi
difficoltà), gli esercizi per una verifica immediata e gli esercizi diversificati per il recupero e per la
ritenzione degli apprendimenti.
G. Nella gestione della classe privilegiare modelli didattici e di apprendimento che coinvolgano
direttamente e attivamente gli alunni in situazioni in cui ciascuno possa avere la possibilità di soddisfare
bisogni educativi comuni ad ogni alunno (di essere accettato e valorizzato, di autostima, di dimostrare la
propria competenza, di auto realizzarsi, di appartenere al gruppo e di socializzare …). A questo proposito
si richiamano le principali azioni indicate dalla ricerca e ricordate in occasioni diverse: richiamo dei
prerequisiti, presentazione di stimoli per l’apprendimento attivo degli alunni, apprendimento
collaborativo, problem solving e ricerca, discussione guidata, gioco di ruolo, riflessione metacognitiva su
processi e strategie, tutoring , realizzazione progetto, transfer di conoscenze e abilità e compiti di realtà
…).
H. Privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa, evitando il ricorso al voto
numerico nella fase di apprendimento di un nuovo compito e privilegiando il giudizio orientativo che
confermi aspetti positivi della prova e, contestualmente, indichi aspetti da rivedere con esercizi
assegnati mirati. Tale modalità valutativa è da privilegiare per incoraggiare i nostri bambini e i nostri
ragazzi a proseguire con sicurezza e con la sensazione di essere capaci, di avere la possibilità di
migliorare, di avere altre opportunità.
In presenza di risultati di apprendimento appena sufficienti e mediocri diffusi, ossia non circoscritti a un
numero molto esiguo di alunni in difficoltà (da seguire comunque con intervento individualizzato e al di
là della presenza o meno di certificazioni, diagnosi o individuazioni di BES) è bene riflettere sulle scelte
didattiche operate che non hanno prodotto i risultati attesi e cambiare strategie e modalità di gestione
della classe e della relazione educativa.
3
ISTITUTO COMPRENSIVO “Vincenzo Pagani ” Monterubbiano
COMUNI di ALTIDONA, CAMPOFILONE, LAPEDONA, MONTERUBBIANO, MORESCO PEDASO
Via O. Murani, 4 - 63 825 Monterubbiano (FM)
Tel. 0734/59161 - P. IVA: 81002700441 codice univoco: UFCPSR
e mail: [email protected] [email protected]
URL: www.icpagani.gov.it
* * *
A tale proposito si sottolinea che la qualità di un intervento didattico è riconducibile al suo valore
aggiunto, ossia progresso nell’apprendimento e nella partecipazione dell’alunno che si riesce a ottenere
con l’intervento educativo e didattico, nonostante e al netto delle variabili assegnate che lo
caratterizzano (“la famiglia non lo segue, non sta attento, non si impegna a casa, dà fastidio, è
demotivato …. ecc.”).
I. Curare l’allestimento di ambienti di apprendimento ricchi di stimoli e di situazioni dinamiche che
coinvolgano direttamente e attivamente l’operatività dei bambini e dei ragazzi, che facilitino
l’apprendimento collaborativo, la ricerca, la progettazione e la costruzione della conoscenza, la scoperta
e il piacere di apprendere insieme.
Gli ambienti fisici e la loro organizzazione (setting d’aula, materiali, esposizioni di lavori prodotti dagli
alunni, mappe concettuali, presentazioni, cartelloni, raccolte, angoli attrezzati….) sono significativi della
vita della classe e dei processi attivi che in essa si realizzano. Aule spoglie con banchi schierati
frontalmente di fronte alla cattedra, oltre a essere tristi esprimono chiaramente la tipologia di lezioni
che vi si realizzano e lasciano immaginare le difficoltà nel mantenere l’attenzione degli alunni, i cui
tempi, sappiamo, sono ridotti e richiedono di variare codici, modalità e situazioni di stimolo.
J. In presenza di comportamenti inadeguati e di disturbo (la posizione di questa tematica nel documento
presente non è casuale, ma si collega fortemente alle riflessioni del punto precedente), posto che
l’Ufficio attiva regolarmente le procedure disciplinari previste nel regolamento e che le stesse hanno
comunque fini educativi, è necessario che i docenti che rilevano tali comportamenti con una certa
frequenza riflettano sulle modalità di gestione delle relazioni di classe, per rivederle e sperimentare
nuovi approcci, anche con il supporto e i suggerimenti dei colleghi che hanno sperimentato strategie
educative efficaci per arginare le problematiche segnalate. Ciò in considerazione del fatto che non
sempre il ricorso all’autorità sortisce gli effetti sperati che, al contrario, molto spesso, si ottengono con
l’autorevolezza (robustezza di metodi e strategie), con l’entusiasmo professionale, con la passione per i
bambini e per i ragazzi e con il desiderio vivo di rimuovere a ogni costo quegli ostacoli che impediscono il
pieno sviluppo delle potenzialità individuali. A questo proposito si rammenta a tutti la necessità di
concordare linee educative, regole di comportamento e modalità organizzative della classe unitarie e
applicate sistematicamente con coerenza e costanza.
K. Dopo la lezione riflettere sulle situazioni emerse e osservate, registrare le criticità su cui ritornare,
rilevare punti di forza da utilizzare e su cui far leva, cogliere le opportunità offerte dagli stessi alunni per
rivedere modalità e scelte, risorse metodologiche, umane, strumentali, esistenti e nuove, necessarie per
migliorare i processi e i risultati.
L. Privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le azioni di insegnamento
(presentazione dell’obiettivo, richiamo e accertamento dei prerequisiti di conoscenza e abilità necessari
per il nuovo apprendimento, presentazione del compito di apprendimento, esercitazioni di verifica,
valutazione formativa) e le attività di apprendimento (ricerca, produzione di mappe, schemi,progetti,
documenti e prodotti multimediali, presentazioni ….) . In questa direzione vanno sicuramente
privilegiate le nuove tecnologie, in particolare la LIM di cui le aule sono dotate.
Il presente atto di indirizzo è illustrato al Collegio dei docenti di settembre 2015.
Copia dello stesso è consegnata ai coordinatori dei consigli di classe impegnati nella contestualizzazione delle scelte del collegio dei
docenti nei piani educativi e didattici della classe.
4