48-49 aromaterapia:alimentazione

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48-49 aromaterapia:alimentazione
P R I M O P I A N O
A R O M AT E R A P I A
Il profumo
delle piante
L’utilizzo a fini terapeutici degli oli essenziali aiuta a curare
o più semplicemente a migliorare salute e benessere.
E per la farmacia può rappresentare un’opportunità,
un enorme potenziale ancora poco sfruttato nel nostro Paese,
forse poco conosciuto
DI REGINA MEZZERA
I
l mercato dell’aromaterapia in Francia da qualche anno non solo ha
una crescita a due cifre ma è anche
il più dinamico nel canale farmacia. Secondo i dati Celtipharm del novembre
2011, in farmacia in un anno il mercato
ha registrato una crescita dell’11 per
cento nelle vendite, pari a 112 milioni di
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euro per 12 milioni di unità vendute. In
Italia, invece, questo mercato non è stato ancora adeguatamente sfruttato. Eppure il naturale, un settore cui l’aromaterapia appartiene, nel nostro Paese ha un
grande numero di estimatori. Il mercato
della salute al naturale nel primo semestre del 2011, secondo i dati Ims Health,
è cresciuto sia in volume sia in valore. Il
comparto dei prodotti a base di erbe, tisane, dispositivi medici a base vegetale
e integratori erboristici è cresciuto in dodici mesi (giugno 2010 - giugno 2011)
del 12,3 per cento rispetto all’anno precedente.
Risultati apprezzabili, soprattutto se si
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considerano i punti deboli del settore nel
nostro Paese: scarsa regolamentazione,
commercializzazione anche in canali
“poco nobili”, un’informazione troppo
spesso inadeguata. Proviamo a colmare
quest’ultimo gap, limitando il nostro discorso all’aromaterapia. La scelta non è
casuale, considerando il grande successo che proprio questo segmento del mercato del naturale sta riscuotendo in Francia nel canale farmacia.
QUALCHE PASSO NELLA STORIA
Il termine aromaterapia fu coniato dal
chimico francese René-Maurice Gattefossé nei primi anni del Novecento, per
connotare l’impiego a fini terapeutici di
oli essenziali vegetali estratti da piante,
fiori, semi, radici eccetera.
Come spesso capita, la scoperta ha un
che di casuale, ma non troppo.
Nel 1910, il giorno della nascita del suo
primo figlio, René-Maurice è vittima di
un’esplosione nel laboratorio della sua
azienda di profumi. Gravemente ustionato si cura utilizzando i rimedi della medicina tradizionale del tempo ottenendo
però dei peggioramenti. Rimuovendo le
bende e applicando sulle ferite infette
dell’olio essenziale di lavanda i risultati
sono sorprendenti, a conferma delle sue
intuizioni: l’essenza di lavanda ha elevate
proprietà antisettiche che portano a guarigione. Ciò lo spinge a interessarsi all’azione terapeutica degli oli essenziali.
Ma facciamo un passo indietro nella storia: l’utilizzo delle piante aromatiche risale
alla preistoria e l’aromaterapia è talmente
legata alla farmacia, che nel Medioevo i
farmacisti venivano chiamati “aromatheri”. In Egitto, 4.000 anni fa, gli oli essenziali venivano utilizzati per la disinfezione
delle abitazioni, l’imbalsamazione delle
mummie e la preparazione dei cosmetici,
mentre la distillazione degli oli essenziali
è una scienza millenaria, messa a punto
verso l’anno mille da Avicenna, noto medico arabo. Importata dalle crociate in
Europa, i processi di distillazione da allora
non sono molto cambiati.
UN FUTURO PROMETTENTE
Torniamo a noi, al presente e soprattutto al futuro. Il mercato dell’aromaterapia si sta diffondendo anche in Italia
dove da tempo ci sono aziende che
commercializzano oli essenziali puri o
formulazioni pronte all’uso. Altre si
stanno posizionando su un settore
che sta vivendo uno sviluppo esponenziale e creando un fatturato aggiuntivo soprattutto in farmacia. Un
canale che, anche in questo settore
dà il suo imprimatur, garantisce la selezione dei prodotti e la professionalità
del consiglio.
Qualche numero: in Italia dieci milioni
di persone usano rimedi naturali, la
maggior parte si rivolge alle erboristerie, ma le farmacie si stanno accor-
gendo che è questo un mercato particolarmente interessante e che non conosce crisi, anche in momenti difficili
come questo. Dunque, vale la pena
investirci, naturalmente scegliendo
prodotti di qualità e soprattutto puntando sulla comunicazione. Anche
sulle dinamiche di vendita nell’ambito
dell’aromaterapia, infatti, grande peso
ha il consiglio del farmacista, la sua
preparazione e la sua capacità di comunicare il prodotto. È importante
crederci e investirci. Torneremo sull’argomento.
Molteplici proprietà
Gli oli essenziali, componenti volatili e odoranti delle piante aromatiche, sono
“l’anima”, l’essenza, della pianta. Sono estratti in modo naturale attraverso
semplice estrazione meccanica (in particolare per gli agrumi) o distillazione a
vapore acqueo, di una parte specifica della pianta (fiore, frutto, radice, foglia,
corteccia). La loro estrema volatilità e liposolubilità permette un’alta diffusibilità
attraverso la pelle e i tessuti, assicurando un eccellente assorbimento cutaneo,
orale e respiratorio. L’alta diffusibilità, dunque, e la lunga durata di azione ne
garantiscono un’elevata efficacia. Inoltre, la combinazione di differenti oli
essenziali, selezionati per obiettivi terapeutici specifici, permette loro di operare
sinergicamente. Grazie proprio alla loro polivalenza possiedono differenti
proprietà: antisettiche, purificanti, antivirali, battericide, antinfiammatorie,
analgesiche, sedative. Sono veri e propri farmaci vegetali: sono molto concentrati e
biodisponibili il che li rende particolarmente efficaci. Solo dal dieci per cento delle
800.000 specie vegetali, si possono ottenere delle sostanze.
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