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cop_guida_ita:Layout 1 14/09/10 10:33 Pagina 1
Il GlottoDrama è un progetto biennale di
ricerca transnazionale approvato e co-finanziato
nel 2007 dal nuovo Lifelong Learning
Programme dell’Unione Europea. Coordinato
dal Laboratorio di Ricerca Linguistica delle Edizioni
Novacultur, il Glottodrama si propone di formulare e sperimentare una metodologia innovativa
per l’insegnamento delle lingue straniere che
mira ad integrare l’approccio comunicativo con
le dinamiche e le tecniche del laboratorio
teatrale. Il programma del progetto prevede una
futura applicazione dei suoi risultati
metodologici all’insegnamento delle lingue
europee.
Per questo il progetto rappresenta anche il
primo passo verso la creazione di una rete
europea di istituzioni educative interessate
all’insegnamento linguistico attraverso le
risorse teatrali nel quadro di un approccio
comunicativo con orientamento umanisticoaffettivo.
Carlo Nofri
Guida
al Metodo
Glottodrama
Apprendere le lingue straniere
attraverso il Laboratorio Teatrale
L’opera, completa in tutte le sue parti, è tutelata dalle legge sul diritto d’autore. L’Utente nel momento in cui effettua il download dell’opera accetta tutte le condizioni della licenza d’uso dell’opera comunicate sul sito www.novacultur.it
Il progetto Glottodrama è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L’autore è il solo
responsabile di questa pubblicazione e la Commissione declina ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.
1 (1a edizione digitale)
© Novacultur 2010
I diritti per l’edizione cartacea sono proprietà di Edizioni Bonacci - Roma
Novacultur
Via Bocca di Leone, 36 - 00187 Roma
Tel. 06.99700347 Fax 06.9970566
Ringraziamenti
Questa Guida al Metodo Glottodrama corona due anni di lavoro collettivo del
Laboratorio di Ricerca Linguistica delle Edizioni Novacultur ed alla sua redazione hanno collaborato a vario titolo i ricercatori, i docenti di lingua e quelli di teatro che sono
stati protagonisti del progetto europeo Glottodrama. Un elenco completo dei nomi è pubblicato sul sito del Glottodrama: www.glottodrama.eu.
A tutti loro, in veste di coordinatore del progetto, va il mio personale ringraziamento.
Ringrazio inoltre in modo particolare Stefania Bucciarelli e Carolina Drago che
hanno redatto per questo volume la «Case Story» dell’Istituto Manin ed hanno curato
la realizzazione dei filmati per la divulgazione del Metodo Glottodrama, Patrizia Molteni e Tiziana Jacoponi che hanno curato il resoconto dell’esperienza Glottodrama presso l’Università Paris I Sorbonne e Florinda Nardi che ha fornito una sintesi ragionata
della sperimentazione condotta presso l’Università di Roma «Tor Vergata».
Una riconoscente menzione infine per Giulia Todini, segretaria del Progetto Glottodrama, che ha coordinato pazientemente la comunicazione interna del partenariato e
curato con creatività la realizzazione del nostro sito web.
Carlo Nofri
Indice
1.
Premesse teoriche
1.1
1.2
1.3
1.4
1.14
1.15
1.16
1.17
1.18
Natura e finalità del progetto Glottodrama ..............................
Gli obiettivi del progetto ........................................................
Il quadro teorico ....................................................................
Usare una lingua significa prendere decisioni: la prospettiva pragmatica ....................................................................................
Il corso di lingua straniera: un gioco metalinguistico? ..............
Esattezza grammaticale e adeguatezza comunicativa ................
Competenza linguistica, domini sociali e competenza comunicativa..........................................................................................
L’atto comunicativo è un atto semiotico complesso ................
Il contesto e il valore pragmatico dell’atto comunicativo ........
Gli aspetti non verbali nella comunicazione ............................
Le sfide pedagogiche del Glottodrama ....................................
Le criticità didattiche e il valore pedagogicamente terapeutico
del Glottodrama ....................................................................
Dalla teoria alla pratica didattica: motivare e coinvolgere mente
e corpo ..................................................................................
I 10 principi pedagogici del Glottodrama................................
Sintesi degli specifici metodologici del Glottodrama................
Il rapporto tra i docenti specialisti ..........................................
Quale modello di recitazione adottare ....................................
La formazione dei docenti ......................................................
2.
Come funziona un corso Glottodrama
2.1
2.2
2.3
Gli ingredienti essenziali..........................................................
Il programma. Dal Laboratorio al Teatro ..................................
La struttura dell’Unità Didattica ..............................................
1.5
1.6
1.7
1.8
1.9
1.10
1.11
1.12
1.13
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41
42
43
44
2.4
La struttura della lezione ........................................................
3.
Come funziona un corso Glottodrama
3.1
3.3
Il Diario di Bordo ..................................................................
Il Language Testing..................................................................
Verso il Communication Testing..............................................
4.
La sperimentazione del metodo Glottodrama
4.1
Il partenariato Europeo ..........................................................
Approcci glotto-teatrali a confronto: il convegno di Frascati ....
Risultati «quantitativi» della sperimentazione ..........................
Risultati «qualitativi» della sperimentazione: l’opinione di studenti
e insegnanti ..................................................................................
Problematiche frequenti nell’applicazione della metodologia
Glottodrama............................................................................
3.2
4.2
4.3
4.4
4.5
48
49
49
50
54
55
56
57
60
5.
I materiali didattici e le tipologie testuali
5.1
La selezione e creazione di input linguistici e situazionali ........
Il valore del testo nel Glottodrama ..........................................
Testualità drammaturgica e sillabo ..........................................
Le caratteristiche dei macro-testi ............................................
Come didattizzare un testo per il Glottodrama ........................
La classe di Glottodrama come laboratorio di scrittura creativa ..
Stimolare, agire, riflettere: Il registro delle lezioni ....................
63
63
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71
73
Il QCER e i sillabi consigliati ................................
74
5.2
5.3
5.4
5.5
5.6
5.7
Appendice 1 -
Case stories: produrre una mini fiction o uno spettacolo teatrale con il Glottodrama ......................
Attori per davvero. La fiction prodotta dagli studenti del CTP
«Daniele Manin» ....................................................................
Dalla scrittura del copione allo spettacolo. L’esperienza dell’Università di Roma «Tor Vergata»..................................................
Comédie italienne con studenti francesi: istruzioni per l’uso....
Appendice 2 –
–
–
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77
83
88
Glossario del Glottodrama ............................................................
93
Bibliografia ....................................................................................
99
1.
Premesse teoriche
1.1
Natura e finalità del progetto Glottodrama
Il progetto Glottodrama nasce dal riconoscimento del grande valore pedagogico rappresentato dalle esperienze di glottodidattica teatrale, cioè dall’applicazione delle risorse teatrali all’apprendimento delle lingue straniere. Un
ambito di sperimentazione didattica che ha rivelato le grandi potenzialità di
questo approccio all’apprendimento linguistico ma ha anche evidenziato i limiti di esperienze spesso condotte senza il supporto di professionisti della recitazione.Vale a dire tentativi di applicazione del teatro alla lingua straniera generalmente basati sulla drammatizzazione di testi dati e sull’espansione di già
collaudate attività didattico-recitative, come ad esempio il role-play, ormai
molto diffuse nella pratica didattica ispirata all’approccio comunicativo.
In altre parole queste esperienze non hanno potuto sfruttare pienamente le potenzialità pedagogiche di tutte quelle attività e quelle tecniche
utilizzate nel classico laboratorio teatrale finalizzato alla formazione dell’attore. Il progetto ha mirato pertanto ad approfondire queste esperienze superando la formula del mero «teatro in lingua straniera» che spesso rischia di
mettere in ombra gli aspetti recitativi a vantaggio di quelli linguistici e formali o che altrettanto spesso non si concentra adeguatamente sulla fase laboratoriale condotta da professionisti della recitazione. L’idea generale è quella
di integrare nel percorso didattico uno specifico lavoro sugli aspetti recitativi che liberi la capacità di compiere atti linguistici adeguati a situazioni comunicative reali, compresi gli aspetti paralinguistici, con un più alto grado di
padronanza dei mezzi espressivi ed una maggiore consapevolezza dei loro effetti pragmatici.
Il Glottodrama è una metodologia flessibile che può adattarsi a qualsiasi
livello di conoscenza ed a qualsiasi contesto educativo: dai livelli elementari di
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Guida al metodo Glottodrama - 1. Premesse teoriche
studio per familiarizzare con la lingua straniera ai livelli superiori per conoscere e padroneggiare aspetti linguistici più profondi e «trans-grammaticali».
Il Glottodrama può essere concepito quindi come il corso di lingua
principale ma anche come attività parallela, integrativa di corsi basati su orientamenti metodologici anche diversi. Non entra in conflitto con i programmi
di apprendimento già esistenti nei diversi sistemi scolastici europei, ma propone una nuova opportunità di apprendimento finalizzata soprattutto all’acquisizione delle abilità orali.
1.2
Gli obiettivi del progetto
L’obiettivo generale del progetto, che ha assunto l’italiano come lingua
bersaglio, è stato quello di creare, sperimentare e formalizzare scientificamente una metodologia in grado di indicare con chiarezza principi teorici,
regole applicative e traguardi apprendimentali. Questo con il fine di introdurre un’autonoma metodologia che non rappresenti semplicemente una
mera tecnica integrativa di altri percorsi di apprendimento, ma che si proponga anche come percorso autosufficiente e competitivo con altre metodologie di insegnamento. Per far ciò abbiamo tentato di superare l’improvvisazione, la soggettività o l’incompletezza di altre esperienze. Infatti la nostra indagine preliminare sulle esperienze condotte a livello internazionale ha evidenziato che quasi nessuna applicazione del teatro all’apprendimento linguistico ha
effettuato una verifica sistematica e comparata dei risultati raggiunti non solo
da un punto di vista qualitativo (percezione soggettiva dell’esperienza didattica da parte di studenti e insegnanti) ma anche dal punto di vista quantitativo
(misurazione dei risultati raggiunti dagli studenti secondo i descrittori di competenza del Quadro Comune Europeo). Le sperimentazioni effettuate hanno
richiesto la produzione di materiale didattico originale, pubblicate in un compendio di risorse, ed una specifica formazione dei docenti (insegnanti di lingua e di teatro). Dopo i buoni risultati ottenuti con l’apprendimento della lingua italiana, il progetto sta attualmente estendendo l’applicazione della metodologia all’insegnamento anche di altre lingue europee.
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Guida al metodo Glottodrama - 1. Premesse teoriche
1.3
Il quadro teorico
Imparare a guidare la lingua: dalla competenza linguistica alla competenza
comunicativa
Apprendere una lingua straniera assomiglia più ad imparare a guidare
un’automobile che a studiare i fondamenti della fisica teorica. Per questo parliamo di saper fare piuttosto che di sapere come obiettivo primario dell’apprendimento linguistico. Mentre il concetto di competenza linguistica enfatizza la capacità di produrre e comprendere enunciati in modo efficiente,
grammaticalmente e lessicalmente coerenti cioè con le regole del codice, il
concetto di competenza comunicativa pone l’accento sulla capacità di produrre e comprendere enunciati in modo efficace, adeguati cioè al contesto ed
agli scopi.
Questa metafora automobilistica è illuminante anche da altri punti di vista. Così come ci orientiamo nel traffico attraverso i segnali stradali, nel flusso
della comunicazione ci orientiamo attraverso «segnali grammaticali». Se imbocchiamo la strada di una «domanda», segnalata dal tono della voce, da elementi lessicali o da un punto interrogativo, troveremo lungo la via altri segnali che ci forniscono ulteriori elementi (chi, come, perché, quando, dove... ecc.). Interpretarli o usarli correttamente significa non causare incidenti (l’incomprensione) e raggiungere sani e salvi la meta prevista (capire e farsi capire).
Inoltre l’obiettivo comportamentale, come nella guida di un’auto, è
quello di acquisire una disinvoltura operativa tale da svolgere con inconscio automatismo la maggior parte delle azioni cognitive e linguistiche richieste dal comunicare. Ma acquisire questo automatismo implica che lo
studente metta in gioco globalmente e olisticamente sia gli aspetti fisici
che mentali della comunicazione. L’approccio glottodidattico che secondo noi meglio si presta ad un coinvolgimento globale dello studente, compresa la sfera emotiva, è quello che abbiamo definito «comunicativo con
orientamento umanistico-affettivo».
Una soluzione metodologica che, nel caso del Glottodrama, richiede
l’intervento di due figure docenti, si configura come interdisciplinare, pone
un forte accento sul primato dell’oralità e sviluppa il processo d’apprendimento della lingua attraverso l’azione.
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Guida al metodo Glottodrama - 1. Premesse teoriche
1.4
Usare una lingua significa prendere decisioni: la prospettiva
pragmatica
Usare una lingua significa prendere continuamente decisioni circa gli
obiettivi, le strategie e le tattiche comunicative.
Così ad esempio se il mio obiettivo è quello di prendere un treno da
Roma a Milano, dovrò adottare una appropriata strategia (chiedere informazioni alla biglietteria ferroviaria) che comporta l’adozione di una tattica comunicativa appropriata (codificare domande su orari di partenza e costo del biglietto e decodificare le risposte).
Naturalmente ci sono obiettivi più «semplici» che comportano decisioni strategiche e tattiche altrettanto semplici, come in questo caso, ma vi sono
anche obiettivi ovviamente più complessi che proiettano tale complessità sulle strategie e le tattiche.
Così se l’obiettivo di Cristiano – nell’opera «Cirano di Bergerac» di Rostand – è quello di far innamorare la bella Rossana, la strategia (seduzione verbale) richiederà l’impiego di tattiche così complesse (discorsi amorosi) che il giovane e inesperto Cristiano dovrà far ricorso all’aiuto del magniloquente Cirano. Celeberrima è la scena nella quale Cirano, nascosto dietro ad un cespuglio,
suggerisce bisbigliando le frasi da declamare al titubante Cristiano in piedi sotto il balcone della trepidante Rossana.
Un discorso amoroso ricco di metafore nel quale stride il comico contrasto tra l’effervescente ed appassionata creatività linguistica di Cirano e la
piattezza recitativa di Cristiano il quale ripete le battute senza saper infondere
un’adeguata forza espressiva e impoverisce dal punto di vista dell’esecuzione
paraverbale e paralinguistica l’incisività del discorso.
1.5
Il corso di lingua straniera: un gioco metalinguistico?
Qualsiasi corso di lingua, individuale o di gruppo, costituisce un gioco
linguistico, nel senso proposto da Wittgenstein di un’attività di comunicazione
governata da regole contestuali. Ma si tratta di un gioco particolare perché è
di tipo metalinguistico. La lingua bersaglio dell’apprendimento, almeno se il
metodo è diretto, costituisce anche lo strumento per imparare la lingua e per
parlare della lingua stessa. Questa impostazione porta con sé una conseguenza
molto importante. Poiché l’obiettivo del gioco non è comunicare ma appren9